Sant’Omero (TE). XIII edizione del Premio Racconto breve 2018 “Giammario Sgattoni”, sul tema: “Il Natale nel cuore. Le tue memorie”.

L’Associazione Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero (Te), con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sant’Omero e in collaborazione con il Cram, Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, indìce la XIII edizione del Premio Racconto breve 2018 “Giammario Sgattoni”, sul tema: “Il Natale nel cuore. Le tue memorie”.

logo Premio 2018, di Nino Di Fazio

Al concorso, dedicato al giornalista, scrittore e poeta teramano, possono partecipare tutti coloro che abbiano compiuto i 14 anni di età alla data del 1° gennaio 2018.

Il Premio, a partecipazione gratuita, presenta quest’anno una importante novità. Oltre alla tradizionale sezione dedicata ai residenti in Italia, l’organizzazione ha previsto quella rivolta agli abruzzesi residenti all’estero.

Tanti sono i premi previsti per i vincitori del concorso. In particolar modo, il primo classificato degli abruzzesi residenti all’estero potrà godere di un soggiorno in Abruzzo comprensivo di viaggio aereo, transfer e pensione completa per tre notti, offerto dal Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo; e di una medaglia in argento 925% offerta e realizzata a mano dai Maestri Orafi Fabio e Giampiero Verna, di Pescara. Il primo classificato nella sezione residenti in Italia, invece, riceverà un soggiorno, per due persone, di due notti a Castelli patria della ceramica, tra i borghi più belli d’Italia. Il vincitore avrà, inoltre, la possibilità di dipingere, a tema libero, due piatti in ceramica all’interno dello stesso Hotel-Laboratorio, seguito dai Maestri Nino e Giantommaso Di Simone.

All’interno del concorso, saranno assegnati anche il Premio al miglior Autore abruzzese, all’autore più giovane miglior classificato e alcuni premi speciali.

L’editore Domenico Verdone di Castelli (www.labottegadellearti.it) si riserva di pubblicare una antologia dei migliori racconti dell’edizione di quest’anno.

La partecipazione scadrà il 24 aprile 2018.

La premiazione si svolgerà a Garrufo la sera del 2 agosto 2018 in occasione della decima edizione della rassegna umoristica “Sorridi con gusto”.

Tra le novità di quest’anno vi è la realizzazione del sito del Premio: www.premiosgattoni.it. Sarà possibile scaricare il regolamento della nuova edizione e leggere gli avvenimenti che hanno contribuito a fare la storia dell’iniziativa.

L’Associazione Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero (Te), con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sant’Omero e in collaborazione con il Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo), indìce la XIII edizione del Premio Racconto breve 2018 “Giammario Sgattoni”, sul tema:

 

Il Natale nel cuore. Le tue memorie

 

 

  1. Possono partecipare tutti quelli che abbiano compiuto i quattordici anni di età alla data del 1° gennaio 2018.
  2. Il Premio è articolato in due sezioni:

Sez. A: residenti in Italia;

Sez. B: abruzzesi residenti all’estero.

Per entrambe le sezioni:

  1. La partecipazione è gratuita per ciascuna sezione.
  2. Per ciascuna sezione ogni concorrente può presentare un solo racconto.
  3. Per ciascuna sezione i testi non devono superare la lunghezza di n. 16.000 battute, spazi inclusi. Non si calcolano le battute del titolo che dovrà essere sempre scritto a inizio del racconto.
  4. Per ciascuna sezione gli elaborati devono essere inediti: non devono, cioè, essere stati pubblicati su carta o sul web. Di eventuali plagi risponderanno personalmente gli autori.
  5. Per ciascuna sezione gli elaborati devono essere scritti in lingua italiana.
  6. I racconti di ciascuna sezione possono aver già partecipato ad altri concorsi, purché non abbiano ricevuto premi o menzioni particolari. L’autore, pertanto, dovrà dichiarare che il lavoro è inedito e che non è risultato assegnatario, in altri concorsi letterari, di premi di qualsiasi tipologia.

Per la Sez A – residenti in Italia:

  1. Si richiedono n. 7 (sette) copie del racconto. Il materiale dovrà essere inviato entro il 24 aprile 2018, sia su supporto cartaceo, sia su supporto informatico (file.doc), tramite servizio postale a: “Premio racconto breve” c/o Pro Loco di Garrufo, Via Nazionale, 93 – 64027 GARRUFO di SANT’OMERO (Te). Non verranno accettati i racconti inviati solo in formato cartaceo o solo in quello informatico.
  2. Le buste contenenti le opere, con timbro postale successivo alla data suindicata, non verranno tenute in considerazione.
  3. I dattiloscritti, in forma anonima, devono essere inseriti in busta chiusa senza mittente, per garantire un assoluto anonimato.
  4. Il nominativo, l’età degli autori, i recapiti (residenza, indirizzo, telefono, e-mail), il titolo del racconto e il CD con il file. doc, vanno inclusi in una seconda busta sigillata e inserita nel plico di cui al punto 11 del regolamento, sempre in forma anonima. Oltre a quanto sopra specificato, non sono richieste altre informazioni sugli autori. Sul Cd non devono essere incollate etichette di nessun tipo. Non si accettano racconti senza il Cd incluso.

