Castel Castagna. Inaugurazione monumento al minatore, domenica 1 agosto – ore 17.

Domenica 1 agosto 2021 ore 17 verrà inaugurato a Castel Castagna F.ne Ronzano il monumento dedicato ai tanti cittadini italiani che lasciarono il loro paese per andare a svolgere il lavoro di minatore nel nord Europa. Contestualmente verrà inaugurata la piazza di Ronzano “Piazza delle Miniere”. La Sindaca Rosanna De Antoniis: ” Un tributo dovuto e necessario a quanti, donne ed uomini, lasciarono il luogo natio e gli affetti più cari alla ricerca di un futuro migliore, sacrificandosi nelle buie, umide e profonde miniere di carbone. Molti perirono, altri si ammalarono, pochi fecero ritorno in patria. L’Italia grazie al sacrificio di tanti ottenne in cambio carbone necessario per l’intera nazione. Con questo monumento si è voluto creare il luogo della memoria dove annualmente poter commemorare e ricordare i minatori di tutto il mondo. Castel Castagna è orgogliosa ed onorata di poter oggi annoverare tra i propri monumenti commemorativi anche questo dedicato alla memoria dei minatori. Contestualmente si è voluto dotare la f.ne di Ronzano di una piazza che accoglierà il monumento”. Si ringrazia il Consorzio Bim nella persona del suo presidente Gabriele Minosse; il Sindaco di Blegny in Belgio; la comunità italiana in Belgio; tutti i cittadini di Castel Castagna.




Morro D’Oro. INTENSIVO DIRIMè, in Abruzzo una settimana di terapia intensiva e gratuita per famiglie e bambini con diagnosi del neurosviluppo

–       Morro d’Oro (TE), dal 26 al 31 luglio 2021 –

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MORRO D’ORO. Far comprendere ai genitori quali modalità siano più efficaci per incoraggiare lo sviluppo emotivo-funzionale del bambino non solo durante la terapia, ma nell’arco di tutta la giornata, supportando le sue caratteristiche neurologiche al fine di aiutarlo nelle sfide che deve affrontare, incoraggiando anche un’efficace relazione tra genitore e figlio. Questi alcuni degli obiettivi di DirFloortime® rivolto a famiglie con bambini con diagnosi del neurosviluppo. Un modello operativo inserito nel 2005 nelle Linee Guida della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza tra le raccomandazioni tecniche-operative per i servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva e che viene praticato da qualche anno anche in Abruzzo, in particolare nello studio di riabilitazione FisicaMente di Pagliare di Morro d’Oro. Proprio questo centro, quest’anno ospita un programma intensivo. L’edizione del 2020, infatti, si è tenuta in provincia di Novara mentre per il 2021, grazie alla richiesta di Silvia Feliziani – musicoterapeuta/terapista DirFloortime® che opera nello studio FisicaMente e referente per la regione Abruzzo di Dirimè Italia (associazione di promozione sociale che si occupa di formazione nel modello Dir e sostegno alle famiglie di bambini con diagnosi del neurosviluppo), – è stata selezionata come unica regione l’Abruzzo. Per una settimana, quindi – dal 26 al 31 luglio 2021 – le famiglie che seguono già un percorso di terapia nel modello Dir nello Studio FisicaMente, avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente a un programma intensivo e di essere seguite, sia in Studio che a casa, da una équipe multidisciplinare Dirimè composta dalla psicologa Barbara Cravero, dalla neuropsicomotricista Stefania Menconi, dalla logopedista Nicoletta Baiocco e dall’educatrice Barbara Purpi. A loro si affiancheranno nove volontari/terapisti Dir (che giungeranno da tutt’Italia). Tutto il progetto sarà supervisionato dalla neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Sabina Barattelli.

