TV, A DALLA PARTE DEGLI ANIMALI, CON L’ON. MICHELA VITTORIA BRAMBILLA E CON LA PICCOLA STELLA, ”SPECIALE” SUI SELVATICI DEL CRAS “STELLA DEL NORD” E POI MASCIA LA GATTINA IN DIVISA E I CAVALLI DELL’AVETO



Nuova puntata speciale, prevalentemente dedicata al Cras Stella del Nord, dove ogni giorno si salvano tanti animali del bosco. Ce li presenterà, come sempre, la piccola Stella. Ecco i fringuelli da liberare, gli scoiattoli da curare, il tasso Guado ghiotto di uva, i riccetti Ciak e Jenny, una volpe sul tavolo operatorio. A Venezia, nella caserma dei carabinieri, conosceremo la mascotte dell’Arma: la micina Mascia. E poi Frida, la cagnetta perfetta della conduttrice Cristina Quaranta. Queste e tante altre storie nella prossima puntata di “Dalla parte degli animali”, la trasmissione ideata e condotta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in onda la domenica su Rete4 alle 10 e 25, in replica in seconda serata, il mercoledì, sempre su Rete4: l’unico format che ha come obiettivo rendere sani e felici tutti gli animali senza famiglia e abbandonati per le vie del mondo. Un programma che piace a nonni, genitori e nipoti. Insomma a tutta la famiglia.

Tanti e tantissimi sono gli animali selvatici che ogni giorno ricevono cure e affetto nel Cras. Si parte dagli scoiattoli: quelli rossi possono essere curati e liberati, quelli grigi, non autoctoni, vivranno nel Cras. Tocca poi ai ricci “incidentati” Ciak e Jenny.  Seguiremo “in diretta” l’arrivo di una volpe incidentata con bacino e femore rotto, il primo soccorso dei veterinari, la delicata operazione e gli sviluppi della situazione. Una grande emozione. Conosceremo il tasso Guado e la sua storia. Emozionante è anche osservare da vicino i cavalli selvaggi dell’Aveto che corrono in piena libertà tra monti e colline: un patrimonio da difendere e tutelare. Poi riflettori su Frida, bianca e tutta pepe, la cagnolina ubbidiente e perfettamente educata di Cristina Quaranta. Per la rubrica “Ho salvato un amico”, il salvataggio in peripezia del setter Nico, precipitato in un burrone.
Come sempre per le adozioni c’è solamente l’imbarazzo della scelta perché le possibilità sono tante. I cani. Principe , un “megapelone” color notte, Jecky un cagnolino davvero buffo, Pepe con un passato da dimenticare. C’è il gatto Alvaro, una meraviglia. Per chi ama i conigli, vi presentiamo Roger, che cerca una casa e meglio ancora un giardino. Per l’adozione del cuore, il cagnetto Paco, un supereroe, musino tenero ma con le zampe posteriori paralizzate. Ricambierà le cure con tutto il suo amore. Per l’adozione live Manuela incontrerà la sua nuova cagnolina Brenda, timida e dolcissima.

E’ il momento del cane cartoon Lucky, che parlerà di un animale davvero possente, il simbolo stesso della forza: il bisonte, un tempo re delle sterminate praterie. Poi, via libera ai detective dilettanti: concentratevi bene, è il momento di lanciare l’appello per aiutare chi ha perduto il proprio pet del cuore. Lucia ha perso Violetta, simil volpina, smarritasi a Ceriara di Sezze, in provincia di Latina.

“Dalla parte degli animali”, attraverso la televisione, arriva nelle case di tutti gli italiani per promuovere le adozioni, combattere la vergognosa piaga del randagismo e diffondere la cultura del possesso responsabile. Protagonisti del programma sono gli animali che vivono nei rifugi. Grazie alla vetrina televisiva, cani, gatti, e tanti altri animali, riescono a trovare il calore di una casa, l’amore di una famiglia e, in poche parole, il posto che meritano. E’ una trasmissione a cura di Carlo Gorla, per la regia di Fabio Villoresi, realizzata in collaborazione con la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA).

