Corropoli. Editoria: il libro “DIRITTO ALLA BELLEZZA” presentato a Ripoli

Al polo culturale di Ripoli (Corropoli-Teramo) si è svolta la presentazione del libro “Diritto alla Bellezza”, il quale raccoglie gli atti di una conferenza internazionale dedicataalla complessa tematica della salvaguardia e valorizzazione dei Beni Culturali, che si è tenuta dieci anni fa proprio a Corropoli, ideata e curata da Italico Onlus e dall’Università degli Studi di Teramo, e sostenuta dallaTecnomatica spa.

Tra gli intervenuti, accolti dal presidente Maurilio Migliorati e dal direttore artistico Dino Di Berardino di Italico onlus, il sindaco di Corropoli Dantino Vallese, il vice Presidente della Fondazione TercasMartina Di Musciano,la docente di criminologia alla facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo Maria Cristina Giannini, eAndrea Pessinagia’ Soprintendente in Abruzzo e a Firenze ed attualmente Soprintendente ad interim Archeologia e Belle Arti del Friuli Venezia Giulia. La giornalista Evelina Frisa ha moderato gli interventi.

 

Un’autentica “lectio magistralis”di Andrea Pessina ha rappresentato il momento centrale della presentazione. L’insigne professore ha sapientemente illustrato lo speciale percorso che ha permesso all’Italia, anche grazie ai Padri e Madri della Costituzione Italiana (Art.9 dei Principi Fondamentali), di far diventare la conservazione, la tutela e la promozione di tutto il patrimonio culturale della Nazione, un atto di principio fondamentale e di dovere nei confronti delle generazioni future. Il riferimento alle ricerche in corso nel famoso villaggio neolitico di Ripoli, datato 5200-4000 anni avanti Cristo circa, ha concluso una prolusionedallo straordinario livello scientifico e culturale.

 

Il libro “Diritto alla Bellezza”, edito a cura di Italico onlus e sostenuto dal Comune di Corropoli, è dedicato alla memoria di Paolo Giorgio Ferri che, in particolare da sostituto procuratore di Roma (1991-2010),ha dato un contributo eccezionale al recupero del patrimonio archeologico italiano, saccheggiato da scavatori clandestini e trafficanti italiani e internazionali. Il suo è stato un impegno determinante nella definizione di un modello operativo capace di integrare e dare seguito giudiziario nei tribunali italiani e internazionali, all’azione sul campo svolta dalle forze di polizia, coordinata dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

 

Gli studenti iscritti al Master di secondo livello in “International Co-operationagainst Trans-National Financial Organized Crime” dell’Università degli Studi di Teramo, diretto dalla esimia professoressa Maria Cristina Giannini, hanno seguito on line la presentazione.

 




I “libri animati” di Guido Bonacci esposti alla Biblioteca Vallicelliana di Roma

 

Siamo abituati a pensare ai libri come a qualcosa di inanimato, o meglio ad un oggetto che prende vita solo nel momento in cui ne iniziamo la lettura.

 

L’artista romano Guido Bonacci, con i suoi “Libri animati”, esposti alla Biblioteca Vallicelliana di Roma dal 24 aprile al 23 maggio, ci dimostra che i libri possono avere una vita propria.

 

I suoi quattordici volumi,contenenti collages, microscenografie, pagine animate e paesaggi della memoria,sono stati realizzati sulla base della sua vasta collezione di carte. Essi sono il risultato di anni di un paziente e ricercato lavoro e la sintesi di esperienze, emozioni, intuizioni che non possono lasciare indifferenti e che suscitano quel senso di meraviglia che ci riporta indietro al lontano periodo delle scoperte infantili.

 

La mostra ci trasporta in tanti mondi diversi, tanti quanti sono i volumi esposti. Si passa così dalle carte colorate alle carte d’oriente, dagli spettacoli in carta alle carte d’arte e natura, alle carte, cartine e giochi di carta. Ognuno di questi mondi è rivissuto attraverso l’utilizzo delle più svariate carte, talvolta comuni altre volte molto ricercate, che unite sempre con grande originalità, formano scenari immaginari anche in tre dimensioni.

