Lettera in redazione. Basta tagli alla cultura.

Basta tagli alla cultura.

Cari governanti, basta tagli alla scuola, alla cultura, al sapere, alla ricerca, allo spettacolo, all’istruzione, bisogna investire di più e meglio.

I tagli andrebbero fatti, sulle spese militari, sulle armi, sugli sprechi clientelari, di consulenze e di appalti, subappalti, che fanno lievitare i costi a dismisura del lavoro e dei servizi, tagli su spese e sprechi di tanti dirigenti, di aziende di enti pubblici e privati, con stipendi d’oro, milionari. Poi ci vorrebbe una vera lotta all’evasione fiscale, alla fuga illegale di ingenti capitali all’estero, andrebbe messo in atto una strategia seria su tutto il territorio nazionale, per combattere tutte le forme di illegalità, entrerebbero nelle casse dello stato, soldi per poter investire nella produzione di cultura e di lavoro per i giovani.

Qualcuno del governo in carica, ha detto che con la cultura non si mangia, io invece dico, che il miglior investimento per una società, per il proprio paese, per il proprio futuro, è nella cultura, nella scuola, nella formazione, nel sapere, nella ricerca.

Per quanto riguarda gli insegnanti di ogni ordine e grado, vanno trattati meglio da chi ci governa, i precari invece di licenziarli, andrebbero gradualmente passati di ruolo, garantendo il buon funzionamento di tutta la scuola, che ce ne siano un numero sufficiente di quelli di sostegno, in classi disagiate, che le classi non siano super affollate, massimo 25 studenti per classe. Lasciatemi che dica a lor signori che stanno al governo, che i precari è una parte migliore della società, le parti peggiori sono altre, le mafie, le corruzioni, il malaffare, le falsità, le disonestà.

Per gli insegnanti ci vogliono retribuzione più adeguate al loro impegno, va premiato il merito, programmi di lavoro su progetti obiettivi, premi di produttività, per chi si impegna di più e che si tiene aggiornato, chi mette in atto programmi per il diritto allo studio, che diano il massimo per promuovere la scuola, gli studenti, la formazione, il sapere , la cultura, l’istruzione, per far si che ci siano meno bocciati e meno abbandoni, con l’obiettivo di promuovere studenti con una preparazione sempre più elevata.

I genitori degli studenti, secondo me devono essere più protagonisti, all’ interno degli organi collegiali della scuola. Partecipare di più, portare le proprie idee, le proprie proposte, suggerimenti, per contribuire a migliorare la scuola, il mondo della cultura, instaurare un confronto costruttivo e propositivo, con gli insegnanti. Gli organi collegiali della scuola, è uno spazio democratico conquistato, bisogna utilizzarlo al meglio, oltre che essere un arricchimento culturale personale, contribuirebbe a dare una mano per migliorare la scuola, sicuramente sarebbe un bene per i nostri figli.

Cari studenti di ogni ordine di scuola, siate attivi, siate protagonisti del vostro futuro, adoperate tutti i mezzi democratici a disposizione, per far sentire la propria voce, le vostre idee, le vostre proposte, le vostre ragioni, dialogo e confronto costruttivo con tutti, in T.V, radio, manifestazione pacifiche, stampa, internet, telefonini, dovete essere più impegnati all’interno del mondo della scuola, per costruire un futuro migliore, pieno di valori veri, di cultura, di sapere, di creatività, un mondo in cui finita la scuola, tutti possano avere un posto di lavoro dignitoso.

Cari cittadini, tutti insieme alziamola testa, facciamo sentire la nostra voce, se non ora quando?