Il video promo della puntata del 26 febbraio si può vedere al link https://youtu.be/3ZRptdTGZIQ

 




Poste Italiane: emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo celebrativo dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, nel 60° anniversario dell’istituzione (1963/2023)

Poste Italiane comunica che ieri. 24 febbraio 2023, è stato emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo celebrativo dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, nel 60° anniversario dell’istituzione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20€.

Tiratura: trecentomilaquindici esemplari.

Foglio da quarantacinque esemplari

 

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

 

Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

 

La vignetta riproduce il logo del 60° anniversario dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, seguito dal claim “IL DOVERE DELLA VERITÀ”, delimitato, in alto e in basso, da due particolari dell’opera di Luigi Vigevano dal titolo “Allegoria sul mondo dei giornali”, esposta nella Sala Ocera della sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

 

Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

 

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso l’ufficio postale di Roma V.R.

 

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

 

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€.


LA STORIA

La professione di giornalista in Italia è regolata da una legge dello Stato: la legge 3 febbraio 1963 n. 69. Questa legge prevede che l’attività giornalistica è un’attività intellettuale a carattere professionale, caratterizzata quindi da quell’elemento di “creatività” che fa del giornalista non un impiegato o un operatore esecutivo, ma, appunto, un professionista. La legge riconosce poi la rilevanza sociale del giornalismo e impone, a chi lo eserciti in forma professionale, di iscriversi obbligatoriamente in un Albo dettandone condizioni e modalità; tutto ciò, soprattutto a garanzia della pubblica opinione e del lettore che è il destinatario dell’informazione. La legge, inoltre, prevede l’autogoverno della categoria, la gestione dell’Albo affidata cioè a giornalisti che siano eletti democraticamente dalla categoria. Si sente molto spesso dire che solo in Italia esiste un Ordine dei Giornalisti. Questo è vero, ma è altrettanto vero che in tutto il mondo, e non solo in Europa, per quanto riguarda la tutela dei giornalisti, si registra una tendenza che è quella dell’autoregolamentazione. Si avverte in sostanza tutta la delicatezza di un intervento dello Stato, o di altri soggetti esterni che pongano limiti all’autonomia dell’informazione. Questa attenzione esiste non solo nei paesi latini, ma anche nei paesi anglosassoni che hanno una cultura giuridica diversissima: tutti insistono nel rivendicare che certi interventi, come ad esempio quello di natura deontologica, spettino agli organismi della categoria, siano essi Ordini professionali, Sindacati o Associazioni, e nel chiedere una protezione legislativa. Come e perché storicamente si è arrivati alla legge del ’63 sull’ordinamento professionale dei giornalisti – Del giornalismo inteso come prestazione intellettuale a carattere professionale si comincia a parlare dal 1877, con la nascita dell’Associazione della Stampa Periodica Italiana. Nello statuto di tali associazioni erano previste infatti tre Categorie: gli effettivi coloro che esercitavano esclusivamente l’attività giornalistica, i pubblicisti, ai quali era concesso svolgere con il giornalismo anche altre professioni, e i frequentatori, cioè quelle personalità del mondo culturale e politico che con carattere di periodicità pubblicavano articoli su quotidiani e, in genere, sulla stampa. Nel 1908 avviene in Italia il primo riconoscimento giuridico della professione e la nascita del primo embrione di albo: la legge n. 406 del 9 luglio, infatti, concede, ai giornalisti 8 scontrini ferroviari con la riduzione del 75% sulle tariffe. E lo concede a coloro che “fanno del giornalismo la professione abituale, unica e retribuita”. Sempre questa legge prevede la costituzione di un’apposita commissione presso le Ferrovie dello Stato con lo scopo di compilare l’elenco de direttori, dei redattori e dei corrispondenti di quotidiani ai quali concedere gli scontrini. L’albo viene poi recepito in sede contrattuale nel marzo del 1925 quando fra la Federazione della Stampa e gli editori fu firmato un accordo che prevedeva la costituzione presso ciascuna Associazione regionale di un comitato paritetico giornalisti – editori per la compilazione dell’albo locale. Al centro venne costituito un comitato d’appello per giudicare sui ricorsi avverso l’esclusione dagli albi locali. Nel contratto stipulato poi il 14 luglio del ’25, si affermava che dovevano considerarsi “giornalisti professionisti coloro che da almeno 