 

La scrittrice Dacia Maraini che ha definito “Carte parlanti” questi lavori di Guido Bonacci, le descrive come “carte producono immagini che suggeriscono, raccontano, favoleggiano e ricostruiscono la realtà con pensosa fantasia”. E continua “tutto è affidato a un’arte antica che, al primo approccio, sembra  rivolgersi ai bambini, ma poi si capisce che il delicato e prezioso mondo cartaceo  scende nelle profondità della memoria, nelle delicate radici della storia umana per dirci cose che abbiamo dimenticato.”

 

Scrivendo sul volume della collezione intitolato Carte, cartine e giochi di carta , l’Amb. Stefano Baldi fa notare che “La fantasia e la creatività sono i due elementi che tengono insieme i mondi di carte del libro che solo apparentemente si presentano così diversi tra loro. Le creazioni, frutto dell’estro dell’artista, ci consentono di viaggiare con la mente in luoghi che realmente esistono e di rivivere una storia fatta di illustri personaggi del passato. È un viaggio speciale che ci costringe a vedere tutto con occhi differenti e sguardi stupefatti.

 

Guido Bonacci è un artista unico nel suo genere, eclettico e versatile, che esprime la sua arte attraverso una molteplicità di forme. Di formazione archeologo, dopo aver praticato per alcuni anni questa professione, si è dedicato prevalentemente alla sua produzione artistica che spazia dal design di complementi di arredo alla creazione di eventi.

 

Il mondo dei Libri Animati” di Guido Bonacci. Esposizione di libri Pop Up a cura di Paola Paesano. Biblioteca Vallicelliana, Piazza della Chiesa Nuova, 18, Roma dal 24 aprile al 23 maggio 2024.

 

(Arturo Varè)




“O Bella Ciao”, il cine – romanzo di Mauro John Capece e Corinna Coroneo, tra riflessioni esistenziali, poetiche e politiche in un’Italia “quarto mondo”

Un libro denso di riflessioni esistenziali, poetiche e politiche, in linea con la visione artistica degli autori.

 

Nelle librerie italiane “Oh Bella Ciao”, cine – romanzo di Mauro John Capece e Corinna Coroneo, edito da Bookness di Emanuele Properzi, uno tra i principali esperti di editoria indipendente in Italia.

 

“Gli autori Mauro John Capece e Corinna Coroneo hanno scelto di affidarsi a un sistema di editoria indipendente per poter esercitare un controllo totale sul processo creativo del loro libro, mirando a una personalizzazione artistica senza compromessi. Questo approccio ha loro permesso di agire come “il regista” e “la sceneggiatrice” delle loro opere, curando ogni dettaglio secondo la loro visione unica e personale” Emanuele Properzi

 

Il romanzo, che sarà presentato appositamente dopo il Primo Maggio, racconta un’Italia devastata in cui il nostro Paese è già diventato quarto mondo.

 

Roma Anno 2030. Le vicende narrate hanno luogo in un’Italia che si è trasformata in Quarto Mondo. L’Italia, come tutti i Paesi sottosviluppati, ha subito un colpo di Stato ed è diventata una nazione meta del turismo sessuale. La valuta corrente è il dollaro e la lingua nazionale è diventata l’inglese. In questo contesto si snodano le vicende di una famiglia di “neo-italiani”: Angela è una pittrice, laureata alle Belle Arti, disoccupata, nonché madre di Marilena, una bambina taciturna e problematica. Il “Pater familias” è Leonardo meglio noto come “Italia”, il travestito più bello di Roma.

 

La presentazione ufficiale del libro, a cura di Marco Fioramanti, si svolgerà a Roma l’8 Maggio alle ore 18.30, nello spazio dell’Associazione Tra Le Volte, dietro la Scala Santa. 