Per la sez. B – abruzzesi residenti all’estero:

  1. I racconti devono essere spediti entro il 24 aprile 2018, all’indirizzo di posta elettronica di Enrico Di Carlo, garante del concorso: enricodica@libero.it. I racconti dovranno essere inviati sia in formato word sia in Pdf, in forma anonima (cioè senza la firma). In un altro allegato si scriveranno tutti i dati relativi all’autore e al racconto (residenza, indirizzo, telefono, e-mail e il titolo del racconto).
  2. Per informazioni contattare Enrico Di Carlo: : + 39 320.0697431 (ore pomeridiane); enricodica@libero.it. Oppure telefonare (ore pomeridiane) al : + 39 328.8967619, o consultare il sito del Premio: premiosgattoni.it.
  3. Non verranno presi in considerazione racconti che eccedano la lunghezza stabilita e che, per gli argomenti trattati, contrari alla morale pubblica, a insindacabile giudizio della Giuria possano esporre l’organizzazione o i singoli soggetti a contenziosi di tipo legale o possano risultare lesivi della loro immagine.
  4. I lavori partecipanti al Premio non saranno restituiti in quanto costituiranno parte integrante dell’archivio del Premio medesimo.
  5. Gli autori, per il fatto stesso di partecipare al presente concorso, autorizzano l’organizzazione del medesimo a pubblicare le proprie opere se e dove verrà ritenuto opportuno (libri, giornali, riviste, web), rinunciando, già dal momento in cui partecipano al concorso, a qualsiasi pretesa economica o di natura giuridica in ordine ai diritti d’autore, ma conservano la paternità delle proprie opere.
  6. La Giuria, nominata dalla Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero e resa nota in concomitanza con la pubblicazione dei vincitori, esaminerà i lavori concorrenti e, in base ai criteri e motivi stabiliti per l’assegnazione dei premi, stilerà due differenti graduatorie, redigendo una relazione conclusiva.

 

  1. I PREMI CONSISTONO IN:

Primo classificato abruzzesi residente all’estero:

  • Soggiorno in Abruzzo comprensivo di viaggio aereo, transfer e pensione completa per tre notti, offerto dal Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo – C.R.A.M. – Regione Abruzzo. I dettagli del premio verranno successivamente comunicati.
    • Medaglia in argento 925% offerta e realizzata a mano dai Maestri Orafi Fabio e Giampiero Verna, di Pescara, con l’antica tecnica dell’incisione e fusione a cera persa, raffigurante in rilievo da un lato la “Presentosa”, gioiello tipico e tradizionale della regione Abruzzo (vernaoro.com; tel. 085.380288).
  • Attestato di partecipazione.

 

Primo classificato residente in Italia:

  • Soggiorno per due persone, per due notti, a Castelli (Te), patria della ceramica, tra i borghi più belli d’Italia, dove l’Hotel Art’é (tel. 0861.979314; hotel-arte.it) offre un pernottamento in camera matrimoniale con prima colazione. L’altro pernottamento con prima colazione è offerto, nello stesso albergo, dalla Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero. Il vincitore avrà, inoltre, la possibilità di dipingere, a tema libero, due piatti in ceramica (uno per sé e l’altro per la Pro Loco di Garrufo), all’interno dello stesso Hotel-Laboratorio, seguito dai Maestri Nino e Giantommaso Di Simone.
  • L’Editore Verdone di Castelli (tel. 0861.979402; labottegadellearti.it) offre il pranzo o la cena in un ristorante locale o, in alternativa, la possibilità di visitare il territorio circostante.
  • Attestato di partecipazione.

 

Secondo classificato residente in Italia:

  • Soggiorno per due persone, per una notte, offerto dal “Casale dei ciliegi” ( 335.7406495-335.7406491; www.casaledeiciliegi.it), nelle campagne di Campli (Te), con pernottamento in camera matrimoniale e prima colazione.
  • L’Hotel Ristorante “Zunica 1880” di Civitella del Tronto (Te), offre al vincitore e all’accompagnatore pranzo o cena in uno dei borghi più caratteristici d’Italia (tel. 0861 91319; hotelzunica.it).
  • Il vincitore e l’accompagnatore avranno, inoltre, la possibilità di visitare la Fortezza di Civitella del Tronto, una delle più grandi e importanti opere d’ingegneria militare d’Europa. L’ingresso è offerto dai gestori della Fortezza medesima, le Società Integra e Pulchra (fortezzadicivitella.it).
  • Attestato di partecipazione.

Terzo classificato residente in Italia:

  • Soggiorno per due persone, per una notte, con prima colazione, offerto da Villa Pompa B&B, in località Floriano di Campli (Te) (tel. 0861.509009; 338.8125344; affittacamerevillapompa.it).
  • La Pro Loco di Garrufo di Sant’Omero, offre al vincitore e all’accompagnatore un soggiorno presso lo stabilimento balneare ‘Chalet Lidian’, a Villa Rosa di Martinsicuro (Te), Lungomare Italia, 1, (tel. 0861.751333; chaletlidian.it) comprensivo di 1 ombrellone e 2 lettini in posto ottimale epranzo.
  • Attestato di partecipazione.

 

Premio al miglior Autore abruzzese:

  • Soggiorno per due persone, con prima colazione offerto dal “B&B Sul Frantoio”, a Fossacesia (Ch), località della “Costa dei trabocchi” (tel. 0872.607291; 333.7513941; stanteluciani.com). La cena, sempre per due persone, è offerta dal Ristorante Caldora Punta Vallevò, SS16 Adriatica Nord, 66020 Vallevò, Rocca San Giovanni (Ch), (tel. 0872.609185; www.puntavallevocaldora.it; info@puntavallevocaldora.it). Il periodo di utilizzo del premio verrà concordato con le strutture ospitanti.
  • Se il premio dovesse coincidere con uno dei primi tre classificati, non sarà cumulabile. Pertanto, andrà al migliore autore abruzzese successivo in graduatoria.
  • Attestato di partecipazione.

 

Premio “Mosto cotto – Cantina Cirrià” all’Autore più giovane miglior classificato (al di sotto dei 35 anni compiuti) residente in Italia:

  • L’Azienda “Cantina Cirrià” di Controguerra (Te) (tel. 0861.737030; mostocotto.bio), premia l’autore più giovane miglior classificato, con alcuni dei suoi prodotti.
  • Se il premio dovesse coincidere con uno dei primi tre classificati, non sarà cumulabile. Pertanto, verrà assegnato al miglior autore giovane, successivo in graduatoria.
  • Attestato di partecipazione.

