TORINO. ASI – AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO PREMIA IL CAST DI TERAMO E IL GIORNALISTA PAOLO MARTOCCHIA PER LA PUBBLICAZIONE “QUANDO PASSA NUVOLARI”.

Il Consiglio federale dell’Asi-Automotoclub Storico Italiano ha assegnato al Cast, il Club Automoto Storiche di Teramo, il “Premio Cultura 2023” per la pubblicazione del volume dal titolo: “Quando passa Nuvolari. Dall’Abruzzo al Gran Premio Tripoli 1933”. Il volume, scritto dal giornalista e saggista Paolo Martocchia, narra la vicenda del biglietto della lotteria di Tripoli acquistato dal segretario comunale di Cellino Attanasio. Nella ridda di voci incontrollate che seguirono l’evento relativo al montepremi della corsa, il dato di fatto storico è l’arrivo di Tazio Nuvolari a Cellino Attanasio, insieme al meccanico Siena, a bordo dell’Alfa Romeo. Nel momento dell’arrivo, Domenico Arena, un ciclista dilettante di Cellino amico di Gino Bartali, rimarrà investito, per fortuna in modo lieve. Nel volume, pubblicato dalle edizioni Il Viandante sotto forma di romanzo storico, parlano anche i figli di Arena, viventi, che testimoniano l’accaduto mai svelato dalla storiografia. “E’ per noi motivo di orgoglio ricevere questo premio dalla direzione nazionale dell’Automotoclub Storico Italiano” ha sottolineato Carmine Cellinese, il presidente del Cast che ha rimarcato: “Il libro è già stato oggetto di premiazione nell’ambito del Bilancio sociale di Aci per il suo valore storico e culturale, e offre sostegno al nostro percorso intrapreso da tempo teso ad implementare la storia dell’automobilismo di Teramo e provincia che, nel mese di maggio, ci accingiamo a festeggiare in occasione del centenario della nascita”. La cerimonia di premiazione avverrà a Torino, il 19 aprile, presso lo Starhotel Majestic.




STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA: SABATO 6 APRILE, ORE 17, AL KURSAAL. ULTIMA FATICA EDITORIALE DI OTTAVIO DI STANISLAO.

Si terrà sabato 6 aprile 2024 alle ore 17 al Kursaal l’attesa presentazione ufficiale della ponderosa opera di Ottavio Di Stanislao dal titolo “Storia istituzionale di Giulianova. Dall’antico regime alla prima repubblica”, volume edito dalla casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Teramo, con il Patrocinio della Città di Giulianova.

Questo il programma dell’evento:

Saluti istituzionali

Jwan Costantini, Sindaco Città di Giulianova
Fabrizio Stelo, Prefetto di Teramo
Matteo Francioni, Presidente Consiglio Comunale
Umberto D’annuntiis, Consigliere Regione Abruzzo
Valentina Carola, Direttrice Archivio di Stato Teramo
Fabrizio Marinelli, Presidente Deputazione Abruzzese Storia Patria

Interventi

Federico Roggero, Sapienza Università di Roma
Sandro Galantini, Istituto Abruzzese Ricerche Storiche

Introduce e modera

Sirio Maria Pomante, Direttore Civici Musei e Biblioteca

Sarà presente l’autore

Ottavio Di Stanislao ci consegna «un’opera importante per Giulianova e per tutto il territorio che fa capo alla provincia di Teramo – scrive Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato di Teramo, nel suo Saluto –: quattro secoli di storia dell’amministrazione di una delle maggiori città del nord dell’Abruzzo. Il lavoro del dottor Di Stanislao va a colmare un vuoto storico e narrativo di notevole importanza; frutto di anni di studi e ricerche nei principali luoghi di conservazione del sapere della nostra provincia, è una ricostruzione accurata e puntuale della storia istituzionale della città rifondata da Giulio Antonio Acquaviva con la suggestione rinascimentale della città ideale, dall’Antico Regime agli anni ’90 del XX secolo. Un’opera preziosa che ricostruisce il  funzionamento della macchina amministrativa con dovizia di dati e particolari…»

