USA. Un abruzzese Dom Serafini a cena con Schwarzenegger
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Un abruzzese
Dom Serafini
a cena
con Schwarzenegger
di Generoso D’Agnese
Durante il recente Mip-Tv, l’annuale fiera per la Tv internazionale che si svolge a Cannes, l’ex governatore della California, l’attore di origini austriache Arnold Schwarzenegger, ha esteso l’invito alla cena per il lancio di una sua serie Tv anche al giornalista Dom Serafini. Al Mip, Serafini ha partecipato come direttore della rivista settoriale “VideoAge”.
La serie, per ora disponibile solo come promo, è un cartone animato dal titolo “Il governator”, soprannome dato a Schwarzenegger dalla stampa americana quando da protagonista del filone cinematografico “Terminator” fu eletto governatore.
Durante la cena per circa 100 persone all’hotel Carlton, Serafini, un americano originario di Giulianova, in provincia di Teramo, che fa la spola tra New York City e Los Angeles, ha chiesto al “Governator” se parlasse italiano, ottenendo come risposta un: «perché, forse dovrei?»
Schwarzenegger parla anche tedesco ed ha fatto presente che nella serie per ragazzi dai 7 ai 12 anni, l’animatore principale, Stan Lee, ha inserito un liquido che, se spruzzato in gola, fa perdere al “Governator” il suo tanto ridicolizzato accento quando parla inglese («ma solo per 45 secondi,» ha puntualizzato).
Dopo due mandati come governatore, Schwarzenegger si è trovato disoccupato e, prima di decidere se continuare la sua carriera di attore (con la quale a volte ricavava fino a 30 milioni di dollari a film) ha voluto sfruttare la sua popolarità con un cartone super eroe nello stile di Hulk e Spider-Man, due dei tanti personaggi creati da Stan Lee. Astutamente, ma anche per dimostrare il suo senso dell’umorismo, Schwarzenegger aveva brevettato il nomignolo “Governator” appena gli era stato affibbiato nel 2004. Durante la cena il “Governator” non ha toccato la crisi finanziaria che ha colpito la California durante la sua amministrazione, accumulando un deficit di ben 25 miliardi di dollari, cosa su cui non ci si può scherzare sopra.
La serie, invece, i cui primi episodi di 24 minuti ciascuno saranno pronti nel 2012, ha generato molto interesse al Mip e, dicono gli esperti nel campo dell’animazione, si è già rivelata una miniera d’oro, specialmente dopo il supporto finanziario di TATA, ricca società di Mumbai, India.
Nella foto il giornalista Dom Serafini con il “Governator” Arnold Schwarzenegger
Cina. CINEMATOLOGY L’ORCHESTRA ITALIANA DEL CINEMA CON NICOLA PIOVANI APPRODA IN CINA
CINEMATOLOGY
L’ORCHESTRA ITALIANA DEL CINEMA
CON NICOLA PIOVANI APPRODA IN CINA
Quale evento principale della prima attesa edizione del Beijing International Film Festival la prestigiosa compagine si esibirà nella cerimonia di apertura in diretta televisiva e in un doppio concerto sinfonico-multimediale alla “GREAT HALL OF THE PEOPLE” in Piazza Tiananmen
PECHINO
National Centre for The Performing Arts (NCPA) – 23 aprile 2011
The Great Hall of The People – 26/27 aprile 2011 (con la partecipazione straordinaria del Maestro Nicola Piovani)
Una grande occasione per far conoscere la musica delle colonne sonore italiane all’estero, soprattutto se a diffondere un pezzo della nostra cultura è un organico di ben 82 eccellenti professori d’orchestra, per la maggior parte sotto i 30 anni, che arriveranno a Pechino alla fine del mese per inaugurare con una diretta tv sulla televisione di stato cinese CCTV (cerimonia di apertura) e due concerti, la prima attesa edizione del Beijing International Film Festival, kermesse internazionale promossa dal Governo di Pechino.
Si tratta dell’Orchestra Italiana del Cinema, prima compagine sinfonica italiana interamente dedicata all’interpretazione ed esecuzione del repertorio di musica per film: una formazione diretta dal Maestro Daniele Belardinelli (già con Abbado e Sinopoli) e costituita dalle migliori giovani forze musicali, rigorosamente selezionate con audizioni presso i prestigiosi studi di registrazione Forum Music Village di Roma, storica sede della colonna sonora fondata alla fine degli Sessanta da Luis Bacalov, Ennio Morricone, Piero Piccioni e Armando Trovajoli.
