Italia. ‘BATTISTELLA, IL PROSECCO’ A 54. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA

‘BATTISTELLA, IL PROSECCO’ A 54. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA
BIENNALE DI VENEZIA

Biennale arte - Battistella
Biennale arte - Battistella

FIORAVANTE BATTISTELLA: L’ARTE È ELEMENTO VITALE DI PROGRESSO ECONOMICO E
SOCIALE. ONORATI DI ESSERE PARTNER DI ‘PRIVEE ITALIA’

“La Biennale d’Arte è un fondamentale punto d’incontro e di scambio che
coinvolge artisti, curatori, e opinion leader del mondo dell’arte che, da
tutto il mondo, raggiungono Venezia per confrontarsi e riflettere su
presente e futuro dell’umanità. Arte elemento vitale di progresso
economico e sociale, quindi. Siamo davvero onorati d’esser partner di
‘Privee Italia’, l’importante momento di dibattito e di confronto voluto e
ideato da Vittorio Sgarbi”.

Con queste parole il management della casa spumantistica Battistella
commenta la partnership Battistella, il Prosecco – Privee Italia. In
questi giorni Vittorio Sgarbi, curatore del Padiglione Italia, accoglie i
visitatori della Biennale di Venezia a ‘Privèe Italia’, salotto
organizzato presso il  Centurion Palace per discutere insieme d’arte e di
cultura.
Quest’anno il Padiglione Italia, in occasione dei 150 anni dell’Unità del
Paese, sarà grande protagonista di Biennale. ‘Padiglione Italia’ ha voluto
omaggiare ulteriormente il pubblico di Biennale creando Privèe Italia: un
luogo in cui tutti gli appassionati d’arte possono rivivere le emozioni
dei capolavori della nostra storia, attraverso la voce di un grande
critico ed esperto d’arte.

“Legare il brand Battistella, il Prosecco a questo importante momento
d’incontro – afferma il management di Battistella – è un modo per
testimoniare e rinforzare il saldo legame che unisce la nostra azienda al
mondo dell’arte e della cultura” concludono in una nota pubblicata su
www.proseccobattistella.com.

Grandi i numeri della Biennale d’Arte 2011, che raggiunge il proprio
record come numero di artisti presenti (89 nazioni rispetto alle 77
presenti nell’edizione 2009). La 54. Esposizione Internazionale si
svolgerà dal 4 giugno al 27 novembre 2011 ai Giardini e all’Arsenale di
Venezia.




Italia. Politica: A proposito di “Le cinque cause della sconfitta” di Cesaremaria Glori

3Chieti, 3 Giugno ’11 –  Venerdì,  S. Clotide, – Anno XXXII n. 195 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  Ch 1/81


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Ap – Lettera in redazione

A proposito di “Le cinque cause della sconfitta”

di Cesaremaria Glori


In relazione al mio articolo pubblicato ieri (v. Ap194), lo scrittore autore del pregevole saggio “La tragica morte di Ippolito Nievo (ed. Solfanelli) ha inviato la nota che segue:

Egregio Marino Solfanelli,

lei ha perfettamente ragione su molti punti ma con la necessità di qualche precisazione. Il mondo ecclesiale è molto, troppo variegato. Ci sono i preti dialoganti ad ogni costo, insomma i conciliari spinti. Quelli sono marxisti apertamente o criptomarxisti, mentre altri sono imbevuti di un buonismo tutto umano, una filantropia che ricorda il pensiero massonico. Martini, Tettamanzi, Giudici, Crociata etc etc. appartengono a questa categoria. Poi ci sono i preti tutto attivismo e niente preghiera; li vedi sempre indaffarati a fare molte cose e a sbrigare l’ufficio quotidiano liturgico come un noioso e non rinviabile compito. Ovviamente questa categoria prega poco, tutta presa dalle molte cose in cui si impegnano, spesso con apprezzabili risultati. Sono quei preti che fanno tanto movimento ma che hanno le chiese vuote e le loro omelie sono messaggi sociali più o meno mascherati. Tanta socialità e poco amore in definitiva. Poi ci sono i preti che pregano, una minoranza esigua. Sono circondati di donne, donnette e bambini, talvolta, se hanno un carattere aperto e gioviale, anche di giovani. Le loro chiese sono sorprendentemente piene e la loro presenza garantisce continuità nella preghiera. Come riconoscere queste chiese? Semplice: hanno esposto il Santissimo e sono sempre piene di fiori offerti dalla gente della parrocchia e si tratta di fiori, in genere, coltivati e non comprati. Ci sono infine i preti che seguono il Magistero di Benedetto XVI, specialmente sull’uso della liturgia tridentina. Sono pochi, anzi  pochissimi. Tra di essi c’è un nuovo Ordine che discende da San Francesco ma che se ne distingue anche per il saio, che è di color cilestrino e non marrone scuro o caffellatte. Sono i francescani dell’Immacolata (ci sono anche le suore) che sono tradizionalisti e che guardano al mondo moderno con orrore e compassione. Tra essi e certi vescovi (o vescovoni, come dice Bossi) c’è un abisso. Sono quelli che sostengono Roberto de Mattei e sono anche quelli che sono vicini a Medjugorie e ai suoi messaggi. Hanno anche una rivista settimanale, che si chiama appunto Il settimanale di Padre Pio. Se ne faccia inviare copia in omaggio e vedrà che sono diversi, diversissimi da quelli cui lei accenna nello scritto “le cinque cause della sconfitta”.

