Italia. L’autorevole Rivista “Scuola e Didattica”, edita da “La Scuola”, valido punto di riferimento per il mondo della Pubblica Istruzione Italiana, propone: OLTRE LA MEMORIA. LE LEGGI RAZZIALI NELLA SCUOLA. Riflessioni tra passato, presente e futuro…

L’autorevole Rivista “Scuola e Didattica”, edita da “La Scuola”, valido punto di riferimento per il mondo della Pubblica Istruzione Italiana, propone:

OLTRE LA MEMORIA. LE LEGGI RAZZIALI NELLA SCUOLA.

Riflessioni tra passato, presente e futuro…

di Laura Tussi

L’articolo uno, del regio decreto legge del novembre 1938, riguardante l’integrazione ed il coordinamento delle norme già emanate per la difesa della razza nella scuola italiana, riporta che non potevano essere ammesse persone di “razza ebraica” a qualsiasi ufficio e impiego nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, frequentate da alunni italiani.

Il divieto era esteso anche agli studenti, bambini e ragazzi.

Nelle scuole di istruzione media, frequentate da alunni italiani, era vietata l’adozione di libri di testo di autori di “razza ebraica” e il divieto era esteso anche ai libri frutto della collaborazione di più autori, di cui uno di questi fosse di origine ebraica.

Per i bambini ebrei erano istituite, a spese dello Stato, speciali sezioni discriminatorie di scuola elementare, in cui il personale doveva essere rigorosamente appartenente alla “razza ebraica” e dove potevano essere adottati esclusivamente libri di testo di autori ebrei.

L’incontro con i testimoni di queste ingiustizie e di questi tragici eventi lascia sempre un profondo senso di amarezza di fronte alla crudeltà di quanto avvenuto; incoraggia a mantenere viva la memoria di quello che è stato e obbliga alla ribellione contro tutte le forme di ingiustizia che nel mondo attuale ancora si perseguono. Un gruppo di studenti del liceo Manzoni di Milano hanno scoperto, tra le vecchie carte dell’archivio del loro antico liceo, il provvedimento di eliminazione dalla scuola degli studenti di cultura, tradizione e religione ebraica, nel settembre del 1938, anno della promulgazione delle leggi sulla razza in Italia.

Attraverso documenti e testimonianze, gli studenti con i loro insegnanti ripercorrono l’intera vicenda della discriminazione, della diaspora e della repressione degli ebrei in Italia, sino alla deportazione.

Studenti e insegnanti incontreranno nomi e storie, scopriranno che gli studenti epurati erano un numero notevole e che il liceo Manzoni di Milano era scuola di riferimento della comunità ebraica. Incontreranno, nella loro ricerca, parti della società milanese, piccola e media borghesia, commercianti e liberi professionisti.

Incontreranno una società normale, produttiva, operosa, condannata alla discriminazione, all’umiliazione, alla persecuzione…alla morte.

Studenti e insegnanti del liceo Manzoni incontreranno nei documenti omertà e silenzio, intorno alla vicenda dei cittadini discriminati.

Discriminazione, omertà, silenzio, eventi di repressione, densi di infamie, che terminano sui binari dei treni che conducono nei Lager della morte.

Studenti e insegnanti del liceo Manzoni di Milano, con la ricerca dal titolo Oltre la memoria, hanno meditato e si sono impegnati a partire da se stessi.

Hanno individuato e analizzato il passato, partendo da se stessi.

Le aule liceali che loro frequentano e animano sono esattamente le stesse del 1938.

Dai documenti del liceo sono arrivati a trattare della storia crudele di quegli anni che si consumava anche nelle scuole. Hanno incontrato i testimoni, cercando di tessere analogie tra quegli eventi e i vari episodi di intolleranza e discriminazione, sempre attuali nella scuola.

Episodi di intolleranza e discriminazione contro i disabili, contro le persone di colore, contro gli islamici…contro i nuovi diversi.

Da tempo la scuola italiana occupa l’attualità con cronache sempre più disarmanti.

Tutti conoscono e deprecano le condizioni e i livelli di studio.

Tutti biasimano le condizioni di insegnamento e la remunerazione professionale degli insegnanti e di tutto il personale impiegato nella scuola.

