Parcheggiatori e Guardiamacchine abusivi presso l’Ospedale Civile San Liberatore di Atri. Due soggetti colpiti da Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Atri firmato dal Questore di Teramo

Sanzioni per attività illecita ex art. 7 Cds co. 15 bis, denuncia per evasione e contestazione amministrativa per detenzione di stupefacente.

 

 

Nella mattinata del 7.11.2024, durante l’espletamento dell’attività di controllo del territorio, la Squadra Volanti del Commissariato di Atri, transitando in Viale Mattucci, nei pressi dell’Ospedale Civile di Atri, veniva allertata circa la presenza di persone che, con fare insistente, chiedevano soldi agli utenti al fine di consentire la sosta dei veicoli presso l’area di parcheggio.

I poliziotti si portavano all’interno del parcheggio al fine di verificare l’effettiva presenza di c.d. parcheggiatori abusivi/guardiamacchine e notavano la presenza di due soggetti i quali, alla vista della Volante, tentavano di nascondersi tra le auto in sosta poi, vistiti scoperti, si davano ad una precipitosa fuga.

Gli operatori del Commissariato riuscivano a raggiungerli e fermarli. I duenon fornivano contezza in merito alla loro presenza sul posto, e tenevano entrambi una mano all’interno della tasca dei pantaloni, come a voler nascondere qualcosa al suo interno o nella stessa mano.

Compiutamente identificati, i due ragazzi di 30 e 28 anni, di origine nigeriana, avevano con loro un consistente numero di monete, del valore complessivo di quasi 80 €. Inoltre si accertava che uno dei due era già sottoposto a regime di detenzione domiciliare in altro Comune.

Dagli accertamenti emergevanoin via generalenumerosi precedenti per evasione, ricettazione e resistenza a P.U., oltre a condanne in materia di stupefacenti, nonché maltrattamenti contro familiari e conviventi.

Grazie all’attività dei poliziotti, ad entrambi veniva contestata la violazione amministrativa ex art. 7 co.15 bis CdS per l’attività di parcheggiatori abusivi, con applicazione della sanzione accessoria del sequestro amministrativo del denaro rinvenuto finalizzato alla confisca.

Il ragazzo già sottoposto a detenzione domiciliare veniva deferito alla competente A.G. per il reato di evasione essendosi sottratto alla misura.

Il più giovane veniva trovato in possesso anche di sostanza stupefacente del tipo marijuana, già confezionata in uno spinello, motivo per il quale veniva sanzionato ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 con analisi e sequestro della relativa sostanza.

All’esito dell’attività di polizia, e luce delle risultanze di fatto, il Questore della Provincia di Teramo ha firmato due Fogli di Via Obbligatori dal Comune di Atri intimando ai predetti di non farvi ritorno per la durata di anni 3 per il 30enne e di anni 1 per il 28enne.




Alba Adriatica. il cordoglio della Poliservice alla famiglia del centauro deceduto questa mattina sulla SS16

In merito all’incidente mortale avvenuto questa mattina ad Alba Adriatica tra la moto ed il mezzo compattatore della Poliservice in cui ha perso la vita il centauro di 66 anni, il presidente della Poliservice, Gabriele Di Natale e la governance tutta esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento di dolore. Gli stessi dirigenti esprimono, inoltre, massima fiducia nel lavoro investigativo da parte di magistratura e carabinieri per accertare la dinamica dei fatti