Il progetto, fortemente voluto da Marco Patrignani, presidente dell’Orchestra Italiana del Cinema e direttore artistico dell’iniziativa, ha come obiettivo la promozione e la rappresentazione dello straordinario patrimonio artistico della colonna sonora italiana. Scopo dell’O.I.C. è anche quello di recuperare e restaurare le partiture dei capolavori del grande schermo grazie alla collaborazione con Enti, Associazioni, Fondazioni ed Archivi pubblici e privati, oltreché autorevoli maestri trascrittori.
A Pechino l’Orchestra si esibirà in tre giornate: il 23 aprile interpreterà una sintesi del suo repertorio all’interno della cerimonia d’apertura del festival trasmessa dal National Center for The Performing Arts (NCPA), autentico gioiello di tecnologia e design, che andrà in onda su CCTV – canale 3 , la più grande rete televisiva della Cina Continentale con oltre un miliardo e duecento milioni di telespettatori attraverso i suoi 19 canali televisivi. Il 26 e 27 aprile l’Orchestra sarà invece protagonista di un doppio concerto sinfonico-visuale all’interno di The Great Hall of The People di Piazza Tiananmen, storica sede del governo cinese in grado di ospitare contemporaneamente circa 9700 persone.
Straordinario ospite d’onore dell’Orchestra Italiana del Cinema, in prima assoluta sul territorio cinese, il Premio Oscar Maestro Nicola Piovani che aderendo con grande entusiasmo al sostegno del progetto, dirigerà l’organico in due suites tratte dalle colonne sonore da lui composte per i film La voce della luna e Ginger & Fred di Federico Fellini e dal pluripremiato La vita è bella di Roberto Benigni.
L’organico darà vita a Cinematology, un concerto-evento unico nel suo genere, arricchito dalle proiezioni di veri e propri affreschi digitali e contenuti inediti dedicati alle composizioni in programma, elaborate da Stefano Fomasi, e dal suggestivo gioco di luci sul palcoscenico firmato da Pepi Morgia. Uno spettacolo che coinvolgerà emotivamente il pubblico cinese in uno show sinfonico visuale.
Il programma, quale omaggio al grande cinema internazionale, porterà in scena alcuni tra i più significativi temi del grande schermo tratti da celebri film quali La dolce vita, Amarcord, 8 e 1/2, Il Padrino, E.T., Guerre Stellari, Schindler’s List, Momenti di Gloria, Via col vento, Colazione da Tiffany, 2001 odissea nello spazio, Luci della ribalta, Ladri di biciclette insieme ad alcune composizioni del cinema cinese tra cui The Red Detachment of Woman, concretizzando così lo scambio culturale tra i due Paesi.
Solista dell’orchestra in alcuni brani del repertorio sarà invece Mauro Maur, storica prima tromba del Teatro dell’Opera di Roma e già solista per Ennio Morricone, accompagnato dalla pianista canadese Francoise de Clossey, Premio Oder 2008 alla Carriera.
L’evento, considerato uno dei momenti più importanti di scambio culturale tra Italia e Cina del 2011, è un’iniziativa promossa dall’Orchestra Italiana del Cinema, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dello Sviluppo Economico, con la collaborazione della Fondazione Italia Cina, dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e il supporto della società Smit Textile Spa.
Si ringrazia per la collaborazione nella ricerca ed acquisizione del materiale d’Archivio la Fondazione Federico Fellini e il Centro Sperimentale di Cinematografia – Divisione Biblioteca Luigi Chiarini.
L’Italia, grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e della Biennale di Venezia, partecipa alla manifestazione con i seguenti film: Sorelle Mai, L’uomo che verrà, La bellezza del somaro, Puccini e la fanciulla, La solitudine dei numeri primi.
Ospiti d’onore della rassegna i registi Marco Bellocchio, Paola Baroni e Paolo Benvenuti.