Il precariato dilaga.

Tutti subiscono i tagli imposti dalla recessione economica.

La scuola è percepita come un immodificabile santuario dell’inutile e dell’effimero.

Un necessario purgatorio temporale che contiene i giovani e li risparmia ad un mercato del lavoro che ormai implode su se stesso, fagocitato da un sistema capitalistico spietato che riduce in schiavitù i più deboli.

La scuola è un rito sociale che si ripete.

Istituzionale, inesorabile, con cadenze secolari, con la stessa luce nei corridoi, le stagioni che si susseguono sempre identiche, le ansie e i dolori, gli analoghi turbamenti di generazioni.

La stessa scuola che ha vissuto ingiustizie e discriminazioni in un passato da non dimenticare e da non archiviare nel dimenticatoio dell’oblio.

La scuola che ormai riattualizza le ingiustizie anche se con diversa entità ed intensità.

La scuola che dovrebbe invece sempre e costantemente aprirsi alle differenze, agli altri, insegnanti e studenti, alle loro esigenze, ai caratteri di cui ognuno è portatore e alle difficoltà che ciascuno presenta. Una scuola senza discriminazioni dove l’altro sia considerato come depositario di un’autentica ricchezza individuale, da condividere nella comunità sociale per una civiltà a misura di persona.

Laura Tussi, Istituto Comprensivo via Prati – Desio (Monza e Brianza)




Roma, celebrazione del 133° anniversario della fondazione dell’Istituto delle Guardie d’Onore al Pantheonn

Roma, celebrazione del 133° anniversario della fondazione dell’Istituto, con il seguente programma: ore 9.30 deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria, ore 10.30 Santa Messa al Pantheon in suffragio dei Sovrani defunti, ore 13 pranzo sociale a Palazzo Ferrajoli, piazza Colonna n° 355, quota di partecipazione 65 euro




Italia. Milano: “PER NON DIMENTICARE” ANNO 2011 Venerdì 21 Gennaio 2011 ore 21.00 ARCI MAZZINI – CORSICO via 24 Maggio, 51 Corsico

“PER NON DIMENTICARE”  ANNO 2011

Venerdì 21 Gennaio 2011 ore 21.00 ARCI MAZZINI – CORSICO via 24 Maggio, 51 Corsico

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA PRATI – DESIO (MONZA e BRIANZA)

Con il patrocinio:

Città di Nova Milanese

Comune di CesateMedaglia d’argento al Valore Civile

Comune di Cormano

Città di Varedo

Città di Bresso

Città di Sesto San Giovanni – Medaglia d’oro V.M.

verso il … 27 Gennaio- GIORNO DELLA MEMORIA

Per ricordare quanto è accaduto, per capire quanto accade oggi…

incontro con:

LAURA TUSSI, docente, scrittrice e giornalista, autrice dei libri Memorie e Olocausto (Aracne 2009) e Il Dovere di Ricordare (Aracne 2010).

GIUSEPPE VALOTA, presidente ANED di Sesto San Giovanni e Monza, (figlio del deportato Guido, morto a Mauthausen) ricercatore e autore del libro Streikertransport, la deportazione politica nell’area industriale di Sesto San Giovanni 1943-45 (Guerini e Associati 2008).

Sarà proiettato un video con Moni Ovadia che presenta i libri di Laura Tussi www.youtube.com/lauratussi

In collaborazione con:

ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA – Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, IL DIALOGO.org, OSSERVATORIO NAZIONALE ed EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, LAVORATORI LARES METALLI PREZIOSI….e tanti altri.