18 mesi facciano del giornalismo la professione unica retribuita”. Sempre nel ’25, e precisamente a dicembre, con la legge n. 2307, fu istituito l’Ordine dei Giornalisti avente le sue sedi nelle città dove esisteva la Corte d’Appello. L’Ordine avrebbe dovuto formare gli albi locali e solo agli iscritti sarebbe stato consentito di esercitare la professione. La normativa non ebbe però alcun seguito. Anzi, avvenne che nel febbraio del ’28 un Regio decreto – ignorando la precedente legge – dette norme soltanto per “l’istituzione dell’albo professionale dei giornalisti”. Ciò è facilmente spiegabile: nel ’26 era stato infatti istituito il sistema del “Sindacato unico di diritto pubblico” per tutte le categorie dei professionisti. Con questo sistema venivano mantenuti in vita – con forti limitazioni – gli ordini già esistenti. Gli altri come l’Ordine dei Giornalisti, furono invece bloccati. Il Regio Decreto del ’28 prevedeva l’albo dei giornalisti suddiviso in tre distinti elenchi: i professionisti (cioè coloro che da almeno 18 mesi esercitavano esclusivamente la professione giornalistica), i praticanti (coloro che pur esercitando esclusivamente la professione non avevano raggiunto l’anzianità di 18 mesi o i 21 anni di età) e i pubblicisti (coloro che esercitavano, oltre all’attività retribuita di giornalista, anche altre attività o altre professioni). Sotto il profilo della disciplina sostanziale, c’è una certa continuità con il passato e una certa somiglianza con l’ordinamento professionale attuale: le categorie (i professionisti, i praticanti e i pubblicisti), i 18 mesi di pratica sono previsti ancora oggi, ecc. Non si può però parlare di un organismo autogovernato dai giornalisti; l’albo era infatti gestito da un comitato di 5 membri nominati dal Ministro di Grazia e Giustizia di concerto con il Ministero dell’Interno e delle Corporazioni. Contro le decisioni del Comitato dell’albo si poteva ricorrere ad una commissione superiore per la stampa composta da 10 membri; commissione nominata con decreto su proposta del Ministro di Grazia e Giustizia di concerto anche qui con il Ministero dell’Interno e delle Corporazioni. Dei 10 membri, 5 erano scelti fra i giornalisti designati dal Direttorio del Sindacato Nazionale Fascista. Caduto il fascismo rinascono gli organismi della categoria basati sulla libera associazione. Per la prima volta viene ricostituita la Federazione della Stampa (26 luglio 1943) presso il Circolo della Stampa di Palazzo Marignoli a Roma. Il Sindacato si pose subito il problema dell’albo. Le strade da seguire potevano essere: 1) abolire tout court la legislazione fascista; 2) disciplinare ex novo la professione; 3) accertare la legislazione del ’28 con alcuni correttivi. Fu scelta quest’ultima via e il Sindacato ottenne dal governo (peraltro presieduto da un antico Presidente della Federazione della Stampa stessa, l’on. Ivanoe Bonomi) l’emanazione di un decreto che sostituiva i Comitati interregionali per l’albo e la Commissione Superiore per la stampa con una Commissione Unica, avente sede a Roma, alla quale veniva affidata la tenuta degli 11 albi regionali e interregionali e la disciplina degli iscritti (D.L.L. 23.10.1944). Questa Commissione Unica avrebbe dovuto avere un carattere provvisorio e invece rimase in vita fino al 1963 quando, appunto, nacque l’ordinamento professionale. Essa però ha costituito una prima formula di autogoverno della categoria in quanto i suoi componenti, pur se nominati dal Ministero di Grazia e Giustizia, venivano tutti designati dal Sindacato dei giornalisti italiani. La Commissione, pur avendo carattere nazionale, si organizzò perifericamente istituendo presso ciascuno degli 11 albi regionali sub Commissioni o Comitati delegati, ai quali furono affidati i compiti di istruire le istanze di iscrizione. In questa maniera la Commissione Unica assicurava di fatto, se non di diritto, un doppio esame di merito di ciascun iscritto, anche se la deliberazione definitiva apparteneva alla sede nazionale. Nel 1959 il Ministro di Grazia e Giustizia, l’on. Gonella, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, presentò alla Camera il disegno di legge n. 1563 sull’ordinamento della professione giornalistica. Le ripetute sollecitazioni della Federazione della Stampa, in particolare i documenti approvati al Congresso di Sorrento del ’62, ebbero l’effetto di imprimere ai lavori della Commissione un ritmo più accelerato, tanto che il disegno di legge fu approvato all’unanimità e con il voto favorevole di tutti i gruppi della Camera in sede legislativa dalla Commissione il 12 dicembre 1962 e trasmesso cinque giorni dopo alla presidenza del Senato. Il disegno di legge fu infatti esaminato, sempre in sede legislativa, dalla Commissione del Senato e, in una sola seduta, il 24 gennaio 1963, ottenne l’approvazione definitiva. (Fonte: ODG nazionale )




