L’ANFE in audizione al Senato per le questioni degli italiani all’estero

L’ANFE in audizione al Senato per le questioni degli italiani all’estero

Convocata dal Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero del Senato l’ANFE è intervenuta oggi a Roma

Roma, 22/02/2012 – In rappresentanza del Presidente Nazionale Paolo Genco sono intervenuti all’audizione di ieri in Senato, presieduta dall’on. Claudio Micheloni, il Vice Presidente Matteo Iacovelli e il Direttore Nazionale Gaetano Calà.

L’ANFE Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati ha dato il proprio contributo all’indagine conoscitiva sulle politiche relative ai cittadini italiani residenti all’estero portando all’attenzione del Comitato alcune importanti questioni.

La riforma del voto degli italiani all’estero, la riforma della legge sulla cittadinanza con particolare riferimento al riconoscimento della cittadinanza ai nati in Italia da genitori immigrati, il fenomeno dell’emigrazione italiana clandestina in America, e l’idea di un Albo delle Associazioni nazionali dell’emigrazione. Sono questi tra i punti principali trattati dalla  nostra Associazione e peri quali sono in programma una serie di iniziative in Italia e all’estero.

La versione integrale del resoconto dell’audizione sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito del Senato all’indirizzo http://www.senato.it/static/bgt/listasommcomm/0/78/s/16/index.html




Argentina. Il Prof. Giovanni Di Leonardo ospite del consiglio della Federazione Italiana delle Società di Mar del Plata

“La Comisión Directiva de la Federación de Sociedades Italianas de Mar del Plata y Zona tiene el agrado de comunicar que el próximo sábado 18 de febrero a las 19:30 hs., el Prof. Giovanni Di Leonardo, profesor de historia y escritor de origen Abruzzes que se encuentra de visita en nuestra ciudad, realizará en nuestra sede, La Rioja 2043, una conferencia sobre “ Il Contributo degli Abruzzesi all’Unità d’Italia”.

Cabe destacar que el Prof. Di Leonardo es un reconocido escritor, autor de ” L’illuminista abruzzese Don Trojano Odazj”, “I Fedri , Una dinastia per la musica (1719-1957) “, entre otros.

Esperamos contar con vuestra presencia. Gracias. “

Curriculum y orbras

Prof. Giovanni Di Leonardo e il maestro Gigino Falconi. Photo (C) Walter De Berardinis
Prof. Giovanni Di Leonardo e il maestro Gigino Falconi. Photo (C) Walter De Berardinis


“Il consiglio della Federazione Italiana delle Società di Mar del Plata e Zona è lieta di annunciare che Sabato 18 Febbraio alle ore 19:30 pm., Prof. Giovanni Di Leonardo,un professore di storia e scrittore di origine Abruzzo, che sta visitando la nostra città, che si tiene presso la nostra sede, La Rioja 2043, una conferenza sul tema “Ilcontributo degli abruzzesi E all’Unità d’Italia”.

Va notato che il Prof. Di Leonardo è un noto scrittore, autore de “L’Abruzzo DonTrojano Odazj illuminista”, “I Fedri, una dinastia per la musica (1719-1957)”, tra gli altri.

Chi è Giovanni Di Leonardo

Giovanni Di Leonardo è nato a Morro D’Oro, il 20 aprile 1944, e vive a Giulianova. Si è laureato in Filosofia, all’Università Statale “La Sapienza” di Roma, con una tesi sulla Storia del Partito Socialista nel Teramano dal 1894 al 1922, seguita dal Prof. Renzo De Felice, conseguendo il massimo dei voti (110/110); successivamente ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Statali, di secondo grado, in diverse località della Lombardia e a Giulianova e Roseto degli Abruzzi. Numerose volte ha avuto l’incarico di Commissario esterno nelle Commissioni di Maturità in Istituti di Milano, Verona, Roma, ecc..

Dopo la laurea ha sempre continuato la ricerca storica, specializzandosi sul Settecento e Ottocento, con particolare attenzione agli episodi ed alle figure del Risorgimento abruzzese.

Nel 1983 ha pubblicato (coautrice Maria Rita Bentivoglio) il volume Quinto Ercole – Storia di un militante del Movimento Operaio abruzzese esule in Australia, Isola del G. S. (TE), Eco Edizioni, pp. 103.

Presso “Media Edizioni” di Mosciano S.A. ha pubblicato i seguenti volumi:

Morro D’Oro – Cenni storici e immagini inedite, pp. 144, 1999;

Internazionalisti e Repubblicani in Abruzzo (1865-1895), (coautrice Maria Rita Bentivoglio), pp. 220, 1999;

Michelangelo Cicconi nel secolo dei Lumi, pp. 160, 2000;

Gjorgio Vincenzio Pigliacelli, Avvocato, Ministro della Repubblica Napoletana del 1799, pp. 160, 2001;

Garibaldini in Abruzzo (1860-1870) – L’Abruzzo Ultra I, (coautrice Maria Rita Bentivoglio), pp. 230, 2002;

L’illuminista abruzzese Don Trojano Odazj – dalle Lezioni di Genovesi all’amicizia con Beccaria, dalla Cattedra di Economia alla cospirazione, pp. 224, 2003;

Organari abruzzesi del Settecento: Le celesti armonie di Adriano Fedri, pp. 304, febbraio 2007.

Nel 2010 ha pubblicato I Fedri. Una dinastia per la musica (1719-1957). Dalle «celesti armonie» di Adriano a Dino, il pianista reatino amato da Beniamino Gigli, Associazione Culturale “G. Braga” onlus, per conto della Regione Lazio, Rieti, pp. 336, gennaio 2010. Seconda edizione, con nuovi documenti, pp. 352, novembre 2010.

Ha curato i seguenti lavori:

– Costantino Ettorre, Il giovane Aroldo, a c. d. Giovanni Di Leonardo, Mosciano S. Angelo, “Media Edizioni”, 19962. (Opera ambientata in alcuni paesini abruzzesi, colti nel periodo post unitario, la cui prima edizione era stata pubblicata a Milano, nel 1881);

Scritti scientifici di Pio Mazzoni, a c. d. Giovanni Di Leonardo e Sandro Galantini, Teramo, Ricerche & Redazioni, 2005;

Casa-Museo Gaetano Braga, a c. d. Giovanni Di Leonardo e Galileo Di Ilio, Mosciano S.A., “Media Edizioni”, 2007;

Il canto ridestato. Due composizioni per canto e strumento a tastiera: Ave Maria e Piangea!, a c. d. Giovanni Di Leonardo e Galileo Di Ilio, Mosciano S.A., “Media Edizioni”, 2007.

