Teramo. Lettere: Ho scritto questo annuncio per cercare una casa a un cane che ha vissuto tra piazza Garibaldi e Tigli

Riceviamo da Paola

Caro Direttore,

Salve! Ho scritto questo annuncio per cercare una casa a un cane che ha vissuto tra piazza Garibaldi e Tigli per qualche mese poi è stato preso e portato al canile sanitario. Vi sarei molto grata se qualcuno di voi lo pubblicasse o ci facesse un articolo, contribuirebbe a dare una possibilità a questo cane sfortunato! Allego le foto!
Grazie, Paola.

Baghera è arrivato a Teramo nella primavera del 2010 spelacchiato, spaventato e magrolino ma sono bastati pochi mesi di pappe buone e fiale di antipulci per rimetterlo in sesto: era benvoluto, un gran dormiglione, molte persone lo accudivano a proprie spese o semplicemente si fermavano a salutarlo. Peccato che qualche persona intollerante e senza cuore lo ha definito aggressivo ed è stato preso e portato al canile sanitario, chi è andato a trovarlo lo ha visto molto dimagrito e spaventato, si sta lasciando morire insomma… E’ anziano e non è mai stato al chiuso per un solo secondo in vita sua, dobbiamo trovargli urgentemente una sistemazione: se qualcuno può accoglierlo in casa o ha un giardino recintato in cui tenerlo offriamo una quota al mese per mantenerlo, aiutateci a trovargli una sistemazione dignitosa vi prego!!! Tel. 327/7349766




Giulianova. Cari figli, vi guardo e vedo nel vostro cuore la morte senza speranza, l’inquietudine e la fame.

Caro Direttore,

Cari figli, vi guardo e vedo nel vostro cuore la morte senza speranza, l’inquietudine e la fame. Non c’è preghiera né fiducia in Dio perciò l’Altissimo mi permette di portarvi speranza e gioia. Apritevi. Aprite i vostri cuori alla misericordia di Dio e Lui vi darà tutto ciò di cui avete bisogno e riempirà i vostri cuori con la pace perché Lui è la pace e la vostra speranza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Carissimi, questo messaggio della Madonna, a mio avviso, aderisce perfettamente a una realtà che tutti siamo in grado di osservare, perché ci circonda a ci permea più di quanto pensiamo. Lo sguardo della Madonna legge in tutti i cuori, non solo di coloro che sono presenti all’apparizione di quel giorno, ma anche di coloro che sono lontani. In altre parole nei cuori di tutti gli uomini che abitano questo pianeta, perché tutti gli uomini sono figli di Dio. E se vi legge morte e disperazione, intesa come assenza di speranza, è perché ci lasciamo affascinare da una cultura che mi piace chiamare la cultura della morte. Lo vediamo ogni giorno ciò che viene prediletto, vediamo quali nuovi idoli vengono innalzati, quanta dignità e quante vite, invece, calpestate. L’unica fonte della vera gioia e di tutto quello di cui abbiamo bisogno, Dio, viene dileggiato ormai pubblicamente con cori di assenso da ogni parte del mondo, viene relegato al più piccolo spazio della vita privata, quando non viene completamente messo da parte. E così molti stanno male e non sono felici e questo è innegabile, ma a quanto pare a molti va bene così. Lasciamoci guidare verso il vero bene. La Madonna è qui per questo.

Ave Maria

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi




Giulianova. Lucio Merlo INVITA e scrive

Lucio Merlo INVITA e scrive: “grazie a tutti per gli auguri, vi invito a casa mia sabato 27 pomeriggio a giocare a biliardo carambola, biliardino, bocce, piastelle, scacchi, dama e carte napoletane, fatemi sapere chi vuole venire, che mi fa piacere assai e passiamo un pomeriggio buono”. Via del Sole PRESENTE. Adesioni stesso mezzo FB. Alti i Cuori




Giulianova. anche se con ritardo vi segnalo l’uscita del mio nuovo articolo “Se Pinocchio porta il perizoma”, pubblicato sul numero 36 de “L’Ottimista”.