Lo Studio di Riabilitazione FisicaMente di Pagliare di Morro d’Oro (TE) nasce nel 2008 grazie alle sorelle Valentina e Raffaella D’Ambrosio, rispettivamente logopedista e fisioterapista, entrambe mosse dalla passione per la riabilitazione soprattutto in un’ottica di équipe. Nel tempo si sono strette proficue collaborazioni e pian piano il team si è ampliato, includendo al suo interno figure specializzate come il Neuropsichiatra Infantile, lo Psicologo/Psicoterapeuta, il Terapista della Neuropsicomotricità dell’età evolutiva, il Musicoterapeuta, l’Ortottista e l’Osteopata. La presenza di tutte queste figure professionali ha permesso di sviluppare percorsi educativi e riabilitativi specifici per ogni singolo paziente, soprattutto in età evolutiva. L’interesse per la riabilitazione dei Disturbi del Neurosviluppo e di altri Disturbi della sfera evolutiva ha condotto i professionisti dello Studio verso un percorso formativo intenso e specifico che ha permesso di abbracciare non solo il bambino, ma anche tutta la famiglia. In particolare sono stati attivati percorsi di Parent Training di gruppo, condotti dalla psicoterapeuta, mirati a concedere uno spazio di conoscenza, condivisione e supporto ai genitori, e percorsi di musicoterapia basati sul modello DIRFloortime, che implica conoscere il profilo individuale del singolo bambino, supportandone la crescita emotiva-funzionale in una cornice relazionale tra genitore-bambino.

“Lavorare in équipe – spiega la coordinatrice dello Studio FisicaMenteValentina D’Ambrosio – implica scoprire dei nuovi modi di pensare alle diagnosi, progettando trattamenti differenti a seconda delle peculiarità di ogni bimbo e ascoltando i bisogni dei genitori. Siamo onorati di poter ospitare un’intera équipe multidisciplinare nel nostro Studio per l’INTENSIVO Dirimè che sosterrà le famiglie gratuitamente e offrirà ai nostri operatori una grande possibilità formativa sia in Studio che a casa”.

“Come terapista Dir e socia Dirimè – prosegue Silvia Feliziani – ho potuto partecipare al bando del 2021 INTENSIVO Dirimè, questa settimana sarà una grande occasione per le famiglie le quali usufruiranno di una terapia gratuita supportate da un’intera équipe multidisciplinare sia in studio che a casa. Dopo un lungo periodo di chiusura tra le mura domestiche a causa dell’emergenza sanitaria questo progetto offre loro la possibilità di riscoprirsi anche nella quotidianità. Sono felice di essere supportata da un’équipe nello spiegare ai genitori le peculiarità dei propri figli e scardinare dei luoghi comuni sulla neurodiversità così da favorire esperienze di crescita e relazione. Come referente regionale per Dirimè vorrei ringraziare tutti i privati che hanno creduto nell’importanza di tale progetto finanziando la raccolta fondi di 5mila euro che si è conclusa a febbraio 2020”.

 




ABRUZZO, MICROMOBILITA’: LINK SBARCA A TORTORETO CON 50 MONOPATTINI

 

Monopattini a Tortoreto

 

Dopo Silvi e Giulianova continua l’espansione di Superpedestrian lungo il litorale

 

Tortoreto, 23 luglio 2021. LINK, il monopattino più avanzato della categoria progettato da Superpedestrian la tech company leader nella micromobilità nata al MIT di Boston, ha attivato il suo servizio a Tortoreto – dove la flotta sarà gestita dalla compagnia locale Dedo Energia Srl – confermando la centralità del litorale di Teramo nel progetto di espansione della compagnia. Tutti i veicoli LINK sono dotati del manubrio e della pedana più larghi del settore per garantire maggiore stabilità, un sistema triplo di frenata con freno motore elettrico a supporto degli altri due a tamburo, sensori di rilevazione per il funzionamento delle luci e ammortizzatore frontale. Sempre integrato al monopattino, il sistema VIS (Vehicle Intelligent Safety), in grado di eseguire oltre 1.000 controlli al secondo sullo stato di salute del veicolo durante la corsa, monitorando e mettendo a punto le prestazioni in tempo reale. L’evento di presentazione del servizio si è svolto oggi presso le sale consiliari dei due comuni e successivamente si è tenuta anche una dimostrazione pratica in strada. Per poter utilizzare il veicolo, basta scaricare l’app LINK, disponibile per iOS e Android. Il costo della corsa è di 0.50 centesimi allo sblocco e 0.14 centesimi al minuto.

