POESIA. La Pace di Francesco Lena

 

Pace di Francesco Lena

LA PACE

La pace è un percorso democratico lungo di responsabilità,
Ma il più corto per raggiungerla con l’impegno, dialogo e sentita umanità.

La pace porta luce nella mente e fa aprire il cuore,
Dona coraggio, bellezza nella persona e aiuta a seminare amore.

Quando c’è pace, bellezza e voglia di amicizia nella persona,
Ci sarà collaborazione, bene e armonia giusta nella casa.

Quando c’è pace, gioia, armonia nella casa, ci sarà gentilezza e una dolce ospitalità,
Spirito giusto per essere uniti nella condivisione e nella solidarietà.

Quando c’è pace e unione nelle diversità culturali, ci darà la forza per sconfiggere l’indifferenza e globalizzare la solidarietà,
Allora ci sarà solidarietà tra le nazioni, sapremo costruire ponti per aiutare chi è in difficoltà.

Quando ci sarà accordo rispetto tra le nazioni e giustizia sociale,
Porterà ossigeno all’umanità per avere la pace nel mondo, grande ideale.

Ora costruiamo un grande cantiere aperto a tutti, per salvaguardare l’ambiente e abolire la guerra,
Con responsabilità universale raggiungere l’obiettivo della pace per tutte le persone sulla nostra madre terra.

Francesco Lena 
2406 Cenate Sopra (Bergamo)




GIULIANOVA. KURSAAL GREMITO PER SOSTENERE  LA PROPOSTA DI TEATRO E PARCO

Presenza delle grandi occasioni ieri pomeriggio al Kursaal: tantissimi cittadini hanno affollato la sala convegni del Kursaal.

Sono state illustrate con dei rendering le proposte recentemente sottoscritte da 1807 cittadini: una piazza pedonale con teatro di 700/800 posti e giardino accanto, in via Trieste (nell’area ex Sadam); un parco, sul lungomare Spalato.

È stato presentato il libro “La torre di Babele” edito da Maginot Edizioni che racconta la lunga vicenda urbanistica dell’area ex Sadam.

Si è avuto un interessante intervento dell’urbanista prof. Paolo Berdini, collegato in videoconferenza da Roma, a sostegno della buona urbanistica e dell’iniziativa.

L’idea di far nascere nel cuore dell’insediamento previsto nell’area dell’ex zuccherificio un luogo pubblico per incontrarsi, godere di eventi culturali o semplicemente per rilassarsi è stata accolta con un sentito e partecipato applauso da parte dei tanti presenti.

Piace, insomma, la prospettiva di avere a Giulianova un altro centro bello, vivace e attrattivo tutto l’anno. Così come piace la possibilità di avere un nuovo parco sul lungomare, questa volta a sud.

Il segnale indirizzato dalla sala all’amministrazione comunale è stato netto e forte: si cambi il piano urbanistico dell’area.

Nel dibattito in tanti hanno preso la parola, tra gli altri, l’onorevole, nonché ex sindaco di Giulianova, Franco Gerardini che, nel sostenere l’iniziativa, ha avanzato la proposta di chiedere un incontro al proprietario dell’area ex Sadam perché accetti le modifiche che renderebbero ancora più attrattivo tutto l’insediamento. È intervenuto apprezzando, i contenuti delle due Proposte di iniziativa popolare, anche il segretario provinciale del PD Piergiorgio Possenti il quale ha auspicato anche una futura collaborazione con il Cittadino Governante e tutte le altre forze che hanno promosso l’iniziativa. Dello stesso segno gli interventi di Walter Costantini e AntomarioGioculano di Rigenerazione democratica. Interessanti interventi anche da parte di esponenti di Demos (gli architetti Stampatori e Adorante) a favore dell’urbanistica partecipata.

