Firenze. EMERGENZA IL MESSAGGIO DAI PORTATORI DI DISABILITA’ LE NOSTRE TRE SOLUZIONI PER EVITARVI DI ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA EMERGENZA

EMERGENZA

IL MESSAGGIO DAI PORTATORI DI DISABILITA’

LE NOSTRE TRE SOLUZIONI

PER EVITARVI DI ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA

EMERGENZA

Inviato: venerdì 17 dicembre 2010 17.37

Da: Firenze [mailto:firenze@viverelacitta.it]

A: Firenze al Prefetto; Firenze al Sindaco; Firenze al Sindaco; Firenze al ViceSindaco;

Oggetto: FIRENZE, NEVE ANNUNCIATA ma CITTA’ BLOCCATA

via San Niccolò, 21

50125 Firenze

www.viverelacitta.it

firenze@viverelacitta.it

055 2340597 – 328 8169174

FIRENZE NEVE ANNUNCIATA ma CITTA’ BLOCCATA

Il flusso di traffico autogestito dai cittadini.

Inquinamento e danni a cose e persone ma chi paga?

Nonostante l’avviso neve non abbiamo visto, nemmeno sui viali, partire gli spargisale in modo da garantire lo scorrimento del traffico. Migliaia di litri di carburante spesi e dispersi nell’aria. Ore per fare qualche centinaio di metri. Trasporto pubblico con autobus fermi ai lati di ponti e strade. Incidenti stradali, cadute accidentali, bambini negli asili in luoghi non più raggiungibili dai genitori.

Ambulanze e auto delle forze di polizia bloccate. Servizi pubblici chiusi in anticipo. Una situazione da 8 settembre dove i cittadini si sono mobilitati per autogestirsi il traffico e per raggiungere casa o lavoro oppure i familiari.

Vediamo se qualche magistrato apre un’inchiesta per trovare il responsabile o i responsabili dei danni che questa impreparazione ha creato.

A tutti i compito di rilanciare questo messaggio. Pier Luigi Ciolli

IL MESSAGGIO DAI PORTATORI DI DISABILITA’

Da: Luciano Pieri [mailto:lupi49@alice.it]

Inviato: sabato 18 dicembre 2010 08:55

A: firenze@viverelacitta.it

Oggetto: I: FIRENZE, NEVE ANNUNCIATA ma CITTA’ BLOCCATA

Una serata con il telefono all’orecchio

FIRENZE ore 13 del 17 dicembre 2010,

dal Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE in via del Pesciolino a Firenze mi telefonano per dirmi che la neve sta incominciando ad attaccare e che sono preoccupati … Dico di allertare immediatamente l’autista nostro e le varie Misericordie per prelevare urgentemente gli utenti e portarli a casa (normalmente lasciano il centro alle 17).

L’autista mi telefona di li a poco dicendo che con le catene ha spaccato una ruota della sua auto e che sta aspettando il carro attrezzi, e nel frattempo la neve si sta alzando.

Allora penso di allertare la Protezione Civile. Trovo un numero della Protezione Civile del CC carabinieri ma, dopo vari tentativi andati a vuoto per le linee sovraccariche, scopro che hanno inserito il fax.

Allora provo a telefonare al 112 e dopo svariati tentativi riesco a mettermi in contatto, ma mi dicono che la zona di Via del Pesciolino è giurisdizione della Polizia.

Faccio il 113: ancora innumerevoli tentativi e riesco a parlare anche con loro (ma il tempo passa) e mi dicono di non poter fare niente, la città è bloccata …, e poi noi non siamo attrezzati per la neve: “telefoni al 118 forse loro hanno dei mezzi adatti …, comunque se ci sono problemi ritelefoni”.

Al 118 (anche li è stato difficile connettersi) mi danno un numero della Protezione Civile (forse della Provincia).

Sempre con estrema difficoltà alla fine riesco a sentire il telefono che squilla, ma dopo svariati squilli vengo dirottato sul centralino del Comune. Loro mi danno il numero della Protezione Civile del Comune.

È stato difficilissimo riuscire a collegarmi e parlare finalmente con un operatore della Protezione Civile del Comune al quale, per l’ennesima volta spiego la situazione di emergenza e di rischio con soggetti che da un momento all’altro, vista l’anormalità della situazione, possono innescate “comportamenti Problema” di difficile gestione. Mi risponde che non può farci niente, perché i mezzi della Protezione Civile sono impegnati nello spargimento del sale ma mi dice di stare tranquillo dal momento che forse fra 2 o3 ore smette di nevicare (mi incazzo …, per quel che serve!!).

