Giulianova. DEMOS: lettera aperta sui progetti di legge autonomia differenziata e premierato.

Egr. Sig. Sindaco Comune di Giulianova

A tutti i consiglieri comunali del Comune di Giulianova

LL.SS.

Oggetto: Lettera aperta sui progetti di legge autonomia differenziata e premierato.

Sono da tempo in discussione in Parlamento due progetti di legge, l’uno per una legge ordinaria sulla materia della c.d. “Autonomia differenziata”, l’altro di revisione costituzionale che punta a una forma di “premierato”. I due percorsi di riforma, da come sono portati avanti da parte del Governo centrale (anche con una certa fretta), causerebbero una trasformazione profonda delle forme di Stato e di Governo mai vista nella storia della nostra Repubblica. Essa darebbe vita a una trasformazione profonda del regionalismo solidale disegnato nella Costituzione (paradossalmente a Costituzione invariata) e ai rapporti democratici fra Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica.

Si tratterebbe di una svolta epocale effettuata essenzialmente in una situazione di totale disinformazione dei cittadini che già pagano il prezzo di un profondo fossato fra politica e società civile anche per via di una legge elettorale che impedisce loro di scegliere i propri rappresentanti.

In questo quadro preoccupante, affinché si possano diffondere elementi conoscitivi fra i cittadini e maggiore consapevolezza su quello che si prepara, molto può essere fatto dai Comuni ai quali la Costituzione e le leggi conferiscono un importantissimo ruolo di promozione della partecipazione popolare. Solo a titolo di esempio, si faccia riferimento agli artt. 3.2 della Costituzione; 8.3 del D.Lgs 267/2000;  4, 10, 11 del vigente Statuto comunale. In particolare, quest’ultimo istituisce strumenti importantissimi di partecipazione come il Forum cittadino (art. 15). I Forum, recita la norma, sono «riunioni pubbliche finalizzate a migliorare la comunicazione e la reciproca informazione tra popolazione e ammi-

nistrazione in ordine a fatti, problemi e iniziative, che investono la tutela dei diritti dei cittadini e gli interessi collettivi». Essi non limitano dunque la loro attività alla trattazione dei soli interessi della collettività locale, bensì la estendono anche agli interessi collettivi in senso ampio. Ne discende che attraverso i Forum è possibile quella elevazione del grado di informazione e di conoscenza popolare sulle tematiche che si propongono così urgentemente: autonomia differenziata e premierato.

Un Forum, come recita l’art. 46.1 del regolamento comunale sulla partecipazione popolare, «è convocato dal Sindaco o dal Presidente del Consiglio […], su iniziativa propria o su richiesta di almeno 1/5 dei Consiglieri o di almeno 100 cittadini, che abbiano compiuto il 16° anno di età […]». Ne discende che il Sindaco, il Presidente del Consiglio, i singoli consiglieri possono fare la loro parte, e per il Consesso civico cogliere queste opportunità, in una fase così delicata per il nostro Paese, sarebbe davvero importante per le finalità conoscitive sopra dette, ma anche per il necessario ricongiungimento della politica alla società civile.

Quanti, fra i destinatari della presente, volessero avviare questo percorso possono contare sull’affiancamento della nostra Associazione in ogni fase realizzativa.

Giulianovali 04.04.2024

Il coordinatore del Circolo di Giulianova

Dott. Mario Arteconi




Teramo. Lettera aperta di Luciana Del Grande, Presidente della Conferenza Provinciale dell’Ambiente, al Ministro Gilberto Picchetto Fratin

Riceviamo e pubblichiamo la lettera arrivata in redazione

Luciana Del Grande
Presidente Conferenza Provinciale dell’Ambiente

1
Alla cortese attenzione del Ministro dell’Ambiente
e della Sicurezza Energetica
Dott. Gilberto Picchetto Fratin

Oggetto: lettera aperta

Egregio Sig. Ministro Gilberto Pichetto Fratin,

mi rivolgo a Lei in qualità di Presidente della Conferenza per l’Ambiente
della Provincia di Teramo, istituita con decreto del Presidente della Provincia
n.2/2024, quale strumento partecipativo, propositivo e consultivo sulle
problematiche ambientali tra gli Enti, le Associazioni e la Provincia medesima.

