Canada. GIOVANI SI PARTE PER IL CANADA! Programma Vacanza-Lavoro per cittadini italiani tra i 18 e i 35 anni

GIOVANI SI PARTE PER IL CANADA!

Programma Vacanza-Lavoro per cittadini italiani tra i 18 e i 35 anni

I cittadini italiani fra i 18 e i 35 anni, residenti in Italia, che volessero soggiornare temporaneamente in Canada facendo anche un’esperienza di lavoro, possono farlo grazie a Esperienza Internazionale Canada, un programma di vacanza-lavoro tra Italia e Canada.

Il desiderio di conoscere altre culture e società, di fare esperienze lavorative acquisendo al contempo una buona padronanza delle lingue, continua a crescere. Gli orizzonti dei giovani d’oggi si allargano e paesi lontani diventano vicini ed accessibili. Il Canada offre alle giovani generazioni italiane l’opportunità di sviluppare le loro capacità professionali, approfondendo al tempo stesso la loro comprensione di altri stili di vita e la conoscenza dell’inglese e/o il francese, le sue due lingue ufficiali.

Con una procedura rapida e semplificata, il Programma Vacanza-Lavoro offre permessi per una durata di 6 mesi, affinché i giovani italiani recandosi a proprie spese in Canada, possano trovarsi un lavoro per coprire le loro spese di soggiorno. Tale permesso è valido 6 mesi dal giorno dell’ingresso in Canada.

Il Programma esiste dal 2007 ed ha riscosso un enorme successo. Per il 2011 il Canada ha a disposizione 600 permessi di lavoro che verranno rilasciati in base all’ordine di presentazione della domanda. In altre parole, chi prima arriva, prima parte!

Chi volesse avvalersi di questa preziosa opportunità può presentare domanda presso l’Ambasciata del Canada. Informazioni dettagliate e modulo di domanda sono disponibili su http://www.canadainternational.gc.ca/italy-italie/working_holiday-vacances_travail/index.aspx?lang=ita

Una volta ottenuto il vostro visto, fate le valigie, preparate gli zaini …. Il Canada vi aspetta con simpatia!

Il Programma Esperienza Internazionale Canada è nato da un accordo bilaterale tra Canada e Italia. Anche i giovani canadesi possono ugualmente usufruirne e venire in Italia, facendo domanda presso l’Ambasciata d’Italia a Ottawa.

Roma, 11 aprile 2011 – Ambasciata del Canada




Italia. Il degrado urbano, tra criminalità è inciviltà

Chieti, 12 Aprile ’11, Martedì, S. Giulio – Anno XXXII n. 126 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Ambiente

Il degrado urbano, tra criminalità è inciviltà

di David Ferrante

Immondizia, buche nel manto stradale, aree abbandonate, clochard, eccetera sono tematiche che hanno sempre maggiore spazio sui mezzi d’informazione. Quotidianamente sugli organi di stampa vengono denunciate situazioni di degrado. Problematiche, queste, che incidono anche sulla sicurezza urbana.

Edifici e aree fatiscenti, graffitismo, abbandono di rifiuti, deiezioni canine non raccolte, l’eccessiva rumorosità, insomma la banale maleducazione, insieme a comportamenti tra il lecito e l’illecito come il palese meretricio e il consumo di stupefacenti e alcolici in pubblico, hanno effetti sull’insicurezza urbana non molto dissimili al crimine vero e proprio.

Frequentando gli spazi pubblici ci si aspetta che questi abbiano delle determinate caratteristiche che ci permettano di fruirne serenamente e di sentirci accolti e non rifiutati. Allo stesso modo ci si aspetta che il comportamento delle persone segua un “galateo” irrinunciabile per una civile convivenza. Se una persona ubriaca ci infastidisce ci crea una forma di malessere allo stesso modo una strada che attraversiamo piena di rifiuti ed edifici abbandonati.

Il disagio e il senso d’insicurezza prodotto dal degrado portano all’abbandono del luogo che è lasciato, quindi, a sé stesso e in balìa di persone poco “perbene”. Inoltre, la percezione della mancanza di regole e controllo può portare nuova criminalità.

