CIBUS 2022: L’AGROALIMENTARE AFFRONTA L’EMERGENZA INTERNAZIONALE

Tornano i buyer dai Paesi d’oltremare – Tremila aziende espositrici – Gli interventi nella conferenza stampa odierna di Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Carlo Ferro, Presidente, ICE – Agenzia; Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare; Antonio Cellie, ceo Fiere di Parma – Il messaggio di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale
(Parma, 9 marzo 2022) – Cibus sarà la prima grande fiera internazionale dell’agroalimentare che vedrà il ritorno dei buyer esteri. La 21° edizione, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, si terrà a Parma dal 3 al 6 maggio 2022. L’allentamento dell’emergenza pandemica e le nuove norme a favore della partecipazione fieristica da parte di operatori extra-UE consentirà l’arrivo di buyer e operatori commerciali da ogni continente, anche d’oltremare. Sono attesi circa 60 mila visitatori professionali e circa 3 mila aziende espositrici. La guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale sta condizionando anche il settore alimentare: gli aumenti del gas e delle materie prime e i problemi logistici stanno infatti mettendo a dura prova il food and beverage italiano. Ma proprio questa particolare situazione assegna agli eventi fieristici come Cibus un ruolo delicato: da un lato tentare una sintesi proiettiva tra domanda e offerta, dall’altro pianificare approvvigionamenti e assortimenti superando le difficoltà della supply chain.

D’altronde è sempre forte la domanda di agroalimentare italiano nel mondo. Basta scorrere le statistiche dell’export dell’industria alimentare: USA +14,3%, Cina +32,7%, Corea del Sud +30,7%, Cile +50,5%, Sud Africa +21,2%, Polonia +21,4%, Spagna +19,6%, Germania + 6,7%, Francia +7,1%, (dati Federalimentare elaborati su base Istat, gennaio/novembre 2021).

Cibus 2022 rimetterà il cibo al centro del dibattito sociale ed economico, mostrando gli scenari e il suo ruolo imprescindibile all’interno della nostra società. La manifestazione ribadisce il ruolo del food come archetipo dei rapporti sociali, inquadrando come questa attenzione possa riconciliarci con un modello di sviluppo coerente alle istanze del consumatore, delle comunità, dell’ambiente e delle aziende agroalimentari sempre più orientate a comportamenti virtuosi. A Cibus 2022 l’attenzione alla sostenibilità sarà intesa in tutti i suoi molteplici aspetti: ambientale, economica e sociale. Protagonisti di Cibus anche i prodotti IG italiani ed internazionali per la promozione e la valorizzazione dei territori d’origine, il set informativo necessario a creare valore sugli scaffali e un’area start up con realtà italiane ed estere come incubatore di proposte innovative. Non mancherà, poi, la valorizzazione delle buone pratiche dell’industria agroalimentare per innescare una reazione a catena positiva lungo tutta la filiera.

In conferenza stampa è stato letto un indirizzo di saluto di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale che ha dichiarato: “La drammatica situazione internazionale purtroppo mi impedisce di partecipare di persona a questa iniziativa.  Cibus è un esempio della resilienza e della capacità di ripartire, essendo stata tra le prime manifestazioni fieristiche a svolgersi in presenza lo scorso anno, dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria globale. Siamo pienamente consapevoli che le prossime saranno settimane complesse da gestire. voglio rassicurarvi in merito al fatto che la Farnesina continuerà a lavorare con la medesima, accresciuta intensità che ci ha consentito, nell’ultimo biennio, di sostenere e promuovere il Made in Italy. Nei giorni scorsi, abbiamo avviato una riflessione insieme a Ministero delle Finanze e Ministero dello Sviluppo Economico per potenziare il nostro sostegno alle filiere più esposte alle tensioni con la Russia. Vorrei ribadire ancora una volta che potrete sempre contare sul costante impegno del Ministero degli Esteri a favore dell’export e dell’internazionalizzazione delle aziende italiane”.

E’ poi intervenuto Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale: “Guardando il contesto generale, al di là della crisi attuale, il Ministero degli Esteri è impegnato nel sostegno all’export italiano, grazie al “Patto per l’Export”. Ricordiamo che l’Italia vanta un primato mondiale sulle produzioni biologiche, il record per le produzioni agroalimentari a denominazione d’origine, e una varietà produttiva unica. Per quanto riguarda la crisi russo/ucraina stiamo attivando dei giri di tavolo per sostenere le imprese esportatrici, per eventualmente riprogrammare su altri mercati le perdite sui mercati russo/ucraini, per esplorare risposte compensative”.

I riflessi delle tensioni internazionali sul settore agroalimentare sono stati al centro dell’intervento di Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare: “La guerra in Ucraina sta provocando un aumento di prezzi smisurato di gas e di materie prime fondamentali, come il grano, il mais e il girasole e la situazione logistica non migliora la situazione. Con il blocco dal Mar Nero, infatti, l’unico trasporto possibile è quello via terra e via ferro ma l’Ungheria, proprio in questi giorni, sta rendendo molto difficile se non impossibile il trasporto dei cereali, provocando un reale rischio di approvvigionamento per il nostro Paese. L’appuntamento di Cibus serve a ribadire la centralità delle nostre imprese alimentari che, pur in condizioni sfavorevoli, continuano a produrre, a cercare nuove soluzioni, consapevoli del fatto che fermarsi non è possibile. Cibus ci ricorda così il valore del food&beverage in condizioni ordinarie e, ancor di più, in condizioni extra-ordinarie”.

