USA. Quello che presenteremo e’ un personaggio che richiede pagine intere per elencare i successi che ha ottenuto durante la sua carriera.

 

Enrico Nicola Mancini,Henry,compositore,conduttore d’orchestra,di origine
abruzzese,noto in tutto il mondo. Suo padre Quinto e’ di Scanno.Henry
nacque a Cleveland,.nello Stato dell’Ohio, il 16 aprile 1924. A 12 anni
ricevette in regalo un piano da suo padre. Negli anni Manicni e’ divenuto famoso in tutto il mondo,dopo 72 nomine per il Grammy,dopo 100 film come musical composer e director della Universal Studio. Henry ha ricevuto awards a decine.Golden Globe, ,altrettanti Emmy awards,,90 albums.E se non basta anche un francobollo per onorare quest.o campione della musica.Benny Goodman lo volle nella sua orchestra; dopo la seconda guerra mondiale.
Glenn Miller lo richiese a gran voce. Subito i primi successi mondiali,per esempio con Moon River (dal film Colazione da Tifany).Poi vennero le indimenrticabili melodie di Pink Panther,Days of Wine and roses,Hatari (per il film omonimo con John Wayne e Elsa Martinelli),The Glass menagerie.
Sua moglie Ginny mise al mondo tre figli,Chris,Marisa e Felice.
Una volta Henry mi invito’ a cena a Manhattan.Vesuvius il  suo ristorante preferito.Parlammo dell’Abruzzo,che lui aveva visitato rapidamente durante
un lavoro a Cinecitta’. Amava dire frasi in dialetto abruzzese,e rideva.Mi disse:quando appendero’ il piano al …chiodo,cerchero’ di venire in Abruzzo con tutta la famiglia.Aveva ricordi stupendi di suo padre,che
amava le nostre terre con fervore. Mancini e’ ricordato come il compositore
con “cuore e cervello al posto dei tasti”. Le sue musiche resteranno nei secoli.
Henry lascio’ questa terra e i suoi milioni di fan il 14 giugno 1994.
L’America dedichera’ un mese al grande compositore,per rcordare al mondo questo meraviglioso figlio del nostro Abruzzo.
Benny manocchia



USA. Caro Direttore,ci sono situazioni che si creano negli Stati Uniti non……..

 

accettate con un sorriso da molti italiani che risiedono in questa nazione.Io sono uno di questi ultimi. Come say Columbus Day in USA ricorre il 13 di
ottobre. Bene,dicevo Columbus day,ossia la giornata con la quale mezzo
mondo celebra il navigatore genovese.Dico mezzo mondo ) forse piu) perche per gli americani e° appunto Columbus Day,per i tedeschi lo stesso,per gli spagnoli e° Dia de la Raza, vorrei saperlò scrivere in ebraico,
e tante altre lingue. che usano grafie diverse. Tutto sommato parlano della
giornata di Colombo.Ma su tutti i piu grandi dizionari statunitensi,non eiste la traduzione in italiano appunto del Columbus Day.Gli anglosassoni si sono
appropriati del nome traducendolo nella loro lingua,perche Cristoforo Colombo e° °troppo italiano° mentre Christopher Columbus °suona° piu° inglese.
Insomma hanno deciso di inglesizzare tutto quanto e° italiano Venezia diventa Venice,Livorno Leghorn,Napoli Naples e via diq uesto passo.Non
sono riusciti )nonostante ripetuti tentativi a inglesizzare la parola pizza…
Sarebbe,a questo punto,interessante contraccambiare gli anglosassoni,con Chennedino per Kennedy,Washington con Uashingtone,Los Angeles con gli Angeli e via dicendo.Ma invece no,caro Direttore,troppi italiani )soprattutto negli Stati Uniti accettano la situazione senza tanti commenti.Soltanto una volta,anni fa,proprio durante il Columbus Day un telecronista intervistava l°ambasciatore italiano a Washington dicendo ripetutamente Columbus Day.Il nostro rappresentante ‘ visibilmente  urtato  disseç °Ora basta,Colombo e non Columbus per bacco…°.
Peccato, ma saremo sempre secondi,se non terzi eccetera.ecceterone come diceva Sant Agostino…
Benny Manocchia



MARIO FRATTI IN ITALIA PER I SUOI LIBRI E PER “INTERVISTA A MARYLIN MONROE”

22 settembre 2014

 

Il  grande drammaturgo star negli eventi in programma a L’Aquila, Pescara e Città di Castello

 

di Goffredo Palmerini

 

 

L’AQUILA – Da New York arriva domani in Italia il drammaturgo Mario Fratti, per presentare due suoi libri, pubblicati di recente, per la lettura scenica della sua opera “Intervista a Marilyn Monroe” e per ricevere altri riconoscimenti. Una settimana intensa d’impegni, che tuttavia non spaventa per nulla il grande scrittore italo-americano, il quale vive i suoi venerandi anni – è nato a L’Aquila il 5 luglio 1927 – correndo da un capo all’altro del mondo con la leggerezza d’un maratoneta infaticabile e l’entusiasmo d’un ragazzo mai pago di curiosità e d’interessi. Ma andiamo per ordine. Mario Fratti torna a L’Aquila, la sua amata città natale, nell’insolita veste di poeta. Già di per se stesso questo è un evento. Mercoledì 24 settembre, alle 17 e 30, si presenta infatti il volume “VOLTI”, una silloge di sue poesie giovanili risalenti agli anni Quaranta e Cinquanta (ed alcune scritte dopo il 1963, a New York) pubblicata dalle Edizioni Tracce, nella collana diretta da Annamaria Barbato Ricci.