Nel frattempo un veicolo della Misericordia di Lastra a Signa è arrivato al Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE: era partito da Lastra a Signa alle 13.30 e arrivato alle 16.15. Ripartito subito alla volta di Scandicci ma alle 18.51 non sappiamo ancora dove siano.

Provo anche a telefonare al 115 ma non si sfonda, sempre per le linee sovraccariche.

Nel frattempo qualche genitore con le catene è riuscito a raggiungere il Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE (un genitore che abita a 4 Km e per percorrerli ci ha messo 90 minuti).

Sono le 18 e riprovo a telefonare al 113, come concordato, rispiego la criticità e mi dicono che telefoneranno loro alla Protezione Civile.

Nel frattempo al Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE gli utenti sono rimasti in 4, hanno riparato la ruota al nostro autista il quale si è messo immediatamente in viaggio ma chi sa quando arriverà.

Della Polizia e della Protezione Civile nessuna traccia alle ore 18.45.

I ragazzi di Scandicci partiti alle 16.15 ovviamente sono ancora per strada … ma ci vuole tempo, i chilometrida percorrere sono molti … addirittura 7 …!

Ho provato a contattare ancora il 113 ma non ci sono riuscito.

I ragazzi di Scandicci sono arrivati a casa alle 19 in condizioni pietose. L’autista del Centro PARENTI AMICI MALATI AUTISMO PSICOSI INFANTILE giunto alle 20 presso il centro ha portato via con la propria auto altri 4 utenti.

Alle ore 21 è arrivato l’ultimo genitore (partito da Rifredi alle ore 17) e ha portato via l’ultimo utente …. Anche le ultime due educatrici hanno lasciato il centro. L’autista è rientrato presso la sua abitazione a Scandicci dopo le 23.

Nel frattempo nessuna notizia dalla Protezione Civile e con il 113 era ancora impossibile comunicare …

Come dice il proverbio “tutto è bene quel che finisce bene”

ma … o il proverbio va cambiato oppure noi la dobbiamo smettere di definirci una società civile ed evoluta. Buon Natale, Luciano Pieri

LE NOSTRE TRE SOLUZIONI

PER EVITARVI DI ESSERE LA PROSSIMA VITTIMA

via San Niccolò, 21

50125 Firenze

www.viverelacitta.it

firenze@viverelacitta.it

055 2340597 – 328 8169174

Grazie per il messaggio che testimonia come la parte più debole della collettività, quella che deve essere maggiormente tutelata mentre rileviamo sempre che è quella che subisce e paga prima di tutti.

Ieri gli incendi, gli scoppi sulla ferrovia, il terremoto, l’alluvione. Oggi la neve.

Il solito canovaccio si ripete perché Sindaco, Assessore, dirigenti e direttivi di turno non hanno pagato per le loro omissioni.

Evitate di dire che è solo perché ieri era venerdì 17 o che era un evento non prevedibile, altrimenti sarete le prossime vittime dell’omissione da parte del Sindaco, Assessore, dirigenti e direttivi di turno.

Se vogliamo cambiare, evitando di essere le future vittime, occorre che:

1)                                       I cittadini presentino alle stazioni delle forze dell’ordine denuncia di quanto hanno dovuto subire, patire, pagare.

2)                                       I magistrati appurino subito se il Piano Comunale di Emergenza è stato o non è stato applicato in occasione dell’allerta neve che, puntualmente arrivata, ha trovato i cittadini soli. È dal 1992 che un Comune si deve dotare di un Piano di Emergenza per ogni situazione ma il Sindaco ha provveduto solo a una “pubblicazione”, in pratica un documento “morto”, oppure ha varato un Piano Comunale di Protezione Civile operativo, continuamente aggiornato da operatori che lavorano in una Sala operativa sulle 24 ore, con reperibilità dal sindaco – assessori – dirigenti e direttivi – diffuso ai cittadini quanto meno nel sito internet del Comune? Un sito dove il cittadino, in tempo reale, trova gli aggiornamenti:

  • sulle situazioni in atto che gli determinano interruzioni di pubblici servizi;
  • sui comportamenti da adottare e percorsi alternativi in caso di blocchi stradali per vari motivi;
  • sul numero e la qualifica del personale che il Sindaco ha messo in campo nelle ore precedenti, durante la crisi, dopo la crisi.