«… Ogni tassello aggiunto, nella ricomposizione delle vicende che hanno segnato il profilo di Giulianova – aggiungono il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, e il presidente del Consiglio comunale, Matteo Francioni nel loro saluto – risulta naturalmente prezioso. In questo caso, però, è evidente che il valore testimoniale del testo trovi ulteriore incremento nella sistematicità del metodo adottato per il reperimento dei contenuti e la selezione delle fonti. Nella Storia istituzionale di Giulianova viene data al lettore la possibilità di accedere a un tesoro di nozioni storiche inedite, di approfondimenti e dettagli che arrivano a implementare indiscutibilmente il corpus delle conoscenze documentali afferenti alla nostra città. Le istituzioni civiche, al di là delle inevitabili implicazioni tecnico-burocratiche, custodiscono storie familiari, raccontano di un passato amministrativo che è spina dorsale dell’identità cittadina. Conoscerne la storia significa comprendere appieno la sua fisionomia, certi di possedere gli strumenti per leggere consapevolmente tante alterne vicende, nel succedersi di stagioni a volte esaltanti, a volte critiche.»

«… Una storia locale, certo, – fa eco Federico Roggero, docente alla Sapienza Università di Roma, nella sua prefazione – indagata però ed esposta con criterio non localistico, ma scientifico, e nella quale si fondono i profili amministrativi, politici, economici: quelli che l’Autore, Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo, ha voluto racchiudere nell’aggettivo “istituzionale” con cui ha qualificato questa imponente “Storia di Giulianova”. (…) Il volume, fitto com’è, tra l’altro, di nomi, è dunque anche una storia di famiglie, e il lettore potrà sbizzarrirsi a trovare riferimenti a cognomi noti, verificandone la collaborazione con l’occupatore francese durante il Decennio, la adesione al Fascismo, l’assunzione di cariche pubbliche, la candidatura ad elezioni amministrative e politiche nell’età repubblicana, ecc. Il libro di Ottavio Di Stanislao costituisce dunque una ricca miniera di notizie per la storia di Giulianova, e certo diventerà un riferimento imprescindibile per quanti (auspicabilmente molti) vorranno cimentarsi, in futuro, nella ricostruzione della storia del territorio teramano, guardandola però – come ha fatto lui – dal lato delle fonti.»

STORIA ISTITUZIONALE DI GIULIANOVA
Dall’antico regime alla prima repubblica
di Ottavio Di Stanislao
Ricerche&Redazioni, Teramo 2024
ISBN 978-88-85431-77-5
17×24 | brossura cucita | 512 pp.
Prezzo di copertina € 40*

*Durante la presentazione la vendita del volume sarà curata dalla premiata Libreria Ianni di Giulianova




ROSETO DEGLI ABRUZZI. CONCORSO LETTERARIO “IL SILENZIO UCCIDE”, 4° Edizione

L’associazione “Il Guscio” contro la violenza di genere, organizza la quarta edizione del Concorso letterario “Il silenzio uccide”.
E’ intento dell’Associazione sensibilizzare e veicolare il messaggio contro ogni forma di violenza, abusi , vessazioni, bullismo. Il concorso è aperto anche alle scuole, alle Case Circondariali, Comunità Terapeutiche per dipendenze, Residenze psichiatriche, Residenze per anziani, Case famiglia e a tutti quelle persone che desiderano dare il loro contributo con un racconto, un pensiero, un aforisma.
Il concorso non è riservato solo agli scrittori ma a tutte le persone che desiderano aprire il cuore a questo argomento.
Aderendo al Concorso i partecipanti accettano automaticamente il regolamento.

Partecipando al Concorso Letterario si sostiene l’Associazione “Il Guscio” nella prevenzione alla violenza.
Per info 348 475 6396
il regolamento è online



Bellante. Associazione Culturale “Nuove Sintesi” presenta il romanzo di Honoré de Balzac “GLI SCIUANI” (edizioni Solfanelli). Sabato, 6 aprile, ore 17.30, ingresso libero


L’evento si terrà sabato 6 aprile 2024, con inizio ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale (interno Municipio) sita in Piazza Mazzini – Bellante paese (TE).

La presentazione a cura di Antonietta Florio (Saggista).
L’introduzione sarà curata da Edoardo De Santis (Nuove Sintesi).