Un sostegno alle imprese e a Cibus viene assicurato da ICE – Agenzia, come ha riferito il Presidente Carlo Ferro: “L’export del nostro Paese è ripartito nel 2021 e così l’agroalimentare italiano che ha registrato una crescita del +14.7% rispetto al 2019. Alle nuove sfide dei mercati internazionali post-Covid, si aggiunge, tuttavia, uno scenario internazionale dominato da inattese e drammatiche complessità geopolitiche. In questo quadro fare sistema è ancor più importante. ICE Agenzia sostiene la 21ma edizione di Cibus, appuntamento iconico del mondo agroalimentare italiano, con lo stanziamento di risorse più importante negli ultimi sei anni. Per questa edizione i nostri uffici prevedono di portare a Parma 380 buyer specializzati e 10 giornalisti da 42 Paesi e faciliteranno la diffusione della piattaforma My Business Cibus. Queste azioni vogliono contribuire al successo di Fiere di Parma e degli espositori nel mitigare l’impatto del momento per le imprese esportatrici. Con l’auspicio, di cuore, che ben prima della data di apertura della fiera il mondo abbia ritrovato la pace”.

Cibus 2022 sarà un’occasione per definire il ruolo di resilienza dell’agroalimentare, come ha detto Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma: “Il Made in Italy durante il Covid ha mostrato tutta la sua flessibile resilienza quindi si candida, anche in questa delicata fase, a fornire ‘creativamente’ la distribuzione mondiale. Migliaia di buyer verranno a Cibus con questo spirito: capire con i loro fornitori chiave come gestire l’emergenza e, auspicabilmente, uscirne. Dobbiamo ricordare che il cibo è un bene primario e personalmente auspico che il dibattito della community di fronte alla tragedia umanitaria in Ucraina viri rapidamente dagli aspetti economici a quelli sociali. Su questo infatti apriamo Cibus 2022: come l’Agroalimentare può e potrà contribuire alla stabilità dei territori e all’ inclusione delle persone”.

Su Cibus capitale della Food Valley, Gino Ganfolfi, Presidente di Fiere di Parma, ha dichiarato: “Radicata sul territorio e in stretta collaborazione con le Istituzioni, Cibus costituisce l’ingresso ideale per i buyer che provengono da tutto il mondo per scoprire la Food Valley e i suoi prodotti. La pandemia ci ha offerto l’opportunità di ripensare alcuni processi e di ottimizzare le nostre risorse. Grazie ai ristori del Governo, al grande impianto fotovoltaico e alle decisioni assunte, possiamo presentare oggi una manifestazione in grado di creare valore e di generare anche un rilevante impatto economico e sociale per la Comunità locale e per l’intero territorio nazionale”.




Giornata Mondiale del Rene: la SIMG propone un nuovo ruolo per il medico di famiglia. Grazie ai nuovi strumenti una diagnosi precoce è possibile

La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie rinnova la collaborazione con i nefrologi per affrontare la malattia renale cronica. È una patologia che colpisce il 10% della popolazione mondiale, con gravi conseguenze e un tasso di mortalità in crescita. Rilevanti i costi per il SSN. La dieta mediterranea può essere alleata

Il Medico di Medicina Generale può essere determinante nell’individuare precocemente i pazienti affetti da malattia renale cronica, spesso dovuta a ipertensione, diabete o scompenso cardiaco, caratteristiche proprie della maggior parte di coloro che frequentano i nostri ambulatori” sottolinea Gaetano Piccinocchi, Consigliere SIMG

Il prossimo 10 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rene. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Società Internazionale di Nefrologia e dalla Federazione Internazionale delle Fondazioni del Rene, volta a creare consapevolezza sulla necessità di comportamenti preventivi, sui fattori di rischio, sull’importanza di una diagnosi precoce, su come convivere con una malattia renale cronica, patologia talvolta sottovalutata, ma dalle conseguenze molto gravi, visto che può condurre a dialisi o trapianto ed è gravata da un alto rischio cardio-vascolare.

Il Medico di Medicina Generale può essere determinante nell’individuare precocemente i pazienti affetti da malattia renale cronica, spesso dovuta a ipertensione, diabete o scompenso cardiaco, caratteristiche proprie della maggior parte di coloro che frequentano i nostri ambulatori – sottolinea Gaetano Piccinocchi, Consigliere SIMG – Talvolta questi pazienti vengono curati per la patologia di cui soffrono, ma senza che si presti sufficiente attenzione alla funzionalità renale, rischiando una degenerazione verso la malattia renale cronica. Occorre dunque prestare maggiore attenzione a questo aspetto ed è necessaria una collaborazione più strutturata con gli specialisti e che le regioni si dotino di PDTA sul tema”.

I NUOVI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEL MMG – Un apporto più significativo del Medico di famiglia oggi è possibile. Il suo ruolo è rilevante anzitutto perché nei cinque stadi che contraddistinguono la malattia renale cronica, la presa in carico del paziente spetta al MMG fino alla prima parte della terza fase. Quest’ultima, infatti, si distingue in base al filtrato glomerulare in 3a e 3b, quando poi dovrebbe subentrare il nefrologo.

Una funzione più incisiva del Medico di famiglia oggi è possibile grazie all’informatica – evidenzia Piccinocchi – Oltre alla cartella clinica, il MMG dispone di alcuni gestionali che permettono di identificare rapidamente i pazienti con fattori di rischio: nel momento in cui si prescrivono esami per patologie come diabete, ipertensione, obesità, il programma calcola in automatico il filtrato glomerulare, ossia la funzionalità renale, definendo lo stadio di malattia renale cronica. Questo sistema permette anche di praticare la cosiddetta medicina di iniziativa: il MMG può valutare lo stadio di funzionalità renale dei pazienti affetti da fattori di rischio tramite i valori presenti nel database. Come ulteriore supporto, la SIMG sta facendo partire un’iniziativa che permetterà di dotare i MMG di strumenti per verificare il calcolo dell’albumina nelle urine, che costituisce un ulteriore indice di approfondimento diagnostico”.

”. È pertanto fondamentale riferire il paziente nefropatico al nefrologo in presenza di una funzione ridotta (filtrato renale inferiore a 45 mL/min), proteinuria, anemia, ipertensione resistente alla terapia standard.

