Presentato il concorso musicale “Italian Award” che si terrà a Giulianova . Musicisti attesi da tutto il mondo per la 14° edizione

 

Sono oltre ottanta i concorrenti attesi a Giulianova per il Concorso Internazionale Musicale 14° “Italia Award” in programma dal 21 al 23 giugno prossimi.  

La manifestazione culturale è stata presentata in conferenza stampa dal direttore artistico M° Renzo Ruggieri, e Susy Paola Rizzo presidente dell’associazione culturale “Nota Fulgens”, organizzatrice insieme all’associazione Promozione Arte, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Giulianova. Presente anche Paolo Giorgini che  ha seguito l’organizzazione della manifestazione per conto dell’Amministrazione Comunale.

 L’ Italia Award, concorso dedicato alla famiglia delle fisarmoniche e ad altri  strumenti e tutti i generi musicali,  dopo l’Academy on line di aprile, rivolta alle scuole ad indirizzo musicale del territorio,  è pronta per celebrare la sezione dal vivo che sarà ospitata nel Palazzo dei Congressi Kursaal.   

I concorrenti nazionali ed internazionali, si avvicendano davanti a giurati di diverse nazioni, fra gli altri ci saranno Cao Xiaoqing            titolare della cattedra del conservatorio di Pechino, Herbert Scheibenreif esponente di punta della fisarmonica austriaca, Mindaugas Labanauskas direttore della art school Veiverai di Kaunas (Lituania), Nelson Conceicao noto fisarmonicista portoghese, oltre naturalmente a prestigiosi maestri italiani.

Il Concorso vuole essere un’opportunità di crescita e maturazione attraverso l’incontro di esperienze provenienti da tutto il mondo. Ha come finalità la condivisione, attraverso la musica, delle conoscenze e competenze acquisite e la valorizzazione delle eccellenze attraverso la competizione e i concerti.  

Il pubblico potrà assistere alle fasi di competizione e ogni giornata si chiuderà con un concerto a ingresso libero.

Venerdì 21 giugno, ore 21.30,  in piazza Buozzi appuntamento con Roppoppò, noto cantastorie di brani popolari abruzzesi che propone lo spettacolo “lu Cantastorie”. Il 22 giugno alle 21:30, al Kursaal, concerto del gruppo lituano Vyturys Accordion Quartet e a seguire il Trio Nota Fulgens con Lucia Medori, Donato Reggi e Corrado Di Pietrangelo.

Chiusura il 23 giugno alle 21.30, sempre al Kursaal  con il concerto Jazz del M° RENZO RUGGIERI GROUP con i maestri Toni Fidanza, Edmondo Di Giovannantonio e Davide Ciarallo, in collaborazione con il Conservatorio Gaetano Braga di Teramo.

Il concorso si avvale della preziosa collaborazione di Armando Ianni, titolare della storica Ditta di Organetti Ianni Cav. Giuseppe e Figli, che sarà presente sul palco nella serata del 21 giugno con il gruppo CME Folk.




Pescara. “Riflessi Femminili”, la mostra fotografica di Giovanni Iovacchini, è un’appassionante esplorazione visiva della bellezza, della forza e della complessità dell’universo femminile.

Esposta al porto turistico marina di Pescara all’agenzia ITutor, questa personale presenta 30 intense fotografie che catturano momenti di vita quotidiana e straordinaria. Attraverso l’uso sapiente di luce e ombra, Iovacchini mette in risalto la diversità e l’unicità di ogni individuo, ritraendo donne di diverse età, culture e contesti. La mostra è aperta fino al 22 giugno 2024. Se sei nei paraggi, non perdertela!




INSEGUIMENTO CON COLTELLO NELLA STAZIONE DI GIULIANOVA : denunciata dalla Polizia di Stato

 

A Giulianova, la Polizia Ferroviaria ha denunciato una 56enne cittadina italiana, già nota alle Forze dell’Ordine, per i reati di porto abusivo di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata.

In particolare, l’attenzione degli operatori Polfer, impegnati nei consueti servizi di vigilanza in ambito ferroviario, è stata attirata dalle grida di aiuto di un uomo che stava correndo verso gli agenti chiedendo soccorso in quanto inseguito da una donna che lo stava minacciando stringendo nella mano destra un coltello.

