Montepagano. Lettera aperta di ringraziamento della prof.ssa olandese Sophie Josephus Jitta alla Sig.ra Annamaria Rapagnà dell’Associazione Culturale Vecchio Borgo
Amsterdam, 10/05/2023
Amsterdam, 10/05/2023
RICEVIAMO IN REDAZIONE E PUBBLICHIAMO
Sabato 27 maggio a Giulianova si consumerà l’ennesimo oltraggio alla storia antifascista e democratica della nostra città. Un insulto alla storia di Giulianova inferto sotto l’egida dell’amministrazione comunale. Quel giorno, nella sala intitolata ad un socialista, sindacalista, antifascista, trucidato dai nazisti, martire della libertà dalla dittatura fascista, Bruno Buozzi, ci sarà una iniziativa organizzata dall’associazione “Nuove Sintesi”.
“Nuove Sintesi”, che già nel simbolo reca segni grafici che in maniera inquietante richiamano quelli tragici del periodo più buio dell’umanità, si è distinta per aver in passato organizzato un evento commemorativo della marcia su Roma, un colpo di Stato preparato dal Partito Nazionale Fascista per favorire l’ascesa di Mussolini.
Il 27 maggio verrà presentato un libro di Fabio Filomeni, che già nel recente passato si è avvalso dell’organizzazione di un’altra associazione aderente alla cultura del ventennio. A Lamezia Terme, infatti, Filomeni presentò il suo libro con il contributo di “Gioventù controcorrente”, una associazione che ha sempre rivendicato la propria vicinanza alle idee di Corneliu Zelea Codreanu, leader rumeno ultranazionalista, ideologo antisemita e fascista.
La Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza partigiana contiene i fondamentali principi della libertà di pensiero e di espressione. In ragione di questi principi, Fabio Filomeni è pienamente legittimato a presentare i suoi libri e ad esternare le sue opinioni.
E’ inquietante, di contro, che una istituzione, come un Comune, che la Costituzione pone a presidio costitutivo della Repubblica democratica, possa dare il patrocinio ad un evento organizzato da soggetti che si richiamano ad una storia dalla cui sconfitta è nata la Costituzione e preso corpo e sostanza la democrazia.
E’ il segno, definitivo, della natura estremista e nostalgica di una destra al potere, che va smascherata e sconfitta.
Le forze democratiche, sindacali e antifasciste di Giulianova, nell’invitare, come segno di tardiva resipiscenza, l’Amministrazione comunale a revocare il patrocinio e a togliere dal manifesto della manifestazione il glorioso simbolo del Comune di Giulianova, posto a fianco di quello inquietante di “Nuove Sintesi”, invitano i cittadini ad un sit in di protesta, che si terrà in piazza Buozzi il 27 maggio a partire dalle ore 17.00, contro la scellerata decisione della Giunta comunale di concedere il patrocinio a questo insulto.
Giulianova, 26 maggio 2023
• Cittadino Governante
• Europa Verde
• Movimento 5 Stelle
• NOS NOI – Nuovi Orizzonti della Sinistra
• Partito Democratico
• Partito Socialista Italiano
• Unione Popolare – Rifondazione Comunista
• ANPI
• CGIL
• CISL
“Purtroppo Alfonso Prosperi non ha seguito l’insegnamento di Abraham Lincoln, il quale riteneva che non fosse importante vincere o perdere ma accettare serenamente la sconfitta.”
Con queste parole inizia il commento del Sindaco Piergiorgio Ferretti al comunicato stampa del candidato Sindaco perdente della recente competizione elettorale Alfonso Prosperi.
“Prosperi, al contrario – prosegue il Sindaco Piergiorgio Ferretti – parla di pool di avvocati, di ricorsi, di cambiamento nella città, di vittoria morale o di pareggio clamoroso nella competizione elettorale che ridimensionerebbero la coalizione vincente e la figura dell’attuale sindaco Ferretti. Parole che tradiscono una comprensibile e palese frustrazione ed una mancata accettazione del risultato elettorale e della sconfitta che hanno motivazioni opposte a quelle elencate da Prosperi, che dimostra una totale carenza di lucidità nell’analisi politica del voto fatta da chi in realtà ha perso la competizione elettorale e non vuole accettare che la popolazione non abbia premiato la sua persona ed il suo programma elettorale.”