Breve nota introduttiva.
“Vandea, 1799. Mentre gli Sciuani, guidati dal Gars, si battono per restaurare la monarchia dei Borbone, i repubblicani, capeggiati dal comandante Hulot, giocano la loro partita contro la sciuanneria con la bella Marie de Verneuil. I risvolti saranno imprevedibili”.




Sant’Omero. Festival Artistico “Did U See? – Un Invito a Guardare, Riflettere e Trasformare” – Prima Edizione.

Date: Dal 12 al 27 aprile nei fine settimana.

Venerdì 12/04

Curatrice:

Maragaret sgarra

Artiste:

Aliteia, Cristina Savage, Casiraw, Paola Calcatelli, Selene Pierini, Lalula Vivenzi, Daniela Daz Moretti.

Entrata su invito.

Sabato 13/04

  • 18:00: Presentazione Letteraria con La Perdigiorno, Libreria.
  • Domenica 14/04

    • 11:30: Laboratorio Musicale per genitori e bambini (da 0 a 6 anni) con Monserrat Olavarria.
    • 15:30: Laboratorio di Numerologia Occidentale Moderna con Paola Corsi.

    Venerdì 19/04

    • Sabato 20/04

      • 16:00: Presentazione Letteraria con Andreina Moretti.
      • 20:00: Musica Live con Laragosta.

      Domenica 21/04

      • 15:00: Laboratorio di Collage con Katia Scarpellini.
      • 18:00: Laboratorio Teatrale e di Performance con Mariasole Fornarelli e Lalula Vivenzi.

      Venerdì 26/04

        • 18:00: Talk: Conversazioni con le artiste del festival. Mediatrice: Aurelie Urbano
        • 20:00: Musica Live con CosTaLuna

        BIOGRAFIE:

        Margaret Sgarra:

        Curatrice

        Selene Pierini

        Artista

        Daniela Daz Moretti

        Artista

        Cristina Savage

        Artista

        Aliteia

        Artista

        Paola Calcatelli

        Artista

        Casiraw:

        Fotografe

        Lalula Vivenzi:

        Artista

        https://www.eppela.com/didusee

        vivenzi.lalula@gmail.com




  • Ricordo di Mario Setta, a due anni dalla scomparsa. Sulmona, lunedì 25 marzo ore 17:30, Aula consiliare del Comune (Via Mazara 22)

    SULMONA – A due anni esatti dalla scomparsa, lunedì 25 marzo 2024 alle ore 17:30, nell’Aula consiliare del Comune di Sulmona sarà ricordato lo storico Mario Setta in un evento intitolato “Il coraggio di un intellettuale libero”. All’incontro commemorativo, che sarà aperto dal saluto e dall’intervento del Sindaco Gianfranco Di Piero, parteciperanno con le loro testimonianze Maria Rosaria La Morgia – Presidente dell’Associazione Il Sentiero della Libertà, Carlo Fonzi – Presidente dell’IASRIC, Giovanni Ruscitti – direttore del Corriere Peligno, Nicola De Grandis – dirigente scolastico, Bruno Di Bartolo – Presidente del Centro Studi Vittorio Monaco, Goffredo Palmerini – giornalista e scrittore, e Franca Del Monaco, compagna di vita che con Mario Setta ha condiviso gli anni dell’impegno civile. Nel corso dell’evento sarà anche presentato il volume “Mario Setta, testimonianze di Libertà” (Edizioni Etabeta), una significativa raccolta di scritti e articoli di Setta, curata da Goffredo Palmerini, usciti sulla stampa in Italia e sulle testate italiane all’estero, dal 2015 al 2022.

     “Mario mi mandava i suoi scritti – scrive tra l’altro Goffredo Palmerini nella pagina di Presentazione che apre il volume -. Erano tutti d’una intensità e d’una profondità etica e culturale straordinarie. Molto spesso ero io stesso che gli proponevo di diffonderli attraverso la rete dei miei contatti stampa. Conoscendo la sua discrezione e la sua modestia egli non lo avrebbe mai chiesto. Ed è così che una straordinaria fioritura di scritti è comparsa su decine di testate in Italia e su molte altre all’estero. Questo modesto tributo spero sia utile per fare un altro passo in avanti verso la consapevole conoscenza di Mario Setta, della sua poliedrica figura di intellettuale, mai sussiegoso, e di uomo a tratti “profetico”. Mi auguro, inoltre, che contribuisca a consegnare un ulteriore tassello alla sua memoria. […]”

