Quaranta anni or sono ci lasciava il Re Umberto II di Savoia

“18 marzo 1983/18 marzo 2023. Quaranta anni or sono ci lasciava il Re Umberto II di Savoia, a cui la politica aveva negato il desiderio di morire in Patria con alchimie che è meglio non ricordare. 《(…) non volendo opporre la forza al sopruso, ne rendermi complice del l’illegalità commessa, lascio il suolo del mio Paese (…)》(dal proclama del 13 giugno 1946).

Non dimentichiamo mai la sua signorilità,  che ha pagato con 37 anni di esilio.
È sepolto nella quiete della Abbazia di Altacomba accanto a parte dei suoi avi che fecero grande la Contea, poi il Ducato ed infine il Regno di Sardegna. In quella Savoia ove oltre mille anni or sono Umberto Biancamano, il Capostipite,  si affacciò sulla Storia.
Ad Umberto II ancora viene negata la sepoltura nel Pantheon di Roma,  luogo che la Storia ha assegnato ai Re d’Italia.
L’esempio, la vita, il regno di Umberto II non dimentichiamolo mai.”
Gianluigi Chiaserotti



DALL’ASSEMBLEA PARTE LA MOBILITAZIONE “SALVIAMO GLI ALBERI”




Replica Iat gruppo consiliare Tortoreto più: è cosa chiara che il garbo politico non appartiene al Sindaco Domenico Piccioni e all’Assessore Giorgio Ripani.

Costoro dovrebbero apprezzare la presenza in aula consigliare di una opposizione capace di offrire
argomenti meritori finalizzati a un utile per la città di Tortoreto.
E’ evidente che gli stessi non contemplano nel loro modus agendi né il confronto né, men che meno,
i rilievi critici forse anche per la scarsa preparazione tecnica da ultimo mostrata, visto che le
risposte non vengono mai fornite in Consiglio ma demandate a futura elaborazione nottetempo da
parte degli uffici che oltre a smaltire il loro lavoro devono anche supplire alla non conoscenza
tecnico/urbanistica dell’Assessore Ripani, soccorrendolo con i comunicati stampa.
La grave caduta di stile del Comunicato a firma di Ripani e del Sindaco denota una non
adeguatezza di lignaggio istituzionale che da una maggioranza cittadina dovrebbe essere naturale
aspettarsi.
Si invita il Sindaco e l’Assessore al Turismo ad una eleganza nei toni e nei contenuti soprattutto
perchè il tema non ha carattere personalistico ma ha di mira il bene della città e si rispediscono ai
mittenti le gravi mancanze di rispetto.
Ma ci rendiamo ben conto che la giovane età dell’assessore non si accompagna al savoir faire
politico. Pertanto si ritiene di non dover livellare verso il basso temi di ben altro spessore e lo
scivolone stilistico, umano e terminologico espone gli stessi ad una valutazione ponderata da
parte del sottoscritto Consigliere per le eventuali conseguenze per le loro asserzioni non solo
inopportune ma irriguardose.
Comprendiamo come opposizione la difficoltà politica del Sindaco Piccioni; è evidente che sia
ancora amareggiato dal “tradimento politico” della sua maggioranza che non gli ha consentito
neppure il supporto numerico per l’ambita carica di Presidente della Provincia.
E il Sindaco mosso da questa inconferente vis polemica scomoda addirittura vecchie questioni
riguardanti la campagna elettorale chiaro segno di mancata metabolizzazione della recente
sconfitta politica alle elezioni provinciali .
Nel merito dei rilievi a carattere giuridico, si rileva che i rimandi normativi citati dal Sindaco e
dall’Assessore – meglio dire dall’ufficio tecnico – appaiono ai Consiglieri di Tortoreto Più del tutto
fuor d’opera e si invita l’amministrazione, vana speranza, ad un tavolo tecnico con noi altri al fine
dirimere le evidenti criticità normative che sono emerse.
Sul punto indugiamo ancora.
Invero, se la discussione sulla proposta di realizzazione dello IAT fosse passata per la commissione
urbanistica e per quella consiliare, l’opposizione avrebbe esposto in quelle sedi i rilievi critici
tecnico -urbanistici , spauracchio della maggioranza, ma invece si è deciso per ragioni anche qui
ignote, di discutere la realizzazione dello Iat in commissione bilancio falcidiando qualsiasi
controllo tecnico/ normativo/ urbanistico.
Pertanto, piuttosto che annoiare i cittadini su una querelle squisitamente dogmatica della normativa
vigente, rimanendo ferma la volontà di fare chiarezza sugli aspetti meritori, nell’interesse di
Tortoreto per evitare stalli burocratici, ribadiamo che sarà nostra premura quale opposizione seria e
costruttiva mantenere ferma la nostra posizione di controllo e non presteremo il fianco a prove di
forze muscolari, irrispettose e persino infarcite da attacchi personalistici, con intenti
dissuasivi del nostro operare per la città di Tortoreto.
Invitiamo a non far scadere la Politica al rango di polemica livorosa e offensiva.