Silvi. Carabinieri: arrestato un uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Nella giornata di ieri, 8 novembre, gli uomini della stazione carabinieri di Silvi hanno tratto in arresto un uomo ritenuto presunto responsabile del  reato di maltrattamenti in famiglia. Tutto ha inizio la sera del 31 ottobre scorso quando, una pattuglia del citato reparto, interveniva in una lite in famiglia, fortunatamente senza feriti o aggressioni, ma il profondo stato d’ansia e lo spavento negli occhi della donna, della madre e del figlio della coppia avevano indotto i militari ad approfondire la situazione. All’interno della Caserma di Silvi le vittime si sono aperte riuscendo a raccontare situazioni di aggressioni fisiche e descrivendo con dovizia di particolari una situazione che si protraeva dal maggio 2023. Grazie alla presenza di un maresciallo donna, che si è occupata in prima persona di tutta l’attività, ha fatto in modo che le vittime si aprissero ai carabinieri. Militari che, oltre ad occuparsi della fase squisitamente di polizia giudiziaria e segnalare l’uomo alla Procura di Teramo, si sono anche preoccupati di offrire un pasto come piccolo ma tangibile segno di conforto. Ieri l’emissione del provvedimento disposto dal Gip del Tribunale di Teramo e l’immediata esecuzione dei militari della Stazione Carabinieri di Silvi Marina, i quali hanno rintracciato l’uomo e lo hanno arrestato, sottoponendolo agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un connazionale. Come ulteriore misura cautelare l’Autorità Giudiziaria ha altresì disposto l’applicazione del braccialetto elettronico.




Comando Provinciale Carabinieri di Teramo: a partire dal dicembre prossimo e fino al maggio del 2025, diversi incontri con gli studenti delle medie e superiori della provincia.

 

Anche alla luce del recente arresto di un minore, operato dai Carabinieri di Teramo, sorpreso in un parco cittadino, in possesso di 800 grammi di hashish e 3.600 Euro in contanti, il Comando Provinciale Carabinieri di Teramo ha intensificato la campagna di prevenzione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole.

Nella giornata di ieri, infatti, sono stati sottoposti a controllo, con l’ausilio di unità cinofile dei Carabinieri di Chieti, diversi Istituti scolastici della città. Nella circostanza, i Carabinieri, con il supporto del cane Gipsy, non hanno rinvenuto stupefacenti, sebbene il cane abbia risposto a più di un’attivazione olfattiva, facendo chiaramente presumere che vi siano stati, comunque, contatti con gli stupefacenti.

Tale campagna di prevenzione, anche per quest’anno, non sarà l’unica iniziativa che i Carabinieri adotteranno per gli Istituti scolastici.

Infatti, in linea con la policy del Comando Generale dell’Arma, sono stati già programmati, a partire dal dicembre prossimo e fino al maggio del 2025, diversi incontri con gli studenti delle Scuole Superiori e delle principali Scuole Medie per sensibilizzare i giovani studenti sul dibattito che inerisce ai temi fondamentali della Legalità, della Giustizia e della Cittadinanza Attiva.

Durante tali incontri, diversi Ufficiali e Comandanti di Stazione del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo parleranno ai giovani dei diritti fondamentali della Costituzione e dei temi che riguarderanno, tra gli altri, il bullismo, il cyberbullismo, la violenza di genere e la sostenibilità ambientale.

Come di consueto, nell’ambito degli incontri, saranno illustrate anche le peculiarità ed i compiti dell’Istituzione, in modo da offrire agli studenti una piena conoscenza dell’Arma e delle sue attività, affinché i giovani possano valutare anche un futuro come Carabinieri.

Negli ultimi anni, infatti, è cresciuto significativamente il numero degli studenti della provincia che hanno partecipato ai diversi concorsi indetti dall’Arma per i ruoli Ufficiali, Marescialli e Carabinieri, concorsi sempre aggiornati sul sito www.carabinieri.it

 




Alba Adriatica. VV.FF.: incidente mortale sulla SS16, perde la vita un 66enne

Stamattina, alle 6:00, una squadra del Distaccamento di Nereto è intervenuta sulla strada statale 16 Adriatica, al km 398+800, nel comune di Alba Adriatica, a seguito di un incidente in cui sono rimasti coinvolti un camion dei rifiuti e uno scooter di grossa cilindrata. Per cause in corso di accertamento da parte della Carabinieri di Alba Adriatica, intervenuti sul posto a seguito dell’impatto tra i due mezzi, il conducente dello scooter è rimasto incastrato sotto il camion. I vigili del fuoco hanno utilizzato i cuscini pneumatici sollevatori in dotazione, per estrarre l’uomo da sotto il mezzo pesante ed hanno fornito assistenza al personale sanitario del 118 di Sant’Omero che non ha potuto far altro che costatarne la morte. Il corpo del deceduto, un 66enne residente a San Ginesio in provincia di Macerata, è stato recuperato una volta ottenuta l’autorizzazione del magistrato di turno. La strada statale 16 è rimasta chiusa al traffico veicolare per tutta la durata dell’intervento e dei rilievi dell’incidente.