Carissimi,

anche se con ritardo vi segnalo l’uscita del mio nuovo articolo “Se Pinocchio porta il perizoma”, pubblicato sul numero 36 de “L’Ottimista”.

http://www.lottimista.com/cultura/spettacoli/cinema/986-se-pinocchio-porta-il-perizoma.html

In questi giorni su Facebook è partita la settimana dei diritti dell’infanzia e come iniziativa da social network c’è stata quella di cambiare la propria immagine del profilo con quella di un cartone animato della vecchia generazione, anni 70 e 80, che nulla hanno a che vedere con i moderni cartoni animati. Anche io ho voluto aderire a questa iniziativa, perché sono cresciuta con i cartoni animati e vedo la netta differenza che c’è a livello di immagini, storie e contenuti con quelli di adesso. Per non parlare della morale. Spesso sono proprio i moderni cartoni a turbare l’infanzia, come ho voluto mettere in evidenza con questo articolo che parla del lungometraggio Shrek.

E concludo con una mia personale riflessione: il primo diritto dell’infanzia è quello di venire al mondo, ma spesso non gli viene permesso.

Un caro saluto

Ave Maria

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi




Giulianova. Le news di Annarita Petrino

Carissimi,


è online il n. 41 della rivista cristiana Voci dell’Anima, che potete trovare sul sito http://www.mooncity.it sezione Voci dell’Anima anno 2010 – 2011.


Di seguito l’editoriale:


in queste ultime settimane sono rimasta scioccata dalle enormi contraddizioni che si presentano ai miei occhi come tali, ma che certe sottili correnti di pensiero vorrebbero far passare come cose ovvie e normali. Peccato che questi sottili fili rossi, come intendono farci vedere alcune cose, agli occhi più acuti appaiono per quello che sono veramente: enormi catene, che imbavagliano la libertà di pensiero, di parola e di religione. Sì! Perché in questa modernissima civiltà che tanto vanta le più grandi libertà, in realtà non si è più liberi di dire quello che si pensa o di praticare la propria fede.

Prendiamo, ad esempio, la visita del Santo Padre Benedetto XVI in Spagna e, per la precisione a Barcellona. Non sto qui a dilungarmi sui motivi della visita, che sono stati ampiamente spiegati. Mi fermo, invece, sulla libertà che il Santo Padre ha di parlare e di muoversi nel mondo come chiunque. Se questa è una libertà accertata per lui, come per altri, perché un gruppo di persone si sente in dovere di protestare? E mi riferisco, qui, al gruppo di omosessuali, che con il “bacio collettivo” ha voluto protestare contro le posizioni del Vaticano sull’omosessualità. La domanda mi è sorta spontanea: quali posizioni esattamente? Si riferiscono per caso alla posizione contraria della Chiesa al matrimonio omosessuale e al suo sostegno alla famiglia naturale? Se guardassero meglio, scoprirebbero che queste posizioni non appartengono solo al Vaticano, ma anche ad altre confessioni religiose (per cominciare) e ad alcune istituzioni pubbliche. Non in tutti i paesi, infatti, è stato liberalizzato il matrimonio omosessuale. Ad essere contraria (prima di tutto) è la stessa natura, dal momento che è essa stessa la prima a negare a queste persone la possibilità di avere figli in modo “naturale”. Però se la prendono solo con il Vaticano, ed è tutto dire. La mia personale opinione, espressa che su facebook, dove si caldeggiava al Bacio Collettivo come giusta protesta, è stata questa: è triste rendersi conto che alcune di queste persone (perché sono certa che altre vivono la loro condizione con maggiore dignità) non hanno ancora capito che le posizioni cosiddette del Vaticano sono in realtà quelle della maggior parte dei laici, come vengono chiamati oggi. Ed è ancor più triste rendersi conto che stanno protestando contro Colui che, in realtà, li accetta davvero in tutto il loro essere. Si fa loro vicino come alla donna adultera, senza condanna ma con accoglienza e ammonimento. Invece stanno li a protestare stupidamente per avere tutto ciò che la natura per prima (ripeto) nega loro.
Da qui nasce la contraddizione. Nel momento stesso in cui qualcuno, sia esso il Santo Padre o un semplice laico si permette di dire la sua in aperto contrasto e dissenso con la cultura dominante, viene aggredito e tacciato di razzismo o altro. Peggio ancora se si tratta di posizioni che prevedono la libera professione della propria fede, in questo caso quella cattolica. E il mondo che fa davanti a queste contraddizioni?
Lascio in sospeso la domanda per illustrarne un’altra giunta di recente alla mia attenzione. Si tratta della condanna a morte di Asia Bibi, di cui potete leggere in fondo alla rivista, sia l’articolo di Antonio Socci, sia l’appello che sta girando per evitare che venga giustiziata. Qualcuno la associerà a Sakineh, ma mentre di quest’ultima hanno parlato tutti i media nazionali e internazionali e l’intero mondo si è sollevato, per evitare che venisse lapidata, di Asia Bibi ha parlato solo Antonio Socci e nessun media si è interessato a lei. Perché questa differenza? Eppure sono entrambi madri di famiglia condannate a morte. È presto detto. Perché Asia Bibi è una madre di famiglia cristiana che ha confessato la sua fede in Gesù Cristo, è stata incarcerata per questo in base alla legge sulla blasfemia e ora è stata condannata a morte.
Ecco la differenza… il mondo non si smuove per una cristiana condannata a morte, come non si muove o non interviene per tutti i cristiani massacrati nel mondo.
Due enormi contraddizioni che il mondo sta a guardare, annuendo compiaciuto, perché tutto è normale, non c’è niente di cui preoccuparsi…
C’è una sola parola che sale alle labbra: vergogna!
Svegliamoci, usciamo dal Paese delle Meraviglie e diamoci una mossa! Cominciamo a renderci conto che ci stanno imbavagliando e legando mani e piedi. E stiamo lì a guardare senza fare nulla.