Gruppo Tortoreto Più




Un buona politica a sinistra: Assicurare pari dignità a tutti… questa è la strada per battere le disuguaglianze della destra “

Diciamo che la situazione è alquanto complessa… esistono ancora, nel variegato arcipelago della SINISTRA GIULIESE, antiche ruggini (la ruggine, si sa, può essere dannosissima), e non si sono mai realmente sopiti i conflitti tra le isole maggiori. In un simile scenario, una soluzione potrebbe essere rappresentata – come abbiamo più volte auspicato – dal superamento delle visioni, per così dire, elitarie, dei vecchi rapporti di forza, dei personalismi… come a dire, “basta con i primi della classe! Ché la classe, nel frattempo, è stata surclassata!!
     Pertanto, la Panacea dei mali di isole e isolotti, non può che essere una Pangea di valori. Per essere più chiari, sono i valori e i contenuti politici, non le sigle di partito o le personalità, a compiere la scrematura, rendendo più solide le eventuali alleanze. È la capacità di ascoltare i cittadini, intercettandone le istanze, e non gli incontri bilaterali tra dirigenti – le intese esclusivamente formali – a renderle più sincere ed efficaci.
     E soprattutto, sono… l’attenzione reale nei confronti delle fasce più deboli, delle zone considerate marginali, delle periferie esistenziali; lo “stop” verso il crescente consumo di suolo pubblico, nonché nei confronti della tendenza ossessiva alle esternalizzazioni: dopo il Verde, tra poco – vedrete – toccherà ai servizi cimiteriali; la creazione di luoghi di aggregazione; l’adesione alla democrazia partecipata e, lo ribadiamo, l’amore per il confronto, con l’abbattimento dei rapporti egemonici.
    Tutti sullo stesso piano!
Se, di contro, si continuerà con gli apparati e la rivalità tra gruppi di potere, bisticciando per accaparrarsi il consenso di quel 40% di elettori, dimenticando tutto il resto… di quella torta, non resterà che il vassoio. Il mondo sta cambiando!!!
immagine.pngUNIONE POPOLARE GIULIANOVA



GIULIANOVA. L’AMMINISTRAZIONE VUOLE ABBATTERE ALTRI ALBERI: COSÌ ARRIVIAMO A 90! PROPONIAMO UN’ASSEMBLEA PUBBLICA PER RIFLETTERE

 

Finalmente si interviene su strada e marciapiedi di via Ruetta Scarafoni e parcheggio  antistante il Liceo Scientifico. Occorreva farlo da molto tempo per garantire la sicurezza dei pedoni e il decoro urbano in ambiti molto frequentati (per la presenza di Ospedale, Piccola Opera Charitas, Liceo Scientifico).

Si comincia col primo tratto di via Ruetta  Scarafoni.  Ciò che lascia perplessi, però, è che l’amministrazione comunale ha deciso di procedere, senza indugio,all’abbattimento dei 23 pini di 50-60 anni di età esistenti sul marciapiede ad ovest dell’ospedale – el’abbattimento di altri 50 pini è annunciato nel restante tratto della via e nel parcheggio antistante il Liceo Scientifico – nonostante nella relazione del dottore forestalesia indicata la possibilità di optare per una scelta conservativa degli alberi, infatti vi si legge:

“si potrebbe valutare l’eventuale creazione di ampie aiuole che includerebbero le ceppaie sopraelevate, i cordoni e noduli radicali scongiurando i tagli che annullerebbero la stabilità arborea. L’opzione conservativa per gli alberi, potrebbe essere seguita solo se si fosse d’accordo nel ridurre la carreggiatadella strada. Qualora si decidesse ciò, le aiuole sarebbero ampie e si potrebbe valutare l’utilizzo di alveolari in cemento nelle parti calpestabili del marciapiede per favorire scambi gassosi e idrici tra il suolo, l’aria e quindi la pianta.”

