Teramo, Concorso Letterario Nazionale “Con il SENnO di poi” – scadenza prorogata al 30 Giugno

 

“Con il SENnO di poi” è l’audace, ma significativa, denominazione del contest letterario promosso dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE BON TON DI BELLANTE (Teramo), da un’idea di Anna Di Paolantonio, per affrontare in maniera “differente” il difficile tema del tumore al seno, in collaborazione con l’ARTEMIA NOVA EDITRICE e la web agency
L&L COMUNICAZIONE.

Le paure, le ansie e le difficoltà vissute, i sogni i desideri e le aspettative che si consolidano durante la malattia, costituiranno il filo conduttore di una selezione di racconti che ARTEMIA NOVA EDITRICE si pregerà di dare alle stampe in una inedita e prestigiosa raccolta antologica.

Gli uomini e le donne, che direttamente o indirettamente, hanno convissuto con questa patologia, potranno raccontare le loro esperienze, diventando così i genuini protagonisti di un viaggio introspettivo, imprevedibile e vero.
Esorcizzare il tumore al seno attraverso la scrittura, per raccogliere e divulgare in modo alternativo le informazioni, costituisce una più che valida motivazione per partecipare, con la sensibilità richiesta dall’argomento, al concorso “Con il SENnO di poi”.
Parte del ricavato ottenuto con la vendita dell’opera sarà devoluta in beneficienza ad associazioni che operano nel settore e che aderiscono al progetto.

REGOLAMENTO 2018
1. L’Associazione Bon Ton, Artemia Nova Editrice s.r.l. e L&L Comunicazione, indicono il concorso letterario “Con il SENnO di poi” finalizzato alla selezione di 20 racconti inediti.
2. Le 20 opere selezionate saranno raccolte in un pregiato volume antologico. L’editore ne curerà la grafica, la pubblicazione e la promozione.
3. La partecipazione al concorso, completamente gratuita, è aperta a tutti senza alcuna distinzione di età, sesso e cittadinanza.
4. Il concorso è rivolto a chiunque abbia il desiderio di esternare per iscritto le esperienze e le vicissitudini vissute a vario titolo per causa del tumore al seno.

CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE

5. I componenti della commissione esaminatrice, gli organizzatori, e i loro familiari non possono partecipare al concorso.
6. La partecipazione al concorso da parte di un gruppo di persone (es: una classe scolastica, etc.) richiede, oltre ai dati relativi al gruppo (indicazione scuola di appartenenza, classe, etc.) anche la designazione di un referente maggiorenne il nominativo del quale andrà riportato nella scheda di iscrizione.
7. L’iscrizione al concorso di un autore minorenne implica l’autorizzazione alla partecipazione espressa da chi esercita la patria potestà; il nominativo di quest’ultimo andrà riportato nella scheda di iscrizione (è richiesto l’invio di una fotocopia di un valido documento di riconoscimento della persona che esercita la patria potestà).
8. Oggetto del concorso letterario “Con il SENnO di poi”, è la redazione di un testo breve, scritto in lingua italiana, di n. 6/8 cartelle di 30 righi ciascuna, redatto con carattere tipografico (Times New Roman, corpo 12).
9. I partecipanti sono liberi di utilizzare nella scrittura del testo (elaborato), qualunque tipologia di tecnica narrativa e genere letterario, purché le tematiche proposte siano, a qualunque titolo, oggettivamente riferibili alla patologia del tumore al seno.
10. Ciascun partecipante può presentare al concorso un solo elaborato. Non saranno prese in considerazione versioni successive di elaborati già inviati.
11. Non verranno accettati elaborati redatti con formati stilistici differenti da quelli indicati o eccedenti le dimensioni richieste.
12. Saranno esclusi dal concorso elaborati che contengono, ad insindacabile giudizio della commissione esaminatrice, argomenti o forme di linguaggio contrari alla morale pubblica.
13. Verranno esclusi gli elaborati i contenuti dei quali possono, a discrezione dell’organizzazione e della commissione esaminatrice, esporre in qualunque modo, gli organizzatori stessi e i terzi a contenziosi legali o che possono risultare lesivi della loro immagine.
14. I racconti proposti dovranno essere inediti, non devono essere stati quindi pubblicati in precedenza su carta (libri, giornali, quotidiani, magazine…) o web (Q.O.L. siti, blog, piattaforme letterarie…)
15. I partecipanti si rendono garanti della proprietà del materiale presentato. Di eventuali plagi risponderanno personalmente gli autori stessi.
16. I partecipanti dovranno inviare gli elaborati nel formato digitale pdf. o docx, all’indirizzo e-mail info@artemianovaeditrice.it entro e non oltre mercoledì 30 giugno 2018 (farà fede la data di invio della e-mail).
17. Unitamente al file elaborato i partecipanti invieranno, pena l’esclusione dal concorso, la
scheda di iscrizione (Allegato A) debitamente compilata in tutte le sue parti.
18. Il mancato invio di tutti dati richiesti (file elaborato, scheda d’iscrizione compilata in ogni sua
parte) o l’invio oltre il termine sopra indicato, comporterà l’automatica esclusione al concorso.
19. Le opere in concorso saranno valutate da una commissione esaminatrice (Giuria del concorso)
composta da esperti, docenti e personalità del settore.
20. Il numero e i componenti della commissione esaminatrice, (presidente di Giuria e giurati)
nominati dall’organizzazione, verranno resi noti alla scadenza del bando (20 giugno 2018) sul
sito web della casa editrice Artemia Nova Editrice (www.artemianovaeditrice.it ) e sulla pagina
del suo profilo facebook (www.facebook.com/artemianovaeditrice).
21. I giudizi della commissione esaminatrice sono inappellabili e insindacabili.
22. La commissione esaminatrice, potrà, a sua propria discrezione, rendere pubbliche, le motivazioni che hanno portato alla selezione degli elaborati.
23. L’esito della selezione sarà pubblicato sul sito web della casa editrice Artemia Nova Editrice e sulla pagina del suo profilo facebook entro venerdì 7 Settembre 2018. Gli autori selezionati saranno avvisati anticipatamente tramite e-mail.
24. L’opera finale contenente i racconti selezionati sarà presentata alla stampa e al pubblico durante il mese di ottobre 2018 (mese della prevenzione del tumore al seno).
25. Le date e i luoghi delle cerimonie di presentazione dell’opera e degli autori finalisti saranno comunicati attraverso le pagine del sito web/profilo facebook dell’editore Artemia Nova Editrice. I finalisti saranno avvisati per tempo tramite e-mail.
26. Tutte gli elaborati pervenuti rimarranno di proprietà dell’editore Artemia Nova Editrice srl.
27. I partecipanti riconoscono all’organizzazione il diritto di riprodurre in toto o in parte le loro opere su cataloghi, manifesti, pieghevoli, giornali o altri stampati nonché su qualsiasi altro supporto (cartaceo e/o elettronico) utile alla realizzazione e alla promozione di future iniziative editoriali o socio-culturali.
28. Gli autori partecipando al concorso rinunciano a qualsiasi pretesa economica o di natura giuridica in ordine ai diritti d’autore.
29. Ciascun autore conserverà la paternità della propria opera e, laddove questa sarà riprodotta sarà sempre citato il nominativo.
30. A tutti i 20 autori finalisti l’editore Artemia Nova Editrice farà dono di n. 3 copie dell’opera finale pubblicata.
31. Ai 20 finalisti sarà donato un bracciale “Porte Bonheur” in argento e pietre dure, ispirato alla cristalloterapia, omaggio della Gioielleria “Scrigno dei Desideri” di Corropoli (Te).
32. La partecipazione al concorso implica l’automatica accettazione integrale di tutte le norme contenute nel presente regolamento e l’accettazione del D.Lgs. n. 196/03 sulla privacy.
33. L’organizzazione non sarà tenuta a fornire spiegazioni sulla corrente gestione del concorso e sui criteri di valutazione delle opere.
34. L’organizzazione si riserva, il diritto di apportare le variazioni al regolamento che dovessero essere introdotte per causa di forza maggiore. Tali variazioni saranno prontamente pubblicate sulla pagina del profilo facebook della casa editrice.
35. All’organizzazione spetta la determinazione finale su quanto non espressamente previsto nel presente regolamento.
Tutte le fasi del concorso possono essere seguite sulla pagina facebook della casa editrice.

