COSTRUIAMO LA PACE

1)      Un invito gentile a tutte le persone che fan finto di non vedere la guerra che abbiamo fuori casa, in Ucraina, arrivi una luce, illumini le loro menti, faccia prendere coscienza per farli diventare costruttori di pace e ricordo loro il pericolo che corriamo di una guerra nucleare.

2)      Un invito gentile a tutti quelli che fanno finta di non sentire quello che sta avvenendo in Ucraina, arrivi loro i lamenti dei bambini e persone che restano ferite o che muoiono sotto i bombardamenti, faccia aprire i loro cuori, per mettersi con responsabilità a fare qualcosa di utile per far cessare tutte le guerre nel mondo.

3)      A tutte le persone indifferenti a quello che sta succedendo in ucraina e nel mondo, arrivi loro un risveglio che faccia prendere delle  responsabilità e ricordarsi che la libertà e partecipazione, per costruire un modo migliore e una società, senza armi, senza guerre e nel mondo non muoia più nessuno di fame.

4)      A tutti i mezzi di informazione, ai politici, alle istituzioni, alle associazioni, chiedo gentilmente di fare più educazione e informazione sui valori veri per la vita e di ideali di alta civiltà. Di onestà, sincerità, di uguaglianza, di giustizia sociale e di pace.

5)      A tutti i cittadini chiedo gentilmente di diventare protagonisti nella vita, di avere il coraggio di dire basta costruzione  e commercio di armi, strumenti di morte e distruzione, chiediamo ai governanti che quelle risorse vengano investite nella sanità e nei servizi per i cittadini, ora tutti insieme mettiamoci con grande volontà per portare avanti una cultura per la vita e per la pace in tutto il mondo.

Francesco Lena,  Cenate Sopra ( Bergamo )




Teramo. Carlo Antonetti: queste profonde e importanti considerazioni e valutazioni mi inducono ad accettare con convinzione la candidatura

Ieri sera ho incontrato i sottoscrittori dell’appello civico alla mia candidatura a Sindaco di Teramo, che
mi hanno illustrato in modo articolato, appassionato e convinto le ragioni e le motivazioni poste alla
base del loro invito.
Ho raccolto una profonda delusione nei riguardi dell’attuale condizione politica socio-economica e
culturale della nostra Città, e il grande disagio per il cronico e ormai insopportabile disinteresse di tanti
cittadini nei confronti delle vicende politiche del proprio territorio.
Al tempo stesso ho avvertito forte il desiderio di invertire in maniera decisa il grave trend di declino
che ormai da anni sta attraversando la nostra Città e sono rimasto stupito, affascinato e anche
profondamente colpito dalla singolarità e dall’eccezionalita’ dell’appello che i cittadini mi hanno
rivolto per amore della Città.
Ebbene, in uno scenario socio-politico cittadino così a tinte fosche nel quale lo sport più
praticato è divenuto l’assenza di partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche e progettuali della
città e la consegna in modo passivo di una delega in bianco agli amministratori pubblici, ho
trovato unico e straordinario il fatto che cittadini stimati e impegnati nelle diverse attività
professionali si siano esposti pubblicamente, mettendoci la faccia, non per aderire ad un movimento
civico, culturale e politico, ma per proporre essi stessi un nuovo e stimolante modo di interpretare e
di partecipare alla res publica con idee, progetti e coinvolgimento delle diverse componenti della
società civile e delle diverse fasce di età.
Davvero incredibile, soprattutto per Teramo!
Ma ancor più mi ha profondamente colpito l’entusiasmo, la passione e l’orgoglio teramano di questi
cittadini che mi sento di definire “pioneri” di un nuovo e moderno modo di interpretare il ruolo civico
di ciascuno di noi in totale condivisione con l’idea per la quale “c’è chi vuole che una cosa succeda,
che desidera che succeda e chi si adopera affinchè succeda”.
E’ per me un grande onore e un forte stimolo prendere atto del fatto che i firmatari dell’appello
ripongono così grande stima e fiducia nella mia persona riconoscendomi le qualità idonee a
intraprendere e condurre il difficile ma civicamente doveroso cammino volto al cambiamento e
finalizzato a riportare Teramo a ricoprire il giusto ruolo e la naturale centralità in ambito provinciale,
regionale e nazionale, alla realizzazione delle necessarie opere strutturali e infrastrutturali per lo
sviluppo socio-economico del territorio e del benessere dei cittadini e alla riaffermazione di un forte
senso di identità dei teramani basato su valori, motivazioni e obiettivi comuni e condito dagli
imprescindibili ingredienti dell’entusiasmo, della passione, del coraggio e dell’orgoglio.
Queste profonde e importanti considerazioni e valutazioni mi inducono ad accettare con convinzione,
decisione, entusiasmo e determinazione l’appello a me rivolto dai cittadini sottoscrittori e da tanti altri
nelle ultime ore e ad adoperarmi fin da subito per verificare la possibile costruzione di un’alleanza
aperta al contributo di tutti i teramani e di tutte le migliori energie della nostra comunità che
condividono la necessità di riportare Teramo in serie A e di sognare insieme di scrivere una nuova,
bella ed entusiasmante pagina per Teramo. “Un viaggio di mille miglia deve iniziare con un piccolo
passo”