Ha redatto, inoltre, dodici voci per il Dizionario degli Abruzzesi, Castelli (TE), Andromeda Editrice – Il Centro, dicembre 2006 – febbraio 2007.

Giovanni Di Leonardo




Teramo. La provincia si promuove al Salone “Idées Vacances” di Charleroi. Ieri pomeriggio omaggio alle vittime di Marcinelle presso il sito della miniera.

La provincia si promuove al Salone “Idées Vacances” di Charleroi. Ieri pomeriggio omaggio alle vittime di Marcinelle presso il sito della miniera.

Il presidente Catarra ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento in memoria delle vittime della tragedia, di cui 60 minatori abruzzesi.

La Provincia fino a domenica prossima a Charleroi, in Belgio, per promuovere il territorio al prestigioso Salone  “Idées Vacances”, fiera turistica che richiama ogni anno più di 50mila visitatori. L’assessorato provinciale al Turismo ha allestito uno stand di 12 metri quadrati per la distribuzione di materiale promozionale, animato con l’organizzazione di microeventi ludico-ricreativi e degustazioni di prodotti tipici. “Il nostro spazio espositivo – spiega l’assessore al ramo, Ezio Vannucci – sta registrando in questi giorni tantissimi visitatori, che hanno dimostrato grande interesse verso il nostro territorio e apprezzamento per i materiali informativi e le tipicità dell’enogastronomia locale offerte in degustazione. Tra l’altro, lo stand provinciale è animato anche dall’Ente Parco e dagli operatori turistici locali, albergatori, ristoratori, titolari di camping e di altre strutture ricettive, a rafforzare la sinergia tra pubblico e privato in quanto strategia vincente di promozione dell’offerta turistica locale”.

Nel pomeriggio di ieri si è svolto anche un incontro in Fiera con le Associazioni abruzzesi di emigrati e, successivamente l’intera delegazione, composta dal presidente Valter Catarra, dall’assessore Vannucci, dai rappresentanti delle associazioni, dal sindaco della Municipalità di Charleroi e dalle autorità locali, si è recata al sito del “Bois du Cazier”, sede della miniera, per partecipare al momento commemorativo, organizzato su iniziativa della Provincia , delle vittime della tragedia di Marcinelle, costata la vita a 136 minatori italiani, di cui 60 abruzzesi, l’8 agosto del 1956. Un momento di grande commozione, durante il quale il presidente Catarra ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento in memoria delle vittime.

Teramo, 17/02/12




Mar del Plata (Argentina): conferenza del Prof. Giovanni Di Leonardo. “Ilcontributo degli abruzzesi E all’Unità d’Italia”

Mar del Plata (Argentina): conferenza del Prof. Giovanni Di Leonardo. “Ilcontributo degli abruzzesi E all’Unità d’Italia”

“La Comisión Directiva de la Federación de Sociedades Italianas de Mar del Plata y Zona tiene el agrado de comunicar que el próximo sábado 18 de febrero a las 19:30 hs., el Prof. Giovanni Di Leonardo, profesor de historia y escritor de origen Abruzzes que se encuentra de visita en nuestra ciudad, realizará en nuestra sede, La Rioja 2043, una conferencia sobre “ Il Contributo degli Abruzzesi all’Unità d’Italia”.

Cabe destacar que el Prof. Di Leonardo es un reconocido escritor, autor de ” L’illuminista abruzzese Don Trojano Odazj”, “I Fedri , Una dinastia per la musica (1719-1957) “, entre otros.
Esperamos contar con vuestra presencia. Gracias. “

Curriculum y orbras

“Il consiglio della Federazione Italiana delle Società di Mar del Plata e Zona è lieta di annunciare che Sabato 18 Febbraio alle ore 19:30 pm., Prof. Giovanni Di Leonardo,un professore di storia e scrittore di origine Abruzzo, che sta visitando la nostra città, che si tiene presso la nostra sede, La Rioja 2043, una conferenza sul tema “Ilcontributo degli abruzzesi E all’Unità d’Italia”.

Va notato che il Prof. Di Leonardo è un noto scrittore, autore de “L’Abruzzo DonTrojano Odazj illuminista”, “I Fedri, una dinastia per la musica (1719-1957)”, tra gli altri.

Curriculum y orbras

Chi è Giovanni Di Leonardo

Giovanni Di Leonardo è nato a Morro D’Oro, il 20 aprile 1944, e vive a Giulianova. Si è laureato in Filosofia, all’Università Statale “La Sapienza” di Roma, con una tesi sulla Storia del Partito Socialista nel Teramano dal 1894 al 1922, seguita dal Prof. Renzo De Felice, conseguendo il massimo dei voti (110/110); successivamente ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Statali, di secondo grado, in diverse località della Lombardia e a Giulianova e Roseto degli Abruzzi. Numerose volte ha avuto l’incarico di Commissario esterno nelle Commissioni di Maturità in Istituti di Milano, Verona, Roma, ecc..

Dopo la laurea ha sempre continuato la ricerca storica, specializzandosi sul Settecento e Ottocento, con particolare attenzione agli episodi ed alle figure del Risorgimento abruzzese.

Nel 1983 ha pubblicato (coautrice Maria Rita Bentivoglio) il volume Quinto Ercole – Storia di un militante del Movimento Operaio abruzzese esule in Australia, Isola del G. S. (TE), Eco Edizioni, pp. 103.

Presso “Media Edizioni” di Mosciano S.A. ha pubblicato i seguenti volumi:

· Morro D’Oro – Cenni storici e immagini inedite, pp. 144, 1999;

· Internazionalisti e Repubblicani in Abruzzo (1865-1895), (coautrice Maria Rita Bentivoglio), pp. 220, 1999;

· Michelangelo Cicconi nel secolo dei Lumi, pp. 160, 2000;

· Gjorgio Vincenzio Pigliacelli, Avvocato, Ministro della Repubblica Napoletana del 1799, pp. 160, 2001;

· Garibaldini in Abruzzo (1860-1870) – L’Abruzzo Ultra I, (coautrice Maria Rita Bentivoglio), pp. 230, 2002;

· L’illuminista abruzzese Don Trojano Odazj – dalle Lezioni di Genovesi all’amicizia con Beccaria, dalla Cattedra di Economia alla cospirazione, pp. 224, 2003;

· Organari abruzzesi del Settecento: Le celesti armonie di Adriano Fedri, pp. 304, febbraio 2007.

