LEGA TERAMO: VICEPRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE ATRI ADERISCE AL PARTITO. BOCCHINO, “LUDOVICA DI NICOLANTONIO ARRICCHISCE SQUADRA GIA’ FORTE”

VICESEGRETARIO REGIONALE E COMMISSARIO PROVINCIALE: “ENTUSIASTI DEL NUOVO INGRESSO, COMPETENZA E IMPEGNO VALORI FONDAMENTALI PER GRUPPO UNITO E COESO”
ATRI – Un nuovo ingresso nella Lega: si tratta di Ludovica Di Nicolantonio, vicepresidente del Consiglio comunale di Atri.
Ad annunciarlo è Sabrina Bocchino, vicesegretario regionale della Lega, commissario provinciale del carroccio a Teramo.
Di Nicolantonio, 25 anni, è anche componente delle Commissioni Affari istituzionali ed amministrativi, Bilancio e sviluppo economico, e Urbanistica, Assetto del territorio, lavori pubblici Servizi sociali, culturali, sport e tempo libero Servizio di Polizia Amministrativa.
“Accogliamo con entusiasmo una giovane amministratrice che andrà ad arricchire una squadra già solida e capace, forte delle sue competenze amministrative e dell’impegno che da sempre contraddistingue il partito – dichiara Bocchino – Un’esperienza tecnica e politica che andrà ad integrare il già corposo bagaglio di competenze di un gruppo coeso – spiega – Si tratta solo di un primo importante ingresso nella Lega della provincia di Teramo e siamo orgogliosi di cominciare presentando una giovane donna intraprendente e capace”.
“Il nostro partito conferma il ruolo di grande importanza nell’ambito della amministrazione regionale, dove governiamo per la seconda volta consecutiva, per la prima volta nella storia dell’Ente, e lo stesso accade in molti comuni abruzzesi. Come abbiamo già avuto modo di dimostrare con i notevoli risultati ottenuti alle elezioni regionali, europee ed amministrative, la Lega non si ferma e continuerà il suo percorso di crescita dimostrando di essere un partito in grado di attrarre consensi e nuove energie”, conclude Bocchino.



Giulianova. Presentata questa mattina la nuova giunta comunale. Il Sindaco Jwan Costantini ufficializza pubblicamente le deleghe e si dice certo del valore di una squadra che rispecchia la volontà popolare ed ha tutti i numeri per fare bene.

La migliore di sempre. Per il Sindaco Jwan Costantini la giunta comunale, presentata questa mattina in sala consiliare, è una squadra che dimostrerà da subito di poter fare cose importanti e di saperle fare bene.

Dopo aver formulato gli auguri di un buon lavoro, l’ufficializzazione delle deleghe, assegnate nel rispetto della volontà popolare.
A Matteo Francioni (FdI) vanno la carica di Vice Sindaco e le deleghe a Lavori Pubblici, Manutenzioni, Edilizia scolastica, Grandi opere pubbliche ed Opere strategiche; Lidia Albani (FI) conferma le deleghe detenute nella precedente consiliatura: Politiche sociali, Politiche della Casa, Pari Opportunità, Politiche dell’ Infanzia, Protezione Civile, Politiche giovanili, Gemellaggi, Servizi cimiteriali, Pubblica Istruzione. Tre gli assessori della lista “Giulianova Turismo”: Paolo Giorgini, a cui sono state attribuite le deleghe a Bilancio, Personale, Verde Pubblico, Società partecipate, Mercato ittico; Nausicaa Cameli, che si occuperà di Politiche comunitarie e Fondi Pnrr, Ufficio Europa, Cultura, Ambiente, Green Economy, Rapporti con le associazione culturali e di quartiere; Marco Di Carlo, che resta assessore al Turismo, Manifestazioni e Grandi eventi, Polizia locale, Viabilità e trasporti.
Il Sindaco, ringraziando chi si è impegnato con successo nel precedente mandato amministrativo, ha precisato che Giampiero Di Candido, Soccorsa Ciliberti e Paolo Vasanella, quest’ultimo presente alla conferenza stampa di questa mattina, resteranno consulenti privilegiati e saranno coinvolti in tutte le scelte strategiche.
Il Primo cittadino ha tenuto per sé le deleghe ad Urbanistica e Commercio, ed ha affidato al giovane consigliere Federico Montebello ( Obiettivo Giulia_Nova) le deleghe a Sport e impianti sportivi. Il più votato della stessa lista, Roberto Mastrilli, è stato indicato quale Presidente del Consiglio comunale. Sarà eletto venerdì prossimo, 5 luglio, nel corso del primo Consiglio Comunale, in piazza Buozzi.