Vale ricordare che un Piano Comunale di Protezione Civile operativo deve essre oggetto di esercitazioni improvvise sul campo per testarne le valenze e le debolezze al fine di superarle con successivi aggiornamenti.

Vale ricordare che nel caso di ieri, i presunti appelli dei sindaci a utilizzare il servizio pubblico lasciando a casa il veicolo è una mera presa in giro perché per i trasporti pubblici treni, autobus urbani, autobus extra urbani, taxi, tramvia sono stati oggetti e soggetti di una interruzione di pubblico servizio. In pratica, il cittadino si è ritrovato in un ricorrente italico 8 settembre dove la crisi ha evidenziato in modo oggettivo le omissioni di chi è stato eletto e/o assunto, quindi, preposto e pagato, per dirigere. Preposti e pagati dalla collettività ma, al momento di una crisi prevedibile (dal 1992 il Dipartimento Protezione Civile ha elencato tutti i fattori di rischio in un territorio ai quali il Sindaco deve prepararsi e preparare) omettono o hanno omesso il loro compito. Questi soggetti si defilano, parlano di fatalità, cause imprevedibili, risorse inesistenti, si rifugiano nella “responsabilità generalizzata” per evitare sanzioni, confidano nell’assenza o lentezza della giustizia per farla franca o essere “puniti” dopo 5 o 9 anni dal fatto ricevendo uno “scappellotto”.

3)                                       Il governo deve varare una legge che preveda l’immediato blocco dei beni economici personali del Sindaco, Assessore, dirigenti e direttivi ove si accerti visivamente che il sito internet del Comune in tempo reale, NON consente al cittadino di trovare con una rapida percezione (lo spazio di un terzo della home page) quanto segue:

  1. gli aggiornamenti sulle situazioni in atto che determinano interruzione di pubblico servizio;
  2. le indicazioni sui comportamenti da adottare e i percorsi alternativi in caso di blocchi stradali in atto per vari motivi;
  3. i numeri di telefono ai quali chiedere informazioni e/o soccorso con indicati gli operatori in servizio;
  4. il numero e la qualifica del personale che il Sindaco ha messo in campo nelle ore precedenti, durante la crisi, dopo la crisi.

Solo in presenza di un tale Legge potremo attendere tranquillamente che la Giustizia faccia il suo corso, con i suoi tempi, sia in sede civile che in sede penale.

A tutti il compito di rilanciare questa richiesta al Governo e ai parlamentari, mettendoci in CC.  Sul sito www.viverelacitta.it e www.perlasicurezzastradale.org i documenti.

Pier Luigi Ciolli                                    Firenze, 18 dicembre 2010




Roma, 17 Dicembre 2010 DIFESA/COOPERAZIONE : PASSA IN COMMISSIONE LA CONDIZIONE DI IDV SU ACCORDO ITALIA-BRASILE

Roma, 17 Dicembre 2010

DIFESA/COOPERAZIONE : PASSA IN COMMISSIONE LA CONDIZIONE DI IDV SU ACCORDO ITALIA-BRASILE

Parere positivo della Commissione Difesa sul disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile in materia di cooperazione nel settore della Difesa, ma con una condizione posta dall’On. Augusto Di Stanislao, capogruppo IDV in Commissione Difesa. “Nell’applicazione pratica dell’accordo – afferma Di Stanislao – potrebbero verificarsi delle situazioni che eludono i controlli previsti dall’Art.9 della legge 185/90 in materia  di produzione e di commercio delle armi.  Mi sono imposto perché’ la Commissione desse il parere positivo a condizione che si valuti  la necessità di impegnare il Governo nella fase di attuazione dell’accordo ad adoperare una netta distinzione tra “accordi di Stato” e “accordi tra aziende” al fine di assicurare il rigoroso rispetto della legge 185/90” . La condizione posta è stata determinante e accettata all’interno del parere  per cui IdV ritiene di aver dato ancora una volta un rilevante contributo al fine di ottenere maggiore chiarezza in un passaggio fondamentale dell’Accordo.




“IL GIORNO” promuove l’ANPI di Paderno Dugnano e il Progetto”PER NON DIMENTICARE”.