Nel 2010 ha pubblicato I Fedri. Una dinastia per la musica (1719-1957). Dalle «celesti armonie» di Adriano a Dino, il pianista reatino amato da Beniamino Gigli, Associazione Culturale “G. Braga” onlus, per conto della Regione Lazio, Rieti, pp. 336, gennaio 2010. Seconda edizione, con nuovi documenti, pp. 352, novembre 2010.

Ha curato i seguenti lavori:

§ Costantino Ettorre, Il giovane Aroldo, a c. d. Giovanni Di Leonardo, Mosciano S. Angelo, “Media Edizioni”, 19962. (Opera ambientata in alcuni paesini abruzzesi, colti nel periodo post unitario, la cui prima edizione era stata pubblicata a Milano, nel 1881);

§ Scritti scientifici di Pio Mazzoni, a c. d. Giovanni Di Leonardo e Sandro Galantini, Teramo, Ricerche & Redazioni, 2005;

§ Casa-Museo Gaetano Braga, a c. d. Giovanni Di Leonardo e Galileo Di Ilio, Mosciano S.A., “Media Edizioni”, 2007;

§ Il canto ridestato. Due composizioni per canto e strumento a tastiera: Ave Maria e Piangea!, a c. d. Giovanni Di Leonardo e Galileo Di Ilio, Mosciano S.A., “Media Edizioni”, 2007.

Ha redatto, inoltre, dodici voci per il Dizionario degli Abruzzesi, Castelli (TE), Andromeda Editrice – Il Centro, dicembre 2006 – febbraio 2007.

Giovanni Di Leonardo

Giovanni Di Leonardo

Le opere pubblicate

Giovanni Di Leonardo

Giovanni Di Leonardo è nato a Morro D’Oro, il 20 aprile 1944, e vive a Giulianova. Si è laureato in Filosofia, all’Università Statale “La Sapienza” di Roma, con una tesi sulla Storia del Partito Socialista nel Teramano dal 1894 al 1922, seguita dal Prof. Renzo De Felice, conseguendo il massimo dei voti (110/110); successivamente ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Statali, di secondo grado, in diverse località della Lombardia e a Giulianova e Roseto degli Abruzzi.
Numerose volte ha avuto l’incarico di Commissario esterno nelle Commissioni di Maturità in Istituti di Milano, Verona, Roma, ecc..
Dopo la laurea ha sempre continuato la ricerca storica, specializzandosi sul periodo che va dalla metà del Settecento a tutto l’Ottocento, con particolare attenzione agli episodi ed alle figure del Risorgimento abruzzese.
Nel 1983 ha pubblicato (coautrice Maria Rita Bentivoglio) il volume Quinto Ercole – Storia di un militante del Movimento Operaio abruzzese esule in Australia, pp. 103.
Nel 1996 ha curato la seconda edizione del romanzo di Costantino Ettorre, Il giovane Aroldo (opera ambientata in alcuni paesini abruzzesi, colti nel periodo post unitario, la cui prima edizione era stata pubblicata a Milano, nel 1881), aggiungendovi una scheda biografica sull’autore.
Presso “Media Edizioni” di Mosciano S.A. ha pubblicato i seguenti volumi:
· Morro D’Oro – Cenni storici e immagini inedite, pp. 144, 1999;
· Internazionalisti e Repubblicani in Abruzzo (1865-1895), (coautrice Maria Rita Bentivoglio), pp. 220, 1999;
· Michelangelo Cicconi nel secolo dei Lumi, pp. 160, 2000;
· Gjorgio Vincenzio Pigliacelli, Avvocato, Ministro della Repubblica Napoletana del 1799, pp. 160, 2001;
· Garibaldini in Abruzzo (1860-1870) – L’Abruzzo Ultra I, (coautrice Maria Rita Bentivoglio), pp. 230, 2002;
· L’illuminista abruzzese Don Trojano Odazj – dalle Lezioni di Genovesi all’amicizia con Beccaria, dalla Cattedra di Economia alla cospirazione, pp. 224, 2003.

Giovanni Di Leonardo

Anno Titolo

2010 I Fedri – Una dinastia per la musica (1719-1957)
2008 Il canto ridestato
2007 Organari abruzzesi del Settecento – Le celesti armonie di Adriano Fedri
2005 Scritti scientifici di Pio Mazzoni
2003 L’illuminista abruzzese don Trojano Odazj
2002 Garibaldini in Abruzzo 1860-1870 l’Abruzzo Ultra І
2001 Gjorgio – Vincenzio Pigliacelli
2000 Michelangelo Cicconi nel secolo dei lumi
1999 Internazionalisti e repubblicani in Abruzzo 1865 – 1895




Italia. C’E’ UN VULCANO IN ERUZIONE, AD ARHUS, IN DANIMARCA Le multiformi iniziative di Marcello Passalia, tra gastronomia, cultura e solidarietà

13 febbraio 2012

C’E’ UN VULCANO IN ERUZIONE, AD ARHUS, IN DANIMARCA

Le multiformi iniziative di Marcello Passalia, tra gastronomia, cultura e solidarietà

di Goffredo Palmerini

L’AQUILA – La Danimarca non è terra di vulcani, pianeggiante com’è con “monti” che non superano i 171 metri, con le sue tante isole (443) che insieme allo Jutland costituiscono il suo territorio, tenendo debitamente fuori dal conto la Groenlandia, che da un paio d’anni si è avviata ad un’autonomia amministrativa e politica dal Regno. Ancor meno vulcani possono stare ad Arhus, la seconda città più popolosa del Paese dopo  Copenaghen, situata alla foce dell’omonimo fiume che sbocca nel Mar Baltico. Principale porto danese, Arhus è una città con oltre 300 mila abitanti, con importanti cantieri navali, industrie petrolchimiche e meccaniche, oltre a significative attività portuali e commerciali. La sua università, con 30 mila studenti, è la più grande dopo quella della capitale. Insomma, una città con molti giovani dove la vita ferve intensamente. La sua storia vanta origini intorno al IX secolo, come testimoniano vestigia archeologiche vichinghe, mentre segnalano l’importanza dell’insediamento urbano alcune pietre runiche rinvenute intorno all’anno Mille, come pure, 40 anni più tardi, le monete coniate nella città con l’effigie dei re di Danimarca Canuto III, detto il Crudele, e Magnus il Buono. Rinvenute anche notevoli fortificazioni difensive, rafforzate da bastioni. Al XIII secolo risale la costruzione della chiesa di S. Clemens Kirke, la cattedrale, a riprova dell’importanza della città fin dal Medioevo. Attualmente Arhus offre belle architetture moderne che coronano il centro storico, ricco di costruzioni di varie epoche, con chiese e monumenti di grande dignità stilistica e con una residenza reale, il Castello di Marselisborg. Dunque, vulcani neanche a parlarne.