Giulianova. Il primo consiglio comunale si terrà venerdì, 5 luglio, alle ore 18 in Piazza Buozzi.

GIULIANOVA / CONSIGLIO COMUNALE – CONVOCAZIONE

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ll Sindaco Jwan Costantini ha disposto per il giorno 5 Luglio 2024, alle ore 18:00, la convocazione della prima seduta del Consiglio Comunale eletto a seguito delle consultazioni dei giorni 8 e 9 Giugno 2024.
Il Consiglio Comunale si terrà in piazza Buozzi con il seguente ordine del giorno:
1. Insediamento del Consiglio comunale – Esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti;
2. Elezione del Presidente del Consiglio comunale;
3. Insediamento del Consiglio comunale – Giuramento del Sindaco;
4. Presa d’atto della nomina della Giunta comunale e del Vice Sindaco;
5. Elezione della Commissione Elettorale Comunale;
6. Presa d’atto dei gruppi consiliari e dei rispettivi capigruppo;
7. Nomina componenti della “Commissione permanente per la revisione dello Statuto e modifica dei Regolamenti comunali” ai sensi dell’art. 69 dello Statuto comunale;
8. Nomina componenti della prima Commissione consiliare “Affari istituzionali ed amministrativi”;
9. Nomina componenti della seconda Commissione consiliare “Programmazione, bilancio e attività economiche sostenibili”;
10. Nomina componenti della terza Commissione consiliare “Ecologia, governo del territorio, urbanistica e opere pubbliche”;
11. Nomina componenti della quarta Commissione consiliare “Servizi sociali, culturali, sport e tempo libero”;
12. Nomina rappresentanti per consiglio Unione dei comuni delle Terre del Sole.



Teramo. Azione: NOI STIAMO CON VALDO E ILARIA

Alessio D’Egidio

 

Il Partito di Azione della Provincia di Teramo esprime oggi la sua piena solidarietà agli assessori Valdo Di Bonaventura e Ilaria De Sanctis a seguito della pacifica manifestazione organizzata in risposta al controverso rimpasto operato dal sindaco Gianguido D’Alberto.

Ignorare i significativi consensi elettorali ottenuti dai due assessori rappresenta una grave irriconoscenza politica, necessaria solo a favorire qualche incauta strategia. Tuttavia, la gravità del gesto risiede principalmente nella mancanza di rispetto nei confronti degli elettori. Il consenso elettorale non è frutto del caso, ma è l’espressione concreta e tangibile della fiducia dei cittadini, motivata dalla loro volontà di sostenere chi ritengono più adeguato a rappresentarli. Tradire questa volontà significa infliggere una profonda ferita alla democraticità del nostro sistema di governo.

Dopo questo momento di riflessione e protesta, appare evidente la necessità di un cambiamento che rafforzi il nostro sistema democratico, rendendolo più equo e rappresentativo della volontà popolare. Ed è in quest’ottica che il Partito di Azione, tramite il suo deputato Giulio Sottanelli, intende promuovere una proposta di legge elettorale volta a modificare l’attuale, nei comuni con oltre 15.000 abitanti.

La proposta include la surroga dei consiglieri nominati assessori, per garantire una rappresentanza continua e inalterata degli elettori; un voto di rinnovo della fiducia a metà mandato, per cui, in caso di sfiducia, il consiglio eleggerà un nuovo sindaco, assicurando maggiore responsabilità e trasparenza nell’amministrazione; l’eliminazione del ballottaggio nel caso in cui uno o più candidati superino il 40% dei voti al primo turno, con l’elezione diretta del candidato più votato, snellendo così il processo elettorale.

Azione è per un’utilizzazione amministrativa forte, partecipativa e responsabile, ciò che in questo momento manca a Teramo.