Dai presenti in sala è partito l’invito al sindaco di far approdare al più presto in consiglio comunale, da tenere al Kursaal, le due Proposte di iniziativa popolare per l’ex Sadam e il cosiddetto “Cannocchiale verde”, auspicando che la maggioranza e l’amministrazione comunale valutino le proposte sottoscritte da tanti cittadini e le prendano seriamente in considerazione.

Giulianova 9 ottobre 2022

IL CITTADINO GOVERNANTE,  M5S, NOS-NOI, ARTICOLO UNO, EUROPA VERDE, PSI




GIULIANOVA. DEMOS: A PROPOSITO DI PIAZZA DALLA CHIESA

Per l’ennesima volta i cittadini giuliesi vengono a conoscenza delle sorti degli spazi pubblici per mezzo stampa o per comunicati pubblicati sui social network. Questa volta si tratta di Piazza Dalla Chiesa: secondo le parole di un assessore dell’Amministrazione comunale pare che l’area sia stata attenzionata per un progetto di riqualificazione. Bene, quella piazza necessita di un intervento da anni e si tratta di uno spazio pubblico a cui la cittadinanza tiene molto. Difatti, nel 2020 furono raccolte centinaia di opinioni tramite un questionario pubblico diffuso dal Comitato di quartiere Lido con l’affiancamento e le azioni della nostra Associazione. Organizzammo, infatti, un forum pubblico l’anno successivo, invitando tutta la cittadinanza a partecipare. A seguito di una assemblea plenaria partecipata e, successivamente, alle proposte emerse dai tavoli di lavoro a cui parteciparono cittadini giuliesi, emersero delle proposte. Queste proposte furono raccolte e inviate all’Amministrazione, così come previsto dal Regolamento comunale sulla partecipazione popolare. Ad oggi risulta che queste proposte siano state ignorate. Ci auguriamo dunque che, vista la necessità di idee e ipotesi progettuali da realizzare nell’area, le proposte elaborate dai cittadini vengano finalmente considerate. Ci auguriamo inoltre che nelle fasi preliminari venga coinvolta l’intera cittadinanza, che questa possa esprimersi e affiancare i tecnici e l’Amministrazione nella definizione progettuale di Piazza Dalla Chiesa.

Giulianova 1 ottobre 2022

Associazione culturale DEMOS

Circolo di Giulianova




Giulianova. Unione Popolare ringrazia la giovane giuliese Alessia Mazzagufo (candidata alla Camera dei Deputati)

Le forze politiche che, a Giulianova, hanno sostenuto e continueranno a sostenere il progetto avviato da Unione Popolare ringraziano la giovane giuliese Alessia Mazzagufo (candidata alla Camera dei Deputati) per la genuinità, la freschezza, la bravura, la passione e il coraggio mostrati in questi due mesi di campagna elettorale.

Eh, sì! Giacché, citando il professor Piero Bevilacqua (candidato alla Camera dei Deputati con Unione Popolare, al collegio uninominale di Catanzaro e provincia), dovremmo interpretare la campagna elettorale – di Alessia e nostra – come “un episodio di eroismo civile, un impegno generoso e senza risparmio, di compagne e compagni che hanno lottato contro il tempo, il caldo, la burocrazia, la mancanza di soldi”, contro i luoghi comuni e contro il ricatto dei vari voti utili (utili a chi?).

Pertanto, prendiamo le distanze da coloro che, pur definendosi democratici, pur dichiarandosi rappresentanti e tutori delle istanze della sinistra radicale, continuano a perorare la causa del cosiddetto
“voto utile”, concetto – quest’ultimo – alla base della progressiva e inesorabile perdita di rappresentatività, e cioè della capacità di rappresentare il proprio potenziale elettorato.

