USA. Un nuovo “motto” per gli abruzzesi nel mondo

Un gruppo di abruzzesi che risiedono in California (da San Diego  a Los

Angeles) ha deciso di organizzare un concorso riservato agli abruzzesi negli Stati Uniti per decidere  un motto che descriva,che valorizzi la nostra regione.
Non intendono mettere da parte il noto “abruzzo  forte e gentile”,che qui conoscono tutti.Invece sperano di
“strizzare la mente” di un abruzzese -come ha spiegato il presidente del gruppo – che magari  ha una idea in testa e non l’ha mai sfruttata.
Il vincitore del concorso ricevera’ viaggio gratis per due.destinazione aeroporto di Pescara e poi giro in tutta la regione.
Non hanno ancora deciso chi giudichera’ il materiale che contano di ricevere.forse sperano di poter invitare alcuni personaggi abuzzesi
nella calda California.
Insomma ci pensano a migliaia di chilometri dall’Abruzzo mentre da noi…E non venite a dirmi che siete troppo occupati o che oggi mancano le “menti” per tale lavoro. Allora vi ricordo un solo nome:Gabriele d’Annunzio.



UN PAESE DI CARTA. ALL’AQUILA IL ROMANZO DI LAURA BENEDETTI

9 novembre 2015

 

 

Il 12 novembre, alle ore 17, al Palazzetto dei Nobili, la presentazione del volume della scrittrice aquilana

 

 

L’AQUILA – Sarà presentato all’Aquila il 12 novembre, alle ore 17, presso il Palazzetto dei Nobili (Piazza Santa Margherita), il romanzo “Un paese di carta” (Pacini Editore), prima opera di narrativa di Laura Benedetti, scrittrice e saggista aquilana che vive negli Stati Uniti, dove insegna letteratura italiana alla Georgetown University di Washington. Interverranno all’evento, che gode del patrocinio del Comune e dell’Università dell’Aquila, l’assessore alla Cultura Elisabetta Leone, Enrico Botta (Liceo Scientifico “E.Fermi” di Sulmona), Sandro Cordeschi (Liceo Sientifico “A.Bafile” dell’Aquila), Goffredo Palmerini (ANFE), Anna Scannavini e Gianluigi Simonetti (Università degli Studi dell’Aquila). Sarà presente l’Autrice.

 

Con uno stile che affascina e incuriosisce fin dalla prima pagina, Laura Benedetti scrive la storia dolce e mai sdolcinata di tre generazioni di donne che dall’Abruzzo finiscono in Maryland e in Utah. Del libro colpiscono, oltre alla vicenda interessante, attuale e spunto di varie riflessioni, il modo di scrivere che con poche parole dice tante cose… Rinchiusi in una modesta urna cineraria, i resti mortali di Alice seguono con straniata partecipazione le vicende delle due generazioni di donne che la vecchia bibliotecaria abruzzese trapiantata negli Stati Uniti si è lasciata alle spalle. La figlia Jane, eroina di un conformismo quasi compiuto, e la nipote Sara, imbronciata adolescente in piena crisi di crescita morale e di identità sessuale, si adoperano per rispettare le stralunate ultime volontà della matriarca emigrata, e la più giovane si offre di portarne le ceneri in Italia. L’attende un paese diverso da quello iscritto nel suo immaginario, come diversa si rivela la figura della nonna scomparsa, in un viaggio che costringe a misurare la distanza tra passato e presente, illusione e realtà, le ragioni di chi parte e quelle di chi resta. Un viaggio che finisce all’Aquila lacerata dal terremoto, dove la narrazione, con qualche esito sorprendente, richiama i ricordi di guerra e incrocia gli aneliti di libertà dei 9 Martiri aquilani.

 