Italia. BRASILE: DI STANISLAO(IDV), IL GOVERNO SOSPENDA LA RATIFICA DELL’ACCORDO

Roma, 8 Gennaio 2011

BRASILE: DI STANISLAO(IDV), IL GOVERNO SOSPENDA LA RATIFICA DELL’ACCORDO

“Se il Brasile non concederà all’Italia l’estradizione la Ratifica
dell’Accordo in materia di cooperazione nel settore della Difesa deve
essere sospesa.” Ad affermarlo è il Capogruppo IDV in Commissione
Difesa, Augusto Di Stanislao. ” non è accettabile che si facciano
accordi commerciali così importanti come questo per il settore della
Difesa con uno Stato che non rispetta i principi giuridici e morali. E
non è accettabile che il Governo ritenga che le due cose debbano
restare indipendenti. Mi sono battuto in Commissione difesa perché si
desse parere positivo al disegno di legge di Ratifica a condizione di
un rigoroso rispetto della legge 185/90 al fine di ottenere maggiore
chiarezza in un passaggio fondamentale dell’Accordo. Ma a questo punto
se il Governo di Brasilia non rispetta il trattato bilaterale di
estradizione con l’Italia, è evidente che vengono meno i principi di
base necessari a mio avviso per portare avanti qualsiasi altro
accordo. Fino a quando non verrà chiarita la vicenda in tutte le sedi
opportune è bene  che il Governo sospenda la ratifica dell’accordo e
riveda i rapporti con il Brasile. C’è un etica delle istituzioni e
dello stato – conclude Di Stanislao – che non è negoziabile, mentre
qui il Governo fa due pesi e due misure in maniera ignobile tant’è che
della serie “gli annunci fasulli”, il trattato non è stato tolto
dall’ordine del giorno dei lavori di lunedì e questa la vera cifra
etica di questo Governo”




Italia. AFGHANISTAN:DI STANISLAO (IDV)/LA RUSSA DAL DRAMMA ALLA FARSA, MA BASTA RECITE. VADA A CASA

Roma, 7 Gennaio 2011

AFGHANISTAN:DI STANISLAO (IDV)/LA RUSSA DAL DRAMMA ALLA FARSA, MA
BASTA RECITE. VADA A CASA

“Questa diatriba innescata dal Ministro La Russa è assurda,
irrispettosa e decisamente poco consona ad un Ministro della Difesa.”
Sono le parole del capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di
Stanislao. “La Russa sta annaspando, – prosegue Di Stanislao – è
arrivato il momento di prendere coscienza della reale situazione in
Afghanistan e di assumerci le nostre responsabilità. La morte del
caporal maggiore Miotto e la sua famiglia non meritano questi sterili
e inutili battibecchi, ma impone chiarezza. Chiederò che il Ministro
La Russa alla ripresa dei lavori alla Camera riferisca sull?accaduto e
sulle molteplici versioni che ha dato in questi giorni. Il 2010 è
stato l’anno più sanguinoso da quando i talebani sono stati cacciati
dalle forze afghane sostenute dagli Stati Uniti alla fine del 2001. La
rivolta si è spostata, nel corso degli ultimi due anni,  dalle sue
tradizionali roccaforti nel sud-est  in zone un tempo pacifiche del
nord-ovest del paese. Stiamo combattendo una guerra aperta su tutti i
fronti, La Russa si assuma le sue responsabilità invece di scaricarle
sui comandi militari e si attivi per adottare una rinnovata strategia
in un contesto che muta costantemente e che vede continue prese di
posizione dagli altri paesi di fronte ad una totale immobilità
dell’Italia. La Russa tra trasformando il dramma in una farsa
attaccando fuori luogo vecchi governi e buttandola ancora una volta su
una polemica irriguardosa del dramma di una intera famiglia e di una
Nazione e attaccando i comandi militari. A questa assenza di stile e
di necessaria prudenza noi diciamo che l’Italia, le Forze Armate e
prima ancora le 35 vittime non meritano un simile rappresentante di
cui oggi l’intero Governo sente il peso e l’Italia la vergogna. E’
bene che il Ministro prenda atto della sua grottesca inconsistenza e
prenda le necessarie e conseguenti decisioni.”




Italia. DIFESA: DI STANISLAO(IDV), UN CONCORSO SENZA (PARI) OPPORTUNITA’

Roma,3 Gennaio 2011

DIFESA: DI STANISLAO(IDV), UN CONCORSO SENZA (PARI) OPPORTUNITA’