 

“Non bisogna farsi ingannare dal titolo che, certamente, ha assunto negli anni una connotazione politica di “finta” controcultura. Questo libro parla di una decadenza che è sotto gli occhi di tutti, provocata sia da dinamiche internazionali ma che ha come principali responsabili tutti i player politici della seconda repubblica che stanno svendendo la nostra nazione impoverendo tutti. Ho visto tanti cambiamenti ma anche troppi politici “in vendita” disposti a tutto pur di agevolare gli interessi di pochi a scapito della collettività. Politica messa da parte, questo romanzo è, in realtà, un vero e proprio inno commovente alla decadenza, all’intelligenza umana e al bisogno di creatività e amore, insito in ognuno di noi. Come si vive in una nazione in decadenza? Il libro parla di questo. È anche un libro di una famiglia della nuova Italia che vive in una nazione decaduta. È liberamente ispirato a una sceneggiatura, ideata assieme, ma scritta da Corinna che si riferisce a un film ancora non girato. Trovo eccitante l’idea di aver contribuito a dare vita a un cineromanzo, un approccio sicuramente retrò, culturale e originale . Nel libro, molto avvincente e dalla trama molto lineare, ricca di colpi di scena, sono presenti tantissimi riferimenti, più o meno celati, alla cultura dell’Italia che fu. Lo stile del libro, invece, è marcatamente fluido, minimalista e semplice” – Mauro John Capece

 

“La pubblicazione del libro è un momento molto significativo e importante per me. Quando Mauro mi propose di trasformare la sceneggiatura in romanzo, sono rimasta letteralmente senza parole. Poi, l’entusiasmo ha preso il sopravvento. Quando la sceneggiatura diventa un libro, le parole prendono vita in modo diverso: si ha l’opportunità di esplorare il mondo della storia in modo differente, a volte più completo, aggiungendo dettagli, approfondendo i personaggi e dando vita a scene che non sono state inserite nel film e viceversa. E’ l’ulteriore estensione di un mondo già creato in precedenza che offre una nuova esperienza, un’esperienza che va oltre lo schermo. È un modo per raggiungere nuove persone, è una gioia indescrivibile” – Corinna Coroneo

 

La copertina è stata realizzata da Ulderico Fioretti.


Il romanzo Oh Bella Ciao è acquistabile e ordinabile in libreria o al link:
https://amzn.eu/d/fEGKZSO




Il Maggio dei Libri. Domani, venerdì 3 maggio, a cura dell’ associazione Quid, presentazione in Biblioteca “Bindi” del libro di Eleonora D’Errico su Rosa Genoni, paladina della moda italiana tra Otto e Novecento.

Domani, 3 maggio, alle 18.00, nella Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi” , l’associazione Quid curerà la presentazione del romanzo storico “La donna che odiava i corsetti” di Eleonora D’Errico, pubblicato da Rizzoli Historiae. L’evento, patrocinato dal Comune di Giulianova, è organizzato nell’ambito del “Maggio dei Libri”. “La donna che amava i corsetti” ha come protagonista una figura molto importante per la moda italiana, Rosa Genoni. Nata nel 1867 a Tirano in Valtellina, Rosa Genoni, sarta geniale, nei suoi viaggi di studio e di lavoro raccolse esperienze e conoscenze che mise a frutto in Italia, con l’ obiettivo di affrancare la moda italiana dalla sudditanza dalla moda francese, ispirandosi ai dipinti del Rinascimento e ai fiori delle sue Alpi. Guidata da un intuito visionario e sovversivo, Rosa, per tutta la vita, ha promosso l’ armonia tra bellezza e giustizia, conferendo così un’impronta unica e inconfondibile alla realtà. Con questo suo ultimo libro, Eleonora D’Errico restituisce il ritratto appassionato e vibrante di una donna straordinaria, un personaggio chiave della storia della moda italiana e dell’ emancipazione femminile. Eleonora D’Errico è giornalista e scrittrice. Ha pubblicato una favola per bambini, “Agostino e la leggenda delle stelle” e il romanzo “L’amore sublime”. Nella vita si occupa di comunicazione, ha un blog (eleonoraderrico.it) e una pagina Instagram (La_derrick_racconta) in cui parla principalmente di libri. Per Rizzoli ha scritto a quattro mani con Gabriele Ionfrida “La spirale del tempo” (2022).