Buona lettura

Ave Maria


Nel caso non foste interessati più a ricevere queste informazioni, inviate una mail in risposta a questa con scritto CANCELLAMI. Grazie

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux
“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi



Giulianova. Intervento del Prof. Avolio sulla visita della HACK in città. enza pudore il Sindaco nel presentare l’ospite ha sbandierato la propria laicità

Questa mattina Margherita Hack,astrofisica di fama internazionale e Presidente onoraria dell’UAAR, è stata presente nella Sala del Consiglio comunale di Giulianova,una città oltraggiata dalla nota ordinanza sul Crocefisso e dal recente sfratto imposto al Forum delle Associazioni per concedere i locali nientemeno che a Radio Maria.

Senza pudore il Sindaco nel presentare l’ospite ha sbandierato la propria laicità e il proprio impegno nel rispetto dei diritti dei diversi e delle coppie di fatto.

I nodi del breve intervento della Hack sono  stati l’inciviltà di questo governo con le sue riforme fatte “a vanvera” e la necessità dei finanziamenti alla scuola pubblica,all’Università e alla ricerca.

Quando si è data la parola al pubblico,il Sindaco Mastromauro,incalzato sulla sua ordinanza oscurantista del crocifisso da Giuseppe,un giovane iscritto all’UAAR,ha affermato che la sua ordinanza era stata fatta per salvaguardare le radici e l’identità cristiana della sua città:la solita ossessione pericolosa e le solite parole vuote prive di senso!

Si sono susseguiti altri tre  interventi  che hanno ovviamente infastidito l’amministrazione comunale la quale ha pensato bene di chiudere sbrigativamente l’evento. Altri due interventi, ben pilotati dal fidato cerimoniere Galantini, erano invece tesi a sviare il discorso e a portarlo su temi che non fossero la laicità e il rispetto per le diverse fedi religiose. C’è da aggiungere poi che qualcuno,non appartenente alla Pravda dell’Amministrazione, era appena riuscito a sollecitare Mastromauro ad assumere provvedimenti nei confronti delle coppie di fatto.

Si spera pertanto che al Sindaco di Giulianova siano giunti  chiari gli inviti a  ritirare la sciagurata ordinanza sull’imposizione del crocifisso a suon di multe,ad impedire che la religione entri sistematicamente nel discorso pubblico e a darsi da fare per diffondere una cultura di più ampio respiro che porti al rispetto della diversità.

C’è bisogno quindi di più scienza  e di formazione critica dei giovani per combattere credenze e superstizioni medievali che ancora sopravvivono in Italia(consultazione di maghi,madonnine che piangono,apparizioni di santi e madonne,ecc.). Non è superfluo infine ricordare che a Giulianova,in un santuario situato in collina,si praticano ancora esorcismi e si fa credere alla gente che l’acqua di una comune fontana sia miracolosa.