Prontamente gli agenti Polfer, resisi conto della gravità della situazione, al fine di evitare che degenerasse, sono intervenuti bloccando la donna e sottraendole il coltello che è stato poi sequestrato. Trattasi di un coltello da cucina della lunghezza complessiva di 30 cm. di cui 20 cm di lama.

Gli Agenti, dopo aver accertato i fatti, hanno proceduto ad informare l’Autorità Giudiziaria in merito all’accaduto.

Sono in corso approfondimenti investigativi finalizzati ad individuare le motivazioni per le quali l’indagata avrebbe minacciato l’uomo con il coltello.

Si precisa che per l’indagato vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.




ARROSTICINO, COLDIRETTI NON INDIETREGGIA SULLA DOP ABRUZZESE. SALVARE LA ZOOTECNIA DI QUALITA’ E LA SCELTA DEL CONSUMATORE

“Ribadiamo che l’unico modo per tutelare contemporaneamente l’economia pastorale abruzzese e le esigenze del consumatore è il riconoscimento della denominazione di origine protetta dell’arrosticino. Intorno a questa eccellenza della produzione regionale si sta facendo una grande confusione, su cui è necessario fare chiarezza. Ribadiamo con fermezza che la Dop è l’unico marchio comunitario che garantirebbe l’utilizzo di carne veramente abruzzese con risultati e vantaggi per tutto il settore zootecnico e del consumatore finale che deve poter scegliere di mangiare un prodotto fatto con vera carne abruzzese e non semplicemente macellata o confezionata in Abruzzo”. In merito alla diatriba sull’arrosticino – e sulla necessità di privilegiare la Dop all’Igp – Coldiretti Abruzzo conferma la propria posizione. E ribadisce che “si tratta di una battaglia etica, una battaglia sulla trasparenza che mette al centro l’importanza dell’origine degli alimenti che hanno fatto grande la nostra tradizione agroalimentare”. Insieme a Coldiretti, un partenariato costituito da Associazione regionale Allevatori che ha stilato una relazione in cui vengono elencati i vantaggi legati alla Denominazione di origine protetta, l’Istituto zooprofilattico sperimentale e Spiedì srl, industria leader del settore. Nella relazione dell’Ara, viene smontato il castello di “svantaggi” elencati dai contrari alla Dop e viene sintetizzato il disciplinare della denominazione che comporterà in particolare:

  • la delimitazione dell’area geografica di allevamento coincidente con il territorio
  • regionale e le aree dell’Italia centrale storicamente legate alla pastorizia e alla transumanza
  • la delimitazione dell’area geografica di trasformazione e lavorazione delle carni e la produzione di arrosticini coincidente con il territorio regionale
  • il raggiungimento di parametri qualitativi elevati dovuti alle caratteristiche della materia prima utilizzata e alle limitazioni adottate in fase di lavorazione
  • l’utilizzo di sole carni ovine, e l’assenza di ingredienti diversi, nel rispetto della tradizione tramandataci dai nostri pastori

“Attualmente – dice Pietropaolo Martinelli allevatore e presidente di Coldiretti Abruzzo – il prodotto simbolo della nostra pastorizia si basa sull’importazione massiccia di carni ovine estere, più facili da reperire e lavorare, con il risultato sconcertante che più di tre arrosticini su 4 hanno provenienza straniera, soprattutto Francia, Spagna, Irlanda, Germania e Europa dell’est. L’unico marchio che garantirebbe l’utilizzo di carne abruzzese e italiana. È una questione di trasparenza, il consumatore deve poter scegliere e gli allevatori devono essere messi in condizione di continuare una tradizione amata ed apprezzata in tutto il mondo e di produrre i veri arrosticini, non semplici spiedini. Ci spiace che Confagricoltura – oltre a dimenticare che Coldiretti e Ara sono state le prime a salvaguardare il comparto con la richiesta di una misura che compensasse una PAC punitiva nei confronti del settore ovicaprino – si sia schierata a favore dell’Igp presentandolo come la panacea di tutti i mali. La realtà è ben diversa e non serve un esperto per capire che l’eventuale accantonamento del riconoscimento della Dop sarà il colpo di grazia per i pochi allevatori rimasti che devono fare i conti con una profonda crisi e una drastica diminuzione dei ricavi anche a causa di concorrenza sleale”.