 

Perché non prendere in considerazione questa possibilità?

Non è possibile ridurre la carreggiata? Magari, se necessario, creando un senso unico? La possibilità di realizzare con urgenzail necessario  marciapiede sicuro per i pedoni che devono recarsi in  ospedale esiste anche senza abbattere i pini. Perché non si valuta? Si ha timore di penalizzare il traffico? Ma non è un’urgenza anche la mobilità sostenibile che riduca l’uso delle auto con una più efficiente organizzazione del trasporto pubblico?Gli scienziati dell’IPCC (ONU) hanno dimostrato chesul nostro pianeta è necessariolimitare ben al di sotto dei 2 gradi il riscaldamento medio globale per evitare disastri ambientali e che occorre adottare un ambizioso programma di lavoro con l’obiettivo di dimezzare le emissioni globali entro il 2030: riduzione del traffico e aumento degli alberi fanno parte dei rimedi fondamentali. Quindi Giulianova va verso la sostenibilità o no?

 

Noi riteniamo che l’assessore al verde Giorgini stia procedendo, da tempo ormai, su una strada inaccettabile nella  tutela di un bene comune molto importante come quello del patrimonio verde urbano: lui la soluzione la raggiunge sempre e solo con l’abbattimento,incurante di  tutti gli altri benefici che gli alberi adulti danno all’ambiente e  alla collettività, ignorando quanto indicato dalle Linee guida del Ministero dell’Ambiente che a proposito della Gestione del rischio connesso alla presenza di alberi”dice che gli alberi offrono una vasta gamma di benefici per la società” e che occorre un“…ragionevole bilanciamento di tutti gli elementi in gioco: pubblica incolumità, godimento dei benefici, funzionalità delle alberature, rispetto degli interessi diffusi..”

 

Ci sembra evidente che l’indirizzo dato dal Ministero dell’Ambiente è quello di pensarci bene prima di abbattere un albero a meno che non sia chiaro il rischio di cedimento, perchè sono tanti i benefici che gli alberi danno, specialmente se si tratta di esemplari adulti: riduzione dell’anidride carbonica e quindi contributo alla lotta al riscaldamento globale (che è causa dei minacciosi cambiamenti climatici), produzione di ossigeno, assorbimento delle dannose (per la salute)  polveri sottili, ombreggiatura, bellezza del paesaggio, raffrescamento (anche di 2-3 gradi) della città, riduzione dell’inquinamento acustico, riparo a una grande quantità di insetti, mammiferi, uccelli, aumentando la varietà delle forme di vita etc.

 

Considerato  che c’è anche una Direttiva europeache vieta l’abbattimento degli alberi da marzo a luglio per tutelare la nidificazionedegli uccelli chiediamo di sospendere quanto deciso e di avviare una riflessionea partire da un’assemblea pubblica al Kursaal con la presenza dei cittadini, degli amministratori, degli esperti, delle forze politiche e delle associazioni ambientaliste.

 

Siamo convinti che solo con un confronto  proficuo sarà possibile individuare la migliore soluzione per la Città.

 

 

Giulianova 6 marzo 2023

 

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica

 

 




Silvi. Il Centrodestra apre la campagna elettorale.

I coordinatori provinciali dei partiti di centrodestra ed i rappresentanti locali delle forze civiche e partitiche presenti sul territorio, comunicano con soddisfazione l’apertura della campagna elettorale al cui centro è stata posta, con convinzione, la candidatura dell’attuale sindaco Andrea Scordella. Protagonisti della fase che precede le consultazioni, anche stavolta, saranno i cittadini di Silvi, con le loro esigenze e le loro istanze. Sicuri che il suo buon amministrare sarà premiato dalle urne, formuliamo al sindaco Scordella il nostro in bocca al lupo ed un affettuoso augurio di buon lavoro.