Laura Benedetti è nata e cresciuta a L’Aquila. Dopo una Laurea in Lettere con il massimo dei voti all’Università “La Sapienza” di Roma, ha continuato i suoi studi in Nord America, conseguendo un Master of Arts alla University of Alberta e un Ph.D. alla Johns Hopkins University. Ha insegnato 8 anni alla Harvard University e dal 2002 alla Georgetown University, dove attualmente e’ professore ordinario, organizzando, come direttrice del dipartimento di italiano dal 2009 al 2015 numerosi convegni e seminari, spesso in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Washington D.C. Ha pubblicato, tra l’altro, una monografia su Torquato Tasso (La sconfitta di Diana. Un percorso per la “Gerusalemme liberata”), gli atti di due convegni (Gendered Contexts: New Perspectives in Italian Cultural Studies) e l’edizione di un trattato rinascimentale (Giovambattista Giraldi Cinzio, Discorso dei romanzi). I suoi articoli spaziano dalla letteratura medievale alla produzione narrativa più recente, che ha seguito da vicino per dieci anni quale curatrice della voce “letteratura italiana” per l’Encyclopedia Britannica Year in Review. Il suo volume, The Tigress in the Snow: Motherhood and Literature in Twentieth-Century Italy, ha ricevuto nel 2008 il Premio Internazionale Flaiano per l’italianistica, mentre la sua traduzione inglese dell’ultimo lavoro di Lucrezia Marinella Esortazioni alle donne e agli altri se a loro saranno in grado (1645), corredata di un’introduzione e di un apparato critico di oltre quattrocento note, ha reso di nuovo accessibile questo rarissimo volume, ultima ed emblematica fatica di Lucrezia Marinella (1571-1653). L’ultimo suo lavoro è appunto il romanzo Un paese di carta (Pacini Editore, Pisa, 2015) che traccia il percorso di tre generazioni di donne tra l’Italia e gli Stati Uniti. Per la sua attività di studiosa e per il suo impegno nella diffusione della cultura italiana, Laura Benedetti è stata insignita nel 2014 del premio “Wise Woman” dalla National Organization of Italian American Women di Washington D.C. e della Medaglia d’oro recentemente conferitale a Boston dalla FAA.




VITELIU’, LA PRIMA ITALIA E LA BUONA CUCINA ABRUZZESE A NEW YORK

9 novembre 2015

 

 

Il 12 novembre il romanzo storico di Nicola Mastronardi al Westchester Italian Cultural Center

 

 

 

NEW YORK – Continuano senza pausa le iniziative culturali e gastronomiche al Westchester Italian Cultural Center di New York (www.wiccny.org), nell’ambito dell’Exhibit “Abruzzo&Molise, Yesterday and Today”, che hanno preso avvio l’8 ottobre e si concluderanno il 20 novembre, mettendo in mostra il meglio delle due regioni italiane: dall’arte alla letteratura, dalla storia alle tradizioni, dalla musica al cinema, dalle bellezze ambientali alle eccellenze gastronomiche. Prossimo appuntamento il 12 novembre, alle ore 14:00, nel salone conferenze del WICCNY, a Tuckahoe, la presentazione del romanzo ViteliùIl nome della libertà, di Nicola Mastronardi (Ed. Itaca). Il volume di Mastronardi è un intrigante viaggio tra gli antichi popoli italici che abitarono quei territori montani al centro della penisola, che oggi sono l’Abruzzo e il Molise. Gente forte e coraggiosa, orgogliosa della propria libertà, che diede filo da torcere ai Romani tra il 90 e l’88 a.C. nel corso della Guerra Sociale, prima d’essere vinti e poi di diventarne importanti alleati.

 

Viteliú, termine osco da cui derivò la parola latina Italia, è un viaggio nel mondo nascosto dei popoli italici. E sono proprio gli Italici i protagonisti di questo sorprendente romanzo d’esordio: Sanniti, Marsi, Peligni, Piceni, Vestini, Marrucini, Frentani, Pretuzi ed altri, insomma i dodici valorosi popoli dell’Appennino centrale che si unirono per costruire il loro sogno di libertà contro la prepotenza romana. Un sogno temporaneamente infranto da Lucio Cornelio Silla che operò un vero massacro dell’etnia sannita. Il romanzo inizia diciassette anni dopo quei tragici eventi. Un incubo del passato spinge un vecchio cieco – l’embratur sannita Papio Mutilo che su di sé sente tutta la responsabilità del genocidio subìto dal suo popolo – a riprendere in mano il proprio destino e quello del nipote Marzio, salvato dalle stragi dei sicari di Silla. Il loro avventuroso viaggio porterà Marzio, e con lui il lettore, a conoscere la storia e le terre delle genti che costruirono la prima nazione cui fu dato il nome di Italia. E’ dunque un viaggio alla scoperta della Prima Italia, una storia mai raccontata in un romanzo; un viaggio avvincente ed emozionante alle radici stesse della nostra identità nazionale.