 

L’evento si tiene nell’Aula magna dell’Università dell’Aquila, nel nuovo palazzo bianco sede del Dipartimento di Scienze Umane, vicino al vecchio ospedale San Salvatore, in Viale Nizza. Per l’occasione un panel di relatori di tutto rispetto. A cominciare dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che porta il saluto della città all’aquilano più famoso al mondo, allo scrittore che in ogni continente dichiara con orgoglio i suoi natali nella città capoluogo d’Abruzzo. Poi l’omaggio della Rettrice dell’ateneo, Paola Inverardi, anche lei aquilana, una delle pochissime donne in Italia a guidare un’università. E ancora Nicoletta Di Gregorio, Vicepresidente della Fondazione Pescarabruzzo. Questi i saluti istituzionali. Quindi le relazioni sulla silloge poetica “Volti”, affidate a Liliana Biondi, docente di critica letteraria presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’ateneo aquilano, a Paolo Di Paolo, scrittore e critico letterario, ad Anna Maria Giancarli, poeta e saggista, e a Goffredo Palmerini. Coordina i lavori la giornalista Annamaria Barbato Ricci, mentre l’attrice Daniela Cecchini declama alcune liriche.

 

Nell’incipit della bella Introduzione, sul volume, scrive Paolo Di Paolo: “C’è chi riesce a guardare il mondo da molto lontano, da un posto che con il mondo sembra non avere più contatto. È uno sguardo dall’alto, o da un «sempre». La vita, da lì, è la stessa da miliardi di anni, si ripete nelle sue eterne verità: gli stessi respiri, gli stessi gesti, la stessa affollata solitudine di tutti. A volte, le poesie di Mario Fratti sembrano scritte da quella zona remota, in cui si sa già tutto: ed è sorprendente, considerando che molti di questi versi appartengono a un’età giovanile. Ma ciò dimostra che una saggezza, una autentica sapienza sull’umano non è questione soltanto di anni alle spalle (pensate a Leopardi!). I «volti» che Fratti racconta non stonerebbero fra gli epigrammi di Marziale; e tuttavia potrebbero essere databili anche agli anni di Baudelaire: con quelle storie di puttane tristi cariche di impudicizia e tenerezza insieme. […]”. Nella mattinata dello stesso mercoledì, a Roma, nella splendida sede in Piazza Firenze, il grande drammaturgo italo-americano viene ricevuto da Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, la più prestigiosa istituzione che tutela e promuove la nostra lingua nel mondo, fondata nel 1889 da Giosuè Carducci. L’omaggio della Dante allo scrittore è anche il riconoscimento del suo straordinario ruolo di promoter della lingua italiana. Mario Fratti è un vero sostenitore del teatro italiano all’estero, specie i giovani autori, per i quali ogni anno organizza a New York, in ottobre, Mese della Cultura italiana, una rassegna dedicata alle loro opere.

 

L’indomani, giovedì 25 settembre (alle ore 17:30), a Pescara, nella Sala “Figlia di Iorio” della Provincia, che custodisce la grande tela di Francesco Paolo Michetti con la celebre scena dell’omonima tragedia di Gabriele d’Annunzio, Mario Fratti partecipa alla presentazione del volume “Nuovi Drammi”, pubblicato da Noubs Edizioni, una raccolta di sei sue opere drammaturgiche (Clubs, Il Male, La Quarta, L’Ungherese, Poeta, Teneramente). Intervengono all’evento Germano D’Aurelio (in arte ‘Nduccio), Lucilla Sergiacomo, Goffredo Palmerini e Generoso D’Agnese. Portano il loro saluto il Sen. Giovanni Legnini – già Sottosegretario di Stato all’Economia, qualche giorno fa eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura dal Parlamento riunito in seduta comune – , il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e l’Assessore comunale alla Cultura, Giovanni Di Iacovo.

 

Il volume porta una magnifica Prefazione di Lucilla Sergiacomo, storica della letteratura italiana, nella quale l’insigne saggista e critica diffusamente argomenta su ciascuna delle sei opere. Annota la Sergiacomo, tra l’altro, nella prefazione: “I sei testi teatrali compresi nei Nuovi Drammi di Mario Fratti confermano, se ancora ce ne fosse necessità per chi conosce la sua valida e nutrita produzione drammaturgica, la poliforme istintività del suo talento, che sul piano stilistico gli consente la costruzione di dialoghi espressivi e immediati e su quello contenutistico apre i cassetti alla brevità incisiva di situazioni sceniche che facilmente si evolvono e capovolgono, lasciando nella mente dello spettatore testimonianze pregnanti e intelligenti di come si vive nella società occidentale. […] Sono sempre, in maggiore o minor misura, lacerazioni umane quelle che Mario Fratti rappresenta nei suoi Nuovi Drammi e in tutto il suo teatro, in cui il mondo appare bipartito dualisticamente in buoni e cattivi, ingenui e furbi, puri e infidi”. In fondo, è lo stesso Mario Fratti a darci la chiave di comprensione della sua drammaturgia: “Io scrivo sull’uomo, per essere capito dagli uomini. Il mio interesse principale è l’affanno di vivere, i conflitti di ogni giorno, il grottesco della società”.