Tale elettorato, alla ricerca disperata di temi e valori cari da sempre all’universo politico della Sinistra, non trovandoli, si dirige altrove.
Siamo distanti da comportamenti quantomeno ambigui e poco trasparenti, lontanissimi dal coraggio, dall’eroismo civile di quei giovani e giovanissimi che, come Alessia Mazzagufo, hanno offerto il loro nome, il loro volto e la loro profonda conoscenza del mondo reale, mettendoli al servizio di istanze sociali e ambientali sempre più drammatiche.
Siamo distanti da tutti coloro (e, ahinoi, sono moltissimi) che apertamente parlano di “Rinnovamento”, di “Rigenerazione”, ma, più o meno segretamente, continuano a interpretare e a promuovere una visione, un modo di fare politica opportunistico, stantio, assolutamente privo di lungimiranza.                                                      Unione Popolare Giulianova
Giulianova li, 28 Settembre 2022




IL PIANO PER L’EX SADAM VA MIGLIORATO: PRESENTATE DAL CITTADINO GOVERNANTE 17 OSSERVAZIONI

 

 

 

Il nostro gruppo consiliare ha presentato 17 Osservazioni alla Variante del Piano di Recupero dell’ex Sadam.

Un’area così grande (55.000 mq) in centro città non può essere solo un agglomerato di  tanti palazzoni (fino a 24 metri) con annesso centro commerciale e con il verde confinato lungo la ferrovia; senza luoghi pubblici di pregio per la socializzazione, per la cultura e per il sociale.

Una buona amministrazione comunale dovrebbe volere una rigenerazione urbana di qualità che arricchisca il centro  cittadino con una bella piazza pedonale, il teatro e un giardino pubblico. La proprietà dovrebbe comprendere che costruire un pezzo di città vivibile e vivace aumenterebbe il valore degli immobili nel quartiere.

Pubblicheremo, partendo da oggi, le Osservazione giorno per giorno.

In sintesi esse propongono:

  • Un diverso assetto della parte pubblica configurandola come un ulteriore centro del Lido, capace di attrarre e favorire la socializzazione.
  • Maggiore tutela del verde urbano, della permeabilità dei suoli, della Bioedilizia.
  • La previsione di un mix di destinazioni d’uso delle superfici edificabili più tipico del centro città.
  • La riduzione del commerciale di media grandezza a favore dei negozi di vicinato.
  • La trasformazione di via Trieste in un vero viale alberato con pista ciclabile.
  • L’ottenimento da parte del Comune di tutte le spettanze previste dalla legge e dalla precedente Convenzione.

Sono tutte proposte migliorative del Piano di Recupero presentato in consiglio. Stanno dalla parte di tutti cittadini, proprietari e non proprietari, come deve essere nella gestione del territorio comunale quando si fa della buona urbanistica.

Tutti sanno che anche nei piani presentati dai privati il Comune ha il diritto-dovere di dire la sua – come previsto dalla Costituzione e dalle leggi italiane – anche perché gli interessi generali se non li tutela l’amministrazione comunale non li tutela nessun altro.

Dunque conta molto la volontà politica.

Noi dall’opposizione difendiamo la cosa pubblica e gli interessi di tutti, perciò abbiamo elaborato e presentato le 17 osservazioni.

Ora auspichiamo che la Giunta e la maggioranza vogliano con spirito di apertura valutarle, riflettere e accoglierle.

Auspichiamo anche che la proprietà comprenda che la rendita fondiaria nell’area ex Sadam è così alta che ci sono i margini per realizzare non solo un fulgido esempio di rigenerazione urbana, altamente vivibile, ma anche del mecenatismo nei confronti della città di Giulianova.

 

Giulianova 22 settembre 2021

 

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica

 




GIULIANOVA. “LA TORRE DI BABELE”: UN LIBRO SULLA STORIA DELL’EX SADAM

È in libreria l’instant book  La Torre di Babele,edito da Maginot Edizioni con la prefazione dell’urbanista Paolo Berdini.

Con questo libro abbiamo voluto raccontare la storia dell’area ex Sadam e insieme fotografare  gli sviluppi attuali della vicenda.