 

Così ha recentemente dichiarato l’autore del romanzo, Nicola Mastronardi, appassionato studioso molisano che dirige la Biblioteca “Baldassarre Labanca” di Agnone (Isernia): «Con questo volume mi propongo di scoperchiare il velo dal periodo preromano che la storia sembra aver dimenticato, secoli che sconfinano nella protostoria, l’età del bronzo, prima che romani e sanniti si scontrassero. Un periodo altamente evocativo. Di quei secoli non si sa nulla ma è lì che risiedono le fondamenta dell’italianità, che spiega chi siamo oggi, tutto ciò che Roma ha appreso dagli italici, cosa le popolazioni italiche hanno dato all’Italia preromana. Dal punto di vista antropologico, linguistico, culturale i popoli italici hanno dato l’impronta a gran parte della Penisola. Un incontro-scontro con Roma durato secoli, con le guerre sannitiche, la Guerra sociale, vera cerniera nella storia di Roma. I fieri sanniti non si arrendevano mai, mai smettevano di battersi per la propria libertà, per avere la stessa dignità dei romani. Questo ha segnato profondamente la stessa Roma antica».

 

Un appuntamento, dunque, davvero significativo, alla scoperta delle radici della nostra Italia. Un altro magnifico tassello del caleidoscopio d’iniziative sull’Abruzzo e Molise proposte dal direttore dei programmi del WICCNY, Patrizia Calce, con il sostegno del dinamico presidente Francis A. Nicolai. L’interessante evento sarà preceduto, dalle ore 11:30, da uno Show Cooking sul come fare i “maccheroni alla chitarra”, seguito da una degustazione di piatti tipici della cucina abruzzese, presentati dall’azienda Rustichella d’Abruzzo, accompagnati da Vini Novelli, recentissima produzione dell’azienda vinicola abruzzese Dora Sarchese. Enjoy!

 

Goffredo Palmerini




L’Abruzzo a Buenos Aires

 

 

Nell’ambito dell’evento realizzato dal governo della capitale della Repubblica Argentina, denominato “Buenos Aires celebra Italia”, a cui hanno partecipato più di 40.000 persone lungo l’Avenida de Mayo, via storica della città, che, a partire dalle 10 della mattina, si è riempita di italianità con vari stand di tutte le regioni italiane e con gruppi artistici al ritmo di musica originale della penisola italiana, non poteva mancare la gastronomia e la fantasia abruzzese. L’Abruzzo è stato degnamente rappresentato  dalla Associazione Abruzzese Villa San Vincenzo di Guardiagrele (San Martin) al cui stand si sono fermate migliaia di persone che hanno assaggiato piatti tipici abruzzesi come la porchetta, le pizzelle, i biscotti, panini ed altro, sono state distribuite cartine e mappe dell’Abruzzo con l’indicazione delle province e degli itinerari abruzzesi, il tutto accompagnati dal ritmo della quadriglia e del saltarello abruzzese.

Dalle 10 di mattina fino alle cinque della sera lo stand è stato presidiato dai giovani e dai più anziani della Associazione che giorno dopo giorno lavorano per mantenere vive le radici dei genitori e dei nonni, qui lavorano tutti dal Presidente Sig. Elio Garzarella fino all’ultima persona della commissione senza tener conto della posizione nella commissione, come metteva in evidenza il Presidente che si è detto orgoglioso di rappresentare tutto il gruppo della Associazione che conta anche due rappresentanti di tutti gli abruzzesi in Argentina che sono la Presidente della FEDAMO (Federazione degli Abruzzesi in Argentina) Dott.ssa Natalia T.Marcos e il rappresentante dei giovani abruzzesi in Argentina anche Vice Presidente della Associazione Dott. Federico Mandl. Il Presidente, figlio di uno dei fondatori della Associazione che sente l’istituzione come sua seconda casa, ha concluso che non c’è altro da fere che continuare a lavorare tutti i giorni per mantenere viva la Associazione e l’Abruzzo in San Martin e dovunque è possibile.

 

 

 




Gli Aura in tour in Inghilterra

 

La rock band teramana si esibisce a Londra e nel Surrey. Il 14 ottobre a Giulianova insieme al frontman dei Mr.Big Eric Martin

TERAMO – Nuovo tour europeo per gli Aura. Dal 9 all’11 ottobre la rock band teramana sarà in Inghilterra per tre concerti a Londra e nella contea del Surrey. Ad accompagnare i cinque artisti abruzzesi (Francesca Lago alla voce, Gianmarco Renzi al piano, Matteo De Virgiliis al basso, Gianluca Ricci alla chitarra e Igor Piccioni alla batteria) saranno i Kolo, band oltremanica in forte ascesa che sarà possibile ascoltare per la prima volta in Italia il 16 ottobre all’Old Sponge di Alba Adriatica.