Daniele D’Amario – Commissario Provinciale

Forza Italia Marilena Rossi – Coordinatrice Provinciale Fratelli D’Italia

Jwan Costantini- Coordinatore Provinciale Lega Abruzzo

Beta Costantini – Cordinatore Provinciale Noi Moderati




A CAMPAGNA CITTA’ 30 SERVE A PROTEGGERE L’UTENZA DEBOLE MA PRIMA DI TUTTO GLI AUTOMOBILISTI STESSI VITTIME DELLA VELOCITA’

L

 

 FIAB Teramo invita tutti a partecipare al flash mob che per tutta Provincia di Teramo si terrà sabato 4 marzo 2023 al Palasport di Roseto degli Abruzzi alle ore 10:00. La Campagna #Città30Subito promossa in tutta Italia dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, ANCMA, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO ed è condivisa con associazioni locali e cittadini che sentono l’esigenza di una rivoluzione nella sicurezza stradale in ambito urbano.

La campagna #Città30Subito risponde a un’esigenza profonda di cambiamento che proviene dalle nostre strade, dai nostri centri urbani. La città 30 non è (solo) un limite di velocità ma un modo diverso di vivere lo spazio pubblico, con più sicurezza e condivisione. Uno degli scopi fondamentali della campagna è diffondere questo messaggio attraverso una serie di iniziative che nei prossimi mesi dovranno tenere alta l’attenzione sul tema.

Luca Polverini, Consigliere Nazionale FIAB: «Con #Città30Subito ribadiamo con forza che la sicurezza stradale è un’emergenza da affrontare ora e con misure adeguate. Vogliamo raggiungere quante più persone possibili per informarle di come ci sia un’alternativa migliore rispetto all’attuale mobilità urbana e di come questa alternativa sia alla portata più di quanto non si possa immaginare. Sono sempre di più le persone che rivendicano con consapevolezza il diritto a muoversi in sicurezza. Con la campagna città 30 e con le strisce ciclopedonali umane diamo ascolto a queste rivendicazioni e forniamo idee e strumenti per condurre tutti insieme una battaglia di civiltà».

 

FIAB Teramo




Azione Tortoreto. La democrazia chiama l’ammistrazione Piccioni non risponde.

Il Consiglio Comunale mandato deserto dalla maggioranza ha segnato una bruttissima pagina
della democrazia partecipativa della nostra città.
La questione posta sul tavolo è la richiesta protocollata dal consigliere D’Amelio di rinvio della
seduta data “la violazione dei diritti di democrazia partecipativa delle minoranze (…) per
mancata convocazione della conferenza dei capigruppo”.
A denti stretti la maggioranza di Piccioni ha dovuto digerire ed evadere la richiesta di rinvio del
consiglio comunale presentata dal consigliere Libera D’amelio.
La mancata convocazione, più la mancata corretta comunicazione dei punti all’ordine del
giorno, fatta a morsi e bocconi e tramite invii whatsapp, che non risultano essere canali ufficiali,
hanno costretto il Capogruppo di Tortoreto più a procedere tramite richiesta ufficiale.
Sottolinea il consigliere D’ Amelio: “Si badi bene; la conferenza dei Capigruppo non è un
orpello evitabile o intercambiabile ma è baluardo del potere/dovere dei consiglieri di
opposizione di partecipare alla vita pubblica cittadina”.
Ma i fatti curiosi non terminano qui, difatti il Sindaco Piccioni e la sua giunta, seppur presenti
all’interno del palazzo comunale durante il Consiglio, hanno preferito restare nello loro stanze
piuttosto che partecipare alla seduta.
Il presidente del consiglio, Marino Di Domenico, non appena chiusa la seduta ha subitamente
convocato la conferenza dei capigruppo.
Sarebbe stata cosa opportuna che il Sindaco sedesse tra i banchi così come anche la
maggioranza tutta, mettendoci la faccia soprattutto per rispetto dei cittadini collegati in attesa
del Consiglio. Ma a tanto non hanno degnato la cittadinanza.
La reazione dell’ amministazione è quella sotto gli occhi di tutti: la direttrice a trazione Piccioni
tira avanti verso la ermetica chiusura e si trincera nelle segrete stanze di palazzo comunale –
chissà poi se accessibili a tutti i componenti della maggioranza- in barba della partecipazione
democratica (quella sconosciuta) che si proclama.
E tant’è che si è cercato di esautorare i consiglieri di opposizione di quei sacrosanti diritti di
effettività alla formazione delle decisioni del Bene collettivo non convocando la conferenza dei
Capigruppo.
La rapidità che ha contraddistinto l’ultimo consiglio comunale del 28 febbraio resterà negli
annali di Tortoreto.