GIOVEDI 2 MAGGIO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LE CAMPAGNE TERAMANE TRA XVIII E XIX SECOLO” DI GIACOMO DE IULIIS 

Si terrà giovedì 2 maggio alle ore 18 presso la Biblioteca Dèlfico di Teramo l’attesa presentazione del nuovo libro dello storico teramano Giacomo De Iuliis.
Insieme all’autore, dopo i saluti del responsabile della Dèlfico Dimitri Bosi, interverranno il professor Vincenzo Cerulli Irelli della Sapienza Università di Roma, e lo storico Luigi Ponziani.
Il volume, edito da Ricerche&Redazioni come nono titolo della collana “Storia” diretta da Luigi Ponziani, raccoglie tre interessantissimi saggi che ricostruiscono importanti aspetti della storia delle campagne dell’Abruzzo teramano sette-ottocentesco. Il libro analizza in particolare il mutamento degli assetti agrari provinciali nella delicata e complessa transizione dall’antico regime all’età borghese, documentando l’originaria compresenza tra i caratteri tipici dei sistemi poderali e quelli propri del latifondo, la formazione di un robusto ceto di proprietari borghesi e i progressi dell’appoderamento, evidenziati dalla crescente diffusione delle masserie, dall’avanzata della colonia parziaria e dallo sviluppo delle colture promiscue. Trasformazioni lente, invero, i cui frutti matureranno soltanto in pieno Ottocento, in una fase storica cioè che travalica i limiti cronologici qui considerati, manifestandosi nelle forme di quel sistema di mezzadria che connoterà il territorio provinciale fino al secondo Novecento. Nondimeno è nei vivaci decenni a cavallo tra i secoli XVIII e XIX, segnati dalla tensione intellettuale e dall’azione politica degli illuministi locali, dal riformismo borbonico e da quello ben più incisivo promosso dai Francesi, che quei processi hanno la loro origine.
Dai latifondi feudali e demaniali alle tenute borghesi, dalle bassure del Vomano alle colline di Castellalto, dai massari di Montepagano ai mercanti di Teramo, l’autore delinea un ampio quadro della realtà sociale ed economica delle nostre campagne in un periodo in cui vecchio e nuovo si compenetrano in un intreccio quasi inestricabile.
Al termine della presentazione, firmacopie del volume che sarà venduto a cura della Libreria Tempo Libero di Christian Simonella.
La scheda del libro
Giacomo De Iuliis
“Le campagne teramane tra XVIII e XIX secolo
Assetti proprietari, ordinamenti colturali, forme di conduzione”
Ricerche&Redazioni, Teramo 2024
ISBN 978-88-85431-80-5 | formato 15×21
144 pagine su carta Fedrigoni Arena Natural Bulk
Copertina su carta Fedrigoni Freelife Merida Kraft
Prezzo € 20
L’autore
Laureato in storia contemporanea all’Università di Bologna e docente di lettere nella scuola secondaria, Giacomo De Iuliis si occupa da anni della storia rurale del territorio teramano. È socio dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche di Teramo e della Deputazione Abruzzese di Storia Patria. Per Ricerche&Redazioni ha pubblicato nel 2013 il volume “La battaglia del riso. La risicoltura nell’Abruzzo teramano pre e post-unitario tra proibizione, abusivismo e speranze di ripresa” e nel 2017 il volume “Teramo nei catasti di età moderna. Insediamento rurale, assetto fondiario e gruppi sociali tra XVII e XVIII secolo”.



EDITORIA. Il Tramonto dei Giusti, i crimini di guerra e le resistenze europee al nazifascismo. Esce in occasione del 25 aprile la nuova edizione del libro di Pino Pelloni. La storia in presa diretta, raccontata con dovizia di dati e con le testimonianze dei protagonisti

 

A pochi giorni dal 25 aprile il giornalista e storico sociale Pino Pelloni dà alle stampe la nuova edizione del volume Il Tramonto dei Giusti. I crimini di guerra e le resistenze europee al nazifascismo, pubblicato dalla casa editrice EthosLab Publishing.