Teramo. In un gesto di assoluta insensatezza politica il Sindaco Gianguido D’Alberto ha recentemente rimosso l’assessore Valdo di Bonaventura con un rimpasto della giunta comunale.

Una mossa che rappresenta un suicido politico ed amministrativo senza precedenti. È impossibile rimanere in silenzio di fronte a una tale aberrazione, soprattutto sapendo che, per arrivare a questa decisione, il temporeggiatore D’Alberto ha paralizzato l’amministrazione comunale e i lavori del consiglio e delle commissioni per oltre 50 giorni. Tre mesi sprecati per una scelta che dimostra un’assenza totale di lungimiranza politica.

Ma la mancanza di lungimiranza è evidente quando si dimentica il passato. Tale scelta illogica può essere presa solo ignorando, e lo dico dal banco dell’opposizione, l’impeccabile operato di Valdo di Bonaventura, elemento chiave di questa amministrazione e pilastro del consenso cittadino. Risultante di una costante e attiva presenza sul territorio che non ha mancato di essere notata, apprezzata e infine premiata dai cittadini. E nel “tritatutto” politico, il Sindaco ha gettato anche l’assessore Ilaria De Sanctis, nonostante la sua comprovata esperienza e operosità. Ma chi lo consiglia? Forse i civici, di cui è ostaggio? Oppure ha chiesto consigli al Presidente Conte, opzionando una sua futura candidatura nel Movimento 5 Stelle? Eppure sarebbe bastato sostituire un singolo assessore, avendo garantito al precedente lo scranno aquilano: evidentemente l’esperienza di sei anni di governo non ha portato saggezza al Sindaco D’Alberto.

Mi meraviglia ora il silenzio dei consiglieri del gruppo civico Teramo Vive, davanti ad un’operazione che ha depauperato un serbatoio di voti e consensi, impoverendo la città di Teramo. Gianguido D’Alberto è Sindaco anche grazie alla lista Teramo Vive, e il loro mancato intervento è una ferita sulla fiducia di tutti quei cittadini che avevano espresso il loro consenso.

È ormai chiaro che D’Alberto ha una propensione per l’attendismo, un atteggiamento che sta portando Teramo sull’orlo del collasso amministrativo. La decisione di rimuovere Di Bonaventura, privandosi di una preziosa e riconosciuta risorsa, è solo l’ultimo esempio di una serie di errori disastrosi per la nostra comunità e di cui presto tireremo le somme. Ad oggi, esprimo la mia vicinanza a Valdo di Bonaventura e ad Ilaria De Sanctis, vicinanza mia e del partito di Azione, nella speranza di poter costruire, insieme, un’alternativa valida a questo malgoverno cittadino. Inoltre invito i tre consiglieri di Teramo Vive a passare al gruppo misto e sedersi in opposizione, per rispettare, finalmente, quei 2111 teramani che hanno permesso il Gianguido bis.

 

Alessio D’Egidio
Segretario Provinciale di Teramo in Azione




Teramo. “..di Concerto con la Costituzione” è il titolo della serata organizzata da Lectus e dall’associazione Volée con il patrocinio e la collaborazione della Prefettura di Teramo e la partecipazione della società “Riccitelli”.

LECTUS di Concerto con la Costituzione apre la corte interna della Prefettura

A interpretare lo spirito della Costituzione Italiana il pensiero di un artista, Roberto Benigni, e quello del massimo rappresentante istituzionale del Paese, il Presidente Mattarella.

“..di Concerto con la Costituzione” è il titolo della serata organizzata da Lectus e dall’associazione Volée con il patrocinio e la collaborazione della Prefettura di Teramo e la partecipazione della società “Riccitelli”.

Il 23 giugno alle ore 21 si spalancano le porte della corte del Palazzo di Governo di Teramo per ascoltare due letture sceniche: l’intervento del Presidente della Repubblica in occasione dell’incontro con i Prefetti e i consiglieri di prefettura di prima nomina che si è svolto il 20 ottobre del 2023 e il monologo sulla Costituzione di Roberto Benigni recitato dal palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo dello scorso anno.

Due timbri di racconto, due voci, due testimonianze anche molto diverse fra loro: a interpretare il discorso del presidente Mattarella sarà la dirigente scolastica Manuela Divisi mentre il monologo di Benigni sarà affidato al giornalista Antonio Paolini.