 

Qualche giorno di serenità in famiglia, dal fratello Fernando, ad Anzio, – l’altro fratello che viveva all’Aquila, Gustavo, è morto qualche anno fa – e di nuovo domenica 28 settembre, alle ore 18, per Mario Fratti è un altro appuntamento culturale a Città di Castello, per la lettura scenica della sua opera “Intervista a Marilyn Monroe”, anche in veste d’attore, con Chiara Colizzi nella parte di Marilyn, lei che ha dato la sua voce all’indimenticabile attrice, doppiandola nei film. La rappresentazione è programmata nella prima giornata del “Tiferno Comics 2014” – Fumetto e Arte, (28 settembre – 9 novembre 2014),  che contempla la XII Mostra Nazionale dal titolo “Sorella Marylin”, allestita a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, grandioso palazzo costruito nel 1540, forse su progetto di Giorgio Vasari.

 

La grande kermesse è organizzata dall’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, presieduta da Gianfranco Bellini. La mostra, con opere ispirate a Marilyn Monroe, ad oltre 50 anni dalla morte, celebra il mito con opere pittoriche, fotografiche, cinematografiche, poetiche e, in particolare con il fumetto. 120 le opere in esposizione, dei seguenti artisti: Fabiano Ambu, Roberto Baldazzini, Severino Baraldi, Giancarlo Berardi, Sergio Bonelli, Enrique Breccia, Bros, Guido Buzzelli, Silvano Nano Campeggi, Renato Casaro, Giovanna Casotto, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavazzano, Mauro Cicarè, Gianluigi Colin, Guido Crepax, Roberto De Angelis, Edgardo Dell’Acqua, Gianni De Luca, Aldo Di Gennaro, Pablo Echaurren, Paolo Garretto, Vittorio Giardino, Angela e Luciana Giussani, Giuliano Grittini, Carlo Jacono, Marco Lodola, Milo Manara, Alda Merini, Ivo Milazzo, Ugo Nespolo, Lucio Parrillo, Pier Paolo Pasolini, Andrea Pazienza, Federico Penco, Anna Pennati, Arturo Picca, Claudio Piccoli, Ferenc Pinter, Hugo Pratt, Nicolò Rossetto, Mimmo Rotella, Sergio Sarri Sesar, Sam Shaw, Marco Soldi, Gianpaolo Tomassetti, Sergio Toppi, Andy Warhol.

 

Molti gli eventi in programma nel “Tiferno Comics 2014”. Nei dodici anni di manifestazione, molti grandi nomi sono arrivati a Città di Castello. Da Vincenzo Mollica, vero appassionato sin dall’inizio, a numerosi personaggi ed illustratori: da Pratt a Manara, da Giardino a Cavazzano e Andrea Pazienza, passando per i principali comics italiani come Diabolik, Dylan Dog, Jacovitti, per arrivare a Lupo Alberto. Le mostre sono sempre state delle vere e proprie antologie d’ogni personaggio o illustratore, uniche in Italia, con pezzi rari, unici, originali. “Tiferno Comics”, negli anni, è una manifestazione molto cresciuta, diventata un punto di riferimento in Italia ed uno dei “grandi eventi” di Città di Castello. Ora il reading dell’opera di Mario FrattiIntervista a Marylin Monroe”, con lo stesso autore recitante, insieme all’attrice Chiara Colizzi, è l’evento nell’evento che sicuramente dà alla manifestazione un deciso tocco di singolarità, con un grande autore di teatro la cui impronta internazionale rimarrà per sempre nell’albo d’oro d’un festival del Fumetto d’arte di crescente successo.

 




USA. Dwight Eisenhower,detto Ike,comincio’ad apprezzare alcuni cibi italiani

(C) di Benny Manocchia

Durante la sua “ascesa” dal Sud al Nord dello Stivale. Nato nel Texas,cresciuto nel Kansas,terre di bistecconi e patate,Ike,secondo i suoi