“IL GIORNO” promuove l’ANPI di Paderno Dugnano e il Progetto”PER NON DIMENTICARE”.

http://www.youtube.com/lauratussi#p/u/1/ev5aIqFcLmg

http://www.youtube.com/lauratussi#p/u/2/rvUq3IFhp24

http://www.youtube.com/lauratussi#p/u/3/sIulM7t7puc

“PER NON DIMENTICARE” con l’ANPI di PADERNO DUGNANO (Milano)

Nell’ambito della festa di tesseramento ANPI, viene presentato il progetto “Per non dimenticare” di fronte a più di 200 iscritti, all’interno della sede ARCI di Paderno Dugnano (Milano). Vengono presentati tutti i paesi patrocinanti l’iniziativa (Nova Milanese, Cesate, Cormano, Varedo, Bresso, Sesto San Giovanni) e le associazioni, gli enti, le fondazioni che collaborano alla realizzazione del progetto, da Emergency a PeaceLink, dal Centro Studi Sereno Regis di Torino alla Casa della Cultura di Milano e molti altri.

Gli interventi vertono sull’importanza del fare memoria e ricordare le deportazioni nei campi di concentramento e di sterminio nazifascista. Vengono ricordati gli scioperi del ‘43 e ‘44 a Sesto San Giovanni, in cui gli operai manifestavano in modo pacifico e nonviolento, rivendicando un salario dignitoso e umane condizioni di vita. Gli scioperanti ebbero inoltre il merito di mantenere i macchinari di produzione in Italia per impedire che i tedeschi li trasferissero in Germania, dove avrebbero aumentato così la produzione bellica e ostacolato l’avanzata degli Alleati. Gli scioperanti, tutelando i loro macchinari produttivi, hanno così permesso il successivo sviluppo economico e culturale, la rinascita sociale e la pace di cui godiamo attualmente. D’obbligo il parallelismo con i lavoratori della Lares Metalli Preziosi di Paderno Dugnano. Questa azienda ha fermato la produzione e ha messo in cassa integrazione tutti i dipendenti.

I lavoratori della Lares stanno difendendo con dignità il loro posto di lavoro, con occupazioni nonviolente e pacifiche e manifestazioni culturali, tenendo sempre in manutenzione i macchinari, per garantire una ripresa futura della produzione che servirà al nostro Paese per uscire dalla crisi, esattamente come vollero ottenere gli scioperi contro il regime nazifascista. Importante riferimento ad Umberto Fogagnolo, uno dei 15 martiri della strage nazifascista di piazzale Loreto, responsabile dell’organizzazione generale degli scioperi del ‘44 a Sesto San Giovanni e per questo fucilato dal regime dittatoriale nazifascista. La Resistenza è stata una “guerra patriotica di liberazione nazionale dall’occupazione tedesca” che ha implicato anche la lotta armata contro i fascisti e gli aderenti alla RSI che sostenevano gli occupanti.

Necessario il riferimento alla Resistenza Partigiana anche come guerra civile e non solo di Liberazione dall’invasore. Infatti il conflitto è avvenuto tra italiani, in seguito all’istituzione del governo fantoccio della Repubblica Sociale Italiana di Salò, istituito da Mussolini, che non voleva cedere il potere, per cui avviò una guerra di aggressione, che come tale ha costituito un crimine per l’umanità. Una Guerra di Liberazione partigiana dall’invasore e dal dittatore che non voleva saperne di essere messo da parte, di cui bisogna ricordare anche la natura di guerra civile. Infatti il conflitto è avvenuto tra italiani, in seguito alla costituzione della illegittima Repubblica Sociale Italiana che si contrapponeva inevitabilmente allo stato legittimo dei Savoia. Su Mussolini, dunque, ricadono due crimini contro l’umanità, uno peggiore dell’altro: la guerra di aggressione imperialista e, appunto, la guerra civile. Ma nessuno si sogni di equiparare partigiani e repubblichini, come vorrebbe fare il revisionismo: da una parte si combatte per la pace, “per dignità non per odio”, per la libertà e la democrazia; dall’altra, per il totalitarismo nazifascista e per la guerra. Dunque si può parlare di guerra civile, ma non fratricida, come intende il revisionismo, che vuole equiparare i partigiani ai repubblichini. Il presidente dell’ANPI e dell’ANED di Nova Milanese, il Partigiano Emilio Bacio Capuzzo, ha esposto una panoramica storica sugli orrori del fascismo, in Italia con le leggi razziali del 1938, con lo squadrismo e con le guerre di aggressione in Spagna, in Libia, in Etiopia, in Jugoslavia, dove si susseguirono inenarrabili atrocità. La concezione fascista del mondo è volta ad esaltare la violenza e la guerra e ad attuare la sopraffazione e l’annientamento dei più deboli, dei diversi, degli emarginati e il nazismo è una diretta conseguenza e derivazione del fascismo europeo.