“Si  è consumata l’ennesima ingiustizia nei confronti delle donne ad
opera del Ministero della Difesa. Un episodio assurdo e senza senso
che impedisce al il 1° Caporal Maggiore dell’Esercito Italiano
Valentina Fabri di partecipare al concorso per volontari in servizio
permanente dell’Esercito.” E’ quanto accusa l’On. Augusto Di
Stanislao, capogruppo IDV in Commissione Difesa. “Con verbale degli
accertamenti psico-fisici del 9 novembre 2010 della Direzione Generale
per il Personale Militare presso il Ministero della Difesa la Fabri è
stata dichiarata non idonea al servizio militare in quanto in attuale
stato di gravidanza ed è stata pertanto esclusa dal concorso.  E’
sconcertante come nel 2011 lo stato di gravidanza per una donna
risulti ancora essere motivo di discriminazione ed un ostacolo per la
realizzazione professionale. Presenterò un’interrogazione parlamentare
affinchè si faccia chiarezza e si verifichino le responsabilità e si
dia la possibilità alla volontaria di esperire la prova come i suoi
colleghi. Chiederò – conclude Di Stanislao – in Commissione Difesa che
vengano messi a disposizione tutti gli atti oggetto della prova e non
da ultimo l’apertura di un’indagine interna. Sicuramente non lascerò
nulla di intentato. Ora lo sconcerto deve lasciare il passo al
rispetto delle regole e all’utilizzo pieno delle pari opportunità.”




Italia. A Firenze Panem et circenses per l’ultimo dell’anno?

50125 Firenze  via San Niccolò, 21

055 2340597 – 328 8169174

firenze@viverelacitta.it

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Firenze, 30 dicembre 2010

A Firenze Panem et circenses per l’ultimo dell’anno?

Su http://it.wikipedia.org/wiki/Panem_et_circenses leggiamo:  Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, questa frase non è frutto della fantasia popolare ma ha un autore specifico. È stata creata infatti dal poeta latino Giovenale che a fu un grande autore satirico: amava descrivere l’ambiente in cui viveva, in un’epoca nella quale chi governava si assicurava il consenso popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che erano governati.  Una frase che ci pare si attanagli a Firenze perché, in una città che non ha avuto le risorse per affrontare l’emergenza NEVE, leggere che il Sindaco ha messo a disposizione ben 5 piazze del centro storico per far baldoria ma non abbiamo ricevuto riscontro se vi saranno in servizio un numero adeguato di agenti Polizia Municipale per tutelare i beni e le persone. Non sappiamo se c’è stata una conferenza dei servizi e poter leggere i relativi documenti inserenti la prevenzione, sicurezza e soccorso.

La lettera che abbiamo inviato ieri al sindaco è stata l’occasione per evidenziare quali sono i le azioni e i documenti utili a mettere in campo un divertimento allontanando lo spettro che si trasformi in tragedia.

Per completare il tema divertimento e cultura riteniamo utile rilanciare un pensiero e delle riflessioni ricevute via e-mail da chi ha letto i nostri interventi.

            Ai fiorentini l’augurio che, in assenza di organizzazione, come sempre Fiorenza sia tutelata dalla Fortuna.

            A leggervi,  Pier Luigi Ciolli                                                 Firenze, 30 dicembre 2010

Firenze, 30 dicembre 2010                Da P.F. … omissis per la privacy …

FIRENZE: L’essere e l’apparire

I 5 luoghi scelti dal sindaco Matteo Renzi per far festeggiare la fine del 2010 e l’arrivo del 2011 sono simbolici, che parlano a una certa tipologia di cittadini:

  1. chi si sposta (pendolari, quelli “in viaggio d’affari”), oltreché i potenziali turisti, oltreché tutti coloro che vivono nelle cittadini limitrofe al Comune o nelle provincie limitrofe e sono attirati verso il centro storico-culturale di Firenze;
  2. l’arte/cultura/lo studentato (piazza SS Annunziata è vicina a piazza San Marco, alle “sedi storiche” dell’università, alla Segreteria Generale dell’Università degli Studi di Firenze);
  3. i luoghi istituzionali del Potere (piazza della Signoria con Palazzo Vecchio, ma anche una certa istituzionalità turistica, con gli Uffizi a due passi).

È singolare che un sindaco che si dichiara amante della cultura e che è stato eletto per l’amore verso Firenze scelga di concentrare detti festeggiamenti in luoghi centrali e modaioli, escludendo ogni zona periferica, laddove vive la gente vera e non una tipologia di gente.

