Roma. PICCOLI COMUNI/ DI STANISLAO(IDV): PIU’ ATTENZIONE AGLI ADOLESCENTI E ALLE FAMIGLIE

Roma, 6 Aprile 2011

PICCOLI COMUNI/ DI STANISLAO(IDV): PIU’ ATTENZIONE AGLI ADOLESCENTI E ALLE FAMIGLIE

“Le politiche familiari nelle realtà dei piccoli comuni hanno un ruolo fondamentale e di primaria necessità.” E’ quanto afferma l’On. Augusto Di Stanislao in seguito all’approvazione di ieri del suo ordine del giorno nell’ambito del provvedimento sui piccoli comuni. “Gli adolescenti in queste realtà sono spesso trascurati e lasciati al loro destino ed è soprattutto nel sud dove per divertirsi ci si deve inventare l’impossibile e si beve quel cocktail in più nel tentativo di sfuggire a una realtà drammaticamente opposta ai modelli veicolati dai media e dall’opinione pubblica. Ho impegnato il Governo ad attivare servizi ed interventi a carattere aggregativo, di socializzazione e di organizzazione del tempo libero in favore degli adolescenti, in grado di sviluppare forme di autogestione e di partecipazione attiva e a realizzare Centri di consulenza per adolescenti, interdisciplinari e accessibili, per fornire prestazioni di sostegno e cura dei ragazzi e delle loro famiglie, sia in funzione preventiva che ripartiva. Credo, infine che siano necessarie azioni di raccordo permanente fra il sistema integrato dei servizi sociali e le istituzioni scolastiche superiori per favorire progetti e servizi di coinvolgimento attivo e partecipato degli adolescenti.”



LO STAND DEL VENETO AL VINITALY: VINI BUONI IN TUTTI I SENSI

LO STAND DEL VENETO AL VINITALY:

VINI BUONI IN TUTTI I SENSI

(AVN) –  Venezia, 5 aprile 2011

La presenza della Regione del Veneto al Vinitaly 2011 si affianca in maniera complementare a quella dei produttori valorizzandola in uno stand che avrà un ricco programma di degustazioni, assaggi, eventi. Il tema di quest’anno è “Vini veneti… buoni in tutti i sensi”. “I visitatori – ha spiegato l’assessore alla Promozione turistica integrata Marino Finozzi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento stamani a Palazzo Balbi, a Venezia – oltre a partecipare alle degustazioni guidate proposte dai Consorzi di tutela, potranno fare un ‘viaggio’ in cinque aree dedicate ognuna a un senso percettivo: l’olfatto, la vista, l’udito, il tatto e il gusto”.

Udito: vini veneti, musica per le nostre orecchie.

Il visitatore potrà degustare gli ottimi vini veneti accompagnandoli con la musica più adatta scelta dai DJ di Easy Network. Basta accomodarsi presso uno dei punti di ascolto e scegliere la playlist abbinata alla tipologia di vino in degustazione

Olfatto: giochi di degustazione olfattiva

Ogni giorno un sommelier dell’AIS proporrà esercizi olfattivi per il pubblico: il visitatore potrà stimolare le proprie capacità riconoscendo gli aromi fondamentali sia singolarmente sia dentro ai vini veneti

Gusto: degustazione guidata.

Le tradizionali degustazioni ad opera  dei vari Consorzi di tutela delle DOC venete saranno l’elemento caratterizzante del senso del gusto. Tramite le prenotazioni presso l’apposito desk il pubblico ha l’opportunità di assaggiare, guidato da esperti del settore, le eccellenze vitivinicole del Veneto.

Tatto: dimostrazione di vinoterapia

Nello stand Veneto, il pubblico potrà sperimentare le sensazioni tattili con le maschere di bellezza a base di vinaccie dei vini rossi di Vignalta dei Colli Euganei sapientemente applicate da personale dei centri termali dei Colli Euganei.

Vista: foto ricordo su finta etichetta vino

“I Vini Veneti, che visione!” I visitatori dello stand del Veneto che si recheranno nel corner della vista e potranno immortalare la loro presenza al Vinitaly in un’etichetta adesiva per una bottiglia di vino con la loro fotografia.