Laura Tussi




Italia. E adesso, poveruomo?… FINITO… GIA’ SFATTO?

Chieti, 15 Dicembre ’10, Merì, S. Eusebio – Anno XXXI n. 469 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch n. 1/81


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Servizio Stampa – CF 93030590694 – Tel. 0871 63210 – Fax 0871 404798 – Cell. 333. 2577547  –  Dir. Resp. Marino Solfanelli



Ap – Politica

E adesso, poveruomo?…

FINITO… GIA’ SFATTO?

In verità la “puntura” per Gianfranco Fini è stata tutt’altro che indolore. Al termine della votazione, constatato l’esito del voto della Camera favorevole al Governo Berlusconi, sia pure per solo tre voti, lo ha riconosciuto egli stesso: «La mia sconfitta è chiara.»

E adesso, poveruomo? Se il Presidente della Camera avesse un briciolo di dignità non avrebbe altra scelta: le dimissioni! Non lo farà, lo ha già detto: «Dimostrate che la mia conduzione del dibattito non sia stato corretto.» In verità, anche se lui non l’avverte, non si tratta solo del dibattito, ma di tutta la sua attività politica degli ultimi tempi. L’uso improprio della carica per organizzare la nuova formazione politica, gli incontri negli stessi locali presidenziali e tanto altro ancora, certamente non consoni alle mansioni di un Presidente della Camera.

Emblematico l’intervento nel dibattito parlamentare del suo braccio destro Italo Bocchino, oltre agli insulti al Cav. ha detto: «Da giovane mi iscrissi al Fronte della Gioventù ed avevo come leader Gianfranco Fini, poi mi iscrissi al Msi ed avevo come leader Gianfranco Fini, fui in AN ed avevo come leader Gianfranco Fini, ora sono in Futuro e Libertà ed ho per leader Gianfranco Fini.» Bravo a Bocchino che riconosce a Fini il ruolo di capo attivo di una formazione politica, di per sé contrastante con il ruolo super-partes di Presidente della Camera. Egli, l’on. Bocchino, dovrebbe così completare il suo curriculum politico: «Ho fatto parte di un gruppo di ribaltonisti organizzato e condotto alla sconfitta dal leader Gianfranco Fini.»

“E adesso poveruomo?” E’ un peccato vedere il dissolversi di una carriera politica, bruciata all’insegna della insofferenza, della vanità, dell’invidia e da una smisurata ambizione: Finito, già sfatto!…

Mas




LA SPEZIA: NAVE BERSAGLIERE RIENTRA DAL GOLFO DI ADEN

LA SPEZIA: NAVE BERSAGLIERE RIENTRA DAL GOLFO DI ADEN

Il 16 dicembre la fregata Bersagliere rientra nella base navale della Spezia al termine della sua partecipazione alla  missione NATO denominata OCEAN SHIELD per il contrasto al fenomeno della pirateria.

In tre mesi di attività operativa, trascorsi nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano, nave Bersagliere ha svolto sorveglianza marittima percorrendo 20 mila miglia e interrogando 140 mercantili in transito nell’area.

Nave Bersagliere, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro Falcone, con un equipaggio di 188 uomini, ha lasciato la base navale di Taranto il 20 settembre scorso ed è stata inserita nel dispositivo navale permanente della NATO (Standing Nato Marittime Group 1 – S.N.M.G.1) a protezione del traffico mercantile in transito.

La S.N.M.G.1, al comando del Commodoro Christiane Rune della Marina danese, è costituita dalle navi: Bersagliere (Italia), Kauffman (U.S.A.), Laboon (U.S.A.), Montrose (Regno Unito), Esbern Snare – unità navale sede comando della task force (Danimarca).

La Marina Militare continua l’attività di contrasto alla pirateria con la fregata Zeffiro nell’ambito della missione europea ATALANTA.

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Roma, nella Biblioteca del Campidoglio, alle ore 18,30 del 16 Dicembre ‘10 Convegno su “La voglia di continuità”

Chieti, 13 Dicembre ’10, Lunedì, S. Lucia – Anno XXXI n. 466 – www.abruzzopress.infoabruzzopress@yahoo.it – Tr. Ch n. 1/81


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Ap – Incontri

Roma, nella Biblioteca del Campidoglio, alle ore 18,30 del 16 Dicembre ‘10

Convegno su “La voglia di continuità”