Il Sindaco Piergiorgio Ferretti continua poi con una puntuale analisi numerica e politica dei risultati elettorali “11 voti di differenza per Prosperi sembrano pochissimi ma hanno inequivocabilmente emesso una sentenza, cioè che non era il candidato giusto per amministrare la città. La nostra lista ha costruito la sua vittoria, a differenza di ciò che Prosperi vorrebbe far credere, proprio ad Atri Capoluogo dove rispetto al 2018 abbiamo ottenuto circa 200 voti in più, 187 per l’esattezza, mentre nelle frazioni siamo riusciti a confermare il bottino di voti del 2018 perdendone solo 27, nonostante il candidato avversario fosse originario della frazione di Fontanelle. Prosperi in realtà ha dilapidato il tesoretto elettorale che Atri Centro ha sempre storicamente riservato alle forze contrarie al centrodestra, tracollando con 500 voti in meno del 2018, 500 elettori suoi o elettori che non gradivano la nostra lista ma che non sono andati alle urne non credendo al progetto del chirurgo atriano. Prosperi non ha addirittura sfondato neanche nella sua Fontanelle dove è riuscito a incrementare solo di 37 voti rispetto al 2018, troppo poco per credere di rappresentare il vero cambiamento. Prosperi è stato bocciato anche nelle altre frazioni perdendo alla fine altri 133 voti complessivi rispetto al 2018. La lista di Prosperi, ad eccezione di Fontanelle, non è stata praticamente premiata in nessuna zona di Atri rispetto al risultato elettorale del 2018.”
“Se si pensa – prosegue il Sindaco Piergiorgio Ferretti – che il CoVid ha naturalmente penalizzato in generale l’azione di tutte le amministrazioni uscenti e che ad Atri per la prima volta dietro alla figura di Prosperi si erano riuniti tutti gli oppositori del centrodestra senza alcuna logica politica di appartenenza, con PD, Azione, M5S, Renziani, Centristi ed ex assessori di centrodestra delusi, abbracciati forzatamente per il solo fine di “cancellare” il “rivale-nemico”, 11 voti sembrano niente ma sono invece un’immensità, immensità che deve aprire alla riflessione soprattutto chi ha perso la propria identità politica pur di provare a vincere a tutti i costi non riuscendoci. Gli elettori hanno bocciato il “minestrone” che hanno proposto, un minestrone che andava da sinistra a destra e prevedeva ex assessori, ex candidati sindaci, ex candidati alle elezioni regionali e segretari di partito. Le elezioni hanno bocciato Prosperi, che ha perso più di 600 voti rispetto al risultato ottenuto dalle nostre liste avversarie nel 2018, ed hanno premiato invece la nostra visione della città e la nostra lista che ha sempre avuto la maggioranza relativa nelle precedenti elezioni ed oggi, grazie al risultato elettorale ottenuto, ha per la prima volta la maggioranza assoluta.”
“I numeri non mentono – conclude il Sindaco Piergiorgio Ferretti – e Prosperi ne deve prendere atto accettando serenamente la sconfitta, augurandoci che da domani con la propria opposizione costruttiva contribuirà al bene della nostra città così come ha affermato di volerne per tutta la campagna elettorale.”
UNA NUOVA OPERA DA 173 MILIONI DI EURO – IL QUARTO LOTTO ANAS DELLA TERAMO MARE – IN PIENA ZONA DI ESONDAZIONE DEL TORDINO?
OTTO ASSOCIAZIONI PRESENTANO UN DOSSIER GIA’ INVIATO AGLI ENTI CON CRITICITA’ DEL PROGETTO E ALTERNATIVE CONCRETE.
LE TRAGICHE ALLUVIONI DELLE MARCHE E DELLA ROMAGNA SIANO DI LEZIONE PER EVITARE ALTRI ERRORI IN PIENA CRISI CLIMATICA.
Mercoledì prossimo 24 maggio 2023 alle ore 11 a Giulianova, in via Gorizia 13/A (di fronte cartoleria Ianni) presso la sede del Cittadino Governante si terrà la conferenza stampa di presentazione del dossier sul progetto ANAS del quarto lotto della Teramo-Mare che otto associazioni hanno inviato nei mesi scorsi denunciando, tra l’altro il gravissimo rischio idrogeologico visto che ANAS vorrebbe realizzare l’opera da 173 milioni di euro in piena area di rischio alluvione del fiume Tordino secondo le stesse carte ufficiali depositate per la Valutazione di Impatto Ambientale.