Comunicato n. 602 – 2011 (TURISMO)




Milano. “PER NON DIMENTICARE” Resistenza antifascista e Nonviolenza

“PER NON DIMENTICARE”

Resistenza antifascista e Nonviolenza

Venerdì 29 Aprile 2011 ore 21.00- AUDITORIUM Nova Milanese (MB)

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA PRATI – DESIO (MONZA e BRIANZA)

presenta

Ezio Meroni, docente, scrittore, autore del libro “Angela: una storia d’amore nella guerra partigiana”

Alfonso Navarra, scrittore, giornalista, Coordinamento Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari

Enrico Peyretti, docente, storico, Centro Studi Sereno Regis

Laura Tussi, docente, giornalista, promotrice del Progetto “PER NON DIMENTICARE”

Con il patrocinio:

Città di Nova Milanese

Comune di CesateMedaglia d’argento al Valore Civile

Comune di Cormano

Città di Varedo

Città di Bresso

Città di Cinisello Balsamo (Milano)

Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria

In collaborazione con:

ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, LAVORATORI LARES METALLI PREZIOSI….e tanti altri.

http://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=8268




Italia. La ribellione di un Balilla, Oppure: che botta da maestri

Chieti, 1 Aprile ’11, Venerdì, S. Ugo – Anno XXXII n. 111 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch 1/81


Agenzia ABRUZZOpress >>> Nazionale


Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – L’Altra Storia

La  ribellione di un Balilla

Oppure: che botta da maestri

di Filippo Giannini

Mi è capitato tra le mani un articolo de Il Riformista a firma di Ritanna Armeni, di cui riporto uno stralcio: «Metternich nel 1847 definì l’Italia un’espressione geografica. Oggi, a guardare il modo in cui siamo trattati a livello internazionale, quella definizione torna alla mente.» Di contro voglio riportare alcuni giudizi, e inizio da quello di Winston Churchill, espresso poche ore dopo aver appreso la morte dei Benito Mussolini, morte, per quanto ne so voluta e organizzata proprio dal Premier inglese; questi ha scritto: «Le grandi strade che egli tracciò resteranno un monumento al suo prestigio personale e al suo lungo governo (…). Così terminò la dittatura di Mussolini in Italia, durata ventun anni, durante i quali egli aveva sollevato il popolo italiano dal bolscevismo, nel quale avrebbe potuto sprofondare nel 1919, A UNA POSIZIONE IN EUROPA QUALE MAI L’ITALIA AVEVA RAGGIUNTO PRIMA (…).» E ancora, per dimostrare che l’espressione geografica non sempre è stata tale, ma… sì, c’è sempre un ma. Infatti: il giornalista Massimo Zamorani nel 1964 scrisse: «Nel Ventennio di Mussolini, L’ITALIA PER LA PRIMA VOLTA DOPO ROMA, DIVENNE E AGI’ DA SOGGETTO E NON PIU’ DA OGGETTO NELLA STORIA DEL MONDO.»

L’intellettuale francese Claude Ferrere osserva (e siamo al 1946 in piena paranoia antifascista): «Il mio giudizio su di Lui (maiuscolo nel testo, nda) non è cambiato; Benito Mussolini nella storia d’Italia viene subito dopo Giulio Cesare. Il bene che Mussolini ha fatto all’Italia è, malgrato tutto, incommensurabile. Mussolini fu tradito, assassinato e in maniera così ignobile che il massacro della intera famiglia dello Zar impallidisce di fronte agli orrori che hanno accompagnato la fine del Duce e a quelli che sono stati riservati al suo cadavere. Alcuni italiani si sono vendicati di un Capo troppo grande per loro, le cui stesse benemerenze apparivano troppo gravose. E tutti i governanti di Europa anche se non osarono approvare apertamente, gioirono in segreto. Dinanzi a quell’Uomo erano afflitti da un complesso di inferiorità insopportabile, come era accaduto tempo prima con Napoleone. DUEMILA ANNI OR SONO PER LE STESSE RAGIONI, VENNE UCCISO GIULIO CESARE.»