Eppure ad Arhus un vulcano c’è, eccome. E sempre in eruzione. E’ un italiano che dal 2001 ha scelto la bella città danese, vivendoci non da straniero. Si chiama Marcello Passalia, 44 anni, figlio d’un emigrato calabrese nel capoluogo lombardo ed egli stesso emigrato da Milano per la Danimarca. Milano, tuttavia, è rimasta nel suo brand “Marcello da Milano”. Marcello è chef, sommelier, promotore e imprenditore commerciale di prodotti italiani, sia nel campo della gastronomia che dello stile italiano, nella moda, nel cui settore ha lavorato come marketing manager per diversi anni, sia in Italia che in Danimarca. Di queste attività ha fatto e fa la ragione della sua vita. Con una filosofia tutta propria. “L’Italia ci delizia con i suoi prodotti, con i profumi, con l’eleganza e la cultura – afferma Marcello Passalia – raccogliendo il rispetto di coloro che nel mondo apprezzano la bellezza. Queste caratteristiche del mio amato paese e le sue incantevoli tradizioni hanno acceso la mia passione. Nel creare la mia società l’ho chiamata “Marcello da Milano“, perché sono nato nella bellissima Milano, una città che è un mix di business, arte, cultura e dinamismo. Queste radici mi hanno dato l’orgoglio e un’energia infinita per coltivare le mie passioni, per affrontare i problemi a testa alta e procedere sempre con determinazione in ogni cosa che faccio. Gioisco della bellezza – aggiunge Marcello – mi lascio affascinare dai fiori e mentre preparo i miei piatti mi piace ascoltare l’Opera. Credo nel potere dell’energia positiva e dell’ottimismo, faccio del mio meglio per mantenere questo approccio in tutti gli aspetti della mia vita. Grazie alle mie grandi passioni, come la moda, la cucina e i vini italiani, il caffè espresso, la mia azienda sta avendo un crescente successo. Nella mia attività d’imprenditore e chef, infatti, ho promosso e promuovo le arti del mio paese, organizzando cene d’affari ed eventi di rilievo, accompagnandoli con concerti d’opera o jazz, eseguiti da professionisti internazionali di talento”.

“Sono orgoglioso di rappresentare il Made in Italy – annota inoltre Marcello da Milano –  e continuo a vivere la mia cultura tutti i giorni, anche a distanza. La  cucina, la moda, l’arte e la musica sono tutti elementi preminenti dello stile di vita italiano. Ed io mantengo un forte legame con le mie radici nazionali, aggiornandomi sulle tendenze, sulle importazioni ed esportazioni, e sulla performance economica complessiva dell’Italia. Oggi, nel mercato globale, si tratta sempre d’una sfida continua: ma è una fortuna  essere italiani e rappresentare il Made in Italy, perché nei prodotti italiani c’è la nostra immagine di qualità nel mondo. Sono quindi molto attento e scrupoloso nelle mie creazioni ed attività, prestando costante attenzione ai dettagli e agli esiti finali, lasciando poi il giudizio conclusivo ai miei clienti. Per ogni prodotto che promuovo, seguo l’artigiano passo dopo passo nel processo di produzione, dalla fase iniziale fino al punto di packaging. Questo mi consente di dare la più grande quantità d’informazioni al cliente finale, coinvolgendolo a pieno in ogni fase della produzione. Sono anche sempre ben accette le critiche costruttive, che considero come un ponte diretto di dialogo con i miei amici clienti. Questo approccio è estremamente importante, perché è una fonte di input che mi danno possibilità di migliorare le mie creazioni, la mia attività e il rapporto umano nei loro confronti. Quando promuovo uno qualsiasi dei miei prodotti sono sempre guidato da un sincero amore per quello che faccio e ne sono intimamente coinvolto. Bisogna sempre credere fortemente in quello che si fa. Se ami il tuo lavoro – conclude Marcello – significa che hai seguito la tua anima. E se segui la tua anima la gente ti amerà per quello che sei, non per quello che fai”.


Consulente del locale più prestigioso e famoso di Arhus, frequentato dal jet set della città, Marcello da Milano prepara delizie e creazioni dell’arte culinaria italiana in questo ristorante molto affermato ed esclusivo, frequentato da professionisti, politici, artisti, modelle, giocatori di calcio e dalle persone più in vista,  tutti rapiti dai sapori dei suoi piatti che richiamano la sapienza gastronomica italiana, quella che affonda antiche radici nella cultura mediterranea. E’ scoppiata così da tempo, in città e dintorni, una straordinaria “Marcellomania”, ancor più nell’ultimo anno, da quando egli, editore di se stesso, ha pubblicato il volume “Marcello da Milano” con la sua biografia, le attività, le sue ricette. Del libro esistono, oltre alla versione danese, quelle italiana ed inglese. Insomma, Marcello è ormai conosciutissimo in città, sia attraverso il passaparola, sia per l’interesse che gli dedica la stampa, sia grazie alle multiformi attività culturali e solidaristiche che lo fanno apprezzare e stimare dai cittadini e dalla stessa amministrazione civica. Molto ascoltato dal Sindaco e dalla giunta comunale, ha consigliato all’amministrazione di aprirsi sempre più all’ascolto degli stranieri che vivono in città, alle loro idee e proposte, in vista d’un appuntamento importante, nel 2017, quando Arhus potrà essere per un anno “Capitale europea della cultura” e necessiterà del contributo e della collaborazione d’ogni suo abitante.