La strategia di Renzi è quella dell’imbonitore che promette meravigliosi spettacoli all’interno del baraccone-da-circo, ma quando il pubblico paga il biglietto e va a vedere lo spettacolo rimane deluso. Poco importa: l’importante era vendere un’aspettativa, non una realtà, far credere che sotto il tendone ci fosse qualcosa di davvero meraviglioso.

Il punto è: se vogliamo fare cultura dobbiamo coinvolgere le persone in qualunque tipo di attività e non concentrarle passivamente come mucche nella stalla.

La politica della stalla è quella della televisione e Renzi ha fatto televisione: non ti coinvolge, ma chiede soltanto l’audience. Una tale la politica è fatta per attirare il più alto numero di persone possibili, “chiamandole” dalle cinture esterne a Firenze convogliandole verso il centro, creando così situazioni critiche.

Visto che il centro storico di Firenze ha una bassa densità demografica, ecco che il target di Renzi (si noti che i termini estratti dal mondo della pubblicità e della Tv calzano a pennello) è quello composto da chi vive nelle cittadine e province che circondano Firenze e non hanno location come Firenze.

Ancora una volta il punto è l’immagine che vuoi dare, perché l’eventualità di una cattiva informazione riguardo ai servizi che il Comune intende adoperare è un’immagine deprimente e quindi non funziona. L’immagine di una tragedia che scoppia inopinata alla mezzanotte è un’immagine deprimente e quindi non funziona.

Poniamo il caso di un cittadino che passa la mezzanotte in piazza: esplode un petardo più forte degli altri, la folla pensa a una bomba, lo travolge e lui rimane paralizzato dal collo in giù. Cosa vorrebbe questo sfortunato che fosse stato chiesto agli organizzatori prima perché poi riesca ad avere rapidamente ragione in giudizio e un risarcimento per l’assistenza che gli servirà di lì alla fine dei suoi giorni?

Ma tutto questo non importa: perché l’associazione delle immagini Sfortunata Vittima di Una Tragedia Improvvisa e Capodanno Allegro Da Passare In Piazza cozzano. Perché è più comodo pensare che le tragedie siano frutto del Caso e non di responsabilità umane e perché, più forte di tutto, è deprimente pensare al Caso, alla tragedia durante una festa come Fine anno.

Un esempio che spiega meglio di mille teorie è avvenuto durante l’emergenza neve del 17 dicembre: il Sindaco, anziché operare nelle sedi adeguate ha passato il tempo su Facebook a tranquillizzare e aggiornare gli “amici” sullo stato delle cose. Durante un’emergenza che paralizza letteralmente una città e migliaia di persone: il sindaco non si preoccupa di risolvere l’emergenza, ma si preoccupa di dare una percezione di Sé che corrisponda al tipo premuroso, giovanile, amicale (perché su Facebook si ragiona per “amici”), che possa “piacere” (altro contatore di Facebook: il tasto “Mi piace”/”Non mi piace”).

In definitiva Matteo Renzi non si preoccupa di fare ed essere, ma si preoccupa di apparire.

Nella società dello spettacolo alla realtà si sostituisce la percezione della realtà.

L’uomo non è più quello che è, ma quello che appare.

Tu sei quello che vedi, anzi meglio: tu quei quello che sei visto.

E Renzi, venerdì 17 dicembre 2010, si preoccupava di essere visto come una persona premurosa, giovanile, piacevole… un amico. Un amico che di fatto se ne fregava di quello che accadeva intorno a lui. Come avere un tizio a cena che continua a ripeterti quant’è buona la minestra che hai cucinato mentre casa tua sta andando a fuoco.

Tornando ai 5 luoghi scelti dal Comune per il Capodanno “Vieni in piazza” sono nel centro storico, quindi, per attrarre i NON fiorentini. Ora, come concreta proposta, ecco una corona di location che, al contrario, sono utili a far partecipare i fiorentini:

Zona Argingrosso: Piazzale delle Cascine, Piazzale Kennedy.

Zona via Pisana-Legnaia: Piazza Piero della Francesca.

Zona Terzolle: Palazzetto dello sport.

Zona Rifredi: Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto.

Zona Ponte Rosso: Giardino dell’orticoltura.

Zona Campo Marte: San Salvi, Campo baseball (viale M. Fanti).