Quali furono le cause? Ecco come lo storico Zeev Sternhell, ebreo, professore di Scienze Politiche presso l’Università di Gerusalemme, col saggio “La terza via fascista” (Mulino, 1990), descrive quanto accennato: «Il Fascismo fu una dottrina politica, un fenomeno globale, culturale, che riuscì a trovare soluzioni originali ad alcune grandi questioni, che dominarono i primi anni del secolo.» L’autore continua a spiegare: «Le ragioni dell’attrazione esercitata dal Fascismo su eminenti uomini della cultura europea, molti dei quali trovarono in esso la soluzione dei problemi relativi destino della civiltà occidentale.» Sono proprio le soluzioni sociali ad attrarre maggiormente il giudizio del  professore di Scienze Politiche: «Il corporativismo riuscì a dare la sensazione a larghi strati della popolazione che la vita fosse cambiata, che si fossero dischiuse delle possibilità completamente nuove di mobilità verso l’alto e di partecipazione.» In queste ultime osservazioni possiamo intravedere le cause che portarono, da lì a pochi anni, alla “svolta” drammatica.

La cosa può apparire ancora più chiara leggendo un’altra considerazione sempre di Sternhell: «Il potere dello Stato incide sulla mobilitazione dell’economia nazionale, sulle possibilità di programma-zione economica su larga scala e  favorisce l’unità morale e l’unanimità spirituale delle masse.»

La lotta politica a livello mondiale si sposta sul binomio: civiltà del lavoro e civiltà del denaro; questo asserto sarà la base che ci porterà a comprendere le cause della più grande tragedia che investì l’umanità: la Seconda Guerra Mondiale.

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ABRUZZOpress – N. 111 dell’ 1 aprile ’11                                                                                                               Pag 2

Ed è ancora una volta uno storico, Rutilio Sermonti (L’Italia nel XX Secolo), ad interpretare le cause di quella grande tragedia: «La risposta poteva essere una sola: perché esse (le Democrazie, ndr) volevano un generale conflitto europeo, quale “unica risorsa” per liberarsi della Germania, formidabile concorrente europeo – e, soprattutto, dell’Italia. Questo è necessario comprendere se si aspira alla realtà storica: “soprattutto dell’Italia”.» Era necessario, quindi, portare l’Italia a fianco della Germania ed eliminare in un colpo i due pericoli. Conclude Sermonti: «Esattissima si dimostrò l’altra convinzione degli alleati occidentali, secondo cui l’uomo Hitler era assai meno smaliziato e più proclive a farsi “saltare i nervi” che non Mussolini, e quindi il “punto debole” psicologico dell’Asse era lui, al fine di coinvolgere anche il secondo e l’Italia.» E con operazioni diaboliche l’intento riuscì; prima facendo coinvolgere l’Italia nell’operazione etiopica, quindi in Spagna, poi precludendo ogni possibilità di accordo con altre potenze lasciando l’unica porta aperta, quella con la Germania e, non ultime, le provocazioni sistematiche come, ad esempio, il caso di 1340 sequestri di bastimenti e navi di linea, operazione messa in atto dalla marina militare anglo-francese, tra la seconda metà del 1939 e la prima metà del 1940; vedere i due Rapporti Luca Pietromarchi, con quale intento se non quello di spingerci alla guerra?

Quindi, per quanto sopra, anche se solo sommariamente accennato, in quegli anni l’Italia era tutt’altro che una Espressione Geografica. Infatti, ecco un altro giudizio di un politico inglese di primissimo livello: «Mussolini è un uomo che inevitabilmente, in qualunque paese, sarebbe passato in primissima linea. Egli è fascista perché è italiano, ma non vi è paese al mondo nel quale egli non sarebbe stato fra i capi. Mussolini oggi non fa che tentare di correggere le manchevolezze espresse nel carattere degli italiani dalle vicissitudini della storia. La mia incondizionata ammirazione e “personal affection” per il Duce la cui grandezza va ogni giorno crescendo davanti al mondo.» E guidati da un uomo simile, l’Italia poteva essere una Espressione Geografica? Poi vennero i Berlusconi, i Gianfranco Fini, i Togliatti, i Pertini, i Bersani, i Di Pietro ecc., di conseguenza non potevamo che tornare a come Metternich battezzò l’Italia: Espressione Geografica. Italiani, siete stati proprio bravi! Che botta da maestri!