 

Premio “Corfinio-Barattucci” per i residenti in Italia:

  • L’azienda liquoristica chietina, in occasione del suo centosessantesimo anno di attività, premia il racconto che meglio abbia saputo esprimere la ‘magia’ del presepe (corfiniobarattucci.com), con alcuni dei suoi storici prodotti.
  • Se il premio dovesse coincidere con uno dei primi tre classificati, non sarà cumulabile. Pertanto, verrà assegnato al miglior racconto (con le caratteristiche richieste) successivo in graduatoria.
  • Attestato di partecipazione.

 

Premio “Luigi D’Amico-Parrozzo” per i residenti in Italia:

  • La Ditta “Luigi D’Amico-Parrozzo” di Pescara (luigidamicopescara.it), premia il racconto che meglio ricostruisca storicamente una ricetta natalizia abruzzese, con alcuni dei suoi storici prodotti.
  • Se il premio dovesse coincidere con uno dei primi tre classificati, non sarà cumulabile. Pertanto, verrà assegnato al miglior racconto (con le caratteristiche richieste) successivo in graduatoria.
  • Attestato di partecipazione.

 

  1. Nel caso in cui i premi non dovessero essere ritirati il giorno stesso della premiazione, decadranno. Il vincitore riceverà, quindi, il solo attestato di partecipazione.
  2. La partecipazione al Premio implica l’automatica accettazione da parte dei concorrenti di tutte le norme del bando e l’accettazione del D.Lgs. n. 196/2003 sulla privacy.
  3. Il giudizio della Giuria è inappellabile e insindacabile.
  4. L’organizzazione non fornirà ai partecipanti alcun tipo di spiegazione in merito a eventuale esclusione dal concorso e ai criteri di valutazione. Inoltre, ove si renda necessario, si riserva il diritto di portare variazioni al piano premi.
  5. La premiazione avrà luogo la sera del 2 agosto 2018, nel corso della X Rassegna umoristica “Sorridi con gusto”, inserita nell’ambito della manifestazione enogastronomica “Garrufo con Gusto” che si svolgerà dal 2 all’8 agosto, in Garrufo di Sant’Omero (Te).
  6. La data verrà confermata per tempo, sia telefonicamente sia per posta elettronica. Altre informazioni relative al Premio saranno pubblicate nel sito premiosgattoni.it.
  7. L’editore Verdone di Castelli (labottegadellearti.it) si riserva di pubblicare una antologia dei migliori racconti dell’edizione di quest’anno.

 

ASSOCIAZIONE  TURISTICA  “PRO LOCO GARRUFO”

Via Nazionale, 93 | 64027 GARRUFO DI SANT’OMERO (TE)

P.I. 01577880675 www.garrufo.it | proloco.garrufo@gmail.com

 

Abruzzo presepe d’Italia

https://it.wikipedia.org/wiki/Presepe_abruzzese

 




Montesilvano. I premiati della 13° Edizione del “Premio Zimei – Moschettiere d’Abruzzo” 2017

OGGI SABATO 9 dicembre, ore 10, presso il “Grand Hotel Adriatico” di Montesilvano

Zimei 2017

Sala gremita, attenta e a tratti commossa presso il “Grand Hotel Adriatico” dove si é tenuta la 13° Edizione del “Premio Zimei – Moschettiere d’Abruzzo” manifestazione nata nel 2005 con l’intento di affrontare ed evidenziare le problematiche delle classi più disagiate. Farlo dinanzi a chi ha avuto merito e fortuna di poter emergere rafforza tale impegno. Negli anni hanno ricevuto, tra gli altri, il “Premio Zimei – Moschettiere d’Abruzzo: Remo Gaspari, Gianni Letta, Giovanni Legnini, l’ammiraglio Venturoni, Franco Marini, Marco Pannella, il Comandante della GdF Toschi, Carlo Delle Piane e il Prefetto Luigi Savina. Quest’anno hanno riceveranno il riconoscimento:

Premio Zimei 2017

Giorgio Benvenuto già Segretario Generale UIL; Nicola Marini – giornalista Rai; On. Giuseppe Quieti; Bruno Pace – campione di calcio; Franco Pasqualone – storico vignettista; Mauro Cerasoli – matematico; Ennio Di Francesco – promotore del “Movimento per la democratizzazione e riforma della Polizia “; Marcello Spadone – Chef di fama mondiale; Antico Pastificio Rosetano Verrigni; Sezione “italiani all’estero”: Lucio Borsari – fotoreporter e “alla memoria” Andrea Gabriele – musicista e sound designer.

Al grande giornalista, primo direttore de “Il Centro”, UGO ZATTERIN é antato il “Premio Zimei – Moschettiere d’Abruzzo” – alla memoria. Ha ritirato il Premio il giornalista Lorenzo Colantonio.

Per Geremia Mancini. “ Il Premio Zimei è oramai nel cuore degli abruzzesi. Negli anni abbiamo premiato le vere eccellenze del nostro territorio e affrontato con forza, determinazione e proposte le esigenze dei più deboli. Così é stato anche quest’anno.”

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Nella foto: Giorgio Benvenuto riceve il premio; Foto 2: tutti i “Moschettieri d’Abruzzo” 2017.




GLI  ZAMPOGNARI  NELLE  TRADIZIONI  NATALIZIE  ITALIANE Antonio Bini

 

di Antonio Bini

Moscufo – Zampognari

Si è svolto a Moscufo l’VIII Raduno degli Zampognari promosso dal comune e dall’Associazione Zampogne d’Abruzzo, con la collaborazione della Proloco e delle  altre associazioni presenti sul territorio.

Moscufo – Zampognari

L’evento, che riporta alle tradizioni natalizie del passato, è stato in parte condizionato dal maltempo, che non ha peraltro impedito a diversi appassionati di raggiungere il paese da varie parti d’Italia.

