Giulianova. Proclamato il lutto cittadino per la scomparsa di Luciano Crescentini

Luciano Crescentini Foto Walter De Berardinis

Il sindaco Jwan Costantini ha appena proclamato per la giornata di oggi il
lutto cittadino, firmando l’ordinanza n.27, in concomitanza con la
celebrazione dei funerali dell’ex consigliere ed assessore comunale
Luciano Crescentini, che si svolgerà nella stessa giornata presso la
Chiesa di San Pietro Apostolo alle ore 15.00, facendo quindi ammainare a
mezz’asta, o listandole a lutto, le bandiere presenti negli edifici
comunali.

“Crediamo di aver interpretato la volontà dell’intera cittadinanza
istituendo il lutto cittadino per la prematura scomparsa di Luciano
Crescentini – dichiara il primo cittadino – un gesto tangibile da parte
dell’intera amministrazione comunale nei confronti di un uomo buono,
generoso, appassionato di partecipazione politica e che ha lottato da
cittadino ed amministratore per il bene di Giulianova, meritevole del
rispetto e della riconoscenza di tutte le forze politiche”.

Si comunica che, per motivi di natura logistica, l’orazione funebre
istituzionale prevista per oggi nella sala consiliare del Municipio, alla
presenza del sindaco Costantini e degli esponenti attuali ed ex
dell’assise civica e riservata ai familiari, si svolgerà invece alle ore
14.00 nella casa funeraria della ditta Gerardini, in via Prato n.21 a
Giulianova, nel rispetto delle prescrizioni anti contagio.




GLOBO GIULIANOVA… IL DERBY E’ NOSTRO!

Un derby non è una partita come le altre. E’ una partita, vista la posta in palio, dove la tensione e le difese spesso, molto spesso, la fanno da padrone. E’ il derby di ritorno tra Globo Giulianova e Teramo a Spicchi non è stato da meno. Un derby, magari non spettacolare, ma sicuramente tatticamente ed emotivamente intenso. Un derby che la Globo Giulianova ha portato a casa con merito con il punteggio finale di 61-56, e portandosi 2-0 nel computo stagionale in campionato contro i cugini teramani. Onore al merito comunque alla Teramo a Spicchi che fino all’ultimo ha tenuto in bilico la partita, tradita però da percentuali al tiro non esaltanti. La Globo Giulianova, pur tirando male dal campo, si è fatta forza grazie ad una difesa praticamente perfetta, che ha lasciato agli ospiti la miseria di 8 punti degli ultimi 10′ di gioco. Tra le fila giuliesi sugli scudi Di Carmine e  Dron, autori rispettivamente di 17 e 15 punti, ma tutti, veramente tutti, hanno dato il loro contributo, da Panzini autore di due triple di fondamentale importanza nel corso del terzo periodo di gioco, passando per Thiam, Cacace e Tognacci protagonisti di belle prove in difesa, per finire con Lurini, Spera e Tersillo che hanno messo il loro mattoncino quando chiamati in causa.In casa Teramo non sono bastate le prove di Serroni, Rossi e Tiberti.

Coach Zanchi, recuperati anche Spera e Cantarini, iniziava la gara comunque con il consueto starting five formato da Dron, Panzini, Cacace, Di Carmine e Thiam mentre Teramo rispondeva con Rossi in cabina di regia, Serroni, Di Bonaventura, Guilavogui e Tiberti in pratica unico lungo di ruolo.

La Globo Giulianova approciava la gara subito con tanta determinazione. La grossa pressione difensiva messa sul parquet da Di Carmine e soci, si traduceva dall’altra parte del campo in tiri ad alta percentuale (7-0 al 2’45). Al 3′, sul punteggio di 7-0, coach Salvemini era costretto a chiamare time-out per fermare il gioco. La Globo sbagliava poco o niente, arrivando al 5′ anche sul +11 (11-0). Teramo dal canto suo provava a cambiare le carte in tavola, inserendo Faragalli in cabina di regia e spostando Rossi in posizione di guardia. La mossa dava i suoi frutti perchè gli ospiti trovavano maggior fluidità offensiva (13-5 al 7′), tanto da riportarsi sul -4 (13-9) grazie ad un gioco da 4 punti di Serroni. Giulianova, dopo qualche minuto di black-out offensivo, tornava a segnare con Cacace che da sotto fissava il 15-11 che mandava le squadre al primo mini riposo.