La Conferenza si è di recente occupata della L.R. 4/2024 (Disposizioni
finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario 2024- 2026 della
Regione Abruzzo. Legge di stabilità regionale 2024), con la quale all’art. 25 è
stata disposta la drastica riduzione (da ca. 1000 ettari a ca. 24 ettari), dell’area
della Riserva del Borsacchio, sita nel Comune di Roseto Degli Abruzzi (TE), di
fatto eliminandola.

In linea con le funzioni consultive e propositive ad essa assegnata, in vista
del Consiglio provinciale straordinario del 19.02.24 convocato per affrontare la
questione, la Conferenza ha elaborato e predisposto un documento contenente
dettagliate osservazioni sulle criticità dell’intervento normativo della Regione.

Nello specifico nella nota redatta si esprimono considerazioni in relazione
all’importanza della Riserva dal punto di vista paesaggistico, della biodiversità,
della salvaguardia dell’ambiente anche per le generazioni future, in linea con i

principi internazionali in materia di tutela ambientale e si mettono in luce profili di
illegittimità costituzionale dell’art. 25 L.R. 4/2024.

La nota elaborata dalla Conferenza provinciale per l’Ambiente è stata
inserita nel testo approvato dal Consiglio, quale parte integrante della proposta
volta a chiedere alla Regione Abruzzo di riesaminare la legge e di ripristinare la
perimetrazione originaria della Riserva del Borsacchio.

Premesso ciò, in occasione della Sua partecipazione all’inaugurazione
dell’anno accademico dell’Università di Teramo, che si terrà il 12.03.2024, la
Conferenza vorrebbe condividere con il Ministro detto documento.

Il Suo Ministero, infatti, è chiamato a esprimere un parere sulla L.R.
4/2024, come già fatto recentemente dall’Ufficio legislativo del Ministero della
Cultura.

Le considerazioni svolte dall’Ufficio legislativo del MIC, di segno negativo
rispetto all’intervento regionale, sono del tutto coincidenti con quelle espresse
dalla Conferenza nel documento che si allega alla presente.

Alla luce di quanto precede, ci rivolgiamo a Lei affinché il Suo Ministero
condivida e rilevi i profili di illegittimità costituzionale dell’art. 25 della L.R. 4/2024,
già segnalati nel parere del MiC del 7.03.2024 ed evidenziati nella nota
predisposta della Conferenza del 19.02.2024 e, di conseguenza, esprima parere
favorevole all’impugnazione della Legge dinanzi alla Corte costituzionale da
parte del Governo.

Teramo, li 11.03.2024

Luciana Del Grande
Presidente della Conferenza per l’Ambiente della Provincia di Teramo

________________________________________________

CONFERENZA PROVINCIALE DELL’AMBIENTE

Considerazioni riguardanti la riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio in
territorio Comunale di Roseto degli Abruzzi e portate all’attenzione del Consiglio