Maggiori informazioni al sito www.orchestraitalianadelcinema.it
Juliano Carpeggiani, giovane regista italo – brasiliano, vince “Memorie Migranti”. Fiction, documentari e cartoon protagonisti della VII edizione. Pubblicato il cofanetto dvd che raccoglie le opere di tutti i finalisti.
Juliano Carpeggiani, giovane regista italo – brasiliano, vince “Memorie Migranti”.
Fiction, documentari e cartoon protagonisti della VII edizione.
Pubblicato il cofanetto dvd che raccoglie le opere di tutti i finalisti.
Dinanzi a una platea composta da giornalisti, registi e studenti provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo, si è conclusa la VII edizione del Concorso Video “Memorie Migranti”, promosso dal Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino. Ospite d’onore della manifestazione Luca Conti, figlio di Pietro Conti, primo Presidente della Regione Umbria, a cui è intitolato il Museo dell’Emigrazione.
Vincitore assoluto della VII edizione è risultato il documentario “Il paese della cuccagna” di Juliano Carpeggiani, che, visibilmente commosso, ha ritirato l’importante premio giungendo appositamente dal Brasile. La giuria di esperti, composta da Pietro Orsatti, Alberto Sorbini e Leopoldo Rossano, ha definito il lavoro “ironico, colorato, originale e tecnicamente interessante per la miscela tra immagini di animazione ed interviste”.
Il premio “Miglior Video” della categoria “Master” se lo è aggiudicato l’italo–canadese Alessandro Piedimonte con il corto d’animazione “A cut above”. E’ la prima volta che in concorso gareggia un vero e proprio cartone animato, definito dai giurati di ottimo livello artistico. Il cortometraggio coglie dell’emigrazione l’aspetto più umano attraverso il poetico ed universale linguaggio dell’emozioni. E’ stato riconosciuto invece “Miglior video” per la categoria “Scuole” il filmato “La valigia di cartone”, fiction realizzata dal Liceo Rosmini di Palma Campania di Napoli, premiato per il lavoro di ricerca e per la recitazione dei ragazzi.
La manifestazione, brillantemente condotta dalla giornalista Rai Benedetta Rinaldi, è stata anche l’occasione per riflettere sulle migrazioni attuali, come sottolineato da tutti gli interventi istituzionali. Hanno portato i saluti il sindaco di Gualdo Tadino e presidente del Museo dell’Emigrazione, Roberto Morroni, il presidente del Consiglio Regionale dell’Emigrazione, Orfeo Goracci, il presidente della Fondazione Italia-Usa, onorevole Rocco Girlanda, il consigliere regionale Sandra Monacelli e il sindaco di Fossato di Vico, Mauro Monacelli. Tra gli ospiti la giornalista Rai Patrizia Angelini che ha messo in luce il ruolo dell’Associazione Globo Tricolore, un concorso destinato all’eccellenze italiane nel mondo, e le studiose Tiziana Grassi e Mina Cappussi, che prima della consegna dei premi, hanno presentato il progetto del “Dizionario dell’Emigrazione Italiana”, a breve in uscita.
Protagonisti dell’evento sono stati gli undici finalisti i cui pregevoli lavori sono raccolti nel cofanetto dvd “Memorie Migranti 2011”, disponibile presso il Centro Studi del Museo Regionale dell’Emigrazione: Simona Frasca con il video “Birds of passage. Frammenti di interviste fra Napoli e New York”, Giovanni Princigalli con “Ho fatto il mio coraggio”, Pina Cataldo con “Rapporto italiani nel mondo 2010”, l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Cavour – Marconi” di Perugia con “Il Racconto di Carlo e Jolanda”, la Scuola Media Statale “Don Milani – Colombo” di Genova con “Magia del vetro”, Ester Capuzzo e Flavia Cristaldi con “Alla scoperta delle radici: emigrazione, discendenza, cittadinanza”, Sara Creta con “Coloni e gringhi” e Fabio Montella con il video “Una miniera di ricordi”.
Per richiedere il cofanetto dvd “Memorie Migranti” è possibile contattare lo 075 9142445 o scrivere ad info@emigrazione.it.