Assieme alla società civile, alle associazioni di volontariato, ai sindacati, diamoci con coraggio da fare, con più impegno, con più responsabilità, la ricchezza della democrazia e la partecipazione, per contribuire a costruire una scuola, un istruzione, all’altezza di una società complessa e moderna, promuovere il diritto allo studio e sia garantito a tutti i cittadini, promuovere la cultura, il sapere, la ricerca, in tutte le direzioni, battersi perchè ci siano meno tagli e più investimenti, in ogni settore in ogni luogo della nostra bella Italia, come punto robusto e sano riferimento abbiamo la nostra meravigliosa costituzione italiana, che è una delle migliori del mondo.

Francesco Lena




Lettere in redazione. L’Italia peggiore

L’Italia peggiore

Gentile Ministro Renato Brunetta vorrei spingerla a rivedere il suo pensiero rivolto al mondo del precariato.
Queste persone vivono una condizione professionale straordinariamente confusa, in pratica lavoranti in cerca di risposte in grado di ammortizzare ogni paura: “lavoro, salario, sostentamento della propria famiglia”.
Gentile Mini…stro Renato Brunetta, il precariato da lei definito “l’Italia peggiore” è ancora sotto shock a causa delle sue affermazioni.
Desidero ricordarle (ma non serve), quanto il precariato sia un fenomeno da studiare, analizzare e tentare adeguati e propositivi provvedimenti.
Ma al contrario di ogni buona intenzione lei continua ad offendere chiunque sempre ed ovunque: “ impiegati statali, magistrati, artisti, docenti e studenti”, in questo caso a suo dire una folla fannullona.
Ricorda la sua battaglia contro il fannullone Michele Placido….?
Egregio Ministro Roberto Brunetta confesso d’aver ascoltato le risposte rivolte alla conduttrice Lilli Gruber, mi creda l’intervista ha stravolto tra l’altro gran parte dei suoi stessi sostenitori.
Vorrei concludere questa mia, ricordandole che da sempre il lato peggiore che possa mostrare l’Italia ( e non solo), è rappresentato da poteri occulti come logge massoniche, poteri forti come lobby, poteri illegali come mafia, camorra e similari.
Caro Ministro Renato Brunetta non comprendo la sorgente di un abbaglio tanto grave….!
Forse se è in buona fede lei è sicuramente stressato a causa della seconda “sberla” elettorale, viceversa se è cosciente delle sue affermazioni beh…
l’Italia peggiore la può cercare ed individuare altrove, magari lei sa bene dove.
Simpaticissimo Ministro Renato Brunetta, termino con un semplice consiglio, in futuro non offenda nessuno e sia più educato nei confronti di chi comprensibilmente difende il proprio salario….

Giovanni lafirenze




Lettere. Carissimi, prima di lasciarvi alla lettura dei messaggi

Carissimi, prima di lasciarvi alla lettura dei messaggi, che vi invio con ritardo, vorrei comunicarvi che durante questo periodo estivo l’uscita di Voci dell’Anima subirà alcuni cambiamenti. Il numero di giugno, invece del 15, uscirà alla fine del mese, mentre quello di luglio verrà accorpato al numero di agosto. Ultimamente ho notato una scarsa partecipazione e un esiguo invio di contributi, per questo vorrei sollecitare quanti di voi ne hanno il desiderio a unirsi al gruppo dei collaboratori della rivista,
Grazie di cuore

