Val Vibrata (TE). Fiume Inquinato: lettera della signora Lucia……

Salve, io sono stata ad Alba adriatica…è stato un incubo…mia figlia di 4 anni è stata la prima ha essere colpita, ricoverata a Sant’Omero…Ospedale a mio dire non attrezzato per questi casi… ho provato a portare via mio figlio Matteo di 11 anni e Alexander di 40 gg per scongiurare l’inevitabile contagio…ma erano già infetti..avendo fatto il bagno nello stesso mare…Mio marito è rimasto con mia Figlia in ospedale dove è rimasta 5 gg, io corsa a Milano ho portato i miei figli al pronto soccorso, il grande sono riuscita a fare una cura a casa essendo più gestibile con l’aiuto di mia madre…perché sono dovuta rimanere in ospedale con il piccolo che stava anche lui male…ricoverato per 4 giorni!!Famiglia divisa e vacanze rovinate e bimbi distrutti..questo ci ha offerto Alba Adriatica!!dimenticavo anche mio marito è stato male e io sono ancora in fase di guarigione… e la presa in giro del sindaco che fà il bagno!!! l’ho doveva fare quando l’ho abbiamo fatto noi!!!




Val Vibrata (TE). Fiume inquinato: lettera di un nostro lettore

Sono stato ad Alba Adriatica nel periodo di fine Agosto e devo confermare che il problema delle acque non deve essere cosa nuova:dai negozianti e dai pareri delle persone con le quali ho parlato si testimonia la mancanza di volonta’ e il menefreghismo da parte del comune che pur sapendo che il depuratore e’ insufficiente per il numero di turisti del periodo estivo ,lasciano stare le cose come sono sperando che tutto vada bene.Per me e’ stata la prima volta che visito questa zona e posso assicurare che sara’ anche l’ultima .Peccato perche’ chi ci rimette poi e’ chi campa sul turismo.

Lettera Firmata




Giulianova (TE). Eugenio Finardi alla Festa dell’Annunziata, intervento di Marco Di Martino

Ha vinto la qualità.… ha vinto la musica d’autore! In un momento storico fatto di veline e talent show, tutti, e dico tutti ,gli impresari propongono spettacoli di cantanti “meteore” che sono apparsi per qualche ora in televisione. Il comitato festa dell’Annunziata invece va controtendenza è sceglie la qualità. Detto questo non resta da sperare che il talento,quello vero, venga premiato sul serio una volta che la carriera di questi ragazzi (se mai ci sarà) prenderà il volo. La musica d’autore, per capirsi, in Italia è quella cosa lì dei cantautori (soprattutto genovesi) cresciuti negli anni settanta: è musica colta, musica vissuta, vera: insomma, in essa c’è qualcosa di più… Un esponente classico della categoria “autori di musica d’autore” è Eugenio Finardi, un artista che ormai da qualche anno ha deciso di ampliare il suo orizzonte artistico evolvendosi dall’immaginario tipico del cantante impegnato o di quello di rock d’autore italiano, di cui, tra l’altro,  è stato per anni un illustre protagonista. Eugenio Finardi ha deciso di confrontarsi per la prima volta con la prospettiva del teatro-canzone. Un’esperienza questa che in maniera fluida e naturale è entrata nel sangue dell’artista e lo ha portato, di recente, al Palazzo delle Esposizioni di Roma a misurarsi con la scrittura di Paul Auster e la ri-lettura de La città di vetro in una prospettiva artistica ancora vicina e derivata dalla forma teatrale. Affascina la capacità di Finardi di far divertire, commuovere e pensare con le canzoni e la recitazione a commento del testo, riannodando i fili della sua lunga storia. Accompagnato dalla sua fidata band  composta da Max Carletti alla chitarra, Federico Ariano alla batteria, Paolo Gambino al pianoforte e Stefano Profeta al contrabbasso, l’artista alterna brani famosi ad altri meno noti, ma di certo non meno significativi: tra le tante ricordiamo Le ragazze di Osaka, Laura degli Specchi, Katia, Patrizia, Wil Coyote, Diesel, Exaterrestre, Dolce Italia ed altre ancora. Sono racconti di vita, di esperienze e riflessioni a cuore aperto. Da tempo la ricerca musicale e soprattutto vocale ha portato Eugenio Finardi a esplorare quelle zone di confine dove l’interpretazione fonde i linguaggi della musica – dal Blues alla Classica Contemporanea – con quelli della performance teatrale: ambiti in cui sviluppare i complessi temi dell’identità, della trascendenza e della ribellione, senza però mai dimenticare momenti di ilarità e riflessione autoironica. Non tutti sanno che Finardi, prima di firmare il suo primo contratto discografico con Battisti, studiava Teatro all’università di TUFTS a Boston. Questa svolta artistica  arriva al termine di un anno, il 2008, particolarmente fortunato e impegnativo per Finardi: al Premio Tenco gli fu assegnata la “Targa Tenco 2008” per il progetto su Vladimir Vysotsky con l’ensemble Sentieri Selvaggi – diretta da Carlo Boccadoro – e l’uscita del dvd  “SUONO” lo vide presente in molte trasmissioni televisive, da “Parla con me” con Serena Dandini a “Che tempo che fa” con Fabio Fazio, nella serata dedicata a Fabrizio De Andrè e dove si esibì in una straordinaria Verranno a chiederti del nostro amore con Nicola Piovani al pianoforte.