L’antico mondo degli zampognari,  che l’Associazione Zampogne d’Abruzzo si impegna da anni a recuperare e valorizzare, emozionano ancora una vasta platea di persone, come dimostrato da diversi servizi andati in onda su TG4 e TG5, a cura del giornalista Gianluigi Armaroli, che hanno introdotto il tema del Natale 2017 in Italia. Il presidente dell’Associazione, Tonino Toracchio, nelle dichiarazioni rilasciate ha ricordato gli sforzi sostenuti per salvaguardare le tradizioni musicali legate allo strumento simbolo della civiltà pastorale che negli anni scorsi erano andate quasi del tutto perdute. Tutto questo nel disinteresse delle istituzioni e talvolta anche dei media. Eppure anche dei giovanissimi si sono accostati negli ultimi anni con passione alla zampogna, dedicandosi  allo  studio della musica e dello strumento. Tra questi anche due ragazze Irene Di Marco e Miriana Varalli. Segnali evidenti del superamento di una figura che per secoli era stata esclusivamente maschile.  Altri giovani, Manuel D’Armi, Marcello Sacerdote, Luigi Varalli e Cristian Di Marco hanno formato un quartetto, che hanno denominato PETRA, e sono in partenza per un tour in Svizzera, in cui proporranno un repertorio che va oltre i brani tradizionali. E’ confortante vedere e ascoltare questi giovani, che daranno un futuro alla zampogna. A Moscufo sono presenti altri musicisti che hanno recentemente suonato in Canada e Germania, sempre attesi con affetto da tanti italiani che non hanno perduto la memoria del suono della zampogna e della ciaramella.  Emerge tra tutti i musicisti presenti, anche non appartenenti all’Associazione, amicizia e armonia, è il caso di dire. Uno spirito che accomuna generazioni, dalla quindicenne, Irene Di Marco, di appena 15 anni, al meno giovane, l’ottantenne Primo Pierfelice. Una volta erano prevalentemente pastori, ora appartengono ad una eterogenea pluralità di situazioni sociali. Tra gli zampognari presenti a Moscufo anche un cardiologo, Antonino Scarinci, apprezzato ricercatore e musicologo.

Moscufo – Zampognari

Nell’ambito della manifestazione è stato ricordato il gemellaggio tra l’Associazione e il  Circolo della Zampogna di Scapoli, siglato proprio a Moscufo nel 2014. Nell’occasione il fumettista Michele Arcangelo Jocca ha donato,per il tramite dell’Associazione Zampogne d’Abruzzo, un acquerello che ritrae una coppia di zampognari con lo sfondo della cinquecentesca chiesa di Santa Maria della Pietà di Rocca Calascio, oggi divenuta una delle icone dell’Italia,  ma da considerare soprattutto come simbolo della scomparsa civiltà pastorale. L’artista romano, nato a Calascio nel 1925, fa parte della storia del fumetto italiano.   Il suo acquerello sarà destinato ad arricchire la dotazione del Museo della Zampogna allestito dal Circolo a Scapoli, che si sta impegnando per promuovere un percorso progettuale che porti a candidare all’Unesco la zampogna come patrimonio dell’umanità.

 

C’è ancora il tempo per scambiare alcune impressioni con Giulio Armaroli, personaggio noto del giornalismo televisivo, in passato anche scenografo, regista, attore e conduttore di programmi musicali. Si nota facilmente che si trova a suo agio nella manifestazione, nella piazza e tra i vicoli del paese. Anche tra i sui ricordi di infanzia nella sua Bologna ci sono con gli zampognari in giro per il centro della città nei giorni precedenti il Natale. E’ scontata la sua risposta affermativa quando gli chiedo se c’è ancora spazio nel terzo millennio per il secolare patrimonio culturale rappresentato dalla zampogna in Abruzzo, come in altre circoscritte aree geografiche dell’Italia centro-meridionale,  in cui lo strumento resiste con non poche difficoltà.

E’ purtroppo un certo provincialismo, osserva Armaroli, a costituire il principale limite che caratterizza la valorizzazione di molte importanti tradizioni del nostro paese, tra cui quella rappresentata dall’antico strumento simbolo del mondo pastorale del passato. Un provincialismo che riduce spesso a dimensioni locali valori culturali che dovrebbero invece emergere e trovare uno spazio anche nella società globalizzata di oggi, nella quale sarebbe sufficiente ricordare come questi singolari pastori musicisti in passato abbiano ispirato nelle loro opere anche tanti prestigiosi compositori stranieri, tra cui  Georg Friedrich Händel e Hector Berlioz.

 




IL LAVORO SOSPESO NEL CIELO

Oggi in Cina i ponti li costruiscono con la  SLJ900/32 della Beijing Wowjoint Machinery: 91,8 metri di lunghezza, 7,4 di larghezza e 9 di altezza per un peso mostruoso di 580 tonnellate.

Ottanta anni fa ci pensavano invece tanti uomini che salivano su pilastri altissimi e camminavano su tiranti d’acciacio che solcavano il cielo. E spesso cadevano giù, saltando letteralmente giù dalla giostra della vita, per permettere ad altri di attraversare fiumi e mari.

Anche Alfredo Zampa volò giù dal ponte. Successe nel 1936 nella baia di San Francisco. Successe mentre costruiva alacremente un ponte destinato a diventare uno skyline di San Francisco: il Golden Gate Bridge.

Ma Alfred Zampa non morì e passò il resto della vita a ringraziare Dio per avergli salvato la vita.  E dopo essersi fratturato diverse vertebre e aver trascorso mesi e mesi in ospedale e nelle cliniche di riabilitazione, risalì sulle stesse funi e continuò il suo lavoro, iniziando al tempo stesso una strenua battaglia in favore della sicurezza del lavoro. Affinché ad altri non toccasse una sorte peggiore della sua, affinché il lavoro, anche in condizioni estreme, equivalesse a dignità e sicurezza.

A distanza di tanti anni Al Zampa ha vinto la sua battaglia.

Nella vita e oltre.

Negli Stati Uniti gli unici due ponti che portano il nome italiano sono due: il   ponte Verrazzano di New York, e l’Alfred Zampa Memorial Bridge costruito nel 1973. Dedicato a un vero paladino della lotta per il diritto alla sicurezza del lavoro. La leggenda degli “Ironworkers”.