Chiamate a contrastare il fenomeno sono prevalentemente le polizie locali interessate da molti atti normativi, si pensi al Decreto del Ministro dell’Interno del 5 agosto 2008 che, fornendo una definizione di incolumità pubblica – “l’integrità fisica della popolazione” – e di sicurezza urbana – “un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell’ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale” -, attribuisce maggiori poteri al sindaco in materia, come sancito dalla Legge 24 luglio 2008, n. 125, e di conseguenza alla Polizia municipale in quanto suo braccio operativo. Il sindaco, per garantire la sicurezza urbana, continua il Decreto, deve prevenire e contrastare fenomeni quali le “situazioni urbane di degrado”, “lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcool”, i “comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato”, “l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili”, atti di “abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico”, ecc. Tutto ciò, cioè, che turba l’utilizzo e la fruizione degli spazi pubblici e che determinano lo scadimento della qualità urbana.

Certo è che la meritevole e storica attività della Polizia municipale molto ha fatto e fa per rendere decorose le nostre città ma questa può attivarsi verso i pochi “devianti” ma non contrastare la maleducazione generalizzata: a quella dovrebbe provvedere ognuno per sé stesso. Se c’è spazzatura per strada non è colpa del vigile ma di colui che l’ha gettata, se ci sono prostitute lungo i viali, macchine sui marciapiedi, ragazzi scostumati rumorosi e aggressivi, eccetera non è certo colpa del controllore ma di coloro che vanno con le prostitute, di coloro che parcheggiano sui marciapiedi, di coloro che hanno permesso tutto ai loro viziati figli, …




Italia. CALDEROLI – IMMIGRAZIONE: “RITIRIAMO IL NOSTRO CONTINGENTE DAL LIBANO PER REPERIRE MEZZI E RISORSE PER AFFRONTARE QUESTO PROBLEMA”

CALDEROLI – IMMIGRAZIONE: “RITIRIAMO IL NOSTRO CONTINGENTE DAL LIBANO PER REPERIRE MEZZI E RISORSE PER AFFRONTARE QUESTO PROBLEMA”

“La ricetta della Lega Nord per affrontare il problema immigrazione conseguente ai sovvertimenti in corso nel Paesi del Maghreb si può sintetizzare in tre punti: aiutiamoli a casa loro, svuotiamo la vasca e chiudiamo un rubinetto che, purtroppo, ancora sgocciola.
Per fare questo occorrono mezzi e risorse e proprio per reperirli proporrò, al prossimo Consiglio dei Ministri, il ritiro delle nostre truppe dal Libano.
Siamo là dal 2006, siamo inspiegabilmente il contingente più numeroso e ancora oggi non capisco che cosa siamo là a fare.
A casa e subito dal Libano: pensiamo a difendere i nostri confini prima che sia troppo tardi”.

Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli .




Italia. La sinistra che piange L’umorismo, antidoto alle afflizioni della letteratura indignata

Chieti, 12 Aprile ’11, Martedì, S. Giulio – Anno XXXII n. 125 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Commenti

La sinistra che piange

L’umorismo, antidoto alle afflizioni della letteratura indignata

di Piero Vassallo

Resto della cultura gramsciana, l’indignazione – trisma funereo – invade la letteratura e gli schermi della televisione nell’intento di convertire la plebe edonista, ma ottiene soltanto il naufragio del pensiero progressivo nell’umore bilioso.

L’indignazione eccita ma non diverte. Aggredisce ma non conquista. Irrita ma non persuade. Sentenzia ma non insegna. Produce solamente scariche nervose che addormentano e soffocano l’allegria.

La memorabile battuta di Vittorio Sgarbi sulla Bindi più bella che intelligente o una delle tante barzellette di Silvio Berlusconi ottengono effetti propagandistici superiori a quelli conquistati della gigantesca macchina dell’indignazione intelligente e pensosa.