Una lunga storia urbanistica, che ancora deve concludersi, in cui,nelle diverse fasi, si intrecciano, si confrontano e si scontrano rendita fondiaria e interessi generali sullo sfondo di visioni diverse della città delle varie parti politiche.

È un racconto che parte da lontano (1994), da quello che doveva essere “l’anno zero” (con una rapida  soluzione a portata di mano), fino ad arrivare  all’agosto di quest’anno con le due Proposte di iniziativa popolare, una per il teatro e un diverso assetto della parte pubblica dell’area ex- Sadam e l’altra per il recupero del parco sul lungomare Spalato nell’ambito del cosiddetto “cannocchiale verde”.

Il finale del racconto è ancora aperto e tutto da scrivere, perché nella realtà avere in quella parte di città un quartiere bello, moderno e vivibile è ancora possibile.

Di facile lettura e sostenuto dai documenti necessari per la ricostruzione dei passaggi amministrativi, La Torre di Babele con il caso dell’ex-Sadam  ci presenta un caso esemplare che Paolo Berdini nella prefazione definisce “un esempio paradigmatico della possibilità di riprenderci il futuro”.

Dunque buona lettura e buon futuro!

N.B.: “La Torre di Babele” la trovate a Giulianovapresso Libreria Ianni in Via Gorizia o presso Mondadori Bookstore di Via Nazario Sauro, oppure scrivendo a maginotedizioni@gmail.it

Giulianova 20 settembre 2022

 

IL CITTADINO GOVERNANTE

Associazione di cultura politica




Cari partiti politici, vi chiedo gentilmente l’impegno per raggiungere  con urgenza l’obiettivo di fare cessare la guerra.

Gentile redazione

Cari partiti politici, vi chiedo gentilmente l’impegno per raggiungere  con urgenza l’obiettivo di fare cessare la guerra.

In campagna elettorale, fare tante promesse, ma non si parla di fare cessare urgentemente la guerra che abbiamo fuori casa, in Ucraina, una guerra organizzata dai ricchi, dai potenti e dai costruttori e trafficanti di armi. Fermare la guerra dovrebbe essere il primo obiettivo da raggiungere per il bene di tutti i cittadini, c’è bisogno di un grande impegno da parte di tutti,  dei partiti, movimenti, cittadini. Le armi. le guerre, sono solo strumenti d’istruzione, dell’economia, degli edifici, dell’ambiente, d’inquinamento e di morti, di bambini giovani e vecchi. Cari partiti nella campagna elettorale, la persona, la vita  è il valore più alto, va data la priorità nei programmi, la dignità di ogni essere umano va salvaguardata, non va permesso ai ricchi e ai potenti che venga calpestata, organizzando guerre, che poi mandano i poveri ad ammazzarsi, i trafficanti di armi e gli organizzatori di guerre sono dei disumani.

Allora io vi dico che in campagna elettorale è inutile parlare di ecologia, di salvaguardia dell’ambiente, se prima non ci impegniamo tutti, associazioni, partiti, religioni, istituzioni e cittadini, per fermare la guerra, salvare vite e raggiungere l’obiettivo della pace. Poi nei vostri programmi cari partiti ci deve essere  impegno concreto per migliorare il Servizio Sanitario Nazionale pubblico, il diritto alla salute deve essere garantito a tutti i cittadini in eguale misura, la scuola pubblica, sia migliorata e il diritto all’istruzione sia garantito a tutti i cittadini, il servizio di trasporto pubblico sia più efficiente, le fabbriche di armi vanno riconvertite, invece di costruire strumenti di morte, si devono costruire mezzi e strumenti per la vita, per aiutare gli ultimi, i più poveri i bisognosi, poi ci sia una distribuzione più equa delle risorse che ci sono sulla terra, l’occidente che è circa il 20% della popolazione mondiale, consuma circa 80% delle risorse, sarebbe ora di prendere l’impegno per fare arrivare urgentemente più risorse dove soffrono e muoiono di fame, e noi fare una vita meno consumistica e un’po’ più sobria.