Quanto a CL è un movimento ove le idee sono molto aperte. La maggior parte è di destra ma  c’è una frangia che è sinistrorsa, specialmente quella più attiva nella Compagnia delle Opere. Comunque in CL la politica è lasciata ai margini e il voto è dato secondo le circostanze e gli uomini che chiedono il voto. Certo che Berlusconi non ha brillato per quella serietà e morigeratezza di costumi che avrebbero eliminato qualsiasi dubbio sulla sua personalità. Un conto sono le sue vicende giudiziarie connesse al mondo degli affari e altra cosa sono le vicende legate a donne di più o meno discutibile moralità. Era ovvio aspettarsi che su questo aspetto si scatenasse l’orgia perbenista e ipocrita della sinistra  (scrivo con la minuscola, perché non merita l’onore della maiuscola) ove froci, lesbiche, femminelli e ogni altro degenere vilipendio della natura umana è esaltato come una conquista del progresso. Immagini che cosa sarebbe potuto accadere senza quella debolezza berlusconiana dell’essere preda del sesso, anche se conforme a natura. Non è stato così. Ci vorrà del tempo e. forse, altra guida per meglio rappresentare la Destra. Forse il Berlusconi ci è già arrivato con l’ìnvestitura di Alfano, giovane brillante, serio e, almeno sinora, immune da

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ABRUZZOpress – N. 195 del  3 giugno ’11                                                                                                                              Pag 2

scivolate care al gossip. Forse Alfano potrà riprendersi le donne profumate e per bene cui lei

accenna. Ma quelle, stia sicuro, non sono mai state a destra. Sono le donne di casa, quelle con bambini e famiglia che hanno disertato le urne o votato per dispetto Pisapia.

Napoli, ovviamente, è un altro discorso. Lì ha trionfato l’odio per lo Stato. De Magistris, per il Meridione, è il simbolo dell’antistato, della rivolta rabbiosa e silenziosa contro lo Stato. A Napoli non ha trionfato la Sinistra ma l’anarchia e questa ha più affinità con la Sinistra che con l’opposto. Se andassimo alle urne ora ci troveremmo con una Italia divisa in due, ingovernabile, ove alla fronda nordista della Lega si contrapporrebbe una fronda meridionale apparentemente di sinistra ma in realtà antinordista. Si giungerebbe allo sfascio in poco tempo con gran sollazzo dei Tirolesi che non aspettano altro. Al sud non si rendono conto che la realtà ha creato nuovi interessi e nuove alleanze . IL Veneto e il Friuli-Venezia Giulia si sono resi conto che la loro economia è tutt’uno con la Slovenia, l’Austria e la Baviera. Se ne sono resi conto, se ce ne fosse stato bisogno, con la venuta del Papa ad Aquileia ove erano presenti anche le comunità richiamantesi all’antico Patriarcato, compresa la Croazia che ancora non è nella Cee, ma ove cospicui sono gli interessi del Triveneto.

Quello sprovveduto di Fini da fascista potrebbe essere definito, se le cose andassero male, lo sfascista, perché è lui ad avere distrutto il giocattolo e ora sta piagnucolare rivendicando un ruolo che la sua caratura e la sua storia personale non gli garantisce. Ricordo il giudizio che l’amico Giano Accame dette di lui. ” Fini non sa un c… ma lo dice molto bene.” Giudizio quanto mai pertinente ed azzeccato.