Domenica 05 settembre ore 21.30 festa S.S.Annunziata Giulianova Lido (Te)

Marco Di Martino




Val Vibrata (TE). Fiume Inquinato: ennesima lettera di protesta

passata la festa, gabbato lo santo “E’ ovvio che dopo tanti giorni si é ritornati alla quasi normalità. E’ ovvio che Lei  Presidente della Regione sig. Chiodi cerchi di minimizzare quanto successo nell’interesse, giusto, degli operatori turistici e dell’immagine della località. E’ scientificamente provato che il Rotavirus é ricollegabile ad infezione causate da feci, urine ecc. Tutti coloro che ne sono stati colpiti erano forse riuniti in una ” cloaca ” segreta ? allo scopo di denigrare poi Alba Adriatica ?. Capisco che Lei sig. Chiodi é un politico, ma non dia dei visionari a coloro che sono stati contagiati. Mio nipote di 1 anno ha passato 5 giorni ricoverato in Ospedale e dubito che i suoi vomiti, diarree siano state causate da fantasie infantili.

Lettera Firmata




Val Vibrata (TE). Fiume inquinato: lettera in redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

Caro Direttore,

Ho letto l’articolo sul Fiume Vibrata quando ormai le ns. vacanze erano finite … abbiamo fatto il bagno ignari di quello che stava succedento … indignati dell’accaduto vorremmo sapere se ci possono essere delle conseguenze per noi … speriamo nella vs. risposta e soprattutto che si faccia VERAMENTE qualcosa per bonificare le acque al fine di tutelare i turisti che vengono a passare le vacanze da voi.

Lettera Firmata




Giulianova. Anche i camperisti si lamentano della mancanza di un’area di sosta

www.giulianovanews.it Giulianova, 24 agosto 2010. I camperisti sono imbufaliti per la mancata realizzazione di un area attrezzata per la sosta dei loro camper. Oggi, abbiamo ricevuto questa lettera firmata da uno dei tanti camperisti che affollano la costa adriatica ecco il testo integrale.

“Preg.mo direttore…….mi sono chiesta tante volte perchè Giulianova non ha un campo di sosta per camper, mentre invece i posti dentro i campeggi ci sono con costi elevati. Chi ha un camper, quindi una casa viaggiante, perchè deve spendere 400 euro a settimana per stare dentro un campeggio quando nel camper ci sono tutti iservizi. Io ho provato adc entrare in uno dei tanti campeggi di Giulianova, purtroppo mi hanno chiesto anche euro 400 per una settimana per due adulti e il camper, più euro 10 giornalieri per un cane di piccola taglia, ma anche 10 euro per accedere con la macchina. Sono prezzi esagerati. Girando l’Italia, nei pressi del litorale romano ci sono i campi sosta e sono sempre strapieni, con molti servizi: l’acqua al costo di 2 euro a cassone riempito, 10 euro al giorno e ci forniscono la corrente, più euro 2 giornalieri per la macchina e si può entrare con i propri animali. Ogni anno, noto, che i campeggi sono vuoti. Il Sindaco, anziché fare le leggi per regolamentare l’ingresso in spiaggia degli animali, visto che ogni volta mi tocca litigare con i bagnini, dovrebbe intuire che anche i camperisti sono un volano dell’attività turistica di Giulianova, perché nonostante tutto, mangiano e bevono come tutti……………………..