PREVENZIONE E CURA TRA NUOVI FARMACI, DIETA MEDITERRANEA E CORRETTI STILI DI VITA – La prevenzione del danno renale può rivelarsi fondamentale, mentre in caso di avanzamento della patologia, si può disporre di farmaci efficaci e innovativi. “Negli ultimi anni, la nefrologia sta vivendo una nuova era grazie a farmaci innovativi che cambieranno la storia naturale della malattia renale cronica e rallenteranno la progressione del danno renale verso la terapia sostitutiva (trapianto o dialisi). In aggiunta agli inibitori del RAS, stanno entrando nella pratica clinica quotidiana le gliflozine, farmaci che hanno dimostrato una capacità protettiva cardio-renale – commenta il Prof. Loreto Gesualdo, Professore Ordinario di Nefrologia presso l’Università di Bari – Nate per contrastare il diabete, le gliflozine riducono il rischio di entrare in dialisi anche del 40%. Intervenire nella cura della patologia prima di arrivare al trattamento sostitutivo (dialisi o trapianto) influisce notevolmente anche sugli aspetti socio-economici: un paziente con malattia renale cronica, nei diversi cinque stadi, può costare da 2 a 7mila euro all’anno, ma quando inizia la dialisi può costare tra i 35 e 50mila euro per anno. Per questo è necessario adottare interventi di prevenzione primaria basati sui corretti stili di vita (alimentazione di tipo mediterraneo, attività fisica, astensione dal fumo, assunzione moderata di alcol, costante idratazione) che sono in grado di modificare l’incidenza della malattia renale cronica, in quanto prevengono diabete, obesità e ipertensione che rappresentano il 70% delle cause di malattia renale cronica (il restante 30% è dovuto a glomerulonefriti e malattie genetiche)”.




Teramo. “La Grande Bellezza”: la CPO regala due giornate di benessere alle pazienti oncologiche

La Grande Bellezza Teramo

 

Teramo, 4 marzo 2022. Presentata questa mattina nella sala consiliare di via Milli l’iniziativa promossa dalla Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo dal titolo “La Grande Bellezza – il trucco che cura: make-up in Oncologia”.

Il progetto, realizzato in sinergia con l’Asl di Teramo e in particolare con la direttrice di Oncologia Katia Cannita, si rivolge alle pazienti oncologiche dell’ospedale Mazzini di Teramo nelle giornate dell’8 e 9 marzo 2022, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.

L’idea è quella di offrire, al termine delle sedute di chemioterapia, un momento di benessere che possa  migliorare la loro qualità di vita. Piccole cose, certo, ma molto importanti soprattutto per chi soffre degli effetti visibili della chemio sul proprio corpo. In particolare la perdita di capelli e sopracciglia ma anche di forti screpolature alla pelle del viso e delle mani.

In questi due giorni, all’interno di una stanza del reparto di Oncologia trasformata per l’occasione in un piccolo salone di bellezza, uno staff di volontari parrucchieri e truccatrici sarà gratuitamente a disposizione delle pazienti che vorranno ricevere un massaggio del cuoio capelluto, una messa in piega, un trucco per gli occhi o indicazioni per l’uso di cosmetici adatti.

All’iniziativa hanno aderito il prestigioso salone Aldo Coppola gestito a Teramo da Elisa Centinaro e Ludovica Barlafante, giovane imprenditrice teramana e make-up artist. Alla conferenza stampa di presentazione del progetto è intervenuto anche il vice presidente della Provincia, Luca Frangioni, a cui è stata conferita di recente la delega alle Pari Opportunità.

 

Con questo nostro progetto – dichiara la presidente della Cpo provinciale Tania Bonnici Castelli – intendiamo rivendicare per tutte le donne il diritto alla bellezza. Sempre e in qualsiasi situazione. È un atto di affetto e di sorellanza verso chi combatte con dignità la dura battaglia contro il cancro.”

Dal tumore alla mammella si può guarire“, è il messaggio di speranza di Katia Cannita, direttrice dell’Oncologia della Asl di Teramo. “L’azienda sanitaria teramana sta mettendo in atto importanti progetti di prevenzione e sostegno alle pazienti oncologiche. Saranno presto attivati ambulatori con la presenza di agopuntori, nutrizionisti e psicologi.

Sinceramente commosso l’intervento del vicepresidente Luca Frangioni, che ha ricordato la malattia e la recente perdita della propria madre a causa del cancro: “Donare un momento di gioia a queste pazienti è di straordinaria importanza“.

Per le donne i capelli sono importantissimi – ha commentato la hair stylist Elisa Centinaro – sono felice di offrire questo servizio in Oncologia, per ognuna di loro troverò una soluzione“.

 

Brevi Cenni biografici sulle professioniste volontarie

 

 

Elisa Centinaro

 

Inizia la sua carriera da parrucchiera a Teramo nel 1967 e la sua professionalità viene subito notata da grandi organizzazioni come Miss Italia ed altri show televisivi nazionali ai quali partecipa con successo. Nel 2018, Elisa  riceve il premio “Donne e lavoro” come ambasciatrice dell’innovazione nell’impresa e Aldo Coppola, il più famoso hair stylist del mondo, la sceglie come testimonial a Teramo per dirigere un salone che rappresenta il suo brand.

 

 

Ludovica Barlafante

 

Make-up artist di professione, co-founder di Abse-èl  Ludovica è la guru beauty del brand da lei co-fondato. Il suo percorso formativo parte da Londra passando per New York dove ha avuto l’occasione di studiare ed imparare da alcuni dei più affermati make-up artist internazionali.

Abse-èl, che ama raccontarsi come un brand al servizio della vanità femminile, in chiave moderna e gioiosa, oggi più che mai ci tiene a valorizzare e celebrare le donne. Attraverso le 3 nuance di rossetti, Abse-èl evidenzia la bellezza e la grinta delle donne, portatrici di un’energia capace di muovere il mondo.

 

 

Gianna Esposito

Farmacista, titolare del’Erboristeria HIERBAS.  Ha donato alle pazienti oncologiche dell’ospedale Mazzini di Teramo prodotti di bellezza anallergici in occasione del make-up in reparto.




NeMO ANCONA, TAGLIO DEL NASTRO PER L’INIZIO DI UNA NUOVA STORIA

 

Un’alleanza di competenze scientifiche, cliniche e sensibilità umana.