Colgo l’occasione per salutarla con stima e solidarietà.

Cesaremaria Glori




Italia. I canadesi in Italia La storia delle campagne di Sicilia e d’Italia con le Divisioni canadesi dal 1943 al 1945

I canadesi in Italia

La storia delle campagne di Sicilia e d’Italia con le Divisioni canadesi dal

1943 al 1945

MOSTRA TEMPORANEA (INGRESSO LIBERO)

4-12 giugno 2011 – Crema

Sede espositiva Pro Loco, P.zza Duomo 22

Inaugurazione: 4 giugno, ore 11 – Galleria del Palazzo Comunale di Crema

17-23 ottobre 2011

Milano, Università degli Studi, Via Festa del perdono, 7

Inaugurazione: 17 ottobre, ore 17 – Sala di Rappresentanza del Rettorato

11 novembre-11 dicembre 2011

Ortona, Museo della battaglia, Via Garibaldi 1

Inaugurazione: da definire

Questa mostra è dedicata alle forze canadesi che hanno combattuto per la liberazione

del nostro paese nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e descrive le cinque

principali battaglie cui hanno preso parte i canadesi, con particolare attenzione agli

aspetti umani della guerra in Italia.

La mostra, concepita e realizzata dall’ASSOCIAZIONE CENTRE JUNO BEACH – CANADA,

sotto la direzione scientifica dello storico canadese Eric McGeer, Ph.D, ed esposta al

museo francese CENTRE JUNO BEACH di Courseulles nel 2008-2009, viene ora proposta

in Italia grazie al museo IL D-DAY IN MINIATURA, di Crema, in collaborazione con l’AISC

(ASSOCIAZIONE ITALIANA DI STUDI CANADESI) per la traduzione e l’adattamento del dott.

Giordano Formenti e con la consulenza scientifica del prof. Luigi Bruti-Liberati.

Alla mostra è stata conferita la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della

Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. La mostra ha ottenuto inoltre il patrocinio

dell’Ambasciata Canadese in Italia e dei seguenti enti locali:

Regione Lombardia, Regione Abruzzo, Provincia di Milano, Provincia di Cremona,

Provincia di Chieti, Comune di Milano, Comune di Crema, Comune di Ortona

Conferenza stampa di presentazione:

Mercoledì 25 maggio 2011. ore 17.00

Pro Loco di Crema, P.zza Duomo 22, Crema

Inaugurazione: 4 giugno, ore 11

Galleria del Palazzo Comunale di Crema

LA STORIA DELLE CAMPAGNE DI

SICILIA E D’ITALIA CON LA 1A E LA 5A

DIVISIONE CANADESI

DAL 1943 AL 1945

Realizzata nel 2008 dal CENTRE JUNO BEACH di

Courseulles per celebrare il 65° anniversario

dello sbarco in Sicilia e per rendere omaggio ai

soldati canadesi che hanno combattuto nel corso

della campagna d’Italia, questa mostra presenta

un capitolo poco noto della storia dei Canadesi

in guerra, descrivendo le cinque principali

battaglie a cui hanno partecipato e mettendo in

risalto gli aspetti umani di una guerra

combattuta su terreni montagnosi e pianure

irrigue contro un nemico formidabile.

La mostra, messa generosamente a disposizione

dal CENTRE JUNO BEACH, viene ora presentata in

Italia dal museo IL D-DAY IN MINIATURA, che ne

cura la traduzione e l’adattamento in collaborazione

con L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI STUDI

CANADESI.