LUTTO. COSTANZO, ON. BRAMBILLA: “ADDIO A UN GRANDE AMICO DEGLI ANIMALI”



“L’Italia perde non solo un maestro di giornalismo, un gigante della comunicazione, un uomo di straordinaria creatività, ma anche un grande amico degli animali e strenuo difensore dei loro diritti. Non potrò mai dimenticare l’entusiasmo con cui accettò di diventare “garante” – con Margherita Hack e Franco Zeffirelli tra gli altri – del movimento “La coscienza degli animali” di cui sono stata fondatrice insieme con Umberto Veronesi. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato, ci mancherai”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente, ricorda Maurizio Costanzo, scomparso oggi.




‘Al servizio del Paese’, storia della Polizia di Stato  in 500 scatti : la piattaforma digitale realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’Ansa, dall’ingresso delle donne agli arresti eccellenti .

 

Un progetto nato durante la pandemia da un’idea dell’Ufficio Comunicazione della Polizia di Stato, ossia di digitalizzare il patrimonio fotografico di Polizia Moderna, composto da oltre 50mila scatti, che insieme all’archivio dell’ANSA  hanno dato vita ad un progetto digitale sulla storia e sul presente della Polizia,  pensato per raccontare attraverso le immagini il lavoro ‘Al servizio del Paese’.

La piattaforma  digitale “Al servizio del Paese. Frammenti di storia italiana attraverso le immagini della Polizia” è  strutturata in sette sezioni da sfogliare con oltre 500 immagini: presenti le grandi notizie, impresse nelle memoria di tutti, e l’impegno quotidiano, raccontati con scatti iconici, fotogallery, video, brevi testi e i take dell’ANSA.

Dalle immagini dell’archivio di Polizia Moderna, “la memoria visiva della nostra istituzione”, spiega il capo della Polizia direttore Generale della Pubblica Sicurezza  Prefetto Lamberto Giannini, “ci siamo resi conto che queste foto raccontano non solo il nostro lavoro ma i passaggi storici e i cambiamenti del nostro Paese. Abbiamo voluto che questo patrimonio fosse letto e interpretato anche da un occhio esterno. L’ANSA ha dato sistematicità a questa pubblicazione e integrato questo patrimonio con tanti scatti, belli e interessanti”.

Si parte dall’impegno contro le mafie, le grandi inchieste, le stragi, le catture di latitanti eccellenti; poi la lotta al terrorismo e come le forze di Polizia si sono strutturate per reagire alla strategia della tensione e alle più recenti sfide. Ampio spazio è dedicato alle specialità, l’ossatura della Polizia, che si è adattata alla società che cambia. C’è poi una sezione sulle donne, dal loro ingresso 60 anni fa ad oggi.  Il quinto capitolo è dedicato alla sicurezza dei cittadini, la missione di ogni poliziotto. Quello successivo ai grandi eventi e alla gestione dell’ordine pubblico, così come è cambiato negli ultimi 20 anni.  Infine, l’ultimo capitolo, sul valore dello sport, è una rassegna dei grandi campioni italiani di ieri e di oggi.