 

Teramo, 27/06/2024

Alessio D’Egidio

Segretario Provinciale di Teramo in Azione




Coltura Politica, NOS-NOI: la piccola, grande rivoluzione è iniziata.

Un gruppo di ragazze e ragazzi, sostenuto da donne e uomini che ne hanno condiviso l’impegno per una svolta bella e fresca nella politica giuliese, ha raggiunto un risultato straordinario, per certi aspetti inatteso nelle proporzioni in cui si è manifestato, che tuttavia rappresenta soltanto l’inizio di un nuovo e più entusiasmante percorso.

I candidati delle liste di Coltura Politica e di NOS-NOI, insieme al candidato sindaco Daniele Di Massimantonio, esprimono un sentimento di profonda gratitudine alle elettrici e agli elettori di Giulianova per la fiducia ed il sostegno che hanno voluto riservare loro. Alessia Mazzagufo e Daniele Di Massimantonio, eletti in Consiglio comunale, onoreranno con impegno, onestà, entusiasmo, limpidezza, apertura al coinvolgimento dei cittadini, il gravoso ed importante compito loro assegnato dagli elettori.

L’intera comunità di Coltura Politica e di NOS-NOI augura al sindaco Costantini buon lavoro, nell’auspicio che sia orientato al benessere e nell’interesse di tutti i giuliesi, ed esprime un sincero sentimento di vicinanza alla candidata del PD Alessandra Matone, che è restata in ballo fino alla fine per la titolarità di un seggio consiliare.

Coltura Politica e NOS-NOI, insieme ai consiglieri comunali Daniele Di Massimantonio  e Alessia Mazzagufo sono stati nel corso della campagna elettorale e saranno per il prossimo futuro i portatori di un modello di politica non solo integralmente alternativo alle destre, ma anche diverso e innovativo rispetto a quello proposto dall’altro pezzo dell’area progressista.

I criteri fondamentali che ispireranno l’azione politica di questa comunità di ragazze e ragazzi saranno il coinvolgimento e la partecipazione.

Coinvolgimento dei cittadini, perché lo sviluppo della città deve essere un processo da condurre accompagnati dalle donne e dagli uomini di Giulianova, per comprenderne le esigenze, gli interessi, le aspettative. I quartieri dovranno essere i punti di forza di una città organicamente intesa.  Non più periferie “esistenziali”, ma centri di una città policentrica.

Partecipazione dei cittadini, perché i processi decisionali non siano lasciati nelle mani di pochi detentori delle leve di potere, ma siano l’esito vincolante del confronto costante e produttivo con la comunità dei residenti.

Coltura Politica, NOS-NOI, Daniele e Alessia sono la finestra aperta delle istituzioni sulla città. Sono la voce dei cittadini, sono l’aria fresca e pulita che spazzerà via le liturgie stantie e polverose di una politica che ha estromesso da ogni decisione i cittadini.




SISTEMAZIONE PALAZZETTO DELLO SPORT A SAN NICOLÓ: CONTINUANO GLI ANNUNCI DI D’ALBERTO, MA IL MERITO È DI MARSILIO E CASTELLI

Teramo (TE) – “Il sindaco di Teramo D’Alberto,  forse preso dall’euforia per aver salvato la sua amministrazione con  la ricomposizione della giunta comunale, continua ad utilizzare il metodo dell’annuncite cronica che lo ha contraddistinto in questi anni, attribuendosi meriti non suoi relativamente alla sistemazione del Palazzetto dello sport di San Nicolò” è quanto afferma Marilena Rossi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
“Il sindaco non ricorda o, forse, finge di non ricordare che il finanziamento pari a 350.000,00 € (Decreto sisma n. 5/2024) per la sistemazione di un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo e il rilancio della città di Teramo come il palazzetto di San Nicolò, è frutto del lavoro sinergico messo in campo dalla squadra di Fratelli d’Italia con Il Presidente Marsilio e il Commissario alla Ricostruzione Senatore  Guido Castelli, che ringraziamo per la costante vicinanza e presenza mostrata in questi anni nei confronti dell’intero territorio provinciale.
I cittadini devono sapere che gli stanziamenti previsti per Teramo, così come tutti gli altri finanziamenti inclusi nel Decreto, attraverso il quale è stata adottata la rimodulazione del Piano delle Opere Pubbliche prevedendo un aumento delle risorse  a disposizione fino alla somma di 45 milioni di euro, non sono assolutamente merito di D’Alberto né dell’ex Assessore Cavallari, che oggi si auto elogiano sulla stampa omettendo di menzionare e ringraziare il Presidente della Regione e il Commissario alla Ricostruzione.
Per l’ennesima volta, con i fatti, D’Alberto e la sua annuncite sono stati clamorosamente smentiti.
Noi, uomini e donne di Fratelli d’Italia, preferiamo i fatti alle parole”.
Marilena Rossi

