Negli ultimi mesi, il tema delle liste di attesa, come è giusto che sia, ha assunto la massima centralità nei mezzi di informazione nazionali e locali, evidenziando le criticità che caratterizzano il sistema sanitario nazionale e, indistintamente, le regioni italiane.

La presente nota congiunta intende contribuire ad informare i cittadini circa alcuni specifici temi, che hanno catalizzato l’attenzione dei mass media, degli organismi di rappresentanza, della politica e della cittadinanza.

Il tema che intendiamo affrontare, in questa sede, è quello delle pre-liste o liste di galleggiamento, una metodologia operativa di governo delle liste di attesa ampiamente diffusa su scala nazionale (ex multis, Veneto, Valle D’Aosta, Lombardia, Toscana, etc.)

Sul punto, intendiamo chiarire che:

 

  • La metodologia delle pre-liste non altera – in alcun modo –  il monitoraggio dei tempi di attesa e nello specifico i dati della settimana indice (rilevazione ex ante), che vengono definiti all’atto della prenotazione;
  • Le pre-liste non solo non alterano in senso migliorativo le risultanze del monitoraggio ex ante, ma – in termini concreti – incidono positivamente nel soddisfacimento dei bisogni espressi dai cittadini-utenti;
  • In termini normativi, i processi di presa in carico e le pre liste sono, di fatto, configurate nel punto 3.5 (Back office) del Piano regionale per il governo delle liste di attesa della Regione Abruzzo (DGR 265/2019), per effetto del quale “Il corretto funzionamento del Sistema CUP è reso possibile da un servizio di Front-office per la raccolta delle richieste, prenotazione e/o riscossione e uno di Back-office, che cura la gestione e programmazione delle agende e il supporto ai punti di prenotazione e di erogazione, attivando la figura di un “Cup Specialist”. Compito prioritario di tale figura è la gestione delle criticità che si presentano agli sportelli e al call center, da affrontare con differenti modalità. Lo Specialist interviene nel caso in cui non siano disponibili prestazioni richieste con le classi di priorità” e in generale nelle situazioni nelle quali gli operatori dello sportello non hanno la possibilità di dare una risposta efficace all’utente. Gli operatori del back office – CUP di ciascuna delle quattro ASL provvedono alla presa in carico della prenotazione con la priorità indicata ed utilizzando la procedura delle liste d’attesa informatizzate; ricontattano, prioritariamente i medici prescrittori, qualora sussistono errori e criticità riscontrate nella compilazione della ricetta rispetto al quesito clinico, ed altresì gli assistiti che non hanno trovato disponibilità, nel momento in cui la prestazione dovesse risultare disponibile sollevandoli dall’onere di rivolgersi di nuovo al CUP”.
  • Il disposto normativo di cui al punto precedente delinea, in termini operativi, la creazione di pre-liste, cioè di liste ove collocare i cittadini cui le ASL non hanno garantito le prestazioni richieste nei termini di legge. Esso, infatti, prefigura la necessità di attivazione di pre-liste funzionali per la presa in carico del paziente e per il richiamo dello stesso al momento in cui la prestazione si renda disponibile (per aumento delle disponibilità o per avvenuta disdetta / spostamento da parte di altri utenti).

 

 

 

  • Le pre-liste si configurano come soluzione organizzativa aggiuntiva finalizzata a rispondere a particolari criticità in favore dei cittadini, attraverso articolati processi di presa in carico informatizzati.

 

E’ giusto ricordare che un lungo ed impegnativo lavoro è stato condotto, negli ultimi anni, dalle Regioni, dall’Agenas, dal Ministero della Salute, al fine di disciplinare il complesso universo delle liste di attesa, armonizzando – tra l’altro – le strategie di governo delle liste di attesa. Tale processo ha superato ampiamente la fase preparatoria e si accinge ad approdare alla fase ratifica legislativa e regolamentare.

Su base regionale, sarà ora necessario, anche in considerazione dei nuovi scenari prefigurati dal D. L. 7 giugno 2024, n. 73, che introduce importanti misure di accesso surrogatorio, qualora le Aziende sanitarie non siano in grado di garantire le prestazioni entro la tempistica fissata dalla normativa vigente (utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria, delle prestazioni aggiuntive o del sistema privato accreditato), standardizzare ed armonizzare le diverse modalità organizzative poste in essere, proprio al fine di dare piena attuazione al Piano regionale per il governo delle liste di attesa (DGR 265/2019).

Inoltre, le ASL – in forza dei nuovi modelli organizzativi e digitali introdotti – promuoveranno ulteriomente il potenziamento del back-office, come già fatto del corso dell’esercizio 2023. Anche nei Piani di razionalizzazione appena presentati alla Regione Abruzzo, le ASL non hanno decrementato le risorse umane dedicate a queste preziose attività, che si fonda sui richiamati strumenti di governo delle liste di attesa.

In conclusione, riteniamo che, in materia di liste di attesa, molto impegno sia stato profuso per garantire ai cittadini-utenti servizi il più efficaci e tempestivi possibili.