TORNERO’ SULL’ARGOMENTO, ma voglio terminare con una osservazione di Pietro Sella che parte dal dramma che stiamo vivendo per l’immigrazione senza controllo, dramma di questi giorni. «Ma lo sforzo maggiore della cupola internazionalista è oggi quello finalizzato a balcanizzare l’Europa. Lo tsunami migratorio è stato individuato come lo strumento più adatto. Più minoranze ci sono, più il vecchio Continente risulterà instabile. L’Europa sarà tenuta in permanenza sull’orlo della guerra civile, una guerra già latente fra i vari gruppi razziali.»

Se tutto ciò – e tanto, ma tanto altro ancora – fosse vero, valeva la pena di perdere la guerra per cadere in cotante mani?

F.G.




Italia. Turismo: Ai signori che ignorano le nostre indicazioni che da anni ripetetiamo per far sì che: le autocaravan siano costruite con materiali ignifugh

www.nuovedirezioni.it www.incamper.org

Ai signori che ignorano le nostre indicazioni che da anni ripetetiamo per far sì che:

le autocaravan siano costruite con materiali ignifughi;

i parcheggi e/o rimessaggi che ospitano le autocaravan siano provvisti di un progetto specifico progetto antincendio  firmato da un tecnico iscritto nell’albo del Ministero dell’Interno;

le autocaravan abbiano la copertura per gli atti vandalici che coprono i danni anche da incendio doloso;

ecco il filmato da vedere http://www.youreporter.it/video_Firenze_incendio_di_numerosi_camper_1

A leggervi, Pier Luigi Ciolli




Italia. L’autorevole Rivista SCUOLA e DIDATTICA- CULTURA e PROFESSIONE (LA SCUOLAEditrice) propone una recensione al libro di BRUNETTO SALVARANI e ODOARDO SEMELLINI

L’autorevole Rivista SCUOLA e DIDATTICA- CULTURA e PROFESSIONE (LA SCUOLAEditrice) propone una recensione al libro di BRUNETTO SALVARANI e ODOARDO SEMELLINI, dal titolo “Il Vangelo secondo Leonard Cohen. Il lungo esilio di un canadese errante”, CLAUDIANA Editrice. http://www.peacelink.it/pace/a/33703.html http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/cultura/Recensioni_1301581822.htm

IL VANGELO SECONDO LEONARD COHEN.

Il lungo esilio di un canadese errante

Claudiana Editrice, Torino 2010 (info: www.claudiana.it)

Libro di Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini

Recensione di Laura Tussi

Le canzoni che accompagnano la nostra vita coinvolgono i sentimenti personali, la sfera dell’emotività e, in certi casi, anche l’esigenza di spiritualità, implicita in ogni essere umano.

Così Leonard Cohen, romanziere, compositore, interprete e autentico poeta, traduce in parole e spesso in musica il proprio rapporto con tutto ciò che è spiritualità.

I nostri tempi divorano le persone, sommergendole di immagini e frastuono, mentre nessuno ha più la possibilità di distinguere tra il bene e il male.

Invece Cohen, così come Bob Dylan, ha creato una forma più alta di arte e poesia, in mezzo all’attuale turbinio caotico e quotidiano di messaggi vacui, parole vane e suoni scontati.

Nei testi di Cohen si rintracciano citazioni, evocazioni, storie, risonanze che riguardano i testi biblici, in un misticismo che affronta direttamente gli interrogativi su Dio, nella complessità dei rapporti interpersonali, dalla solitudine alla sessualità, tra il sacro e il profano[1].

Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, autori del libro dal titolo “Il Vangelo secondo Leonard Cohen. Il lungo esilio in un canadese errante”, presentano, per la prima volta in Italia, i rapporti di questo profondo interprete e poeta con l’Ebraismo, con il Buddhismo Zen, con la Bibbia e con tutti i contesti religiosi che riconducono alla dimensione umana più alta degli affetti e della costante meditativa, nella spiritualità tradotta in dinamica e condotta emozionale, nei confronti di una dimensione lirica dell’essere.

Tramite l’analisi attenta di canzoni che hanno segnato la storia della musica, negli intrecci creativi e nelle commistioni ideative con autori come Bob Dylan e Fabrizio de Andrè, il testo propone un ritratto appassionato e originale di un cantautore che ha osato dichiarare quanto sia “divertente” credere in Dio.

La logica di queste pagine indica il proseguire oltre l’ascolto, consumato dall’emozione, nella scelta degli strumenti e di tutte le prerogative delle funzioni comunicative del linguaggio musicale, offrendo altre ermeneutiche, diverse esegesi e varie evocazioni, che integrano, all’ascolto delle parole, la percezione del suono e degli strumenti che lo interpretano, in globalità comunicative che solo la voce, sposata con la musica, può garantire.

Cohen è un profeta della musica e non canta e non parla in nome di se stesso, ma per un comune e umano sentire, in una tessitura musicale dove tradizione e creatività continuano a sposarsi, per esprimersi e partorire nuove esperienze.

In questo ricordare e osservare le esigenze che interpellano l’umanità contemporanea, si può ritrovare l’anima e lo spirito biblico con cui Cohen interpreta gli eventi, in escatologie e messianicità che hanno la musica come strumento di spiritualità, nell’alchimia tra parole scritte e cantate, dove la liturgia vocale si traduce in poesia, che traspone l’intima profondità dell’umano in maieutiche creazioni.

Infedeltà fedele alla Bibbia e alla sua stessa ebraicità che non è idolatria, individualismo e culto del sé, ma autentica rinuncia ai simulacri e alle seduzioni evanescenti per quella bellezza disperata e così umana dei testi musicati di Leonard Cohen, nella nostalgia biblica che è memoria, canto d’esilio ed erranza di profetiche predizioni, di profeti esiliati, erranti e ospiti di terre lontane e straniere.

Le canzoni di Leonard Cohen, per la pace e per le lotte di rivendicazione sociale, non sono caratterizzate dalla prosaica protesta, quanto da una meditazione riflessiva di formazione e educazione per chi è sul cammino dell’impegno, della pace e della giustizia, tramite midrashim di ricerca esistenziale, tradotti nella partecipazione civile, nella denuncia sociale e nell’impegno culturale.

Laura Tussi, Istituto Comprensivo via Prati, Desio (Monza e Brianza)




Italia. CIBUS TOUR: UN VIAGGIO NELL’ECCELLENZA DELL’ALIMENTARE MADE IN ITALY

CIBUS TOUR: UN VIAGGIO NELL’ECCELLENZA DELL’ALIMENTARE MADE IN ITALY

Il programma della nuova fiera, a Parma dal 15 al 17 aprile, dedicata al grande pubblico dei consumatori

(Milano, 31 marzo 2011) – – Il programma completo della nuova manifestazione fieristica “Cibus Tour” è stato presentato oggi a Milano alla stampa. Le caratteristiche e gli obiettivi della fiera sono stati illustrati dal management di Fiere di Parma e da  Annalisa Sassi, Presidente del Gruppo Giovani di Federalimentare, la Federazione italiana dell’industria alimentare italiana aderente a Confindustria.

“Cibus Tour  – Un viaggio nei saperi del territorio, nella salute e nel saper fare dell’alimentare Made in Italy” si terrà presso la Fiera di Parma dal 15 al 17 aprile 2011, sarà una fiera dedicata al grande pubblico, aperta ogni giorno dalle 11 alle 23, ingresso 5 euro.

Per la prima volta saranno esposti i prodotti d’eccellenza del patrimonio alimentare nazionale, sia industriali che artigianali.