Poi è ora, che si faccia di più e meglio per prevenire gli infortuni e le morti sui posti di lavoro, prevenire gli incidenti stradali e dalle strage di morti. Ci sarebbe da fare molto per promuovere nella società un etica umana del rispetto delle persone e delle regole, un etica della solidarietà e di una fratellanza universale.

Cari partititi assieme ai cittadini dobbiamo impegnarci per costruire una società piena di diritti e dei doveri e dei valori umani, di uguaglianza, di giustizia e di pace.

Cari partiti dovete avere il coraggio di dire apertamente in campagna elettorale , che rifiutate i voti della mafia e quelli organizzati dalle mafie, sarebbe una scelta sana e di alta civiltà, dobbiamo mettersi tutti con grande volontà a lavorare per il bene comune, combattere ogni tipo di illegalità e di ingiustizie sociali, per costruire un mondo migliore, dove tutti i cittadini del mondo possano vivere nella  pace, un’po’ meglio e più sereni.

Francesco Lena

24060 Cenate Sopra ( Bergamo )




FIAB TERAMO SCRIVE A TUTTI I SINDACI DELLA PROVINCIA DI TERAMO

La FIAB di Teramo ha inviato una lettera a tutti i Sindaci della
provincia di Teramo per sollecitarli ad aderire all’importante progetto
nazionale dei Comuni Ciclabili. Tale iniziativa ricade proprio in
concomitanza della Settimana Europea della Mobilità sostenibile indetta
dalla Comunità Europea ed è intesa a stimolare tutti i primi cittadini del
nostro territorio nella promozione di eventi e attività finalizzate ad un più
ampio ricorso all’uso della bicicletta sia per recarsi al lavoro che per
raggiungere le scuole.

In allegato la lettera inviata

FIAB Teramo

64100Teramo tel. 3477974772

2 fiabteramo@gmail.com Teramo tel. 3477974772
Ai Sindaci dei Comuni
Della Provincia di Teramo

Aperta la sesta edizione dei Comuni Ciclabili. Tursi
(presidente FIAB): «Città e bicicletta necessarie per la
transizione energetica»
Sono aperte le candidature per la sesta edizione dei  ComuniCiclabili , l’ambizioso
progetto con cui la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha valutato in questi
anni 174 amministrazioni in tutta Italia, dove la rete è in continua crescita (il 20% dei
cittadini vive in queste aree urbane).
Non si tratta di un premio, dato una volta per tutte, ma di una fotografia della
situazione attuale sotto diversi punti di vista (quattro gli ambiti complessivi: mobilità urbana,
cicloturismo, comunicazione e promozione, governance). Situazione che può migliorare
o peggiorare. Come ogni anno potete consultare il sito ufficiale per scoprire come far
aderire il vostro comune e ottenere il ranking in bike smile (da 1 a 5).
«Il momento attuale mette in luce le carenze e i ritardi accumulati dall’Italia verso la
reale transizione energetica – ha commentato Alessandro Tursi, presidente FIAB – E
questo vale tanto sulle rinnovabili, quanto sulla mobilità ciclistica e attiva. I comuni possono e
devono fare la loro parte: è tempo di rompere gli indugi, per accelerare finalmente verso
quella via europea basata su bicicletta e mezzi pubblici. ComuniCiclabili è uno strumento che
FIAB mette a disposizione di sindaci e assessori per confrontarsi e focalizzarsi sulle
strategie. Le azioni da mettere in campo sono tante, attuabili anche nel brevissimo periodo».
A ridosso delle elezioni politiche del 25 settembre, FIAB ha spedito una lettera
aperta a tutti i candidati e le candidate delle forze politiche in campo. Le proposte, che
vi invitiamo a scoprire e diffondere, puntano su incentivi, attuazione piena del Piano
Generale della Mobilità Ciclistica, promozione del cicloturismo. Ma, come accennato dal
presidente FIAB, anche le città possono e devono fare la propria parte.
Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta
intende stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica. La
valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi
oggettiva) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei bike smile,
anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile.
In più FIAB offre alle amministrazioni suggerimenti in merito a interventi da
intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità e formazione,
attraverso la “Scuola di ComuniCiclabili“. A ogni edizione FIAB verifica lo stato di tutti i
comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi (avanti o
indietro) compiuti da ogni singola amministrazione.