Siamo perfettamente consapevoli che persistano ancora situazioni di criticità che, con il supporto della Stato centrale, della Regione e dell’Agenzia sanitaria regionale, intendiamo contrastare con le nostre migliori intenzioni ed energie.

 

 

 

I DIRETTORI GENERALI

 

 

ASL n. 1          Prof. Ferdinando Romano

 

ASL n. 2          Dott. Thomas Schael

 

ASL n. 3          Dott. Vero Michitelli

 

ASL n. 4          Dott. Maurizio Di Giosia




Teramo. Ilaria De Sanctis: Ho deciso di scrivere questa lettera per ringraziare tutte le persone che poco più di un anno fa hanno espresso, nell’esercitare uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione, quello al voto, la loro preferenza, scrivendo il mio nome e cognome.

Ho deciso di scrivere questa lettera per ringraziare tutte le persone che poco più di un anno fa hanno espresso,
nell’esercitare uno dei diritti fondamentali della nostra Costituzione, quello al voto, la loro preferenza,
scrivendo il mio nome e cognome. Per me è stato fonte di orgoglio, ma anche di stimolo, quando il Sindaco,
nel comporre la giunta, mi ha consegnato le deleghe al sociale e all’ Edilizia residenziale pubblica. Due temi a
me molto cari, su cui, nonostante la poca attenzione da parte dell’amministrazione e del Sindaco in primis,
ho messo tutta me stessa. Poca attenzione si…non basta enunciare principi di massima durante gli incontri
istituzionali per dire che questi aspetti sono fondamentali. Non bastano i selfie o i post sui social. Occorre poi
mettere in campo le azioni affinché ciò che si dice, poi, diventi realtà. Faccio un esempio: l’emergenza
abitativa. Dal primo programma elettorale, nel 2018, Via Longo è una priorità. La situazione di quelle
palazzine, nel corso del tempo, è peggiorata in maniera esponenziale e dentro ci continuano a vivere le
persone così come altre vivono nelle stesse condizioni in altri appartamenti comunali. Dopo essere riuscita a
far inserire un capitolo di bilancio specifico per le manutenzioni delle case popolari, ho capito che è stato, mio
malgrado, un contentino, uno specchietto per le allodole usato dal Sindaco per rabbonire quei cittadini. Ho
trascorso gli ultimi mesi a sollecitare gli uffici che gestiscono il patrimonio, anche se la mia delega era limitata
agli aspetti legati ai bandi per l’assegnazione delle case e a quelli amministrativi, a intervenire su via Longo,
ma c’ era sempre altro da fare. A parte, qualche “pezza” buttata in maniera disorganizzata, nulla è stato fatto:
d’altronde con circa € 200.000 cosa si può realizzare?
Siamo stati i primi, però, a infuriarci con l’ Ater per via Adamoli!
A parte le manutenzioni, via Longo, priorità di quest’ amministrazione, necessita e credo che sia un dato
lampante, di una riqualificazione generale. Dopo aver perso qualsiasi speranza per il P.i.n.Q.u.a. (Programma
innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), negli ultimi mesi, il Sindaco ha ripetuto, come un mantra,
durante gli incontri con i movimenti per la casa, che avrebbe acceso un mutuo per rigenerare le prime due
palazzine. Siamo a luglio e sinceramente non ha dato tempistiche…forse stava aspettando il rimpasto! Io
continuerò a stare dalla parte della nostra Città e dei più deboli e non mi arrendo, anche se al Sindaco non
andavo bene! E non andavo bene, già il giorno dopo il risultato elettorale. Che mi avrebbe tolto, lo sapevo
già da maggio dello scorso anno, quando il dato elettorale ha sottolineato la differenza tra quelli per cui si è
speso personalmente e me, tanto che nel comporre la giunta annunciò, lanciando un messaggio che oggi
risuona chiaro, che dopo le regionali avrebbe cambiato ciò che non funzionava. Evidentemente io ero fonte
di frustrazione, di invidia e di rancore da parte dei consiglieri a lui più vicini, chi nello scorso mandato è stato
assessore o chi l’assessore non l’ha fatto mai. A non funzionare evidentemente ero io, perché sono una
persona libera e che ho creduto che quello slogan, “NON PADRINI, NON PADRONI”, ripetuto dal Primo
Cittadino ovunque e soprattutto durante i consigli comunali all’opposizione, fosse la nostra verità, la nostra
forza. Oggi, mio malgrado, la verità è un’altra che non devo neanche svelare perché è sotto gli occhi di tutti.
Per sollevarmi dalla giunta, il Sindaco ha faticato un po’, sia perché sono stati in molti, che in questi due mesi
“di decisioni”, lo hanno avvicinato chiedendogli di non farlo, sia perché doveva trovare la giustificazione. Ecco
che prima un consigliere annuncia l’uscita da “INSIEME POSSIAMO” con una conferenza stampa, alla fine
della quale il sindaco lo abbraccia. Pochi giorni dopo esce l’altra piangendo. Entrano nel gruppo misto! Il
Sindaco è alle strette: con quattro consiglieri il gruppo “INSIEME POSSIAMO” non può mantenere tre
assessori! Il gruppo del Presidente della Provincia, intanto, che ha eletto tre consiglieri, vuole il secondo
assessore e al Presidente della Provincia non si può dire di no. Non mi dilungo e concludo chiedendo scusa a
tutti i cittadini se nel lontano 2017, prima che l’amministrazione del centrodestra cadesse, con Gianguido e
l’allora consigliera Francesca Di Timoteo, fondammo INSIEME POSSIAMO come gruppo Consiliare, salutando
il PD. Chiedo scusa se di nuovo la nostra Città è usata per la carriera personale di qualcuno. Chiedo scusa se
la nostra Città, anche a causa mia, ha più padrini e più padroni di quanti ne abbia avuto nella storia. Doveva
essere una storia differente, come dice qualche consigliere, ma a me sembra una storia già vista.