Alfred Zampa era  nato a Selby, Alfredo Zampa ma i dati della sua nascita non sono chiarissimi. Da una ricognizione nella parrocchia del paese natale (Ortucchio) si evince infatti una nuova data e un nome diverso per questo uomo destinato a entrare nella leggenda del mondo del lavoro. Nel 1903 egli nacque così probabilmente con il nome di Amedeo, figlio di Andrea (chiamato però Emilio) e nipote di Gaetano Zampa.

Arrivato negli Stati Uniti Amedeo vide trasformare il suo nome in Alfredo e come tale visse il resto dei suoi giorni, lasciando la vita terrena alla veneranda età di 95 anni. Una esistenza vissuta “A metà strada tra l’inferno e il paradiso” (questo il titolo che diede al libro in cui raccontò la sua storia), e trascorsa a pochi passi dal ponte che da alcuni anni porta il suo nome. Per 45 anni  Al Zampa lavorò sulle funi d’acciaio dei ponti americani, operaio specializzato nella costruzione e nella manutenzione dei giganti sospesi sull’acqua, condividendo con il fratello e due sorelle la vita dignitosa della comunità italiana della baia di San Francisco. In un’area segnata dalla grande presenza di nuclei siciliani e liguri (in gran parte pescatori trasformatisi in commercianti), il giovane proveniente delle aspre montagne appenniniche crebbe con il mito della sua terra d’origine senza però poterla mai riabbracciare. Al Zampa viaggiò però con la fantasia attraverso i racconti di mamma e papà, trasformando la propria esistenza in una continua sfida alla fortuna. E in una giornata di ottobre del 1936 la sorte gli lanciò la più terribile delle sfide. Iniziata come tante, sospeso a centinaia di metri d’altezza su un ponteggio del famoso Golden Gate di S. Francisco senza nessun presidio di sicurezza, Zampa scivolò sul ferro bagnato dei cavi e  precipitò sulle rocce sottostanti, salvato dalla miracolosa azione di alcune reti di protezione poste molti metri più in basso . Il giovane operaio se la cavò con  varie  lesioni ossee ma da quel giorno divenne l’esempio vivente dei miracoli tra i tanti connazionali impegnati sulle impalcature dei cantieri.

Dopo quattro anni di duro ricovero al St. Luke Hospital  decise, contro il parere di tutti, di tornare a lavorare sui ponti d’America. Ma il volo nel vuoto non lasciò insensibile il tenace italiano. Ricordando il suo incidente come la “sua favola d’oro”, Al Zampa diede vita all’associazione chiamata “A metà strada tra il paradiso e l’inferno”, impegnandosi a sostenere tutte le battaglie della categoria, in favore di un lavoro più sicuro. E continuò il suo lavoro per quasi dieci lustri, instancabile operaio specializzato sui ponti più celebri della California, del Texas, dell’Arizona e dello stato d New York.

“Ho appreso da lui il grande amore per questo lavoro, che sicuramente non tutti possono fare. Noi ci trovavamo spesso accanto a giovani operai di origine pellerossa e solo con loro potevamo gareggiare sul filo dell’incoscienza. Mio padre era un uomo umile ma dal grande cuore e dava una mano a tante persone in difficoltà. Non è mai diventato ricco, ma il suo cuore lo ha trasformato nella leggenda degli ironworkers”.

Il figlio Richard ricorda con orgoglio il grande insegnamento di Al, dopo averne seguito le orme nel lavoro. Altrettanto hanno fatto suo fratello e i suoi figli, perpetuando una dinastia di tecnici acrobati e di sindacalisti impegnati a favore della propria categoria professionale. A differenza di suo padre e di suo nonno il nipote Don ha invece potuto finalmente scoprire la terra degli avi e girare per le strade di Ortucchio, alla ricerca dei numerosi punti di riferimento tramandati dai suggestivi racconti di famiglia. Don ha affidato al web e a facebook la cura di una pagina dedicata alla “Alfred Zampa Memorial Bridge Foundation” che raccoglie testimonianze e idee per la battaglia no stop contro i pericoli del lavoro degli ironworkers degli Stati Uniti. Al Zampa si ritirò dal lavoro nel 1970, all’età di 65 anni ma il pensionamento servì soltanto a dare più slancio al suo impegno nel sindacato di categoria. Autore, insieme a Isabelle Maynard, di “The Ace” un volume sulla sua vita e sull’impegno in favore della sicurezza dei cantieri, l’italoamericano seguì da pensionato l’inizio dei lavori per la costruzione che poi avrebbe preso il suo nome, in sostituzione del vecchio Carquinez Bridge che lui stesso aveva contribuito a costruire nel 1927 nella baia di San Francisco Diede i suoi consigli per la sicurezza del cantiere e non si stancò mai di difendere i diritti dei lavoratori in tema di sicurezza. Morì nel 2000, e la dedica del sesto ponte più lungo degli Stati Uniti (appena dietro il famoso ponte di Brooklyn) è la vittoria dell’uomo comune, capace di regalare all’America la dignità del lavoro da trasmettere ai posteri.

Generoso D’Agnese

 




Tortoreto. È un’azienda abruzzese a costruire i pezzi “vincenti” di Porsche, Michelotto e Oreca 

La qualità e l’eccellenza di una piccola azienda abruzzese, ACS (Advanced Composites Solutions) dell’ingegnere teramano Roberto Catenaro, accompagnano il percorso di tre importanti produttori automobilistici e delle rispettive scuderie che, in queste settimane, stanno conquistando prestigiosi obiettivi.

L’ingegnere teramano Roberto Catenaro

Prima i risultati di Porsche, che con la 919 Hybrid quest’anno a Le Mans ha conquistato la terza vittoria consecutiva sul circuito de La Sarthe nonché il titolo WEC 2017. Qualche giorno fa, sempre nel campionato mondiale FIA World Endurance Championship, gli obiettivi centrati dalla casa automobilistica francese Oreca, che ha conquistato il titolo nella categoria LMP2, e dell’azienda italiana Michelotto, che si è aggiudicata la vittoria nella categoria LMGTE Pro con la Ferrari 488.