Carlo Antonetti




Teramo. Al via la settimana no-gender del Popolo della Famiglia

Riceviamo e pubblichiamo

 

Spett.le redazione.

Dal 20 al 27 febbraio 2023 il Popolo della Famiglia avvierà una campagna nazionale contro l’ideologia gender, con manifesti affissi in moltissimi Comuni italiani, tra i quali la città di Teramo. Da tempo, le lobby LGBTQ, entrando nelle scuole pubbliche per promuovere ambigui progetti educativi, stanno tentando una rieducazione ideologica, e sfruttando l’ingenuità e il disorientamento tipici delle fasi dell’età evolutiva, vorrebbero convincere i nostri figli che il proprio genere possa essere cambiato, e che si possa essere maschi o femmine a comando, secondo le sensazioni del momento. Non si può negare la propria natura biologica, come fatto precostituito, per crearne un’altra. Non si possono separare i ruoli sociali di uomini o di donne dalla loro sessualità biologica, dall’essere maschi o femmine, padri o madri, figli o figlie. Salviamo il futuro della nostra società, altrimenti questa non avrà futuro! Tuteliamo i nostri figli dalla nefasta ideologia gender!

Popolo della Famiglia Teramo Viale Francesco Crispi, 178 Teramo, Te 64100, Italy

 




Coinceneritore azienda privata nella zona industriale di Casoli, arriva il no di Sinistra Italiana

Sulla richiesta di una azienda privata al comune di Atri per l’autorizzazione alla costruzione di un coinceneritore nella zona industriale di Casoli arriva il secco no da parte dei referenti provinciali di Sinistra Italiana. Come già indicato dai cittadini e dall’associazione locale che ha promosso l’avvio della mobilitazione siamo di fronte ad un progetto che non ha utilità pubblica ma che soprattutto presenta diversi rischi ambientali per la qualità della vita per il centro abitato e possibili ricadute sul tessuto economico della zona interessata riguardante strutture sia agricole che sociali. Come forza politica di sinistra ed ecologista abbiamo la responsabilità di impegnare energie insieme alle altre forze progressiste, alle amministrazioni locali e ai comitati cittadini per promuovere il rilancio del territorio industriale della vallata del Vomano e la difesa della salute e dell’ambiente.
Stefano Ciccantelli – Sinistra Italiana provincia di Teramo /Alleanza Verdi Sinistra
Marta Illuminati – segreteria regionale Sinistra italiana Abruzzo, assessore all’ambiente comune di Pineto



La delegazione CoN.Al.Pa. Giulianova, esprime vivo disappunto per la decisione dell’amministrazione comunale di procedere con l’abbattimento dei pini di via Veneto.