Ilaria De Sanctis

Comune di Teramo




Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA). Regione Abruzzo ignora richiamo del Ministero dell’Ambiente e mantiene delega ai Comuni. UNITEL: stralciare modifica alla legge sul governo del territorio o rischio procedura di infrazione.

 

 

La valutazione di Incidenza (VINCA) è il procedimento, di carattere preventivo, al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano, programma, progetto, intervento od attività che possa avere incidenze significative su un sito, o proposto sito, della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.

 

Il punto 1.9 della Linee Guida nazionali per la VIncA,  sul tema dell’individuazione delle autorità competenti per la VIncA, riportano che “ Seppure tali deleghe non possono essere normate a livello statale, è  necessario che le Amministrazioni regionali provvedano ad una verifica sulle competenze attribuite a Strutture non adeguate, come alcuni Comuni, e individuino specifici Uffici regionali, territoriali o, preferibilmente, gli Enti Gestori dei siti o delle aree protette, che possono disporre di maggiori conoscenze specifiche e tecnico-scientifiche”.

 

La Regione Abruzzo, con L.R. 12 dicembre 2003, n. 26, ha trasferito ai Comuni le competenze relative alla VINCA per tutti i piani non ricompresi tra quelli indicati nel comma 1 dell’art. 1 della L.R. 13 febbraio 2003, n. 2 oltre ai piani agricoli e faunistico-venatori, senza alcuna verifica, delle effettive capacità degli enti comunali di poter gestire procedure complesse e specialistiche, che richiedono figure professionali che spesso, se non sempre, i Comuni non hanno nei loro organici.

 

Tale situazione, insieme ad altre inadempienze sull’applicazione da parte del Governo italiano e delle Regioni, delle direttive europee 3/92/CE e 147/09/CE, ha portato, nel 2014, all’aertura di una procedura di pre-infraszione epr il nostro Paese da parte dell’Unione Europea. L’Italia, con le linee guida nazionali sopra citate, nel 2019 ha cercato di porre rimedio alle pesanti carenze normative nazionali e regionali  e la Regione Abruzzo, con la LR 7/2020, entrata in vigore il 12 marzo 2020, ha dovuto, suo malgrado, fa ritornare alla competenza regionale la procedura di VINCA, subordinando però tale fatto all’effettivo adeguamento della dotazione di personale del dipartimento competente (da operare secondo la legge entro 90 giorni dall’entrata in vigore).

 

I 90 giorni sono abbondantemente passati e della riorganizzazione degli uffici regionali non si è avuta notizia, tant’è che, su sollecitazione della “Stazione Ornitologica Abruzzese” il Ministero dell’Ambiente, con nota del 8 agosto 2023, ha aspramente rimproverato la Regione Abruzzo, intimando alla stessa di dare “completa attuazione all’art. 1 della L.r. 7/2020 con il completo previsto trasferimento delle competenze sulla VIncA alla struttura regionale dedicata”, pena il possibile avvio della procedura di infrazione da parte dellUnione Europea.

 

Il richiamo del Ministero sembrava aver dato i suo frutti quando, con l’approvazione della L.R. 58 del dicembre 2023, la Regione, all’art. 23, stabiliva la sua competenza per la valutazione di incidenza sugli atti di pianificazione e programmazione territoriale, urbanistica e di settore e loro varianti, e sugli interventi o progetti, di rilevanza regionale, provinciale o comunale, che interessino siti di importanza comunitaria, istituiti o proposti, zone speciali di conservazione e zone di protezione speciale, lasciando facoltà ai soli Comuni capoluogo di provincia di esercitare le competenze in merito alla VINCA su interventi, progetti e attività di rispettiva competenza.