Dalla sua passione per l’Opera e per il gusto italiano, da tutti conosciuta in città, è nata la proposta della Municipalità di affidare a Marcello da Milano l’organizzazione d’un concerto italiano nel prestigioso Musikhuset Arhus, il Teatro dell’Opera con 120 anni di storia, protetto dal Ministero delle Belle Arti danese sotto il patrocinio della regina. Un impegno che l’ha caricato notevolmente, per il quale egli ha subito preso contatti con i soprani Elsebeth Dreisig e Akiko Nakajima, che hanno dato già il loro assenso. E questo è solo il più recente degli impegni che ad Arhus attendono il nostro connazionale. Marcello da Milano ha nel frattempo in cantiere molti altri appuntamenti che coniugano gastronomia, arte, musica e solidarietà. Cerchiamo di darne un rapido sunto. Ma prima ancora dobbiamo dar conto dell’associazione filantropica che Marcello ha fondato ad Arhus, il 9 dicembre 2011, con un evento pubblico molto partecipato, per aiutare i bambini nati prematuri: l’ha chiamata “Pippo Association” (www.pippoassociation.com), dal nome di Filippo, il bimbo nato dopo cinque mesi di gestazione che ancora sta combattendo la sua battaglia per superare i disagi d’una nascita molto anticipata. Questa esperienza, vissuta direttamente, lo ha determinato nella scelta di mobilitare la pubblica opinione a sostegno delle famiglie che vivono i problemi d’una nascita prematura. Ogni iniziativa culturale, dunque, Marcello la finalizza all’associazione, al suo sostentamento, all’attività solidaristica verso le famiglie toccate dai problemi legati alle nascite premature. Sicché ha nominato subito Ambasciatore dell’associazione Martin Jørgensen, famoso calciatore danese nato ad Arhus, dove tuttora gioca nell’AGF, la forte squadra della sua città, ma che ha militato anche nel campionato italiano, nelle file della Fiorentina prima e poi dell’Udinese. E proprio ad un consorzio di tutela d’un rinomato prosciutto del Friuli Marcello da Milano ha di recente proposto d’essere sponsor (fornitore gratuito) d’un progetto culturale e di promozione, in Danimarca, di alcune eccellenti specialità gastronomiche, tra le quali il prosciutto Dop friulano e di un’altra regione italiana e la prelibata mozzarella di bufala. Analoghe richieste di sponsorizzazione sono partite verso primarie ditte di produzione delle altre due specialità.

Martin Jørgensen, uomo di cuore ancor più che di calcio, si è messo pienamente e con generosità a disposizione della causa in favore dei bambini prematuri, egli che a maggio prossimo parteciperà con la Nazionale danese al Campionato europeo. Il progetto di Marcello da Milano prevede una serie di eventi e degustazioni nel locale più esclusivo di Arhus, riservati ad importatori, distributori e negozianti danesi, approntando veri e propri seminari sulla qualità dei prodotti gastronomici italiani.  Dei vari eventi Marcello e Martin sono i testimonial, insieme a tanti bambini, perché sono loro – dice Marcello – “che ci regaleranno il futuro”. Speciali menù, particolarmente con quei prodotti da promuovere, preparerà lo chef Marcello, mentre calciatori famosi, personaggi dello spettacolo e cantanti di successo serviranno ai tavoli come camerieri volontari  o piatti e vini italiani, mentre il ricavato andrà in solidarietà e in parte a Pippo Association. Le date che Marcello da Milano ha scelto per le manifestazioni non sono casuali, ma si ricollegano a particolari ricorrenze. Il primo evento è programmato il 4 maggio, in quanto il 5 maggio, per la prima volta, il Giro d’Italia partirà da Herning, in Danimarca, coinvolgendo nello straordinario prologo in terra danese della più importante competizione del ciclismo italiano, un milione di spettatori. Gli atleti partecipanti al Giro hanno già accolto l’invito a partecipare alla serata. L’altra data sarà il 13 maggio, in concomitanza con il concerto organizzato al Teatro dell’Opera di Arhus, con grandi artisti. Ancora il 14 giugno, quando ad Horsens arriverà Andrea Bocelli per un concerto e si parlerà ancora d’Italia. Marcello vorrebbe invitare il nostro grande cantante alla sua serata di solidarietà. Infine, il 17 novembre, perché è la Giornata mondiale dei bambini prematuri. Un fenomeno diffuso più di quanto si ritenga, quello delle nascite premature, con un nato ogni 6 al mondo che nasce prematuramente ed uno ogni 10 che nasce con gravi conseguenze fisiche e mentali. Un problema, dunque, di grande attualità e rilevanza sociale, che richiede un forte concorso di solidarietà verso strutture sanitarie e famiglie per una migliore gestione del fenomeno.

Infine, ancora una promozione della nostra Italia in Danimarca, sempre per iniziativa del vulcanico Marcello Passalia. Nel prossimo mese d’aprile, infatti, verrà a San Daniele del Friuli e in Toscana con una troupe televisiva per girare un documentario nei luoghi delle produzioni tipiche, oggetto delle sue promozioni gastronomiche, al fine di poter mostrare ai danesi usi e costumi delle nostre contrade, i sistemi di selezione e preparazione dei prodotti, i contesti ambientali e le antiche tradizioni culturali della provincia italiana. Un modo originale di comporre i diversi volti della qualità italiana. In fondo, anche un modo per promuovere, attraverso i prodotti e il contributo documentario, l’Italia meno conosciuta, eppure non meno intrigante per le bellezze del paesaggio, per la suggestione degli antichi borghi, per i colori e le tante sfaccettature della cultura contadina. Marcello da Milano, neanche tanto velatamente, lancia un appello ai produttori italiani che intendono aprirsi al mercato danese e scandinavo. Trovano in lui un partner attento a promuovere il Made in Italy toccando tutte le corde della sensibilità, dalla gastronomia al gusto italiano, dalla moda all’arte, dalla musica all’attenzione per i problemi sociali. Con un desiderio, infine, di fare qualcosa anche per L’Aquila, la città d’arte devastata dal terremoto del 2009. Ancora un italiano, dunque, che rende onore al suo Paese, davvero assai stimato ad Arhus, seconda città della Danimarca.

Info: www.marcellodamilano.com




Milano. Un busto di Simón Bolívar sarà scoperto a Milano

Un busto di Simón Bolívar sarà scoperto a Milano

Un imponente busto in bronzo, raffigurante El Libertador Simón Bolívar, verrà posto a Milano al centro della Piazza Simón Bolívar, situata all’innesto di Via Lorenteggio con Via Misurata. Questo meritato tributo al generale Simón Bolívar (Caracas, 1873 – Santa Marta, 1830), eroe nazionale cui si deve la liberazione e l’indipendenza del Venezuela dagli Spagnoli, è un’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione tra il Console Generale Gian Carlo Di Martino, l’Ente Nazionale Idrocarburi SpA (ENI), il Comune di Milano e il creatore dell’opera d’arte, Carlos Prada, noto scultore venezuelano.