Provinciale nella seduta del 19 febbraio 2024

La Conferenza Provinciale dell’Ambiente, formata dalle associazioni di protezione
dell’ambiente e del paesaggio, nasce su volontà dell’Ente Provincia quale strumento
partecipativo, propositivo e consultivo sulle problematiche ambientali tra gli Enti, le
Associazioni e la Provincia medesima.
La Conferenza, già dalle prime sedute dal suo insediamento, si è trovata a dover
affrontare la questione del taglio della Riserva Naturale del Borsacchio.
Nel corso delle riunioni ha approfondito alcuni aspetti, ovvero i motivi che hanno portato
alla drastica riduzione del suo perimetro, nonché elaborato proposte da condividere con il
Consiglio Provinciale, per far sì che il legislatore regionale tornasse, e torni, a riportare in
pristino stato il confine della riserva che, va sottolineato, costituisce l’unica area naturale
protetta della fascia costiera teramana, comprendente un delicato apparato dunale e
retrodunale, nonché un caratteristico paesaggio collinare tipico del nostro territorio
agricolo, rappresentando in tal senso un unicum regionale meritevole di tutela. Proprio per
questa sua particolarità è bene ricordare che della tutela dell’area se ne parla già dagli anni
sessanta; basta richiamare il Decreto del 27 marzo 1963, quando il Ministero per la Pubblica
Istruzione riconobbe l’importanza pubblica dell’area per la sua bellezza paesaggistica e,
successivamente, il Decreto del 25 ottobre 1969 che estese l’area di vincolo anche alla parte
collinare, confermando al contempo il suo valore panoramico e naturalistico.
La Conferenza ha rilevato e rimarcato una carenza di motivazione che suffragasse la
scelta della riperimetrazione della Riserva. Da notare, innanzi tutto, l’inesistente
motivazione di caratura tecnico-scientifica. Il taglio drastico (da 1.100 h 24,7 h) che porta alla
totale eliminazione della fascia collinare, anch’essa ricca di biodiversità e di valenza
paesaggistica e panoramica, è stato deliberato senza considerare che l’eliminazione della
fascia collinare retrostante, quale zona cuscinetto, verrebbe a compromettere gravemente la
funzionalità ecologica dell’ecosistema costiero, privandoli della c.d. “connettività
funzionale delle reti ecologiche” (come a dire: bene la tutela della fascia costiera, ma così
congegnata è assolutamente non funzionale!).
Non sono stati neppure considerati anche gli impatti sugli obiettivi di tutela della
biodiversità nazionali e comunitari e previsti dal quadro di riferimento globale dell’Agenda
2030 dell’ONU, né in prospettiva l’auspicata protezione di aree del territorio dei singoli stati
europei in una percentuale rientrante nel 30%. Infatti, ciò rientra nella Strategia Europea
della Biodiversità che ha stabilito il raggiungimento entro il 2030 di almeno il 30% di
territorio efficacemente protetto ed ecologicamente connesso, sia a terra che a mare, nel
territorio dell’Unione Europea.
Tra le motivazioni emerse dai detrattori dell’area, che sicuramente avranno indotto il
legislatore regionale ad apportare una riduzione, c’era quella di una sparuta minoranza di
residenti che manifestavano la difficoltà nello svolgimento di particolari attività cioè la non
possibilità di svolgere le normali pratiche agronomiche, effettuare ristrutturazioni di
fabbricati di civile abitazione; si sosteneva, inoltre, che l’istituzione di una riserva non

apporta nessun beneficio economico alle realtà locali i cui terreni e proprietà insistono
all’interno del perimetro.
Circostanza non rispondente al vero dato che erano sì in vigore le norme di salvaguardia,
ma che non vietavano in alcun modo la coltivazione dei terreni o comunque le normali
pratiche agronomiche. Si tenga conto, in particolare, che proprio in campo agricolo molte
sono le agevolazioni concesse per i terreni coltivabili ricadenti in aree protette; solo per citare
un esempio: il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo 2023/2027 sia in termini
contributivi che di agevolazioni finanziarie, garantisce un maggior punteggio ai terreni
coltivabili ricadenti in “zone naturali protette”.
Il legislatore non ha neppure tenuto conto del Progetto Strategico della Provincia di
Teramo denominato “Rete Ecologica e Paesaggio” (approvato con D.C.P. n° 57 del
15.12.2022). Il Progetto Strategico della Provincia è un atto in materia di pianificazione
territoriale e di sostenibilità ambientale in quanto, intorno alla sua realizzazione, prende
forza l’idea attorno alla quale prevedere le iniziative di pianificazione e programmazione
incentrate su:
➢ consolidamento della struttura della continuità ambientale provinciale;
➢ contrasto al consumo di suolo e controllo delle barriere che nel tempo hanno
frammentato le principali connessioni ecologiche tra i diversi ambienti che
caratterizzano il territorio provinciale;
➢ riconversione di aree eco-connettive strategiche, all’interno degli insediamenti o in
prossimità di essi;
➢ valorizzazione e protezione dei paesaggi identitari.
Sicuramente la Riserva del Borsacchio con la perimetrazione iniziale compartecipava alla
suddetta azione strategica, considerato che alla pag. 98 degli allegati alla Delibera n° 57 si
parla di dover dare attuazione all’istituzione della riserva. Il fatto che la Provincia, che si è
dotata di uno specifico strumento di pianificazione urbanistica, non sia stata in alcun modo
coinvolta quale ente locale nel processo di revisione della Riserva, viola l’iter procedurale
stabilito dalla L. 394/91 e di conseguenza l’art. 127 della Costituzione.
Altro rilievo di incostituzionalità va ravvisato nella L.R. n. 4/2024 (legge finanziaria
Regionale). L’art. 25 della norma regionale, modificando l’art. 69 della L.R. n. 6/2005 che
istituiva la riserva, ha ridotto il perimetro dell’area stessa e così indebolendo in modo
evidente le azioni di tutela in difesa dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi,
come espressamente garantito dall’art. 9 Carta fondamentale.
Un ultimo aspetto su cui riflettere, sul quale la Conferenza ha avuto anche qui modo di
confrontarsi, è stata la ripercussione che la vicenda Borsacchio ha avuto nella collettività,
ma soprattutto il numero di persone e associazioni coinvolte, numeri che forse in molti non
si aspettavano.
Senza dubbio alcuno la “questione” Borsacchio è stata connotata da una elevata
risonanza mediatica, complici sicuramente i prossimi appuntamenti elettorali, ma a ben
vedere già alle prime notizie di una probabile riperimetrazione dei confini si è attivato un
movimentismo, da quello organizzato a quello spontaneo, che da poche decine iniziali è
passato rapidamente a circa 300 tra associazioni e movimenti, sigle sindacali e
organizzazioni di categoria, formazioni politiche e parlamentari, finanche scuole ove si è
discusso negli istituti, senza contare i pareri giunti da docenti e ricercatori di alcuni atenei.