 

Ma, improvvisamente, spunta una proposta di legge regionale, che verrà discussa dalle Commissioni Bilancio, Territorio e Sanità, dove si cambiano le carte in tavola e si ribadisce che “Rimangono ferme ed efficaci le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 della legge regionale 2 marzo 2020, n. 7 (Disposizioni in materia di valutazione di incidenza emodifiche alla legge regionale 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali)) nonché gli atti di attuazione eventualmente assunti dalla Giunta regionale”, tornando, quindi, all’antico, e cioè alla competenza dei Comuni, piccoli e grandi, in attesa che la Regione “adegui la dotazione organica della struttura regionale di supporto all’Autorita’ regionale competente per la valutazione d’incidenza al fine di assicurare lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge”.

 

Un’attesa che, visto che la norma originaria è entrata in vigore a giugno 2020, dura ormai da quattro anni!!!

 

Assistiamo, purtroppo, da anni – dichiara l’UNITEL, Unione Nazionale Italia dei Tecnici degli Enti Locali, sezione Abruzzo – qualunque sia il “colore” politico delle Giunte Regionali, ad un proliferare di leggi che, in nome di una presunta leale collaborazioni tra Enti, scaricano sui Comuni competenze a non finire, incuranti del fatto che le strutture tecniche e amministrative comunali sono ormai al collasso, con personale ridotto all’osso e carenza di comptenze e professionalità specifiche”.

 

“Il caso VINCA – continua l’Unione dei tecnici degli Enti Locali – è l’ennesimo episodio che conferma come la Regione Abruzzo consideri i Comuni come Enti subordinati, e non come strutture amministrative con una loro autonomia, come previsto dalla Carta Costituzionale. Sulla VINCA ben due sentenze TAR hanno evidenziato come le strutture comunali non abbiano competenze specialistiche in grado di portare avanti valutazioni, come quella di incidenza, che necessitano di studi ambientali, biologici, agronomici, forestali, chimico-fisici, che un Comune non può eseguire se non avvalendosi di personale esterno, con gravi ripercusioni organizzative ed economiche sulle strutture comunali, già in crisi per il costante aggravio di compiti e compentenze riversato su di essi da norme statali e regionali”.

 

“Chiediamo quindi – sottolinea UNITEL – che sia stralciata la modifica prevista e che la Regione mantenga le competenze in materia di VINCA, come correttamente previsto dall’art. 23 della LR 58/2023, eliminando anche la possibilità che i Comuni capoluogo possano effettuare tali valutazioni, che devono rimanere esclusivamente in capo alle strutture regionali. Se in quattro anni la Regione Abruzzo, che ha al suo attivo quasi 1.500 dipendenti, non è riuscita ad organizzare gli Uffici competenti in materia, come può un Comune medio abruzzese, con al suo attivo uno o due tecnici, spesso dipolomati, portare avanti una materia così complessa?”

 

Ricordiamo alla Regione – conclude l’associazione – che la leale collaborazione presuppone reciprocità, e non norme calate dall’alto, spesso neanche comunicate agli Enti interessati, che devono quotidianamente spulciare circolari e norme per trovare novità legislative che assegnano nuove competenze o cambiano le carte in tavola. I Comuni e le Province sono disponibili al confronto, a patto che sia realmente leale, e alla pari”.

 

 

Allegato: nota Ministero Ambiente a Regione

 

UNITEL sezione Abruzzo

Il presidente Arch. Raffaele Di Marcello

347 6869537

 

I consiglieri

Arch. Simona Di Crescenzo

Ing. Mario Crivelli

Geom. Salvatore Di Bacco




Approvata la legge sul Terzo Settore

Dopo l’approvazione, ieri, in Senato è diventato legge il Ddl in tema di Terzo Settore e politiche sociali. La nuova legge è ricca di innovazioni per il Terzo Settore e, oltre a una semplificazione normativa e di attuazione del Codice del 2017, contiene una precisa attenzione per la specificità di enti e sodalizi che rappresentano il cuore dell’associazionismo e del mondo della solidarietà. Tra questi rientrano (grazie al Ministro della Difesa Crosetto, che se ne è assunto la copertura finanziaria, all’impegno del viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, del Ministro per i rapporto col Parlamento Luca Ciriani del Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto) le Associazioni d’arma, come è appunto l’Associazione Nazionale Alpini.

L’ANA è, infatti, un punto di riferimento per il mondo del volontariato, sia per dimensioni (con tredicimila uomini perfettamente formati della Protezione Civile, sempre tra i primi a muovere, e con il suo Ospedale da campo aerotrasportabile, il più grande tra quelli non militari in Europa), sia per qualità e tipicità dell’operato: operato che si traduce ogni anno in 2,3 milioni di ore di lavoro totalmente volontario prestate dai soci, per un controvalore di oltre 60 milioni di euro.

Gli effetti più visibili sono gli interventi sul territorio nazionale e non solo nelle zone colpite da calamità naturali: ovunque negli ultimi cinquant’anni l’Ana ha realizzato e ancora sta realizzando a decine edifici che hanno ospitato le famiglie rimaste senza casa e, soprattutto, strutture destinate all’uso collettivo, come centri polifunzionali, scuole, ecc.