Il deprimente Saviano, il tronfio Eco, la lepida Dandini, la irritante Littizzetto, la sconsolata e soporifera Mortizia affacciata al telegiornale di Rai3, l’esangue Travaglio e il tribunizio Santoro, accedono il fuoco di passioni violente ma passeggere, che Berlusconi spegne con uno spruzzo di frizzante champagne.

Il segreto della cultura di destra, infatti, risiede nella vocazione all’umorismo pungente ma non iroso, efficace e sicuro rimedio alle afflizioni procurate dalla letteratura indignata e dal cabaret furente.

L’umorismo è il preambolo al pensiero indirizzato all’ottimismo e alla bonarietà. Ora un saggio di umorismo orientato a destra sono i Racconti del cavolo scritti in prosa gradevole da Marino Solfanelli e pubblicati dalla casa editrice di famiglia, Tabula fati nella fantastica città di Chieti.

Nella breve presentazione alla raccolta, Giuliana Cutore scrive: “Con mano lieve ma decisa, Marino Solfanelli mette bonariamente a nudo le debolezze e le piccole meschinità umane che, nonostante le roboanti petizioni di principio di tanti nostri politici, non conoscono bandiere di partito, ostinandosi anzi ad allignare con più tenacia proprio in quegli animi dai quali la fede politica dovrebbe da sola provvedere a scacciarle”.

L’umorismo è una contemplazione indulgente dei difetti umani. La ghigliottina è rottamata. L’oratoria roboante in fondo a sinistra.

Lo stile di Solfanelli appartiene una dimensione irriducibile al clima rovente dei tribunali intitolati all’esigente e implacabile Virtù, il feticcio un tempo idolatrato dai funzionari della famelica ghigliottina, oggi usata dagli agitatori delle tintinnanti manette e incensata dal giornalismo dei diversamente colti e intelligenti. I sacerdoti dello sdegno e del ghigno.

Di sé invece Marino Solfanelli scrive: “Nessuna pretesa da parte mia di lanciare messaggi all’umanità, essendo questa prerogativa dei giornalisti pennivendoli, poetucoli da strapazzo, politici cialtroni, amministratori arroganti. … Ho raccontato soltanto, in maniera scherzosa, quattro momenti della vita dell’uomo, nella speranza di non meritare quattro sberleffi“.

Gli sberleffi colpiscono le facce delle mummie in sosta nel salotto buono. Racconti godibili, quelli di Marino Solfanelli, invece, sono specialmente consigliati per la lettura nelle vetture bar dei treni a lunga percorrenza. Dove incombe la noia del tran-tran. Per esperienza diretta il recensore può testimoniare che il piccolo libro di Marino Solfanelli raggiunge lo scopo di sciogliere in un sorriso la monotonia del viaggio.




Italia. BARDOLINO, VINO D’ELITE PER TUTTI. MANZATO

BARDOLINO, VINO D’ELITE PER TUTTI. MANZATO

(AVN) – Verona, 11 aprile 2011

“Vinitaly e Veneto, una passerella di profumi e di gusti, di cultura e di territorio che marca profondamente la regione e che ha saputo dare valore aggiunto alla rassegna enologica più rinomata del mondo”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato saluta con queste parole la chiusura della 45^ edizione della mostra internazionale dei vini e dei distillati ospitata alla Fiera di Verona.

“Le eccellenze venete, che danno lustro a Vinitaly e diffondono nel mondo la nostra qualità e la bravura dei nostri vignaioli, ci rendono orgogliosi. Le Denominazioni venete di vino rappresentano la nostra cultura e ci aprono uno spazio oltre il confine italiano, dove possiamo farci conoscere per quello che siamo e rappresentiamo: il gusto di mangiare bene e bere ancora meglio. Basta pensare alle denominazioni di origine protetta e a quelle garantite, pensiamo ai nuovi vini DOCG Fior d’Arancio, Lison e Malanotte, o ai consolidati Amarone, Soave e Bardolino”, ricorda Manzato.

“Proprio il Bardolino sta recuperando il posizionamento che merita, dopo il periodo della grande attenzione ai vini piuttosto corposi. Vino per tutti e per ogni giorno, nella sua versione superiore DOCG sa stare a testa alta nell’élite del vino e lo scorso anno ha venduto circa 300 mila bottiglie”.