Giulianova, lì 19/02/2023

Comprendiamo le responsabilità (addotte dall’assessore competente) rispetto all’ incolumità pubblica
derivante dal rischio schianto, priorità assoluta, ma pensiamo sia parimenti importante la trasparenza
dell’iter amministrativo che ha portato al taglio.
Il nostro intento era quello di acquisire informazioni tecniche e documenti con l’obiettivo di valutare con
più attenzione (facendo ricorso ad adeguate prove strumentali, non ritenendo sufficienti valutazioni
visive speditive) il reale stato di salute degli alberi, ancor di più in considerazione della delicatezza degli
interventi da eseguire su piante di 50/60 anni che – come sottolineato dall’assessore – non hanno
valenza monumentale (non avendo tale requisito, quindi, si possono abbattere senza problemi?) e del
posizionamento in area di tutela paesaggistica (contrariamente alle valutazioni espresse da qualche
improvvisato “agronomo” ed “esteta” secondo cui “tutto mi sembra fuorché una via panoramica da
godere a piedi o sulla quale godere del panorama”).
Riguardo, poi, alle menzionate valutazioni del 2020 (cfr. dichiarazioni assessore), a cura del Dr.
Agronomo Granchelli, sui medesimi esemplari, ci risulta siano state eseguite prove STRUMENTALI
limitatamente a due essenze e non su tutti gli alberi coinvolti.
Non condividiamo il metodo con cui si è proceduto in quest’occasione ed evidenziamo il mancato
coinvolgimento della nostra associazione che si è sempre posta – senza alcuna preclusione e con spirito
sempre costruttivo – come interlocutore collaborativo e portatrice di iniziative legate al verde pubblico
a beneficio dell’intera comunità cittadina, non ultima la proposta di riqualificazione del parco di via
Matteotti.
Concludiamo poi sottolineando, come questa volta ci sia stata un’estrema velocità di esecuzione,
considerando la data di estensione della relazione (31.01.23), quella dell’ordinanza (09.02.23) e
l’abbattimento (16.02.23)
Visto che si prospettano importanti interventi come piazza Dalla Chiesa e parcheggio Liceo ScientificoOspedale, ci auguriamo si possa avere un approccio diverso

COORDINAMENTO NAZIONALE PER GLI ALBERI E IL PAESAGGIO – ONLUS
Delegazione di: 64021 GIULIANOVA (TE) – Via G. Marconi, 19 (Tel. 393 8516252)
www.conalpa.it e-mail: conalpa.giulianova@gmail.com




GIULIANOVA. IL CITTADINO GOVERNANTE: TAGLIATI  GIÀ  10  PINI  IN VIALE  VITTORIO  VENETO, DOMANI TOCCA AGLI ALTRI

L’assessore Giorgini e la Giunta Costantini tirano diritto nonostante l’invito a riflettere sull’abbattimento dei pini nel viale panoramico che porta dal Lido all’ospedale.

Questo scempio del patrimonio arboreo che ha 50-70 anni di vita, collocato in un ambito tutelato con vincolo di conservazione integrale dal Piano Paesistico Regionale, si sta consumando con il parere dato da un dottore forestale che si è avvalso solo della valutazione visiva speditiva.
Noi abbiamo chiesto di approfondire la valutazione con prove strumentali come recentemente ricordato dal Consiglio di Stato. D’altronde è evidente a tutti che l’abbattimento di buona parte degli alberi del viale rappresenta una grave ferita inferta  alla città: quei pini svolgevano una funzione paesaggistica, rendevano più salubre l’aria, garantivano l’ombreggiatura e con le radici contribuivano a rendere più sicure le scarpate.
Per svolgere tutte queste funzioni gli alberi hanno bisogno di decenni, tagliarli senza un attimo di riflessione e ignorando le proteste dei cittadini è stato un grave atto di prepotenza.
Vogliamo inoltre sottolineare l’inusuale velocità con cui l’amministrazione ha operato: nello stesso giorno in cui  è arrivato il parere della Soprintendenza (che comunque contiene prescrizioni e riconosce il grande valore paesaggistico di quel luogo) gli uffici comunali hanno emesso l’autorizzazione all’intervento di abbattimento, impugnabile dalle associazioni ambientaliste davanti al TAR. Il giorno dopo sono iniziati i tagli. Qualcuno aveva paura di essere sconfessato ?
Giulianova 17 febbraio 2023
Il Cittadino Governante
 Associazione di cultura politica



Ilaria De Sanctis – Assessore al Sociale del Comune di Teramo: l’ ennesimo episodio di violenza ,registrato in quello di Teramo, riaccende i riflettori sulla situazione degli Istituti penitenziari italiani