Sede Acs

Le quattro prestigiose vittorie, arrivate a poca distanza l’una dall’altra, confermano il ruolo strategico di ACS, azienda con sede a Tortoreto, in qualità di fornitore tecnico e collaboratore di alcune tra le più importanti case automobilistiche internazionali. Nel sito produttivo teramano, infatti, vengono realizzati i componenti in fibra di carbonio necessari per alleggerire e rendere sempre più competitive le vetture sportive di questi ed altri importanti marchi del settore motorsport.

Nonostante la giovane età (ACS è nata come impresa di ricerca e consulenza nel 2008 e si è trasformata in sito produttivo appena due anni e mezzo fa), l’azienda abruzzese dimostra tutto il talento e l’esperienza del proprio team, formato da ingegneri e tecnici specializzati con oltre venti anni di esperienza nella lavorazione della fibra di carbonio e nella realizzazione di materiali compositi innovativi.

Esperienza che viene molto apprezzata ed elogiata dai fornitori. Ne è un esempio l’iniziativa di Porsche, che ha ringraziato pubblicamente Roberto Catenaro e il responsabile dello stabilimento di Tortoreto, Nazzareno Pignotti, inserendo anche i loro nomi nella livrea celebrativa delle vittorie sulla “919 Tribute” per l’ultima gara in Bahrain.

ACS è parte integrante del gruppo Carbopress, con sede a Modena, che utilizza tecnologie innovative e tradizionali per la realizzazione di compositi destinati anche alla produzione in serie in vari settori quali automotive, nautico, aerospace e delle costruzioni.

Oltre ad avvalersi della collaborazione di tecnici e operai altamente specializzati sia nella gestione dei processi di ingegnerizzazione sia nella realizzazione di compositi in fibra di carbonio, il Gruppo Carbopress/ACS è in grado di fornire consulenza e assistenza per ogni tipo di progetto che implichi l’utilizzo di materiali complessi leggeri o l’alleggerimento di strutture, dal disegno alla fornitura di materiali preconfezionati.

In allegato, le foto dell’ingegnere teramano Roberto Catenaro, della sede di ACS e della recente vittoria di Porsche a Le Mans

Tortoreto, 30 novembre 2017




IMMIGRAZIONE, RAPPORTO ANCI-CARITAS-MIGRANTES IN COLLABORAZIONE CON UNHCR: CRESCE SISTEMA DI ACCOGLIENZA PIÙ SOSTENIBILE, DIFFUSA E CONTROLLATA.

 

AUMENTA L’INTEGRAZIONE NEI PERCORSI SPRAR

 

In tutto 3.231 Comuni italiani, il 40% del totale, accolgono richiedenti asilo sul proprio territorio. I posti per i beneficiari degli Sprar sono aumentati di 5 mila unità a luglio e altrettanti sono in fase di valutazione. Gli accordi tra Anci e Viminale per l’accoglienza diffusa dei migranti hanno portato a un cambio di prospettiva anche nell’accoglienza gestita dal governo nei territori: più Comuni coinvolti, meno concentrazioni in pochi comuni, una distribuzione più equa e controllata e strutture sempre meno ‘impattanti’, per favorire l’integrazione. Inizia così a concretizzarsi la richiesta dell’Anci di tenere insieme una duplice esigenza: superare la logica dell’emergenza, visto che le migrazioni sono un fenomeno globale stabile e strutturale; realizzare gradualmente un sistema di accoglienza regolare ed ordinato, salvaguardando il bisogno delle comunità – manifestato dai sindaci – di garantire controllo e integrazione sostenibile.

In 5 anni quintuplicati i richiedenti asilo accolti dalla rete Sprar, quasi la metà si inseriscono completamente nella società

Nel  nostro Paese si rafforza la consapevolezza di un’accoglienza sostenibile che viene messa a sistema. Nelle strutture italiane sono ospitati in tutto 205 mila migranti al 15 luglio 2017, continua a crescere il numero dei Comuni interessati all’accoglienza, che sono ormai il 40% del totale (3.231), e crescono i posti Sprar che, da 26 mila, a fine anno potrebbero diventare 35 mila. Contemporaneamente, diminuiscono le situazioni di criticità, anche grazie al lavoro operativo della cabina di regia Anci – ministero dell’Interno, istituita proprio al fine di accompagnare l’applicazione del piano di ripartizione.

Negli ultimi 5 anni, il numero dei migranti presenti nelle strutture di accoglienza è cresciuto costantemente, passando dalle 16.844 presenze del 2012 alle 188.084 nel 2016 (+1.017%).

Per quanto riguarda la sola accoglienza negli Sprar, tra il 2012 ed il 2016 il numero di persone accolte è quintuplicato, passando dalle 7.823 del 2012 alle 34.039 del 2016. L’accoglienza Sprar brilla inoltre rispetto al tasso di integrazione delle persone ospitate, che continua ad aumentare, mentre diminuisce di conseguenza il tempo di permanenza nelle strutture di accoglienza e aumentano dunque le persone che possono beneficiare dei progetti di integrazione. Nel corso del 2016, infatti, sono uscite dall’accoglienza complessivamente 12.171 persone. Di queste il 41,3% aveva  concluso il proprio percorso di integrazione e di inserimento socio-economico: nel 2015 questa percentuale si fermava al 29,5%. E’ il segno evidente del successo nel percorso di integrazione che caratterizza l’accoglienza tramite il canale degli Sprar gestiti dai Comuni. E’ per questo motivo che gli oltre 34 mila beneficiari dei progetti Sprar non corrispondono ai posti disponibili (circa 26 mila): i beneficiari restano in accoglienza nei centri Sprar per un periodo più breve, dando così la possibilità a più persone di usufruire dei servizi erogati dai progetti.