ROMA, 13 Dicembre ’10 – «Il bisogno di avere radici è forse il più importante e meno conosciuto dell’anima umana. Essa trova le sue radici nella reale partecipazione, attiva e naturale alla esistenza di una comunità che conservi vivi certi tesori del passato e certi presentimenti dell’avvenire.»  Da questa bellissima verità  colta dalla filosofa ebrea Simone Weil, ne La prima radice (SEI, Milano, 1990) deriva l’incontro su “La voglia di continuità” che si svolge alle ore 18,30 giovedì 16 Dicembre p.v. nella Piccola Protomoteca in Campidoglio

Nella società “liquida moderna”, nel mondo della insicurezza globale torna con forza il bisogno di Comunità (Zygmunt Baumann). Un bisogno però  molto diverso dalla nostalgia per i bei tempi andati, dalla ricerca del folclore arcadico, ma anzi attento a non riproporre meccanismi di esclusione/avversione verso quanti non appartiene al medesimo gruppo familiare o politico, religioso, etnico.

Infatti, se da un lato senza il recupero, la memoria e la cura delle comuni radici culturali scompare la “religio civile”, si affievolisce la coesione sociale ed affiorano al loro posto solo “mucillagini”, ovvero informi ed instabili aggregati di egoismi individuali. Dall’altro lato,  però, si potrebbe rischiare di immolare o ridurre sull’altare di una più coinvolgente appartenenza  la dignità  e la libertà  delle persone.

Come conciliare allora questa duplice esigenza e trovare  nuove forme di Identità, Partecipazione e Solidarietà Sociale sarà il terreno di confronto tra le analisi del sociolo-go Ulderico Bernardi e del filosofo Marcello Veneziani, ma anche tra le contrapposte provenienze politiche e le diverse esperienze amministrative del Sindaco della Capitale Gianni Alemanno col fondatore della Notte della Taranta Sergio Blasi.

Francesco Martucci

Presidente Centro Studi ARPA




Il periodico “QUALEVITA” si pone l’importante obiettivo di promuovere la Pace e la Nonviolenza come fattori propositivi di speranza, giustizia, libertà e dialogo tra culture, nel rispetto dei diritti sociali e civili, nel valore della dignità umana e del bene comune, nella relazione propositiva con gli altri, i diversi, gli emarginati

Il periodico “QUALEVITA” si pone l’importante obiettivo di promuovere la Pace e la Nonviolenza  come fattori propositivi di speranza, giustizia, libertà e dialogo tra culture, nel rispetto dei diritti sociali e civili, nel valore della dignità umana e del bene comune, nella relazione propositiva con gli altri, i diversi, gli emarginati, nella consapevolezza che le verità della Pace e della Nonviolenza non sono volte all’obbedienza passiva al sistema, all’accettazione supina degli ordini, ma a costruire un modello alternativo di vita, per ricominciare, per cambiare, per creare, per crescere, per rendere più vivibile la condizione umana nella società e nella storia.

Il bimestrale “QUALEVITA”promuove la ricerca, l’educazione e l’azione sui temi della pace, dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, in prospettive non violente, scrivendo, sviluppando e costruendo insieme migliori condizioni esistenziali nelle scuole, nelle fabbriche, negli uffici, negli ospedali, nelle carceri, nei sindacati, nei partiti, nelle chiese, nei quartieri…

“QUALEVITA” propone fra gli altri gli studi di Laura TUSSI

Direttore: Pasquale Iannamorelli

Cell.3495843946

www.qualevita.it

info@qualevita.it

http://www.peacelink.it/pace/a/32920.html

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/pace/Formazione_1292004556.htm




Parma. Salone del Mobile di Parma 2011: focus su benessere individuale, ecologia e consumi energetici

Salone del Mobile di Parma 2011: focus su benessere individuale, ecologia e consumi energetici
Fervono i preparativi per la progettazione e l’organizzazione della nona edizione del Salone del Mobile di Parma che si svolgerà dal 29 gennaio al 6 febbraio 2011 nei padiglioni più moderni del quartiere fieristico di Fiere di Parma.

All’atteso appuntamento annuale, organizzato da Fiere di Parma e Orgacom, saranno proposte tutte le novità per arredare e vivere la propria casa al meglio:  arredamenti e complementi d’arredo classici e moderni, illuminazione decorativa per l’interno e l’outdoor, soluzioni per piccoli spazi, ecologia e risparmio energetico, bioarchitettura e benessere. Un autentico “temporary shop”  di circa 25.000 mq a disposizione di quanti intendono rinnovare la propria casa con creatività, senza escludere il proprio benessere psico-fisico.