Bilancio europeo e programmazione dei fondi strutturali

Bilancio europeo e programmazione dei fondi strutturali

Stenta a decollare in Italia Il dibattito sulla programmazione dei fondi europei nella nuova fase 2013-2020.
Eppure la discussione non verte sul sesso degli angeli ma su quanti soldini potrà disporre l’unione europea per rispondere ai bisogni dei propri cittadini, dalla sicurezza alimentare, all’ambiente, dalla sicurezza alla politica estera,al sostegno alle imprese, alla cultura, alla ricerca, ai giovani.
Proviamo dunque a portare un po’ di luce.
Il negoziato che impegnerà governi e parlamenti nazionali, parlamento e Commissione europea verterà su alcuni punti cruciali: la cifra complessiva del bilancio,la sua ripartizione sugli assi fondamentali (pac e fondi strutturali), Il finanziamento della politica estera e di sicurezza, la competitivita e la crescita.
Su questi nodi l’italia deve avere una posizione comune e deve stringere le giuste alleanze con altri, e in ciò non aiuta la leggerezza dell’attuale governo.
La crisi economica e finanziaria, le difficoltà in cui versano le casse  nazionali,  si scaricheranno certamente sulla scelta della cifra totale del Bilancio UE.
È noto che il governo Cameron e molti dei Governi del Nord  puntano  ad un sensibile dimagrimento fino a ridurre I fondi europei del 20-30 per cento rispetto alla gia modestissima dotazione attuale (865 mdi in 7 anni), mentre il governo francese punta a congelare la Pac –la politica agricola comunitaria- e in prospettiva potrebbe profilarsi uno sciagurato trade-off: in cambio di un mantenimento della Pac, la Francia potrebbe accettare una riduzione complessiva del Bilancio poliennale.

La posizione tedesca è diversa: essa punta ad inserire all’interno dei fondi strutturali una nuova categoria di beneficiari, quelle regioni Il cui PIL ha superato Il 75% ma non Il 90% della media comunitaria, che abbisognerebbero di sostegni coesivi a causa della forte incidenza della congiuntura economica internazionale. In tale categoria potrebbero rientrare anche alcune regioni italiane, tra cui Basilicata, Abruzzo, Molise e Sardegna. A me pare che tale proposta sia accoglibile solo nella misura in cui non tocca di un euro gli altri obiettivi della politica di coesione.

La Commissione Europea mira invece a ricomprendere la politica strutturale, quella agricola e quella per la crescita e lo sviluppo  all’interno della strategia Europa 2020 e in particolare all’interno della “Smart, sustainable and inclusive growth” e certamente sarà contraria ad una riduzione del budget; ma dalle prime battute appare debole, priva di mordente e destinata a capitolare di fronte alle richieste di alcuni Stati Membri, se non sarà accompagnata da una forte offensiva del Parlamento Europeo e tesa a:
1)Non arretrare rispetto alla attuale dotazione finanziaria e proporre una vera riforma del bilancio con risorse addizionali rinvenienti da eurobond,tassa sulle grandi transazioni finanziarie e carbon tax.
2)Eliminare la vergogna dei privilegi dei moralisti immorali che dall’84, vedi Regno Unito, ricevono indietro due terzi del loro contributo al bilancio europeo.
3)Difendere riformandola la Pac, e verificando la possibilita di un sia pur minimo cofinanziamento nazionale.
4)Prevedere una maggiore flessibilità nell’uso delle risorse per fronteggiare emergenze non prevedibili e garantire un adeguato finanziamento all’ azione esterna, alla sicurezza e alla difesa (anche attraverso Il varo di un esercito europeo deputato ad azioni di peace keeping)
5)Sulla politica di coesione, che interessa grandemente l’Italia, se vogliamo neutralizzare le spinte riduttrici e i desideri nazionalistici, non dobbiamo semplicemente difendere lo status quo ma avanzare proposte di riforma.
Le tre linee di riforma a cui penso:
A) Concentrazione delle risorse: i cinque obiettivi della Strategia 2020 devono essere tradotti in venti punti su cui concentrare tutti i fondi.
B) Condizionalità ex ante: affinché si possa beneficiare dei fondi strutturali, i beneficiari devono impegnarsi a realizzare quelle riforme essenziali per il conseguimento dell’obiettivo perseguito.
C) Metrica: occorre misurare quantitativamente i benefici che i fondi comportano per i cittadini.
A mio giudizio sia la deputazione italiana al Parlamento Europeo che il Parlamento ed il Governo italiano potranno sposare questa piattaforma, ricercando un’intesa con i Paesi Visegrad, i nuovi entrati, che hanno interesse a non ridurre la dotazione dei Fondi Strutturali .
Ma sopratutto questa piattaforma potra trovare Il sostegno di tutte quelle forze politiche, sociali ed economiche che non vogliono rinunciare a rafforzare l’Unione Europea, sapendo che senza una UE più forte noi tutti saremmo piu deboli all’interno  e meno influenti nel mondo.