Messaggio del 25 maggio 2011Cari figli, la mia preghiera oggi è per tutti voi che cercate la grazia della conversione. Bussate alla porta del mio cuore ma senza speranza e senza preghiera, nel peccato e senza il sacramento della riconciliazione con Dio. Lasciate il peccato e decidetevi figlioli, per la santità. Soltanto così posso aiutarvi, esaudire le vostre preghiere e intercedere davanti all’Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”   Carissimi, quando ho letto questo messaggio mi sono immaginata la Madonna che appariva a Medjugorje ai veggenti, ma non solo… Ho pensato alla Madonna che è apparsa a Lourdes, a Fatima e in tutti gli altri angoli della Terra dove si è degnata di apparire e di farsi vedere da più persone. Questo è un messaggio che non ha tempo, sono parole custodite nell’anima della Madonna in ogni sua singola apparizione durante tutta la storia dell’umanità. Il perché è semplice. Quando la Madre di Dio si trova davanti a una moltitudine di quei figli che le sono stati dati da Gesù, mentre era sulla croce, non può che guardare nei loro cuori e vedere che spesso vanno in pellegrinaggio a chiedere grazie, senza essere in grazia di Dio. Ecco, dunque, che ci indica la sola via, quella della riconciliazione, che sola può avvicinarci a Dio e metterci nella condizione di chiedere e di pregare.   Ave Maria     Messaggio del 2 giugno 2011 ( Mirjana ) Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi. Con cuore aperto domandatevi sinceramente se desiderate il Dio Vivente o volete metterlo da parte e vivere secondo il vostro volere. Guardatevi intorno, figli miei, e osservate dove va il mondo che pensa di fare tutto senza il Padre e che vaga nella tenebra della prova. Io vi offro la luce della Verità e lo Spirito Santo. Sono con voi secondo il piano di Dio per aiutarvi affinché nei vostri cuori vinca mio Figlio, la Sua Croce e Risurrezione. Come Madre desidero e prego per la vostra unione con mio Figlio e con la sua opera. Io sono qui, decidetevi! Vi ringrazio!”   Carissimi, in questi tempi multimediali e “mediati”, dove la comunicazione viene filtrata, le informazioni accuratamente selezionate affinchè tutto passi della cultura della morte e nulla del bene e dell’amore, la Madonna si pone al di sopra di tutti i più potenti mezzi di comunicazione oggi in uso. Nessuno di questi, infatti, è in grado di parlare al cuore dell’uomo, di interrogare, cioè, quella parte più vera e più profonda di sé. L’uomo può farlo solo alla luce dello Spirito Santo. La Pentecoste ormai è vicina e la Madonna, ancora una volta, ci indica la strada giusta da percorrere per giungere alla verità, mettendoci al contempo in guardia contro le allucinazione del mondo.   Ave Maria   Annarita Petrino
www.mooncity.it

“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux

“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi





Lettera. GIULIANO PISAPIA E LUIGI DE MAGISTRIS SINDACI Emanuela Medoro

GIULIANO PISAPIA E LUIGI DE MAGISTRIS SINDACI

Emanuela Medoro

Che frana! La nottata buia si avvicina all’ alba di un giorno nuovo e speriamo che chi dovere non commetta troppi  passi falsi. E’ doveroso esprimere ora alcuni ringraziamenti.

Un sentito ringraziamento per  Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris , che hanno avuto la sensibilità di captare e rappresentare i sentimenti di tanta gente negletta, dimenticata e messa a tacere nella notte del berlusconismo, iniziata a Milano: i dimenticati delle periferie, i giovani disoccupati, i licenziati, i professori precari a perenne caccia di una cattedra da cui svolgere il  proprio lavoro, i ricercatori emigrati all’estero, i lavoratori stranieri, necessari nei cantieri e nelle fabbriche ma nello stesso tempo combattuti perché portatori di culture altre, precari e sottopagati in nome del profitto di pochi, ed infine tutti quelli, giovani e meno giovani, che sono stanchi di sentire quotidiani attacchi feroci da parte di un presidente del consiglio che ha ostinatamente e sempre pensato e parlato contro una metà dell’Italia, per cancellarla per sempre ed impedirle di esistere, divertito da olgettine, Noemi, D’Addario e Ruby. “Mio nonno aveva le amanti, ma non le faceva ministro!” ha detto Alessandra Mussolini, un grazie anche lei per questo utile contributo. “La sinistra non si lava. Puzza”. Frase esplicita, senza dubbio rappresenta la cultura dell’emittente e dei riceventi plaudenti. No comment! Da rimpiangere il politichese delle “convergenze parallele”.