In allegato:
– foto del vincitore Juliano Carpeggiani insieme alla conduttrice Benedetta Rinaldi e il direttore del Museo dell’Emigrazione, Catia Monacelli
– foto dei vincitori delle tre categorie
Gualdo Tadino, 16 Aprile 2011
Buon Compleanno Italia: a Torino con la cucina abruzzese da “Linopassamilvino”
Buon Compleanno Italia: a Torino con la cucina abruzzese da “Linopassamilvino”
L’iniziativa dell’Associazione Abruzzese e Molisana in Piemonte e Valle d’Aosta
Domenica 17 aprile ore 12,30
Via Andrea Cesalpino, 55 – Torino
TORINO – Happy Birthday, buon compleanno, in quanti modi, lingue e dialetti si può augurarlo? Non è importante, basta farlo con il cuore e anche noi auguriamo all’Italia che compie i 150 anni: Buon compleanno! In un Paese che riscopre un senso di unità forse assopito, grazie anche alla ferma volontà del Presidente Giorgio Napolitano, si riesce nuovamente a festeggiare qualcosa d’importante: l’Unità d’Italia.
Probabilmente molte cose non si sono dette sul Risorgimento e assieme ad una storiografia ufficiale, bisognerebbe riscriverne una parallela, meno da favola, forse meno affascinante, ma che di sicuro fa parte della nostra identità e del nostro patrimonio. Ma se la storia può essere sempre interpretata, sicuramente c’è un patrimonio culturale indiscusso che unisce il nostro Paese: l’arte e la cucina, anzi la buona cucina che tutto il mondo apprezza.
E proprio nel solco di questa piacevole comunanza, abbiamo deciso di festeggiare l’Italia unita anche attraverso la cucina regionale abruzzese, da pochi conosciuta ma varia e gustosa. Abbiamo iniziato con Bruno Ferrari, responsabile della cucina del prestigioso Castello di Montaldo che è stato invitato ad organizzare una cena didattica dall’Istituto Alberghiero “Bobbio” di Carignano.
Dopo questa cena, dove il nostro Bruno Ferrari, da Guardiagrele in provincia di Chieti, ha presentato la cucina dell’Abruzzo, è ora la volta di “Linopassamilvino”.
Già dal nome si capisce l’assoluta tipicità di questo locale, messo su da tre soci nel nome di un percorso palese di peculiarità abruzzesi: arrosticini (‘rrustelle), pecorino, ventricina , scamorze, bruschette all’olio (pane onde), polpette cacio e uova (pallotte casc’ e ove), parrozzo (dolce di granturco e cioccolato aromatizzato all’arancia), con vini Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo.
Nel segno dell’abruzzesità e della cucina, che da sempre lega e cementa tra loro i popoli, la nostra gente si ritroverà insieme ai piemontesi, agli altri italiani e agli stranieri che vorranno festeggiare insieme l’Italia e gli Italiani con le proprie sapienze culinarie e di tipica convivialità. Prossimo appuntamento col brodetto alla vastese da Rita Ciacci.
Carlo Di Giambattista
Presidente Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte e Valle d’Aosta
(nella foto, Carlo Di Giambattista)
Argentina. Cenerentola psicoanalizzata Quasi come una storia di una “Cenerentola” aggiornata, cittadina e psicoanalizzata …
Cenerentola psicoanalizzata
Quasi come una storia di una “Cenerentola” aggiornata, cittadina e psicoanalizzata …
di Alejandra Daguerre *
“Un giorno fantasticavo di ricevere l’invito a partecipare al ballo del Palazzo, mi sono resa conto che il mio modo di camminare era scomodo e ho scoperto che le mie scarpe erano strette ed inadatte “.
Un giorno mi sono resa conto che non ero comoda, che era ora di adottare delle modifiche. Stavo camminando con le mie scarpe, quelle che sempre uso, le stesse scarpe che fino a poco tempo fa erano molto confortevoli. Ma ero cresciuta, come le mie possibilità, erano aumentate le mie chances e stavo ancora cercando di adattarmi alla vita di oggi con le mie vecchie risorse.