Gianni Pittella
Primo Vice Presidente del Parlametno Europeo




Italia. MMI: presentazione della Festa della Marina

LA SPEZIA: CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

È convocata per martedì 7 giugno alle ore 11,30 a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, ormeggiata presso il Molo Italia di La Spezia, una conferenza stampa di presentazione della Festa della Marina, che si svolgerà il 10 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica, del Rapporto 2010 della Forza Armata e dell’emissione filatelica e medaglistica realizzate in occasione del 150° anniversario dell’Italia e della Marina Militare.

Nel corso dell’incontro verranno illustrate le attività culturali, istituzionali e celebrative che interesseranno la città della Spezia tra il 7 e il 10 giugno.

Saranno presenti l’Ammiraglio di Squadra Andrea Campregher, Comandante in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell’Alto Tirreno e i rappresentati di Poste Italiane e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.




Italia. Le cinque cause di una sconfitta

3Chieti, 2 Giugno ’11 –  Giovedì,  S. Eugenio, – Anno XXXII n. 193 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr.  Ch 1/81


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Ap – Commenti

Le cinque cause di una sconfitta

Molti commentatori politici hanno attribuito la sconfitta di Berlusconi alla recente elezione amministrativa di Milano a tre motivi: Offensiva mediatico-giudiziaria, fallimento del partito unico (leggi: tradimento di Fini), candidato poco convincente. Io ne aggiungerei altri due: la Curia milanese, le donne

La Curia milanese, dall’epoca del Cardinale Martini ai nostri giorni, è sempre stata schierata con la sinistra (a Milano, ma anche nel resto d’Italia). Si illudono gli amministratori del centro destra che fanno concessioni alle istituzioni ecclesiastiche nella speranza di poterne mutuare riconoscenze. I preti sono fatti così: prendono ma non danno… Una volta udii un sacerdote affermare, in una conferenza, che la Dottrina Sociale della Chiesa in epoca moderna era il marxismo… Dunque, da ora in poi, è saggio non contarci…

Le donne. Quelle “morigerate” influenzate dalla Curia, e gran parte di esse appartenenti a Comunione e Liberazione che si è scarsamente impegnato in questa tornata elettorale. Le donne del ceto medio borghese, molto risentite per le scelte di Berlusconi che per le festose serate di Arcore preferiva donnine di spettacolo, aspiranti attricette, fanciulle prosperose ma di infimo lignaggio. Le donne dell’alta borghesia, e “profumate” signore di banchieri e costruttori, i cui salotti, molto ambiti e frequentati da esponenti di sinistra, sono stati sempre snobbati da Berlusconi.

Certo è un dolore per Lui pensare di essere stato tradito proprio dalle donne… Che ci vuol fare, il mondo va così, da Adamo ed Eva in poi. Mio nonno mi diceva che le donne son peggio delle femmine…

Può darsi che col tempo le cose muteranno, ma per ora… ci metta un fiocchetto. Rosso…

mas




Italia. PRESIDENTE NAPOLITANO SCRIVE A CASA SPUMANTISTICA BATTISTELLA IL MANAGEMENT DELL’AZIENDA: CON UMILTA’ E PASSIONE CONTINUEREMO A PROMUOVERE IL MADE IN ITALY

PRESIDENTE NAPOLITANO SCRIVE A CASA SPUMANTISTICA BATTISTELLA

IL MANAGEMENT DELL’AZIENDA: CON UMILTA’ E PASSIONE
CONTINUEREMO A PROMUOVERE IL MADE IN ITALY

“Ci emoziona ricevere dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
un plauso per la nostra azione di valorizzare della produzione enologica
italiana, attività che con determinazione continueremo a compiere. Proprio
in questi giorni abbiamo siglato un importante accordo commerciale con un
nuovo partner straniero. Essere ambasciatori dell’Italianità è un onore,
con umiltà e passione promuoveremo ancora la qualità del made in Italy,
che la nostra azienda, italiana al 100%, è capace di proporre agli amanti
dello spumante italiano.
Le parole del Presidente ci danno fiducia e coraggio. Con rinnovata forza
contribuiremo, nel nostro piccolo, a rappresentare e promuovere il vino
del Belpaese nel mondo, valore aggiunto dell’italianità”.