    Mario Setta (Bussi sul Tirino, 19 novembre 1936 – Sulmona, 25 marzo 2022), frequentato il liceo e gli studi teologici a Bologna, era stato ordinato sacerdote nel 1962. Svolse attività pastorale a Roma, poi dal 1970 fu parroco a Badia di Sulmona. Sospeso a divinis nel 1982 perché candidato come indipendente al Comune di Sulmona, fu eletto consigliere comunale. Laureato in Sociologia e Filosofia, ha insegnato al Liceo scientifico “Fermi” di Sulmona, dove ha diretto il Laboratorio di Storia, curando la pubblicazione dei volumi E si divisero il pane che non c’eraIl sentiero della libertà-Un libro della memoria con Carlo Azeglio Ciampi (Laterza, 2003) e le traduzioni delle memorie degli ex-prigionieri alleati del Campo 78 di Sulmona. Ha pubblicato con Maria Rosaria La Morgia Terra di libertà ed è stato cofondatore dell’associazione culturale “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”. Ha inoltre pubblicato Cristo ha le mani sporche, il volume autobiografico Il volto scoperto e il libro teologico-poetico di critica al dogma del peccato originale HOMO, Elogio di Eva.




    Bellante. Associazione Culturale Nuove Sintesi ed Aries Officina Nazionalpopolare: presentazione del libro di Daria Dugina “LA MIA VISIONE DEL MONDO”.

    Bellante. Intervengono Rainaldo Graziani (Cartografo) e Maurizio Murelli (Editore). L’evento si terrà domenica 17 marzo, ore 17.00, presso la Biblioteca Comunale (interno Municipio), modera Edoardo De Santis.
    Breve nota introduttiva degli organizzatori: “Di ritorno dal congresso internazionale del Movimento Russofili, tenutosi a Mosca a fine febbraio, Rainaldo Graziani e Maurizio Murelli parleranno di Daria Dugina e del suo pensiero. Daria Dugina è un astro in continua ascesa del pensiero russo”.




    Finale Ligure. Editoria: Enrico Di Carlo e Luca Bonacini presentano il volume “Il brindisi del poeta astemio” al Salone dell’Agroalimentare Ligure

    La seconda edizione del Brindisi del Poeta astemio, di Enrico Di Carlo e Luca Bonacini (Verdone, 2024), verrà presentata per la prima volta a Finale Ligure, sabato 9 marzo 2024, nell’ambito del Salone dell’Agroalimentare Ligure, giunto alla ventesima edizione.

    La prima edizione è stata presentata al Ministero delle Politiche agricole, a Roma, accademia Barilla, a Parma, e al Consolato Generale d’Italia, a Nizza.

    La nuova edizione è integrata nel testo e nelle immagini. A firma di Luca Bonacini è anche il nuovo capitolo “Frittate d’autore, calici e altre delizie”, omaggio alla predilezione che il poeta ha sempre avuto per le uova.

    Altra novità è l’indice dei luoghi, ove oltre alle città sono citati, per molte di esse, i luoghi frequentati da d’Annunzio, come ristoranti, caffè, musei e alberghi.

    Il vino diventa occasione per percorrere l’Italia in una sorta di viaggio enogastronomico. Sono tredici i territori italiani interessati, che non coprono l’intera nazione ma che esaltano l’eccellenza della produzione enologica del tempo.

    D’annunzio stesso si trasforma in guida d’eccezione. E guide di viaggio diventano, a loro volta, le pagine dannunziane. La Toscana dei Taccuini, la Roma del Piacere, l’Abruzzo del Trionfo della morte, le confessioni cui si abbandona nei carteggi privati, si trasformano insieme a centinaia di altre memorie, in capolavori letterari.




    Giulianova. Esce l’ultima fatica editoriale della scrittrice giuliese Ornella Albanese: “La regina senza trono”. Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”, romanzo edito da Mondadori.