Ogni anno il nuovo Centro si prenderà cura di oltre 700 bambini e adulti con malattie neuromuscolari

 

Ancona, 3 marzo 2022 – Proprio nei giorni in cui il racconto di paura e di guerra incombe sulle nostre vite, l’immagine di un ulivo donato racchiude in sé tutto il senso ed il valore di ciò che si è celebrato oggi con l’inaugurazione degli spazi di NeMO Ancona. Il nuovo centro, altamente specializzato nella cura e nella ricerca per le malattie neurodegenerative e neuromuscolari, nasce per rispondere al bisogno di cura di una comunità di pazienti composta da oltre 1.000 bambini e adulti marchigiani, ai quali si uniscono circa 2.200 persone delle regioni limitrofe. Si tratta di malattie degenerative, altamente invalidanti e con un grave impatto sociale, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e le Distrofie Muscolari.

 

“A luglio 2021 abbiamo messo il primo mattone e mi ero augurato che questo mattone diventasse qualcosa di concreto: oggi ci siamo, in tempi devo dire brevi – dichiaral’Assessore regionale alla sanità Filippo SaltamartiniLa sensibilità della Regione Marche, nei confronti della presa in carico delle malattie neuromuscolari costituisce un obiettivo ineludibile della nuova politica sanitaria. Auspichiamo ora una stretta integrazione fra cura, assistenza e ricerca per lo sviluppo di terapie innovative che, nel tempo, contribuiscano alla migliore qualità di vita possibile per la persona con patologia neuromuscolare, sia in età infantile-adolescenziale che in età adulta, rallentando la progressione della malattia e prevenendo le complicanze più gravi. L’avvio dell’attività del progetto NeMO è un traguardo importante per la comunità dei pazienti marchigiani e della costa adriatica, che avranno un centro di eccellenza per la gestione della malattia, restando partecipi del loro percorso di cura. Inoltre, il progetto permetterà loro di evitare sacrifici e lunghi viaggi per accedere ai trattamenti, migliorando la qualità di vita dell’intero nucleo familiare.”

 

Situato al Piano 5 – Corpo C dell’Ospedale “Torrette”,con i suoi 880 mq, 12 posti letto per il ricovero ordinario, 2 per i servizi di day hospital e ambulatoriali, 1 palestra riabilitativa e 2 sale comuni studiate per rilassarsi ma anche per dedicarsi alla vita di relazione, il repartosarà diretto dalla dr.ssa Michela Coccia. Le14 differenti specialità cliniche presenti in reparto accompagneranno la persona in ogni fase della malattia: dalla diagnosi, all’attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli e follow-up periodici.

“Mai come in questo momento, raccontare l’alleanza che genera risposte concrete per il bene comune significa celebrare la vita e la capacità di guardare al futuro. – dichiara Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMOSono grato alle Istituzioni marchigiane e alla comunità clinica e scientifica di questa splendida terra, per aver creduto, insieme a noi, nel sogno di poter realizzare un Centro NeMO ad Ancona che stia al fianco di chi vive le nostre patologie. Abbiamo iniziato questo viaggio ascoltando insieme il bisogno e continueremo, con consapevolezza e responsabilità, a dare le risposte di cui siamo capaci o a cercare quelle che ancora non conosciamo, perché nessuno venga lasciato indietro”.

Una filosofia, oltre che un metodo di lavoro, che raccoglie anche la specificità dell’A.O.U. Ospedali Riuniti che, nel suo essere a vocazione territoriale, vuole essere sempre più un luogo per cure eccellenti e accessibili.

“Grazie a tutti gli operatori dell’Azienda Ospedaliera per il gioco di squadra, che non senza fatica hanno messo in campo, raggiungiamo un traguardo importante per i pazienti marchigiani e della costa adriatica dichiara emozionato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, Michele Caporossi che avranno finalmente a disposizione una struttura di eccellenza per le malattie neuromuscolari. È stato un percorso lungo e difficile che ha richiesto molto impegno, ma abbiamo vinto la sfida per essere sempre più vicini al bisogno di cura per migliorare la qualità di vita della comunità delle persone affette da queste patologie. Sono felice ed emozionato perché oggi, tutti insieme, abbiamo sperimentato che l’unione e la condivisione di intenti ci rendono più forti della sofferenza, ci fanno superare tutte le avversità e irradiano nei nostri cuori nuove speranze”.

 

Non solo. NeMO è parte dei migliori network di ricerca nazionali e internazionali, con aree e figure dedicate per condurre gli studi clinici, raccogliere i dati delle sperimentazioni e monitorare l’impatto dei trattamenti di cura sui pazienti. La ricerca e la cura in questi anni hanno fatto passi da gigante in particolare per i più piccoli, attraverso l’avvento di terapie innovative.

 

“La collaborazione tra le istituzioni ha consentito di concretizzare un progetto di grande importanza –afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – per la diagnosi, cura e ricerca scientifica, oltre che assistenza alle persone con patologie neuromuscolari. Il Centro NeMO ad Ancona riuscirà a garantire la presa in carico multidisciplinare del paziente. Con competenze differenti, infatti, si realizzeranno programmi di riabilitazione ad alta specializzazione. La ricerca continua e dobbiamo investire nello studio e nella cura di queste patologie, per dare risposte sempre più personalizzate e concrete per la comunità di pazienti neuromuscolari che in Italia conta circa 40.000 persone”.

 

Intervenuti in conferenza stampa, a sostenere l’importanza della continuità tra ricerca e cura, sono stati anche Luca Cordero di Montezemolo e Francesca Pasinelli, rispettivamente presidente e direttore generale di Fondazione Telethon.

 

“Con l’inaugurazione del Centro NeMO di Ancona, cresce il  progetto nato 14 anni fa con una visione ben precisa: realizzare un modello di cura innovativo per le malattie neuromuscolari che mettesse al centro la persona, e portarlo “sotto casa” delle persone affette da queste patologie, o almeno il più vicino possibile – dichiara Luca Cordero di Montezemolo,Presidente di Fondazione Telethon – Come Fondazione Telethon siamo orgogliosi di aver contribuito alla nascita di questo progetto e di averlo sostenuto negli anni insieme ai preziosi alleati che vi hanno aderito. È un sogno che, grazie al lavoro di tutti, ha ampiamente dimostrato di potersi calare concretamente nella realtà e migliorarla”.