E’ un momento di revisione. Attraverso il mio mal di piedi sto affrontando lo specchio, sto guardando il mio dolore…le mie paure…i miei desideri… Mi son fatta una domanda: O continuo a camminare con le mie scarpe, con quelle che mi hanno accompagnato così bene, quelle che mi hanno aiutato a percorrere tante strade, (eccetera, eccetera); oppure mi do coraggio per cambiare, un cambiamento dove devo trovare le scarpe adeguate per i miei piedi, per affrontare nuove strade. Nessuno può farlo per me…
Cambiamento significa aver fiducia, “fiducia nella crescita personale”. Probabilmente dovrei abbandonare le opzioni conosciute e affrontare nuove sfide,
ma qualcosa dentro di me è già cambiato, perché allo stesso modo come i miei piedi sono cresciuti, anche le mie risorse interiori sono cresciute! Ho notato che le mie scarpe erano rimaste piccole e che questo era accaduto perché nella vita avevo operato facendo affidamento alle mie risorse infantili, tanto più immature di quelle che avrei potuto utilizzare. Ho osato pensare se questo non sia successo per aver omesso di fare affidamento sulle mie reali possibilità, o se per la maggior parte del tempo i miei ideali sono stati troppo distanti perché tra le altre cose stavo ancora guardando con gli occhi d’una bambina.
Forse con le mie vecchie scarpe potrei continuare ancora un po’, ma di fronte ad uno stretto sentiero (nuova sfida) proverei dolore e disagio. Forse potrei adattarmi, ma i miei piedi soffrirebbero, è duro continuare a camminare… ma devo fare questo sforzo? Mi sforzo di adempiere a tale dovere? Quante volte è necessario desensibilizzarsi? Quante volte abbiamo dovuto anestetizzarci per andare avanti? Il nostro corpo genera malessere nel tentativo di ammortizzare il dolore…come ci feriamo! Con così tante potenzialità non usate, con tanta energia compressa, con i nostri riflessi autobloccanti… Non sarebbe meglio pensare a tutte le risorse che possiamo implementare per alleviare la nostra via? Quali azioni possiamo intraprendere per migliorare il nostro cammino? Non sarebbe molto più comodo camminare con le scarpe giuste?
Penso che la cosa migliore sarebbe “prendere coraggio”. Coraggio in tutti i significati della parola: rilanciare, rinvigorire, stimolare, muoversi, promuovere la vita … Avere il coraggio di affrontarmi con tutte le mie risorse: con quelle che conosco e quelle che sto per scoprire, con le forze che ho e con quelle potenziali, con quelle che stanno emergendo a ogni nuova situazione. E così alla fine tutti noi potremmo andare per le strade della vita con strumenti adeguati. Le mie vie stanno aumentando di numero, non sono così distanti né sono così estenuanti … e non sono strade “per beneficiati dal tocco della bacchetta magica”. Perché ora, quando mi guardo allo specchio, mi sento di dire “Io posso scegliere le mie scarpe!”.
Nota: tutti sappiano dove stringe la calzatura. Non mi credete? Si può chiedere alle sorellastre di Cenerentola, che stanno ancora cercando d’avere la felicità che non sono state capaci di trovare, con il coraggio di fare affidamento alle proprie risorse!!!
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Diccionario – Ver diccionario detallado
*Alejandra Daguerre è nata a Buenos Aires, dove vive e lavora. Laureatasi in Psicologia nel 1990 all’Università del Salvador nella capitale argentina, ha dapprima lavorato nella Fondazione Argentina per la Lotta contro il Mal di Chagas, nel dipartimento di Psicologia, poi per tre anni presso il Ministero del Lavoro e della Sicurezza sociale (interviste di preselezione, programmi di reinserimento lavorativo e tecniche di selezione del personale), poi dal 1994 al 1999 nella selezione del personale per l’Università di Buenos Aires. Dal 2003 al 2009 ha lavorato presso l’Istituto di Estetica e Riabilitazione Fisica “Fisiocorp”, dipartimento di Psicologia, nel trattamento psicologico di pazienti con malattie croniche e pazienti in riabilitazione fisica a lungo termine. Dal 1991 opera in attività libero-professionale nel campo della psicologia clínica, per adolescenti e adulti, con metodiche di psicoanalisi e con ricorso all’arte-terapia e terapia occupazionale, utilizzando l’arte come elemento di catarsi terapeutica.
A CAMPOBASSO LA PRIMA FESTA TRICOLORE DEL SERVIZIO CIVILE Unica in Italia: la difesa della Patria oggi è … pacifica!
A CAMPOBASSO LA PRIMA FESTA TRICOLORE DEL SERVIZIO CIVILE
Unica in Italia: la difesa della Patria oggi è … pacifica!