assistenti,spesso parlava di “quei piatti italiani” che i vari podesta’ delle
cittadine italiane attraversate dalle forze armate USA,gli offrivano con
modestia e sincerita’..
Nella accademia militare di West Point aveva conosciuto un giovane
italoamericano che gli parlava di tanto in tanto di maccheroni alla chitarra
con sugo di papera e manciate di parmigiano.Eisenhower si metteva a ridere:questi italiani – pensava – usano la chitarra per fare maccheroni…
Quan do gli americani lo elessero Ike presidente degli Stati Uniti, Ike subito chiese al suo braccio destro di scegliere uno chef italiano.
Entra nella scena Luigi Turco,chef della scuola culinaria (nota in tutto
il mondo) di Villa Santa Maria. Ike lo mise a capo delle cucine della Casa Bianca,con 23 cuochi a sua disposizione e un ampio budget che avrebbe permesso l’acquisto in Italia di
alcuni prodotti che gli americani non conoscevano ancora.
Comincio’ allora l’italianizzazione di Dwight Eisenhower nel campo dei cibi.
Luigi,( Louis lo chiamavano  gli Eisenhower) comincio’ a chiedere:mister president che ne pensa di questo cazzimperio? Il presidente non riusciva a pronunciare quella parola. Ancora piu’ difficile per lui un secondo piatto,che comunque riusciva a enunciare con baccala’ mbriache.Gli piacquero subito le fuye strascinite mentre Mamie (la signora Eisenhower) chiedeva spesso triglie ripiene o pollo allo zafferano..
Piu’ tardi mister Turco fece assaggiare agli Eisemhower un vinello abruzzese di quelli che i texani potrebbero bere  a litri… Nasceva cosi’ una tradizione vinicola che venne seguita a cuore aperto da Kennedy,Bush e Clinton.
Con tanto di invidia malcelata degli statunitensi.
(C) Benny Manocchia



MARIO FRATTI DA NEW YORK IN ITALIA, PER PRESENTARE I SUOI LIBRI Il grande drammaturgo star negli eventi in programma a L’Aquila, Pescara e Città di Castello

22 settembre 2014

 

 

di Goffredo Palmerini

 

 

L’AQUILA – Da New York arriva domani in Italia il drammaturgo Mario Fratti, per presentare due suoi libri, pubblicati di recente, per la lettura scenica della sua opera “Intervista a Marilyn Monroe” e per ricevere altri riconoscimenti. Una settimana intensa d’impegni, che tuttavia non spaventa per nulla il grande scrittore italo-americano, il quale vive i suoi venerandi anni – è nato a L’Aquila il 5 luglio 1927 – correndo da un capo all’altro del mondo con la leggerezza d’un maratoneta infaticabile e l’entusiasmo d’un ragazzo mai pago di curiosità e d’interessi. Ma andiamo per ordine. Mario Fratti torna a L’Aquila, la sua amata città natale, nell’insolita veste di poeta. Già di per se stesso questo è un evento. Mercoledì 24 settembre, alle 17 e 30, si presenta infatti il volume “VOLTI”, una silloge di sue poesie giovanili risalenti agli anni Quaranta e Cinquanta (ed alcune scritte dopo il 1963, a New York) pubblicata dalle Edizioni Tracce, nella collana diretta da Annamaria Barbato Ricci.

 

L’evento si tiene nell’Aula magna dell’Università dell’Aquila, nel nuovo palazzo bianco sede del Dipartimento di Scienze Umane, vicino al vecchio ospedale San Salvatore, in Viale Nizza. Per l’occasione un panel di relatori di tutto rispetto. A cominciare dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che porta il saluto della città all’aquilano più famoso al mondo, allo scrittore che in ogni continente dichiara con orgoglio i suoi natali nella città capoluogo d’Abruzzo. Poi l’omaggio della Rettrice dell’ateneo, Paola Inverardi, anche lei aquilana, una delle pochissime donne in Italia a guidare un’università. E ancora Nicoletta Di Gregorio, Vicepresidente della Fondazione Pescarabruzzo. Questi i saluti istituzionali. Quindi le relazioni sulla silloge poetica “Volti”, affidate a Liliana Biondi, docente di critica letteraria presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’ateneo aquilano, a Paolo Di Paolo, scrittore e critico letterario, ad Anna Maria Giancarli, poeta e saggista, e a Goffredo Palmerini. Coordina i lavori la giornalista Annamaria Barbato Ricci, mentre l’attrice Daniela Cecchini declama alcune liriche.

 

Nell’incipit della bella Introduzione, sul volume, scrive Paolo Di Paolo: “C’è chi riesce a guardare il mondo da molto lontano, da un posto che con il mondo sembra non avere più contatto. È uno sguardo dall’alto, o da un «sempre». La vita, da lì, è la stessa da miliardi di anni, si ripete nelle sue eterne verità: gli stessi respiri, gli stessi gesti, la stessa affollata solitudine di tutti. A volte, le poesie di Mario Fratti sembrano scritte da quella zona remota, in cui si sa già tutto: ed è sorprendente, considerando che molti di questi versi appartengono a un’età giovanile. Ma ciò dimostra che una saggezza, una autentica sapienza sull’umano non è questione soltanto di anni alle spalle (pensate a Leopardi!). I «volti» che Fratti racconta non stonerebbero fra gli epigrammi di Marziale; e tuttavia potrebbero essere databili anche agli anni di Baudelaire: con quelle storie di puttane tristi cariche di impudicizia e tenerezza insieme. […]”. Nella mattinata dello stesso mercoledì, a Roma, nella splendida sede in Piazza Firenze, il grande drammaturgo italo-americano viene ricevuto da Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, la più prestigiosa istituzione che tutela e promuove la nostra lingua nel mondo, fondata nel 1889 da Giosuè Carducci. L’omaggio della Dante allo scrittore è anche il riconoscimento del suo straordinario ruolo di promoter della lingua italiana. Mario Fratti è un vero sostenitore del teatro italiano all’estero, specie i giovani autori, per i quali ogni anno organizza a New York, in ottobre, Mese della Cultura italiana, una rassegna dedicata alle loro opere.