La piattaforma è progettata per essere utilizzata dai tablet, per apprezzare le immagini che scorrono sullo schermo, ma anche per gli smartphone. Si rivolge, dice il direttore dell’ANSA Luigi Contu, “ai ragazzi e alle ragazze italiane che sempre di più si informano e cercano di capire la realtà attraverso le piattaforme digitali e i social. Questo libro è dedicato anche a loro”.




LA PRESENZA DI CARIFERMO ALLE FIERE DELLA CALZATURA

 

 

Una delegazione della Carifermo ha partecipato al Micam Shoevent ed a Lineapelle, fiere tenutesi in questi giorni a Milano, confermando la sua presenza e la sua vicinanza alla filiera del calzaturiero, mai mancata neanche nelle ultime edizioni segnate dalla pandemia.

 

Un’edizione incoraggiante, che ha visto 102 aziende marchigiane protagoniste al Micam e 94 a Lineapelle, con segnali di ripartenza e l’apertura anche su nuovi mercati come gli Usa e il Sud Africa.

 

Erano presenti al Micam il Direttore Generale di Carifermo Ermanno Traini, la responsabile del Marketing Aziende Rita Marilungo, il responsabile della Hub di Fermo Juri Di Tullio e il Coordinatore Imprese della Hub di Civitanova Marche Andrea Boccatonda.

 

Afferma il Direttore Generale Ermanno Traini: “Da più parti viene riconosciuto il talento dei nostri imprenditori e la qualità dei nostri prodotti. Dobbiamo riconoscere loro il merito di aver continuato a lavorare con tenacia e ad impegnarsi per mantenere alto il livello del prodotto, forti di una grande tradizione, pur nelle difficoltà degli ultimi anni che tutti conosciamo. Siamo qui, prudenti ma con rinnovata fiducia ed ottimismo, supportati dai numeri che arrivano dalle prime manifestazioni di inizio 2023 che riguardano le stagioni autunno-inverno 2023/2024. Vogliamo sostenere e supportare le diverse realtà, consapevoli dell’importanza di tutta la filiera per la programmazione dei prossimi mesi; con una visione chiara e strategica realizzeremo insieme progetti ambiziosi per la crescita economica del nostro territorio.”




ANA: raccolta fondi pro Turchia e Siria

Il terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha mietuto migliaia di vittime, portando devastazione in una delle zone più povere e martoriate del mondo. Un’emergenza umanitaria che, ora dopo ora, diventa sempre più grave.

L’Associazione Nazionale Alpini vuole dare un segnale di solidarietà, aiutando la popolazione colpita e fornendo sostegno anche nella fase di ricostruzione, quando potrà iniziare.

È per questo che è stata aperta la raccolta fondi “Pro terremotati Turchia e Siria”, attraverso cui chiunque può dare il proprio contributo con un bonifico bancario sul conto corrente di:

BANCA INTESA SANPAOLO – FIL. 55000 – Milano
intestato a FONDAZIONE A.N.A. ONLUS
VIA MARSALA 9 20121 MILANO
CAUSALE “PRO TERREMOTATI TURCHIA E SIRIA”
IBAN IT45 J030 6909 6061 0000 0193 791
BIC: BCITITMM

Non è prevista la raccolta di generi di conforto e materiali vari.




CARIFERMO E APM  PARTNER PER  I SERVIZI MACERATESI

 

 

 

 

 

Carifermo e APM (Azienda Pluriservizi Macerata S.p.A.) stanno collaborando con l’obiettivo di continuare ad investire sul territorio maceratese, potenziandone ulteriormente il servizio idrico.

I due enti hanno sottoscritto un’importante operazione di finanziamento che andrà a migliorare la gestione della rete idrica e fognaria dei comuni gestiti dalla Società controllata dal Comune di Macerata.