Giulianova. Le news di Annarita Petrino

Carissimi,

vi segnalo questo mio articolo apparso su L’Ottimista n. 34. Parla di Chiara Luce Badano, sconosciuta ai più, perché esempio positivo quando oggi sembrano andare avanti solo gli esempi negativi di cui si parla si parla si parla… fino alla nausea. La tv e i media nazionali sembrano non essersi accorti che oltre alle famiglie dove accadono delle cose terribili ci sono anche famiglie dove accadono cose “straordinarie”!

http://www.lottimista.com/component/content/article/30-newsletter/949-non-conta-tanto-parlare-di-dio-io-lo-devo-dare.html

Ave Maria

Annarita Petrino
Nel caso non foste interessati più a ricevere queste informazioni, inviate una mail in risposta a questa con scritto CANCELLAMI. Grazie
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Caro Direttore, Buongiorno a tutti ed un grazie a coloro che hanno scritto o messo l’articolo in rete

Buongiorno a tutti ed un grazie a coloro che hanno scritto o messo l’articolo in rete

volevo solo ricordarvi che, sabato 30 alle 18 ,la squadra dell’Amicacci scenderà in campo per la prima volta in casa.Dopo la sconfitta a Cagliari c’è la voglia di un pronto riscatto.

In terra Sarda abbiamo ricevuto un sonoro schiaffone che ci ha mortificati,non essendo nemmeno lontani parenti di quella squadra.Quest’anno c’è un roster di tutto rispetto che ha soltanto bisogno di lavorare ed i frutti,ne siamo tutti convinti,si vedranno alla fine.Ma c’è anche bisogno di avere il sostegno ed il calore di tutti gli amici per cui vi invito a pubblicizzare che  sabato alle 18 al palazzetto giuliese,per incitarli ed applaudirli.

peppino

LAS BLS Amicacci Giulianova-S.Stefano Banca Marche ore 18




Giulianova. Le news di Annarita Petrino

Cari figli, questo tempo sia per voi il tempo della preghiera. Il mio invito desidera essere per voi, figlioli, un invito a decidersi a seguire il cammino della conversione, per questo pregate e chiedete l’intercessione di tutti i santi. Essi siano per voi esempio, sprono e gioia verso la vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Carissimi,

questo messaggio è stato accolto nel mio cuore dopo la recita di un bellissimo rosario insieme a mio marito e queste parole mi hanno riempito di gioia! Ottobre è il mese del Rosario ma anche un mese in cui festeggiamo Santi come S. Francesco, Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Santa Teresa D’Avila, ecc. Inoltre il 29 ottobre ricorre la prima memoria liturgica della Beata Chiara Luce Badano. Insomma, cosa ci vuole dire la Madonna? Che abbiamo tanti amici in Cielo, che possiamo pregare. Pensateci, chi di noi non si è mai rivolto almeno una volta al suo santo protettore? E chi, come me, ha la fortuna di averne due? Dopo un’esperienza spirituale molto forte dove incontrai nuovamente il Signore, che convertì il mio cuore indurito, inizia a leggere la vita dei santi, in particolare di giovani ragazze che avevano percorso il cammino della santità: Teresina, Elisabetta della Trinità e ora Chiara Luce Badano. La santità è per tutti e ce lo dimostra proprio la giovane di Sassello che ha semplicemente “vissuto” la sua fede con coerenza. La Madonna questo lo sa, perché a suo tempo, ha fatto la stessa cosa.

Carissimi, il 31 ottobre si avvicina e molti aspettano con ansia questa data, perchè è la festa di Halloween. Sulla home page del mio sito www.mooncity.it troverete una sezione speciale dedicata a questa festività, con alcuni documenti scaricabili che spiegano perfettamente perchè questa festa va evitata, quali sono le sue vere origini e quali le implicazioni di questio gioco innocente per bambini:

HALLOWEEN CULTO PAGANO

IL BUIO OLTRE LA FESTA

HALLOWEEN DICIAMO NO

HALLOWEEN E ZUCCHE VUOTE

HALLOWEEN ECCO LA VERITA’

HALLLOWEEN LA FESTA DELL’IGNORANZA E DELLA SUPERSTIZIONE

HALLOWEEN NO GRAZIE, SONO CATTOLICO

LA DISFIDA SI HALLOWEEN

SALVIAMO LE NOSTRE RADICI

Ave Maria

Nel caso non foste interessati più a ricevere queste informazioni, inviate una mail in risposta a questa con scritto CANCELLAMI. Grazie

Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi




USA. IL NUOVO TEATRO ITALIANO IN SCENA A NEW YORK Promosso dal drammaturgo Mario Fratti nel Mese dedicato alla Cultura italiana

Mario Fratti- Joseph Sciame

Gentile direttore,
approfitto dei ritagli di tempo tra gli impegni qui nella Grande Mela, per scrivere ed inviare questa breve nota su alcuni nostri Autori di teatro, presentati in rassegna nell’ambito delle manifestazioni del Mese della Cultura italiana, organizzate dall’Italian Heritage and Culture Committee di New York. Allego una foto (Mario Fratti con Joseph Sciame, presidente dell’Italian Heritage and Culture Committee)
Con viva cordialita’
Goffredo Palmerini
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IL NUOVO TEATRO ITALIANO IN SCENA A NEW YORK
Promosso dal drammaturgo Mario Fratti nel Mese dedicato alla Cultura italiana
di Goffredo Palmerini
NEW YORK – Ottobre e’ un bel mese, a New York. Ancora il tempo e’ mite ed e’ sempre piacevole camminare per le sue strade, tranquillamente, mentre la gente qui ha sempre tanta fretta. I colori della natura iniziano la loro mutazione. Li osservo, passeggiando per Central Park. Dal verde che si va stemperando, le chiome degli alberi accennano tutte le cromie della scala: dal giallo all’ocra, dal rosso al vinaccia e al ruggine. Cadono le prime foglie sui prati ancora verdi smeraldo e sui costoni scuri di granito basaltico che interrompono la regolarita’ dell’erba. Il pensiero mi porta d’improvviso all’Aquila, la mia citta’. Penso che se fosse stata costruita sul granito, come la Grande Mela, non avrebbe mai avuto il dramma che l’ha colpita cosi’ gravemente, con il terremoto del 6 aprile 2009 e con altri nei secoli precedenti. Purtroppo non sul granito, che non c’era, ma sulle arenarie d’un grande lago pleistocenico che invadeva la conca raccolta tra i monti delle catene che la circondano fu edificata la citta’, otto secoli fa. Si diceva del mese di ottobre, qui a New York. Da oltre trent’anni e’ anche il Mese della Cultura italiana (Italian Heritage and Culture Month). Tutto comincio’ nel 1976, quando il sindaco, Abraham Beame, volle dedicare alla Cultura italiana una Settimana, nel mese di maggio. Da quel primo esperimento, consolidatosi negli anni grazie all’impegno di Leo Bernardo e Angelo Gimondo, due docenti di Letteratura italiana nella Grande Mela, si passo’ nove anni dopo al mese d’ottobre, anche in ragione delle celebrazioni del Columbus day. Non piu’ per una sola settimana, ma per l’intero mese d’ottobre. Da allora sia il Governatore dello Stato di New York, sia il Presidente degli Stati Uniti, s’impegnarono per conferire a questa significativa celebrazione annuale il riconoscimento di “Mese del patrimonio e della cultura italiani“. Si costitui’ quindi un apposito Comitato (Italian Heritage and Culture Committee of New York), composto da insigni personalita’ della comunita’ italiana nella Grande Mela, che nel corso di tutto l’anno appronta di volta in volta gli eventi. Oggi il Comitato e’ presieduto da Joseph Sciame e il Board of directors composto da figure di spicco della nostra comunita’ in tutti i campi.

