I successi degli abruzzesi all’estero sconosciuti in Abruzzo

Cinque diverse presentazioni con lo stesso messaggio rimbalzato sui complessivi 15 relatori presenti e definito dall’attore comico abruzzese Federico Perrotta, una “Mission non difficile ma Impossibile”. La missione é di far conoscere il valore degli abruzzesi all’estero in…Abruzzo. E questo é il compito che si é prefissato Dom Serafini, l’autore del terzo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”, presentato assieme all’editore Arturo Bernava, in cinque diversi paesi in Abruzzo e coprendo tutte le province: Pescara, Giulianova e Tortoreto (Teramo), Castel Nuovo (L’Aquila) e Montenerodomo (Chieti).

Due esempi sono serviti ad illustrare l’importanza dell’abruzzese all’estero: un personaggio di origini abruzzese ha acquistato una casa abbandonata ad Introdacqua ed ha convinto 100 dei suoi conoscenti in California ad acquistare altrettante case e ristrutturarle.

Un altro importante personaggio abruzzese all’estero vorrebbe investire nell’aquilano, ma non si sente abbastanza valorizzato per giustificare questo passo. Come riferito dal consigliere del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) Pierluigi Spiezia durante una delle presentazioni, “gli abruzzesi all’estero sono discriminati e non valorizzati”.

Il problema dell’Abruzzo che non valorizza i suoi abruzzesi all’estero é stato affrontato dall’autore de “I Messaggeri” anche con un’intervista ad una ricercatrice esperta di emigrazione ed uno dei motivi di questa apatia sta nel fatto che l’abruzzese all’estero non puó votare per corrispondenza per le elezioni regionali e comunali. “Se non voti, not conti”, sembra essere il motto della Regione, ed é una sfida che i politici regionali non vogliono considerare trincerandosi dietro ad una serie di ostacoli che non hanno interesse ad affrontare.

Nel montaggio fotografico alcuni momenti delle cinque presentazioni. Dall’alto a sinistra: La prima tappa alla libreria Mondadori di Pescara, seguita da quella presso il Circolo Nautico di Giulianova. Poi verso il Gran Sasso a Castel Nuovo San Pio e quindi ai piedi della Maiella a Montenerodomo (durante le anteprime del Premio Benedetto Croce e del John Fante Festival), per tornare come ultima tappa sulla costa a Tortoreto Paese in occasione della XVI Giornata dell’Emigrante.




Tortoreto. 16° edizione della Giornata dell’Emigrante: ospiti d’onore Dom Serafini e Pierluigi Spiezia per raccontare della nuova emigrazione abruzzese.

Tortoreto – 24 luglio 2022. “Chi non ha memoria del passato non sa apprezzare e amare il presente e soprattutto non ha speranza nel futuro”, con questa frase è stata aperta la 16° edizione della Giornata dell’emigrante a Tortoreto alto nella sala consiliare. L’Associazione Amici di Tortoreto, rappresentati dal Presidente e Vice, rispettivamente Franco Coccia e Michele Ferrante, con il patrocinio della Città di Tortoreto e la presenza dell’Assessore alla cultura, turismo e manifestazioni, Giorgio Ripani, hanno ideato e organizzato da bel 16 anni una manifestazione in ricordo dei nostri emigranti. Dopo i saluti istituzionali si sono alternati vari interventi tra cui: il giornalista Dom Serafini che ha presentato il suo ultimo libro, I Messaggeri dell’Abruzzo nel Mondo; l’editore Arturo Bernava, della edizioni Il Viandante di Chieti; Pierluigi Spiezia del CRAM e dell’Osservatorio dell’emigrazione della Regione Abruzzo, accompagnato dal decano dei giornalisti abruzzesi Domenico Marcozzi; Giuliano Staffilani, docente che presta la sua professionalità all’insegnamento della lingua italiana agli immigrati residenti sulla costa teramana e Claudio Teseo, Presidente degli abruzzesi in Romania. Il giornalista e storico Nicolino Farina, impossibilitato a presenziare, ha inviato un saluto con una lettera dal titolo “italiani un popolo di emigranti”. I lavori sono stati coordinati dal giornalista e ricercatore storico giuliese, Walter De Berardinis. La giornata è stata aperta con la mostra fotografica sull’emigrazione presso la sede dell’Associazione e si concluderà alle ore 21 con l’esibizione del gruppo folkloristico “Mulieres Garganiche” (ambasciatrici della tradizione popolare garganica al Parlamento Europeo) nell’isola pedonale di Tortoreto alto.




Federico Perrotta nel cast di “Mission Abruzzo”

 

“Fresh” (fresco) da un “hot” (caloroso) tour canadese, l’attore comico Federico Perrotta contribuirà alla missione di far conoscere gli abruzzesi all’estero in Abruzzo con una performance degna di Dean Martin, Alan Alda e Penny Marshall (Penelope Masciarelli). “Non è una ‘Mission difficile’ – precisa il comico – “É una ‘Mission Impossible‘! Infatti chiederò all’editore del libro, Arturo Bernava, ‘ma chi te lu fa fá’?”