Il Consorzio di tutela del Bardolino ha reso noti i dati relativi all’intera produzione, i cui vigneti si estendono su 3 mila ettari della sponda orientale del Garda, per una produzione totale di vino valutata in circa 32 milioni di bottiglie. Sono dati in rapida ascesa, che dimostrano ancora una volta il successo e la qualità dei vini prodotti in quest’angolo del Veneto

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.cui vignet

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




XXIII INCONTRO DELLA FEDELISSIMA CIVITELLA DEL TRONTO

Chieti, 10 Aprile ’11, Domenica, S. Matilde – Anno XXXII n. 123 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap –  Eventi

XXIII INCONTRO DELLA FEDELISSIMA CIVITELLA DEL TRONTO

1861-2011: 150 anni di Rivoluzione italiana – Civitella resiste ancora

CIVITELLA DEL TRONTO, 19 Aprile ’11 – Il XXIII incontro dei tradizionalisti italiani si terrà nella “fedelissima Civitella del Tronto” nei giorni Venerdì 15, Sabato 16 e Domenica 17 aprile 2011. Di seguito pubblichiamo il programma dell’avvenimento.

Venerdì 15 aprile – Ore. 18.00 – S. Messa in rito romano antico; Ore 21.00 – Via Crucis con fiaccole per le vie del paese; al termine, benedizione dei partecipanti con la Croce.

Sabato 16 aprile – Ore 08.30 – S. Messa in rito romano antico; Ore 09.45 – Inizio dei lavori fino alle ore 13.00; Ore 15.30 – Ripresa dei lavori; Ore 17.00 – Pausa.

Ore 17.30 – Ripresa dei lavori con gli interventi dei Legittimisti; Ore 19.30 – Termine dei lavori; Ore 20.00 – Porta Napoli: commemorazione sul luogo ove furono fucilati i martiri della “Fedelissima” Civitella del Tronto a cura del Raggruppamento Storico Militare.

Domenica 17 aprile Ore 10.00 – Parata storico-militare dell’Esercito Borbonico nelle divise d’epoca e processione dei fedeli verso la Rocca; Ore 10.30 – Piazzaforte della “Fedelissima” Civitella del Tronto: alzabandiera a cura del Raggruppamento Storico Militare al suono dell’Inno Borbonico di Paisiello; Ore 10,45 – S. Messa solenne in rito romano antico celebrata dal M.R. don Giorgio Maffei, Cappellano dell’Anti 89, in memoria dei Caduti di Civitella e dei Martiri della Tradizione, nella Chiesa di S. Jacopo sulla Rocca. Benedizione e distribuzione dell’ulivo; Ore 12.30 – Visita al Museo della Rocca;

Ore 13.15 – Riunione conviviale e “Arrivederci al 2012”

PROGRAMMA PER LA GIORNATA DI SABATO – Breve saluto ai convegnisti di: Pucci Cipriani – Direttore di “Controrivoluzione”; Alessandro Romano – Coordinatore Nazionale del Movimento Neoborbonico; Bruno Martelli – Delegato locale del Movimento Neoborbonico; Ascanio Ruschi – Portavoce della “Comunione Tradizionale”.

Prolusione al Convegno: Massimo de Leonardis – Ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali e Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

INTERVENTI – Massimo Viglione – Docente dell’Università Europea di Roma; Alfio Krancic – Giornalista e vignettista de “Il Giornale”; Roberto de Mattei – Docente dell’Università Europea di Roma e Direttore di “Radici Cristiane”; Gennaro De Crescenzo – Presidente del Movimento Neoborbonico; Marina Garrese – Giornalista – Editoriale “II Giglio”

Luciano Garibaldi – Giornalista e storico; Vincenzo Gulì – Vice Presidente del Movimento Neoborbonico; Elena Bianchini Braglia – Storica

Saranno inoltre presentati i volumi: “Perché non festeggiamo l’Unità d’Italia” di Alessan-dro Romano e Guido Vinelli; “Malaunità” di Pino Aprile, Lorenzo Del Boca, Gigi Di Fiore, Ruggero Guarini, Lino Patruno e altri; “1861. Le due italie. Identità nazionale, unificazione, guerra civile” di Massimo Viglione.