Un grazie sentito ad un’altro Giuliano, Giuliano Amato che come Presidente della Commissione per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ci ha spiegato bene, da vero luminare del Diritto Costituzionale, ed una volta per tutte, il significato profondo della parola federalismo. Disse durante una trasmissione in televisione, cito a memoria, che in Europa ci sono due modelli di federalismo. Quello svizzero, che con un complesso e delicato meccanismo di rapporti fra poteri locali e potere centrale, consente lo sviluppo delle comunità locali nell’unità dello stato svizzero. C’è poi il modello belga, che separa i fiamminghi dai valloni. E G. Amato aggiunse che il Bossi farebbe bene a chiarirci una volta per sempre quale dei due federalismi vuole. Sì, al modello che unisce, no, a quello che separa.

Grazie agli studenti del liceo di Cassino che, in una gelateria di Roma,  hanno avuto il coraggio da cantare in coro un Fratelli  d’Italia al Senatur della Padania  ed a suo figlio.

Grazie anche a Barack Obama, le sue parole una luce lontana, ma visibile anche dall’altra parte dell’oceano.

Per concludere un grazie che riassume in sé, al di sopra di tutti i precedenti, al Presidente Giorgio Napolitano per la partecipazione alla messa di commemorazione delle vittime nel secondo anniversario del terremoto de L’Aquila,  per le misurate, sentite e spesso addolorate esternazioni riguardanti lo scadere sempre più in basso della vita politica nelle istituzioni nazionali, autentico difensore e custode della Costituzione del  1946,  come è stata voluta e costruita dai padri fondatori, che dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, contro tutti i tentativi  di stravolgimento, fantasiosi e potenzialmente dannosi.

emedoro@gmail.com 30maggio 2011.




Teramo. I PerDavvero “contro” la politica del Presidente del Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga,

Arturo Diaconale, Presidente del Parco nazionale Gran Sasso Monti
della Laga, ha dichiarato con una battuta che occorre risvegliare il
gigante che dorme affinché possa spargere le sue virtù salvifiche su
tutto il territorio teramano. Osiamo pensare che il Gigante in un
momento di dormiveglia abbia ascoltato l’Illustre Presidente e dopo
una veloce stropicciatina agli occhi abbia dato uno sguardo laggiù a
valle e, assai scocciato, sia tornato tranquillamente a immergersi nel
suo eterno sonno. Non deve essergli piaciuto per niente osservare la
piazza vuota dei Martiri della Libertà del capoluogo, i gazebo belli, scenografici e
ben architettati, ma privi di quella piccola economia che fiorisce
all’ombra del gigante, rimasta invece lassù dove l’aria e più buona e
la gente orgogliosa vuole essere rispettata. Caro Diaconale, lasci
stare il gigante che dorme, egli sta bene così, da sempre sa che tanti
gli vogliono bene e che la sua immagine non può essere sfruttata per
operazioni di lifting e per effetti annuncio, per politiche di
divisione che certamente non aiutano la nostra provincia.

I PerDavvero




Roma. segnaliamo la pubblicazione dell’ultimo numero della nostra newsletter: Knowledge Addiction.

Gentile Collega,

sempre nella speranza di fare cosa gradita, anche questo mese, segnaliamo la pubblicazione dell’ultimo numero della nostra newsletter: Knowledge Addiction.

Il numero di Maggio è stato dedicato al peso che “il caso” può avere nel successo (o meglio, nel determinare la felicità) professionale di una persona e quali sono le capacità individuali che ci possono aiutare.

In altri termini: la Teoria della Casualità Pianificata di John D. Krumboltz della Stanford University.

Secondo il noto professore, il caso da elemento di incertezza, da vincolo, può trasformarsi in una risorsa, un’opportunità, ma solo se possediamo cinque, speciali, competenze.