Zona Villamagna: Acquedotto dell’Anconella (via di Villamagna).

Vediamo se l’ultimo dell’anno 2011 i fiorentini potranno festeggiare sottocasa con manifestazioni pensate e dedicate proprio a loro.

Fine documento                                                         Firenze, 30 dicembre 2010




Firenze. Istanza per l’accesso di atti e provvedimenti inerenti gli spettacoli di fine anno e loro inserimento in pubblica lettura nel sito del Comune di Firenze.

50125 Firenze  via San Niccolò, 21

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Firenze, 29 dicembre 2010

Preg. Sindaco del Comune di Firenze

Oggetto: Istanza per l’accesso di atti e provvedimenti inerenti gli spettacoli di fine anno e loro inserimento in pubblica lettura nel sito del Comune di Firenze.

Il sottoscritto Pier Luigi Ciolli, in qualità di residente e parte di componente quest’associazione, con la presente, avendo preso atto che

  • per la notte di fine anno 5 piazze del centro storico ospiteranno spettacoli;
  • monumenti storici faranno da cornice e ne saranno coinvolti;
  • è prevista la gratuità alla fruizione e degli accessi;
  • è prevedibile che dalle città limitrofe migliaia di persone saranno attirate e raggiungeranno le 5 piazze cittadine;

non ho trovato sul sito internet del Comune alcun atto o provvedimento che esplichi in modo dettagliato i servizi messi in essere dal Comune di Firenze che dalle notizie raccolte pare essere l’organizzatore, i relativi costi anche se tali eventi sono descritti come Capodanno a costo zero . Ecco un sintetico elenco dei documenti che mi aspettavo di trovare e che non ho trovato:

  1. il documento inerente la Valutazione Impatto Traffico ;
  2. il Contratto di Servizio inerente gli orari e la tipologia di pulitura che i soggetti metteranno in atto per ripristinare dette piazze e strade limitrofe dall’impatto dei fruitori;
  3. il Piano di Servizio della Polizia Municipale per controllare detto evento con  i relativi costi;
  4. il numero di agenti di Polizia Municipale saranno in servizio, dove saranno ubicati e in quali fasce orarie nonché chi sono i loro diretti responsabili;
  5. il numero dei carri attrezzi messi a disposizione per la rapida rimozione di autoveicoli e motocicli che sappiamo benissimo parcheggeranno sopra marciapiedi e davanti ai portoni delle case e il numero degli agenti di Polizia Municipale assegnati unicamente a tale servizio;
  6. il numero degli agenti di Polizia Municipale addetti nelle 5 piazze a controllare che i fruitori non maneggino bottiglie di vetro o fuochi di artificio;
  7. il numero delle ambulanze che sosteranno nelle zone limitrofe alle piazze e nelle piazze nonché quali percorsi protetti sono previsti per il loro rapido intervento e fuoriuscita dal centro storico e relativo Contratto di Servizio con le Pubbliche Assistenze e/o altro;
  8. il Contratto di Servizio con il trasporto pubblico e/o altro soggetto privato per l’afflusso e deflusso dei partecipanti e il relativo contratto di servizio;
  9. il Contratto di Servizio con i Vigili del Fuoco e/o altro soggetto privato affinché siano messi in campo sistemi antincendio idonei a garantire la sicurezza dei partecipanti e dei beni pubblici;

10.  il Piano di Servizio dell’Ambiente per controllare e certificare il giorno successivo che l’evento non ha comportato danni per i beni pubblici e, qualora vi siano, di attivare immediatamente l’acquisizione del Fondo di Garanzia che il Comune ha previsto a carico degli organizzatori e/o sponsor;

11.  il Piano di Servizio dell’Ambiente per controllare durante la durata degli spettacoli i livelli di inquinamento acustico, atmosferico e luminoso attivati dall’evento e le eventuali deroghe concesse per superare i livelli di inquinamento acustico, atmosferico e luminoso previsti per legge;

12.  il rendiconto delle spese che il Comune deve sostenere per organizzare, autorizzare e supportare la fruizione di detti spettacoli  l’evento;

13.  l’ubicazione dei punti di coordinamento e gestione delle manifestazioni;

14. la Scheda di rilevazione a consuntivo della manifestazione comprensiva di relazione analitica spese a consuntivo, rilevazione e analisi degli interventi effettuati da ogni singolo operatore, elenco dei problemi e delle criticità non preventivate, le soluzioni da adottare per la prossimi spettacoli e/o manifestazione, gli oneri non preventivati, i reclami dei fruitori e dei cittadini, altre osservazioni.