La band teramana nata nel 1996 si è già esibita più volte all’estero (15 i tour internazionali) portando in tutto il mondo la musica italiana d’autore. Oltre che nei principali Paesi europei, gli Aura hanno suonato negli Stati Uniti in occasione della Cultura Italiana, a Singapore e negli Emirati Arabi.

Al rientro dall’Inghilterra gli Aura avranno l’onore di accompagnare Eric Martin – frontman della storica rock band americana Mr.Big – in due delle date italiane del suo tour mondiale. L’appuntamento in provincia di Teramo è per il 14 ottobre alle 21.00 al Cult Cafè di Giulianova (Ingresso gratuito).

Teramo, 6 ottobre 2015




ABRUZZO IN MOSTRA A NEW YORK, AL WESTCHESTER ITALIAN CULTURAL CENTER

2 ottobre 2015

 

 

Goffredo Palmerini in partenza per gli States, ambasciatore d’Abruzzo a New York e Boston

 

 

 

L’AQUILA – E’ pronto a partire per gli States Goffredo Palmerini, dove sarà ambasciatore d’Abruzzo dal 6 al 16 ottobre a New York e Boston. Sarà impegnato in diversi eventi culturali – nel mese che New York dedica alla cultura italiana con un ricco calendario di appuntamenti – e alle manifestazioni del Columbus Day più famoso d’America. L’evento più importante sarà l’exibit Abruzzo&Molise, Yesterday and Today, una mostra delle eccellenze culturali, storiche, artistiche, oltre a tradizioni ed enogastronomia delle due regioni, in programma dall’8 ottobre al 20 novembre 2015 presso il Westchester Italian Cultural Center di New York (www.wiccny.org), sede della Fondazione Generoso Pope, intitolata al grande magnate e filantropo italoamericano cui si deve la nascita, nel 1929, del Columbus Day.

 

La mostra sarà inaugurata l’8 ottobre. Per questo evento, una straordinaria vetrina per Abruzzo e Molise cui sono stati concessi gratuitamente gli spazi espositivi, la direttrice del WICCNY, Patrizia Calce, ha chiamato proprio Goffredo Palmerini, ambasciatore d’Abruzzo nel mondo, a presentare la sua regione con Mario Fratti, il drammaturgo aquilano che dal 1963 vive a New York, uno degli autori di teatro più prestigiosi e conosciuti nel mondo. Nella serata del 13 ottobre, dalle ore 18:30 in poi, Fratti e Palmerini terranno una conferenza sull’Abruzzo e sulle sue eccellenze e singolarità. Palmerini, in particolare, nell’imminenza del Giubileo della Misericordia, parlerà della Perdonanza, il primo giubileo della storia della cristianità istituito nel 1294 da papa Celestino V, introducendo la successiva proiezione, in anteprima negli Stati Uniti, del film Nolite timere di Giuseppe Tandoi, docufiction sulla vita grande monaco molisano Pietro Angelerio, poi diventato papa per 5 mesi, fino alla rinuncia.

 

Numerosi gli impegni in agenda. Il 10 e 11 ottobre Palmerini sarà a Boston per partecipare all’annuale assemblea della Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Usa (FAA), presieduta dalla presidente Rosetta Romagnoli, nel corso della quale verrà conferita la Medaglia d’Oro FAA ad una Personalità abruzzese negli Stati Uniti che con il suo lavoro e con prestigio onora l’Abruzzo. E’ un riconoscimento tributato da 23 anni ad insigni personalità. Quest’anno, nella cerimonia d’onore con cena di gala presso il Ristorante Filippo, locale cult di Boston, nella serata del 10 ottobre la Medaglia d’Oro 2015 verrà consegnata alla prof. Laura Benedetti, docente di letteratura italiana e direttrice del Dipartimento italiano alla Georgetown University di Washington D.C., saggista e scrittrice. Fresca di stampa la sua ultima fatica, il romanzo “Il paese di carta”, pubblicato da Pacini Editore. Laura Benedetti è nata all’Aquila, studi e laurea alla Sapienza di Roma, master all’Alberta University di Edmonton (Canada) e dottorato alla Johns Hopkins University di Baltimora, ha insegnato ad Harvard, prestigioso ateneo del Massachusetts, e quindi alla Georgetown University. Ospite d’onore della serata Mario Fratti, che nel 1992 fu il primo insignito di Medaglia d’Oro. Sarà presente anche una rappresentanza della Giostra Cavalleresca di Sulmona, nei tradizionali costumi dei Sestieri.