“Fiere di Parma ha concepito questa nuova fiera come una sorta di marketing engagement con i consumatori – ha detto Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – per incontrare la domanda del grande pubblico. L’obiettivo è quello di fare di più sulla strada dell’eccellenza e della sostenibilità. Per competere nel mondo serve qualità, facendo leva sul patrimonio unico del ‘savoir faire’ dell’industria alimentare italiana. E il confronto con la tradizione dell’artigianato alimentare serve proprio a questo”.

Sulle sfide che attendono il settore agroalimentare italiano, Annalisa Sassi, Presidente del Gruppo Giovani di Federalimentare, ha dichiarato: “L’Industria alimentare desidera offrire ai propri consumatori il massimo della scelta e della qualità possibile. Cibus Tour costituisce un’occasione preziosa per incontrare i nostri consumatori, studiare le nuove esigenze e approfondire il dialogo. L’Industria alimentare italiana continua a puntare, anche all’estero, sul know how, sull’innovazione dei prodotti tradizionali e sulla qualità d’eccellenza. A Cibus Tour potremo vedere come le nostre imprese continuano a confrontarsi con nuovi profili di consumo”.

IL PROGRAMMA

Le tre giornate del gusto di Cibus Tour prevedono, oltre all’esposizione degli stand, numerosi eventi che vanno dalle degustazioni guidate agli show cooking, dai laboratori ai seminari. Di seguito alcuni dei momenti più significativi della fiera.

  • Confagricoltura presenta, con una selezione di aziende agricole, il percorso di tre importanti filiere: olio, lattiero-caseario, ortofrutta. Oltre all’esposizione si avranno vari momenti informativi: “Sedotti dall’extravergine, storie di grandi chef e l’olio d’oliva”, “L’Agricoltura in scatola, frutta e verdura nei prodotti trasformati che rendono famosa l’Italia nel mondo”, “Le tante facce dell’etichetta, la riconoscibilità non è sempre garanzia di qualità”, ed altri.
  • Fipe/ Confcommercio, Federazione italiana pubblici esercizi partecipa a Cibus Tour con “RistoTour – la ristorazione protagonista del turismo del gusto”. Si tratta di uno show coking supportato da vari consorzi di promozione enogastronomica e turistica e, per la prima volta, con un team di food-bloggers che animeranno dibattiti e conferenze, guidando i visitatori nei percorsi del gusto. Presenti, tra gli altri, la Boscolo Etoile Academy; la Associazione ristoratori della provincia di Palermo; il Consorzio turistico Monferrato, Langhe e Roero; il Consorzio Riviera dei Fiori ed altri.
  • Il food corner di “Italia del Gusto”, il consorzio delle aziende industriali d’eccellenza che esporranno prodotti alimentari di elevata qualità, da Auricchio a Rana, da Parmareggio a Sapori di Siena, da Rio Mare a Riso Gallo ed altri ancora.
  • Il Festival del Prosciutto di Parma,  è presente a Cibus Tour per il lancio dell’edizione 2011, che avrà luogo  dal 10 al 18 settembre a Parma e nei comuni

del distretto produttivo. In  uno stand dedicato, il Festival del Prosciutto di Parma  proporrà ai visitatori informazioni ed offrirà Happy hour a base di Prosciutto di Parma con accompagnamento di buona musica.