Il Convegno sarà presieduto dal Magistrato S.E. il dott. Carlo Alberto Agnoli, Presidente Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione e dall’avvocato Giovanni Tatoni.

I lavori del Convegno si terranno presso l’Hotel “Fortezza” di Civitella del Tronto (TE).

Per informazioni:

Alessandro Romano 330 556988 – info@reteduesicilie.it – comitato@legittimisti.it

Ascanio Ruschi avv.ruschi@libero.it

Pucci Cipriani 333 9348056

New York:                                                              Londra:                                                                    Milano:

Lino Manocchia, Linoman98@aol.com      Emiliana Marcuccilli, emilianamarcuccilli@libero.it Alessandra Nigro alessandra.nigro@gmail.com

ABRUZZOpress è inviato ad autorità, enti, agenzie ed organi d’informazione regionali, nazionali, esteri

Articoli e notizie possono essere liberamente riprese. E’ gradita la citazione della fonte




Italia. PORTA LA SPORTA NEI SUPERMERCATI SIMPLY

 PORTA LA SPORTA NEI SUPERMERCATI SIMPLY

L’azienda leader della grande distribuzione aderisce alla settimana nazionale e da il via alla sperimentazione dell’utilizzo dei retini in cotone per l’ortofrutta

 

Milano, 11 aprile 2011.  Per sensibilizzare i clienti all’uso delle borse riutilizzabili in sostituzione ai sacchetti monouso, anche quest’anno i 1.700 negozi diretti e in franchising a insegna Punto, Simply e IperSimply aderiscono dal 16 al 23 aprile 2011 alla settimana nazionale “Porta la Sporta“, l’iniziativa promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal Touring Club Italiano e da Adiconsum, con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente.

 

Consapevole dell’importanza di una presa di responsabilità nei confronti dell’ambiente, Simply Sma da sempre sostiene il processo di sostituzione dei sacchetti usa e getta in favore delle borse riutilizzabili, attraverso un’apposita comunicazione alle casse e l’adesione a campagne di sensibilizzazione. Anche in occasione della settimana nazionale “Porta la Sporta”, quindi, nei punti vendita Punto, Simply e Ipersimply viene incoraggiato il riutilizzo, ricordando alla clientela di portare le proprie borse da casa per fare la spesa.

Novità di quest’anno è poi l’adesione a “Mettila in rete”, l’iniziativa a favore dell’uso di retini in cotone lavabile e riutilizzabile per l’acquisto di frutta e verdura sfusa. Il cotone è un materiale naturale e biodegradabile al 100%, quindi a bassissimo impatto ambientale. Simply Sma inizia una sperimentazione dell’iniziativa nel supermercato eco-attento Simply di via Novara 15 a Milano, affiancando al sistema classico del sacchetto monouso la possibilità di utilizzare i retini in cotone. Per spiegare i vantaggi ambientali legati all’uso dei retini e illustrarne le modalità d’utilizzo, venerdì 15 aprile dalle 16 alle 20 e sabato 16 aprile dalle 9 alle 13 nel punto vendita sarà presente un referente dell’associazione dei consumatori Adiconsum, che regalerà gli shopper in rete e incoraggerà i clienti alla prova.

”Abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra rete per questa importante campagna, perché siamo fermamente convinti, che il problema risieda in una consolidata cultura dell’usa e getta che l’ambiente non può più sopportare. – spiega Carlo Delmenico, Direttore Responsabilità Sociale d’Impresa Simply Sma – Con le nostre eco-alternative, vogliamo educare il cittadino a un uso consapevole e ripetuto nel tempo dei materiali. Perché è il nostro comportamento che fa e farà sempre di più la differenza.”