 

Le nostre sono malattie progressive che hanno necessità di competenze e passione per essere affrontate” – questo è il messaggio corale delle associazioni dei pazienti intervenute oggi: Fulvia Massimelli, presidente Nazionale AISLA; Massimo Mauro, vicepresidente di Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport; Marika Bartolucci, delegata nazionale per l’Associazione Famiglie SMA; Stefano Occhialini, delegato nazionale UILDM; Jacopo Anselmi, presidente SLANCIAMOCI.

 

L’attivazione di un Centro Clinico NeMO nelle Marche, infatti, avrà un impatto importante sull’assistenza sanitaria del centro Italia: porterà nel tempo ad una riduzione della mobilità passiva, incontrando il bisogno dei pazienti che oggi si trovano costretti ad affrontare viaggi gravosi, per poter accedere a strutture sanitarie che siano capaci di prendersi carico in modo efficace della complessità di cura della loro patologia.

 

Il periodo medio di degenza in un Centro NeMO è di circa 15-20 giorni, per questo, ogni spazio ad Ancona è stato pensato per sentirsi accolti, circondati dai colori ocra dei campi di girasoli, dal lilla della lavanda, dall’azzurro del mare ed infine dal verde delle colline. Corridoi, camere e zone comuni ricordano la forza, la luce e i profumi della terra marchigiana.

 

L’alleanza tra la comunità dei pazienti, Regione Marche,Ospedali Riuniti di Ancona e Università Politecnica delle Marche porta in sé anche un valore di profondo rispetto nel ricordo di un grande uomo marchigiano. Morto prematuramente all’età di soli 49 anni, la visione del dott. Dante Paladini oggi prende vita con il NeMO Ancona.

 

Grazie all’impegno di tanti, la missione del dr. Dante Paladini di voler creare un centro multidisciplinare per i pazienti neuromuscolari marchigiani si realizza oggi nel Centro NeMO Ancona – dichiara Roberto Frullini, presidente di Fondazione PaladiniÈ il compimento di un sogno, ma è anche un nuovo inizio, nella consapevolezza che la sanità marchigiana ha saputo costruire un’opportunità nuova per rispondere al bisogno di cura della nostra comunità”.

 

Oggi si è respirata una forte emozione al taglio del nastro. Negli occhi dei presenti si è letto l’orgoglio per il traguardo raggiunto solo grazie a tutti coloro che, con audacia, hanno creduto in un sogno. E come per ogni nuova partenza, questa felicità è accompagnata dal bisogno di coraggio e sostegno. Oggi per NeMO Ancona è solo l’inizio di una nuova storia.

 

I Centri NeMO sono convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale. Per informazioni su come accedere al centro è possibile scrivere all’indirizzo infonemoancona@centrocliniconemo.it

 




Ancona. Conferenza stampa e inaugurazione spazi del Centro Clinico NeMO

Giovedì 3 marzo 2022, alle ore 12.00 n nei locali del Centro Clinico NeMO Ancona, Piano 5 – Corpo C  – Ospedali Riuniti di Ancona,  in Via Conca 71, Ancona, inaugurazione degli spazi del Centro Clinico NeMO di Ancona. Al fianco delle persone con malattie neuromuscolari. NeMO è un Centro Clinico ad alta specializzazione pensato per rispondere in modo specifico alle necessità di chi è affetto da malattie neuromuscolari e neurodegenerative, quali la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), la SMA (Atrofia Muscolare Spinale), le Miopatie e le distrofie muscolari. Oggi convivono con queste patologie oltre 1.000 pazienti marchigiani, ai quali si aggiungono circa altri 2.200 delle regioni limitrofe.

La Conferenza Stampa, aperta solo per i giornalisti accreditati, sarà preceduta alle 11.30 dalla cerimonia del taglio del nastro.

Ospedale Ancona

Intervengono in presenza:

Filippo Saltamartini, Assessore Sanità, Servizi Sociali e Tutela della salute di Regione Marche

Alberto Fontana, presidente Centri Clinici NeMO

Michele Caporossi, direttore generale A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona

Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore Università Politecnica delle Marche

Roberto Frullini, presidente Fondazione Paladini

 

Porteranno i loro saluti:

Luca Cordero di Montezemolo, presidente Fondazione Telethon

Fulvia Massimelli, presidente AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica

Massimo Mauro, vicepresidente Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport

Marika Bartolucci, delegato nazionale Associazione Famiglie SMA

Stefano Occhialini, delegato nazionale UILDM – Unione Lotta alla Distrofia Muscolare

Jacopo Anselmi, presidente SLANCIAMOCI

Francesca Pasinelli, direttore generale Fondazione Telethon

Armando Marco Gozzini, direttore Dipartimento Salute, Regione Marche

 

Modera: Antonello Maraldo, Direttore amministrativo A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona

L’accesso alla Sala Stampa sarà possibile dopo aver effettuato il triage, verifica della temperatura e controllo Green Pass, e rilascio della propria autocertificazione compilabile in loco. È obbligatorio indossare correttamente la mascherina FFP2 per tutta la permanenza in reparto.

 

 

 




TV, A “DALLA PARTE DEGLI ANIMALI”, CON L’ON. MICHELA VITTORIA BRAMBILLA, UNA SQUADRA DI CALCIO ANTI-RANDAGISMO, LA BIANCA CAGNOLINA DI BENEDICTA BOCCOLI E UN “MAESTOSO” CIGNO SALVATO DAL CRAS STELLA DEL NORD DI LEIDAA

 

ON. MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

È “Maestosa” di nome e di fatto la femmina di cigno salvata dal Cras Stella del Nord della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, dopo essere stata trovata su un ponte con la zampetta rotta. I veterinari le hanno inserito un chiodo chirurgico per far formare un callo e far sì che tornasse a funzionare. “La sua liberazione – dice Stella, la bambina di sette anni che presenta i servizi del Cras – è stata una soddisfazione per tutti: ha vissuto con noi per tanto tempo e vederla rientrare nel suo lago è stato meraviglioso”.