Al 12′ la partita tornava in perfetta parità (18-18), complici 5 punti in rapida successione del nuovo arrivo biancorosso Daniele D’Andrea. Il buon momento degli ospiti arrivava fino ad un clamoroso, per come era iniziata la partita, 18-22, a termine di un parziale di 7-22 nei 10′ a cavallo dei due quarti. Due belle azioni personali di Dron e un tecnico alla panchina teramana, per proteste reiterate, ridavano verve alla Globo che al 16′ tornava con il naso avanti sul 24-22. Grazie alla difesa a “zona” Teramo costringeva Giulianova a sporcare le percentuali al tiro mentre in attacco trovava buone cose da Rossi (24-28). Dall’altra parte del campo Dron e Tognacci si mettevano in proprio consentendo così alla Globo di chiudere la prima metà gara in perfetta parità (31-31).
Dopo un paio di minuti in sostanziale equilibrio Teramo provava a scappare sul 35-40. Panzini però non era dello stesso avviso, si caricava i suoi sulle spalle e con due triple consecutive riportava la Globo sul +1 (41-40 al 24′). La partita viveva minuti di sostanziale equilibrio rotti dalle iniziative personali dei vari Di Carmine e Panzini da una parte, Serroni e Tiberti dall’altra (47-48 al 27′). Le difese prendevano il sopravvento con gli attacchi che faticavano a trovare con continuità la via del canestro, tanto che negli ultimi 3′ del quarto il tabellone rimaneva bloccato sul 47-48.
Il primo canestro dell’ultimo periodo era di Thiam, bissato poco dopo dal capitano Di Carmine (51-48). Al 32′ però una tegola si abbatteva sul Giulia Basket visto che Cacace era costretto ad abbandonare il campo per raggiunto limite di falli. Lurini bagnava il suo esordio casalingo in casacca Globo con un tripla e portava i suoi sul +6 (54-48). Al 36′ il punteggio vedeva avanti Giulianova per 56-51, poi ci pensava Di Carmine con una tripla a portare il vantaggio a 3 possessi (59-51). Teramo non cedeva e grazie a Tiberti e Rossi dimezzava lo svantaggio (59-55 al 38′). Thiam da sotto ridava il +6 alla Globo, firmando il 61-55. Si entrava nell’ultimo minuto sul punteggio di 61-56. Rossi, per la Teramo a Spicchi, sbagliava la tripla del potenziale -2 ma dall’altra parte Giulianova con 22″ da giocare, non sfruttava l’occasione di chiudere la partita anticipatamente, commettendo fallo in attacco. Serroni dall’altro lato del campo falliva anche lui dalla lunga distanza consegnando di fatto alla Globo Giulianova un meritato derby di ritorno, portato a casa con il punteggio finale di 61-56

Giulia Basket Giulianova – Rennova Teramo a Spicchi 2K20 61-56 (15-11, 16-20, 16-17, 14-8)


Giulia Basket Giulianova: Gianluca Di carmine 17 (5/13, 2/4), Gabriel Dron 12 (2/5, 2/4), Alberto Cacace 9 (2/5, 1/2), Lorenzo Panzini 8 (0/2, 2/6), Iba koite Thiam 8 (3/6, 0/0), Federico Tognacci 4 (2/5, 0/3), Niccolò Lurini 3 (0/0, 1/4), Andrea Spera 0 (0/0, 0/0), Matteo Tersillo 0 (0/1, 0/0), Fabio Scarpone 0 (0/0, 0/0), Maurizio Cantarini 0 (0/0, 0/0), Federico Malatesta 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 9 / 10 – Rimbalzi: 39 10 + 29 (Lorenzo Panzini 8) – Assist: 11 (Lorenzo Panzini 5)