 

Lunedì 12 ottobre – quest’anno proprio nel giorno della scoperta dell’America – la Parata del Columbus Day. Il direttore generale dell’ANFE, Gaetano Calà, e Goffredo Palmerini, presidente regionale in Abruzzo, rappresenteranno la più antica e prestigiosa associazione dell’emigrazione fondata nel 1947 da Maria Federici alle iniziative organizzate dalla Columbus Day Foundation, partecipando infine alla straordinaria sfilata di New York che ogni anno sulla Quinta Avenue entusiasma oltre un milione di spettatori, confermandosi la più spettacolare manifestazione dell’orgoglio italiano negli Stati Uniti d’America.

 

Previste inoltre visite alle università (Columbia, NYU, Queens College), a testate giornalistiche (i-Italy, America Oggi), a Radio ICN e all’Italian American Museum. Puntate anche a teatro, nelle rassegne off Broadway. Al Theater for the New City sono in programma, dall’8 al 25 ottobre, due atti unici di Mario Fratti: Wives  e Academy, entrambi per la regia di Stephan Morrow. Spettacoli da non perdere. Il 7 ottobre ancora un impegno di forte emozione: il magazine ViceVersa compie il primo anno di vita. Bella rivista, raccoglie le migliori espressioni della cultura ispanica negli Stati Uniti. E’ stato fondato ed è diretto da Mariza Bafile, già direttore della Voce d’Italia a Caracas, fino alla sua elezione nel Parlamento italiano. Mariza è figlia di Gaetano, fondatore di quel glorioso giornale in Venezuela e cittadino onorario dell’Aquila. Ultimo appuntamento, la sera del 15 ottobre, per l’incontro con gli abruzzesi di Astoria, all’Orsogna Mutual Aid Soc Inc, presieduto da Tony Ferrari. Nel distretto di Queens – uno dei 5 che formano New York City (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx, Staten Island) –  risiedono diverse migliaia di orsognesi, organizzati in due associazioni. L’Orsogna Mutual Aid Soc Inc e l’Orsogna Club, del quale è presidente Rocco Pace. Chiusura in bellezza, dunque, con la bella gente d’Abruzzo a New York.




Partecipazione numerosa alla Celebrazione della 14^ Giornata Nazionale Mauriziana officiata dal Vescovo Angelo Spina

PESCOCOSTANZO – VITA SOCIALE

VESCOVO SPINA 2
VESCOVO SPINA 2

 

 

Celebrata a Pescocostanzo d’Abruzzo la 14^ Giornata Nazionale Mauriziana presso il Sacrario Nazionale Mauriziano d’Italia, alla presenza delle rappresentanze interforze di Decorati Medaglia d’Oro Mauriziana di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. Numerose le Associazioni Militari Combattentistiche e d’Arma intervenute unitamente agli Alpini per rendere omaggio al loro Santo patrono Maurizio. La Santa Messa è stata officiata da S.E. il Vescovo Angelo Spina dal Cappellano militare Don Claudio Recchiuti e dal rettore della Basilica di Santa Maria del Colle Don Daniel Arturo Cardenas. Sono seguiti gli interventi di saluto del Presidente della Fondazione Mauriziana Mauro Di Giovanni e del Sindaco Roberto Sciullo. Al termine il Presidente Onorario della Fondazione Mauriziana, Sergio Paolo Sciullo della Rocca, decorato Medaglia d’Oro Mauriziana della Repubblica Italiana e Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo, ha comunicato ai convenuti che la Celebrazione della 15^ Giornata Nazionale Mauriziana, è stata già fissata per domenica 18 settembre 2016, rivolgendo un vivo apprezzamento al Rettore della Basilica per la cura di ogni aspetto organizzativo inerente all’accoglienza e al cerimoniale religioso che ha contribuito notevolmente alla riuscita del raduno annuale a cui hanno preso parte numerosi fedeli devoti al Santo Martire Maurizio provenienti da varie località d’Italia e le rappresentanze delle Associazioni emigranti Abruzzesi provenienti dalla Svizzera dal Sud Tirolo e da Cleveland negli Stati Uniti salutati cordialmente da Luigi Milano delegato della Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo.

 

ALLEGATE – Foto: di Foto Arte Valentino Di Stefano.