    Ornella Albanese, nativa di Giulianova, vive e lavora a Bologna ma trascorre i mesi estivi in Abruzzo. Dopo il successo del romanzo storico “Il Falconiere dei Re”, edito sempre per la casa editrice Mondadori ed ambientato anche in Abruzzo, esce con un nuovo romanzo dal titolo: “La regina senza trono – Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”

    Una protagonista in cui femminilità e passionalità si combinano con uno spirito indomito e fiero, facendone un personaggio carismatico. Nel suo desiderio di autodeterminazione, Amalasunta è una figura di assoluta modernità e merita di essere riscoperta. Attraverso un racconto serrato e avvincente il lettore rivive quel periodo storico che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico. Siamo nel 495 d.C.. Il suo stesso nome ne evoca la forza, Amalasunta: la forte Amala. Lo ha deciso sua madre, per lenire la frustrazione del grande Teoderico, re degli Ostrogoti: una figlia forte e sana come il maschio che non è arrivato. E Amalasunta non delude le aspettative, crescendo fiera e determinata. Dal padre, grande guerriero e stratega che ha riunito sotto di sé tutto il suolo italico, acquisisce l’ardimento e il valore ma anche l’amore per la cultura. Studia gli autori greci e latini, disserta di filosofia e teologia, trascurando invece le arti femminili, a cui preferisce le uscite a cavallo e le battute di caccia in compagnia del suo schiavo Traguilano. La libertà è però un sogno a cui Amalasunta non intende rinunciare. La libertà di decidere il proprio futuro, di scegliere ciò che è bene per il suo popolo. La libertà di amare qualcuno che non è degno del sangue regale ma ha fatto breccia nel suo cuore, perché ha saputo riconoscere nello spirito indomito di una donna il coraggio di pretendere ciò che le spetta.

    In un racconto serrato e avvincente, rivive una figura di grande fascino e modernità.

    Amalasunta incarna alla perfezione quel diritto all’autodeterminazione che ancora oggi molte donne sono costrette a rivendicare. Sullo sfondo, un periodo storico inquieto e seducente che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico.

    Ornella Albanese, ha pubblicato racconti gialli e rosa su numerose riviste a partire dai sedici anni, prima di approdare al romanzo: ha al suo attivo sedici romance storici per la collana I Romanzi Mondadori, due thriller storici con ricca componente sentimentale per Leggereditore (“L’anello di ferro e il pluripremiato “L’oscuro mosaico”), e infine “Il sigillo degli Acquaviva” per Leone editore. Il suo ultimo romanzo storico, “Il falconiere dei re”, è uscito per gli Oscar Mondadori. Per motivi lavorativi e affettivi si divide tra l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.




    Bellante. Associazione Culturale “Nuove Sintesi”: conferenza dello storico Sandro Galantini sulla Bellante cinquecentesca.

    Il 9 marzo conferenza dello storico Sandro Galantini sulla Bellante cinquecentesca.
    Porterà i suoi saluti la Dott.ssa Teresa Di Berardino (Assessore Cultura).
    L’evento è organizzato dall’Ass.ne Culturale Nuove Sintesi.

    BELLANTE – Sabato 9 marzo, alle ore 17.30, nella Biblioteca comunale di Bellante, lo storico Sandro Galantini terrà una conferenza sulla Bellante del ‘500 con particolare riguardo ai gruppi sociali, alla struttura urbana e all’assetto del territorio. Considerata, nei documenti di metà Cinquecento, località “abundante”, cioè demograficamente robusta con i circa mille abitanti contabilizzati nel 1545, Bellante non a caso era “capitale” dell’omonimo marchesato acquaviviano disponendo di ospedale, di servizi strategici per la comunità di pertinenza feudale (dal forno al macello ma soprattutto al mulino, uno dei due in funzione lungo il Salinello) e meglio provvista di «persone civili et facoltose, dottori de legge, et di medicine, notari et altre persone di conditione», cioè di un ceto socialmente, professionalmente e culturalmente di peso. Lo sguardo ampio sulla Bellante cinquecentesca consentirà di comprendere l’importanza di questo centro che si dota di opere d’arte di rilievo, le vivaci relazioni commerciali intrattenute con le vicine Marche, le caratteristiche del territorio, la diffusione della masseria e le fortune di alcuni prodotti agricoli che nel Settecento e nell’Ottocento renderanno Bellante famosa nel Regno di Napoli.