64100Teramo tel. 3477974772

3 fiabteramo@gmail.com Teramo tel. 3477974772
I comuni abruzzesi, presenti nella rete ComuniCiclabili nella precedente edizione,
sono stati 19, tra i quali i tre capoluoghi L'Aquila, Pescara e Teramo, tutti i comuni della costa
teramana (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e
Silvi), Corropoli (TE), Avezzano (AQ), Montesilvano (PE), Tocco da Casauria (PE),
Francavilla al Mare (CH), Ortona (CH), Rapino (CH), San Salvo (CH), Vasto (CH).
L'Abruzzo risulta la terza regione con più comuni aderente alla rete, dopo il Veneto,
con 30 comuni e l’Emilia-Romagna con 29 comuni.
I criteri per l'ingresso nella rete e per l'assegnazione dei "bike smile" sono ogni anno
più stringenti, ed i Comuni devono costantemente migliorarsi per mantenere, o aumentare, la
classificazione. Comuniciclabili, quindi, è uno strumento non solo di promozione ma anche, e
soprattutto, di sprono per le amministrazioni per raggiungere un sempre maggiore livello di
ciclabilità.




GIULIANOVA. La democrazia a Giulianova non si tocca!

Ieri pomeriggio, davanti al municipio, durante la consegna delle firme raccolte per le due Proposte di iniziativa popolare, a cui hanno partecipato molti cittadini, ̀ .

Dopo che le firme sono state consegnate al protocollo del Comune .
.
Ora noi troviamo perfettamente normale che giornalisti e reporter facciano delle riprese per svolgere la loro funzione di informazione, ’ .
, , ’ che naturalmente era stata chiesta e ottenuta e visto che la raccolta andava avanti da settimane.
Quindi sono doverose alcune domande:
– A Giulianova i hanno ancora il di a un momento di quale è la consegna delle firme di una petizione popolare?
– I possono recarsi in municipio per protocollare il frutto dell’impegno di tanti cittadini che per un mese hanno messo in atto quanto previsto dal Regolamento comunale della Partecipazione?
– ’̀ ’ ?
– Colui che ha dato la disposizione pensava di trovarsi di fronte a dei ? E se è così, come si permette di pensarlo di cittadini per bene?
Nella nostra città da quando c’è la .
Succede all’interno del Consiglio comunale, succede negli spazi pubblici. , ̀ .
Le della vita politica e della vita pubblica sono fortemente e noi chiediamo fermamente che vengano rispettate.
.
CITTADINO GOVERNANTE
Movimento 5 STELLE NOS-NOI
EUROPA VERDE ARTICOLO UNO
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO

 

 




Terme di Caramanico ed economia turistica della Valpescara nell’oblio delle istituzioni.