Con la crisi climatica ormai conclamata gli eventi estremi stanno purtroppo diventando la quotidianità e i rischi sono ancora maggiori. Il consumo di suolo deve essere fermato mentre qui si vuole cementificare una larga parte di piana alluvionale del teramano destinata all’agricoltura.
Nel dossier vengono evidenziate numerose criticità e sono indicate le soluzioni alternative per spendere meno denaro pubblico ottenendo anche migliori risultati in termini di mobilità realmente sostenibile e conservando il territorio.
• STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE
• LIPU – DEL. ABRUZZO
• ALTURA – ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DEGLI UCCELLI RAPACI E DEI LORO AMBIENTI
• ASS. PALIURUS -GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO
• IL CITTADINO GOVERNANTE
• ITALIA NOSTRA – SEZ. RIUNITE ABRUZZO
• MOUNTAIN WILDERNESS
INFO: 3683188739
DA Nuovi Orizzonti della sinistra (NOS-NOI) di Giulianova
La destra è questa, compressione dei diritti, sopraffazione, consumazione del suolo, uso spregiudicato del potere per soddisfare interessi di pochi amici a scapito della collettività.
Il piano spiaggia e le scelte urbanistiche della maggioranza ne confermano la natura predatoria e spavalda.
Ogni decisione, ogni atto, ogni scelta, è concepita per assecondare la fame speculativa di pochi interessati, con un danno enorme, che rischia di essere irreversibile, alla città, ai giuliesi, ai turisti che da sempre apprezzano la bellezza di Giulianova.
La meravigliosa spiaggia di Giulianova, verrà ridotta ad una sequenza di stabilimenti balneari, dei quali si consente l’ampliamento con riduzione delle distanze minime, di piscine e di altre opere che ne modificheranno irrimediabilmente bellezza e fruibilità. Il tutto per favorire gli affari di pochi.
In perfetta linea con la cultura che informa il piano spiaggia, la destra al potere fa scelte urbanistiche che favoriscono miserabili operazioni speculative che trasformeranno Giulianova in una città dormitorio.
E’ in atto, da parte della destra al potere, un attacco senza precedenti a Giulianova, al suo patrimonio ambientale e paesaggistico, all’integrità del suo territorio, al suo futuro. E’ un attacco ai giuliesi.
E’ necessario che tutte le forze del centro sinistra che condividono con noi la necessità e l’urgenza di reagire allo scempio in atto, di costruire la proposta di un modello di città, alternativo a quello delle destre, che sappia guardare al futuro, esaltando le sue bellezze e le sue meravigliose vocazioni, che sappia avviarla verso uno sviluppo sostenibile e partecipativo. Per i giuliesi, per Giulianova.
Giulianova, 16/05/2023
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del dott. Giancarlo Marinangeli, Specialista in Nefrologia e in Medicina Interna in vari ospedali pubblici italiani, inviata al Sindaco della nostra città.
La redazione de giulianovanews.it
LETTERA APERTA AL SINDACO DI GIULIANOVA
Caro Sindaco,
scusami se mi rivolgo a te con una lettera aperta ma voglio parlarti di una questione che mi sta molto a cuore e che credo debba stare a cuore soprattutto alla città di Giulianova, città nella quale vivo ormai dall’aprile del 1992.Approfitto anche per ricordare che una delle prime persone che conobbi appena arrivato a Giulianova, e della quale divenni subito amico, fu tuo padre; tu eri allora un ragazzino e per questo motivo mi sento di poterti dare del tu.
In quell’anno mi trasferii da L’Aquila, dove lavoravo da parecchi anni nel reparto di Nefrologia e Dialisi, e venni all’ospedale di Giulianova perché si voleva qui aprire da zero un analogo reparto, fino ad allora inesistente. Cosa che in effetti facemmo e anche con una certa velocità perché inaugurammo il nuovo reparto con i primi quattro pazienti giuliesi pochi mesi dopo, il 30 luglio 1992. Da allora quel reparto è via via cresciuto distinguendosi nella sanità abruzzese e in quella nazionale (poi negli ultimi anni sono arrivate molte difficoltà, derivanti da una improvvida gestione ASL, ma di questo parleremo semmai in un’altra circostanza).