Il libro, che si avvale dell’introduzione dello storico Piero Melograni, è stato scritto con un taglio divulgativo, con il chiaro intento di avvicinare i più giovani alla storia e ad alcune delle pagine fondamentali del nostro passato più recente. Pelloni lo ha fatto utilizzando le testimonianze più disparate: diari privati, pagine letterarie, raccolte di giornali, canzoni popolari, reperti filatelici, ricette di cucina, almanacchi da barbiere, film ed interviste fatte direttamente a testimoni di quegli eventi. Insieme con il racconto della “storia degli storici” l’autore ci fa così conoscere, quasi in presa diretta, le testimonianze di Giorgio Bocca, Antonio Ghirelli, Amos Luzzatto, Carlo Lizzani e dello stesso Piero Melograni. Il volume è arricchito dalle pagine letterarie di Jacques Maritain, Hannah Arendt, Alberto Moravia, Enzo Biagi, Piero Ottone, Marek Edelman e di numerosi altri protagonisti di quei tragici giorni. Inoltre, i contributi di storici come Renzo De Felice, Léon Poliakov, John Cornwell, Robert Sommer, Theodore Hamerow, Gian Maria Vian e Riccardo Calimani aiutano a ricostruire le vicende narrate.

Nel libro c’è il racconto dello sterminio degli ebrei, degli zingari, degli omosessuali; della violenza sulle donne e i bambini; della razzia dell’oro e delle opere d’arte perpetrato dai nazisti in tutta Europa; delle stragi italiane, da Boves a Marzabotto, da Pietransieri a Sant’Anna di Stazzema sino agli stupri in Ciociaria. E poi la rivolta del ghetto di Varsavia e delle ribellioni nei campi di concentramento come di altri episodi della resistenza ebraica. La lunga guerra di liberazione dell’Europa dal nazifascismo raccontata con dovizia di dati e con i suoi protagonisti. I “silenzi” di Pio XII ma anche quelli degli Alleati in nome di un realismo politico che, agli occhi dell’oggi, stride con gli imperativi della morale.

E tutto questo – lo ha scritto Piero Melograni nella sua introduzione –  Pino Pelloni ha voluto raccontarlo  alle giovani generazioni, perché sappiano e soprattutto perché non dimentichino. “Lo ha fatto da giornalista, da storico del costume, da critico letterario e cinematografico. Da uomo curioso delle vicende umane, da intellettuale che vuole capire. Con quella curiosità che, secondo Calvino, prese tutti gli italiani alla fine della guerra: “pieni di storie da raccontare”. Per non dimenticarsele. E quel desiderio di raccontare ha dato vita ad un importante movimento letterario e cinematografico italiano, il neorealismo.”

……..

Un brano del libro: la testimonianza di Antonio Ghirelli

Dal libro riportiamo la testimonianza di Antonio Ghirelli, giornalista e scrittore napoletano – molto noto come capo ufficio stampa di Sandro Pertini alla Presidenza della Repubblica – sul tema della stampa di regime e sul ruolo propagandistico assunto dalla radio nel corso della Seconda guerra mondiale. Anche se il pubblico aveva già cominciato da tempo ad ascoltare, nonostante i divieti, le radio straniere. Tra le quali Radio Londra, seguitissima sino alla fine della guerra.