La politica non perda tempo
Il fallimento delle Terme di Caramanico e la conseguente chiusura del complesso termale,
non possono giustificare l’atteggiamento passivo con cui la Giunta regionale Marsilio affronta
questa vicenda. Regione Abruzzo e Comune di Caramanico Terme assistono passivamente non solo
al fallimento della Società e al conseguente provvedimento di decadenza della concessione ma,
soprattutto, ad un evolversi lento, impreciso, indecifrabile, delle attività istituzionali, che sembrano
essere davvero senza alcuna visione ed incapaci di dare prospettiva credibile alla soluzione del
problema che affligge una parte importante e caratterizzante dell’offerta turistica abruzzese.
Dopo aver portato avanti l’ennesimo tentativo di stimolare una riflessione e un intervento
nell’ultimo Consiglio regionale di Agosto, con la presentazione dell’emendamento a firma di
Blasioli e Paolucci per il ristoro delle attività turistico-ricettive del comprensorio della Maiella che
più patisce la chiusura delle Terme, il Gruppo Pd in Regione e il gruppo Uniti per Caramanico
hanno portato avanti più interlocuzioni, sia con la curatela fallimentare che ringraziamo per aver
accettato l’incontro e per aver esplicitato le difficoltà di questo incarico, sia con dei tecnici esperti
nel settore termale.
All’esito di queste interlocuzioni che avrebbe dovuto svolgere la maggioranza che governa la
nostra Regione, l’unica cosa chiara è che nulla impedisce al Governo regionale un lavoro che
consenta la riapertura delle Terme già per la prossima estate, mentre varie sono le ipotesi di lavoro.
Il primo punto di partenza da cui partire è proprio il lavoro della curatela fallimentare che
auspica la vendita dei beni del fallimento in autunno, una tappa obbligata che mal si concilia, per i
costi e per il tempo, per la riattivazione delle Terme di Caramanico in capo alla stessa curatela. Se la
curatela non ha la possibilità di far ripartire le Terme, anche per il lungo lasso di tempo trascorso, è
altresì del tutto probabile che non vada a buon fine la prima vendita, come spesso accade nelle aste
e che l’asta dei beni, svincolata dalla concessione delle acque in capo alla Regione e anch’essa da
assegnare con evidenza pubblica, rischi di rendere poco appetibili sia la prima che la seconda.
Perdere altro tempo sarebbe il colpo ferale per Caramanico Terme e la sua economia e per
l’intera area della Maiella, ragione per cui abbiamo cercato di comprendere con degli esperti di
termalismo, altre soluzioni praticabili, che vogliamo offrire con spirito propositivo alla maggioranza
di centro-destra e all’opinione pubblica.
1) La prima si rinviene nella stessa L.R. 15/2002. L’art. 67 prevede la partecipazione della
Regione, attraverso la FIRA, alla sottoscrizione di quote di partecipazione nelle società
termali. Ora è evidente che qui siamo dinanzi ad una società fallita con sentenza n.
66/2021 a cui ex lege, con determina del 17 giugno 2022, è stata dichiarata la decadenza
della concessione dell’acqua termale. Ben potrebbe quindi la Regione Abruzzo, gestire in
house, per qualche anno le terme. Vogliamo ricordare che la gestione in house era più di
una idea per questo Governo regionale, per una vicenda analoga che ha riguardato
l’impianto natatorio delle Naiadi di Pescara mentre non va sottovalutata l’esperienza
lavorativa di tanti addetti che da anni curano questa struttura e sarebbero farla funzionare
da soli. I risultati che deriverebbero da questa scelta sarebbero innegabili. La riattivazione
certa del complesso termale, e soprattutto in tempi certi e la riattivazione delle strutture
che con il tempo si stanno deteriorando e in particolare a beneficiarne sarebbe anche
l’acqua sulfurea, che deve uscire con continuità.
2) La seconda possibilità potrebbe essere l’esproprio dei beni necessari per procedere subito
ad un unico bando sia per la concessione dell’acqua che per i beni. Sarebbe sicuramente
più appetibile e richiederebbe sicuramente meno tempo. Con l’esproprio dei beni, beni
non pertinenziali che già spettano alla Regione, (e già definiti di pubblica utilità ex lege –
art. 30 L.r. 15/2002) la curatela soddisferebbe i creditori e la Regione Abruzzo potrebbe
far ripatire con certezza le cure termali, affidando in concessione, e in un unico lotto: sia i
beni del fallimento, sia la concessione dell’acqua termale, garantendone l’appetibilità e
una vita comune per sempre. Questa ipotesi, potrebbe essere perseguita anche con