Docente di arti plastiche e vincitore del Premio Nazionale d’Arte, Carlos Prada è un professionista che vanta un’ampia carriera artistica, per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Lo scultore ha eseguito diverse opere, tra cui l’opera monumentale realizzata a Puente Llaguno, in memoria dei compatrioti caduti durante gli avvenimenti dell’11 Aprile 2002.

Sulle caratteristiche della scultura, il Console Generale Gian Carlo Di Martino ha spiegato che è alta 120 centimetri, il peso complessivo supera i 100 chili e sarà dotata di un piedistallo in marmo sardo. “E’ un segno di riconoscenza nei confronti di un grande leader che ha lasciato un’impronta incancellabile nella storia del Venezuela e dell’America Latina – ha affermato il Console Di Martinoe oggi il Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Milano, insieme alla comunità venezuelana residente in Italia, vogliono con quest’opera rendergli un tributo eterno”.

Il 15 febbraio 2012, alle ore 11:00, verrà scoperto il busto in onore di Simón Bolívar, noto come l’uomo più grande del Continente americano, e per rendere onore alla sua memoria è stato creato questo pezzo artistico sul quale sarà inciso quanto segue:

Ogni popolo sarà libero secondo i propri modi e godrà di sovranità, secondo la volontà della propria coscienza

All’evento parteciperanno l’Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia, dott. Isaías Rodríguez, che terrà il discorso ufficiale, le autorità del Comune di Milano e i rappresentanti dell’ENI. “Sarà davvero motivo di grande orgoglio per il team di questo Consolato Generale – ha dichiarato il Console – inaugurare questa importante opera che richiama la memoria collettiva della nostra Nazione”.

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Gian Carlo Di Martino è nato nel 1974 a Maracaibo. Personalità politica tra le più in vista del Venezuela, avvocato, Di Martino è stato fino al 2008, per 8 anni, sindaco di Maracaibo, dopo Caracas la più grande città del Venezuela. Figlio di emigrati abruzzesi, tra gli esempi più evidenti del ruolo e della stima conquistati dalla gente d’Abruzzo in Venezuela, laureato in Scienze politiche, Giancarlo Di Martino ha una grande confidenza con la storia delle relazioni internazionali, oltre ad una profonda conoscenza in campo penale e criminologico. Docente universitario, è stato direttore nello Stato dello Zulia della Sicurezza e dell’Ordine pubblico e Commissario regionale antidroga. Dall’aprile 2010 il Governo venezuelano gli ha affidato la guida del Consolato Generale di Milano, sede diplomatica molto importante, specie per le relazioni economiche con il mondo produttivo italiano. Giancarlo Di Martino, nel 2007, è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà italiana.

(Annotazione biografica a cura di Goffredo Palmerini)




USA. Il filmaker FLAVIO SCIOLE’ sarà proiettato a New York il prossimo 4 Febbraio all’interno dell’evento “Kairos Interruptus”

Il filmaker FLAVIO SCIOLE’ sarà proiettato  a New York il prossimo 4 Febbraio all’interno dell’evento “Kairos Interruptus” presso Vaudeville Park di Brooklyn, New York. Meno di venti gli artisti selezionati da tutto il mondo (Usa, Russia, Turchia, Canada, Italia, Gran Bretagna).Nel 2011, Sciolè è stato presente-proiettato  a decine di Festivals  tra cui Rooftop Benefit Party (New York), Visioni Acustiche ( MACRO di Roma), One Minute Film & Video Festival (Svizzera), Istituto Italiano di Cultura (New York).

FLAVIO SCIOLE’(Atri,1970). Agisce come attore, regista, performer da circa venti anni ed opera prevalentemente nella sperimentazione e nella ricerca rispetto a video(anticinema), teatro(antiteatro) e performance. Circa  300 i lavori video proiettati-premiati-segnalati in Italia ( Rai Uno, 52a Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia, Romaeuropa, Roma3filmfestival) e nel mondo: Francia, Portogallo, Marocco, Grecia, Finlandia, Romania, Usa, Lituania, Macedonia, Argentina, Inghilterra, Germania, Russia, Spagna, Svizzera, Tunisia, ecc. Da anni gli sono dedicate retrospettive (2011: New York) e scritti (Nocturno, Segno Cinema, Close-up, siti specializzati).




USA. UN ABRUZZESE INSEGNA lTALIANO ALLA iCONA DEL WESTERN

Riceviamo e Pubblichiamo

UN ABRUZZESE INSEGNA lTALIANO

ALLA  iCONA DEL WESTERN

Un tuffo nela vita della grande star,insieme al figlio Ethan.

nella foto con Bob Hope, Ronald Regan e Dean Martin

di  Lino Manocchia

Centocinque anni fa (20 maggio 1907) , nasceva a Winterset,minuscola cittadina dello Iowa, John Wayne, pseudonimo di Marion Mitchell Morrison, soprannominato “ Big Duke”(Duca),per l’abitudine di farsi accompagnare ovunque dal suo terrier di nome “Little Duke. Da adolescente John lavoro’ in una gelateria per un uomo che produceva ferri di cavallo per Hollywood. Presto si  appassiono’  al foot- ball, tento’ di entrare nell’Accademia Navale, ma non riusci’ a raggiungere il punteggio necessario. Grazie ad una borsa di studio ottenuta per le sue doti atletiche, mentre giocava nella squadra  inizio’ a lavorare negli studi cinematografici, rimediando alcune parti minori  grazie al leggendario cow boy-attore Tom Mix, al quale forniva  i biglietti per le partite di football. ,

Duke personifico’ in maniera esemplare il ruvido masochista, ed  oggi e’

considerato una leggenda del cinema,tanto che nel 1999 l’American Film Institute lo ha  nominato l’ottava star tra i migliori  di Hollywood

Riassumere la vita e la carriera di  Wayne richiederebbe una ciclopica  encyclopedia.