  • Gli show cooking di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno (Parma), con varie iniziative che ruotano intorno allo spazio degustazione. Verrà lanciato il premio “Alma Caseus” per i migliori prodotti lattiero caseari sia dell’artigianato che dell’industria.
  • L’Area Biologica di PRO.BER con decine di aziende agricole biologiche e biodinamiche che esporranno i loro prodotti, segnaleranno ricette gourmet ai visitatori ed ai ristoratori ed informeranno sulle proprietà qualitative ed organolettiche di questi prodotti. Tra le varie iniziative il seminario sul biologico nella ristorazione scolastica e la lezione con tasting session “Il Biologico visto dai ragazzi”, l’Area Cooking Show con gli chef impegnati nella cucina a vista a preparare leccornie a base di prodotti biologici.
  • Coop presenta, in modo originale, le 250 specialità della propria linea “Fior Fiore”. Saranno infatti i produttori a raccontare la loro esperienza e a deliziare orecchi e palati. Si va dai salumi selezionati in tutta Italia alla pasta di Gragnano, dalla bottarga ai cappelletti emiliani.
  • Un bancone di degustazione sarà allestito anche nello stand di McDonald’s che presenterà i propri prodotti d’eccellenza. I punti d’informazione spiegheranno il ricorso ad ingredienti di qualità e ad una filiera controllata: carne bovina 100%, pane a lievitazione naturale, parmigiano reggiano, patate di prima qualità.
  • Pianeta Nutrizione”, organizzato da Akesios Group, è un evento complementare a Cibus Tour: tre giorni di convegni, corsi, seminari ed una zona espositiva dedicati al tema della corretta alimentazione. I convegni vanno da “Corretta alimentazione e stili di vita” a “Sale e salute” e “Obesità e altre patologie correlate nell’alimentazione nelle varie fasce d’età”. In programma anche una conferenza stampa sulla celiachia, a cura della Associazione Italiana di Celiachia dell’Emilia Romagna.
  • Una grande novità di Cibus Tour è la sezione Po(r)co ma Buono.

Organizzata da Slow Food Italia è l’evento nell’evento dedicato alla cultura del maiale, per ragionare sulla produzione e sul consumo di carne e riflettere sui percorsi praticabili per realizzare filiere più sostenibili. Come di consueto, negli eventi di Slow Food non mancano il Mercato, con il meglio della norcineria italiana; i Laboratori del Gusto, in cui scoprire prodotti italiani ed europei; i Teatri del Gusto; eventi mediatici con rinomati chef internazionali; l’Enoteca con i vini tipici; i Percorsi educativi per bambini e adulti; le Tavole rotonde per approfondire le principali fasi della filiera.

Po(r)co ma Buono non è solo un’occasione per scoprire le varietà della tradizione norcina italiana, ma anche un momento per trasmettere al visitatore gli strumenti per far evolvere i comportamenti quotidiani privilegiando la qualità alla quantità.

LA CARTELLA STAMPA COMPLETA POTRA’ ESSERE CONSULTATA E SCARICATA NELL’AREA STAMPA DEL SITO CIBUSTOUR.IT




Italia. PROSECCO TREVIGIANO CORONATO ‘IL PROSECCO DEL LUSSO’ A ROMA DALLA CASA VINICOLA: SODDISFATTI DI FAR PARTE DELLE ‘ECCELLENZE MEDITERRANEE’

PROSECCO TREVIGIANO CORONATO ‘IL PROSECCO DEL LUSSO’ A ROMA

DALLA CASA VINICOLA: SODDISFATTI DI FAR PARTE
DELLE ‘ECCELLENZE MEDITERRANEE’

“Siamo orgogliosi di far parte delle ‘eccellenze mediterranee’. Con
Mediterranean Luxury Club condiviamo mission e filosofia di vita:
raccontare, valorizzare e promuovere l’esclusività come manifestazione di
ricerca, cultura e appagamento dei cinque sensi. Sono questi i valori che
dovrebbero animare tutti noi creatori di made in Italy, locomotiva
economica del Belpaese”.

Con queste parole dalle pagine del sito dell’azienda –
proseccobattistella.com -, il management della casa vinicola Battistella
esprime soddisfazione per l’esito di Mediterranean Luxury Club, la 3
giorni, patrocinata da ‘Roma Capitale’, che chiude oggi il sipario a Parco
dei Principi, a Villa Borghese, Roma. L’evento, storico e unico incontro
italiano dedicato alle eccellenze italiane e internazionali del luxury, ha
ospitato per tre giorni i maggiori player mondiali del tourism and
lifestyle di lusso e ha visto, come indiscusso protagonista ‘enologico’,
la Casa spumantistica del Coneglianese Battistella, piccola realtà
specializzata nella produzione di Prosecco doc.