Teramo. “Tracce di emozioni”, la mostra dell’artista Mirta Maranca. Martedi , 12 Novembre, dalle ore 17, nelle Sale Espositive di Via Nicola Palma.

La pittrice Mirta Maranca inaugurerà una sua mostra personale dal titolo .

Apertura dal 12 al 23 Novembre. Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 20.00.

Gli argomenti trattati dalla pittrice  egrafica Mirta Maranca ,spaziano dalla mitologia greca all’Africa, a popolazioni dell’Abruzzo ,alle danze nel mondo , alle attività umane , a vari ritratti e a alla natura.

Il critico d’arte Francesco Gallo dice: “ Mirta Maranca contamina la sua pittura con le suggestioni di tanti linguaggi espressivi mostrando una saldezza che è  pari all’elasticità .

Il fondo classico le appartiene stabilmente dandole caratteristiche particolari,infatti la calligrafia pittorica di Mirta Maranca testimonia diun lavoro di pulizia della suapittura che va verso l’essenzialità , la rarefazione del segnoe la purezza del colore .

Il critico d’arte Giuseppe Bacci ha sottolineato come le sue opere  mostrino uno spaccato di vita umana espressa con accesi colori in cui lo sguardo si posa curioso su riti e danze cosicchè nei suoi quadri si possono ammirare donne che volteggiano in antichi passi di danza tramandatici da una cultura millenaria .

Leo Strozzieri aggiunge : sono opere le sue eseguite per istoriare il suo ed il nostro inconscio .

Una pittura austera che  nulla concede al sentimento o alle tentazioni decorative  .

Organizzazione e presentazione a cura dell’Associazione culturale Teramo Nostra di Sandro Melarangelo e Piero Chiarini .Patrocinata dal Comune di Teramo. Sarà presente il sindaco di Teramo :Gianguido D’Alberto .

 




OGGI PARLIAMO DI NARRATIVA PER RAGAZZI,  DA QUEST’ANNO LA SEZIONE HA LA  PRESIDENZA DI: SONIA GIOVANNETTI

Content Library Image

Sonia Giovannetti è poetessa, scrittrice e critica letteraria. Fa parte di molte associazioni promotrici di arte e letteratura, è membro e Presidente di Giuria a Premi letterari. È presente in diverse Riviste letterarie ed è collaboratrice del Blog “Alla volta di Leucade” di Nazario Pardini. 

***

C’è una pazzia dello scrivere che si ha dentro, una pazzia, furiosa ma non è per questo che si è pazzi. Anzi” con queste parole Margherite Duras testimonia, in modo diretto, che è il demone che abita gli scrittori a muovere la loro penna, così come per altri “pazzi” a riempire di armoniosa bellezza il pentagramma e a plasmare e colorare lo spazio. 

Per chi si occupa di poesia, come nel mio caso, niente è più vero di questa affermazione, se si prende in considerazione la presenza incombente del mistero che muove la poesia a prodursi in noi e a cui, quasi inconsapevolmente, prestiamo il nostro vocabolario. Da qui l’azzardo oltre il limen, oltre la siepe che delimita il confine del nostro essere, laddove l’immaginazione diventa il luogo in cui tutto è possibile. Il poeta sa leggere questo mistero, lo attraversa e ben pochi arrivano come lui a saper guardare oltre i confini del presente per scorgervi il futuro, per indovinarne i tratti dagli indizi che l’umanità gli fornisce. 