“Quando si parla della propaganda del regime fascista dobbiamo ricordare un fatto, e cioè che Mussolini è stato con Nenni e con Montanelli forse uno dei più grandi giornalisti del secolo. La propaganda fascista era senza dubbio martellante e forse la parte migliore di quella propaganda erano proprio gli articoli di fondo di Mussolini su “Il Popolo d’Italia”. Mussolini e Nenni erano come fratelli, poi si erano divisi. Potrei raccontare molti aneddoti sulla loro amicizia ma mi fa piacere raccontarne uno in particolare. Nel 1923, c’era ancora libertà di stampa, Nenni è corrispondente dell’Avanti a Parigi mentre Mussolini è capo del governo e ministro degli esteri: al termine dei lavori di una conferenza internazionale Nenni, durante una sua solitaria e romantica passeggiata a Boulevard des Italiens, scruta nel buio una sagoma a lui familiare, quella del romagnolo Benito. I due si incontrano, non si prendono a male parole ma nemmeno Mussolini osa offrire la tessera del partito a Nenni. Invece, come ricorda lo stesso Nenni nel suo diario, è Mussolini ad offrirgli l’incarico di ambasciatore a Parigi cortesemente rifiutato. I due si lasciano e venticinque anni dopo Hitler telefonerà a Mussolini dicendogli «guarda che l’ho preso, è già arrivato a Monaco e sta per essere internato in un campo di concentramento» e Mussolini di risposta disse… quello no… quello è mio. E Nenni dal lager passò al confino. E si salvò. I due amici-nemici furono grandi comunicatori perché sapevano parlare alla gente comune, con grande semplicità ed essenzialità. I discorsi di Mussolini duravano venti minuti. I discorsi di Nenni erano entusiasmanti ed entrambi avevano l’abilità di usare gli slogan, di fare titoli ad ef- fetto. Quando noi vincemmo il referendum il titolo più bello, che porta la firma di Nenni, è stato quello dell’Avanti: “Siamo più liberi”. “

….

L’autore del libro

Giornalista e scrittore, Pino Pelloni ha iniziato la sua carriera professionale negli anni Settanta sulle pagine di “Paese Sera”. Ha scritto per “Il Messaggero” e “La Nazione”, ha diretto uffici stampa di importanti Enti ed Istituzioni italiane e collaborato a programmi di Rai Uno nella struttura diretta da Brando Giordani. Con lo storico Piero Melograni ha realizzato l’opera multimediale “Storia della Seconda Guerra Mondiale” (RaiTrade-Corriere della Sera, 2009) e ha preso parte alla stesura de “L’Italia in guerra” (Marsilio, 2010)

Autore di testi per la radio e il teatro, ha all’attivo numerosi saggi dedicati alle culture dello spettacolo, alla storia sociale e alla storia del Novecento.

Oggi è Segretario Generale della Fondazione Levi Pelloni, Presidente del Premio FiuggiStoria e dirige l’agenzia stampa com.unica. Per ÈthosLab ha pubblicato Peccati di Gola (2023).

 

Il libro su Amazon: https://bit.ly/3JwFaV6




FIRENZE. PREMIUM INTERNATIONAL FLORENCE SEVEN STARS

FIRENZE 2024

FLORENCE 2024

FLORENCIA 2024

FLORENTIA 2024

FLORENZ 2024

Sabato 29 giugno 2024, alle ore 19.00

Premiazione dei Vincitori del Premium International Florence Seven Stars Edizione 2024

GRAN TERRAZZA BELVEDERE, Palazzo PLUS FLORENCE, Via S. Caterina d’Alessandria 15

CONCERTO D’ESTATE FIORENTINA DELL’ACCADEMIA FIORENTINA MUSICAREA – FIRENZE

 

Durante la cerimonia di premiazione, il Professore Carlo Franza, Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, Giornalista e Presidente della Giuria, terrà una lectio magistralis su “Aspetti, status e svolgimenti dell’Arte Contemporanea in Italia. Il quadro del presente”. La cerimonia di premiazione avverrà nel corso del Gran Concerto d’Estate fiorentina tenuto da valenti professionisti dell’AccademiaFiorentina MusicArea di Firenze sul “Belvedere” del Plus Florence.

 

Il Premio, sicuro vanto della Città di Firenze, con la sua internazionalità, vive destinazioni colte, mirate, professionali, va alle migliori figure delle Arti, della Diplomazia, del Giornalismo, della Cultura e della Scienza, alle Imprese Innovative, a quel Made in Italycon capacità tali di generare significative ricadute positive negli ambiti sociali, culturali, ambientali e produttivi. Sicché è l’assegnazione del Premium International Florence Seven Stars ad accreditarne il valore, e ad esserne degna testimonianza.