Rennova Teramo a Spicchi 2K20: Antonio Serroni 14 (3/4, 2/7), Gianmarco Rossi 13 (3/6, 1/9), Edoardo Tiberti 12 (5/8, 0/1), Daniele D’andrea 7 (3/4, 0/0), Giorgio Di bonaventura 3 (1/3, 0/0), Cristiano Faragalli serroni 3 (0/2, 0/2), Michel Guilavogui 2 (1/4, 0/0), William luca Wiltshire 2 (0/1, 0/0), Alessandro Esposito 0 (0/0, 0/0), Nazzareno Massotti 0 (0/0, 0/0), Francesco Faragalli serroni 0 (0/0, 0/0), Alessandro Di febo 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 26 – Rimbalzi: 33 5 + 28 (Edoardo Tiberti 15) – Assist: 7 (Antonio Serroni 4)



Sono iniziate nei giorni 6 e 7 febbraio le riprese del cortometraggio “Ri-tratti di donna” nei luoghi più affascinanti e suggestivi di Giulianova.

La sceneggiatura, scritta a quattro mani da Sara Palladini e Alessandra Bucci, è ispirata al libro di Alessandra Bucci “Donne. Sette racconti, un’unica storia”. La telecamera di Danilo Feroci ha raccontato, con brevi ed essenziali pennellate, sotto la regia di Sara Palladini, storie di donne in difficoltà che grazie alla loro tenacia e all’aiuto reciproco che riescono a darsi trovano sempre la forza di rialzarsi per continuare a trascinare quei pesi che ognuno ha ricevuto in “dono” dalla vita. La depressione, la violenza contro le donne, la sterilità, sono solo alcune delle tematiche toccate dal corto. Sfumature diverse, alcune molto delicate, altre molto più intense, si fondono per dare vita ad un corale messaggio di speranza. Le attrici, o meglio le “SOGNattrici, così si chiama il gruppo formato da Claudia Recchiuti, Tiziana Nardone, Elisa Sofia Corsi, Elisabetta Lelli, Lucia Berardinucci, Alice Staffilano, Alessandra Bucci e Sara Palladini si sono messe in gioco per tratteggiare al meglio il variegato mondo femminile. Il progetto si avvalora anche della collaborazione di Nancy Fazzini e Aldo Ruggieri che, con il loro prezioso contributo musicale, hanno dato un notevole valore aggiunto all’opera. In che modo? Non vi resta che aspettare l’uscita del cortometraggio per scoprirlo. Un doveroso ringraziamento va all’APS “Arte diem” che ha collaborato alla realizzazione del corto, in particolare a Marco Berardinucci e a Mimmo Iurlaro. Un sentito ringraziamento al negozio di abbigliamento “Le Cicale” nelle persone di Vanessa e Lorenzo Ciunci che con i suoi originali outfit ha vestito le protagoniste e allo studio diagnostico “D’Archivio” di Giulianova per il set di ripresa.




Giulianova. Il “nostro” Edo vince il concorso “Sweet Art Murales” di Porretta Terme

Edoardo Ettorre a Palazzo Bindi

La giuria di Sweet Art, concorso artistico per la realizzazione di nuovi murales a Porretta Terme (Comune di Alto Reno Terme, tra Bologna e Pistoia) con opere d’arte legate al Porretta Soul Festival, ha scelto i cinque artisti vincitori oltre a tre artisti con menzione speciale. Gli artisti vincitori sono: Aurora Bresci (Firenze), Ermanno Mari (Bologna), Nadia Vola (Francavilla al Mare – Ch),Edoardo Ettorre (Giulianova – Te), Antonio Cotecchia (S. Nicolò Rottofreno – Pc). Menzione speciale per Ivan Netsvetailo (San Pietroburgo – Russia), Riccardo Fornasini (Bologna), Maurizio Cioni(Porretta Terme). La giuria era costituita da Graziano Uliani (direttore artistico Porretta Soul Festival), Marco Della Fonte (regista), Lucio Mazzi (giornalista), Alice Palmieri (pittrice) e Andrea Pizzuti (musicista e scultore) che ha esaminato i 33 candidati partecipanti alla selezione, tutti di ottimo livello. Tra i soggetti proposti dagli artisti, al primo posto c’è Otis Redding, seguito da Wilson Pickett, Isaac Hayes, Solomon Burke e i Memphis Horns. Proposti anche Carla Thomas, Ann Peebles, Millie Jackson, Irma Thomas, Dan Penn, Swamp Dogg, Neville Brothers, Clarence Carter, Sam & Dave e altri. Dal 1 al 30 Giugno 2021 le opere verranno realizzate sul territorio del Comune di Alto Reno Terme, che comprende Porretta Terme e alcune frazioni. Murale di Rufus Thomas