Situazione che ha portato nell’arco di poche settimane alla raccolta di 30.000 firme, con le
quali si chiedeva alla Regione di non giungere alla riduzione del perimetro della Riserva.
Nonostante ciò il legislatore regionale ha approvato la L.R. 4/2024.
Tutta la vicenda del Borsacchio ha fatto emergere una chiara ambiguità rispetto alle
politiche di tutela e conservazione a cui la Regione è anche preposta, senza voler tacitare un
interrogativo: vi è l’effettiva volontà politica del legislatore regionale di tutelare
adeguatamente il patrimonio naturalistico abruzzese?
La Conferenza, qui intervenuta e per le finalità a cui è chiamata ad operare, chiede alla
Provincia di Teramo di farsi parte attiva nel sostenere ogni possibile azione diretta al
ripristino della riserva naturale del Borsacchio, così come in precedenza perimetrata, e
chiedendo, altresì, di valutare ogni più pertinente azione che porti a sollevare la questione
di legittimità Costituzionale dell’art. 25 della L.R. 4/2024.

Teramo 19 febbraio 2024




LEO STROZZIERI: LETTERA AL MIO AMICO PINO COSTA PER IL TRIGESIMO

Caro Pino, amico mio carissimo, sono già trascorsi 30 giorni  da quando ci hai lasciato, da quando la nebbia maledetta capace di spegnere anche il sorriso della luna in un delirio di onnipotenza ha deciso di toglierti all’affettuosa felicità mia e dei tuoi, a cominciare dall’amabile Elena, il cui viso si inebria al pensiero del tuo ricordo. Eppure   ancora avverto un continuo annegare della mia mente nel  voluttuoso mare del tuo sorriso.  Rammento quel sorriso ricolmo di improvvisi bagliori allorché bussavi alla porta del mio studio ove il meraviglioso tavolo di Ceroli era già imbandito con ceramiche a freddo da me eseguite per te nelle notti insonni, che avresti consegnato in occasione delle cerimonie del Premio Simpatia. A questo proposito per vivacizzare  l’ambiente artistico talora  alquanto crepuscolare del nostro territorio, non hai istituito soltanto tale premio, ma altresì fondato il periodico Italia è magazine  con annessa casa editrice in grado di rendere la vita dei lettori ricca come  il grembo di un sogno. Pino, ho sognato l’altra notte il tuo volto libero dalle minacciose  insidie della nebbia che ti rapì e libero quindi dagli artigli del  grigio, colore che io mai adopero nelle mie opere. Quel volto era a buon diritto avidamente preda del regno della luce, predestinato ad una primavera che non conosce tramonto. La voragine che ti inghiottì non mi fa, non ci fa più paura. Sarai sempre in me.