Consigliere Regione Abruzzo




“Spazio Civico” Roseto“bacchetta” il Consigliere Di Giuseppe: “La smetta di attaccare la Presidente Recchiuti e pensi a fare un’opposizione seria”

 

 

Ancora una volta siamo costretti ad assistere a una reazione violenta e scomposta da parte del Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Francesco Di Giuseppe, che dimostra il suo consueto nervosismo e l’ormai conclamata incapacità a restare all’interno del perimetro di un corretto confronto/scontro politico dentro e fuori l’Assise comunale” sottolineano i dirigenti del Gruppo di“Spazio Civico” Roseto in merito alla brutta risposta data alla Presidente Gabriella Recchiutiche lo ha accusato di utilizzare frasi offensive e retorica fascista contro i suoi colleghi in Consiglio.

 

In fondo sarebbe bastato che dicesse nella sua risposta perché continua a citare il Duce per rivolgersi ai suoi colleghi in Assise, cosa che aveva già fatto in passato e che sembra apprezzare molto, stante anche la sua nota formazione politica e malgrado la netta presa di distanza presa dai vertici nazionali del suo partito. Invece come al solito ha preferito avventurarsi su di un terreno impervio, fatto di mezze accuse e altra retorica da “ventennio”, perpetrando il solito cliché, banale e scontato, che sfoggia ormai da diversi Consigli Comunali e che non fa più presa su nessuno” prosegue la nota. “Comprendiamo bene il suo nervosismo, lui che già si vedeva su ben altri scranni, a battagliare in Parlamento, a Bruxelles o almeno a Palazzo dell’Emiciclo, ma si deve accontentate al momento di Palazzo di Città in attesa che le prossime elezioni dicano se il suo modo di fare opposizione sarà vincente o lo porterà all’ennesima, cocente delusione elettorale”.

 

Al momento infatti i cittadini rosetani ricordano il Consigliere Di Giuseppe più per le sue citazioni di Mussolini, per quelle del favolista di Hans Christian Andersen e per il sapiente utilizzo di photoshop e di programmi di montaggio video che per il suo contributo serio e fattivo all’attività politica rosetana che finora si è limitata ai soli ricorsi al TAR assieme ai suoi ex nemici giurati, oggi alleati, “ginobliani” – conclude “Spazio Civico Roseto” – lo invitiamo quindi a lasciar stare questo “modus operandi” ed a concentrarsi maggiormente sugli interessi dei rosetani visto che certi treni a cui ambiva sono oramai passati! Lo attendiamo in futuro al confronto su tematiche serie, che interessano realmente il nostro territorio, abbandonando le sterili e puerili polemiche da bar che invece hanno finora contraddistinto il suo modo di fare opposizione”.




FDI ROSETO – FRANCESCO DI GIUSEPPE SU ACCUSE RECCHIUTI: SI GUARDI ALLO SPECCHIO PRIMA DI APRIRE BOCCA

 

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale replica alle accuse del Presidente del consiglio Gabriella Recchiuti.

<<La strategia maldestra di una certa sinistra, ormai, la conosciamo bene: vivendo estraniati dalla realtà e sempre più lontani dalle esigenze del popolo, non tollerano la crescita degli avversari e tentano in ogni modo di demonizzarli agitando lo spauracchio del fascismo>> dichiara Francesco Di Giuseppe, capogruppo del partito di Giorgia Meloni in consiglio comunale.