 

L’A.P.M. S.p.A.oltre al servizio idrico integrato dei comuni soci gestisce i servizi del Comune di Macerata: il trasporto pubblico locale urbano, la sosta a pagamento dei parcheggi su strada e in struttura, le lampade votive del Civico Cimitero e le tre farmacie comunali di Corso Cavour, di Piediripa e di via Pace.

Oltre al Comune di Macerata, fanno parte dell’A.P.M. S.p.A. i Comuni di Pollenza, Treia, Appignano, Corridonia, Montecosaro, Morrovalle e Castelfidardo.

 

La Cassa di Risparmio di Fermo, che conta oggi 12 Filiali nella provincia maceratese, è presente a Macerata dal 12 febbraio 1990, operando da subito in piena autonomia e dando forza e sostegno ai vari progetti di sviluppo locale, come questo realizzato con l’APM.

 

La storia di Carifermo e le sue professionalità continuano a restare a disposizione del territorio maceratese per poter contribuire fattivamente alla sua ulteriore crescita. La Banca, soddisfatta della nuova collaborazione, vuole essere accanto agli Enti per accompagnarli verso la digitalizzazione e l’adeguamento alle recenti normative sul tema.

 

 




ESERCITO ITALIANO: PUBBLICATI I CONCORSI PER ACCADEMIA MILITARE DI MODENA  E AUFP

 

Nei giorni scorsi sono stati indetti i concorsi per il reclutamento nell’Accademia Militare di Modena e Allievo Ufficiale Ferma Prefissata.

Devi solo scegliere e potrai far parte di una Forza Armata dinamica, moderna e tecnologica, sarai in grado di fornire supporto ed expertise per lo svolgimento di attività impegnative ma entusiasmanti confrontandoti anche, a livello internazionale, con realtà e culture differenti.

Sii consapevole che entrare a far parte dell’Esercito dipenderà dalla Tua motivazione, dal Tuo pregresso bagaglio culturale e professionale e dall’impegno che metterai nella preparazione alle prove.

 

Per maggiori informazioni visitare il sito  https://concorsi.difesa.it

 

Tutti i altri requisiti possono essere consultati leggendo il Bando di Concorso, o contattando il Comando Militare Esercito “Abruzzo Molise” – Ufficio Reclutamento e Comunicazione Sezione PI/PR/IP

Telefono 0862/25345, 0862/412552  int. 0211

Mobile 335-1889483
infoconcorsi@cmeaq.esercito.difesa.it

 




APPENNINO SENZA NEVE, LIRIS E SIGISMONDI ALL’INCONTRO CON IL MINISTRO SANTANCHÈ: SUBITO INTERVENTI E FONDI CERTI PER RISTORARE IMPRESE

ROMA – “Servono risposte immediate e l’impegno assunto dal ministro dimostra ottime intenzioni alle quali ora devono conseguire determinazioni e fondi certi subito per ristorare le imprese in ginocchio a causa della mancanza di neve sull’Appennino”.
Lo affermano i senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris ed Etelwardo Sigismondi, eletti in Abruzzo, che hanno partecipato all’incontro che questa mattina il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha tenuto con gli operatori turistici le Regioni interessate.
“Ancora una volta il governo Meloni dimostra presenza e ascolto ai territori. Sulla mancanza di neve che sta causando danni economici senza precedenti a interi comprensori”, rilevano i due parlamentari, “è stata pronta l’iniziativa del ministro con la convocazione del tavolo che si è svolto stamane, con l’obiettivo di recepire le istanze delle Regioni e delle categorie di settore”.
“Un ambito, quello del turismo invernale, già provato da due anni di pandemia, che oggi torna a lanciare un grido di allarme alle istituzioni”, aggiungono Liris e Sigismondi, “soprattutto dopo il flop delle festività natalizie e con la forte preoccupazione che il clima mantenga condizioni sfavorevoli, con conseguente grave impatto economico sulle imprese e sui dipendenti”.
“Il tavolo di lavoro che si è costituito ha, nell’immediato, l’obiettivo di studiare un pacchetto di aiuti destinato alle imprese in grado di ridurre le conseguenze negative causate dall’impossibilità di azionare gli impianti sciistici”, spiegano infine i due senatori, “ma più a lungo termine quello di pensare politiche di sviluppo e di ammodernamento delle strutture di risalita e innevamento artificiale, con la creazione di un fondo speciale per la montagna”.