L’occasione è la presentazione del terzo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” del giornalista Dom Serafini che cura la rubrica domenicale sugli abruzzesi all’estero per “Il Messaggero”. Seppure ancora sotto l’effetto di sei ore di fuso orario con il Canada, Perrotta ha accolto l’invito di Mario Daniele, il coordinatore dell’evento, con la promessa che rimarrà sveglio anche durante i suoi sketch.

La presentazione si svolgerà domenica 17 luglio alle ore 18:00 presso il Bar Santo Stefano sulla SS 17 di Castelnuovo-San Pio delle Camere, dove Perrotta presenterà gli oratori: l’imprenditore Mario Daniele, il giornalista de “L’Osservatore Romano” Generoso D’Agnese e lo scrittore Goffredo Palmerini. Naturalmente Perrotta cercherà di non dimenticare di dire che saranno presenti sia l’editore Arturo Bernava, della casa editrice Il Viandante, che l’autore Dom Serafini.




“Messaggeri dell’ Abruzzo nel mondo” di Dom Serafini. Domani, alle 18, nel Circolo Nautico Migliori, la presentazione del terzo volume della collana che racconta i successi degli abruzzesi all’estero.

 

Sarà presentato domani, sabato 9 luglio, alle 18,  negli spazi del Circolo Nautico Migliori, il terzo volume di “Messaggeri dell’Abruzzo nel mondo” del giornalista italoamericano Dom Serafini. Il libro racconta di 58 abruzzesi che, partiti da 36 comuni alla volta di 12 Paesi esteri, hanno raggiunto invidiabili risultati professionali, ciascuno nel proprio settore.

Di loro Serafini aveva già parlato nella sua rubrica domenicale su “Il Messaggero”.  Il volume, edito da Il Viandante, contiene gli interventi di Giovanna Di Lello, direttrice del John Fante Festival, di Laura Di Russo, giornalista e responsabile dell’ Ufficio Emigrazione Regione Abruzzo; di Giovanna Frastalli, sociologa e operatrice culturale.

Alla presentazione, patrocinata dal Comune di Giulianova, interverranno l’autore del libro Dom Serafini, l’editore Arturo Bernava, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini,  il dottor Pietro Campanaro, la scrittrice Cristina Mosca, il giornalista Walter De Berardinis.




L’ASSOCIAZIONE IL FORO PRESENTA LA TERZA EDIZIONE DI “ROSETO INCONTRA IL GIAPPONE”

Presentato questa mattina il programma della terza edizione del festival che unisce la Città delle Rose con l’Oriente che si terrà presso il Lido Celommi venerdì 8 e sabato 9 Luglio.

<<Sono orgogliosa di poter annunciare, ad una settimana dal via, il programma della terza edizione di Roseto incontra il Giappone evento nuovamente patrocinato in maniera gratuita dalla Fondazione Italia – Giappone>> dichiara Martina Figliola Presidente dell’Associazione il Foro.

<<Ogni anno cerchiamo di variare il programma provando a toccare temi e ambiti diversi grazie al preziosissimo supporto della Fondazione Italia – Giappone che voglio ringraziare nella persona del direttore Umberto Donati, del Presidente Umberto Vattani e di tutta la struttura messaci a disposizione.
L’edizione di quest’anno si aprirà il pomeriggio del Venerdì, alle ore 16.00 con Manabimashou! (trad. impariamo!) un laboratorio dedicato ai bambini a cura del Prof. Christian del Pinto; proseguirà con la presentazione del libro “Fronte dell’Est – passato e presente di un destino geografico” in cui interverrà l’autore Prof. Salvatore Santangelo, giornalista, analista politico e professore universitario.
A seguire la tavola rotonda “Altri orizzonti – i conflitti visti da Oriente”, in cui si analizzerà l’attualità geopolitica e le prospettive future insieme a Daniele Dell’Orco, editore e giornalista (il Giornale – Libero); Dante Marianacci poeta, narratore e saggista, per trent’anni in giro per il mondo come dirigente dell’area della promozione culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Alessandro Sansoni, giornalista (Rai2) e direttore del nuovo quotidiano “L’Identità”; Eugenio Sirolli presidente dell’associazione “Fly Story”.

Anche quest’anno, alle 20,45, l’evento sarà arricchito dall’esperienza della cena gourmet “Lezioni culinarie per giovani samurai” incontro di sapori e combinazioni culinarie curata dal Lido Celommi al termine della quale ci sarà l’ultimo appuntamento di giornata “Kintsugi – quando l’arte diventa filosofia” talk a cura dell’artista Yuriko Damiani.