Tuo Leo Strozzieri




Il Comune di Giulianova nell’approvare il Piano Spiaggia, ha scelto di riservarsi la facoltà di decidere annualmente dove ubicare la “spiaggia per cani “

Il Comune di Giulianova nell’approvare il Piano Spiaggia, ha scelto di riservarsi la facoltà di decidere annualmente dove ubicare la “spiaggia per cani ” avvalendosi, a suo dire, dell’Art. 5 del Regolamento Comunale per la conduzione in spiaggia degli animali d’affezione, che concede facoltà al Sindaco di emettere ordinanza stagionale annuale. Tutto questo in barba all’osservazione presentata e sottoscritta oltre che da associazioni animaliste, anche da 150 cittadini , e omettendo completamente che Giulianova ha già  una spiaggia attrezzata  per cani , funzionante , attiva e operativa  ormai da sei anni . E soprattutto l’Assessore Di Candido in piena assise civica ha completamente omesso di dire che c’è una differenza sostanziale tra “emettere un’ordinanza annuale stagionale” e invece, dotare la città di Giulianova di una vera spiaggia attrezzata per animali d’affezione , come di fatto già lo e’ UNICA BEACH. e come in realtà era stato chiesto nelle nostre osservazioni, e come previsto dalla Legge Regionale . In pratica alla domanda da noi presentata, ha risposto andando fuori tema e proponendone la bocciatura a priori, senza addurre vere motivazioni al respingimento . Motivazioni che oggettivamente sono inesistenti, sarebbe solo un arrampicarsi sugli specchi. La spiaggia attrezzata per cani, esiste già da sei anni, ha  collaborazioni attive con tutte le strutture ricettive della zona nord, divenuta un punto di riferimento per clienti di alberghi , residence e case vacanza. Apprezzata in tutta Italia e lo dimostrano non solo le recensioni , ma l’aumento esponenziale dei fruitori passati da poche centinaia a circa tremila turisti in vacanza con il loro pet . Già dal mese di gennaio sono iniziate prenotazioni in alberghi e appartamenti x chi vuole pernottare nei pressi di UNICA BEACH. che, non dimentichiamolo, è stata protagonista di 7 puntate de L’Arca Di Noè , la rubrica del Tg5., condotta dalla giornalista Marialuisa Cocozza e dedicata agli animali. Un’importanza e una visibilità nazionale , quella data da Mediaset, che solo un ‘ Amministrazione miope non ne prende atto. Un comportamento che decisamente palesa accanimento nei riguardi di questa iniziativa.

Ad una guerra dichiarata ormai da anni abbiamo deciso di rispondere con una Proposta di Iniziativa Popolare per la raccolta firme di residenti giuliesi , da presentare alla discussione del Consiglio Comunale, secondo quanto previsto dal Regolamento Comunale per la Democrazia Partecipata. Per fare questo e’ necessaria la sottoscrizione da parte di 500 cittadini con residenza a Giulianova, muniti con documento di identità in corso di validità , carta d’identità o patente. Saremo in Piazza Fosse Ardeatine tutti i week end dalle ore 15,30 alle ore 19,00, a partire da questo sabato e questa domenica 17-18 febbraio.
La richiesta e’ quella di riconfermare l’attuale ubicazione della spiaggia per cani , ormai presente sul territorio e di non spostarla annualmente, scelta incoerente e dannosa per il turismo, le strutture ricettive e chi ha ormai come riferimento la spiaggia dedicata agli animali d’affezione. Sarebbe il caos totale con grave danno per la città e la sua immagine.  Chiederemo che la Proposta venga portata e discussa in Consiglio Comunale pubblico e aperto.
La Proposta di iniziativa popolare e’ promossa dall’Ass. UNICA BEACH ETS e la raccolta firme avrà inizio sabato prossimo 17 febbraio.
Per UNICA BEACH
dott.ssa Giusy Branella



Bellante. L’Associazione Culturale “Nuove Sintesi” organizza la commemorazione del Giorno del Ricordo.

Bellante, domenica 11 FEBBRAIO 2024, l’Associazione Culturale Nuove Sintesi organizza la Cerimonia di Commemorazione in Ricordo degli italiani giuliano-dalmati-istriani che furono massacrati per il solo fatto di “essere italiani” dai partigiani comunisti agli ordini del maresciallo Tito. L’iniziativa si terrà presso il Monumento dei Caduti sul Belvedere, alle ore 11.00 a Bellante paese (TE). “Migliaia di innocenti massacrati e gettati nelle cavità carsiche del confine orientale a guerra terminata. Migliaia di vittime dell’odio comunista – si legge nella nota diffusa alla stampa – legate con il filo di ferro, torturate e gettate nell’oblio dai partigiani di Tito. Una pulizia etnica feroce, pensata e compiuta dalle “guardie rosse” di un regime criminale. Migliaia di martiri, uccisi perché italiani, rimossi dalla memoria collettiva, dimenticati dalla storiografia ufficiale, derisi dall’intellighenzia di sinistra, snobbati dalle istituzioni democratiche. I martiri delle foibe e gli esuli delle terre irredente dell’Istria – conclude il comunicato –  della Venezia-Giulia e della Dalmazia sono un patrimonio sacrale della nostra Nazione e del nostro Popolo, le ricorderemo insieme a civili, impiegati statali, sacerdoti e militari ammazzati nei campi di concentramento slavo-comunisti. NOI NON SCORDIAMO!”




VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA (1937-2024) di Gianluigi Chiaserotti

LUTTO

 

Il 3 febbraio 2024, si è serenamente spento nella sua casa di Ginevra, il Principe di Napoli, Duca di Savoia, Vittorio Emanuele di Savoia.

Era nato a Napoli il 12 febbraio 1937, unico figlio maschio del Re Umberto II di Savoia (1904-1983) e della Regina Maria Josè (1906-2001), regnando l’avo paterno Vittorio Emanuele (1869-1947).

Vittorio Emanuele aveva appena nove annie, dopo un referendum istituzionale dal dubbio risultato, fu costretto con la sua famiglia a lasciare l’Italia per il Portogallo prima e quindi per la Svizzera dove la madre si era stabilizzata già dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso.

Il Principe quindi visse con la madre, la Regina Maria Josè, e le tre sorelle, nella villa di Merlinge e frequentò a Lancy, l’istituto cattolico Florimont.

Vittorio Emanuele quindi divenne un intermediario finanziario tra società internazionali (anche dei Paesi Arabi), stringendo amicizie con grandi industriali, ed in particolare con la Famiglia Agustaedanche con lo Scià di Persia Reza Pahlavi (1919-1980).

Infatti sposò in Teheran il 7 ottobre 1971Marina Ricolfi Doria (1935-), già campionessa di sci nautico e dalla loro unione è nato (22 giugno 1972) S. A. R. Emanuele Filiberto di Savoia.

Alla morte di Re Umberto II (18 marzo 1983), il Nostro assunse le redini del Casato.

Diversi furono gli incontri con uomini politici italiani per tentare di risolvere la questione dell’abrogazione della XIII Disposizione Finale della Costituzione Italiana, che vietava a Lui ed ai discendenti maschi l’ingresso ed il soggiorno nel territorio italiano.

Dal punto di vista prettamente dinastico, il Principe di Napoli effettuò, nel 1988, la riforma dell’Ordine Civile di Savoia fondato dal Re Carlo Alberto (1798-1849), creando l’Ordine al Merito Civile di Savoia (ora “al Merito di Savoia”) per premiare i benemeriti del Millenario Casato.

Furono anche rivisti gli statuti dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata e di quello dell’Ordine dei S. S. Maurizio e Lazzaro.

Con la legge costituzionale 23 ottobre 2002 n. 1, cessarono gli effetti dei primi due commi della XIII Disposizione Finale della Costituzione e quindi Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto poterono rientrare in Italia.

La Regina Maria Josè era già rientrata in Italia nel 1987, dopo che un parere del Consiglio di Stato fece presente che ormai lei era semplicemente “vedova” del Re d’Italia.

La prima visita in Italia fu a Napoli nel marzo 2003, alla quale ebbi l’onore di essere presente.

Ho avuto l’onore di incontrarlo diverse volte ed ho compreso che il forzato esilio ha costretto Vittorio Emanuele a sembrare distaccato dalle vicende italiane. Ma ciò non è detto che non le abbia seguite, le abbia virtualmente vissute, sia stato vicino alla sua Patria di nascita.

Anche alcune sue dichiarazioni le imputo al non contatto diretto con la realtà italiana.

Ora le sorti della dinastia sono tutte nel Principe di Venezia Emanuele Filiberto, che già da anni rappresentava il Padre ed il Casato.

Il rito delle esequie del Principe di Napoli, Vittorio Emanuele, saranno il 10 febbraio p.v. presso il Duomo di San Giovanni in Torino e, come da Suo desidero, sarà tumulato nellaReale Basilica di Superga, dove sono sepolti moltissimi suoi avi.

Con la scomparsa del Principe Vittorio Emanuele di Savoia si chiude un altro capitolo della lunga Storia del Casato che, prima dell’anno 1000, con il conte Umberto Biancamano si affacciò, dalla piccola Contea Sabauda, sulla Storia dell’umanità, giungendo il 17 marzo 1861 alla proclamazione del Regno d’Italia ed all’Unità del nostro Paese.