Torniamo all’anno 1992. Io sono un appassionato lettore e, appreso dell’esistenza di una biblioteca nella Piccola Opera Charitas, adiacente all’ospedale, un giorno andai a visitarla.
Mi piacque fin dalla prima impressione e, mentre giravo silenziosamente guardando i libri negli scaffali, fui avvicinato da un frate che mi chiese chi fossi e con il quale cominciai a parlare.
Realizzai poco dopo che quel frate era padre Serafino Colangeli, il Fondatore e il deus ex machina di quella struttura. Lui fu gentilissimo e curiosissimo, mi fece molte domande sul nuovo reparto, sul rene artificiale, su come funzionava praticamente, su come vivevano quei pazienti, mi chiese se fossi parente di un suo amico, padre Giacinto Marinangeli, direttore a L’Aquila della Deputazione di Storia Patria (non eravamo parenti ma lo conoscevo), mi guidò in una visita di tutta la Biblioteca, parlandomene con fervore e passione, del passato e dei progetti futuri, da uomo competente e straordinariamente intelligente qual era.
Ci lasciammo dopo una lunga chiacchierata e, salutandoci, ci mettemmo reciprocamente a disposizione per qualunque necessità e lui mi esortò a venire in biblioteca ogni volta che lo avessi desiderato. Cosa che in effetti, negli anni successivi ho fatto, andando quando avevo un paio d’ore di tempo a sedermi a uno dei tavoli di quella bella sala, con un libro preso dagli scaffali, a godermi la lettura, il silenzio, la compagnia degli altrilettori, la luce e il profumo dei libri di quella magica biblioteca.
E vengo al punto. Quando, nei primi mesi del 2020 divampò la pandemia da Covid, la biblioteca fu giustamente chiusa a tutela della salute dei pazienti seguiti nella struttura sanitaria della POC. Adesso sono passati più di tre anni e, dopo la tragedia di decine di migliaia di morti in Italia, l’epidemia si è andata via via indebolendo e oggi non rappresenta più un problema sanitario grave, tanto che pochi giorni fa, il 5 maggio scorso, anche l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato ufficialmente la fine dell’emergenza sanitaria.
A questo punto, caro Sindaco, è necessario e anche urgente riaprire la “biblioteca di Padre Serafino”. Lui l’aveva creata, anche con il contributo economico e fattuale di tanti cittadini di Giulianova, per amore della cultura e anche per dare ai poveri, come diceva, una carità di tipo intellettuale che è non meno importante di quella materiale. E adesso non può più restare chiusa.
Gli oltre 30.000 volumi e le sale di lettura devono tornare a disposizione della città come sono stati per 40 anni e anzi la struttura dovrebbe essere potenziata e rivitalizzata per riaffermarsi come importante riferimento culturale della città.
Mi sono meravigliato in quest’ultimo anno che in una città tanto appassionata di politica, come Giulianova, nella quale si legge quasi ogni giorno di proposte, critiche, schermaglie e polemiche politiche che divampano tra maggioranza e opposizione per i motivi più vari (non di rado, va detto, di poca importanza) nessuno abbia mai sollevato il problema della cultura e della biblioteca chiusa.
Per una città come Giulianova, che ambisce a far crescere la propria immagine turistica e qualitativa, restituire al suo ruolo quella biblioteca è irrinunciabile. La cultura non può essere trascurata né tantomeno mortificata.
Io non so esattamente da chi “dipenda” la biblioteca, a chi essa “appartiene”. So però che la Biblioteca va riaperta, per il rispetto che si deve al suo Fondatore, per quello verso i cittadini che hanno contribuito, per quello verso le migliaia di giovani che andavano lì a studiare e anche e soprattutto per rispetto verso il sapere e verso la cultura. La biblioteca appartiene innanzitutto alla città.
Per questo motivo ti ho voluto scrivere, sperando che tu voglia sostenere questa causa e farla tua con determinazione, compiendo i passi necessari per la riapertura.
Spero anche che tutte le forze politiche, culturali e sociali della città contribuiscano fattivamente a restituire a Giulianova quel bellissimo e insostituibile gioiello.
Mi scuso per il disturbo che ti ho arrecato, se te ne ho arrecato, e ti auguro buon lavoro.
Giancarlo Marinangeli