Il Sabato pomeriggio tornerà nuovamente il laboratorio per bambini, all’interno del quale verrà presentato il libro “L’eroico volo di Arturo”, dedicato all’aviatore Arturo Ferrarin autore della prima trasvolata da Roma a Tokyo.
Alle 17.00 “Viaggio in Giappone” a cura di Barbara Monti, tour operator di The Net Group che illustrerà le bellezze del Sol Levante e le modalità in cui si potrà tornare a viaggiare verso Oriente dopo la riapertura delle frontiere.
Il pomeriggio proseguirà con la presentazione del libro “Le avventure romane di Enomoto Takeshi” alle ore 18.30 insieme all’autore Fabrizio Ghilardi e ad Antonio D’Amore, giornalista e direttore responsabile R+ che si occuperà della moderazione di questo spazio.
Dopo cena, alle h22.00 avremo il piacere di ospitare e far esibire nel rialzo centrale del Lungomare Celommi, fronte Pineta, il Taiko-Trio “la voce del tamburo” trio tutto al femminile che farà risuonare i magnifici tamburi giapponesi nella notte rosetana per uno spettacolo di assoluto livello.

Voglio ringraziare ancora una volta il Lido Celommi per l’ospitalità, tutti i soci dell’associazione, gli ospiti e chi si è messo a disposizione per l’organizzazione in particolare il consigliere Francesco Di Giuseppe che ha curato anche questa edizione.
Sono sicura che l’evento troverà il gradimento non solo della cittadinanza ma anche dei comuni limitrofi e dei tanti turisti presenti in questo periodo>> conclude Figliola.




Al Flaiano 2022 premiato il “viaggio delle radici”.

Maxi Manzo vincitore del Premio Flaiano di Italianistica sezione Under 35 con il docufilm “El Vestito de Dora”

 

Esiste un’altra Italia nel mondo composta da circa ottanta milioni di persone che sognano di tornare nei luoghi da cui sono partiti gli avi per scoprire, attraverso un “viaggio delle radici”, le proprie origini e risanare la ferita provocata dallo sradicamento dell’albero genealogico.

 

Tra questi Maxi Manzo, un giovane argentino italo-discendente di origini abruzzesi e molisane che ha vinto il Premio Flaiano 2022 per la prima edizione Under 35 della sezione di Italianistica, con il progetto interculturale e docufilm musicale “El Vestido de Dora”.

Il Premio, che verrà ritirato il prossimo 2 luglionell’ambito della prima delle due serate dedicate al teatro D’Annunzio di Pescara, è stato promosso ed organizzato dalla Fondazione Edoardo Tiboni, dall’Associazione Culturale Ennio Flaiano in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero: “Il documentario – ha dichiarato la Presidente della Fondazione Carla Tiboni – è un valido tentativo di promuovere la cultura italiana nel mondo attraverso le nuove generazioni e attraverso nuovi strumenti di comunicazione, obiettivi questi perseguiti dal Premio Internazionale Flaiano di Italianistica “Luca Attanasio”.

 

Il progetto

Il progetto tratta il tema degli oriundi italiani residenti all’estero che compiono questo viaggio di ritorno in Italia per ritrovare la propria identità individuale e collettiva. Il documentario infatti, che racconta l’esperienza dell’autore, vuole mostrare, attraverso una profonda ricerca personale, gli effetti dello sradicamento forzato all’interno di un nucleo familiare emigrato dall’Italia e che si ripercuotono sulle generazioni future. Questo avviene con alcune semplici azioni della vita quotidiana, trasmesse di generazione in generazione, che possono risvegliare un’infinità di emozioni e che vengono canalizzate attraverso l’immaginazione dell’individuo. Altre azioni più complesse, invece, permangono nell’inconscio familiare influendo sulla personalità di un soggetto, come una ferita da guarire. Tutto parte delle testimonianze dei nonni italiani emigrati in Argentina che rievocano passaggi della loro vita, in un momento attuale di solitudine e introspezione. La narrazione dell’autore parte da Tornareccio, piccolo borgo in Provincia di Chieti, paese d’origine della nonna Dora, che con i suoi racconti sulle tradizioni e le storie d’Abruzzo ha segnato la sua giovinezza, spingendolo a conoscere da vicino i luoghi che gli descriveva fin da piccolo. Attraverso i filmati dell’archivio di famiglia il viaggio continua con il racconto della comunità italiana d’oltreoceano, con la nascita delle famiglie italo-argentine negli anni ’60, con l’adozione di nuovi costumi che si sviluppano attraverso la fusione delle tradizioni di entrambi i Paesi. In alcuni momenti si percepiranno fasi di negazione, di nostalgia, di rabbia, ma tutto ciò non impedirà la nascita della vita associativa negli anni ’70 e ’80. Nel docufim si parla anche di quello che la comunità italiana, attraverso la sua rete associativa, ha dato al protagonista, così come a tanti altri giovani: la possibilità di realizzare i loro sogni e di esprimere le loro vocazioni.