Lettera firmata




Giulianova. Riceviamo da Walter Squeo

GIULIANOVA

In relazione agli ultimi avvenimenti accaduti proprio in questi giorni abbiamo assistito per un ennesima volta ad un provvedimento assurdo che imponeva il fermo biologico della pesca in agosto per  l’Abruzzo cosa veramente assurdo considerando il fatto che ci sono state varie manifestazioni di protesta nei confronti dei regolamenti comunitari , che hanno portato un vero e proprio taglio a quelle che sono le casse dei piccoli marinai e al mercato del pesce azzurro trascinandoli ad in uno stato di crisi nn rapportabile nella storia della pesca .

In quest’occasione sia la Regione nelle vesti del Assessore Febbo che noi di Federpesca ci siamo mobilitati subito nei confronti del Ministero  per trovare una soluzione consona soprattutto per andare a supportare e tutelare quelli che sono i marinari almeno portando questo fermo biologico per settembre, limitando cosi altri danni che si sarebbero sommati alla crisi del pesce azzurro questione sottovalutata e nn considerata purtroppo , ma grave.

Sicuramente io nelle vesti di coordinatore regionale di Federpesca continuerò ad impegnarmi per trovare una soluzione insieme alla Regione per risollevare lo stato di crisi nella speranza di non ritrovarmi a combattere contro i mulini a vento come Don Chisciotte!

WALTER SQUEO




Pescara. L’immondizia nell’area residenziale di via Cetteo Ciglia, riceviamo dai residenti

FOTO del 19 giugno 2010
FOTO del 19 giugno 2010

Preg.mo Direttore, le scrivo  da semplice cittadina
pescarese, stanca di vedere da giorni e notti sotto casa propria lo scenario
di
degrado da me immortalato poco fa nella foto che allego.
Si tratta dei cassonetti dell’immondizia di cui dovrebbe servirsi la nuova
area residenziale di via Cetteo Ciglia: non so se in condizioni normali
sarebbero sufficienti per le oltre 300 famiglie che vi abitano, ma palesemente
non lo sono, suppongo anche per via dei tanti forestieri che ho visto con i
miei occhi scaricare indisturbati in essi e intorno ad essi rifiuti più o meno
ingombranti e maleodoranti.
Ciò non solo attira ad ogni ora del giorno e della notte rovistatori e
rigattieri, che vanno ad alimentare il già denso traffico di tossicodipendenti
della zona, ma funge pure da irresistibile richiamo per ratti che
progressivamente diventano sempre più corpulenti.
C’è chi in città, come la sottoscritta, pur di buttare l’immondizia negli
orari consentiti (19-24), la conserva in casa suo malgrado anche un paio di
giorni, se i propri orari di vita quotidiana non consentono il ‘giusto’
conferimento.
Non può tollerare, dunque, di vedere per giorni e giorni giacere a due passi
dal proprio portone scatoloni, involucri, cartacce, mensole, schermi di pc,
scarpe rotte, bottiglie, vetri rotti e altri scarti anche più disgustosi. A
due
passi dal mio portone, va detto, c’è anche un bar dove stazionano
quotidianamente vigili e forze dell’ordine per colazioni, spuntini e pause
caffè: non posso credere che non notino l’indecente situazione del pattume,
con
l’estate sicuramente in via di peggioramento a causa del caldo.
Bel biglietto da visita per pendolari e turisti che giungono e transitano
nella stazione di Porta Nuova appena rimessa a nuovo!
Ci tengo a precisarlo, la mia lamentela non ha assolutamente alcun colore
politico. Scrivo da cittadina, lo ribadisco.

LETTERA FIRMATA




A proposito del Centro San Stef.A.R. di Roseto degli Abruzzi

Preg.mo Direttore,

Oggetto: A proposito del Centro San Stef.A.R. di Roseto degli Abruzzi

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”

Art. 32 della Costituzione italiana

“Come cittadini europei non accettiamo che i diritti possano essere affermati in teoria e negati in pratica a causa di limiti finanziari.[…]Noi non accettiamo che questi diritti possano essere proclamati nelle leggi ma non attuati, o affermati nei programmi elettorali ma dimenticati dopo la formazione di un nuovo governo.”

Carta europea dei diritti del malato Presentata a Bruxelles il 15 novembre 2002

Gli Stati Parti riaffermano che il diritto alla vita è inerente ad ogni essere umano e prenderanno tutte le misure necessarie ad assicurare l’effettivo godimento di tale diritto da parte delle persone con disabilità su base di  eguaglianza con gli altri.