SITUAZIONE CARCERE DI TERAMO

L’ ennesimo episodio di violenza ,registrato in quello di Teramo, riaccende i riflettori sulla situazione degli
Istituti penitenziari italiani, la cui gestione deve essere rivista. Solo nel dicembre del 2022, l’UE ha
stigmatizzato, per quanto riguarda l’Italia, l’uso delle misure cautelari in carcere come normalità,
evidenziando come quest’ultima debba essere considerata, al contrario, “misura da ultima istanza”. Per
quanto riguarda i dati dell’UE, relativi alle condizioni dei detenuti, il nostro Paese si colloca tra gli ultimi
posti, con quasi il 31% della popolazione carceraria che si trova ancora sotto processo. Una circostanza alla
quale corrisponde l’ insanabile sovraffollamento dei Carceri.
L’Istituto penitenziario di Teramo, che con i suoi 400 detenuti- a fronte di una capienza di 250-risulta
essere uno dei più affollati d’Abruzzo e d’Italia , sconta anche il prezzo del sottodimensionamento
dell’organico degli operatori,con l’ovvia conseguenza che viene, inevitabilmente meno, la funzione
principale del sistema carcerario:quella della rieducazione.
Nel carcere di Teramo, i detenuti vivono una doppia condanna: quella che devono scontare per i reati che
hanno commesso, o che presumibilmente hanno commesso, visto il numero di detenuti che stanno ancora
affrontando il processo e quella dell’affollamento delle celle.
E’, pertanto,una situazione esplosiva che mette a repentaglio non solo i detenuti, ma anche la polizia
penitenziaria,che nonostante abbia lanciato, a più riprese, il grido di allarme, si ritrova da sola a farvi fronte.
Non parlo solo di violenze tra detenuti, ma anche dei suicidi e i tentati suicidi che si verificano con
frequenza.
Eppure, il Ministro Nordio, in una delle sue prime uscite nel mese di ottobre 2022, ha dichiarato che le
carceri sono una priorità: ad oggi, invece la situazione continua a peggiorare, e nell’istituto penitenziario di
Teramo la situazione diventa ogni giorno più critica sia per la popolazione carceraria che per gli stessi
operatori, che lavorano ben al di sotto della soglia minima di sicurezza.
In fin dei conti,per evitare il sovraffollamento basterebbe seguire le “raccomandazioni sui diritti procedurali
di indagati e imputati” della Commissione europea. Basterebbe l’uso delle misure cautelari in carcere come
estrema ratio e far scontare le pene alternative come processi virtuosi per la rieducazione.
Dobbiamo unirci tutti all’appello del Sappe di Teramo: non possiamo permettere che nella Città di Marco
Pannella, ci sia il Carcere più in crisi di Italia.
Ilaria De Sanctis
(assessore al sociale del Comune di Teramo”




GIULIANOVA. I PINI DI  VIALE VITTORIO VENETO: NO ALL’ABBATTIMENTO SENZA PROVE CERTE ! CHIEDIAMO LA VERIFICA STRUMENTALE E I PARERI  DEL GENIO CIVILE E DELLA  SOPRINTENDENZA