 

L’autore

Nato a Mar del Plata nel 1987,musicista e operatore culturale, Maxi Manzo ha avuto da sempre un legame speciale con le sue radici italiane: è Consigliere del CRAM (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo) e della Consulta dei Molisani nel Mondo, ed è inoltre membro della Rete dei Giovani Italiani nel Mondo della Commissione VII del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), che include circa 150 rappresentanti under 35 delle collettività italiane all’estero. Negli ultimi 8 anni ha vissuto nella Città di Buenos Aires e ha svolto funzioni nella “Direzione della Collettività del Governo della Città di Buenos Aires” come coordinatore artistico del programma “Buenos Aires Celebra”, collaborando alla diffusione della cultura delle oltre quaranta collettività che hanno sede in detta città. Nel periodo della pandemia da Covid-19, ha compiuto un’intensa ricerca della sua storia familiare, che lo ha portato a raccontare il suo viaggio alla scoperta delle radici e a realizzazione questa preziosa testimonianza.

Il progetto ha il patrocinio della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dichiarato di interesse dall’onorevole Consiglio Deliberativo del “Partido de General Pueyrredón”, ed è stato realizzato con il sostegno della Regione Abruzzo (CRAM) – Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo, la Regione Molise – Rapporti con i molisani nel mondo e il  Consolato d’Italia di Mar del Plata, e con la collaborazione dell’Associazione Raíz Italiana, del Governo della Città di Buenos Aires (Direzione Generale delle Collettività), l’ENIT – Ente Nazionale Italiano per il Turismo – Sede Buenos Aires, l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, l’Associazione Famiglia Abruzzese di Rosario, la Fedamo Abruzzo, il Centro Abruzzese Marplatense, l’Associazione dei Carovillesi e Hijos del Molise, l’Associazione Vinchiaturese in Argentina, l’Unione Molise, Federazione delle Associazioni Italiane di Mar del Plata e Zona, Colectividad Mafaldese y Molisana.

 

Il docufilm

Il documentario è stato realizzato tra l’Argentina e l’Italia, l’autore infatti negli ultimi mesi è venuto a perfezionare il suo lavoro tra in Abruzzo e Molise per completare le riprese. Qui il protagonista, attraverso l’incontro con il territorio italiano ha trasformato in realtà le favole raccontate dai suoi avi, ha ritrovato le tradizioni musicali che fanno parte della sua ricerca interiore e che significano la cura del suo albero genealogico.

Poi il ritorno in Argentina a Febbraio scorso per presentare il progetto in anteprima a Mar del Plata, suo paese natale, il 12 marzo 2022 presso il museo MAR della città di Mar del Plata. Si è susseguito poi un fitto calendario di appuntamenti per un tour di presentazione del docu-film che ha toccato diverse città: il 25 marzo 2022 a Buenos Aires, presso la sede argentina dell’Università di Bologna, nell’ambito dell’incontro “Le comunità italiane nel mondo e i viaggi delle radici” organizzato dal Centro di Alti Studi dell’Università di Bologna in collaborazione con Marina Gabrieli, responsabile del Progetto di Ricerca del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna “Verso un Turismo delle radici in Emilia-Romagna”. Il 3 aprile è stato proiettato nuovamente, con grande successo di pubblico, al Museo Mar di Mar del Plata con la collaborazione della Federación de Sociedades Italianas Mar del Plata, l’Unione Molise Centro Abruzzese Marplatense, e il Comites Mar del Plata. Il tour è proseguito poi in Patagonia il 6 maggio presso l’Associazione Italiana di San Martin de Los Andes e il 9 maggio all’Istituto Dante Alighieri Bariloche, in collaborazione con l’Associazione Italiana Socorro Mutuo Nueva Italia di Bariloche, dove i giovani studenti italo-discendenti di diverse fasce di età, sono stati invitati, attraverso la testimonianza del film, a scoprire le loro radici in Italia e a realizzare i loro sogni e desideri più profondi, seguendo le proprie vocazioni e onorando le tradizioni italo-argentine. Il 3 giugno è stato presentato di nuovo a Mar del Plata, presso le associazioni italiane Centro Abruzzese Marplatense e l’Unione Regionale del Molise.

Oggi di nuovo in Italia, dopo la consegna del premio Flaiano, l’artista presenterà il suo progetto domenica 3 luglio alle ore 20.30 a Tornareccio, suo paese di origine, presso la Sala Polifunzionale Remo Gaspari”, con una proiezione del suo docufilm e della storia di emigrazione della sua famiglia e sul viaggio di ritorno che lo ha riportato in Abruzzo.

 

 

 

 

Una speranza per il futuro

Ed è proprio grazie al mondo globalizzatoche inipoti degli italiani sono in grado di ricostruire l’albero genealogico, di connettersi con le famiglie italiane, di comprendere da dove vengono anche attraverso il viaggio delle radici, quindi percorrendo i paesini e i campi di cui tanto hanno sentito parlare nei racconti dei loro nonni. Vogliono sentirsi italiani, vogliono vivere l’Italia, scoprire la sua vera essenza, far conoscere le sue storie. A volte vengono delusi dalla realtà che non coincide con l’immaginazione e il sogno, così si ostinano a cercarla nei luoghi in cui pensano che possa ancora continuare a vivere. E quello del documentario è un finale aperto a una ricerca emotiva che rappresenta i sentimenti di tanti giovani che vibrano allo stesso modo, un ricongiungimento con le radici dell’albero, una rinascita con un messaggio di speranza in un momento di apertura con un mondo nuovo che cerca di riconnettersi con i bisogni primari.