 

L’indomani, giovedì 25 settembre (alle ore 17:30), a Pescara, nella Sala “Figlia di Iorio” della Provincia, che custodisce la grande tela di Francesco Paolo Michetti con la celebre scena dell’omonima tragedia di Gabriele d’Annunzio, Mario Fratti partecipa alla presentazione del volume “Nuovi Drammi”, pubblicato da Noubs Edizioni, una raccolta di sei sue opere drammaturgiche (Clubs, Il Male, La Quarta, L’Ungherese, Poeta, Teneramente). Intervengono all’evento Germano D’Aurelio (in arte ‘Nduccio), Lucilla Sergiacomo, Goffredo Palmerini e Generoso D’Agnese. Portano il loro saluto il Sen. Giovanni Legnini – già Sottosegretario di Stato all’Economia, qualche giorno fa eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura dal Parlamento riunito in seduta comune – , il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e l’Assessore comunale alla Cultura, Giovanni Di Iacovo.

 

Il volume porta una magnifica Prefazione di Lucilla Sergiacomo, storica della letteratura italiana, nella quale l’insigne saggista e critica diffusamente argomenta su ciascuna delle sei opere. Annota la Sergiacomo, tra l’altro, nella prefazione: “I sei testi teatrali compresi nei Nuovi Drammi di Mario Fratti confermano, se ancora ce ne fosse necessità per chi conosce la sua valida e nutrita produzione drammaturgica, la poliforme istintività del suo talento, che sul piano stilistico gli consente la costruzione di dialoghi espressivi e immediati e su quello contenutistico apre i cassetti alla brevità incisiva di situazioni sceniche che facilmente si evolvono e capovolgono, lasciando nella mente dello spettatore testimonianze pregnanti e intelligenti di come si vive nella società occidentale. […] Sono sempre, in maggiore o minor misura, lacerazioni umane quelle che Mario Fratti rappresenta nei suoi Nuovi Drammi e in tutto il suo teatro, in cui il mondo appare bipartito dualisticamente in buoni e cattivi, ingenui e furbi, puri e infidi”. In fondo, è lo stesso Mario Fratti a darci la chiave di comprensione della sua drammaturgia: “Io scrivo sull’uomo, per essere capito dagli uomini. Il mio interesse principale è l’affanno di vivere, i conflitti di ogni giorno, il grottesco della società”.

 

Qualche giorno di serenità in famiglia, dal fratello Fernando, ad Anzio, – l’altro fratello che viveva all’Aquila, Gustavo, è morto qualche anno fa – e di nuovo domenica 28 settembre, alle ore 18, per Mario Fratti è un altro appuntamento culturale a Città di Castello, per la lettura scenica della sua opera “Intervista a Marilyn Monroe”, anche in veste d’attore, con Chiara Colizzi nella parte di Marilyn, lei che ha dato la sua voce all’indimenticabile attrice, doppiandola nei film. La rappresentazione è programmata nella prima giornata del “Tiferno Comics 2014” – Fumetto e Arte, (28 settembre – 9 novembre 2014),  che contempla la XII Mostra Nazionale dal titolo “Sorella Marylin”, allestita a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, grandioso palazzo costruito nel 1540, forse su progetto di Giorgio Vasari.

 

La grande kermesse è organizzata dall’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, presieduta da Gianfranco Bellini. La mostra, con opere ispirate a Marilyn Monroe, ad oltre 50 anni dalla morte, celebra il mito con opere pittoriche, fotografiche, cinematografiche, poetiche e, in particolare con il fumetto. 120 le opere in esposizione, dei seguenti artisti: Fabiano Ambu, Roberto Baldazzini, Severino Baraldi, Giancarlo Berardi, Sergio Bonelli, Enrique Breccia, Bros, Guido Buzzelli, Silvano Nano Campeggi, Renato Casaro, Giovanna Casotto, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavazzano, Mauro Cicarè, Gianluigi Colin, Guido Crepax, Roberto De Angelis, Edgardo Dell’Acqua, Gianni De Luca, Aldo Di Gennaro, Pablo Echaurren, Paolo Garretto, Vittorio Giardino, Angela e Luciana Giussani, Giuliano Grittini, Carlo Jacono, Marco Lodola, Milo Manara, Alda Merini, Ivo Milazzo, Ugo Nespolo, Lucio Parrillo, Pier Paolo Pasolini, Andrea Pazienza, Federico Penco, Anna Pennati, Arturo Picca, Claudio Piccoli, Ferenc Pinter, Hugo Pratt, Nicolò Rossetto, Mimmo Rotella, Sergio Sarri Sesar, Sam Shaw, Marco Soldi, Gianpaolo Tomassetti, Sergio Toppi, Andy Warhol.