Con queste parole, in una nota pubblicata nel sito aziendale
proseccobattistella.com, il management della casa vinicola veneta di
Pianzano Battistella comunica di aver ricevuto dal Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano una missiva nella quale il Presidente
ringrazia di aver ‘rivevuto la bottiglia di prosecco appositamente creata
per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia’ ed ‘esprime il Suo vivo
apprezzamento per l’impegno nella valorizzazione della produzione
vinicola, vanto del nostro Paese’.  (vedi file allegato a questa mail). La
Battistella aveva fatto dono al Presidente della Repubblica di una
bottiglia celebrativa dei 150 anni dell’Unità (foto in allegato)”.




Italia. PSI: “Non c’è che dire, questa è proprio la settimana horribilis di Berlusconi”.

“Non c’è che dire, questa è proprio la settimana horribilis di Berlusconi”.
E’ il commento di Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi alla sentenza della Cassazione.
“Dopo la batosta elettorale delle amministrative, ora è arrivata anche la decisione della Cassazione che ha smascherato l’inganno con cui sperava di far saltare il referendum sul nucleare. Solo ieri la Germania ha confermato l’uscita totale dal nucleare e sarebbe davvero un’assurdità se l’Italia decidesse al contrario, con molti meno mezzi e capacità, di rientrarci dopo quasi venticinque anni. Gli italiani l’hanno già capito – conclude il leader socialista – e lo ripeteranno il 12 giugno così, finalmente, forse lo capirà anche Berlusconi”.



Roma. McLuhan: Tracce del Futuro “The future of the future is the present”

Osservatorio TuttiMedia – Media Duemila – “Sapienza” Università di Roma

invitano la S.V. all’incontro

McLuhan: Tracce del Futuro

“The future of the future is the present”

martedì 31 maggio dalle ore 10.00

“SAPIENZA” UNIVERSITÁ DI ROMA

CENTRO CONGRESSI DIPARTIMENTO DI COMUNICAZIONE E RICERCA SOCIALE

Roma, Via Salaria 113

Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, aprirà i lavori del convegno sul massmediologo, di cui ricorre il centenario dalla nascita, che negli anni ’60 aveva già previsto la rivoluzione digitale dei nostri tempi.

L’economia di internet, in Italia ha raggiunto, nel 2010, un valore di circa 31,6 miliardi di euro, pari al 2,0% del PIL, valore che nel 2009 era pari a 28,8 miliardi di euro, ovvero 1,9% del PIL.

Questo dato sarà più che raddoppiato entro il 2015.

Nel resto d’Europa la situazione è ancora più marcata. In Gran Bretagna ad esempio l’economia di internet vale 7,2% del PIL, mentre in Francia raggiungerà nel 2015 il 5,5%.

Le potenzialità della rete sono infinitedichiara Derrick de Kerckhove, sociologo canadese, professore all’Università di Toronto e di Napoli, direttore scientifico di Media Duemila, rivista di cultura digitale e la trasparenza, con la massima circolazione possibile delle informazioni, deve esserne una caratteristica essenziale.

Dopo l’era del petrolio il futuro dell’economia si baserà sulla velocità di internet – continua de kerckhove – ed è per questo che i governi, (la Francia ha chiesto un vertice dei capi di Stato e di Governo dedicato a Internet per il prossimo G8 che si terrà alla fine di questo mese),  si stanno mobilitando per trovare un accordo globale. E’ necessario – sottolinea il sociologo – che una volta decise le regole fondamentali, una sorta di carta di navigazione e di accesso alla rete, si organizzi un consorzio internazionale che nei fatti già esiste, ma che deve avere però un riconoscimento formale affinché il mondo interconnesso diventi un capitolo fondamentale della politica dei governi locali.

Il futuro del governo risiede nell’area dell’ecologia psichica e non può più essere considerato solo su una base nazionale o internazionale. Questa è soltanto una delle predizioni che Marshall MacLuhan fece nel 1962 anticipando la realtà di oggi. Altre ne elenca e chiarisce de Kerckhove, collaboratore per oltre dieci anni del grande massmediologo. Il prossimo medium potrebbe essere l’estensione della coscienza – ed Internet sembra proprio che realizzi tale pensiero. Il nuovo medium conterrà la televisione dentro di sé invece di essere da questa contenuto – una realtà che si è realizzata da pochissimi anni. Il nuovo medium trasformerà la televisione in una forma d’arte – e YouTube sembra essere il riscontro straordinario di questa affermazione. Esisterà un nuovo modo di comunicare e di fare ricerca – Si potrà recuperare il conoscibile per metterlo a disposizione della collettività – Di fatto oggi facciamo riferimento ai motori di ricerca per lo svolgimento di gran parte delle nostre attività di vita quotidiana. Diventeranno obsolete le tecniche di catalogazione per l’accesso ai documenti nelle biblioteche – ed oggi i tag sono lo strumento immediato e facilmente fruibile indispensabile al nostro sapere. Il nuovo medium recupererà in ciascuno di noi il nostro talento enciclopedico – ed oggi esiste in Rete la più vasta enciclopedia aperta gestita da editori volontari (Wikipedia) e, potenzialmente, ciascuno di noi attraverso Internet è in grado di mettere il proprio pensiero a disposizione della collettività.