Per quanto sopra, con la presente chiedo quali precauzioni sono state assunte da Lei e dall’Amministrazione comunale al fine di prevenire danni a cose e/o persone, sotto i quattro profili della prevenzione, sicurezza, assistenza nonché di rendicontazione come sotto esemplificato.

Prevenzione

  • Previsione impatto antropico. è stata preventivamente prevista la massa sostenibile per ogni piazza deputata a ospitare la notte lo spettacolo di fine anno?
  • Quanti agenti di polizia Municipale controlleranno i varchi di accesso a piedi alle singole piazze?
  • Chi è il soggetto responsabile che comunica a tutti gli agenti di Polizia Municipale in servizio nei varchi di accesso di bloccarli accessi perché raggiunto il livello massimo di capienza delle piazze?

Sicurezza

  • Quanti agenti di Polizia Municipale sono stati destinati al controllo dell’area interna a goni piazza e chi è il loro responsabile?
  • Quanti operatori sono stati preposti per intervenire in caso di incendio e chi né è il responsabile?

Assistenza

  • Dove sono ubicate, dentro e fuori le piazze, le ambulanze e gli operatori che coordinano gli interventi di soccorso?
  • Quali sono i percorsi protetti per il transito in arrivo e uscita delle ambulanze e quanti agenti di polizia Municipale sono preposti a sorvegliare che rimangano sgombri?

INFORMAZIONE

  • Dove il cittadino può trovare i documenti richiamati in questa istanza nel sito internet del Comune di Firenze?

Ai fini della tutela della sicurezza del cittadino, la risposta a queste domande appare fondamentale, posto che, laddove i predetti quesiti rimanessero non solo senza risposta ma anche privi della necessaria documentazione esplicativa facilmente reperibile nel sito internet del Comune, gli stessi amministratori comunali sarebbero chiamati a rispondere dei danni a persone e/o a cose eventualmente verificatisi durante la manifestazione/spettacolo.

Si ricorda che l’omissione, cioè il non facere quod debetur, si pone infatti quale fondamento di responsabilità sia civili che penali, destinate ad essere fatte valere quando un evento all’insegna del divertimento e della cultura si conclude – invece – in tragedia.

Pier Luigi Ciolli                     Firenze, 29 dicembre 2010




Italia. DI STANISLAO(IDV):LO STRABISMO DI LA RUSSA, SI ALLA DISCREZIONALITA'(PROPRIA), NO AL RISPETTO DELLE REGOLE

DI STANISLAO(IDV):LO STRABISMO DI LA RUSSA, SI ALLA
DISCREZIONALITA'(PROPRIA), NO AL RISPETTO DELLE REGOLE

Il capogruppo IDV in Commissione Difesa, l’On. Augusto Di Stanislao,
raccoglie le grida di proteste dei militari e Forze dell’Ordine contro
l’ulteriore proroga del mandato della Rappresentanza Militare al
Luglio 2012. “I militari sono stati nuovamente e più gravemente
privati dei loro diritti – commenta Di Stanislao –  tutti i lavoratori
in questo Paese devono avere la sacrosanta possibilità di scegliere ed
eleggere i propri rappresentanti, compresi i militari. Ma in questo
caso c’è La Russa che si ritiene in grado di farlo in completa
autonomia con la consueta presunzione di agire per il loro bene. Il
malcontento dell’intero comparto Sicurezza e Difesa aumenta di giorno
in giorno, dalle risorse private ad una incapacità gestionale fino ad
arrivare alla totale mancanza di ascolto delle richieste provenienti
da tutto il settore. Democrazia,trasparenza rispetto delle regole e
dei diritti dei lavoratori per il Ministro sono optionals. In questo
caso è bene che il Governo riferisca alla riapertura dei lavori in
Parlamento perché tanto l’approssimazione quanto la discrezionalità e
l’autoreferenzialità, uniche modalità di cui dispone questo Ministro,
devono rappresentare un momento di riflessione profondo da parte del
Parlamento nell’ambito delle sue prerogative già troppe volte
calpestate.  Alla riapertura dei lavori alla Camera depositerò la mia
proposta di legge sulla Riforma della rappresentanza militare con la
quale intendo inchiodare maggioranza e Governo su un tema che non può
essere più rinviato. Le regole – conclude Di Stanislao – vanno
rispettate, non derogate o prorogate.”