L’Associazione Nazionale Alpini impiega al meglio a fini di solidarietà, intesa nel senso più ampio del termine, la sua natura di organizzazione numericamente imponente con 320mila soci e, soprattutto, capillare, grazie ai suoi oltre 4.300 Gruppi presenti in larga parte del territorio nazionale.

E lo fa, come detto, sostenendo anche finanziariamente varie realtà (sia collaborando direttamente coi propri soci, sia veicolandone il messaggio) solidali e meritorie importanti che operano nel Paese, come Banco Farmaceutico, Banco Alimentare, Isa, Rondine, Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma, Airc, Ail, Fondazione Veronesi e la splendida realtà della Fondazione don Carlo Gnocchi.

Per questo siamo convinti che l’inclusione nel Terzo settore di una realtà come la nostra sia stata una scelta oculata e lungimirante, perché garantisce spessore e solidità all’universo del volontariato, inteso nel senso più puro del termine.

Sebastiano Favero
Presidente Associazione Nazionale Alpini




Giulianova. Con piacere rilevo per questa estate un notevole incremento della presenza di turisti in vacanza con il proprio cane.

Da una parte testimonianza del reale incremento del turismo del pet, determinato dalla crescente presenza degli animali nelle famiglie, dall’altro dall’indiscutibile apertura da parte delle strutture ricettive , nei confronti di chi porta con sé il cane in viaggio. Come accade ogni qual volta si sviluppa una nuova tendenza sociale , in modo così massivo , e’ necessario porre in essere rispetto delle regole e, in questo specifico settore, tutto quanto tuteli il benessere animale e pubblico. Per questo motivo e’ mio dovere , e chiedo a tutti i mezzi di informazione di sostenere tale messaggio, sensibilizzare quanto più possibile e quante più persone al rispetto delle regole. Inizio con il ricordare che il D.P.R 320/54 , regolamento di Polizia Veterinaria che regola l’ammissione degli animali nei locali pubblici e stabilisce che i cani possono essere portati nelle vie o negli altri luoghi aperti al pubblico solo se tenuti al guinzaglio o se hanno la museruola (articolo 83).
Chi conduce il cane libero rischia una sanzione amministrativa e ne risponde penalmente in caso di danni arrecati a cose, persone o altri animali .
Nel dettaglio per quanto riguarda le spiagge di Giulianova , compresa la spiaggia per animali d’affezione UNICA BEACH, vige inoltre il Regolamento Comunale per l’Accesso e la condizione degli animali alle spiagge, che all’art.5; prevede l’ OBBLIGO DEL GUINZAGLIO PER I CONDUTTORI DI CANI.
Per quel che concerne la “spiaggia per cani” , UNICA BEACH, l’accesso e’ consentito SOLO dall’ingresso principale , e non dalla battigia come molti fanno. I proprietari devono essere muniti di libretto sanitario o di certificato di buona salute rilasciato dal veterinario curante e mostrato al personale addetto.
L’ingresso alla spiaggia e’ inoltre interdetto alle cagne in calore , ai cuccioli di età inferiore ai tre mesi o che non hanno terminato il protocollo vaccinale e ai cani con evidenti segni di sindrome aggressiva o non socializzati.
Tengo in modo particolare a sottolineare l’ importanza dell’obbligo del guinzaglio che oltre ad essere previsto dalla legge, e’ fondamentale per la tutela della sicurezza pubblica. Tale obbligo riguarda tutti i cani di tutte le taglie e razze , indistintamente che i cani siano più o meno addestrati. Nella spiaggia gestita dalla mia associazione e’ SEVERAMENTE VIETATO IL SUO MANCATO RISPETTO !
Il passeggio sulla battigia con il cane al guinzaglio e’ regolamentato dalla legge Regionale della Regione Abruzzo che però demanda ad ogni singolo Comune il porre divieti. L’ordinanza del Comune di Giulianova ne prevede il divieto ovunque , tranne che nella spiaggia con accesso anche a chi ha il cane. Ne consegue quindi che , non solo i conduttori di cani non possono accedervi dalla battigia , ma solo dall’ingresso principale ( come sopra ricordato), ma che sono soggetti a sanzione amministrativa per mancanza di rispetto dei suddetti divieti. Chiedo caldamente a tutte le strutture ricettive e ai colleghi balneari , nel tempo diventati pet friendly, di collaborare nell’informazione delle normative al fine di evitare spiacevoli inconvenienti e migliorare sempre di più i servizi rivolti al mondo del pet.
In merito alla spiaggia per cani , aggiungo in fine un particolare sempre sottovalutato . In caso di condizioni meteo marine avverse ( mare mosso ) l’ingresso in mare e la balneazione , così come avviene per le persone, anche per i cani e’ sconsigliato e pericoloso. Motivo per il quale la sottoscritta e’ tenuta, in qualità di gestore, responsabile della sicurezza della spiaggia UNICA BEACH, e medico veterinario , alla tutela della salute e del benessere dei cani . Ogni qual volta quindi, riterrò in pericolo o a rischio la vita di un cane interverrò vietandone la balneazione , in virtù dello stesso regolamento comunale che me ne da’ autorità insindacabile .
E’ fondamentale in questo momento storico nel quale l’animale e’ diventato membro della famiglia sensibilizzare al suo rispetto , alla comprensione e al soddisfare le sue reali necessità , che non sono rappresentate dal condurre una vita indiscriminatamente fuori dalle regole, ma strettamente legate al giusto e sano rapporto instaurato con il proprio compagno umano.