Seguendo attentamente i trend di mercato e ponendo grande attenzione alle aspettative dei numerosi visitatori che anno dopo anno decretano il successo del Salone del Mobile di Parma, gli organizzatori stanno dando vita ad un’edizione 2011 ancora più ricca di contenuti.  Prendendo spunto da una ricerca condotta nel 2010 dall’Istituto di Ricerca e Consulenza Strategica GPF di Milano, tra le tante novità, al prossimo Salone del Mobile di Parma ci sarà proprio uno spazio dedicato a tematiche connesse ai concetti di Abitare e Benessere.

I dati elaborati da GPF evidenziano che “la casa” si attesta al secondo posto quale fonte di felicità  importante per gli italiani (51% del tutto-molto soddisfatti della casa in cui abitano), preceduta dalla  famiglia e dagli affetti (72% di italiani  sono del tutto-molto soddisfatti); per mantenersi invece in “buona salute” anche una  casa sostenibile, costruita con  materiali ecologici, è considerato un fattore sempre più  importante (+7% rispetto al 2009). “La casa è come il nostro corpo perché assolve a tutte le funzioni necessarie per la nostra sopravvivenza e qualità della vita. La casa nelle sue molteplici articolazioni è metafora costante dell’accoglienza e del benessere in tutte le culture e in ogni periodo.” – sottolinea Marilena Colussi, Senior Consultant  di  GPF – “In un contesto ambientale fortemente compromesso dai vari tipi di inquinamento, la casa del futuro mira a diventare luogo sempre più decontaminato e a basso impatto energetico. Estetica e Confort si confrontano sempre di più con la sostenibilità e l’etica”.

Il tema “Bioarchitettura – Cromoarredo – Feng Shui e Benessere” sarà curato da LASU di  Parma (Libera Accademia delle Scienze Umane, scuola di counseling professionale accreditata dal CNCP) che illustrerà le proprie attività volte alla crescita personale e all’olismo unitamente a quelle discipline relative all’arredamento e all’abitare che hanno come obiettivo il benessere della persona. Con il  “Feng-Shui” e la “Cromoterapia” si potranno apprendere le tecniche per disporre gli arredi della propria casa in modo che l’energia possa scorrere senza intoppi creando spazi abitativi che non sono solo agglomerati di forme, colori, finiture e materiali ma ambienti in sintonia con chi vi abita, che rispecchiano e facilitano le personali aspirazioni facilitando il naturale processo di crescita, cambiamento e miglioramento del proprio stile di vita, favorendo la tranquillità, il sonno e la salute. Architetti ed Interior Designer sono oggi sempre più sensibili alla scelta dei colori da utilizzare in un determinato spazio, affinché si possa agevolare un particolare stato di attivazione, piuttosto che rilassamento o risveglio energetico.

La “bioarchitettura”, pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, ha invece l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l’ambiente ed il costruito. Alcuni dei principi progettuali alla base della bioarchitettura sono l’ottimizzazione del rapporto tra l’edificio ed il contesto nel quale viene inserito; favorire la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo; la salvaguardia dell’ecosistema; l’impiego di risorse naturali (acqua, vegetazione, clima); non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti); progettazione di edifici flessibili ad eventuali rimozioni, sostituzioni o integrazioni degli impianti, e a possibili ampliamenti o cambiamenti  di destinazione d’uso; prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili; l’utilizzo di materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale, nonché il riutilizzo di materiali di recupero per una gestione ecologica delle risorse.

Al Salone de Mobile 2011 di Parma ci sarà anche il mondo degli acquari e dell’acquariofilia: entrati ormai a far parte nel mondo dei complementi d’arredo di grande impatto con i loro riflessi di luce e colori, per il mondo affascinante che contengono, sono vissuti anche come un hobby particolarmente rilassante contribuendo al benessere individuale.

La scelta di Fiere di Parma di dedicare uno spazio a questa realtà nasce dalla sua progressiva espansione sul mercato e dall’oggettivo interesse che ne è derivato negli ultimi anni; l’idea è fornire una nuova fonte di ispirazione nel settore dell’arredamento. Il concetto di arredare, in quest’ottica, aderisce sempre maggiormente all’idea di definire la propria casa come luogo ‘secondo natura’, dove incrementare tutti gli elementi che costituiscono una fonte di benessere, relax e pausa dai ritmi concitati della quotidianità. L’acqua come fonte di vita rende ancora più sensibile la percezione di questo settore come affine alla natura di ogni visitatore, oltre ad essere un prodotto che affascina persone di tutte le età: Fiere di Parma invita dunque a scoprire la bellezza e l’innovazione non solo di questi prodotti ma di tutto il settore.