Inconfondibile per il suo tono di voce, ( accanito fumatore) il modo di camminare,  l’immancabile cappello da cow boy ed il nominato ottavo tra le piu’ grandi star maschili di tutti i tempi. Il fucile che maneggiava con rapidita’ invidiabile,costruirono nel tempo un impareggiabile attore che, senza strafare accumulava 142 film uno piu’ avvincente dell’altro. Wayne dal 1950 al 1970 incamero’  3 Oscar- che festeggiava ad ogni ricorrenza con un cerimoniale tipico di Hollywood- ..Furono i  film: “Sand of Ivo Jima” (aprile 50), “The Alamo” (1961) e  “True Grit” (aprile1970), contornati da vari altri premi artistici ed onorificienze.

Fortunatamente, ad aiutarci a riscoprire la vita di questa icona,e’ il figlio, ,il quarantanovenne John  Ethan Wayne,secondo genito concepito da Pilar, terza moglie dell’attore. Come noto,  John Wayne  sposo’ tre mogli, che crearono 7 figli e 15 nipotini.

Il cronista ebbe il piacere di parlare con  Big Duke  in occasione di una prima mondiale a New York e lo ricorda in maniera speciale, per un dettaglio “curioso”:’ la star per augurare buona sera, disse “ Buenas dia, como sta’?” Poi aggiunse, con  voce pacata:” MI piacerebbe girare un film a Roma,nel Colosseo, col mio cavallo bianco. Io ho imparato un poco l’italiano grazie al mio amico Dean Martin,un grande artista, col quale ho girato diversi film.”

Ethan .come prevedibile, venne avvinto dal  cinema sin da giovane eta’.  recitando il  ruolo di primo attore nel cinema e televisione ,in alcuni film paterni come “Big Jack,” un western del 1971 e  quindi come “cascatore”…

Ethan accompagnava spesso il padre al lavoro, affascinato dai serpenti, contenuti in  gabbie speciali, che le Case raccoglievano per scene da girare.

Chissa’ quanta memorabilia  l’erede Wayne possiede?

“Personalmente ho un bronzo di cavallo e cowboy ed un “pistolone”,

che papa’ uso’ in un film, accompagnato da una  scritta:”Attento, questo oggetto fa male.”

” Duke divenne amico del grande regista John Ford il quale diresse una ventina di ottimi films, nel corso di 30 anni, interpretando i suoi ruoli piu’ celebri a partire da quello di Ringo Kid in “Ombre rosse” (1939) il western che diede la svolta alla sua carriera,proseguendo con la  trilogia

sulla cavalleria,comprendente” Il massacro di Fort Apache”,”I cavalieri del Nord Ovest” e “Rio Bravo”.

Ma  i primi film a colore piacquero a Big Duke?

‘Papa’, dice  Ethan,” nel 1941, era entusiasta. .L’anno seguente apparve nel tecnicolor “Vento selvaggio”recitando accanto a Ray Millard e Paulett Godard, Memorabile il film  “Iwo Jima” e “Deserto di fuoco” (1949).

Chi ha\ scelto il tuo nome Ethan ?

“L’interpretazione  del personaggio di Ethan Edward in “Sentieri selvaggi”

viene considerata una delle migliori  di mio padre ed egli  scelse  quel  nome.
” Da Ethan ci interessava conoscere, qual’ era il  film preferito-non western- dal genitore

“Sand of Jima” e “Wake of the red Witch”.

Dopo tutti questi anni sfumati dal tempo, il nome John Wayne ha subito scoloramenti?

“Quando papa’ ci ha lasciato aveva un patrimonio di mezzo miliardo  di dollari .Un bel giorno  creammo una”Foundation Institute” al suo nome, che tutt’ora funziona soddisfacentemente..”

Come detto numerose le onorificenze, che Wayne teneva a mostrare agli amici, come  l’invito alla  Casa Bianca per  la medaglia High Honor del Congresso, poi  la Presidential Medal  of Freedom dal Presidente Carter.

La voce del grande cow boy venne doppiata da una schiera di olttimi artisti italiani, con Romolo Costa in testa, che doppio’ i primi film della carriera di Wayne, quindi Mario Pisu,che sudo’ per rendere  reale possibile il “linguaggio”  di Wayne nel film  “Il massacro di Forth Apache”, ed.anche Mario Foa’ effettuo’ un ottimo doppiaggio per  “Le ali delle aquile”,  .

John Wayne mori’ 98 anni or sono all’eta’ di 72 anni, per un tumore allo stomaco e venne sepolto nel cimitero di Corona del Mar in California.




Tsunami in casa di Alejandra Daguerre *

Tsunami in casa

di Alejandra Daguerre *

BUENOS AIRES – Non è un giorno come qualsiasi altro … Non è stata una notte come qualsiasi altra … Abito in un condominio orizzontale e nella tranquillità dell’alba si sono cominciate a sentire le grida di un forte litigio di coppia: insulti, porte che sbattevano, bambini che correvano per i corridoi disperati chiedendo aiuto, minacce, colpi… Ci siamo ritrovati insieme ad alcuni vicini lì, davanti alla porta, confusi, cercando di fare qualcosa per frenare la violenza… sconvolti, impotenti, desiderosi di moderare una situazione che in pochi minuti aveva provocato più danni di uno tsunami.

Non veniamo al mondo con un manuale per la vita, ma con una storia. Ci formiamo con l’esempio dei nostri genitori, le istituzioni e l’ambiente socioculturale e così — fin dalla nostra nascita — costruiamo pian piano, seguendo la nostra modesta capacità di capire, la miglior maniera di comportarci. In questa diversità d’esempi e di stili formiamo le nostre coppie e ci lasciamo andare all’avventura della convivenza, a cui arriviamo con una “overdose d’amore e idealismo”.