Giulianova piange la scomparsa di Luciano Crescentini. Avviate le procedure per istituire il Lutto Cittadino

Il sindaco Jwan Costantini e l’ex consigliere ed assessore, Luciano Crescentini

Prima dei funerali il feretro verrà portato in sala consiliare per rendere
omaggio all’impegno politico dell’ex consigliere ed assessore comunale

Oggi Giulianova piange uno dei suoi figli più generosi, un esempio di bontà
e condivisione, che ha saputo infondere all’impegno politico il valore
della fratellanza. Oggi la comunità giuliese saluta Luciano Crescentini,
scomparso prematuramente nella sua abitazione.
Il sindaco Jwan Costantini e l’amministrazione comunale si stringono
attorno al dolore dei cari e degli amici di Luciano, uomo dalle doti umane
straordinarie che ha riversato anche nell’impegno politico, quando ha
rivestito l’incarico istituzionale di consigliere comunale di Sinistra
Unita ed assessore alla Cultura, Eventi e Democrazia Partecipata, nel
corso dei due mandati del sindaco Francesco Mastromauro. Ha prestato
servizio all’ospedale “Maria S.S. dello Splendore” di Giulianova come
operatore sanitario del laboratorio analisi, lavoratore instancabile e
disponibile, capace sempre di un gesto di conforto e disponibilità nei
confronti dei pazienti.

Luciano Crescentini e Giorgio Plebani (ex deportato) Foto Walter De Berardinis

“Mi sento di ringraziare Luciano, ex consigliere ed assessore del nostro
Comune per l’esempio di bontà ed umanità che ha dato a tutti noi –
dichiara il sindaco Costantini – tutti noi gli dobbiamo molto, tutta la
città, ognuno di noi custodirà un gesto, un ricordo, una parola. Per
commemorare una così grande anima ho avviato le procedure per proclamare
il lutto cittadino”.
Prima dei funerali di Luciano Crescentini, il sindaco ha espresso la
volontà che il feretro venga portato in sala consiliare per un ultimo
saluto, a cui potranno partecipare tutti gli amministratori e consiglieri,
anche coloro che hanno condiviso con lui il percorso politico.

Luciano Crescentini Foto Walter De Berardinis




Giulianova. Conalpa: in merito al taglio del pino in Piazza Dalmazia. Puntualizzazioni.

Piazza Dalmazia, foto Walter De Berardinis
Piazza Dalmazia, foto Walter De Berardinis