 

Il team di progetto

Genere: docufilm musicale

Autore e produzione: Maxi Manzo

Regia: Mati Long

Montaggio: Mati Long

Sceneggiatura: Maxi Manzo

Revisione sceneggiatura: Celeste Veleda

Direzione musicale: Julián Gándara

Paesi: Argentina/Italia

Anno: 2022

 

 

Turismo delle radici, volano per ripartire nell’era post Covid

Prende il via il Progetto del Pnrr “Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”, che si inserisce nell’investimento per l’“Attrattività dei Borghi” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e propone un ampio raggio di offerte turistiche mirate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni).

Con la firma dell’accordo fra Ministero della Cultura ed il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si pongono le basi per il Progetto attraverso il quale le comunità italiane all’estero presenti in tutto il mondo verranno coinvolte nella valorizzazione della nostra offerta turistica, all’interno di in una strategia volto a invertire il processo di depauperamento dei borghi italiani per sostenere attivamente il rilancio post Covid della nostra cultura, del nostro turismo e della nostra economia. L’obiettivo è consentire una riscoperta “a tutto tondo” dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.

 




Da Pretoro ad Ottawa per i 50 anni dell’Associazione Pretorese; tra gli eventi anche tante risate con Federico Perrotta

 

Dopo 25 anni il comune di Pretoro (Chieti), prende il volo e quasi per rispettare una tradizione, torna con un viaggio organizzato, in America per il 50esimo anniversario dell’Associazione Pretorese di Ottawa di Olimpia Bevilacqua, dove ad abbracciare chi ha deciso di partire c’è una comunità molto nutrita di pretoresi che ricopre quasi un quarto della popolazione attuale dello stesso borgo di Pretoro: “in occasione di questo importante anniversario facciamo questo lungo viaggio che per noi è importante, dove saremo accompagnati anche da cittadini del nostro stesso borgo desiderosi di rivedere, anche in seguito a periodi complicati di cui conosciamo benissimo dinamiche e risvolti, amici e parenti emigrati in Canada” – spiega il sindaco di Pretoro Diego Giangiulli che rappresenterà il caratteristico borgo del Parco Nazionale della Maiella insieme ad un’altra figura istituzionale, quella dell’Assessore delegato alla Cultura, Fabrizio Fanciulli. Per l’occasione sarà consegnata anche la bandiera dei Borghi più belli d’Italia, di cui Pretoro fa parte, alla comunità pretorese ad Ottawa ed inoltre si parlerà “turismo di ritorno”, e dunque per il 2023 le persone emigrate all’Estero avranno delle agevolazioni per risistemare le proprie abitazioni.

 

Sarà il produttore ed attore abruzzese Federico Perrotta a portare oltre oceano uno spaccato d’Abruzzo tutto da ridere con il suo evergreen “Io sono Abruzzo” firmato Uao Spettacoli, uno spettacolo che appassiona più generazioni: contattato dall’Associazione Abruzzese con Angelo Filoso, che ha collaborato alla fitta rete di eventi che caratterizzeranno le quasi due settimane di permanenza degli ospiti ad Ottawa (dal 22 giugno al 3 luglio), Perrotta sarà in scena per ben due volte per mostrare chi è davvero ‘l’abruzzese’ ed infatti spiega: “questo spettacolo nasce da dove nasce l’Abruzzo, da dove sono nato io; il fatto è che quando sei figlio di una regione così variegata e così complicata, particolare ed unica come la nostra, a tal punto da pensare che tutta la regione sia un grande paesello, ti porti dietro una grande emozione, come accade anche per tutti gli amici pretoresi che oggi vivono in Canada”.

 

“Noi non dimentichiamo mai quanti hanno deciso di trasferirsi altrove per realizzarsi – spiega il sindaco – ed anzi sono proprio loro ad avere un legame così forte con la propria terra tanto da renderla nota anche all’Estero. Una partenza infatti non è mai uno strappo anzi arricchisce la terra natìa di tradizioni che non vengono mai perse ma vengono semplicemente trasportate ed il nostro borgo di Pretoro è fiero di mantenere questa continuità che spesso si trasforma in un abbraccio come in questo caso. I legami forti difficilmente si perdono e di questo sono testimoni anche gli amministratori dei comuni vicini a Pretoro “.

 

Tra i tanti appuntamenti previsti, dunque, con “Io sono Abruzzo”, Perrotta ripercorrerà l’arte che ha pervaso l’Abruzzo e che è stata tramandata a famosi ed apprezzati artisti del mondo: la voce di Dean Martin, il ritmo di Michael Bublé. Da Ennio Flaiano attinge l’ironia, da Bruno Vespa i nei e da Rocco Siffredi…l’amore per il cinema! E poi si va oltre da Madonna a D’Annunzio, da Henry Mancini con la sua pantera rosa a Rocky Marciano, tante qualità artistiche in un’unica realtà poi trasformata in uno spettacolo travolgente.