Ma non si parlerà solo di selvatici animali. C’è, a Sorbole, nel parmigiano, una squadra di calcio, il Lentigione, che entra in campo sempre con dei cuccioli da adottare in braccio. Undici giocatori, undici cagnolini: vale la pena di conoscere chi ha avuto la bella idea di dare un calcio al randagismo. Poi entrerà in scena Nina, amica pelosa dell’attrice Benedicta Broccoli che con lei gioca, suona (mentre Nina canta) e dorme.

Queste e molte altre storie nella prossima puntata di “Dalla parte degli animali”, la trasmissione ideata e condotta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in onda su Rete4 alle 10 e 50, in replica la domenica alle 15.20 su La5 e il lunedì alle 15,30 sempre su Rete4: l’unico format pensato per trovar casa ai nostri amici a 4 zampe, all’insegna dell’amore. Un programma che mette insieme, sul divano, tutta la famiglia: nonni, genitori e figli!

Il Lentigione calcio è davvero una squadra dal cuore grande. Portando in campo i cani che cercano casa riesce a fare dei piccoli-grandi miracoli. “Dopo una partita, abbiamo avuto in un solo giorno 70 richieste!”, racconta, felice, una volontaria. Davvero un esempio da imitare. Bianca, timida, con due lunghe orecchie d’asino, ecco Nina, incrocio tra un levriero e un Jack Russell, che rende la vita di Benedicta Boccoli un vero paradiso. Nello studio cascina danno bella prova di sé i cani del Cerca-trova-game, uno sport-divertimento adatto a tutti i quattrozampe. Sì, anche il vostro cagnolino potrà imparare a fare l’eroe.

Tanti, come in ogni puntata, gli animali da portare a casa. Due galletti americani dai colori vividi e splendenti, Rocky e Balboa, cercano un luogo dove coltivare insieme la propria amicizia. C’è il gatto Figaro, occhi e pelo color ambra chiara. Investito da una macchina, si è rimesso alla grande e ora aspetta una vostra chiamata. Cani ce ne sono molti e tutti deliziosi. Puccia, meticcia dallo sguardo serio, Lucky cucciolo bianco ma tutto pepe e Leòn un pastore tedesco di dodici anni che sogna di trovare un bel divano dove finalmente riposare. E’ l’ora delle emozioni forti: in questa puntata l’adozione live sarà il tenero incontro tra Birba, border collie usata come  fattrice, e la sua nuova “mamma” Elsa. Un momento intenso, veramente strappalacrime.

Colleghiamoci, di seguito, con lo studio del simpatico cane Avatar Lucky che ci farà conoscere da vicino un animale feroce, un predatore silenzioso e dall’aspetto sinistro: il coccodrillo. Dulcis in fundo, giunge il momento di vestire i panni di Sherlock Holmes. Questa volta, aspiranti investigatori, volate con noi in Sardegna dove Luna, meticcia deliziosa e timida, si è perduta dalle parti di Poggio dei Pini, in provincia di Cagliari. Valentina non riesce a darsi pace e noi tutti vogliamo aiutarla a ritrovare la sua piccola amica a quattrozampe. Fateci sapere!

“Dalla parte degli animali”, attraverso la televisione, arriva nelle case di tutti gli italiani per promuovere le adozioni, combattere la vergognosa piaga del randagismo e diffondere la cultura del possesso responsabile. Protagonisti del programma sono gli animali che vivono nei rifugi. Grazie alla vetrina televisiva, cani, gatti, e tanti altri animali, riescono a trovare il calore di una casa, l’amore di una famiglia e, in poche parole, il posto che meritano. E’ una trasmissione a cura di Carlo Gorla, per la regia di Fabio Villoresi, realizzata in collaborazione con la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA).

Il video promo della puntata del 27 febbraio si può vedere al link https://youtu.be/DwlruIaa0o0.




AGGREGHIAMOCI ONLINE, NASCE L’INNOVATIVO SISTEMA PER SVILUPPARE TURISMO E MICROECONOMIA PER I COMUNI ITALIANI

Un nuovo sistema entra nelle mani delle Amministrazioni Locali, con strumenti a disposizione dedicati allo sviluppo del turismo e della microeconomia del territorio.

Aggreghiamoci.Online – questo il nome del progetto – fornisce un portale multifunzionale per ogni Comune a costo zero, completo di informazioni del territorio per il turista e per il cittadino stesso, corredato di servizi come booking, e-commerce, ticket, e-learning, comunicazione locale e altro.


“Siamo convinti – è il commento del sindaco di Licata, che aderisce al progetto – che avremo presto a disposizione un nuovo strumento per mostrare le risorse, turistiche e non solo, di cui la nostra città è ricca. Strumento che verrà messo a disposizione di tutte le aziende che operano in questo settore”.


Il sistema, creato da Marco Merlini e Marco Franceschi, va oltre il web, infatti con l’ottica primaria dell’amore per il territorio Italiano, i due fondatori, hanno ideato insieme a collaborazioni eccelse, un format televisivo dedicato alle realtà territoriali del Bel Paese.


Si chiamerà “Aggreghiamoci Talk Show”, la trasmissione, condotta da Roberto De Marchi (attore comico e autore), Iuliana Ierugan (presentatrice e influencer) ed Edoardo Raspelli (conduttore, giornalista, scrittore e critico gastronomico) e vuole mettere in evidenza le eccellenze dei Comuni Italiani, dando l’opportunità alle Amministrazioni Locali di evidenziare e promuovere il proprio territorio, grazie a interviste mirate alla valorizzazione e lo sviluppo della microeconomia e del turismo.


In ogni puntata il protagonista è il territorio.