ASSOCIAZIONE BON TON ARTEMIA NOVA EDITRICE L&L COMUNICAZIONE
Anna Di Paolantonio Maria Teresa Orsini Luisa Ferretti

SCHEDA DA COMPILARE PER PARTECIPARE AL CONCORSO

Ufficio Stampa – Artemia Edizioni
ufficiostampa@artemianovaeditrice.it
www.artemianovaeditrice.it
Info line: 347.5364795




Teramo. Attesa per la presentazione de L’ABRUZZO TERAMANO NEL TARDO MEDIOEVO E IN ETA’ MODERNA

Martedì 26 giugno, alle ore 18, presso l’Archivio di Stato di Teramo (Via Cesare Battisti 55, Teramo), si terrà l’attesa presentazione del libro dello storico Luciano Artese dal titolo L’ABRUZZO TERAMANO NEL TARDO MEDIOEVO E IN ETA’ MODERNA (Ricerche&Redazioni, 2018)

Introdurranno l’incontro la dott.ssa Carmela Di Giovannantonio, direttore dell’ Archivio di Stato di Teramo, e il prof. Luigi Ponziani, direttore della collana editoriale “Storia” presso Ricerche&Redazioni.

A presentare il volume la prof.ssa Fausto Gallo, ordinario di Storia moderna all’Università degli Studi di Teramo.

Sarà presente l’Autore

IL LIBRO

Terzo titolo della collana “Storia” diretta da Luigi Ponziani per Ricerche&Redazioni, il volume di Artese delinea un quadro d’insieme della vita culturale e sociale dell’Abruzzo teramano tra XV e XVI secolo. Documenti, in gran parte inediti, gettano nuova luce su particolari momenti storici e sulla vita e l’opera di personaggi particolarmente significativi per il ruolo rivestito e i significativi contatti avuti, con un’attenzione particolare alla controversa fortuna di Muzio Muzii. Gli studi presentati, pur non pretendendo di costituire una storia sistematica, assumono una loro unitarietà, sia perché si riferiscono a un territorio di confine percepito omogeneo dagli uomini di quei secoli, sia perché vengono sottolineati momenti di apertura verso culture e mondi diversi, italiani ed europei.

L’indice del volume.
– La Famiglia Melatini: lineamenti di storia.
– Un Umanista abruzzese alla corte della regina d’Ungheria.
– La percezione del paesaggio teramano in Età moderna.
– Disavventure veneziane di mercanti teramani.
– Perché Campli non si debba erigere in Città.
– I fratelli Faci tipografi oltre i confini.
– Giacinto Pannella e l’edizione dei Dialoghi della storia di Teramo di Muzio Muzii.




L’Ass.ne culturale Nuove Sintesi, presenta il libro “Il Segreto della Moneta” edizioni Solfanelli

L’Ass.ne culturale Nuove Sintesi, in collaborazione con la “SCUOLA DI STUDI GIURIDICI E MONETARI GIACINTO AURITI”, invita alla prima presentazione ufficiale del libro “IL SEGRETO DELLA MONETA. Verso la Rivoluzione Auritiana”, Edizioni Solfanelli.