Questo svelamento del mistero, questa “pazzia”, per dirla con Duras, avviene quando si oltrepassano i limiti della ragione e si riesce ad alimentare la piccola fiammella della creatività, della curiosità, dell’esplorazione di noi stessi, di tutto quello che ci permette di togliere la maschera che ci imponiamo tutti i giorni, quella dei nostri ruoli – sociali, professionali, familiari – per indossarne una più autentica, che ci rappresenti appieno, e che può essere un aiuto a vivere meglio, a coltivare leggerezza e ironia quel tanto che serve per sorridere alla vita e perfino, talvolta, per farcela amare.

Insomma, un po’ di quella “Follia” decantata da Erasmo da Rotterdam, più di 500 anni fa, nel suo celebre “Elogio”, con quella dea che irradiava luce e calore, suggerendoci di non prenderci troppo sul serio e di liberare invece la nostra più autentica identità. Un po’ come fanno gli artisti, genialmente sovversivi per vocazione, e i poeti appunto, che più di altri si pongono in ascolto della parte più vera del loro essere, incuranti degli effetti spesso dirompenti del loro dire, e ne fanno dono. La poesia, l’arte, abita nella follia, che è il luogo di ciò che è oscuro e a cui si dà voce, in un moto spontaneo dell’anima. La poesia e l’arte hanno la stessa matrice, rappresentano un volo, un’elevatezza, un’ascesa per superare i limiti del visibile. Essere folli significa essere creativi, ed essere creativi significa essere liberi. Liberi di dirsi e di “fare”, perché la poesia è proprio un “fare”, che corrisponde a un “sentire”, è un operare su se stessi e sull’altro. Il poeta, infine, è colui che ha lo sguardo sull’uomo, sulla condizione umana e sui suoi sentimenti. 

È salvezza e ancora. È quella voce che richiama alla bellezza del vivere, alla cura della parola che la esprime e che ha anche il compito di dare suono e voce a chi non ha voce, a chi è sfruttato, a chi sente l’ingiustizia. Una manifestazione creativa, la poesia, dell’interiorità dell’uomo che ha lo scopo di dare forma alle sue emozioni e che, al tempo stesso, risana il tempo dell’uomo riavvicinandolo alla sua umanità. Un io amico, dunque, un tempo “ritrovato”, direbbe Proust, in un’epoca che non sembra assecondare questa dimensione, ossessionati come siamo dalla velocità, dall’efficienza e dalla tecnologia, fattori forse vantaggiosi del vivere odierno, ma che sottraggono tempo all’ascolto della nostra e dell’altrui interiorità.

Content Library Image




Domenica 10 novembre, gli appuntamenti di Ianieri edizioni al Fla


Sempre alle ore 19.00 nella Sala VideoLuciano Di Tizio in dialogo con la giornalista Alessandra Renzetti presenta La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza (Ianieri): una visione a tutto campo nella quale il delitto (dopo 100 anni) e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regim




ADDIO, CARO PADRE QUIRINO

 

Con grande tristezza apprendo la notizia della scomparsa di padre Quirino Salomone(Taranta Peligna,8 giugno 1938 – L’Aquila, 5 novembre 2024), seguita agli anni del male contro il quale con coraggio aveva combattuto. E se per un verso per la lunga consuetudine di amicizia avverto il dolore della sua morte, dall’altro mi sovviene la serenità che egli ha avuto nel vivere i suoi giorni, ogni suo giorno, dedicandosi agli ultimi, a chiunque avesse bisogno, in quel particolare mondo di umanità e fraternità che egli aveva fatto nascere con la Fraterna Tau e il Movimento Celestiniano, dapprima in via dei Giardinipoi a piazza d’Armi.