Questo e’ l’inizio di un nuovo cammino da percorrere insieme, umano e animale , e confido nella collaborazione di tutti , soprattutto dei mezzi di informazione
Un cordiale ringraziamento per l’attenzione

Dott.ssa Giusy Branella




Teramo. Lettera mensile del Vescovo Lorenzo Leuzzi ai giovani – Giugno 2024

Cari giovani,

la mia lettera vi giunge poche ore prima della celebrazione del quarantesimo anniversario della mia ordinazione sacerdotale, domenica 2 giugno.

Non è mia abitudine parlare delle mie esperienze personali.

Tuttavia ci sono eventi che possono essere condivisi per proseguire con più entusiasmo nelle scelte che ogni giorno siamo chiamati a compiere.

Medico o sacerdote?

Una domanda che desidero affidare a ciascuno di voi per non aver paura di chiamare per nome le strade che possono aprirsi davanti a noi.

Molte volte si cade nel dualismo: una strada buona o una cattiva?

Non sempre è così! Non dovrebbe mai essere così.

Le strade possono essere buone, ma devo scegliere quella che può sostenere la costruzione della comunità nella quale mi trovo.

È una verifica che ci permette di conoscere i talenti che possediamo!

È un percorso forse un pò impegnativo.

Ma è la via per non cadere nella tentazione del:mi piace!

Se ilmi piace non è accompagnato dal desiderio di servire la comunità nella quale mi trovo, e che mi sollecita ad essere presente, può diventare un boomerang!

Molti sono delusi perché hanno seguito il mi piace – I like!

Con voi desidero condividere la domanda del mio papà: se puoi fare tanto del bene come medico, perché vuoi diventare sacerdote?

È la domanda che mi ha aiutato ad accogliere e scoprire le esperienze che stavo vivendo: nella Parrocchia e nella mia città.

Avevo compreso che nella chiamata al sacerdozio potevo servire ancora di più la mia comunità, mettendo a frutto quanto avevo acquisito e ricevuto.

Cari giovani,

oggi tutti si lamentano delle difficoltà che l’umanità sta vivendo. Ma nessuno ha il coraggio di invitare tutti ad essere partecipi della vita della comunità nella quale viviamo.

Tutti sono per il mi piace! I like!

Ma il Signore ci chiama non perché il suo progetto debba ricevere il mio I like, ma perché ho scoperto che Lui si fida di me!

È la più grande responsabilità che ci possa essere affidata.

Insieme camminiamo per scoprire la strada che il Signore ha preparato per ciascuno di noi, sviluppando i nostri talenti che, accolti con Lui, sono un grande dono per tutti.

Ai maturandi vorrei ricordare che nel giugno 1974, cinquant’anni fa, ho sostenuto gli esami. Una bellissima esperienza.

Non era la conclusione di un percorso, ma l’inizio di una nuova esperienza di preparazione a quanto il Signore piano piano mi stava indicando.

E poi la grande scelta: medico o sacerdote?

Cari giovani,

vi auguro di superare la tentazione dell’I like e di guardare avanti con fiducia, certi della presenza accanto a voi del Risorto e della Chiesa.

Siate coraggiosi protagonisti di scelte progettuali che aprono il vostro cuore e la vostra mente alle attese della comunità.

Sarete per tutti un grande dono!

 

 

 




Sergio Finocchiaro: il mio ricordo personale di Paolo Samì

Egregio Direttore,

sono un assiduo lettore del giornale on line che mi fa stare sintonizzato con la mia bella Giulianova che frequento solo una volta all’anno ma assiduamente.

Vivo a Prato ma ho trascorso a Giulianova la mia infanzia dai 2 ai 9 anni per questo Giulianova è dentro di me.

Le scrivo per condividere il ricordo di un grande giuliese scomparso martedì scorso 24 Aprile; si tratta di Paolo Samì storico ristoratore titolare con la moglie, Sig.ra Morena, del Ristorante Rosalia di Giulianova; questo ristorante per oltre 53 anni è stato il custode ed il tempio della tradizione culinaria giuliese; in un’epoca di conformismi e uniformità dove si mangiano le stesse cose ormai in ogni angolo del pianeta, il Ristorante Rosalia ha mantenuto inalterati i sapori genuini e tradizionali della cucina giuliese; anche dopo 50 anni ho potuto provare sempre la gioia di assaporare i piatti che negli anni ’70 gustavamo nei giorni di festa, quindi andare al Ristorante Rosalia è sempre stata una festa.