 

La Giuria internazionale, composta da giurati internazionali e presieduta dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, Prof. Dott. Carlo Franza, intellettuale di chiara fama, attraverso più sessioni di lavoro ha proceduto anche quest’anno alla rosa dei vincitori.

 

VINCITORI

Premium International Florence Seven Stars-GrandPrix Absolute PATRIZIA QUADRELLI

Premio per la Cultura GIUSEPPE LOCATI – alla memoria

Premio Dodici Stelle d’Europa per l’Arte EUGENIA SERAFINI

Premio Dodici Stelle d’Europa per l’Archeologia NICOLÒ BRANCATO

Premio per il Giornalismo GOFFREDO PALMERINI

Premio per la Narrativa AIMÉ MAQUIGNAZ per “Il ritorno del lupo”

Premio per la Pittura CONCHITA DE PALMA

Premio per la Scultura FABRIZIO SANT’AMBROGIO

Premio per la Grafica LINDA GRITTINI

Premio alla Carriera ANNA ADDAMIANO

Premio per la Fotografia ELENA CANTALUPPI

Premio della Critica OANA BURSUCANU

Premio Manager dell’Anno ALEXANDRA GEIGER

Premio Dodici Stelle dell’Internazionalità EuroChef dell’Anno FRISÀ BISTROT di Paride Sansò e figli -Milano

Arte del Gusto International CASA GRAZIA Cantina Vinicola – Gela (CL)

Arte del Gusto ItalyPASTICCERIA LA PREFERITA – F.LLI LATINO – Aragona (AG)




Giulianova. Eventi celebrativi del 25 Aprile: presentazione del libro “Internatite”, sabato 27 aprile, alle 17.30, in sala Buozzi. Ospite il curatore, Giuseppe Lorentini

Si terrà sabato prossimo, 27 aprile, alle 17.30, nella sala “Bruno Buozzi”, la
presentazione del libro “Internatite. Una voce inascoltata dai campi fascisti (1940-1943)”.

Il volume, curato da Giuseppe Lorentini e tradotto da Ravel Kodrič, è edito da Round
Robin Editrice nella collana “Fuori rotta”.
“Internatite” offre un’esposizione minuziosa e coinvolgente della vita quotidiana
all’interno dei campi di concentramento fascisti di Corropoli (Te) e Casoli (Ch).
Ai saluti del Sindaco Jwan Costantini, del Vice Sindaco Lidia Albani e dell’ assessore alla
Cultura Paolo Giorgini, seguirà il contributo autorevole di Costantino Di Sante e Camillo
Fedele, che illustreranno i dettagli storici e i risvolti psicopatologici legati all’esperienza
dell’internamento fascista. Le vicende e le emozioni descritte saranno affidate alle letture
di Icks Borea.
Moderatore della presentazione, il giornalista Walter De Berardinis, che guiderà il
pubblico in una riflessione su sofferenza e resilienza, tra ieri e oggi. Significativa, infine,
l’esposizione delle illustrazioni di Ljubo Ravnikar, compagno di Mikuletič, che con tratti
essenziali e incisivi raffigurano le storie di Casoli e Corropoli.
L’ appuntamento di sabato, dunque, sarà più di una presentazione. Sarà la condivisione di
fatti che vivono nella memoria collettiva, voci e volti di un passato che continua a
influenzare il nostro presente.

Lorentini-Santilli-Ventotene_2023

L’autore, Giuseppe Lorentini

Giuseppe Lorentini




L’Aquila. Laudomia Bonanni alla rassegna culturale “L’Aquila Cult”, con  Gianfranco Giustizieri a narrare il grande talento della scrittrice aquilana.

Venerdì 26 aprile alle ore 17:30 – Centro Commerciale L’Aquilone

 

L’Aquila, 24 aprile 2024–L’esperimento di portare la cultura in un luogo ad alta frequentazione per gli acquisti,  in un centro commerciale, dove la gente non si immagina, sta dando grandi soddisfazioni. Il pubblico si dimostra sempre più interessato e numeroso.