Solfanelli editore

Relatori:
– Dott. Francesco Filini (autore del libro)
– Dott. Ugo Di Nicola (Coord. C.S. Scuola Auritiana)

Introduce:
On. Serafino Pulcini

SABATO 16 GIUGNO 2018, ORE 17.30, Ex asilo delle suore in PIAZZA ARENGO, BELLANTE paese (TE)

“Il segreto della moneta è una rapida ma fruttuosa rivisitazione dei precetti religiosi e delle riflessioni filosofiche sulla moneta e l’usura che hanno segnato, nel bene o nel male, la storia della nostra civiltà. L’itinerario ripropone in particolare il pensiero di Aristotele, il filosofo della Classicità, di San Tommaso d’Aquino, il filosofo della Scolastica, di Adam Smith e Carl Marx, padri, rispettivamente, del capitalismo e del socialismo.
Il viaggio si conclude nel punto da cui si dipartono due strade emblematiche: l’una rappresentata dall’euro, dalla BCE e da Mario Draghi, a indicare il sistema monetario-bancario che consente ad alcuni privati di impadronirsi del bene pubblico moneta; l’altra rappresentata, nell’occasione, da Giacinto Auriti, a indicare un sistema che renda a tutti i cittadini la comproprietà della moneta e i benefici che ne derivano. L’autore prende responsabilmente posizione contro i maghi della finanza e contro quella parte — numericamente preponderante, ma moralmente o intellettualmente inadeguata — dell’attuale ceto politico che fa loro da supporto; ma sta all’intera comunità, posta dinanzi a questo bivio, decidere quale delle due direzioni prendere.”




Tortoreto. Presentazione del libro di Nicolino Farina: LE MADONNE IN TERRACOTTA DI NOCELLA

L’Associazione culturale “Amici di Tortoreto”

con la partecipazione dell’Amministrazione

Comunale di Tortoreto, presenta:

LE MADONNE IN TERRACOTTA DI NOCELLA

di Nicolino Farina

 

TORTORETO

sede “Amici di Tortoreto”

Via Terranova 4

 

sabato 9 giugno 2018

ore 17,30

 

Il libro di Nicolino Farina, intitolato “Le Madonne in terracotta di Nocella”, restituisce alla storia uno straordinario fenomeno di arte popolare. Si scopre così una scuola di artigiani scultori figuli oramai scomparsa dalla memoria collettiva.

Con l’avvento della scuola avviata in Abruzzo da Silvestro dell’Aquila alla fine del Quattrocento, a Nocella antico quartiere di Campli si sviluppa una produzione statuaria in terracotta, portata avanti con gli stessi intenti stilistici fino alla prima meta del Settecento.

La pubblicazione, oltre a individuare  e catalogare tutte le statue ancora conservate e attribuibili alla scuola di Nocella, propone particolare attenzione allo studio e alla tecnica realizzativa e alla valutazione del senso artistico delle opere.

Tra le più belle statue e meglio restaurate è sicuramente da annoverare la Madonna Adorante conservata nella Chiesa di S. Agostino a Tortoreto. La scultura policroma, secondo l’autore, è ascrivibile ai primi decenni del Cinquecento.

Il libro, edito da Artemia Edizioni di Mosciano S. Angelo, è patrocinato dal Vescovo di Teramo e Atri e dall’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche.

 

Alla presentazione interverranno:

Giorgio Ripani – Assessore alla Cultura di Tortoreto

Franco Coccia – Presidentte di “Amici di Tortoreto

Luisa Ferretti – esperta di comunicazioni,  dialogherà con l’autore e leggerà alcuni brani della pubblicazione

Nicolino Farina – autore del libro

 

Nicolino Farina è iscritto all’Ordine dei Giornalisti, ha pubblicato quasi trenta libri  a carattere di ricerca storico artistica e antropologica. Ha vinto premi a concorsi nazionali di letteratura e di giornalismo.




Roseto. Presentazione pubblica del libro “Mare Calmo” di Fabio Di Giulio, un romanzo edito dalle Edizioni Tracce di Pescara.

Si terrà Venerdì 8 giugno 2018, alle ore 18.00, presso il Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, la presentazione pubblica del libro “Mare Calmo” di Fabio Di Giulio, un romanzo edito dalle Edizioni Tracce di Pescara. Interverrà il critico e poeta Ubaldo Giacomucci, il critico e giornalista Umberto Braccili. Sarà presente l’Autore.