È evidente quindi, conclude lo studioso,  che abbiamo bisogno di McLuhan con le sue teorie e la sua ricerca per predire, intuire e studiare già oggi i prossimi cinquant’anni!”

Al convegno interverranno tra gli altri:

Derrick de Kerckhove; James Fox, ambasciatore del Canada a Roma; Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale; Francesco Passerini Glazel, presidente dell’Osservatorio TuttiMedia; Norman Doidge, ricercatore in psichiatria e psicanalisi per il Columbia University; Philippe Cahen, autore del libro “Segnali deboli”; Giulio Anselmi, presidente Ansa; Paolo Liguori, direttore TgCom.

Per accrediti e informazioni: Media Duemila

Livia Serlupi Crescenzi Erminio Cipriano, Sara Alesi

Tel. 06 4819145 – 3497386423 – fax 06 42001786 Email: media2000@tin.itwww.mediaduemila.it


Marshall McLuhan
Nel 2011, oltre a celebrarsi il 150° dell’unità d’Italia, ricorre anche il centenario della nascita di Marshall McLuhan sociologo canadese di fama mondiale della comunicazione, oltre che storico e letterato. McLuhan ha contribuito a rivoluzionare gli studi sulla comunicazione, cambiando il modo con il quale interpretiamo le dinamiche ambientali che, nel tempo, condizionano ogni processo storico e culturale. La sua riflessione ruota intorno all’ipotesi secondo cui il mezzo tecnologico che determina i caratteri strutturali della comunicazione produce effetti pervasivi sull’immaginario collettivo, indipendentemente dai contenuti dell’informazione di volta in volta veicolata. Di qui, la sua celebre tesi secondo cui “il medium è il messaggio”. Altra espressione coniata da McLuhan, quello del “villaggio globale” (1968) è un metaforico ossimoro adottato da McLuhan per indicare come, con l’evoluzione dei mezzi di comunicazione, tramite l’avvento del satellite che ha permesso comunicazioni in tempo reale a grande distanza, il mondo sia diventato piccolo ed abbia assunto di conseguenza i comportamenti tipici di un villaggio. L’originalità del pensiero mcluhaniano è oggi riscoperta alla luce degli effetti sul lungo periodo che le nuove tecnologie hanno sul fattore umano e sulle società: identità, storia, memoria, comunità sono termini fondanti del pensiero mcluhaniano e costituiscono una cornice metodologica attraverso la quale esplorare le dinamiche tecnologiche, politiche e culturali che operano ormai su scala mondiale.
(citato dalla Prof.ssa Elena Lamberti, Univ. di Bologna)




Italia. PSI: “Zedda, De Magistris e Pisapia, una legnata per Berlusconi che dovrà prendere finalmente atto che il suo ciclo politico è agli sgoccioli”.

“Zedda, De Magistris e Pisapia, una legnata per Berlusconi che dovrà prendere finalmente atto che il suo ciclo politico è agli sgoccioli”.

E’ il commento del segretario del Psi, Riccardo Nencini.
“Speravamo – prosegue – in un successo, ma è stato molto di più. Tre magnifiche vittorie che vanno a sommarsi a una serie di risultati più che positivi in tutta la penisola per il centrosinistra e per i socialisti. Risultati significativi che devono indurre il presidente del consiglio a mettere da parte la propaganda fallimentare e a ragionare per il bene del Paese, ma che costituiscono anche importanti spunti di riflessione per il centrosinistra che non sempre è stato all’altezza della situazione nel proporre il candidato giusto. Queste elezioni amministrative costituiscono comunque un solido viatico per le prossime elezioni politiche purché – conclude il leader socialista – si decida di costruire e proporre finalmente un’alternativa riformista per la guida del Paese.