In relazione all’articolo, pubblicato sul quotidiano Il Messaggero Abruzzo lo scorso 04/02, da cui emerge una
rappresentazione dei fatti distorta rispetto alla realtà, corre l’obbligo di fare chiarezza sui reali contenuti
dell’incontro tra i nostri rappresentanti (Antonmario Gioculano e Sabrina Angelini/Co.N.Al.Pa.) e l’assessore
al Verde Paolo Giorgini.
I temi, oggetto dell’incontro pianificato da tempo, erano: modifica al Regolamento del Verde per consentire
donazioni di alberi alla città (ns. proposta dello scorso dicembre), alcune segnalazioni su essenze che
richiedono maggiore attenzione (Parco Franchi) e i lavori da eseguire su via Gasbarrini (Parco Willermin).
Nel corso del colloquio è – naturalmente – emersa anche la problematica legata allo “stato di salute” del pino
di Piazza Dalmazia che, nelle ultime settimane, ha generato un vivace dibattito tra i cittadini.
Riguardo a quest’ultimo punto, abbiamo avuto modo di visionare una relazione tecnica sulle condizioni
dell’essenza che evidenziano problemi all’apparato radicale dovuti alla cattiva manutenzione della pianta nel
corso degli anni e che – allo stato attuale – ne comprometterebbe la staticità con i conseguenti rischi.
Pur a malincuore, davanti ad un dettagliato documento tecnico che obbliga a procedere al taglio, nulla
potendo eccepire per modificare tale decisione, abbiamo concordato (con impegno da parte
dell’amministratore competente) due piantumazioni perequative (come compensazione) da effettuare nel
periodo più favorevole a tali operazioni in un’area che verrà successivamente definita.
L’eliminazione di un “albero storico” è, sempre, difficilmente compensabile ma – davanti alla impossibilità di
una soluzione – ci è sembrato giusto ottenere un piccolo (ma concreto) risarcimento per la collettività.
A fronte di questa ricostruzione dei fatti, emerge che la nostra associazione non ha assunto alcuna decisione
al riguardo (peraltro, tali competenze sono esclusiva dell’ente locale) ed è stata soltanto informata (come
correttamente avviene in un rapporto di reciproca collaborazione) della situazione.
Cogliamo, poi, l’occasione per comunicare che siamo (da qualche giorno) impegnati sul dossier di via
Gasbarrini al fine di verificare tutte le soluzioni che consentano l’esecuzione dei lavori programmati e la
salvaguardia del verde pubblico.
Sin da subito, infatti, siamo stati interpellati dall’assessore Giorgini per la ricerca di una soluzione che possa
portare all’ottenimento di un doppio risultato: decoro/sicurezza attraverso il ripristino della pavimentazione
e mantenimento (e cura) dei pini storici.
La nostra attività è (e sarà sempre) incentrata sul dialogo con le istituzioni ai vari livelli (Regione, Provincia,
Comune) che hanno la responsabilità dell’amministrazione (attuale e futura) perché crediamo che solo dalla
collaborazione (ovviamente nel rispetto dei ruoli) si possano raggiungere importanti obiettivi nell’interesse
della collettività.
Siamo, altresì, convinti che il nostro impegno debba essere profuso per comunicare la cultura del verde, la
corretta manutenzione e pianificazione degli interventi, i programmi di riforestazione urbana oltre l’adozione
di strumenti indispensabili come il Piano del Verde (di cui si sta dotando la città).
Solo l’adozione sistematica di tali pratiche e strumenti possono assicurare la tutela e l’accrescimento del
patrimonio arboreo che garantisca migliori condizioni di vita a tutti i cittadini.
Il Presidente
Antonmario Gioculano
Indirizzo mail: conalpa.giulianova@gmail.com




Due giorni di impegno per l’ambiente.   I volontari ripuliscono la spiaggia di Cologna nella Riserva del Borsacchio e la foce del Vomano  

Vomano

Cologna spiaggia

Cologna Spiaggia

 

Due giorni di impegno per i volontari delle Guide del Borsacchio e del WWF Teramo che sabato 6 e domenica 7 febbraio hanno ripulito a mano la spiaggia di Cologna della Riserva del Borsacchio e la foce del Vomano.

Ieri le due associazioni hanno promosso una pulizia del tratto di litorale da Cologna spiaggia fino alle macerie “casa verde” nella Riserva del Borsacchio, mentre oggi hanno aderito alla pulizia della foce del Vomano promossa dall’Associazione Paliurus.

Grandissime quantità di rifiuti sono state rimosse dai volontari: cassette di polistirolo utilizzate dai pescatori e retine per l’acquacoltura, mascherine, bottigliette, lattine, pneumatici, bastoncini di “cotton fioc”, cartucce, ma persino i resti di una giostra o pezzi di mobili, e tanto altro ancora…

“Il mare e i fiumi ci restituiscono quello che abbandoniamo in natura”, dichiara Marco Borgatti, Presidente delle Guide del Borsacchio e componente del consiglio direttivo del WWF Teramo. “È impressionante la quantità di rifiuti che si trova sulle nostre spiagge. Le previsioni dei più importanti centri studi mondiali ci avvertono che continuando così nel 2050 nei nostri mari avremo più plastica che pesce! Dobbiamo invertire subito questa tendenza. La plastica che in mare si divide in pezzetti sempre più piccoli è un pericolo per la fauna ittica, ma anche per l’uomo perché ormai è entrata nella catena alimentare e ce la ritroviamo nei nostri piatti”.