 

Un’opera di grande valore sociale, che ha dato i suoi frutti di solidarietà specialmente negli anni seguiti al terremoto del 2009 e alle crisi di lavoro che accompagnano questi nostri difficili anni, con la cura e la discrezione che San Paolo richiama,parlando della Carità, nella prima lettera ai Corinzi (3, 1-13). Accanto a questi meriti, propri del suo prezioso impegno di sacerdote e di guida spirituale, non posso tralasciare il ricordo di quanto egli ha fatto per L’Aquila, la nostra città,in campo sociale e culturale. A cominciare dalla sua passione per la musica e per l’insegnamento che egli portò nelle scuole primarie, applicando il metodo Orff, avvicinando tanti bambini alla musica e al canto corale. Ma il merito più rilevante, almeno a mio parere, è quello che da rettore della Basilica di Collemaggio egli ebbe nel riaccendere l’attenzione degli Aquilani su Celestino V e la Perdonanza.

 

Occorre infatti ricordare che fino allo scadere degli anni Settanta, dopo secoli di splendore, verso la Perdonanza per decenni c’era stato disinteresse e scarsa attenzione, quasi un appannamento della memoria collettiva degli aquilani. Tanto che l’antico giubileo celestinianos’era ridotto a tradizione da strapaese, con una semplice celebrazione religiosa vespertina, il 28 agosto, cui seguiva una sciatta benedizione di automobili davanti la Basilica di Collemaggio. Solo all’inizio degli anni Ottanta padre Quirino aveva meritoriamente avviato un recupero di attenzione e solennità intorno alla figura di San Pietro Celestino e al messaggio universale di perdono del giubileo aquilano, con le iniziative del Fuoco del Morrone e della Campestrina della Perdonanza, prologo della nascita qualche anno più avanti del Centro Celestiniano. Infatti il 28 agosto del 1981, dopo l’arrivo del Fuoco del Morrone a Collemaggio, il Cardinale aquilano Corrado Bafile aveva aperto la Porta Santa. Oltre alla Messa Solenne del 28 e alla veglia di preghiera, nella giornata del 29 si svolsero per la prima volta eventi musicali nella splendida Sala Celestiniananell’abbazia adiacente alla basilica.

 

Il sindaco Tullio de Rubeis, che già molto conosceva e stimava padre Quirino quand’era direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Collemaggio e il frate Cappellano, assecondò quelle iniziative. Ma la grande intuizione di don Tullio fu quella di promuovere un forte investimento culturale e civile nella “rivitalizzazione” della Perdonanza, consapevole che l’evento portava con sé valori religiosi e civili talmente unici e così intimamente legati alla storia della città per i quali valeva la pena di mettere in campo un grande progetto pluriennale di valorizzazione. Che infatti avviò nel all’inizio del 1983, con un progetto affidato ad Errico Centofanti e con la consulenza storica affidata al prof. Alessandro Clementi, apadre Giacinto Marinangeli e Walter Capezzali, e per gli aspetti religiosi aMons. Virgilio Pastorellivicario generale dell’Arcivescovo Carlo Martini, e allo stessopadre Quirino.

 

Tutto ciò che è avvenuto nei 40 anni successivi, fino al riconoscimento dell’Unesco della Perdonanza bene immateriale dell’Umanità e della straordinaria visita pastorale di Papa Francesco alla Perdonanza del 2022, ha i suoi prodromi nella richiamata opera di padre Quirino all’inizio degli anni ‘80 del secolo scorso. Continuata poi nella fondazione del Centro Studi Celestiniani, che diede un impulso rilevante nell’esegesi storica di Pietro del Morrone e dell’ordine dei Celestini, con importanti convegni di studiosi, tra essi Raoul Manselli ed Edith Pasztor, ma anche Peter Herde e Sandro Sticca. Per questo assiduo e appassionato contributo culturale, oltre a quello di guida spirituale, padre Quirino merita di essere ricordato, con gratitudine, da tutti gli aquilani.

 

Goffredo Palmerini




“ABCiao abecedario italiano” : il primo albo illustrato per bambini a conquistare il FLA. Domenica 10 Novembre a Pescara ABCiao apre le porte del FLA all’infanzia con letture animate e laboratori per bambini