Non vogliamo anticipare troppo il contenuto della newsletter e invitiamo – chi lo vorrà – a scoprire quali sono queste cinque competenze, visionando o scaricando il file PDF di Knowledge Addiction direttamente dal nostro sito Internet, all’indirizzo: http://www.eulabconsulting.itDa questo mese, Knowledge Addiction non sarà più trasmessa in allegato, poiché – attualmente – i nostri iscritti sono circa 43.000 e questo rende difficoltoso trasmettere a tutti il tradizionale file PDF in allegato, senza creare – anche presso i server degli iscritti – alcuni problemi tecnici.

Tramite il nostro sito Internet o dal sito dedicato alla newsletter (www.knowledgeaddiction.it) è possibile visionare e scaricare i precedenti numeri (in formato PDF).
A coloro che ci hanno inviato le numerose richieste di approfondimento circa il tema della resilienza (a cui era stato dedicato il numero 1 di Knowledge Addiction), anche se non è nello stile della nostra newsletter recensire iniziative editoriali, vogliamo segnalare la disponibilità in libreria del volume, edito da Carocci: Valutare la resilienza. Teorie, modelli e strumenti. I diritti d’autore del volume sono stati devoluti – dagli autori – a Ryder Italia Onlus.

A tutti, vogliamo augurare una buona lettura della nostra newsletter.

Qualora, per qualsiasi motivo, non ritesse opportuno ricevere la nostra newsletter, cliccando su unsubscribe sarà immediatamente eliminato dal nostro elenco e non riceverà più nessuna nostra comunicazione.
Lo staff di Eulab Consulting

Eulab Consulting s.r.l.
Via San Tommaso d’Aquino, 66 ▪ 00136 Roma
Ufficio: +39.06.97616075 ▪ Fax: +39.06.97619567




Giulianova. Lettere: Carissimi ho caricato il pdf di Voci sul sito per chi volesse scaricarlo, altrimenti potete leggerlo online all’indirizzo segnalato. Un caro saluto Annarita Petrino

Carissimi
ho caricato il pdf di Voci sul sito per chi volesse scaricarlo,
altrimenti potete leggerlo online all’indirizzo segnalato. Un caro saluto
Annarita Petrino
www.mooncity.it
“Allora ho voluto far abitare la mia anima in Cielo, perché guardasse le cose della terra solo da lontano.”
Teresa di Lisieux
“Ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra vacillanti del suo ineffabile corpo”
Santa Chiara D’Assisi



Carissimi, è online il numero 47 della rivista cristiana online Voci dell’Anima, che potete leggere direttamente a questo link:

Carissimi, è online il numero 47 della rivista cristiana online Voci dell’Anima, che potete leggere direttamente a questo link:
http://www.scribd.com/doc/55553835/Voci-Dell-Anima-n-47
Eccoci in pieno mese di maggio, un mese a me molto caro per diversi motivi. Primo perché è il mese dedicato alla Madonna, secondo perché in questo mese ricorre il mio anniversario di matrimonio (il secondo) e poi perché fioriscono le rose, che sono i fiori più belli, ma anche quelli con le spine e, quindi, i più difficili da cogliere. Ogni volta che ricevo una rosa, mi pungo e mi chiedo: perché un fiore tanto bello ha le spine? Vi siete mai chiesti cosa significa cogliere le rose nella vita di tutti i giorni? Qui ci viene in aiuto la Madonna, che ha avuto grandi grazie nella sua vita, ma anche tante spine. Ecco perché la rosa è il suo fiore. Quindi ogni volta che cogliamo una rosa nella nostra vita, dobbiamo tenere presente che ci sono anche le spine. Tutte le cose belle costano fatica, perché solo la fatica e la puntura delle spine possono farci apprezzare la bellezza e il valore di quello che abbiamo davanti. Quando questo non accade, ecco che la rosa viene spogliata di tutta la sua bellezza, calpestata, rovinata… per sempre. Non la si può ripiantare, non la si può rimettere nel terreno sperando che torni a fiorire… non si può. E quante volte calpestiamo questi bellissimi fiori di cui la Madonna semina il nostro cammino. Non ce ne accorgiamo, li calpestiamo, oppure li cogliamo e, irritati dalle spine e dalla fatica che esse rappresentano, li gettiamo via. Oppure cerchiamo di coglierli senza le spine, perché sia tutto più facile e più bello… apparentemente, ma si tratta di un’apparenza che inganna e non lascia scampo. Non esistono rose senza spine, come non esistono cose davvero bello conquistate senza fatica. Pensiamo alla vita e immaginiamo che essa sia una rosa. La vita costa fatica, impegno, sudore della fronte. Pensiamo alla nostra di vita. Veniamo al mondo e proviamo dolore, cresciamo lottando per diventare persone adulte e sane, lottiamo per non essere sopraffatti da questo mondo. Poi cerchiamo a nostra volta di dare la vita. Le donne partoriscono con dolore, i genitori allevano i figli con amore, ma l’amore costa impegno, ogni tipo di amore autentico. Quando la vita sta per giungere al suo termine, ancora una volta ci dobbiamo impegnare per accudirla. La vita nascente, la vita in itinere e quella che si va spegnendo sono tutte rose con le spine, che costano impegno e fatica. Se togliamo le spine a queste rose non rimane niente, solo un pallido riflesso di vita. Togli le spine alla vita nascente ed essa verrà abortita nel grembo materno. Togli le spine alla vita in itinere e si penserà che debba essere vissuta con gli occhi puntati a una morte decisa, purchè sa senza sofferenza. Togli le spine alla vita che si va spegnendo e ci si affretterà a spegnerla, credendo che non valga la pena di essere vissuta. E la splendida rosa perde i suoi petali, viene rovinata per sempre. Non la si può più rimettere nel grembo materno, perché continui a crescere. Non le si può più restituire quell’alone di mistero che ha sempre avuto. Non si può più fare in modo che arrivi alla sua naturale conclusione. Abbiamo perso la stima per la vita così come essa è stata concepita. La vogliamo semplice, facile, senza fatica, senza impegno, senza sudore… senza spine. Una vita che ci conduca a una morte “degna”! Di che cosa poi? Abbiamo per la stima per l’esistenza di tutte le cose, dagli animali, ai vegetali, ai minerali. Abbiamo perso il rispetto, infine anche di noi stessi. Invertiamo la rotta e torniamo a contemplare la bellezza delle rose con le spine, impariamo ad apprezzarne le qualità e la preziosità, perché esse sono metafore di tutte le cose belle che riempiono le nostre giornate e che ci ostiniamo ad ignorare.   Vorrei rivolgere uno speciale ringraziamento a Daniela Sellini per avermi prestato la sua opera sulla Madonna per la copertina di questo numero.   Un caro saluto   Ave Maria   Annarita Petrino
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Lettere. Annarita Petrino: Messaggio del 2 maggio 2011 ( Mirjana )