l’acquisto dei beni direttamente dalla curatela, non appena si svolgerà la prima asta, in
luogo dell’esproprio. Proprio per questo aspettiamo che la curatela voglia proporre la
prima base d’asta.
3) La terza possibilità, un po' più complessa, sarebbe quella del partenariato pubblico-
privato, che dovrebbe coinvolgere la curatela e avrebbe bisogno di un vaglio del giudice
fallimentare, una procedura più complessa ma ugualmente praticabile e quanto meno da
verificare.

Tutte queste ipotesi offrono sicuramente più garanzie della riapertura delle Terme rispetto a
voci di armonizzazioni e coordinamento tra l’asta dei beni della curatela e la gara per la concessione
dell’acqua. I tempi sono diversi e diversi sono i soggetti: curatela e Regione Abruzzo e tutto lascia
presagire che non si riuscirà a riaprire le Terme per la prossima estate.
C’è poi la QUESTIONE DELLE PISCINE TERMALI. Due domande a cui la Regione non
risponde ormai da tre anni.
1) Il 1° lotto del progetto per la “Realizzazione di un complesso di piscine termali pubbliche”
comunali, finanziato dalla giunta D’Alfonso per € 600.000,00 ormai da oltre 5 anni (Delibera
GRA n. 165 del 06.04.2017). Il detto finanziamento è ancora in essere, visto che l’opera,
ancorché definitivamente appaltata alla fine del 2019 è stata incomprensibilmente “sospesa” (!)
dalla Giunta di Caramanico che, un anno dopo, avanzò (2020) una richiesta di delocalizzazione
dell’opera pubblica ad appalto ormai concluso da tempo? Domanda spontanea soprattutto se si
pensa che qualora i decorsi 3 anni fossero stati impiegati per realizzare un’opera che oggi
sarebbe già funzionante e che costituirebbe – per la prima volta dopo 80 anni – un solido presidio
(pubblico) all’interno dello storico stabilimento termale (privato) capace di sopperire – seppur
parzialmente – alla situazione di perdurante stallo e di grave crisi che l’intero territorio sta
purtroppo vivendo.
2) La Regione ha dato seguito alla DGR n. 626 del 27 ottobre 2017, con cui si è attribuito
l’ulteriore finanziamento di 1 milione di euro per il 2° ed ultimo lotto delle “piscine termali
pubbliche”? Nonostante una richiesta di accesso agli atti di 14 mesi fa, dalla Regione nessuno si
è mai degnato di rispondere al quesito, evidentemente fregandosene del fatto che avere contezza
sul finanziamento già deliberato sarebbe equivalso a consolidare il cronoprogramma lavori
procedendo rapidamente al 2° appalto, dando certezza attuativa ad un’opera, ora come allora,
strategica per innovatività, capacità di intercettare la nuova domanda, possibilità di
compartecipazione degli operatori locali.
Regione Abruzzo e Comune di Caramanico Terme assistono passivamente non solo al
fallimento della Società, ma anche al provvedimento di decadenza della concessione e, soprattutto,
ad un evolversi lento, impreciso, indecifrabile, delle attività istituzionali, che sembrano essere
davvero senza alcuna visione ed incapaci di dare prospettiva credibile alla soluzione del problema
che affligge una parte importante e caratterizzante dell’offerta turistica abruzzese. Il Pd abruzzese e
il gruppo consiliare Uniti per Caramanico elabora proposte costruttive e presenterà anche nel
prossimo Consiglio regionale una norma per i ristori di tutte quelle attività turistico-ricettive che
hanno subito danni a causa della chiusura delle Terme.

 

I Consiglieri Regionali
 Antonio Blasioli
 Silvio Paolucci
e
 Gruppo Uniti per Caramanico