Ogni anno il Comitato dedica a un grande italiano il Mese della Cultura. Negli ultimi tre anni, per esempio, sono stati onorati Galileo Galilei e Giuseppe Petrosino (2009), Andrea Palladio e Antonio Meucci (2008), e Giuseppe Garibaldi (2007). Quest’anno il Mese e’ dedicato a Maria Montessori (Chiaravalle, 1870 – Noordwjek, 1952), psichiatra e pedagoga che ha influito profondamente nella psicologia rivolta all’infanzia e nei metodi formativi, apportando un’autentica rivoluzione. Figura intellettuale e politica di grande rilievo mondiale, Maria Montessori lo e’ stata anche sul versante dell’emancipazione femminile. Nel corso di tutto il mese d’ottobre sono in programma decine di concerti, conferenze, spettacoli. Tra le tante iniziative in programma, comprese quelle che direttamente mi riguardano – la presentazione del mio ultimo libro “L’Aquila nel Mondo” e le conversazioni che ho tenuto sull’Aquila e l’Abruzzo al Westchester Community College e a Casa Zerilli-Marimo’ della New York University – c’e’ sicuramente da mettere in grande evidenza una rassegna teatrale su tre settimane, promossa ed organizzata dal drammaturgo Mario Fratti. Il grande scrittore teatrale, che dal 1963 vive in America dove ha insegnato alla Columbia University e all’Hunter College, da diversi anni presenta nuovi Autori italiani, spesso ignorati in patria, in un noto teatro di New York. In questi giorni, dunque, ho potuto avere l’opportunita’ di seguire la rassegna e vedere molte interessanti opere teatrali, presentate al Theater for the New City sulla Prima Avenue, nel Village. Ero fra un  pubblico folto e qualificato per vedere, e poi applaudire, “La Sentenza” di Maricla Boggio. Commovente tragedia, in Palestina. Un misterioso personaggio (Stefano Meglio) sorveglia una palestinese (Claudia Godi). Le rivela poi un tragico segreto. Ho seguito poi “Eclissi“, di Annamaria Barbato Ricci. Lacerante monologo d’una donna innamorata, sfruttata e abbandonata. Intenso. Interpretato da tre differenti attrici (Theresa Gambacorta, Mary Ann Principe e Lucia Grillo), lo hanno presentato con grande passione, in italiano e inglese. Quindi “La nostra amicizia“, di Cinzia Berti. Una giovane (Claudia Godi) viene violentata dal suo ex fidanzato. Non perdona. Ancora “Renzo e lei“, di Aldo Formosa. Uno stanco fidanzato (Stefano Meglio) provoca e deride la sua donna (Mary Ann Principe). Lei decide alla fine di lasciarlo.
E’ di Marcello Lazzerini l’opera “Celeste e Galileo“. Un elegante, sofisticato dramma basato sulla vita di Celeste (Laura Lamberti) che, religiosissima, ama suo padre (Sandro Carotti) e soffre per la persecuzione della Chiesa nei suoi confronti. E’ un testo raffinato, ispirato alla corrrispondenza effettivamente avvenuta tra la figlia e Galileo tra il 1623 e il 1633, l’anno del processo al grande scienziato e della sua condanna per eresia, che portarono all’abiura delle sue teorie astronomiche. Singolare l’allestimento scenico per la regia di Laura Caparrotti.
Holy money“, di Enrico Bernard, e’ una divertente storia d’una giornalista (Ava Mihaljevich) che seduce e convince un miliardario (Martin Kushner, attore e regista) a finanziare progetti per l’Africa. E’ stata poi la volta di “Zodiaco“, di Franco Celenza. Autore teatrale e saggista, Celenza e’ un abruzzese che vive a Milano. A lui peraltro si deve un’interessante storia del teatro in Abruzzo, dalle origini ai giorni nostri, pubblicata qualche anno fa. Poesia ed immaginazione, nella sua opera, ben interpretata da Gabriella Mazza e Mary Ann Principe. La scoperta dell’anno e’ stato il dramma “Il trovacadaveri“, di Davide Morganti, rappresentato in italiano e inglese. Stefano Meglio – che e’ stato il regista principale delle sei serate – ha convinto e strappato risate con la storia d’un disoccupato che viene pagato 15 euro a cadavere. Quelli degli immigrati morti durante le traversate in mare, nella speranza di raggiungere l’Italia. Amara metafora di certe fobie xenofobe, che tanto successo purtroppo hanno in una certa Italia. C’e’ poi stata una serata speciale dedicata all’indimenticabile Toto’, alla sua “Livella“, recitata e diretta da Laura Caparrotti e Stefano Meglio. Seguita da “Livella … il giorno dopo“, di Rita Gemma Petrarca. Eccellente compagnia di bravi attori. Calorosi applausi a tutti, generosi volontari che amano e diffondono il nuovo teatro italiano. Un festival che attira un pubblico che scopre, finalmente, nuovi Autori. Un successo. E’ augurabile che anche in Italia ci si accorga dei nuovi Autori e si tributino loro i riconoscimenti che meritano. America docet.

Ricevo e Pubblico