Italia. Firenze, 28 dicembre 2010 Costituisce reato e/o illecito un sindaco che in emergenza opera su Facebook invece che in una Sala Operativa della Protezione Civile?

Firenze, 28 dicembre 2010

Costituisce reato e/o illecito

un sindaco che in emergenza

opera su Facebook invece che in una Sala Operativa della Protezione Civile?

Tantissime le ammissioni di colpa degli amministratori comunali di Firenze per la nevicata che si è abbattuta sulla nostra città il 17 dicembre u.s.: prime tra tutte, quelle del sindaco Matteo Renzi, per l’incompetenza con cui la situazione è stata gestita.

Peccato che in mezzo a tutti quegli atti di mea culpa, sia sfuggita al sindaco anche la confessione che, mentre Firenze stava inesorabilmente cadendo in ginocchio sotto il peso di tutta quella neve, lui ha passato tutta la mattinata su Facebook.

Dichiarazione grave quest’ultima poiché i fiorentini bloccati nelle strade cittadine nella neve si aspettavano che il sindaco si recasse immediatamente nella Sala Operativa della Protezione Civile del Comune per analizzare la situazione, verificare le risorse a disposizione, attivare i responsabili, verificare in tempo reale con le forze della Polizia Municipale e degli Uffici Tecnici i risultati e le criticità.

Matteo Renzi è una persona che con i suoi trascorsi a gestire la Provincia di Firenze, poi una volta sindaco di Firenze partecipe a incontri a livello nazionale nel palazzo di Arcore, in trasmissioni televisive rilevanti  non si può che definire uomo di fine intelligenza e di indubbie capacità, quindi, ha fatto una scelta consapevole nel preferire Facebook – cioè uno strumento di comunicazione privato – invece, che del canale istituzionale, vale a dire il sito del Comune di Firenze, per comunicare in un momento di emergenza come quello che si è avuto venerdì 17 dicembre 2010.

Il Sindaco è indubbio che, per comunicare con i cittadini e renderli partecipi in tempo reale delle criticità, aveva e ha il dovere di utilizzare in modo esclusivo il sito del Comune di Firenze – organo comunicativo istituzionale –  e non Facebook che:

  1. Non consente di comunicare con tutti i cittadini, anche se la “bacheca” di Matteo Renzi è visibile a tutti;
  2. Non viene in mente a chiunque come canale di comunicazione;
  3. Appartiene a una società privata, che – last but not least – ricava fatturati astronomici a seguito degli sponsor che dipendono dal numero degli accessi alla rete.

Alla luce di quanto sopra, è mio parere che il sindaco Matteo Renzi con tale comportamento ha fatto venir meno il diritto dei cittadini di accedere – in generale – alle informazioni di cui è in possesso l’amministrazione, – così testualmente recita l’art. 10 del Testo unico sull’ordinamento degli enti locali.

Non solo, è mio parere che il sindaco Matteo Renzi con tale comportamento ha anche procurato un vantaggio patrimoniale ingiusto a chi dispone della proprietà di Facebook visto, lo ripeto, che gli incassi di Facebook dipendono dagli accessi dai quali – appunto – dipendono gli sponsor.

Aspetti, questi ultimi, che, stante il livello culturale e politico del sindaco Matteo Renzi, è difficile pensare che siano stati e siano da lui ignorati.

L’auspicio per il 2011 è che

chi di dovere valuti la legittimità dei comportamenti tenuti il 17 dicembre 2010

sia dal Sindaco di Firenze e sia dall’Amministrazione comunale fiorentina

alla luce di ciò che ci si poteva attendere come doveroso

e di ciò che – invece – è stato fatto o, forse, più realisticamente, non fatto.

Pier Luigi Ciolli                                                                                Firenze, 28 dicembre 2010