Giulianova. Editoria: in arrivo il III volume “I Messaggeri dell’Abruzzo nel Mondo” di Dom Serafini, edizioni Il Viandante. Al Circolo Nautico il 9 luglio , ore 18

Dalla rubrica domenicale su Il Messaggero Abruzzo per far conoscere gli abruzzesi all’estero in Abruzzo

Un libro sugli abruzzesi all’estero non é poco, due libri sono abbastanza, mentre tre diventerebbero troppi! L’autore, Dom Serafini, giuliese trapiantato a New York City, non vuole peró fare un torto ad altri 58 meritevoli personaggi abruzzesi all’estero che sono prima apparsi nella sua rubrica domenicale de “Il Messaggero” in Italia e sono ora oggetto del terzo volume dei “Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”. Il libro (nella foto) é ora reperibile online in tutto il mondo e nelle librerie in Italia e comprende interventi di Giovanna Di Lello, Direttrice del John Fante Festival, insegnante e giornalista; Laura Di Russo, giornalista, responsabile Ufficio Emigrazione Regione Abruzzo; e Giovanna Frastalli, sociologa e operatrice culturale.

            Le avvincenti avventure degli abruzzesi all’estero non finiscono mai. Vale la pena ripetere che il compito dell’autore e quello dell’editore, Edizioni Il Viandante, é proprio far conoscere il successo degli abruzzesi all’estero… in Abruzzo. Il compito delle istituzioni abruzzesi invece é quello di far conoscere l’Abruzzo all’estero (cosí non bisognerebbe piú spiegare che l’Abruzzo si trova dall’altra parte di Roma). Questi personaggi sono conosciuti, famosi ed apprezzati nelle rispettive comunitá estere, ma non conosciuti in Abruzzo.

            Ci si potrebbe chiedere: “che vantaggi portano questi personaggi agli abruzzesi sul territorio?” E questa é una domanda che si pongono anche molti politici. Dopotutto gli abruzzesi all’estero non possono votare alle elezioni regionali e amministrative, quindi tendono ad essere trascurati.

            É comprensibile che i politici si concentrino sulle poltrone, ma non si comprende come il mondo economico, ed anche quello accademico, possa ignorare l’importanza dell’abruzzese all’estero.

            Basterebbe consultare i resoconti industriali per vedere come gli abruzzesi all’estero sono proprio quelli che di piu’ viaggiano in Abruzzo, quelli che consumano prodotti abruzzesi nei loro paesi esteri di residenza e quelli che piú promuovono la regione. Senza gli abruzzesi all’estero, l’Abruzzo sarebbe ricco come il Sahara senza petrolio.

            Il sottotitolo di questo terzo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo” é “Come avere successo all’estero”. Infatti il libro presenta 58 personaggi che sono partiti da 36 paesi dell’ Abruzzo diretti in 12 nazioni diverse, e li’ hanno ottenuto successo.

            Mentre in passato l’Abruzzo esportava soprattutto mano d’opera, oggi esporta cervelli, anzi “cervelloni” in tutti i settori. Nel libro si trovano molti esempi da seguire per chi volesse idee su come avviarsi verso una buona carriera e dovrebbe essere una lettura prioritaria per i giovani.

            Per l’editore e l’autore promuovere gli abruzzesi all’estero in Abruzzo é un progetto “multi-tasking”: infatti il libro verrá presentato in quattro localitá, coprendo tutte le provincie: Pescara (3 luglio), Giulianova (9 luglio), Castel Nuovo (17 luglio) e Montenerodomo (22 luglio).

            A Pescara ci saranno come relatori: Laura Di Russo e Maurizio Fala, rosetano emigrato in Peru. A Giulianova: il medico Pietro Campanaro, la scrittrice Cristina Mosca, il Sindaco Jwan Costantini, il giornalista Walter De Berardinis e la trasmissione video a cura di Francesco Marcozzi.

A Montenerodomo, durante l’anteprima del John Fante Festival e del Premio Benedetto Croce: Giovanna Di Lello e Antonio Bini, direttore di “Abruzzo nel Mondo”. A Castel Nuovo San Pio: l’imprenditore Mario Daniele, il giornalista de “L’Osservatore Romano” Generoso D’Agnese, lo scrittore Goffredo Palmerini.

            Naturalmente sia l’editore, Arturo Bernava, che l’autore Dom Serafini saranno presenti a tutti gli eventi. Per aggiornamenti e dettagli sulle presentazioni é possibile consultare la pagina Facebook de “I Messaggeri dell’Abruzzo nel Mondo”. https://www.facebook.com/I-messaggeri-dellAbruzzo-nel-mondo-100125355070882




Giungerà domani (12 giugno) a Roma dagli Stati Uniti d’America una delegazione della National Italian American Foundation -Niaf- per degli incontri con le autorità politiche ed amministrative del nostro Paese e in particolare con i vertici regionali di Abruzzo e Toscana.