“Al pianoforte il Maestro Franco Di Donatantonio con una suite originale – dichiara il direttore artistico Renato Pilogallo – farà da sottofondo alla trama del racconto e alle suggestioni che questo intende evocare e che, in definitiva, richiamano i valori fondativi della Storia del Paese e quei doveri di cittadinanza cui siamo chiamati per sostenere e difendere il quadro dei diritti individuali e collettivi che i padri costituenti ci hanno trasmesso e affidato in consegna”.

Conduce la serata la giornalista Pina Manente, fra gli ideatori del progetto Lectus.

A fare gli onori di casa il prefetto Fabrizio Stelo e i suoi collaboratori al quale vanno i sentiti ringraziamenti degli organizzatori per la disponibilità e la partecipazione non scontata al progetto.




Nella tarda mattinata di oggi due squadre di vigili del fuoco dei Distaccamenti di Nereto e Roseto degli Abruzzi sono intervenute a Tortoreto Alto, per un incendio che ha interessato un’area di circa un ettaro di sterpaglie ed uliveto.

Nell’area sono presenti alcune abitazioni isolate e un condominio che sono stati protetti dai vigili del fuoco intervenuti sul posto con due autopompe, due fuoristrada con modulo antincendio e un’autobotte del Comando di Teramo. Sul luogo dell’intervento ha operato anche un elicottero del Reparto Volo di Pescara che ha effettuato la perlustrazione aerea della zona interessata dall’incendio. Al termine delle oprazioni di spegnimento è stata effettuata la bonifica dell’area incendiata. Sul posto sono intervenuti anche i Carabieri di Alba Adriatica e la Polizia locale di Tortoreto.




Stamattina i vigili del fuoco del Distaccamento di Roseto degli Abruzzi hanno effettuato un intervento in via Don Sturzo a Villa Rosa di Martinsicuro per la rimozione di un albero caduto su una pubblica via.

Un pino marittimo alto circa 20 metri si è abbattuto su tre auto in sosta. Fortunatamente in quel momento non transitavano persone e pertanto non si sono registrati particolari danni se non alle auto coinvolte. I vigili del fuoco, appena giunti sul posto, hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area, lasciando le operazioni di taglio e rimozione dell’albero caduto al personale del reparto manutentivo del comune di Martinsicuro, dovendosi recare urgentemente a Tortoreto Alto dove si è verificato un incendio di sterpaglie nei pressi di alcuni edifici di civile abitazione.




New York. Quel felice incontro tra Rurabilandia e il collega Dom Serafini




A PRETURO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANGELO DE NICOLA “IL PRIMO GIUBILEO DELLA STORIA”

Si terrà sabato prossimo 22 giugno, alle ore 18 presso il Centro Polifunzionale in via Vittorio De Sica a Cese di Preturo, l’ottava presentazione del nuovo libro di Angelo De Nicola, “Il Primo Giubileo della Storia” (One Group Edizioni), promossa dal locale Centro Servizi Anziani.

Alla presentazione multimediale con immagini e video, interverranno con l’autore, Fulgo Graziosipresidente del Csa e l’editrice Francesca Pompa, presidente Edizioni One Group. Le letture saranno affidate, come di consueto, a Sabrina Giangrande, giornalista.

IL LIBRO

L’epocale pellegrinaggio di Papa Francesco, il 28 agosto del 2022, per aprire la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio ha finalmente rimesso al posto che merita nella Storia quel “povero cristiano” di Celestino V. Ed ha elevato la Perdonanza Celestiniana, già Patrimonio Immateriale dell’Umanità, a risorsa fondamentale anche della Chiesa quale “primo Giubileo della storia”, promuovendo la città dell’Aquila a “Capitale del Perdono”. Altro che “colui che fece per viltade il gran rifiuto” (Papa Celestino V)! Altro che la “più elegante delle sagre” (la Perdonanza)!

Ma cosa è la Perdonanza? Perché è il primo Giubileo della Storia? Perché è una festa laica? Perché Papa Celestino V è un eroe e non un vigliacco? Perché il tema del perdono, anche in senso laico, è così attuale?

Soprattutto a tali interrogativi vuole cercare di rispondere questo volume. Una sorta di “guida” divulgativa agile e veloce, per avere una visione a volo d’uccello di questioni secolari, complicate, dibattute, alcune ancora irrisolte.

L’Aquila, lì 19 giugno 2024