“È ora di mettere in atto le azioni di tutela necessarie”, aggiunge Filomena Ricci, delegata del WWF Abruzzo. “La Riserva del Borsacchio è priva di gestione da decenni e resta una grande incompiuta del territorio teramano, sia in termini di tutela ambientale che di valorizzazione del territorio. Mentre la foce del Vomano deve rientrare nella Zona di Protezione Speciale della costa teramana dal Fiume Vomano al Fiume Piomba promossa nel 2017 dal Comitato di gestione dell’Area Marina Protetta Torre di Cerrano e ancora ferma in Regione”.




QUEST’ANNO, LA GRF – GIORNATA DI RACCOLTA DEL FARMACO, SI FARÀ (DURERÀ DAL 9 AL 15 FEBBRAIO)

Associazioni_Farmacie_Enti TE

Lista_Farmacie aderenti TE (1)

Documento di riflessione GRF2021


Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare  in farmacia
per donare un medicinale per chi ha bisogno

Si possono donare uno o più farmaci da banco in una delle oltre 5.000 farmacie che espongono la locandina. La crisi economica innescata da quella sanitaria ha spinto chi già era povero in una condizione di ulteriore marginalità. Nel 2020, 434.000 persone non hanno potuto acquistare le medicine per ragioni economiche. Anche le realtà assistenziali hanno subito l’impatto della pandemia: il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto

 

Anche quest’anno, la GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco, si farà. Durerà una settimana, da martedì 9 a lunedì 15 febbraio. Nelle oltre 5.000 farmacie che aderiscono in tutta Italia (riconoscibili perché espongono la locandina dell’iniziativa e il cui elenco è consultabile su www.bancofaramceutico.org), sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti (541.175 nel 2020, pari a 4.072.346 euro) saranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali. Si invitano i cittadini ad andare appositamente in farmacia per donare un farmaco.

 

A Teramo e provincia, la Raccolta si svolgerà (9-15 febbraio) in 22 farmacie. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti, fuori dalle farmacie. I farmaci raccolti sosterranno sei realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2020, sono state raccolte 2.752 confezioni di farmaci (pari a un valore di 21.806 euro) che hanno aiutato 864 ospiti di 5 enti. In Abruzzo, nel 2020, sono state raccolte 8.047 confezioni di farmaci in 67 farmacie, pari a un valore di 57.969 euro. I medicinali raccolti hanno contribuito a curare 3.733 persone aiutate da 24 realtà caritative del territorio regionale e a causa dell’emergenza umanitaria, anche numerosi indigenti della popolazione venezuelana sono stati soccorsi.

La GRF si volge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di Aifa e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili, Federsalus e BFResearch. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici, Teva Italia ed EG Stada Group, e al sostegno di DOC Generici, Zentiva, DHL Supply Chain e Piam Farmaceutici. La Giornata è supportata da Responsabilità Sociale Rai, Mediafriends, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.

 

L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 17.000 farmacisti, titolari e non che, oltre ad ospitare la GRF, la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, l’iniziativa sarà supportata da oltre 20.000 volontari. Se l’evoluzione della pandemia e le norme in vigore lo consentiranno, staranno fuori dalle farmacie (un solo volontario per farmacia, condizioni climatiche permettendo) per invitare i cittadini a donare un farmaco. Se le condizioni non lo consentiranno, forniranno un supporto attraverso attività di call center.

 

Quest’anno, la GRF si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della pandemia: a causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito. Chi, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità.

 

 

 

 

 

Nel 2020, 434.000 persone indigenti hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche. 173.000 di essi hanno rinunciato a curarsi perché – impauriti dal Covid – non hanno chiesto aiuto agli enti assistenziali. Oppure, hanno chiesto aiuto ma, in molti casi, gli enti che fornivano loro sostegno, avevano subito l’impatto della pandemia: il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto. Gli indigenti, quindi, sono stati ulteriormente deprivati della necessaria protezione sociale. Non bisogna dimenticare che, chi è povero, può spendere, per le medicine, circa ¼ rispetto al resto della popolazione: solo 6,38 euro al mese, contro 28,18 euro. (Fonte: 8° Rapporto sulla Povertà Sanitaria di Banco Farmaceutico).