L’adesione alla settimana “Porta la Sporta”, è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione di Simply Sma nei confronti dell’ambiente, iniziata nel 1998 con l’introduzione in alcuni negozi della vendita di prodotti alimentari e detersivi a peso e approdata nell’apertura di dieci supermercati eco-attenti, che coniugano diversi aspetti sostenibili: dal risparmio energetico al riciclo dei materiali e dei rifiuti, dai prodotti ecologicamente attenti all’impegno concreto verso la comunità che li ospita.

Per quanto riguarda la vendita di prodotti sfusi, ad oggi sono una cinquantina i punti vendita Simply Sma coinvolti, che nel 2010 hanno distribuito 518 tonnellate di prodotti alimentari e detersivi a peso, nel pieno rispetto dell’ambiente grazie all’assenza delle confezioni. Inoltre, il 90% dei detersivi è stato venduto senza confezione, segno che i clienti hanno accolto il messaggio: meno confezioni, meno imballaggi, meno rifiuti, meno emissioni di Co2.




Italia. A BANCA MONTE PASCHI NORD EST IL PREMIO FRACCAROLI. CERIMONIA ALLO STAND DEL VENETO CON GIORNALISTA DI PIETRO

A BANCA MONTE PASCHI NORD EST IL PREMIO FRACCAROLI. CERIMONIA ALLO STAND DEL VENETO CON GIORNALISTA DI PIETRO

(AVN) – Verona 10 aprile 2011

E’ andato a Luigi Piazza, in quanto responsabile Area Territoriale Nord Est di Banca Monte Paschi Siena il premio dedicato alla memoria di Luciano Fraccaroli, esponente di una storica famiglia di viticoltori veneti della zona di Lugana. Il riconoscimento, un bronzo della scultrice Licia Massella, dal titolo “Quattro generazioni” e che rappresenta gli uomini e le donne del vino e del lavoro nella vigna nelle diverse fasi della vita, dai 2 ai 70 anni, è stato consegnato oggi a Piazza dal giornalista Alessandro Di Pietro (che tra l’altro cura la trasmissione per i consumatori “Occhio alla spesa”) e da Luigi Fraccaroli, fratello di Luciano. La cerimonia si è svolta nello spazio espositivo istituzionale della Regione del Veneto che ha fortemente voluto sostenere l’iniziativa.

La famiglia Fraccaroli, quattro generazioni di vignaioli, ma già la quinta si sta facendo strada, rappresenta una parte della storia del vino veronese e fu tra i primi coraggiosi e lungimiranti fondatori di Vinitaly: qualche decina 45 anni fa, rispetto alle 4 mila aziende che oggi danno vita alla grande rassegna mondiale del vino ospitata alla Fiera di Verona.

Il Premio è stato attribuito a Luigi Piazza per l’azione svolta dalla banca dove lavora a salvaguardia dell’imprenditoria veneta e del Nord Est, sostenendo progetti e iniziative figlie del territorio che esprimono inventiva, impegno e rischio imprenditoriale: valori dei quali la famiglia Fraccaroli è portatrice.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




Italia. VINO E GIOVANI. C’È ANCHE A ZERO GRADI PER TUTTE LE ETÀ. E’ NATURALMENTE VENETO

VINO E GIOVANI. C’È ANCHE A ZERO GRADI PER TUTTE LE ETÀ. E’ NATURALMENTE VENETO

(AVN) – Verona 10 aprile 2011

“E’ significativo che proprio il Veneto, grazie alla sua cultura e tradizione enologica, sia in grado di proporre dalle uve un modo di bere innovativo e senza rischi persino per i più giovani”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto, visitando a Vinitaly lo stand della Cantina Iris Vigneti, che ha scelto la grande manifestazione veronese per presentare in Italia “Isabella Ice”: lo spumante da uve glera completamente analcolico, a zero gradi.

Si tratta di una novità molto interessante per il mondo giovanile, che per evitare eccessi è orientato a consumare bibite dagli ingredienti ignoti e dai sapori globalizzati, tutte o quasi gassate, molto costosamente pubblicizzate. Isabella Ice è un prodotto della vigna con bollicine naturali e dal sapore dolce del territorio, senza trucchi. Sernagiotto ha riflettuto con la produttrice Isabella Spagnolo sulla possibilità di introdurre questa bevanda naturale e sana proprio nelle mense collettive scolastiche, per promuovere iniziative di informazione, promozione della salute e del bere sano e intelligente.