Dalla nota critica di Ubaldo Giacomucci al libro: “L’Autore, in questo romanzo breve scorrevole e intrigante, si muove su due livelli narrativi: la storia di Aldo e Giuseppe, o meglio di un periodo emblematico della loro esistenza, e la storia di Massi, che in gran parte del testo si limita ad ascoltare e chiedere spiegazioni ai due, ma sarà il protagonista indiscusso del finale… In questo senso viene superata la dimensione puramente narrativa del romanzo e la notevole sorpresa del finale rende tutto il testo allegorico, ma anche quasi sperimentale.

Un finale che testimonia, in certi casi, l’importanza di cambiare stile di vita per essere autenticamente se stessi, quasi che il destino ci sfidi a conquistarlo.

Il linguaggio stesso del romanzo è volutamente mimetico, in bilico tra il dialogo e il flusso di coscienza, mettendo il lettore in condizione di condividere punti di vista e sensazioni dei personaggi.

Il disagio esistenziale diventa dunque la testimonianza concreta dell’inquietudine delle giovani generazioni, che considerano necessario il superamento delle proprie limitazioni e il recupero di una dimensione esistenziale e interiore vissuta pienamente.”




“UN ANNO A ROVERE (1943 – 1944)”

 

di Mario Setta

È il titolo del libro di ricordi della famiglia Camiz: Paolo (5 anni), Elena e Vito, i genitori. Rovere è una frazione del comune di Rocca di Mezzo, provincia dell’Aquila. L’autore principale, Paolo, ha ora 80 anni, ex docente universitario di Fisica teorica,  ha deciso di raccontare, attraverso i suoi temi di allora, i suoi disegni, le sue canzoni, i ricordi dei genitori, quel periodo della guerra trascorso in Abruzzo.

Un bambino di cinque anni che sapeva già leggere e scrivere, alla scuola dei suoi genitori. Padre ingegnere, un po’ anche poliglotta, madre intelligente e culturalmente apertissima. Un trio familiare così affiatato che affronta gravissime difficoltà, senza mai prostrarsi. Ebrei, ma con alto senso della propria dignità umana.

Il libro non vuole essere uno dei tanti che hanno speso fiumi d’inchiostro per raccontare le vicende degli ebrei perseguitati e finiti nei campi di sterminio. Consapevoli della loro situazione familiare critica non si arrendono, ma si adattano a tutte le condizioni di disagio materiale e psicologico. Nella frazione di Rovere, dove arrivano subito dopo l’8 settembre, trovano accoglienza e amicizia sincera. Lui è l’ingegnere. Il personaggio più qualificato del paese, capace di difendere i contadini perfino parlando con i tedeschi nella loro stessa lingua.

La narrazione procede con innumerevoli inserti di temi scritti dal piccolo Paolo. Anche lui un genietto, capace di apprendere il dialetto e di scriverlo, di stabilire amicizie profonde e significative con tutti, coetanei e donne anziane. Ne esce la descrizione della piccola frazione nei suoi aspetti più caratteristici, dal luogo con le case e le stalle alla gente semplice e gentile.

La madre, Elena, afferma: “La mia teoria era che non bisognava far vedere che si aveva paura, che ci si doveva mostrare il più disinvolti possibile e che, se si riusciva a stabilire un rapporto umano c’era qualche speranza di farla franca”.

Infatti, in un freddo e piovoso pomeriggio di novembre, un tedesco spalanca la porta ed entra. Elena lo accoglie chiedendogli se desidera un tazza di caffè. Ringrazia e chiede: “Ma lei conosce il tedesco?”, dal momento che Elena aveva cercato di rispondere un po’ in tedesco. Subito dopo entrano nella  cucina anche il marito e il figlio.  Vito, il marito, che conosce bene il tedesco parla a lungo con l’ospite che dichiara di essere sergente, ma anche professore di filosofia e appassionato di musica.

Nasce quindi un rapporto intenso e amichevole, anche per il fatto che Vito conosce la musica e suona il violino. Uno strumento col quale più volte Vito riesce a rallegrare i tedeschi e a renderseli amici.