Quanto sopra è relativo al Paolo ristoratore e sarebbe già abbastanza; quanto al Paolo uomo è sufficiente rilevare che chiunque lo ha conosciuto lo ha talmente stimato che ognuno di noi a Giulianova e non solo, ci siamo sempre vantati della sua amicizia; essere suo amico è stato un onore talmente grande che tutti abbiamo sempre ostentato con orgoglio la sua amicizia.

Con chiunque parlassi di Paolo a Giulianova tutti mi hanno sempre detto “Paolo Samì ? E’ amico mio !” ripetendolo con tale orgoglio come se ci si stesse vantando di essere amici di persone del calibro del Presidente Mattarella.

Da sempre l’umanità si interroga su cosa sia il successo nella vita, ognuno ha la sua interpretazione anche i grandi filosofi e pensatori della storia dell’umanità hanno espresso diverse considerazioni in proposito, ecco io oggi porto un esempio concreto di una vita di successo, la vita di Paolo Samì un uomo di cui con orgoglio tutti noi diciamo “Paolo era amico mio”. Evviva Paolo Samì !!

 

 

Caro Direttore Grazie per la sua cortese attenzione e grazie per il suo giornale.

 

Sergio Finocchiaro




W il primo Maggio festa del lavoro e dei lavoratori.

W il primo Maggio giorno di festa, ma anche di una bella e intelligente riflessione,

ci sia l’impegno, perché tutti abbiano un lavoro e per costruire una società più giusta, migliore.

W il primo Maggio di luce, faccia aprire i cuori e le menti dei datori di lavoro, ci sia più collaborazione,

assieme ai lavoratori, costruire progetti di produzione, di prevenzione d’infortuni, non si guardi solo il sodo.

W il primo Maggio di responsabilità, tutti insieme fare in modo che sui posti di lavoro ci sia più umanità,

la salute, la sicurezza, lo stare bene insieme, collaborare per la prevenzione di infortuni, e ci sia più serenità.

W il primo Maggio di coraggio, è ora di mettere al primo posto la persona, basta precariato e sfruttamento,

sia rispettata, salvaguardata sempre la vita la dignità di ogni lavoratore, possa avere un stipendio dignitoso.

W il primo Maggio pieno di diritti, doveri umani, le persone devono essere sempre al centro nelle decisioni,

sia sempre rispettato il diritto alla salute, diritto alla sicurezza, diritto a un lavoro sano e sicuro.

W il primo Maggio d’impegno, dire con forza, basta armi e guerre, sono strumenti distruzione e di morte.

Sia un Maggio pieno di valori della vita, di amore, di amicizia, d’uguaglianza, di fratellanza e di pace.

W il Primo Maggio, w CGIL CISL E UIL, w i lavoratori, w il mondo del lavoro, w la vita, w la pace.

Francesco Lena

24060 Cenate Sopra ( Bergamo )




Nell’adozione del Piano Spiaggia del Comune di Giulianova, l’Amministrazione Costantini, dopo aver tentato in ogni modo di “eliminare” la spiaggia per cani

Nell’adozione del Piano Spiaggia del Comune di Giulianova, l’Amministrazione Costantini, dopo aver tentato in ogni modo di “eliminare” la spiaggia per cani , presente ormai da sette anni, con la scusa della nidificazione del fratino, ha poi respinto l’osservazione presentata dall’Associazione UNICA BEACH  ETS , affiancata dall’Associazione Animalisti Italiani ONLUS e da più di  150 cittadini, rappresentando la propria facoltà di deciderne l’ubicazione ogni anno in un punto differente, ovvero “di fare come gli pare” in barba alle richieste dei cittadini giuliesi