 

«Nonostante le grandi difficoltà, e l’incertezza rispetto alla possibile ed eventuale presenza dei nostri volontari, abbiamo deciso che la Giornata di Raccolta del Farmaco andava fatta. Perché ce n’è bisogno come mai prima d’ora. Anzitutto, per un’esigenza concreta: i poveri hanno bisogno di medicine, ma non possono acquistarle; tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro, hanno risentito della pandemia, e hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per offrirlo, a loro volta, ai poveri che chiedono loro rifugio. Inoltre, il nostro Paese, per non cedere allo sconforto e poter tornare a guardare al futuro con speranza, ha bisogno di un moto collettivo di umanità e di grandi esempi di carità. La Giornata di Raccolta del Farmaco è uno di questi esempi, come Papa Francesco, ricevendo Banco Farmaceutico in udienza il 19 settembre 2020, ha voluto sottolineare, affermando: “Grazie di quello che fate. La Giornata di Raccolta del Farmaco è un esempio importante di come la generosità e la condivisione dei beni possono migliorare la nostra società”. Per questo, invitiamo chiunque possa permetterselo ad andare in farmacia – ad andarci appositamente, magari – per donare un medicinale per chi non può permetterselo», ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus

 




GLI IMMORTALI DI MONTORIO: UN LIBRO SUL CALCIO MONTORIESE

Gli immortali di Montorio

 

In questi giorni è stato pubblicato un libro – un bel libro – di un centinaio di pagine, dal titolo Gli immortali di Montorio, scritto da Luigi Biagio Lolli: un montoriese che, da diversi decenni, è residente in una cittadina costiera del Teramano. Il volumetto è stato “fatto in casa”, cioè è stato stampato in proprio, e non riporta la data – e nemmeno l’anno – di pubblicazione (sicuramente sarà stata una svista). E’ privo anche di un indice, o di un sommario, e si divide in due parti.

Nella prima si parla di personaggi caratteristici del paese, di macchiette, di figure indimenticabili – gli “immortali”, appunto – le cui battute, o modi di dire, sono rimasti vivi nella memoria collettiva locale: frammenti di autentica montoriesità che si trasmettono, come anelli, da una generazione all’altra. Ogni nome ha al suo seguito un soprannome; perché, a Montorio al Vomano, i nomignoli contaddistinguono le persone più di ogni altra cosa. Si narrano le vicende del simpatico Natalio “Mastr’ O” Persia (1928-2015), al quale «il maestro disse di andare alla lavagna e scrivere una O, la fece molto piccola, il maestro allora gli disse di farla più grande e lui fece una O grande quanto la lavagna» e da lì nacque lo scherzoso appellativo di “Mastr’ O”. Si racconta pure che a Natalio, in giovane età, piacesse passeggiare sulla spiaggia di Roseto degli Abruzzi con un gallinaccio al guinzaglio, e a chi gli chiedeva spiegazioni, prontamente ribatteva: «c’è chi passeggia con il cane, io ho scelto un altro animale, sempre animali sono». Vengono riportate le battute dell’amato e temuto – e mai dimenticato – arciprete don Fioravante D’Ascanio (Mosciano S.A., 1908 – Montorio, 1985), il quale, durante l’ora di cateschismo, ammoniva paternamente i ragazzi vivaci, dicendo loro: «State zitti, sennò sciolgo il cane di San Rocco e ve facce dà ‘na muccecate». C’è Rocco Aprillante (1890-1956), “Bbrellandine”, noto banditore – figura del tutto scomparsa ora, anche come mestiere – con la sua immancabile trombetta al seguito, che animava la piazza e il centro storico cittadino con frasi vivaci e colorite. Ci sono, poi, tanti altri montoriesi pittoreschi e via discorrendo.