 

Molti gli eventi in programma nel “Tiferno Comics 2014”. Nei dodici anni di manifestazione, molti grandi nomi sono arrivati a Città di Castello. Da Vincenzo Mollica, vero appassionato sin dall’inizio, a numerosi personaggi ed illustratori: da Pratt a Manara, da Giardino a Cavazzano e Andrea Pazienza, passando per i principali comics italiani come Diabolik, Dylan Dog, Jacovitti, per arrivare a Lupo Alberto. Le mostre sono sempre state delle vere e proprie antologie d’ogni personaggio o illustratore, uniche in Italia, con pezzi rari, unici, originali. “Tiferno Comics”, negli anni, è una manifestazione molto cresciuta, diventata un punto di riferimento in Italia ed uno dei “grandi eventi” di Città di Castello. Ora il reading dell’opera di Mario FrattiIntervista a Marylin Monroe”, con lo stesso autore recitante, insieme all’attrice Chiara Colizzi, è l’evento nell’evento che sicuramente dà alla manifestazione un deciso tocco di singolarità, con un grande autore di teatro la cui impronta internazionale rimarrà per sempre nell’albo d’oro d’un festival del Fumetto d’arte di crescente successo.

 




MARIO FRATTI A PESCARA, IL 25 SETTEMBRE, PER PRESENTARE IL VOLUME “NUOVI DRAMMI”

 
Il drammaturgo arriverà dagli USA per l’uscita del libro con 6 opere, con la prefazione di Lucilla Sergiacomo

 

 

PESCARA – Giovedi 25 settembre, alle ore 17 e 30, presso la sala “Figlia di Iorio” della Provincia di Pescara, in Piazza Italia, sarà presentato il libro: “Nuovi drammi” di Mario Fratti (Edizioni Noubs). Partecipano: Germano D’Aurelio (in arte ‘Nduccio), Lucilla SergiacomoGoffredo PalmeriniGeneroso D’AgneseGiovanni Legnini, già Sottosegretario di Stato, Marco Alessandrini, Sindaco di Pescara, Giovanni Di Iacovo, Assessore alla cultura del Comune di Pescara.

 

L’AUTORE

Mario Fratti (L’Aquila, 5 luglio 1927) è un drammaturgo celebre negli Stati Uniti, dove vive. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere alla Università Ca’ Foscari a Venezia, Fratti avvia alla fine degli anni cinquanta una ricca produzione drammatica. È del 1959 il suo primo dramma “Il nastro”, vincitore del premio RAI, che però non fu mai radiotrasmesso. Giudicato allora sovversivo, il dramma narra il rifiuto di confessare sotto tortura di alcuni partigiani, poi fucilati dai fascisti. Oggi la sua produzione assomma oltre 90 opere. Negli Stati Uniti, sin dal suo arrivo, nel 1963, lo accoglie con favore la critica. Il suo stile è perfettamente compatibile con l’indole americana, aliena dalle ridondanze, dalle metafore e dalle sfumature tipiche del teatro europeo. Le sue opere, tradotte in 20 lingue, sono state rappresentate in 600 teatri di tutto il mondo. Dall’America all’Europa, dalla Russia al Giappone, dal Brasile alla Cina, dal Canada all’Australia. Esse si connotano per l’immediatezza della scrittura teatrale, asciutta e tagliente come la denuncia politica e sociale senza veli che egli vi trasfonde.

 

L’OPERA

I sei testi teatrali compresi nei Nuovi Drammi di Mario Fratti confermano, se ancora ce ne fosse necessità per chi conosce la sua valida e nutrita produzione drammaturgica, la poliforme istintività del suo talento, che sul piano stilistico gli consente la costruzione di dialoghi espressivi e immediati e su quello contenutistico apre i cassetti alla brevità incisiva di situazioni sceniche che facilmente si evolvono e capovolgono, lasciando nella mente dello spettatore testimonianze pregnanti e intelligenti di come si vive nella società occidentale. […] Sono sempre, in maggiore o minor misura, lacerazioni umane quelle che Mario Fratti rappresenta nei suoi Nuovi Drammi e in tutto il suo teatro, in cui il mondo appare bipartito dualisticamente in buoni e cattivi, ingenui e furbi, puri e infidi. Ma che sia leone o volpe o pecora o lupo, come lo scrittore ha dichiarato, “Io scrivo sull’uomo, per essere capito dagli uomini. Il mio interesse principale è l’affanno di vivere, i conflitti di ogni giorno, il grottesco della società”.




L’Aquila. MARIO FRATTI ALL’AQUILA IL 24 SETTEMBRE

 

 

Commediografo, scrittore e ora anche poeta. Mario Fratti, drammaturgo aquilano residente da oltre 50 anni a New York, dove ha colto continui successi, innanzitutto col celeberrimo musical Nine  -, per anni replicato a Broadway e vincitore di 7 Tony Awards – esordisce con una silloge poetica, ‘Volti’, che porta alla luce alcuni fulminanti intuizioni della sua giovinezza.