 

 

 




Giulianova. No al “Carnevale a 4 zampe”

Con il presente comunicato ringrazio il coordinamento nazionale della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che è intervenuto perchè la propria sezione di Teramo si dissociasse dall’evento “Carnevale a 4 zampe” giuliese. L’associazione infatti non sarà presente nemmeno nella nuova locandina che verrà modificata nella grafica e nei contenuti. Sembra che le associazioni rimaste al carnevale abbiano richiesto la modifica della locandina e del programma che inizialmente prevedeva cani vestiti in maschera. Resto in attesa di vedere la nuova pubblicazione e il nuovo contenuto dell’evento che certamente terrà conto del benessere animale, dopo la grande partecipazione dell’opinione pubblica, in prevalenza indignata per l’infelice scelta di fare un “carnevale per cani”,

La vicenda inoltre ha preso risonanza nazionale grazie all’interessamento di Bernadette Chiocca  Redattrice del Magazine Kodami , che tratta il benessere animale e il giusto rapporto uomo animale.. Nel suo articolo dettagliato sulla problematica sollevata dalla sottoscritta vengono riportati i pareri di importanti educatori cinofili esperti del settore della comunicazione del cane . Ringrazio anche lei ed il suo formatissimo team sempre dalla parte della giusta convivenza con gli animali.
Nell’attesa degli sviluppi e soprattutto delle modifiche promesse, mi sento di dover ricordare ai nostri Amministratori, che da ora , CON GLI ANIMALI NON SI SCHERZA PIU’ e credo che la miglior risposta sia stata data proprio dall’opinione pubblica che si è sollevata sui social, nei commenti e nei messaggi di protesta alla associazioni partecipanti.
Ringrazio tutti gli organi di informazione che hanno dato voce alla mia protesta e a quella di chi è stanco di vedere usati gli animali per ogni peggiore strumentalizzazione.
dott.ssa Giusy Branella
Medico Veterinario



Giulianova. dott.ssa Giusy Branella: eliminate dal programma la presenza di cani mascherati, di musica e canzoni ad alto volume e qualsiasi forma di rumore molesto che possa spaventare e / o infastidire i cani presenti.

A seguito delle polemiche scatenatesi sui social a causa dell’organizzazione , all’interno del Carnevale giuliese, di un’iniziativa che coinvolgerebbe anche cani in sfilata in maschera ( Carnevale a 4 zampe), la sottoscritta  in qualità di Presidente dell’unica associazione animalista operante nel territorio del Comune di Giulianova, comunica che tale evento è contrario al rispetto di qualsiasi forma di tutela del benessere animale, motivo per il quale invita gli organizzatori alla modifica del programma, eliminando le presenza di cani mascherati, di musica e canzoni ad alto volume e qualsiasi forma di rumore molesto che possa spaventare e / o infastidire i cani presenti. Invita altresì a darne corretta comunicazione alla cittadinanza anche con la modifica delle immagini della locandina ritraente cani mascherati. Tiene a sottolineare che se , come dichiarato, l’evento è mirato alla lotta al randagismo, sarebbe stato molto più educativo per i ragazzi che saranno presenti, dare importanza al controllo della corretta microchippatura dei cani partecipanti, con l’ausilio di figure addette a tale controllo. Sollecita le associazioni che porteranno cani presenti nei propri rifugi e nei canili allo stretto controllo e all’estrema attenzione degli stessi che , loro malgrado, purtroppo, sono soggetti particolarmente sensibili alla confusione a al frastuono. Ovviamente la posizione della sottoscritta è fortemente contraria a questo genere di manifestazioni che , tutto mostrano, tranne che il rispetto e la tutela degli animali. Preso atto purtroppo,  della pessima considerazione per gli animali che questa Amministrazione ha mostrato in questi cinque anni, non può che sorgere il sospetto che l’inserimento delle presenza dei cani, all’interno di una manifestazione come il Carnevale ( che viola ogni naturale predisposizione dei cani) , sia solo di natura propagandistica. Atteggiamento che verrà fortemente contrastato nei mesi futuri e per i seguenti anni. Tiene a ricordare ai nostri amministratori che ai sensi dell’Art. 13 dello Statuto del Comune di Giulianova, “ il Comune valorizza le libere forme associative presenti sul PROPRIO TERRITORIO, la loro costituzione e il loro potenziamento, quali strumenti di formazione dei cittadini e la loro partecipazione alla vita Amministrativa del Comune stesso”. Dato che nel programma del “Carnevale a 4 zampe” si parla in modo scorretto di “associazioni operanti sul territorio”, essendo UNICA BEACH , l’unica associazione animalista operante da oltre dieci anni nel territorio del Comune di Giulianova, iscritta all’Albo delle Associazioni del Comune di Giulianova, sarebbe stata , e sarà anche nel prossimo futuro, buona norma , prima di organizzare qualsiasi evento coinvolgente gli animali, consultarla e renderla partecipe , anche per avere indicazioni e pareri sul giusto modus operandi organizzativo , tenendo conto delle normative e delle leggi che tutelano il benessere animale. Rilevato che l’Amministrazione , oltre che accanirsi contro la “spiaggia per cani” per i suoi cinque anni di legislatura, si è distinta per ben due eventi , entrambi contrari alla dignità e al benessere animale, la sottoscritta avverte che ogni utilizzo che verrà fatto degli animali per la propaganda elettorale verrà stigmatizzato, sottolineando che non sarà concesso di usarli come “fanalino di coda” per promesse che poi li terranno a margine della loro importanza sociale. La sottoscritta conclude rammentando inoltre che grazie all’Associazione UNICA BEACH , la città di Giulianova è stata protagonista dei servizi Mediaset dedicati alla salute e al benessere degli animali che verranno messi sempre al primo posto davanti a qualsiasi forza politica si candidi al governo di questa città, battendosi con determinazione per la tutela dei diritti degli animali e della loro sicurezza.