Robert Triozzi ,Comandante antincendio capo delle Nazioni Unite, questa mattina a Pescara

 ha incontrato gli iscritti dell’Associazione culturale “Ambasciatori della fame” e ha poi fatto visita a Casa DAnnunzio.

Questa mattina l

USA. Vi racconto l’America…di benny manocchia – 12ma puntata

La prima volta che mi chiesero di andare in California fu in occasione della serata per assegnare gli Oscar della cinematografia  americana. Dai primi contatti capii che i film di casa nostra erano apprezzati e nomi come

Fellini,Mastroianni,Loren si sentivano spesso nelle conversazioni di salotto. Fu anche in quei momenti che mi accorsi di una cosa:a Hollywood viveva una massa di ubriaconi.
Il giornalista estero era accettato perche’ sapevano che i loro film erano molto richiesti in Europa e in Asia e
quindi gli articoli (favorevoli) venivano sollecitati.
Avevo letto che Hollywood era “un mondo di sogni popolato di angeli”. Soltanto in parte vero.Negli anni
mi accorsi che era un mondo drogato,falso,impacchettato con miliardi di dollari. Mi e’ stato spesso facile
(dal punto di vista giornalistico) intervistare attori e attrici di nome.Qualche intoppo con Robert Redford,
che era stato in Italia per ammirare le nostre bellezze (lui aveva studiato architettura)ma aveva ricevuto pesci
in faccia dai fiorentini. Dino de Laurentiis,un vero gentleman,mi ha spesso dato una mano per arrivare ai big
sui quali da  Milano continuavano a chiedermi articoli.
Piu’ avevo la possibilita’ di arrivare ai grossi del mondo della pellicola,piu’ capivo che attori e attrici vivono in un mondo irreale,nel quale si mischiano bravura artistica e falsita’,gelosia e odio aperto.Certo non mi ha aiutato come spettatore:oggi quando vedo film con attori che ho avuto il piacere di conoscere,l’attesa del
momento drammatico si dilegua nella mia mente come nebbia al vento.Il cinema e’ proprio l’opposto della realta’ della vita.Hollywood ha sempre tentato di dimostrare il contrario.Peccato che chi doveva dimostrarlo non era un “angelo” ma soltanto una persona assillata dall’idea di diventare famosa e nel frattempo spaventosamente ricca.Soltanto l’Italia e’ riuscita,anni fa,a fissare la realta’ della vita su pellicole bianconere
di poche lire,con Sciuscia’,Ladri di biciclette e tante altre. Ma lasciamo perdere.In fondo il cinema deve divertire,cercare (spesso invano) di fare dimenticare i problemi della  vita.
D’ora in poi il mondo si divertira’ con  film-disastro,quelli che continuano ad annunciare la fine del mondo imminente…

 




USA. Vi dico l’america…di benny manocchia – 11ma puntata

Dello sport in America bisogna mettere in evidenza (ed apprezzare) il

tentativo a tutto cuore di infilarsi sempre di piu’
 nel canalone del calcio,il soccer come lo chiamano gli americani.
Probabilmente non saranno mai all’altezza del calcio sud americano o europeo, anche perche’ il loro campionato e’ composto di squadre i cui giocatori sono quasi tutti stranieri.Come dire: copie della nostra Inter…
Il pugilato e’ praticamente morto.Dove sono i Muhammed Ali.i Joe Frazier,i  Mike Tyson, i Rocky Marciano e Joe Louis .Non ci sono piu’ pesi massimi.I titoli mondiali di quella categoria appartengono oggi a ucraini e bulgari.
Il big dollar e’ ora nelle mani di giocatori di basket e di baseball,oltre a quelli del football americano.
.Nel gioco d’azzardo di questi sport hanno stimato c’e’ un giro annuale di oltre 500 milioni.
Ma c’e’ anche chi parla di miliardi. Oggi le televisioni  dedicano ore ed ore allo sport incassando cifre
astronomiche,anche grazie alla vendita degli show a nazioni europee ed asiatiche.
Un feroce pugno in faccia l’America lo ricevette allorche’ scopri’ che il ciclista Lance Armstrong,sette volte vincitore  del Tour de France,aveva fatto uso continuo di medicinali speciali e naturalmente illegali.
Oggi Armstrong e’ nella piu’ assoluta miseria.
Una nazione sempre all’avanguardia nel campo dello sport,gli Stati Uniti oggi attraversano un periodo grigio, che comunque riusciranno a superare.Per gli americani lo sport e’ il punto principale di una esistenza libera.