CAMPOBASSO – Una Festa Tricolore particolare, quella che si celebra in Molise il prossimo 16 aprile al disco-pub Move di Campobasso. Prima e unica in Italia, per i 160 anni della nostra storia. 160? Si perché il Servizio Civile Nazionale firma la prima Festa Tricolore dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia e ai 10 anni della legge che ha istituito il Servizio Civile, in sostituzione di quella che era la leva obbligatoria. 160 anni di storia e di crescita della nazione attraverso un percorso evolutivo che guarda all’integrazione sociale, laddove i cittadini europei, sono cittadini del mondo. 160 anni, se non da un punto di vista aritmetico, sicuramente da quello dell’appartenenza alla Nazione e all’Europa. Centoventidue tra ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 28 anni, quelli che sono i cittadini di domani, applicheranno la coccarda verde, bianca e rossa, orgogliosi di essere italiani e pronti a difendere la Patria. Come? Ma in modo pacifico, naturalmente!
In un momento particolarmente delicato della nostra storia, mentre i popoli del Nord Africa combattono per i propri diritti e sull’Italia spirano venti di guerra, il Servizio Civile rappresenta, ancor più forte e pregnante, l’alternativa alla violenza, la difesa della Patria aiutando le persone in difficoltà, sostenendo gli anziani, accompagnando i bambini, offrendo un supporto ai diversamente abili, tutelando l’ambiente, la natura, i beni architettonici e culturali. Centoventidue giovani, un vero e proprio esercito. E a vederli, compatti, jeans e t-shirt bianche, sorriso emozionato stampato sulla faccia, i 122 volontari del Servizio Civile di Agenzia Agorà impegnati nei tre grandi progetti: Argento Campania, Arancio Molise e Verde Molise, danno proprio l’idea di un esercito. Di pace. Nella direzione dell’apertura hanno scelto una festa aperta a tutti, distribuiranno coccarde tricolori, per condividere con la comunità l’esperienza di Servizio Civile, e hanno scelto, special guest, un talentuoso gruppo musicale, il Circolo Vizioso della Farfalla, che ha al suo attivo una lunga serie di successi in Italia e all’estero, con un repertorio misto che spazia dallo ska al jazz, passando per il reggae, appena tornato da un tour in Germania.
Centoventidue opportunità, centoventidue momenti, centoventidue vite, centoventidue giovani che per un anno intero dedicheranno il loro tempo, con entusiasmo e vitalità, agli altri, all’ambiente, al sociale: al mondo che li circonda. E’ il Servizio Civile!
La Festa Tricolore di Pace è inserita nel calendario delle manifestazioni delle Giornate dell’Emigrazione Asmef, presentate in questi giorni in Senato, perché l’Emigrazione italiana ha oggi un nuovo volto, che è quello dei giovani e del loro legame con la terra che si riconosce nel Tricolore!
Mina Cappussi – Un Mondo d’Italiani
Memorie Migranti in mondo visione. La premiazione ufficiale alla presenza di Rai Internazionale e con l’auspicio del Presidente Napolitano
Memorie Migranti in mondo visione. La premiazione ufficiale alla presenza di Rai Internazionale e con l’auspicio del Presidente Napolitano
Cogliendo l’auspicio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in una sua dichiarazione ha affermato “Mai dimenticare che siamo stati emigranti, mai dimenticare un capitolo essenziale della nostra storia”, il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti si avvia verso la conclusione della VII edizione del Concorso Video Memorie Migranti. La premiazione ufficiale si svolgerà sabato 16 aprile 2011 alle ore 10.30 a Gualdo Tadino, presso il Cinema Teatro Don Bosco. Testimonial della settima edizione sono stati i giornalisti Piero Angela e Gian Antonio Stella, insieme al regista Italo Moscati. Durante la manifestazione verranno proiettati in anteprima nazionale i video vincitori. Per la settima edizione una scenografia rivista e rivisitata con i tempi ed i ritmi di una trasmissione televisiva; in apertura le parole e le note degli artisti Sara Marini e Paolo Ceccarelli, con il progetto La valigia dello straniero a cura di Claudia Fofi. “Tutti importanti documentari dedicati al tema dell’emigrazione”, sottolinea il Presidente del Museo Roberto Morroni, “un momento fondamentale alla luce dei festeggiamenti che riguardano l’Unità d’Italia”.