<<Fa sorridere come il Presidente del Consiglio si mascheri, nella nota, da anima pia e da garante della democrazia nella nostra città quando ricordo benissimo le sue molteplici dichiarazioni in questi due anni e mezzo: quando diceva a microfoni aperti di essersi “rotta il c***” e quindi di non partecipare ad una riunione dei capigruppo indetta durante un consiglio comunale, arrivando addirittura a dichiarare apertamente di non essere “super partes”, come il ruolo che ricopre vorrebbe.

Ricordo come fu anche lei, nonostante il suo ruolo imponga terzietà, a presenziare alla conferenza stampa di attacco nei miei confronti in cui vennero lanciate pesantissime accuse al sottoscritto per essere “reo” di aver prodotto 10.000 emendamenti per bloccare il regolamento del consiglio comunale che poi fu, per l’appunto, bocciato dal T.A.R.

Bocciature al T.A.R. di cui il Presidente Recchiuti sta diventando recordman, viste le sonore batoste prese da quando si è insediata, condite dall’ormai consueta frase “ECCESSO DI POTERE” rivolta al suo ruolo e contenuta nelle sentenze che la inchiodano alle sue responsabilità.

La sua condotta dei lavori d’aula è ormai nota, basta scorrere le riprese di ogni consiglio per vedere come fraintenda ampiamente alcuni passaggi della minoranza spacciandoli come “accuse” e concedendo quindi repliche per “fatto personale” alla maggioranza e come sia invece distratta quando dai banchi della maggioranza o anche dal Sindaco arrivino accuse dirette e quindi ben più gravi ai consiglieri di minoranza, ma anche in questi casi continua a fare spallucce e a continuare nei suoi, ormai noti, risolini.

Un presidente del consiglio preoccupato più a trovare escamotage per rimettersi la fascia in raso, per le passerelle estive, che ai diritti delle minoranze, calpestate ieri per l’ennesima volta.

Il presidente del consiglio nella sua ricerca su Wikipedia, a scoppio ritardato visto che nulla aveva eccepito in aula durante il dibattito, dimentica però di leggere come solo pochi giorni fa utilizzava le mie stesse parole “aula sorda e grigia” Michele Serra, nota firma di La Repubblica, parlando della riforma del premierato:

Come funziona, presidente Recchiuti? Quando ad utilizzare queste provocazioni sono i vostri intellettuali di regime sono concesse e quando queste vengono utilizzate da chi è di centrodestra divengono improvvisamente richiami nostalgici?

Avrete mai il coraggio di affrontare la realtà e rispondere alle tante domande poste dopo la provocazione o continuerete ad essere sordi a questi quesiti?

Presidente, avrà mai abbastanza forza per sostenere le proprie tesi, sempre più impopolari in città, senza agitare un inesistente spauracchio fascista o rimarrete nel “grigiore” di questo finto civisimo?

La città ormai non ha più dubbi su dove si collochi politicamente questa maggioranza: a sinistra in tutto e per tutto, cattocomunisti che non distinguono i loro precedenti impegni parrocchiali con l’attuale incarico di guida della seconda città della Provincia.

Un bluff chiamato “svolta” che si manifesta sempre di più come un dramma per la nostra città costretta a pagare per gli errori commessi in primis da lei, che forse si, dovrebbe chiedere scusa ai cittadini Rosetani>> conclude Di Giuseppe.




Il Consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi ha perso tutta la sua dignità per colpa dell’amministrazione Nugnes” è quanto dichiarano i consiglieri Teresa Ginoble, Francesco Di Giuseppe e Nicola Petrini

Il Consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi ha perso tutta la sua dignità per colpa dell’amministrazione Nugnes” è quanto dichiarano i consiglieri Teresa Ginoble, Francesco Di Giuseppe e Nicola Petrini all’indomani della seduta consiliare durante la quale è stata trattatala proposta di ripristino del Regolamento presentata dai tre consiglieri.