“E’ cambiato il modo di nutrirsi – ha precisato Sernagiotto – e mentre una volta si beveva vino integrandolo a pranzo o a cena, ora il pasto addirittura alle volte si salta e la modalità per le nuove generazioni è concentrare il consumo di super alcolici in singole occasioni”. L’alta gradazione è già sperimentata a 14 anni, e in misura maggiore tra le studentesse; le prime ubriacature avvengono tra i quindicenni. Le ricadute di questi usi e abusi si traducono in una maggiore incidenza di sinistri stradali legati a tassi alcolemici fuori norma, ma anche in stati di depressione conseguenti all’abuso di alcolici.

“Occorre insistere sul lavoro di prevenzione e richiamare la responsabilità della famiglia, dell’individuo, delle istituzioni-scuola, che si traduce in provvedimenti dell’autorità, con l’obiettivo finale di educare al corretto uso e non alla privazione totale di un buon bicchiere di vino”, ha spiegato Sernagiotto. “Non siamo in competizione con i produttori di vino e anzi Isabella Ice è un consapevole complemento della nostra produzione enologica aziendale – ha ricordato Isabella Spagnolo – mentre i nostri ‘avversari’ sono le multinazionali che non usano l’uva come base di partenza ma soluzioni chimiche sostenute da campagne pubblicitarie con testimonial simbolo della trasgressione”.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.




Italia. CARTIZZE, IL MASSIMO DEL PROSECCO

CARTIZZE, IL MASSIMO DEL PROSECCO

(AVN) – Verona 10 aprile 2011

Prosecco DOCG Valdobbiadene Conegliano Superiore superiore di Cartizze. Il Cartizze, insomma, senza necessità di aggiungere altro. Il massimo, il meglio del Prosecco, di ieri e di oggi, vino senza confronti per la sua piacevolezza senza pari e la rotondità: è stato lui oggi, assieme ai Prosecchi Superiori DOCG di diverse Rive, ad aprire la giornata di eventi nello spazio del Veneto a Vinitaly.

Cartizze è un’area famosa nella storia dell’enologia regionale, citata dal XV secolo come luogo eletto di grandi vini che, grazie al particolare microclima e alla singolare mineralità del terreno della zona, incastonata tra le prime colline e la pedemontana di Valdobbiadene, produce Prosecco con un più alto grado zuccherino, più ricco di profumi e di sapori. Sono 104 ettari preziosi di alture anche ai limiti dell’impervio, coltivati da decine di produttori, che conoscono le viti una per una, le curano assolutamente a mano, sostituiscono le vecchie piante con quelle nuove una alla volta quando l’età fa sentire i suoi effetti sulle viti più datate. Questo territorio ha probabilmente il più alto valore del mondo: probabilmente perché se anche accade che qualche viticoltore decida di vendere i suoi metri quadri, lo fa ad un vicino che conosce bene e che ama quando lui questa zona, sussurrandogli il costo all’orecchio. Ma la compravendita qui è davvero cosa rara, un evento.

L’assaggio di oggi ne ha confermato il primato, se mai ce ne fosse stato bisogno, seguito dai sapori diversi dei Prosecchi Superiori delle Rive, appunto, termine locale per designare i singoli pendii delle colline: un nome al quale gli appassionati dovranno fare l’abitudine, per attribuire le diverse sfumature di ciascun Prosecco ai singoli appezzamenti. Il Prosecco Superiore DOC è sempre ottimo, ma non è mai identico: ogni produttore, ogni Riva gli conferisce gusti e profumi particolari, che oggi hanno affascinato i fortunati degustatori.

Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2.

Per le imprese i contributi versati su questo conto sono totalmente deducibili. Per le persone fisiche, il contributo versato è detraibile per il 19% entro un limite massimo di 2.065,83 euro.