Avvalendomi del Regolamento Comunale per la partecipazione popolare, in qualità di Rapp.te Legale dell’Associazione UNICA BEACH , ho intrapreso una raccolta firme per le presentazione di una Proposta di Iniziativa Popolare ai sensi dell’ex Art. 22 dello Statuto e 53 del Regolamento Comunale per la democrazia partecipativa, raccogliendo oltre 700 firme di cittadini che aderiscono alla richiesta di identificazione della “spiaggia per cani”, definitiva, senza lo spostamento continuo annuale, privo di ogni senso e logica e con il solo fine di farla fallire senza dare la possibilità di realizzarla e attrezzarla come la Legge Regionale n. 19 del 17/04/2014 impone .
La raccolta firme è finalizzata anche alla riconferma dell’attuale ubicazione, strategica per il turismo, perchè vede la sua vicinanza alla maggior parte degli operatori turistici e le strutture ricettive, rendendola un valore aggiunto al turismo del pet , sempre in maggior espansione. Alla raccolta infatti hanno aderito tutti gli operatori e titolari di alberghi, residence e casa vacanze della zona, che hanno riconosciuto la forte valenza per le loro attività, della presenza di UNICA BEACH , nei loro pressi. Anche i titolari degli stabilimenti vicini hanno firmato per la sua riconferma nell’attuale sito. Tutto questo a dimostrazione dell’infondatezza delle assurde motivazioni palesate dall’Assessore al Demanio Giampiero Di Candido.
Oggi è stata protocollata la petizione con espressa richiesta di essere convocata per presentare io stessa, la Proposta di Iniziativa Popolare , direttamente in Consiglio Comunale. Il Sindaco deve inoltre, immediatamente avviare l’iter convocando il Comitato dei Garanti , a prescindere da quale sia l’ampiezza  dei poteri del Consiglio Comunale, che termineranno il 25 aprile c.a.
Tutto ciò per consentire che i cittadini abbiano facoltà di manifestare la propria volontà di conservare l’attuale spiaggia per cani, fiore all’occhiello giuliese. Questo non vuol dire che il Comune non possa scegliere di identificarne altre ubicazioni  in ogni parte del litorale a proprio piacimento ,  e non entra in contrasto con la volonta’ di Di Candido di mettersi a lavoro ogni anno , a marzo , per scegliere un’ ubicazione diversa e di attrezzare ,a spese del Comune ( perché nessuno si prenderebbe l’,onere ogni anno di impiegare i propri soldi seguendo bizzarre decisioni amministrative), altre e ulteriori ” spiagge”per cani” sparse per Giulianova e che , inevitabilmente non avendo una sede fissa ,ma essendo itineranti come lui vorrebbe , non potranno nè essere attrezzate e nemmeno offrire i servizi al pari di  UNICA BEACH .
La mia raccolta ha i fini predetti, ma la maggior parte dei cittadini ha firmato contro l’accanimento che il Comune ha mostrato nei miei riguardi e del mio progetto , ingegnandosi ogni volta per trovare nuovi pretesti per eliminare UNICA BEACH
Lo ha fatto per cinque anni di seguito, senza riuscirci solo grazie a decine di diffide. Adesso sta proseguendo ancora manifestando un personalismo deprecabile che lascia indignati centinaia di cittadini.
La mia raccolta potrebbe andare in Consiglio dopo le votazioni , e’ , e continuerà ad essere ,una dimostrazione di resistenza alle scelte antidemocratiche e assolutiste degli Amministratori incapaci di gestire la cosa pubblica , pronti a fare scelte errate per personalismi e interessi .
Non finiranno quindi per adesso la protesta e le accuse che da parte nostra condannano il Comune e chiunque voglia governare portando avanti un’identica  politica.
Per UNICA BEACH
La Presidente dott.ssa Giusy Branella



Giulianova. Unica Beach: seppur siamo solo ad inizio aprile, per il mese di agosto sono registrate prenotazioni maggiori del previsto.

Un boom  probabilmente merito della risonanza nazionale data dal Tg5. Ce ne era già sentore da gennaio  quando sono arrivate le prime prenotazioni della spiaggia UNICA BEACH, pagate e saldate in anticipo, ma adesso stiamo toccando il culmine con i clienti degli alberghi convenzionati con noi per i servizi offerti nella nostra spiaggia a marchio UNICA BEACH . Nel corso di questi anni si è creata una fattiva collaborazione con  Casa vacanze, alberghi e residence, tanto da indurmi a ideare un nuovo progetto che metterò proprio a loro disposizione perchè possano offrire sempre maggiori servizi ai loro clienti. Un progetto nuovo, unico a Giulianova ,il cui nome è stato proposto dalla conduttrice Mediaset , della rubrica del TG5 , L’Arca di Noè, la giornalista Marialuisa Cocozza, e che verrà lanciato nei prossimi giorni .  Sono proprio le telecamere di Canale 5 che tornano  a Giulianova , per la registrazione dei nuovi servizi sulla spiaggia UNICA BEACH , appena saranno completati i lavori per attrezzarla, iniziati in questi giorni (con regolare comunicazione agli enti preposti Capitaneria di Porto e Comune di Giulianova , al pari di tute le concessioni di Giulianova), in anticipo sulle tabelle di marcia anche per esigenze televisive. I servizi , che seguono i precedenti sette, andati in onda ad agosto 2023 e durante l’inverno 2023/2024, verranno trasmessi in diverse puntate della Rubrica L’Arca di Noè.

Per queste nuove riprese abbiamo pensato di aprire le iscrizioni ” a numero limitato”  a chiunque vuol far partecipare il proprio cagnolino rendendolo una “star per un giorno” semplicemente inviando un messaggio whatsapp al n. 3335702980  possono aderire cani di tutte le taglie , di tutte le razze e di qualsiasi età.
Insomma UNICA BEACH  è  pronta ad offrire al turismo giuliese il meglio di se stessa anche per l’estate 2024, che si prospetta ancora più bella e esclusiva
Ringraziando i mezzi di comunicazione che vorranno dare spazio a questa grande novità
auguro un buon lavoro a tutti
cordialmente
dott.ssa Giusy Branella