 

“Questa volta sentiamo l’esigenza non di fare semplicemente chiarezza bensì di muovere un’accusa forte nei confronti dellamaggioranza: per l’ennesima volta Nugnes e la sua squadra si sono impossessati di una nostra proposta, l’hanno modificata a proprio piacimento (esercitando nuovamente l’eccesso di potere) per poi votarsela in modo completamente illegittimo. Avevamo chiesto di ridare efficacia al vecchio regolamento perché dopo la sentenza del TAR non era più valido. Questo passaggio avrebbe assicurato a tutti la certezza degli atti adottati in Consiglio. E invece ci siamo trovati davanti a questo gruppo di dilettanti allo sbaraglio che con l’ennesima furbata, da inesperti del diritto, si è di nuovo condannato ad una sonora e sicura bocciatura da parte dei giudici”aggiungono i tre consiglieri.

 

Con supponenza, arroganza e anche tanta superficialità la maggioranza, guidata dal presidente del consiglio Recchiuti e dal consigliere Pavone,ha approvato emendamenti, errati sia nella forma sia nella sostanza, che servono solo a consentire l’uso della fascia alla Recchiuti (della quale sembra davvero non poter fare a meno), a mettere il bavaglio alla minoranza eliminando i preliminari (con i quali i consiglieri di minoranza possono riportare la voce dei cittadini rosetani all’interno dell’assise civica) e a minare definitivamente la possibilità di fare opposizione in consiglio comunale. Questa manovra ha suscitato una reazione forte da parte dell’intera minoranza presente (formata dai tre firmatari della proposta e dai consiglieri Sabatino Di Girolamo e Rosaria Ciancaione) la quale, consapevole della forzatura in atto, ha abbandonato l’aula per protesta.

 

“Altro che Roseto città della gentilezza! L’amministrazioneNugnes ha spogliato il Consiglio comunale della sua autorevolezza e ha buttato regole e leggi nel cestino. Vige la più assoluta presunzione di poter fare ogni cosa a proprio piacimento. Se anche stavolta, come è facile prevedere, il TAR ci darà ragione, Sindaco e presidente del Consiglio dovranno obbligatoriamente dimettersi” concludono Ginoble, Di Giuseppe e Petrini.

 

 

Roseto degli Abruzzi, lì 22 giugno 2024

 

 

 

I Consiglieri

Teresa Ginoble

Francesco Di Giuseppe

Nicola Petrini

 

 




Roseto. Gabriella Recchiuti (Presidente del consiglio Comunale): Il Capogruppo Francesco Di Giuseppe continua con la retorica fascista in Consiglio Comunale.

 

Francesco Di Giuseppe FDI Roseto

“È inaccettabile e dovrebbe chiedere scusa alla Città.”

Roseto degli Abruzzi, 22 giugno 2024 – Sono già due le sedute di consiglio comunale in cui il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Di Giuseppe fa esplicito ricorso alla retorica fascista per apostrofare la massima assise cittadina come un’aula “sorda e grigia” , utilizzando un passo del discorso pronunciato da Benito Mussolini il 16 novembre 1922 in Parlamento dopo la marcia su Roma. Un discorso, il cosiddetto “discorso del bivacco”, rimasto tristemente famoso per la sua sprezzante brutalità e che rappresento’ il primo passo verso il regime, verso l’annientamento del Parlamento italiano e la cancellazione di ogni forma di libertà politica e sindacale.

Come Presidente del Consiglio Comunale e come garante della democrazia in città, non posso tollerare tali riferimenti, ne’ posso  permettere che l’aula venga ridotta a un campo di battaglia verbale senza limiti, utilizzando tra l’altro espressioni riconducibili ad uno dei periodi più bui della nostra storia.

È preoccupante che con tanta leggerezza si faccia ricorso a tale retorica, che in un consiglio comunale si usino espressioni di mussolininiana memoria o che si chiami un consigliere “camerata” come accaduto in questi giorni a Verona: credo che o non si conosce la storia o la si conosce così bene che si scelgono proprio quei termini per parlare nel massimo consesso cittadino, il che è ancora più grave.
In ogni caso, credo che il consigliere Di Giuseppe farebbe bene a chiedere scusa alla Città.

Siamo tutti chiamati a essere custodi di questo patrimonio prezioso che è la nostra democrazia.

Invito, comunque, tutti a riflettere sulle parole che scegliamo all’interno di quest’aula e anche all’esterno e a promuovere un clima di collaborazione e rispetto reciproco.

Gabriella Recchiuti
Presidente del Consiglio Comunale della Città di Roseto degli Abruzzi