Anche a Rovere, pur essendo una frazione sull’altipiano delle Rocche, passano le truppe della Wermacht e i prigionieri di guerra alleati fuggiti dai campi di concentramento e si verificavano  episodi di tedeschi che si spacciavano per prigionieri fuggiaschi, mentre ricercavano famiglie di italiani che li avevano  accolti per distruggerne poi le abitazioni.

Passano così i nove mesi della guerra in Abruzzo, con la fame che si cercava di lenire dividendo il pane che non c’era e con la forza d’animo di non cedere mai allo scoraggiamento e all’umiliazione. Nel mese di luglio del 1944, la famiglia Camiz ha la possibilità di tornare a Roma e di riprendere una nuova vita: non più quella di tentare in tutti i modi di emigrare nelle nazioni europee o sudamericane per evitare di essere arrestati dai nazisti e spediti nei forni crematori, ma la vita di tutti gli uomini degni di questo nome.

(Mario Setta)

 

 




Giulianova. Circolo Letterario Dorrick: Paul Auster, con il romanzo 4321, vince il Premio Targone

Il Premio Targone a Giulianova

Premio Targone 2017

Nei giorni 1, 2 e 3 giugno si tiene a Giulianova la quarta edizione del Premio Targone istituito dal Circolo Dorrick, circolo letterario FB composto da oltre 500 membri che condividono la passione per la lettura. Ideatore e fondatore del gruppo nel 2008 è il veronese Marco Giuliari a cui si è aggiunto come amministratore il genovese Lorenzo Falleni.

Gli iscritti al circolo votano, prima di Natale, il miglior romanzo pubblicato per la prima volta in Italia nei precedenti 12 mesi.

Il vincitore dell’edizione 2017 è Paul Auster con il romanzo 4321. Durante la cerimonia di consegna del Premio, che avverrà sabato 2 giugno alle ore 18.00 presso la sala conferenze dell’Hotel Europa, si darà lettura della mail che Auster ha inviato al Circolo. Ritira il premio Antonio Liturri del Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto.

Tra i vincitori delle precedenti edizioni si menziona Gaetano Cappelli con il romanzo Scambi equivoci eppiù torbidi inganni che ha ritirato il premio insieme al critico letterario Antonio D’Orrico.




Città che legge 2018-2019. Giulianova tra gli otto Comuni abruzzesi che hanno ottenuto la qualifica.

Giulianova è tra gli otto Comuni abruzzesi, tre quelli in provincia di
Teramo, che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” 2018-2019.
Il riconoscimento del Centro per il libro e la lettura, in collaborazione
con ANCI, è indirizzato a quelle Amministrazioni comunali che hanno
dimostrato l’esistenza di numerose buone pratiche nell’ambito
della promozione della lettura. La qualifica di “Città che
legge”, assegnata quest’anno a 441 località italiane, consentirà
a ciascun Comune di partecipare ai bandi per l’attribuzione di contributi
economici, premi ed incentivi che il Centro per il libro e la lettura di
volta in volta predisporrà per premiare i progetti più meritevoli.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Francesco Mastromauro,
dalla vicesindaco con delega alla Cultura Nausicaa Cameli e dal direttore
tecnico-scientifico del Polo museale civico Sirio Maria Pomante.




Pescara. Presentazione del libro “Ritrovare la strada” di Rosa Ucci, edito dalle Edizioni Tracce di Pescara.

Si terrà Venerdì 1° Giugno 2018, alle ore 17.30, presso la Libreria Feltrinelli di Pescara, in via Milano, la presentazione pubblica del libro “Ritrovare la strada” di Rosa Ucci, edito dalle Edizioni Tracce di Pescara.

Interverrà il critico e poeta Ubaldo Giacomucci, l’Autrice Rosa Ucci, leggerà brani del testo l’attrice Sara Iannetti.