 

I numeri dell’accoglienza: nei Comuni toscani ed emiliano-romagnoli il più alto tasso di accoglienza diffusa. La rete diocesana ospita, da sola, oltre 23.000 persone

Dei 205 mila migranti presenti nelle strutture di accoglienza al luglio 2017, 158.607 sono ospitati dai Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e 31.313 dagli Sprar. Se in termini assoluti le Regioni più coinvolte nell’accoglienza sono Lombardia (13,2%) e Campania (9,3%), è in Toscana ed Emilia-Romagna che si è quasi pienamente realizzato il principio dell’accoglienza diffusa sostenuto dall’Anci e perseguito grazie agli accordi con il Viminale: in Toscana l’83% dei Comuni accoglie richiedenti asilo, in Emilia-Romagna il 78,1%.

A livello nazionale, l’accoglienza diffusa dello Sprar è presente inoltre nel 51,4% dei Comuni con meno di 5 mila abitanti. Altro apporto considerevole è quello della rete diocesana, che da sola accoglie 23.365  persone su tutto il territorio nazionale.

 

Minori stranieri non accompagnati: ancora criticità da risolvere

Un capitolo a parte merita il tema dei minori: al 25 ottobre 2017 sono sbarcati sulle nostre coste 14.579 minori (in tutto il 2016 erano stati 25.846). Il 93,2% sono minori soli. La maggior parte di essi proviene da Guinea, Costa d’Avorio, Bangladesh. Al 30 settembre 2017 sono 18.491 i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, accolti in 2.039 strutture. Rimangono ancora criticità legate soprattutto all’eccessiva durata della permanenza nei centri di prima accoglienza e all’esiguo numero di strutture dedicate e di posti nello Sprar, nonché alle difficoltà dei Comuni di attivare una presa in carico economicamente sostenibile. Nonostante ciò, anche nei confronti dell’accoglienza dei Msna è possibile misurare la sempre maggiore affermazione dell’accoglienza diffusa: se nel 2007 erano solo 36 i Comuni che si facevano carico del problema, nel 2016 si arriva a quota 500: merito anche dell’istituzione di un fondo nazionale voluto dall’Anci e dall’apertura, anch’essa ottenuta dall’Associazione, dei posti Sprar anche per i minori stranieri non accompagnati.

 

“La gestione dell’accoglienza – afferma il delegato Anci all’immigrazione Matteo Biffoni –  è uno sforzo costante per le nostre comunità. Un’accoglienza sostenibile è l’unica strada per gestire sui territori gli arrivi dei richiedenti asilo. Per questo come Anci siamo sempre accanto ai sindaci per risolvere le criticità e per sostenere un’accoglienza diffusa. I passi avanti fatti sono notevoli, anche se resta ancora molto da fare: crescono i posti Sprar, aumenta il numero dei Comuni aderenti, il ministero dell’Interno ha varato un nuovo piano di ripartizione dando risposta alle richieste dei territori ed è stata messa a sistema la fondamentale collaborazione interistituzionale tra Comuni e Prefetture”.

“Gli sforzi delle comunità e dei sindaci per una ripartizione equa e sostenibile del flusso migratorio su tutti i territori – dichiara il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra – vanno ulteriormente riconosciuti e sostenuti. Grazie  ai sindaci che hanno deciso di raccogliere le sfide e le opportunità dell’accoglienza, si sta finalmente procedendo verso quella messa a sistema che consente di superare l’emergenza. I tempi sono dunque maturi per riprendere a discutere di una gestione più ordinata dei flussi”.

 

“Il numero di persone costrette a fuggire da conflitti e persecuzioni in tutto il mondo” evidenzia Stephane Jaquemet, Delegato UNHCR per il Sud Europa “sta raggiungendo i 66 milioni, di questi il 51% sono bambini e bambine, che meritano un futuro lontano dalla guerra, dalla violenza, dallo sfruttamento e dalla paura. Per loro e per tutti gli altri rifugiati nel mondo è di fondamentale importanza che la comunità internazionale si impegni per garantire accoglienza e protezione, mentre si lavora alla risoluzione dei conflitti”

 

“La situazione della protezione internazionale in Italia e in Europa – afferma il direttore generale di Migrantes Don Giovanni De Robertis– ha aspetti in bianco e nero ma a noi è sembrato importante fornire, oltre a un quadro normativo e statistico, anche la possibilità di ascoltare e incontrare dal vivo persone che vivono ogni giorno e spesso subiscono l’esperienza di ricerca di protezione e le contraddizioni ad essa collegate. Per questo nel concerto alla Basilica dei Santi XII Apostoli ascolteremo alcune testimonianze, sperando che grazie alla loro generosità diventi possibile una vera comprensione e, quindi, un vero incontro”.

 

“Il sentimento sempre più diffuso di ostilità ci preoccupa fortemente e deve farci interrogare anche sulla nostra effettiva capacità di costruire comunità e di alimentare e promuovere una cultura della solidarietà” afferma il direttore della Caritas italiana Don Francesco Soddu. “Come rete ecclesiale – aggiunge – i nostri sforzi si concentrano in questa direzione, sperimentando nuove forme di accoglienza con il coinvolgimento di strutture parrocchiali, diocesane e anche di nuclei familiari”.

 

 

 

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Roma, 8 novembre 2017




“ABRUZZESI DEL TRENTINO IN SLOVENIA E CROAZIA” Nella ricorrenza di quattro anniversari storici

 

 