Aggreghiamoci Talk Show nasce con l’ambizione di far conoscere la bellezza del territorio Italiano, le sue eccellenze, i suoi paesaggi, depositari di una storia millenaria intrisa di cultura e spiritualità attraverso il racconto dei Comuni e dei suoi protagonisti.


Un viaggio sul territorio con lo sguardo rivolto alle persone, all’ambiente e al folclore.


Il sito del progetto www.aggreghiamoci.online




Carifermo: approvati gli schemi di bilancio 2021. Continua il percorso di rafforzamento patrimoniale

 

La distribuzione dei dividendi torna ai livelli pre-pandemia

 

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Fermo spa, lo scorso 8  febbraio, ha approvato gli schemi di bilancio relativi all’esercizio 2021. I dati dimostrano il ruolo svolto verso le imprese e le famiglie nel delicato momento post pandemico, decisivo per la ripartenza economica.

 

I crediti in bonis lordi hanno raggiunto 1.100 milioni di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto al 2020. 71 milioni di euro sono state le erogazioni alle famiglie di cui circa 34 milioni di mutui per l’acquisto della casa. I finanziamenti erogati alle imprese si attestano a 191 milioni, includendo anche il significativo impegno verso le misure Covid e facendo registrare un incremento del 3,36% dello stock complessivo dei finanziamenti. Restando nell’ambito Covid, si segnala come la Banca abbia posto una forte attenzione alla promozione dell’utilizzo dei canali digitali e alla sicurezza delle sue persone e dei Clienti.

 

La raccolta diretta, trainata dall’aumento dei conti correnti (+22,5%) passa da 1.787 milioni di euro del 2020 a 2.159 milioni (+20,8 %), confermando il trend in aumento degli ultimi anni, dato che testimonia la salda fiducia che i Clienti riconoscono alla Banca.  Cresce anche la raccolta indiretta che passa da 1.278 milioni di euro agli attuali 1.466 milioni (+14,8%), spinta dall’incremento del risparmio assicurativo e previdenziale (+17,8%), e dal risparmio gestito e amministrato che crescono complessivamente del 12,5%. Questi dati sono frutto dell’approccio consulenziale della Banca, focalizzato sulla soddisfazione dei bisogni della Clientela, per rispettare nel tempo le differenti aspettative.

 

Continua la tendenza, in diminuzione, dei crediti deteriorati che si riflette nell’andamento degli indicatori NPL: il rapporto NPL netti/Impieghi netti scende al 4,11%,migliorando quanto previsto nei piani. Il coverage medio delle sofferenze è pari al 69,45%, il coverage delle inadempienze probabili si attesta al 45,4%, mentre quello degli scaduti deteriorati al 16,3%. La percentuale di copertura degli NPL si attesta a 58,1%, in crescita rispetto al dato di dicembre 2020.

Cresce il margine di interesse che si posiziona a 33,2 milioni di euro (+6,62 % rispetto al 2020). L’utile netto si afferma a 15 milioni di euro, consentendo di proporre la distribuzione dei dividendi ai soci. Il cost/income si attesta al 59,38%. Il patrimonio si rafforza ulteriormente e l’indice di patrimonializzazione CET 1 raggiunge il 19,68%, largamente superiore ai requisiti normativi.

 

Carifermo si conferma una realtà solida, con strategie chiare, ampia flessibilità e mirati progetti di sviluppo locale, che consentono anche di mantenere i presidi nel territorio di riferimento, senza dimenticare quelle aree che da tempo stanno vivendo una situazione particolarmente difficile a causa del persistere della crisi economica e delle conseguenze del sisma.

 

Il Direttore Generale di Carifermo Ermanno Traini commenta: “In uno degli anni più difficili, abbiamo raggiunto importanti risultati grazie all’impegno costante di tutte le persone di sede e di rete, che hanno saputo sviluppare un eccellente lavoro di team, rafforzando il legame con il territorio, basato su un rapporto di fiducia con la Clientela a cui Carifermo è profondamente grata. Raccogliamo i frutti di un lavoro svolto su tutti i fronti, senza tralasciare nessun dettaglio, monitorando la qualità del servizio e la consulenza da un lato e, dall’altro lato, prestando grande attenzione alle nostre persone ed ai Clienti. Questi risultati sono le fondamenta per il prossimo piano industriale 2022/2024 che vedrà come priorità l’attenzione al patrimonio e alla qualità del credito, agli investimenti in tecnologia e nel digitale, all’impegno verso i temi ESG e alla sicurezza informatica. La nostra mission è quella di essere accanto a persone e imprese, interpretandone le necessità, per essere facilitatori della crescita del nostro territorio.”

 

Il Presidente Amedeo Grilli sottolinea il ruolo svolto dalla Banca per accompagnare imprese e famiglie verso il ritorno alla normalità, evidenziando l’importanza della riduzione del profilo di rischio e dell’aumento della già elevata patrimonializzazione. Ringrazia la Clientela che ha saputo riconoscere la solidità e la qualità della Banca, il Direttore Generale Ermanno Traini e tutti i collaboratori per l’impegno profuso da una squadra coesa e competente.

 

 




IL MERCATO DEL VINO NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA: DOPO UN 2021 POSITIVO, INCERTEZZA PER IL 2022

I dati di IRI per Vinitaly presentati oggi al webinar di Veronafiere – I commenti di
produttori e distributori

(Verona, 17 febbraio 2022) – Bene il mercato del vino nella Distribuzione Moderna (DM) nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. E’ quanto emerso oggi nel corso del webinar “Vino e Bollicine nella Distribuzione Moderna: consuntivo 2001 e prospettive per il 2022”, organizzato da Veronafiere. L’evento si inquadra in una serie di webinar organizzati come tappe di avvicinamento a Vinitaly, che si terrà dal 10 al 13 aprile 2022.

Il vino nella DM chiude il 2021 con un – 2,2% a volume, negativo verso il 2020 ma positivo rispetto al 2019, anno pre-pandemico e quindi vero termine di paragone. Le bollicine, invece, hanno fatto registrare una crescita straordinaria del 18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Se analizziamo i dati a valore troviamo che il vino è cresciuto del 2,1% e le bollicine del 20,5%. Complessivamente un valore di 3 miliardi di euro. (dati IRI: Iper+Super+LS+Discount+VenditeOn line).