GIULIANOVA. IL CITTADINO GOVERNANTE: GIORGINI, IL CINEMA D’ESSAI A GIULIANOVA HA UNA LUNGA TRADIZIONE

Ci fa piacere sapere da un comunicato dell’amministrazione comunale che nel mese di marzo per 4 serate avremo la possibilità di vedere un film in una sala pubblica ma vorremmo dire all’assessore Paolo Giorgini che c’è poco da essere “particolarmente soddisfatti”.
Da anni Giulianova non ha più un cinema e anche questa amministrazione non ha fatto nulla perché potesse riaverlo.
Inoltre facciamo presente all’assessore Giorgini che la sua iniziativa non rappresenta una “prima volta” in quanto Giulianova vanta una lunga tradizione nell’ambito del cinema d’essai grazie alle rassegne organizzate dalle amministrazioni di sinistra degli anni ’70 – ’80 – ’90, interrottasi purtroppo con l’avvento delle amministrazioni di centro-destra di Cameli.
Le rassegne, curate dall’assessorato alla cultura, venivano inizialmente proiettate al Cinema Ideal, poi al cinema Ariston, infine al cinema Moderno.
Erano molto frequentate e richiamavano pubblico anche da fuori Giulianova, tanto che, quando la Giunta Cameli decise di non promuovere più tali rassegne, fu la stessa proprietà Ettorre a promuoverle, meritoriamente, per vari anni.
Dovrebbe essere chiaro che non c’è bisogno di “testare” per valutare se farle o meno, le rassegne di cinema d’essai vanno promosse a prescindere perché organizzarle è una scelta di civiltà che promuove ulteriormente la domanda di cinema di qualità già esistente.
Questo lo abbiamo detto più volte, inascoltati, in consiglio comunale. Persino le nostre proposte sulle rassegne del cinema d’essai all’aperto in estate sono state bocciate dall’attuale amministrazione; ma per fortuna accolte dall’Ente Porto (con la presidenza di Verticelli).
Riteniamo inoltre che i film debbano essere proiettati in sale cinematografiche e Giulianova merita un cinema. Per questo ci siamo battuti nel 2018 contro la chiusura del cinema Moderno e abbiamo presentato in consiglio comunale, invano, un ordine del giorno per la sua riapertura, perché una città civile non può non avere un cinema.
Anche negli anni scorsi si potevano trovare le vie per la riapertura ma nulla è stato fatto dall’amministrazione Costantini.
Ribadiamo, infine, che è un grave errore trasformare il Kursaal in un cine-teatro.
Il Kursaal va completato per poter continuare a svolgere più compiutamente il ruolo di centro congressi con la sua bella sala di rappresentanza che ospita tantissimi eventi ogni anno.
Una buona amministrazione avrebbe previsto la realizzazione del teatro in via Trieste nell’ambito del piano di recupero dell’ex SADAM e fatto sì che il cinema Moderno fosse di nuovo funzionante. Così non è stato.
E per noi che immaginiamo una città diversa non c’è propaganda che tenga, i danni che state facendo alla Città li vediamo tutti e li raccontiamo a tutti.



Teramo. Antonetti: mi onora il fatto che il Direttivo Comunale e il Direttivo Provinciale di Azione abbiano deciso di far proprio l’appello civico, sposando il progetto che mi vede candidato Sindaco di Teramo.

Carlo Antonetti
candidato Sindaco di Teramo

Mi onora il fatto che il Direttivo Comunale e il Direttivo Provinciale di Azione abbiano deciso di
far proprio l’appello civico, sposando il progetto che mi vede candidato Sindaco di Teramo.
Mi onora perché Azione ha voluto condividere con decisione e convinzione un progetto nuovo e
moderno che è incentrato sul rilancio della Città quale Comune capoluogo per consentire
a Teramo di poter tornare assoluta protagonista sullo scacchiere provinciale e anche regionale
sotto l’aspetto economico, culturale, sociale e sportivo.
Un progetto che richiede e pretende un ’ ampia e convinta partecipazione collettiva da parte
delle diverse e migliori energie della nostra comunità e che costituirà il fulcro e la forza
di una squadra che nasce per il raggiungimento di grandi obiettivi e successi comuni.
Ringrazio, quindi, gli amici di Azione per le parole di stima e fiducia rivolte alla mia persona
e per quella che so fin da ora sarà la loro partecipazione attiva, competente e motivata alla
costruzione del nostro programma elettorale.
RIPORTIAMO TERAMO IN SERIE A