Abbiamo letto la relazione del tecnico incaricato dal Comune e ci sembra assolutamente insufficiente come motivazione addotta per l’abbattimento dei 17 pini di viale Vittorio Veneto.
Nella Relazione si parla di provvedimenti indicati sulla base della sola valutazione visiva speditiva fatta del tecnico incaricato Colarossi. Noi riteniamo , invece, che  per l’abbattimento occorra avere la certezza che il cedimento degli alberi  in questione sia altamente probabile e questa certezza la possono dare solamente le prove strumentali con elastomeri di alta precisione.  Come conferma anche la sentenza  del Consiglio di Stato  sezione V del 27 ottobre 2022 n. 9178.
Pertanto solo dopo queste indagini si potranno trarre le conclusioni e decidere se gli alberi possono restare,  devono essere abbattuti o necessitano di presidi conservativi per evitarne l’abbattimento.
Un albero adulto dà tanti benefici all’ambiente e agli esseri umani e per averli occorrono decine di anni, quindi non si deve tagliare mai a cuor leggero e si deve fare  di tutto per salvarlo!
Si tenga conto che nelle linee guida del Ministero dell’Ambiente c’è scritto che nessun albero è esente dal rischio cedimento quindi va da sé che non si può avere la tendenza  al taglio facile, come ci pare vada di moda con questa amministrazione, invocando la sicurezza per persone e cose, perché altrimenti dovremmo abbatterli tutti, ovunque!
Inoltre  trovandosi  i 17 pini ai lati di una strada collinare delimitata da scarpate si deve considerare che le loro radici svolgono un’importante funzione contro il  rischio di smottamento, specialmente sul lato est dove la scarpata presenta i gradi massimi del pericolo di frane.
Infine occorre anche il parere della Soprintendenza che per il momento non c’è, perché la bellezza paesaggistica di quel viale sta a cuore a tutti i giuliesi ed è un vanto da mostrare ai nostri ospiti turisti. Come si vede sono tanti i motivi di riflessione che offriamo con spirito costruttivo come Cittadino Governante  all’assessore Giorgini e l’amministrazione Costantini  perché non si affidino a giudizi sommari e dimostrino maggiore cautela, più senso di responsabilità, vera e concreta sensibilità nei confronti del verde urbano.
Giulianova 16 febbraio 2023
IL Cittadino Governante
associazione di cultura politica



Giulianova. Unione Popolare: oggi, un piede di ferro transennato, hanno alimentato e continuano ad alimentare un senso profondo di precarietà.

“Parlano poco gli alberi, si sa, passano tutta la vita meditando”, scriveva il poeta venezuelano Eugenio Montejo. Ed è quando il tronco viene reciso che la loro voce, la voce della loro assenza, si fa più forte.
Ebbene, in Piazza Buozzi, una di queste voci (lamento più che decennale), si è fatta sempre più incessante nell’ultimo anno. Sì, perché là dove un tempo si ergeva un grande olmo, risiedono da circa un anno quattro transenne. Annunciano – tra tavole di legno e ferro arrugginito – la fondazione di una statua: la statua – dicono – del fondatore. Di certo, è un atto di civiltà rappresentare nel cuore della sua città, per mezzo di una scultura, Giulio Antonio Acquaviva, ma, nel frattempo, il degrado ha sottratto alla parola CI-VILTÀ le prime due lettere. La viltà (nel senso di “scarso valore”) di cui sopra, si contrappone allo zelo e alla generosità dimostrati nei confronti di piazza Dalmazia, scacchiere cittadino, e del simulacro a forma di pedone. E, forse, la vera SUMMA (nel senso di “nocciolo” della questione) è proprio questa!
La storia di un Comune è anche la storia della relazione tra i cittadini e l’ambiente in cui vivono: alberi, piazze, spiagge, orizzonti… alimentano una fitta rete di significati simbolici. “Ieri”, l’abbattimento frettoloso e, molto probabilmente, evitabile, di un albero secolare, un simbolo per coloro che sono nati e cresciuti all’interno del Centro Storico (e non solo per loro), e oggi, un piede di ferro transennato, hanno alimentato e continuano ad alimentare un senso profondo di precarietà.

Unione Popolare Giulianova




Giulianova. Il Cittadino Governante: l’Assessore Giorgini vuole abbattere 17 pini in Via Veneto.

’ 17
Sono stati già numerati con vernice rossa, è stata già emessa l’ordinanza per regolare il traffico: ̀ 15 Á ‘ 17 ( ’ ’).
Il bel tunnel verde che caratterizza questa via – che avrebbe bisogno soprattutto di un marciapiede per la sicurezza dei pedoni – scomparirà.
Verrà meno sui due lati l’azione delle radici volta a contenere lo smottamento collinare.
Vorremmo chiedere:
È certo che bisogna procedere in maniera così ?
È certo che non ci siano di tipo conservativo? In viale Orsini negli anni passati è stato fatto!
Visto che questa scelta avrà ’ e visto che non si tratta di una decisione qualsiasi vorremmo sentire anche , , .
, ‘ Á Ú .
Giulianova, 13 febbraio 2023
Il Cittadino Governante
Associazione di cultura politica