Art. 10 della Convenzione dei diritti delle persone con disabilità dell’ONU

Con questa lettera i genitori dei piccoli pazienti e i pazienti adulti del Centro di riabilitazione San Stef. A.R. di Roseto degli Abruzzi intendono esternare e far conoscere a quante più persone possibili il grave disagio in cui da oltre un anno la struttura riabilitativa San Stef.A.R. di Roseto degli Abruzzi versa.

I Centri San. Stef.A.R., ormai è cosa nota, fanno parte del Gruppo Angelini e quindi da un tempo ormai intollerabile i dipendenti non ricevono lo stipendio, non hanno garanzie per il presente e per il futuro e con loro anche i pazienti che frequentano i vari Centri rischiano di essere spostati senza un criterio o peggio ancora esclusi dai trattamenti.

Ciò, a differenza di quanto si potrebbe immaginare, non ha ancora particolarmente gravato su noi pazienti ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE grazie alla grande generosità, all’ammirevole senso di responsabilità, all’onestà professionale e alla impagabile umanità che tutti gli operatori del Centro hanno mostrato nei nostri confronti, continuando nella loro opera quotidiana, senza manifestare mai un minimo cenno di disagio o di irrequietezza. Ogni giorno puntuali hanno varcato la soglia del loro luogo di lavoro per offrire quel sostegno VITALE di cui hanno bisogno i nostri bambini e tutti i  pazienti ma senza che qualcun altro abbia fatto lo stesso per loro!

Ciò che ci preme far comprendere (attenzione: comprendere va oltre il capire, comprendere vuol dire essere vicini con il cuore, non si tratta solo di far funzionare il cervello e fare due conti!) è che i centri di riabilitazione – in special modo, quelli che trattano, oltre ai problemi fisici, malattie psichiche, psicologiche, degenerative, e che in più si occupano di bambini con queste patologie – non sono luoghi qualunque di lavoro o di cura!!

Nella maggior parte dei casi questi luoghi e in essi le persone che vi operano rappresentano la SALVEZZA non solo per i pazienti ma anche per i familiari. Nel momento in cui ad un bambino viene diagnosticata una delle malattie sopracitate riuscite anche solo ad immaginare un genitore come si può sentire? Quante ansie, quante paure, quanti interrogativi apparentemente senza risposta si possono parare davanti? Ci si sente soli e sperduti. Spesso SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dall’incontro con persone competenti e appassionate del loro lavoro è possibile intravedere una luce nel tunnel in cui ci si trova. Si inizia così un cammino, si condividono le gioie dei passi avanti, dei miglioramenti e le amarezze di giorni ancora più difficili di altri.

Come possiamo rimanere muti di fronte alla possibilità che tutto questo tra poco debba finire o risultare smembrato, senza che chi è preposto a questo debba tener conto delle esigenze e dei DIRITTI di chi lavora e di chi viene curato? In questo anno la gestione del problema legato al Gruppo Angelini e in particolare ai Centri San. Stef.A.R. è stato di volta in volta rimandato, dimenticato, non considerato. Il tempo trascorso è troppo!

Solo persone senza coscienza possono ignorare o peggio falsificare con il loro comportamento, di fatto, questa realtà incontrovertibile! Ci rivolgiamo a chi di dovere, a chi può aiutarci, a chi ha la possibilità di risolvere concretamente la situazione: il governatore Chiodi, l’assessore alla Sanità Venturoni, i consiglieri di opposizione, i sindacati, i giudici, il possibile acquirente del Gruppo.

Chiediamo a tutti e in particolare a chi ci deve tutelare, a chi ha ricevuto IL MANDATO DEI CITTADINI in questa Regione, di GARANTIRE LO STATO DI DIRITTO. La gente è stanca di dover lottare per cose che, invece di essere ridotte, dovrebbero essere POTENZIATE! Basta riempirsi di paroloni, di sbandierare la lotta per il diritto alla vita, quando poi appena c’è un problema di salute più grave, in cui solo l’attenzione e l’aiuto della comunità possono fare la differenza, le persone vengono considerate di serie Z e i loro diritti ignorati e calpestati.

È pertanto NECESSARIO, VITALE ED INDISPENSABILE che il Centro di riabilitazione San. Stef.A.R. di Roseto degli Abruzzi CONTINUI NELLA SUA MIRABILE OPERA DI ASSISTENZA AI PAZIENTI, NEL SEGNO DELLA CONTINUITA’ E DELLA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI IVI IMPIEGATI E DEI PAZIENTI ASSISTITI.

Seguono serie di firme, per la privacy non pubblichiamo