 




ANTONIO PERAGINE DIVENTA VICE PRESIDENTE DI RETEWEBITALIA.NET, IL NETWORK DI 60 QUOTIDIANI ONLINE ITALIANI

 

 

Il dr. Antonio Peragine, nato a Bitettoe barese di adozione, giornalista e direttore dei quotidiani online Il Corriere Nazionale(www.corrierenazionale.net), Corriere di Puglia e Lucania (www.corrierepl.it), Radici (www.progetto-radici.it) e StampaParlamento (wwww.stampaparlamento.it), nonché direttore del Dipartimento Giornalismo e Relazioni pubbliche internazionali, Etica e Dinamiche dell’informazione dell’Università Federiciana Popolare, presidente dell’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo(ANIM),
presidente dell’Associazione Giornalisti e Pubblicisti Liberi (ANGPL), già responsabile di redazione per il Centro Sud Italia è ora anche vicePresidente di Retewebitalia.net.

Retewebitalia.net è il primo network italiano di 60 quotidiani online consorziati, con testate giornalistiche italiane dal nord al sud, costruito con l’impegno e la fiducia dei Direttori e degli Editori di tutte le redazioni presenti. E’ fondato sulla collaborazione e la pubblicazione delle web news che i quotidiani diffondono e si scambiano tra loro, per un servizio di informazione capillare nei territori di tutta Italia. La web news diffonde e storicizza la notizia, generando il progresso e la crescita del nostro grande Paese. Un servizio sociale, quindi, di informazione in crescita a sostegno dell’Editoria italiana online.

Ora, con la nomina a vice Presidente del dr. Antonio Peragine (direttore@corrierenazionale.net), la struttura di Retewebitalia.net si potenzia con una maggiore informazione e diffusione delle notizie in Italia e nel mondo. Retewebitalia.net Communication Corporate saràquindi ancor più struttura unica che permetterà la pubblicazione della medesima notizia contemporaneamente su tutti i quotidiani, con livelli divisibilità ed indicizzazione inimitabili. L’attività e le campagne di servizio sono svolte, ad oggi, per imprese di tutti i settori e volume d’affari, quali:

Istituti Bancari – dove lavoriamo per comunicazioni di sostegno al settore;
Politica – molti tra i più noti politici del momento, di ogni appartenenza, hanno rilasciato le loro interviste sul nostro network soprattutto per la capacità di diffusione dimostrata;
Servizio di informative – tramite una banca dati di 1.260.000 contatti iscritti alle newsletter degli oltre 60 quotidiani consorziati, divisi per una selezionata qualità di utenti;
Campagne stampa – in abbinamento al web, sui quotidiani cartacei nazionali più autorevoli di tutti i settori;
Strategia di comunicazione – su necessità del cliente;
TV – interviste e presenze nei programmi tematici;
Cura dell’immagine del Cliente – per la presentazione sui media;
Collaborazione con le agenzie di comunicazione per pubblicazioni immediate e di crisi.

Retewebitalia.net si pone come interlocutore nella politica, nella cultura e nel servizio sociale, specie dei ceti più deboli e di tutti coloro che intendono rilanciare il dialogo e la concertazione attraverso la comunicazione di qualità, nonché la crescita professionale delle risorse umane che operano nel settore della Comunicazione.

Il presidente del Network, dr. Marcello Silvestri, ha dichiarato che “[…]la nomina del Dott. Antonio Peragine a vice Presidente nel Boarddi Retewebitalia.net è incarico che evidenzia le Sue importanticapacità di relazionamento culturale ed umano, e sarà polo di nuovesinergie ed energie nel cuore pulsante del Paese: un grande editore eprotagonista della comunicazione italiana”.