Al Salone del Mobile 2011 saranno riproposte 3 sezioni collaterali a tema che hanno riscosso elevato interesse nelle scorse edizioni: ViviMeglio, rassegna dedicata al risparmio energetico per una casa che oggi passa attraverso tecnologie come il fotovoltaico e parla i linguaggi della domotica con soluzioni ecocompatibili e in grado di ridurre al minimo i consumi energetici; ViviVerde, dedicata all’esterno casa e al verde domestico; ViviSposi, rivolta alle coppie che stanno per formare una famiglia, con proposte e creazioni che spaziano dal classico al’eclettico, per rendere il proprio matrimonio veramente indimenticabile.

L’edizione 2011 del Salone del Mobile, inoltre, proporrà ai visitatori numerosi servizi per rendere ancora più gradevole e facile la ricerca della migliore soluzione alle proprie esigenze ad un prezzo competitivo. Sarà possibile infatti consumare il pranzo o la cena all’interno del quartiere fieristico di Fiere di Parma, senza interrompere con tempi lunghi la visita al Salone, approfittando della pausa per valutare e decidere un eventuale acquisto, concedendosi degustazioni di qualità “a tema”, con menu appositamente studiati per i visitatori e ad un prezzo molto vantaggioso.

Sabato 10.30-22.00
Domenica 10.30 – 20.30
dal Lunedì al Venerdì 17.30-22.00

Biglietto intero: 6,00 euro
Biglietto ridotto acquistabile on line: 2,50 euro
I possessori di invito, scaricabile anche dal sito di manifestazione, accompagnati potranno entrare gratuitamente dal lunedì al venerdì e fruire di una riduzione il sabato e la domenica (6,00 euro in due)

www.salonedelmobile.net




PEACELINK a REPORT- RAI TRE

PEACELINK a REPORT- RAI TRE
I veleni di Taranto e le perversioni dell’economia capitalista…
…fumi al benzo(a)pirene, terra e acqua contaminate dai veleni industriali, formaggio alla diossina.
La lente di ingrandimento di Report – la nota trasmissione televisiva di Raitre – domenica prossima osserverà l’economia e le sue distorsioni.
Si parlerà del PIL (Prodotto Interno Lordo) come indicatore ormai inadeguato e paradossale, che cresce – anziché diminuire – quando la gente si ammala e muore di inquinamento. Report ha scelto di parlare di Taranto come città simbolo di uno sviluppo industriale aberrante che ha distrutto l’ambiente e la vita delle persone, facendo contemporaneamente crescere il PIL.
PeaceLink ha collaborato a questa puntata, che farà sicuramente discutere e riflettere. I veleni di Taranto ci costringeranno guardare verso un’altra economia “sostenibile” che tuteli le persone e il loro futuro?
Appuntamento dunque a domenica 12 dicembre 2010 alle 21.30 su Raitre.

Alessandro Marescotti

e Laura Tussi
http://www.peacelink.it
“Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Mahatma Gandhi



Marina Militare: Al Motor Show 2010 debutta il nuovo Iveco Irisbus ecologico. Prima uscita ufficiale alla 35^ Edizione del Motor Show, in corso a Bologna, per il nuovo Iveco Irisbus della Marina Militare allestito come Centro Mobile Informativo.

Marina Militare: Al Motor Show 2010 debutta il nuovo Iveco Irisbus ecologico.

Prima uscita ufficiale alla 35^ Edizione del Motor Show, in corso a Bologna,  per il nuovo Iveco Irisbus della Marina Militare allestito come Centro Mobile Informativo.

Il Centro Mobile Informativo è un automezzo tipo Domino HDH adattato appositamente all’interno con sistemi di rappresentazione virtuale in 3D, un sistema video multischermo in watchout e altre apparecchiature all’avanguardia. Rappresenta, in sintesi, lo strumento di comunicazione ideale per far conoscere al grande pubblico le attività e i mezzi della Marina Militare.

Sensibile al tema delle energie da fonti rinnovabili, la Marina presenta su questo bus un innovativo impianto per la produzione di energia solare, posizionato sul tetto, in grado di alimentare l’illuminazione e le dotazioni tecnologiche del mezzo. L’impianto contribuirà ad abbattere di circa mezza tonnellata all’anno la CO2 emessa nell’atmosfera, nel totale rispetto dell’ambiente.