La Niaf è il più importante punto di
riferimento per gli oltre 20 milioni di cittadini degli Stati Uniti che vantano
origini italiane. Scopo della Niaf, nata nel 1975, è quello di promuovere la storia,
la lingua e la cultura dell’Italia negli Usa. Della Fondazione fanno parte
imprenditori, uomini della cultura e appartenenti allo star system tutti orgogliosi
delle loro origini italiane. Quanto sia forte il legame che unisce gli italoamericani alla Patria di origine lo si è visto in tutte le occasioni in cui ci sono
state calamità che hanno colpito il nostro Paese: si pensi al terremoto dell’Aquila
e a quello dell’Umbria. Ecco in questi due casi la Niaf si è fatta carico di inviare
fondi per il restauro di alcuni edifici del centro a L’Aquila e la costruzione di una
scuola a Norcia. La delegazione composta da imprenditori di origini di alcune
regioni del centro e Sud Italia, sarà guidata dal chairman Robert Carlucci dal
presidente Robert Allegrini e dal vice chairman esecutivo John Calvelli. Ogni
anno la Niaf sceglie una Regione Italiana per rinforzare i legami tra i discendenti
degli emigrati e le loro terre d’origine. Prima del covid, è stata la volta del
Molise e ora dopo lo stop della pandemia durato due anni, è la volta
dell’Abruzzo e della Toscana. L’Abruzzo “regione d’onore 2021” che quindi
dopo la pandemia finalmente può essere visitata e ora la Toscana “regione
d’onore 2022”.
La delegazione della Niaf dopo essere stata ricevuta dall’incaricato d’affari ad
interim dell’ambasciata degli Stati Uniti, Thomas D. Smitham si incontrerà il 13
giugno con il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, con il presidente del
Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e con il sindaco dell’Aquila Pierluigi
Biondi.
Il 14 sarà la volta delle massime autorità universitarie e scientifiche abruzzesi. A
palazzo Camponeschi a L’aquila ci sarà un meeting con i Magnifici Rettori delle
Università e dei centri di ricerca d’Abruzzo: di quella de L’Aquila, di ChietiPescara, di Teramo e del Gran Sasso Scienze Institute, rispettivamente: il
professor Edoardo Alesse, il professor Sergio Caputi, il professor Dino
Mastrocola e il professor Eugenio Coccia.
Il 17 giugno, la delegazione Niaf sarà a Firenze avrà un confronto con il
Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Il 20 di giugno, ultimo giorno di soggiorno della delegazione, il chairman
Carlucci, accompagnato dal presidente Allegrini, deporrà una corona di fiori
sulla tomba del Milite ignoto all’Altare della Patria a Roma.




GEMS’ MILESTONES: IL NUOVO LIBRO DA TAVOLO DELL’AUTORE INDIANO SETHIKRISHAN CHAND. Due gli italiani, Sergio Camellini e un giornalista, nel prezioso volume di poesia e arte fotografica

25 maggio 2022

 

 

 

diGoffredo Palmerini

 

 

Uscirà il 1° giugno prossimo in India, e sarà diffuso in tutto il mondo, il nuovo prezioso libro da tavolo, poesia e arte fotografica, dell’insigne poeta e artista indiano KrishanChandSethi. Poeta e fotografo d’arte, Sethiè presidente e fondatore del World PictorialPoetry Forum, associazione culturale e umanitaria che si propone di diffondere nel mondo valori universali (Love, Peace&Humanity) attraverso la letteratura e l’arte. Il Forum ha 32 filiali e circa 500 club in tutto il mondo. La sede centrale del Forum è in India, a Daman, città dove l’autore vive, non lontana da Mumbai.

 

GEMS’ MILESTONES, questo il titolo del volume, è un’antologia di liriche composte da 41 poeti di13 paesi esteri oltre che dell’India.L’antologia ècorredata delle biografie degli autori e di artistiche immagini fotografiche – Sethi preferisce ritrarre volti e splendidedonne nel mistero di luci e ombre. “Gemme che segnano pietre miliari nella vita”, afferma Sethi parlando dei poeti presenti nel volume con le loro liriche.

 

I libri di KhrishanChandSethi, che egli definisce “Coffee Table-Book” (Libri da tavolo da caffè), sono sempre realizzati in collaborazione con la moglie Sunita, che ne cura di solito l’edizione, talvolta proprio come editore. Questa volta a pubblicare è BasudevMallik, mentre editor del volume è WilliamsjiMaveli. Il volumeGems’ Milestones-cm23x30 le dimensioni -si compone di 108 pagine rilegate in pregiatacarta d’arte. L’antologia è realizzata anche in formato elettronico, per una più capillare diffusione nel mondo attraverso la rete dei club e delle sedi nazionali del World PictorialPoetry Forum.