Nel quadro delle attività culturali la Libera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, ha organizzato un viaggio storico culturale in Slovenia e in Croazia di quattro giorni, nella ricorrenza del centenario delle battaglie dell’Isonzo e di Caporetto. I soci sono stati guidati dallo storico Roberto Casanova di Trieste che in questa occasione ha accompagnato la delegazione degli abruzzesi del Trentino a Kostanjevica nel Convento dei Francescani per visitare la cripta dove riposano gli ultimi discendenti della dinastia Borbone di Francia tra cui Re Carlo X ultimo re dei Francesi che furono scacciati nel periodo della rivoluzione francese del 1830. E stata poi percorsa la linea ferroviaria transalpina con l’Isonzo Exspres sino a Bled per visitare la cittadina, il lago ed i suoi monumenti. Di qui si è passati nell’Istria per visitare la cittadina di Capo d’Istria, ricca di testimonianze del periodo della serenissima di Venezia, poi in Croazia per visitare gli altopiani e la città di Pula con la superba arena romana, proseguendo per Rijeka la storica città di “Fiume” dove sono stati visitati il porto, il centro storico, il palazzo sede della Reggenza del Carnaro e il Santuario della Madonna di Trsat, cara a Gabriele D’Annunzio che fu spesso la sua meta di preghiera e di meditazione durante la sua permanenza nella città fiumana. Al termine di questo viaggio culturale il presidente Sciullo della Rocca ha ringraziato il coordinatore della delegazione abruzzese Gabriele Di Lorenzo e la guida storica di Trieste Roberto Casanova per avere consentito ai soci di visitare luoghi decisamente suggestivi in questo anno 2017 che vede nelle località visitate, la ricorrenza del 100° anniversario delle battaglie dell’Isonzo e di Caporetto, il 110° anniversario della linea ferroviaria transalpina “un binario per tre popoli”, il 180° anniversario della morte di Re Carlo X di Francia, e il 650° anniversario dell’icona della Madonna di Trsat che fu donata da Papa Urbano V, per consolare i devoti e i pellegrini delle terre croate a significare Maria, madre della Chiesa nel mondo.

 




“ASEGNATO A BOLZANO IL PREMIO CULTURALE INTERNAZIONALE ABRUZZO TRENTINO ALTO ADIGE 24^ EDIZIONE”

 

Al maltese Peter Sant Manduca il premio per la storia patria.

 

 

Si è tenuta a Bolzano presso il Circolo Militare dell’Esercito, davanti una sala gremita ed a un pubblico altamente qualificato, la Cerimonia di consegna del “Premio Culturale Internazionale Abruzzo Trentino Alto Adige” 24^ edizione 2017, organizzato dalla Libera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, con l’alto patrocinio del presidente della Regione Abruzzo. I premi: sezione storia Peter Sant Manduca di Mdina Notabile della Repubblica di Malta; sezione alta cucina internazionale Bruno Cicolini di Merano; sezione emigrazione Marina Di Marino di Bolzano. Il premio è stato consegnato dal presidente Sciullo della Rocca, affiancato da Gabriele Antinarella e Girolamo Sallustio, nella superba cornice del Coro Castel Flavon di Bolzano diretto dal maestro Loris Bortolato che ha eseguito i canti di montagna del Gran Sasso e della Maiella. Altamente significativo il messaggio augurale giunto dal Commissario del Governo Vito Cosumano che ha espresso il suo compiacimento per la costante e significativa attività culturale svolta dal sodalizio abruzzese nell’ambito della Regione Trentina. Per questo appuntamento internazionale che da numerosi lustri ha provato la validità delle sue scelte culturali, professionali e sociali, sono giunti numerosi messaggi di apprezzamento tra i quali, quello del presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, del Presidente del Consiglio della Regione Trentino Alto Adige Thomas Widmann, del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo” Giuseppe Di Pancrazio “protettore degli emigranti” e dal Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, autorevole scrittore contemporaneo.

 

Foto di Foto Arte – Loris Zanetti –




GIULIANOVA 10 OTTOBRE ORE 18 | SALA BUOZZI SI PRESENTA IL LIBRO “ABRUZZO STARS&STRIPES” di Generoso D’Agnese, Geremia Mancini e Dom Serafini

 
OSPITE D’ONORE GERMANO D’AURELIO… ‘NDUCCIO
Martedì 10 ottobre 2017 alle ore 18 a Giulianova, presso la Sala Buozzi in Piazza Buozzi, si terrà l’attesa presentazione del libro “ABRUZZO STARS&STRIPES” di Generoso D’Agnese, Geremia Mancini e Dom Serafini, volume edito per i tipi della casa editrice teramana Ricerche&Redazioni nella Collana “Il senso della vita” diretta da Massimo Pamio.
 
All’incontro, patrocinato dalla Città di Giulianova, prenderà parte, insieme ai tre autori del bel libro, il musicista Germano D’Aurelio (’Nduccio) che ha firmato l’interessante contributo introduttivo al volume. A moderare la presentazione il giornalista giuliese Walter De Berardinis, che svolgerà anche una comunicazione sull’ultimo libro di Benny Manocchia dal titolo “Cronache americane”.
 
“Abruzzo Stars&Stripes” si compone di 176 pagine su carta naturale di pregio delle Cartiere Fedrigoni, cucito e rilegato artigianalmente, e «racconta le storie di cento e cento vite esemplari di abruzzesi costretti a emigrare negli Stati Uniti per tanti motivi – queste le parole di Pamio – : poche pagine che riassumono le loro esistenze. Il lettore resterà conquistato, avvinto, incantato, commosso dalle vicende di eccezionali e spesso ignote biografie. Conosceremo avventure memorabili, l’impresa epico-eroica di Louis Carrozzi, che attraversò a piedi tutto il continente americano, vite straordinarie, quella di Vincenzo Pelliccione, controfigura di Chaplin, esperienze tragiche come quella del Treno degli orfani. Gli appassionati di storia, di sociologia e del romanzesco non saranno delusi; neanche i più curiosi, quelli a caccia di novità che scopriranno notevoli figure di italoamericani delle quali si erano perse le tracce, perché avevano cambiato i loro nomi e cognomi, anglicizzandoli. Uno sguardo al passato, per meglio comprendere il nostro presente».
 
Abruzzo Stars&Stripes è un libro “potente”, dedicato ai tanti abruzzesi emigrati in America: un libro da leggere tutto d’un fiato, che vi conquisterà per stile narrativo e ricchezza di contenuti!



Ambasciata di Spagna in Italia presenta: oggi ore 19.00 recital di poesia di Santiago Vivanco

L’Ambasciata di Spagna in Italia è lieta di invitarLa al recital di poesia con accompagnamento musicale di Santiago Vivanco che si terrà oggi alle ore 19.00 presso la Real Academia de España (Piazza di S. Pietro in Montorio, 3, 00153 Roma RM).

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