Siamo predisposti a capire e giustificare gli atteggiamenti di chi amiamo, e quando la realtà ci sveglia, ci sembra inaccettabile e vergognoso che il nostro rapporto di coppia sia cambiato. Così, senza rendercene conto, ci troviamo già in una situazione rischiosa: stiamo vivendo “una situazione violenta”. Facciamo fatica ad accettarlo, ad ammettere che questo non è amore, cerchiamo invano di capire certi comportamenti usando la logica e poi la giustifichiamo con paura e vergogna. Ci sottomettiamo, crediamo nel cambiamento magico, nella seguente catena di promesse, ci inganniamo, ci copriamo, nascondiamo la polvere sotto il tappeto …

C’è sempre una prima volta … il mondo ci viene addosso e la desolazione ha preso il posto delle cose migliori, dello sforzo di tutta la vita. Le cose più belle erano lì: l’amore, la casa, la famiglia, la felicità … com’è difficile capire che il vento della violenza ha abbattuto tutto con un soffio come se fosse stato un castello di carte … e che fatica facciamo a capire che se non la fermiamo fra poco crescerà di più … sempre di più …

Non sogniamo più … sopravvengono gli incubi. Vogliamo pensare che tutto è stato un fatto isolato e cerchiamo di convincercene. Lo sappiamo … dentro di noi abbiamo la certezza che qualcosa non va, ma nonostante tutto decidiamo di andare avanti. La spirale di violenza non è cominciata lì, è cresciuta a poco a poco nel silenzio del dolore. La spirale di violenza non finirà magicamente: ha bisogno della tua azione, ha bisogno di limiti, ha bisogno di distruggere il modello vizioso. Non aspettare i colpi per denunciare e cominciare a cambiare. Non andare più in là per renderti conto che si tratta di brutalità … non maltrattarti!

La violenza domestica, l’abuso fisico, verbale, sessuale o emozionale non dovrebbe succedere a nessuno, mai! Ma la realtà è diversa. Non è un giorno come qualsiasi altro… non è stata una notte come qualsiasi altra… abito in un condominio orizzontale e nella tranquillità dell’alba, le cose sono veramente cominciate a cambiare…

In questo mondo violento, state molto attenti! Se in qualsiasi aspetto della vostra vita (sentimentale, lavorativa, scolastica, ecc.) vi sentite in una situazione rischiosa, se avete paura di tornare a casa o restare soli con la vostra coppia, se vi stanno aggredendo, disprezzando, denigrando, sottovalutando … denunciate! Potete farlo parlando con un amico, con la vostra famiglia, con un professionista, con le autorità o specialisti del tema, però ricordatevi che è importante iniziare una procedura di soccorso.

*psicologa e psicoterapeuta – alejandradaguerre@gmail.com




CANADA E ITALIA PARTNER NEI SETTORI AUTOMOTIVE, CONNECTED VEHICLE E INNOVAZIONE

CANADA E ITALIA

PARTNER NEI SETTORI AUTOMOTIVE, CONNECTED VEHICLE E INNOVAZIONE

Workshop a Torino – 8 febbraio 2012

Leader nell’INNOVAZIONE del settore AUTOMOTIVE e CONNECTED VEHICLE, il Canada si afferma con grande successo in tutto il continente nordamericano. In riconoscimento di ciò si svolge l’8 febbraio al Centro Congressi Torino Incontra Tavolo Canada: Canada e Italia partner nei settori automotive, connected vehicle e innovazione, workshop organizzato dall’Ambasciata del Canada in collaborazione con Confindustria, Camera di Commercio di Torino, Ceipiemonte, Unione Industriale di Torino, ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), APMA (Automotive Parts Manufacturers Association), ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), TTS Italia (Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza) e APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea).

Tavolo Canada” è un programma congiunto dell’Ambasciata del Canada e il Ministero degli  Affari Esteri nato per promuovere la cooperazione bilaterale Canada/Italia tra aziende, università, centri di ricerca e distretti tecnologici in i settori prioritari di ricerca/innovazione, tra cui il settore automotive. Da notare le notevoli sinergie tra Canada e Italia e le interessanti opportunità per i fornitori su entrambe le sponde dell’Atlantico emerse a seguito dell’alleanza fra FIAT e Chrysler e, conseguentemente, dell’ integrazione (tuttora in atto) delle loro rispettive catene d’approvvigionamento globale.

In un’industria automobilistica sempre più competitiva, la provincia canadese dell’Ontario  detiene il primato assoluto: con i suoi 2,6 milioni di autoveicoli prodotti all’anno supera persino la produzione di Detroit (USA), rappresentando il 17% della produzione nordamericana (di cui l’84% è destinata all’esportazione), con vendite annuali che eccedono i 20 milioni di veicoli. L’industria automobilistica costituisce il maggiore settore produttivo in Canada e impiega oltre 500.000 lavoratori nell’assemblaggio, produzione di componenti, distribuzione e vendita/fornitura di servizi. In Canada sono presenti i cinque “giganti” – FIAT-Chrysler, Ford, General Motors, Honda e Toyota (per un totale di 14 fabbriche di assemblaggio) – e oltre 1.000 siti produttivi.

Il Canada è anche un leader nel settore connected vehicle e sta attivando importanti collaborazioni con le maggiori aziende mondiali nell’elettronica del consumo, nelle tecnologie automobilistiche e nel cosiddetto infotainment, ovvero i sistemi informatizzati per l’intrattenimento.

Nello specifico, il Canada offre expertise nella distribuzione di contenuti mobili multimediali, negli strumenti di rete, nelle soluzioni per la sicurezza, nei prodotti diagnostici, nel GPS, nelle soluzioni wireless, nella gestione della flotta e nella geomatica. In Canada, infatti, la componente ICT rappresenta l’80% dell’innovazione dell’autoveicolo ed il 70% dei costi di sviluppo, mentre per ogni nuovo modello di auto vengono investiti circa un miliardo di dollari.

Una delegazione canadese, composta da 23 rappresentanti dei maggior protagonisti del settore, parteciperà al workshop torinese, passando in rassegna le rispettive aree di eccellenza, nonché ad un fitto programma di incontri mirato a sviluppare cooperazione e partnership a lungo termine tra aziende, centri di ricerca pubblici e privati e università dei due paesi. E’ prevista anche una visita al distretto della meccatronica a Bologna.

Gli omologhi si confronteranno ed avranno modo di sottolineare le reciproche eccellenze nei settori automotive/connected vehicle già oggetto di due importanti accordi: quello tra l’Università di Windsor (Ontario), il Politecnico di Torino e FIAT‐Chrysler per un master in ingegneria automobilistica e la partnership in R&S tra la McMaster University, FIAT‐Chrysler, l’Università di Trento e il Centro Ricerche Fiat.

Quest’iniziativa fa seguito a precedenti missioni nel settore: nel maggio 2010 una delegazione della provincia dell’Ontario visitava Torino, contraccambiata nel giugno 2011.  La presente visita verrà contraccambiata nel giugno 2012 da una delegazione di aziende italiane nei settori automotive e connected vehicle.

Roma, 24 gennaio 2012 – Ambasciata del Canada