 

Nel volume 25sonogli autori indiani, 16 gli autori stranieri di 13 paesi (Italia, Tunisia, Albania, Bosnia, Nepal, Turchia, Canada, USA, Regno Unito, Kirghizistan, Algeria, Tagikistan, Romania). La Coffee Table Anthology “Gems’ Milestones” sarà lanciata gratuitamente, nel formato elettronico, in tutto il mondo, attraverso i lettori dei 500 club del World PictorialPoetry Forum. Ilpregiato volume rilegato sarà distribuito al prezzo del costo vivo di stampa. Nei Paesi d’oltremare sarà di 40 euro, 45 $ o 35 sterline britanniche, comprese le spese postali di spedizione assai costose, che assorbono il 60% dei citati importi.

 

Il prezioso libro da tavolo “Gems’ Milestones” reca liriche di un raffinato e sensibile poeta italiano, conosciuto in India per essere stato insignito di un prestigioso premio letterario, il Golden Ace International Award. Si tratta dell’insigne psicologo e poeta modenese Sergio Camellini, famoso in Italia e all’estero sia per aver conseguito una messe di riconoscimenti letterari,sia per la sua intensa ed eccellente poesia. Rilevante, inoltre, è la produzione poetica pubblicata in numerosi volumi. Camellini è inoltre ampiamente presente,come Presidente onorarioodi Giuria, in numerosi concorsi letterari nazionali ed internazionali.

 

Infine una curiosità sul volume GemsMilestones. Qualche tempo fa Sethirichiese a chi scrive una breve biografia. Immaginai gli occorresse per il suo archivio, anche in ragione del fatto che l’anno scorso fui nominato nel Comitato scientifico del Premio internazionale Golden Ace. Ricevendo una bozza di stampa del volume, ho invece “scoperto”con sorpresa che l’opera si apre con 6 pagine, in inglese e italiano, recantila mia biografiacorredata da tre foto. In un post sulla sua pagina Facebook, annunciando l’uscita imminente del volume, Sethiafferma con una certa enfasi: “Ci sentiamo orgogliosi! Un’icona della stampa italiana, Goffredo Palmerini, è nella nostra antologia del tavolinoGEMS’ MILESTONES“, e di seguito si trova pubblicata la mia biografia. Che direallora, è proprio vero che le sorprese non finiscono mai!

 

 

Di recenteKrishanChandSethi ha pubblicato un altro prezioso libro da tavolo“WORDS, THE BREATH OF LIFE” (Parole, il respiro della vita). E’ un libro contenente 140 citazioni sul “mistero svelato della vita”, come recita il sottotitolo, arricchito da meravigliose ed evocative immagini fotografiche. In una recensione critica Cijo Joseph Chennelil tra l’altro annota: “Il libroWords, The Breath of Lifescrittoda Sethi K.C.,rispettata personalità letteraria, ed edito dalla stimata signoraSunitaSethi, è un amalgama di citazioni tratte da questioni importanti della contemporaneità e da profonde domande filosofiche. Queste citazioni sono famose per le loro adorabili cadenze, per i significati profondi, per l’incredibile versatilità. Sontuoso è il trattamento sontuoso di diverse aree di soggettività, di lunghezze d’onda manifeste, come per i modi multidimensionali di guardare la vita, per la lucidità e l’estrema profondità di analizzare la complessità della vita nelle sue tonalità più vibranti. […] Personalità letterarie di valore,Sethi K.C. e la sua fedele signora SunitaSethi, hanno fatto coming out con un altro lavoro d’amore attraverso la pubblicazione di questo libro[…]”.Il volume Words, The Breath of Lifeè stato tradotto il 16 lingue (italiano, francese, arabo, bosniaco, albanese, macedone, nepalese e rumeno. Inoltre nelle lingue indiane hindi, gujarati, malayalam, telugu, punjabi, bengalese, odia e kannada.

 

SethiKrishanChand è nato nel 1952 inPunjab, regione all’estremo nord dell’India confinante con il Pakistan. Due lauree e un master (Letteratura inglese, Scienze delle Assicurazioni) in tre distinte università indiane, Sethi è stato poi per 35 anni manager e vice direttore generale della United India Insurance Co. Ltd, fino al 2012. Poeta finissimo, scrittore e fotografo artistico, ha pubblicato 14 volumi di poesia pittorica e numerosi grandi album da tavolo. 500 poesie pittoriche e circa 500 brevi e micro poesie la sua produzione artistico-letteraria. Sethi si considera un poeta popolare. I suoi soggetti sono semplici, belli e chiari, incorniciati nella sua poesia visiva. E’ stato un vero antesignano, introducendo un nuovo concetto di poesia pittorica in cui fotografia e poesia si fondono in un’efficace sinestesia. Il linguaggio del corpo nell’immagine è sempre abbinato al tema d’una poesia. Questo modo di scrivere liriche si sta diffondendo rapidamente nel mondo della poesia e dei social media. Un’annotazione, infine: il particolare amore che Sethi K.C. nutreper l’Italia e la cultura italiana.