Presenta la manifestazione Benedetta Rinaldi, giovane conduttrice della trasmissione di punta di Rai Internazionale Italia chiama Italia. Ospite d’onore Luca Conti, figlio di Pietro Conti, primo Presidente della Regione Umbria a cui è intitolato il Museo dell’Emigrazione. Interverranno inoltre Patrizia Angelini, giornalista e Presidente dell’Associazione Globo Tricolore, Mina Capussi e Tiziana Grassi, giornaliste e autrici del Dizionario dell’Emigrazione Italiana.
“Protagonisti dell’evento sono indiscutibilmente gli undici finalisti provenienti da diverse città italiane”, spiega Catia Monacelli, Direttore del Museo e ideatrice del Concorso, “tra le quali Genova, Perugia, Modena, Roma e Napoli. Molti inoltre i candidati da tutto il mondo, in finale anche cortometraggi provenienti da Canada e Brasile”. Durante la manifestazione la giuria, formata dagli esperti Pietro Orsatti, Alberto Sorbini e Leopoldo Rossano, svelerà i nomi dei tre vincitori di categoria e decreterà il vincitore assoluto della settima edizione del Concorso. “Tutti i video finalisti”, spiega Daniela Menichini, Responsabile didattica del Museo, “verranno pubblicati nel cofanetto dvd Memorie Migranti, disponibile dal giorno della premiazione e reperibile presso il Museo dell’Emigrazione”.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e di Rai Teche, con la partecipazione del Consiglio Regionale dell’Emigrazione e di Rai Internazionale. L’ingresso alla manifestazione è libero. Per riservare i posti a teatro è possibile contattare la segreteria organizzativa allo 075 9142445 oppure scrivere ad info@emigrazione.it.
ITALIANI ALL’ESTERO – IN PRIMO PIANO
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Tunisia. Tra attualità e storia Il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti racconta gli italiani di Tunisia
Tra attualità e storia
Il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti racconta gli italiani di Tunisia
Torna prepotentemente e drammaticamente d’attualità una delle ultime pubblicazioni edite dal Centro Studi del Museo dell’Emigrazione Pietro Conti, “Gli italiani di Tunisia”, di Marinette Pendola, per i tipi dell’Editoriale Umbra. “Mentre continua, infatti, l’emergenza sbarchi nel sud del nostro paese”, spiega Catia Monacelli, Direttore del Museo, “si torna a riflettere sulla storia dei tanti italiani emigrati in Tunisia”. “Una presenza quella italiana”, racconta la studiosa italo-tunisina Marinette Pendola, “è databile alla fine del XVI secolo, costituita da ebrei sefarditi provenienti da Livorno. Nei secoli successivi la presenza degli italiani è via via cresciuta fino a diventare fra Otto e Novecento la più importante comunità straniera dal punto di vista numerico. Gli italiani emigrati alla ricerca di un lavoro furono capaci di dotarsi si strutture sociali di notevole importanza: vennero fondate scuole, ospedali, giornali, in lingua italiana, senza alcun aiuto dalla madrepatria. Ma fu anche elaborata, nel corso degli anni, una cultura che seppe accogliere e far proprie istanze provenienti da altre culture presenti sul territorio, i cui esempi più immediati si colgono nella lingua e nell’alimentazione”. La comunità italiana contribuì a modernizzare l’apparato produttivo ed economico del paese d’accoglienza; ne modificò il paesaggio acquisendo campi all’agricoltura e fondando piccole aziende che diedero un notevole impulso al settore, con nuovi prodotti come quelli vinicoli. Costruì di fatto tutte le infrastrutture di cui il paese aveva bisogno.
Attraverso la diffusione di un numero notevole di periodici, prima da parte degli esuli risorgimentali e poi di quelli antifascisti, introdusse anche nuovi ideali sociali e politici. Il volume, oltre a ricostruire le vicende storiche della presenza italiana, analizza gli aspetti culturali e sociali che hanno caratterizzato la comunità italotunisina. Per richiedere la pubblicazione è possibile scrivere ad info@emigrazione.it , oppure contattare lo 075 9142445.