Nella seconda parte del libro, invece, l’autore (essendo un ex calciatore giallonero) cerca di ricostruire una sorta di storia del calcio montoriese, cosa che finora mancava nella pubblicistica locale, anche se qualcuno si era già cimentato a scrivere qualcosa sulla nascita della squadra in questione. Uno di questi è stato il Cavalier Vittorio Pigliacelli (1910-2004), uno dei pionieri del  gioco del pallone nostrano che nel periodico del Comune di Montorio al Vomano, In Comune, raccontò la nascita della squadra, con la foto della prima formazione ufficiale, scattata tra il 1925 e il 1927, nella prima sede della società sportiva che fu una stanza dell’ex convento dei Domenicani, antistante la chiesa di S. Filippo Neri, nell’omonimo popoloso (all’epoca!) quartiere. La prima divisa, invece, era a strisce verticali con i colori giallo e blu scuro, in seguito si optò per il colore nero, e fu acquistata a Parma, dopo una faticosissima colletta, da uno dei fratelli Scarselli che in quel periodo studiava nella città emiliana (difatti il giallo e il blu sono i colori sociali parmensi). E le prime partite di calcio, anche se non ufficiali, si disputavano in largo Rosciano, prima di realizzare il campo regolamentare (per quei tempi!) vicino all’ex convento dei Cappuccini, poi popolarmente chiamato “Campo vecchio” – il mitico – dove hanno giocato quasi tutte le generazioni che si sono succedute.

Nel bel libro di Luigi Biagio Lolli manca solo questo primo tassello. In compenso, però, ci sono tutti i nomi dei «più forti calciatori nati a Montorio, allenatori e presidenti che hanno fatto sempre il possibile per tenere alto l’orgoglio dei colori giallo-nero». L’intento di questa pubblicazione, in definitiva, è quello di contribuire a far conoscere gli “immortali” di Montorio al Vomano alle nuove generazioni che ci sono e a quelle che verranno.

 

Pubblicato già su La Città, quotidiano di Teramo, del 3 febbraio 2021

 

pietro.serrani@tin.it




Giulianova. Ente Porto / Comune: proseguono gli incontri per il Futuro rilancio del Mercato Ittico di Giulianova.

Ente Porto Giulianova

Questa mattina, presso la sede dell’Ente Porto di Giulianova, alla presenza dei Vertici dell’Ente, dell’Assessore Paolo Giorgini, di Igor Cartone autorevole esponente del settore del Commercio dei prodotti Ittici, del Presidente del FLAG Nino Bertone, si è tenuto un importante incontro con una rappresentanza dell’Organizzazione dei Produttori Abruzzo Pesce, nelle persone di Vincenzino Crescenzi, Nicolino Ferretti, Giada e Mariano Scaramazza per la condivisione del percorso avviato dall’Amministrazione Comunale e dall’Ente Porto che servirà a delineare la rotta per il Futuro rilancio del Mercato Ittico Giuliese.

Tutti i presenti hanno ampiamente condiviso l’idea di rilancio della struttura, che consentirebbe alle imbarcazioni Abruzzesi dedite alla Pesca del pesce Azzurro, oggi sono dislocate in porti fuori regione, di rientrare nel loro porto di origine. L’idea si affianca ad un ambizioso progetto, illustrato dai rappresentanti dell’O.P. Abruzzo Pesca, che mira alla crescita di una filiera intorno al prodotto “Principe Azzurro” (Marchio dell’O.P. Abruzzo Pesca), con l’obiettivo di riportare il Porto di Giulianova ai vertici del mercato del Pesce Azzurro per tutto il settore Adriatico, con benefici diretti sulla vita del Mercato Ittico e di tutto il settore.

Per fare ciò, un fattore importante passa dal coinvolgimento di tutti gli operatori della pesca, anche di imbarcazioni provenienti da altre marinerie, come quelle pugliesi presenti nel porto di Giulianova, ed attraendo tutti gli attori della filiera del pesce azzurro, fino ad arrivare agli operatori economici della ristorazione e del turismo, che rappresentano un veicolo fondamentale per la diffusione del prodotto.

Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri con le altre categorie della pesca, del commercio dei prodotti ittici, della ristorazione e del turismo, anche alla presenza del Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Giulianova, al fine di rendere più ampio possibile il tavolo di lavoro per addivenire alla nascita di un organismo che riporti il Mercato Ittico di Giulianova al livello di eccellenza che merita.