È la volta di Laudomia Bonanni,scrittrice aquilana per oltre quarant’anni, apprezzata da Montale, ad essere il personaggio alla ribalta del terzo incontro della rassegna “L’Aquila Cult”, il 26 aprile, alle ore 17,30, al Centro Commerciale “L’Aquilone”.

SaràGianfranco Giustizieri, scrittore, docente e ricercatore nonché segretario generale dell’associazione internazionale che porta il nome della scrittrice,a tracciare la singolarità di questa straordinaria donna che non si finisce mai abbastanza di conoscere e della narrativa che ha portato la Bonanni ad essere considerata tra i nomi femminili più autorevoli della letteratura italiana.

Un mondo, quello di Laudomia Bonanni, da percorrere interamente, ed è quello in cui la scrittrice vive e si impegna a penetrare con suo realismo surreale con il quale scava ed esplora un insolito mondo di donne per scoprirvi dimensioni nuove e insospettate.

 

L’Aquila Cult”è costellata di altri interessanti appuntamenti come il prossimo del 3 maggio dedicato ad Amalia Sperandio, fotografa aquilana di fine ottocento, di cui tratterrà Liliana Biondi, scrittrice, critica letteraria e già docente Università dell’Aquila.

Per essere sempre aggiornati sulle iniziative in calendario, basta andare su:centrolaquilone.it per non perdere neanche un appuntamento.

Tutti gli eventi si terranno di venerdì alle17:30 presso il Centro Commerciale “L’Aquilone” e saranno aperti a chiunque abbia voglia di vivere e condividernel’esperienza.

 




 “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine” (pagg. 572, Einaudi, 2024) è il nuovo libro di storia contemporanea di Mario Avagliano e Marco Palmieri.

Sono le storie delle 335 vittime dell’eccidio simbolo della Resistenza, compiuto a Roma il 24 marzo 1944, esattamente ottanta anni fa.

Dopo un’ampia introduzione storica sui fatti, sulle persone coinvolte, sui criteri di ricerca, sulle abbreviazioni dei documenti citati, gli autori, fini e precisi storici, pubblicano le biografie di tutte le vittime del massacro, da loro attentamente ricostruite.

È stata una ricerca attenta e certosina in svariati archivi, intervistando anche alcuni famigliari delle vittime, ed il tutto con l’unico e nobile scopo di rendere omaggio alle vittime medesime.

Di questo eccidio molto si sa.

Poco invece si conosce delle vicende individuali delle vittime, alle quali, spesso e volentieri, nelle cerimonie ufficiali e nelle pubblicazioni era dedicata non più che una riga con le generalità in un lungo elenco.

Invece il coraggio, la pazienza ed il dovere civico di Mario Avagliano e Marco Palmieri, giornalisti e cultori di Storia Contemporanea molto apprezzati e conosciuti da svariato tempo, sono riusciti a rendere omaggio a tutte le vittime della strage delle Fosse Ardeatine.

Gli Autori con le loro ricerche hanno dimostrato che purtroppo tutte le vittime sono antifascisti ed oppositori del Regime.

Sono anche ebrei.

Nel libro è anche dimostrato che il massacro fu fascista in quanto avvenne nel territorio formalmente sotto la giurisdizione della Repubblica Sociale Italiana e la Questura di Roma partecipò attivamente alla selezione delle vittime.

È anche interessante il ruolo delle donne in questa strage in quanto le madri, le mogli, le fidanzate si recarono a Regina Coeli ed a Via Tasso per avere notizie dei loro cari e fu grazie a loro se si giunse al riconoscimento delle vittime e quindi all’edificazione del Monumento delle Fosse Ardeatine.

Questo libro va sicuramente letto e meditato e tramandato ai posteri affinché si conosca, e bene, la storia di questa strage.

E di ciò, ripeto, va reso giusto omaggio ai due coraggiosi ed attenti storici che sono Mario Avagliano e Marco Palmieri.

Gianluigi Chiaserotti