 

Oggi, avendo colto tantissimi successi e sfiorando le 100 commedie tradotte in tutto il mondo, Fratti torna alle origini con i versi pubblicati dalla casa editrice Tracce, per dare un’ulteriore prova della fantasmagoria del suo spirito, sensore dei moti dell’animo umano, così come li ha tante volte rappresentati nei suoi ‘Unpredictable Plays’, che costituiscono il suo teatro dai finali inaspettati.

 

Il volume di poesie ‘Volti’ di Mario Fratti, con prefazione dello scrittore Paolo Di Paolo, sarà presentato in anteprima mondiale a L’Aquila, mercoledì 24 settembre, alle ore 17:30, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, in Viale Nizza.

 

Questo il programma:

 

Saluti istituzionali:

 

–         Massimo Cialente, Sindaco di L’Aquila;

–         Paola Inverardi, Rettrice dell’Università degli Studi de’ L’Aquila;

–         Nicoletta Di Gregorio, vicepresidente della Fondazione Pescarabruzzo

 

Interverranno:

 

–         Liliana Biondi, Docente di Critica Letteraria dell’Università de’ L’Aquila;

–         Paolo Di Paolo, giornalista, scrittore e critico letterario;

–         Annamaria Giancarli, poetessa;

–         Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore

 

Leggerà alcune poesie tratte dalla silloge l’attrice Daniela Cecchini.

 

Coordinerà gl’interventi la giornalista Annamaria Barbato Ricci.

 

Sarà presente l’Autore, in arrivo da New York.

 

 




Carrufo di Villa Santa Lucia (AQ). IL RITORNO NEL BORGO NATALE, DAL CANADA, DEL MUSICISTA TONY CICCONE

Quando partì dall’Italia, nel 1951, aveva appena 16 anni. Lasciò i genitori per andare a cercare fortuna nel Nord America, nel Canada, perché in quel paesello dell’aquilano, Carrufo di Villa Santa Lucia, non c’era possibilità di una occupazione, al di fuori del lavoro nei campi. Questa estate Antonio Ciccone, conosciuto da tutto come Tony, è tornato in vacanza nel piccolo centro abruzzese. Dal 1951 era venuto in Italia una sola volta, 25 anni fa. Quest’anno ha voluto ripetere l’esperienza, per rivedere i luoghi che lo videro vivere felicemente la vita da bambino e da ragazzo. A Carrufo Tony Ciccone ha ormai qualche parente alla lontana, ma ha potuto rincontrare qualche amico, qualcuno di quei ragazzi con i quali aveva condiviso la sua gioventù. Ha trovato una realtà diversa da quella che lui ricordava, perché attualmente ad abitare nella piccola frazione ci sono molti “estranei”, gente di Roma e di Pescara che ha comprato casa ai piedi del Gran Sasso per vivere dove c’è aria buona e dove i bambini possono soggiornare e giocare liberamente, lontani dai pericoli delle città.

Molti a Carrufo ricordavano Tony Ciccone anche per le notizie che giungevano dal Canada. Quel ragazzo partito dall’Italia nel 1951 per cercare fortuna all’estero, si era dedicato alla musica, suonando soprattutto la fisarmonica, ma anche altri strumenti e riscuotendo successo in tutto il Nord America. Quelle persone, con Renato Palumbo in testa, lo hanno scongiurato, fino a ottenere che si esibisse nel giardino del Circolo culturale del paese, dove ha sede la Pro Loco di cui lo stesso Palumbo è presidente. Sono partite immediatamente le ricerche di una fisarmonica e, una volta trovata, è stata organizzata la serata musicale, che ha visto Tony interpretare le canzoni di una volta, riscuotendo applausi a non finire.

Lui, Tony, è stato felicissimo, e ancora più felice è stato il giorno dopo, quando ha potuto assistere alla Messa e alla Processione in onore di San Carlo, protettore di Carrufo, che viene festeggiato in agosto perché in autunno nel piccolo centro ci sono soltanto pochissimi abitanti. Lui, con la sua cinepresa, ha ripreso tutta la cerimonia e anche la successiva deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento ai  Caduti di tutte le guerre. E poi, il ritorno a casa, nella sua Montreal. Grazie, Tony, per la bella serata che hai regalato ai carrufesi e non aspettare tanto tempo per tornare ancora, ti aspettiamo.

Demetrio Moretti




USA. Anthony Della Ripa, una nuova stella

Soltanto tre nomi: Dean Martin,Perry Como e Madonna.Potremmo aggiungerne altri.Ma bastano questi tre.Hanno avuto e hanno milioni e milioni di fans,che hanno seguito i tre abruzzesi dall’ugola d’oro,per tanti anni.