Certa che l’invito alla modifica del programma avverrà in modo celere, auspica che non si ripetano ancora episodi di questo tipo.

Ringraziando tutti i mezzi di informazione che vorranno diffondere questo comunicato al fine di aiutarci a bloccare la realizzazione di un evento dannoso per il benessere dei nostri cani.

Distinti saluti

Dott.ssa Giusy Branella




Giulianova. Romolo Lanciotti – elezioni comunali 2024: Io non ci sto! Mi dimetto da coordinatore comunale del partito Fratelli D’Italia.

LETTERA APERTA

Fratelli d’Italia – Teramo
Presidentessa Provinciale
Rossi Marilena

Giulianova, 4 gennaio 2024
Cara Presidentessa Rossi Marilena,
Con un misto di perplessità e amarezza, comunico la mia decisione di dimettermi da
coordinatore comunale del Partito Fratelli D’Italia.
La mia sfida più grande è accettare l’inaccettabile: il sindaco che , solo cinque anni
fa, abbiamo esortato a non votare, oggi si unisce a noi. La spiegazione di questa
inversione di rotta è tanto enigmatica quanto la politica stessa. Sono costretto a fare
ammenda con gli amici e conoscenti , a cui cinque anni fa, chiedevo di non votare
per questo personaggio, solo per trovarmi ora a dire loro di fare esattamente il
contrario.
Con profonda perplessità,
Romolo Lanciotti




Bellante. La BEFANA POPOLARE di Nuove Sintesi.

3 gennaio 2024. Questa mattina, presso il Municipio di Bellante (TE), i volontari di ‘Nuova Azione Solidale per la Provincia di Teramo’ (espressione solidarista di Nuove Sintesi) hanno consegnato dei doni (materiale scolastico, dolcetti e peluche) per circa 30 bambini di famiglie del territorio in difficoltà economica, che saranno consegnati dal personale dei Servizi Sociali del comune (tale materiale è scaturito grazie ai contributi donati per l’acquisto delle nostre Natività autoprodotte precedentemente).
Il materiale è stato consegnato nelle mani simboliche dell’Assesore alla cultura ed ai Servizi sociali la dott.ssa Teresa Di Berardino.
Iniziamo l’anno 2024 con questa iniziativa popolare che troverà nell’anno altre iniziative sociali rivolte al nostro territorio provinciale.
Tutto per la Patria!

Bellante

* nella foto da sinistra: Luca De Leonardis (vice Responsabile Nuove Sintesi), Teresa Di Berardino (Assessore alla cultura e Servizi sociali), Mariavittoria Musilli (vice Responsabile Nuove Sintesi).