“E’ una grande soddisfazione per noi – commentano in una nota dalla casa
spumantistica – diventare ambasciatori enoici del Made in italy di
qualità. Un grazie a Fioravante Battistella, capostipite della famiglia e
colonna portante della nostra realtà imprenditoriale”.




Roma. EDILIZIA/DI STANISLAO(IDV): SVILUPPARE LA CULTURA DELLA SICUREZZA

Augusto Di Stanislao
Augusto Di Stanislao

Roma, 30 Marzo 2011

EDILIZIA/DI STANISLAO(IDV): SVILUPPARE LA CULTURA DELLA SICUREZZA

“Aumentare i controlli e sviluppare maggiormente la cultura della
sicurezza nel settore dell’edilizia, uno dei settori più colpiti da
infortuni e morti bianche” E’ quanto ha chiesto l’On. Augusto Di
Stanislao con un ordine del giorno che ieri nel tardo pomeriggio ha
visto il parere favorevole del Governo. “Gli incidenti sul lavoro –
afferma Di Stanislao – continuano a rimanere su livelli molto alti e
notoriamente l’edilizia resta il settore maggiormente a rischio.
Agevolare il confronto fra esperti della materia – giuristi, imprese,
tecnici e istituzioni chiamate a occuparsi  di questi problemi –  è un
modo concreto per contribuire a diffondere la cultura della
sicurezza. Occorre attivare nuova metodologia formativa tesa a
sviluppare tra operatori e lavoratori edili condizioni di sempre
maggiore consapevolezza riguardo i rischi infortunistici e, quindi, a
mettere in pratica nelle procedure di lavoro e nei comportamenti
operativi tutte le necessarie misure di prevenzione e protezione
contro ogni possibile rischio per la salute e la sicurezza dei
lavoratori”




Italia. MATRIMONIO TRA ‘BATTISTELLA, IL PROSECCO’ E ‘MEDITERRANEAN LUXURY CLUB’ LA CASA VINICOLA: PURCHE’ IL BUON VINO NON SIA UN LUSSO!

MATRIMONIO TRA ‘BATTISTELLA, IL PROSECCO’ E  ‘MEDITERRANEAN LUXURY CLUB’

LA CASA VINICOLA: PURCHE’ IL BUON VINO NON SIA UN LUSSO!

“Una liaison naturale tra un evento e una casa spumantistica che condividono gli stessi valori e la stessa filosofia: valorizzare, raccontare e promuovere l’esclusività come manifestazione di ricerca, cultura e appagamento dei cinque sensi. Purché il buon vino non sia percepito come un lusso per pochi eletti!”

Con queste parole la Casa spumantistica di Pianzano commenta, dalle pagine del nuovo sito dell’Azienda – proseccobattistella.com –, la partnership con Mediterranean Luxury Club, lo storico e unico evento italiano b2b dedicato alle eccellenze italiane e internazionali del luxury travel, in scena, quest’anno, dal 28 al 30 marzo nello splendido Parco dei Principi a Roma, un set perfetto per ospitare i maggiori player mondiali del tourism and leisure di lusso.

“Molte riviste collegate al mondo del vino ci hanno definito un prodotto di lusso, e di noi hanno che ‘è nata una nuova stella per pochi eletti’ (http://www.newsfood.com/q/16eb5ddd/battistella-il-prosecco-e-nata-una-nuova-stella-per-pochi-eletti/). Be’, noi pensiamo che un buon vino non debba necessariamente diventare un lusso per pochi: tutti dovrebbero poter apprezzare il profumo e il sapore di un calice di Prosecco. Questo non significa rinunciare alla qualità.”

“Questa sera, martedì 29 marzo – si legge ancora sul sito dell’azienda Battistella – Il ‘Battistella, il Prosecco’ scorerrà a fiumi a Casina Valadier, alla serata legata alla manifestazione Mediterranean Luxury Club. La Casina è un autentico pezzo di storia nel cuore di Villa Borghese situato sul Pincio a  Roma. Sarà un modo per rinsaldare i nostri legami con i buyer del turismo di lusso, e l’occasione per brindare con le nostre bollicine alla primavera in questo angolo bellissimo della città eterna.”