Non piu’ pizza e mandolino.Gli abruzzesi negli Stati Uniti si sono fatti sempre onore.,come gran parte degli italiani.
Ora c’e’ Anthony Della Ripa. E’ riuscito a mettere assieme un gruppo che sta  sbalordendo la California e,secondo gli esperti,creerà’ uno tsunami musical-canoro in molte altre parti del mondo.Racconta il giovane Della Ripa.
“Sono andato in giro uin cerca di altri abruzzesi,ma molti erano gia’ impegnati.Cosi’,mentre studiavo al Los Angeles College of Music di Pasadena,ho conosciuto altri ragazzi interessati,come me,al genere “hardcore” (che potrebbe essere tradotto “irriducibili dello zoccolo duro”).Permetta che li presenti ai suoi lettori:Tian Bell,la ragazza del gruppo che scrive le nostre canzoni.Eric Gledbill.Xavier Moreaux.Ryan Knecht.Insiamo formanno “The world over:,insomma in tutto il mondo.Un nome che ci portera’ fortuna”. I maschi si sono fatti crescere la barba e oggi assomigliano ai barbudos del centro America.Molti giovani li considerano
personaggi “fraintesi”,forse perche’ il gruppo usa un genere un po’ bizzarro,molto personale. Il fondatore del Rockermont Studio ha detto del gruppo:”Presto gran parte dei giovani di questo mondo rimarranno stupiti ascoltando  The world over”Fra tre settimane il gruppo partira’ per un tour
su e giu’ per i 50 Stati dell’Unione.Mentre succede tutto questo la musica e il canto di Anthony Della Ripa sono gia’ seguitissimi su iTimes e You Tube.
Anthony intrattiene i suoi colleghi nel suo appartamento di Los Angeles preparando maccheroni alla chitarra. “Tuttora – dice = nemmeno una goccia d’acqua.Mia nonna mi insegno’ come prepararli.. E’ una special;ita’ del nostro Abruzzo mi ripeteva.Ed e’ proprio in Abruzzp che desidero con tutto il cuore andare.Forse avremo una serie di serate in Italia.Abbiamo gia’ contratti per l;a Francia.Chissa’ che cosa ci riserva il futuro” conclude questo giovanotto.C’e’ da credere che sara’ un futuro luminoso,come lo e’ stato nel passato per i grossi nomi di casa nostra…
Benny Manocchia

 




Paganica. EUSEBIO E LA SOLIDARIETA’ ITALO-AUSTRALIANA PER L’ABRUZZO di Domenico Logozzo *

 

 

 

PAGANICA (L’Aquila) – Incontro a Paganica, in occasione della prima messa di don Federico Palmerini, con il simpatico Eusebio Marcocci, un emigrante che a Melbourne ha fatto fortuna, iniziando con una macelleria e creando poi un vero e proprio impero economico e commerciale. Un patrimonio di passione: dalla tradizionale ospitalità italiana all’esperienza condivisa di cibi raffinati. Il suo gruppo è presente da oltre 40 anni nel settore del food-service. Nella pagina ufficiale “University Food Group” si legge: “Il team di gestione si sforza costantemente di capire le esigenze del mercato alimentare-service e mira a fornire concetti innovativi per soddisfare queste esigenze”. Gestione familiare, ottima organizzazione, oculatezza e lungimiranza nel mondo degli affari. Eusebio è rimasto sempre legato alla sua terra. Torna di frequente, per trovare gli amici, i parenti ed in particolare la suocera Maddalena Iagnemma che lo scorso anno ha spento 100 candeline.

La solidarietà italiana per l’Abruzzo, in Australia, ha infatti il volto del baffuto emigrante. Le sue azioni positive con la raccolta di notevoli fondi sono servite a dare una mano ai terremotati in difficoltà. Impegno concreto a tutto campo, da quello umanitario a quello culturale. Con la Dante Alighieri continua a promuovere la lingua italiana. Dallo scorso anno è stata istituita una borsa di studio per studenti meritevoli che possono venire in Italia e migliorare la conoscenza della nostra lingua. Emigrato nel 1956 da Filetto, una frazione dell’Aquila, dopo 4 anni, appena diciottenne, ha aperto la prima macelleria. Un avvio fortunato. Dopo alcuni anni, ha cominciato ad aprire tanti altri negozi. ” Primi risultati di un duro lavoro e di un difficile impegno” . Nel 1965 è tornato a Filetto per sposare una bella ragazza abruzzese, Giovanna Celestini, dalla quale ha avuto quattro figli: Loui, Alex, Maurizio e Joanne.

 

Dall’iniziale attività con un unico negozio al dettaglio su Sydney Road a Brunswick. alla notevole espansione “con la creazione dell’ University Food Group, un business multi-sfaccettato che comprende diversi marchi. Oggi continua questa tradizione fiero con la sua famiglia al suo fianco”, scrivono i giornali australiani. Grazie Eusebio e grazie alla signora Giovanna per i simpatici momenti che abbiamo trascorso assieme a Paganica. Due persone belle, dell’Abruzzo che si fa onore all’estero. Eusebio ci tiene tanto ai suoi baffi . Non passa inosservato. Era con Goffredo Palmerini. Ci siamo avvicinati e gli abbiamo chiesto: “E’ possibile fotograre questi baffi?”  E lui con un largo sorriso: “E come no? Ci tengo molto. Li curo fin da quando ero ragazzo. Volevo dimostrare di avere più anni di quelli che avevo effettivamente. Non li ho mai tagliati”. Da piccolo voleva sembrare grande. E grande è divenuto davvero nel campo degli affari australiani.

 

 

*già Caporedattore del TGR Rai