Dalla prefazione di Vincenzo Centorame:

Questo Racconto è la storia di una vita complessa. Il suo incipit corrisponde al periodo dell’infanzia in un piccolo centro dell’Abruzzo sulle pendici dell’amata Maiella Madre che sembra essere rimasto in una stagione quasi mitica ed arcaica, quasi che il tempo si fosse fermato.

Questa condizione di povertà e di semplicità era però destinata ad interrompersi bruscamente e, per alcuni versi, brutalmente. Arriva infatti poi il tempo di un viaggio inaspettato e radicale che cambia completamente l’esistenza della giovane protagonista. Di fronte al suo sguardo attonito si spalancano infatti, gli orizzonti sterminati e complicati di un Paese: l’Australia. Nessuno le aveva detto che sarebbe stato il luogo di un, a lungo agognato, riscatto. In una situazione completamente nuova ha inizio la seconda fase della sua vita…

Rosa Ucci, nata a Lanciano (CH), si è laureata in Scienze Politiche a Bologna ed in Psicologia Applicata alla “Sapienza” di Roma. Dopo un’esperienza ventennale d’insegnamento in Italia si è dedicata alla libera professione di psicologa e psicoterapeuta, svolgendo attività di ricerca e di divulgazione su tematiche psicologiche sociali a Sydney, Key West (USA) e Londra dove oggi vive.

Ha scritto “Nostalgia, Tradimento, Amore – Viaggio all’interno del Tango” (2011) dove spiega il significato del Tango come trasformazione del dolore in sentimento vitale. “Help your mind to change. Semi per il cambiamento” (2014), un’esplorazione delle attuali trasformazioni della società nella ricerca di quelle capacità necessarie per affrontare le nuove sfide del mondo contemporaneo. “Ritrovare la strada” (2017) è il suo romanzo d’esordio dove racconta una storia vera del suo soggiorno australiano.




La Grande Guerra: il nuovo libro di Errico Centofanti

 
L’AQUILA – Giovedi 31 maggio, alle 17:30, nella Libreria Colacchi (via Enrico Fermi) all’Aquila, verrà presentato “La Grande Guerra”, il nuovo libro di Errico CentofantiCome sostiene l’autore, “non si tratta di un’indebita intrusione in campo storiografico, ma
semplicemente di un romanzo”. Nel libro, la storia ha un ruolo importante, ovviamente, ma contano molto la musica e la psichiatria: perciò, a presentarlo saranno lo storico Enzo Fimiani, lo psichiatra Valter Marola e il musicista Sergio Prodigo, introdotti dal gen. Carlo Palumbo, Presidente Regionale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
 
Nonostante il titolo, dunque, questa non è un’ennesima opera sul conflitto del 1915-18. In realtà, la Grande Guerra vi appare soltanto come l’apocalittico fondale sul quale, sostenuti dall’evocazione del Boléro di Ravel, s’intrecciano il racconto di un folle amore e la scoperta dell’efferato assassinio di Via delle Grazie, tra le cui motivazioni proprio la Grande Guerra finisce con l’emergere pesantemente. 
 
Con alle spalle un’estesa esperienza da uomo di teatro, giornalista e scrittore, Errico Centofanti si è soffermato intorno a un aspetto tra i meno affrontati dalla pur sterminata bibliografia dedicata a quella che è la prima catastrofe planetaria non causata da fenomeni naturali: la capacità delle esperienze belliche d’indurre, anche a non breve termine, pericolose turbe psichiche in persone usualmente catalogabili tra le individualità “normali”.
 
La meccanica del libro si sviluppa lungo il tratto di vita che, sul finire del Secondo Millennio, conduce una coppia di improvvisati “investigatori letterari” a esplorare e sciogliere l’enigma dal quale il procedere della narrazione viene innescato. Sono i due “investigatori” che riescono a scoprire fatti e atteggiamenti i quali, nel mettere a nudo i vissuti individuali interconnessi con la tragica grandiosità degli eventi bellici, di questi rivelano l’attitudine a differire, anche lungo il successivo scorrere di anni e decenni, la manifestazione inattesa e violenta del proprio potenziale distruttivo.