Diverse variabili potranno influenzare l’andamento nel 2022: l’aumento dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti; il potere di acquisto più basso dei consumatori; l’eventuale forte rallentamento della pandemia.
L’incertezza sul futuro ha già condizionato negativamente il mese di gennaio 2022, svantaggiato però da un confronto con il gennaio 2021 che aveva fatto registrare una forte crescita: il vino a volume scende del 7% e quello delle bollicine dell’1%. Ma bisognerà attendere i dati del primo trimestre 2022, che IRI presenterà a Vinitaly nel corso della tradizionale tavola rotonda su Vino e DM, per avere un quadro più chiaro. Aumenterà il prezzo del vino sugli scaffali della DM? Difficile dirlo, bisognerà probabilmente attendere la seconda metà dell’anno. A gennaio i prezzi fanno registrare addirittura una piccola flessione.

Per il vino abbiamo assistito nel 2021 a una correzione della grande crescita 2020, dovuta all’emergenza pandemica – ha dichiarato Virgilio Romano, Business Insight Director di IRIPer gli Spumanti, la chiusura 2021 rappresenta un risultato storico, che diventa incredibile considerando il + 42% verso il 2018. Nel 2022 la DM dovrà affrontare la sfida dei prezzi e il probabile ritorno alla totale normalità degli altri canali di vendita”.

Le statistiche presentate da IRI sono state commentate dai rappresentanti delle cantine e delle insegne distributive, nel dibattito condotto da Luigi Rubinelli.

Prevediamo un 2022 difficile a causa delle richieste di aumento che stanno arrivando su materie prime, energia e trasporti – ha detto Francesco Scarcelli, Responsabile Beverage, Coop ItaliaAncora non leggiamo questa inflazione sugli scaffali poiché non sono entrati in vigore i nuovi listini ma, quando questo avverrà, avremo certamente una contrazione dei volumi. Nel 2001 Coop è allineata ai dati di mercato presentati da IRI, ma va sottolineato che la MDD cresce più del mercato, per questo svilupperemo nei prossimi mesi nuove linee e referenze”.

In Conad la categoria Vino e Spumanti è cresciuta nel 2021 del 16% a valore dato dal +10% dei vini e dal +34% degli spumanti – ha sottolineato Simone Pambianco, National Category Manager Bevande alcoliche e analcoliche di ConadPer quanto riguarda il successo degli spumanti va sottolineato che i produttori hanno apportato innovazione al comparto e che continua il fenomeno della premiumizzazione della domanda per cui ad essere maggiormente acquistati sono vini e spumanti di maggior contenuto valoriale oltre che di qualità intrinseca elevata”.

Le vendite di vino in Carrefour sono state soddisfacenti: “Dopo un anno di generale soddisfazione per i Vini in Carrefour Italia – ha detto Gianmaria Polti, Responsabile Beverage, Carrefour Italiaabbiamo di fronte una grande sfida per il 2022: confermare e migliorare la soddisfazione espressa dai nostri clienti in un contesto complesso, non privo di difficoltà, legato a tensioni inflattive e accenni di frenata sui consumi domestici”.

Sull’impegno per il 2022 è intervenuto anche Mirko Baggio, Rappresentante Federvini (Responsabile Vendite Gdo Italia di Villa Sandi SpA): “ La sfida per il futuro e soprattutto per il 2022 è riuscire a mantenere i livelli di fatturato raggiunto e continuare in questa crescita passando attraverso un riposizionamento indispensabile per tutto il comparto del vino e bollicine”.

Intanto le bollicine crescono anche nel mondo, come ha sottolineato Robert Ebner, Chief Sales Officer Management Board Executive di Mionetto SpA, rappresentante di Unione Italiana Vini: “Le bollicine italiane sono sempre più importate negli Stati Uniti, nell’Europa dell’Est, perfino in Francia. Le vendite in DM di Mionetto sono state memorabili nel 2021, con un +16% a volume. Credo che il canale DM conserverà i vantaggi accumulati nel periodo pandemico”.




SPERIMENTAZIONE ANIMALE, INTERGRUPPO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI: “VERGOGNOSA LA PROROGA AL 2025”

La proroga al 2025 dell’applicazione dei divieti di sperimentazione animale negli studi sugli xenotrapianti d’organo e le sostanze d’abuso, votata questa notte nelle commissioni riunite I e V della Camera, che stavano esaminando il decreto “milleproroghe”, è una decisione “semplicemente vergognosa”. Lo afferma l’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali. “Per l’ennesima volta – ricorda il comunicato – si rinvia l’applicazione di una legge dello Stato, che, secondo l’emendamento votato, dovrebbe entrare in vigore oltre dieci anni dopo l’approvazione o meglio, per essere più espliciti, secondo le ben identificate lobby che hanno voluto portare la proroga da sei mesi a tre anni, non dovrebbe entrare in vigore mai. La sperimentazione sugli animali è dannosa e superata, specialmente negli ambiti di cui l’emendamento tratta. Noi componenti dell’Intergruppo non faremo sconti e ci opporremo sempre al prevalere di una visione antiquata ed ottocentesca della ricerca, che ostentatamente ignora la disponibilità di metodi alternativi ai test in vivo”.

On. Michela Vittoria Brambilla, Fi, (presidente), Sen. Loredana De Petris, Leu, (vicepresidente), Sen. Loredana Russo, M5s (vicepresidente), Sen. Rosellina Sbrana, misto, on. Patrizia Prestipino, Pd, on. Paola Frassinetti, Fdi (segretarie), On. Francesca Flati, M5s, Elisa Siragusa, misto, on. Andrea Frailis, Pd, sen Laura Stabile, Fi, sen. Monica Cirinnà, Pd, on. Michaela Biancofiore, Coraggio Italia, On. Stefano Fassina (LeU) e gli altri componenti dell’Intergruppo.