Messaggio del 2 maggio 2011 ( Mirjana ) Cari figli, Dio Padre mi manda affinché vi mostri la via della salvezza, perché Egli, figli miei, desidera salvarvi e non condannarvi. Perciò io come Madre vi raduno attorno a me, perché col mio materno amore desidero aiutarvi a liberarvi dalla sporcizia del passato, a ricominciare a vivere e a vivere diversamente. Vi invito a risorgere in mio Figlio. Con la confessione dei peccati rinunciate a tutto ciò che vi ha allontanato da mio Figlio ed ha reso la vostra vita vuota e infruttuosa. Dite col cuore “sì” al Padre ed incamminatevi sulla strada della salvezza su cui Egli vi chiama per mezzo dello Spirito Santo. Vi ringrazio! Io prego particolarmente per i pastori, perché Dio li aiuti ad essere accanto a voi con tutto il cuore.”   Carissimi, ho ascoltato questo messaggio su Radio Maria e la frase che mi ha colpito di più è questa: “desidero aiutarvi a liberarvi dalla sporcizia del passato, a ricominciare a vivere e a vivere diversamente”. L’ho sentita mia, rivolta alla mia storia e alla mia persona. Ho ricominciato a vivere e a vivere diversamente proprio dopo l’incontro con Maria, per questo so quanta verità si nasconde dietro questa frase. È un messaggio pieno di speranza, perché Maria è stata mandata qui da Dio ad annunciare la salvezza e la chiamata di Dio attraverso lo Spirito Santo. Guadiamo la bellezza della scena dipinta da queste parole: Colei che ha ricevuto l’Annunciazione e che ha concepito per opera dello Spirito Santo, ora è stata mandata ad annunciare l’opera dello Spirito. È un cerchio che si chiude intorno a quanti desiderano salvarsi e dunque rinunciare a tutto ciò che li ha separati da Dio. E se pensiamo che questo messaggio ci è stato dato proprio all’inizio di un mese dedicato alla Madonna e che è, dunque, ricco di grazie, come non possiamo sentirci confortati?   Ave Maria   Annarita Petrino   Annarita Petrino
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Teramo. Lettera: I “disservizi” della ASL di Teramo

I “disservizi” della ASL di Teramo

Il Consigliere di maggioranza del Comune di Teramo, Pasquale Tiberii, a seguito di un’esperienza personale legata a questioni familiari, è venuto a conoscenza di una serie di problematiche relative al Servizio di Medicina Legale e al Servizio di Riabilitazione della ASL di Teramo.

Nello specifico, con il frequentare suddetti uffici, relativamente all’iter delle pratiche per il riconoscimento dell’invalidità civile, è stato riscontrato un “disservizio”: è emerso, infatti, che, nonostante certificazioni di medici di famiglia attestanti l’intrasportabilità del malato per gravi condizioni di salute, gli uffici addetti hanno proceduto alla convocazione dinnanzi alle Commissioni competenti creando ulteriori problematiche in quanto, soprattutto negli orari mattutini (dalle 8 in poi), è risultato alquanto difficile lo stesso reperimento dei mezzi di trasporto per i non deambulanti. Tutto questo nonostante la possibilità prevista dalla legge relativamente alle visite domiciliari da parte delle commissioni mediche.

Il Consigliere è stato investito, oltre alla propria esperienza personale del problema, da numerosi cittadini i quali hanno addirittura rappresentato situazioni limite con persone molto anziane, sofferenti e colpite da ictus nella maggior parte dei casi, costrette a doversi recare presso gli uffici della ASL.

Non può non stigmatizzarsi questo “modus operandi” che quantomeno, da un punto di vista morale, determina un aggravamento delle sofferenze di cui soffrono queste persone oltre al forte disagio soprattutto per quelle persone sole e che non possono contare sul fondamentale sostegno dei familiari.

Al riguardo il Consigliere ha esposto detto problema al professor Giustino Varrassi, Direttore Generale della ASL, il quale ne ha preso prontamente atto garantendo un celere intervento effettuati i dovuti accertamenti.

Analogamente, nel medesimo incontro, il consigliere ha evidenziato, altresì, il ritardo con cui vengono eseguite le visite neurologiche da parte del Servizio di Riabilitazione onde ottenere l’autorizzazione ai cosiddetti presidi (pannoloni, materassini antidecubito ecc.): infatti, sempre per l’esperienza personale vissuta, il Consigliere ha avuto modo di verificare le “lungaggini” (per usare un eufemismo) nell’iter di autorizzazione.

Anche rispetto a tale problematica il professor Varrassi, nel prenderla in debita considerazione, ha garantito un suo intervento, rispetto al quale il Consigliere formula i suoi più sentiti ringraziamenti nella convinzione che ciò avvenga con una certa celerità nell’interesse primario dei cittadini e della stessa ASL.

Il Consigliere

Pasquale Tiberii