 

“Dopo l’attivazione del servizio a Giulianova e Silvi, siamo orgogliosi di lanciare il nostro servizio anche a Tortoreto, che  rappresenta un tassello fondamentale del progetto di espansione lungo tutta la costa di Teramo – ha dichiarato Matteo Ribaldi, Public Policy e Business Development Manager di LINK Italia. “Con LINK incoraggiamo la micro mobilità elettrica in una località a vocazione fortemente turistica, dove il traffico rappresenta una limitazione importante degli spostamenti, soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva. Continuiamo il dialogo virtuoso con tutti gli altri comuni della costa per garantire un’area di accesso e utilizzo dei monopattini sempre più ampia. Infine siamo fiduciosi che la scelta, condivisa con il comune, di installare degli appositi spazi per il parcheggio dei veicoli garantirà un maggiore decoro urbano a tutta la città”.

“Apriamo questa sperimentazione con grande entusiasmo: teniamo molto al progresso di Tortoreto, specie nel campo della mobilità e del trasporto alternativo, e riteniamo che il servizio di sharing dei monopattini elettrici contribuisca a migliorare i servizi offerti a cittadini e turisti”. Ha dichiarato il Sindaco di Tortoreto Domenico Piccioni.

 

Così il Vice Sindaco Francesco Marconi: “Il tema della sostenibilità è sempre stato al centro di questa amministrazione, sin dal suo insediamento. Oggi, con il lancio dello sharing di monopattini elettrici, Tortoreto fa un passo in avanti verso l’integrazione di servizi innovativi per i propri cittadini e i turisti, nel pieno rispetto dall’ambiente. Sostenibilità e innovazione sono divenuti ormai elementi sostanzialmente nell’offerta turistica e per questo ringraziamo – e siamo felici – che un’azienda internazionale come Link Superpedestrian abbia deciso di investire nel nostro territorio.”

 

“Il servizio di sharing dei monopattini elettrici contribuisce non solo a ridurre il traffico veicolare, molto intenso nel periodo estivo, ma offre ai nostri turisti un ulteriore strumento per godere a pieno il nostro territorio, dimostrando loro come Tortoreto sia attenta all’ambiente anche in questo ambito”. Ha conclusoGiorgio Ripani, Assessore al Turismo Comune di Tortoreto.




INTERVISTA AL MONTORIESE MARCO BOCCANERA , SEGRETARIO INTERREGIONALE DELLA FIM-CISL ABRUZZO MOLISE , L’ECONOMIA PUO’ RIPARTIRE DALLE TUTE BLU

Marco Boccanera

 

«Sono sempre stato dalla parte delle tute blu, della povera gente e degli ultimi; per una forte ripresa  – Covid permettendo – in questo periodo occorrono politiche attive e un investimento basato sulla competenza e sulla formazione dei lavoratori», esordisce così Marco Boccanera, classe 1967, marito e padre di due figli: Stefano e Francesco. Studente universitario, il primo, impegnato, a sua volta, con l’Udu (il sindacato degli universitari); studente delle superiori e componente della locale Protezione Civile, il secondo: una famiglia, quella di Marco, dove il sociale è “di casa”. Dal 2017,  Boccanera è Segretario Interregionale FIM-Cisl Abruzzo e Molise; lo abbiamo incontrato, alcuni giorni fa, e amichevolmente gli abbiamo posto alcune domande.

Caro Marco, anche se ci conosciamo da sempre, essendo entrambi originari dello stesso paese, ci racconti un po’ della tua vita?

«Sono nato a Montorio al Vomano, quasi cinquantaquattro anni fa, in una delle poche case – allora! – in largo Rosciano, quando si nasceva ancora dentro le mura domestiche, con l’aiuto delle levatrici, e non in ospedale come accade oggi. Figlio di emigranti, i miei si conobbero e si sposarono in Svizzera, mio padre proveniva dalla cittadina teramana, invece mia madre, che da pochissimo tempo è passata a miglior vita, era veneta. Entrambi erano partiti per il Paese Elvetico, il cui sistema produttivo, in quel periodo (tra fine anni Cinquanta e inizio anni Sessanta), era soggetto a una forte domanda e, di conseguenza, a un grande bisogno di manodopera stagionale, quindi mamma e papà si ritrovarono a lavorare in un paese fuori dai confini nazionali con una realtà ostile nei loro confronti – erano malvisti, come lo sono oggi gli immigrati che arrivano in Italia – tanto da decidere di tornare in patria e stabilirsi a Montorio, dove abbiamo visto la luce io e mia sorella maggiore Marisa, nel periodo del cosiddetto “boom economico” o miracolo economico italiano. Mio padre andò a lavorare presso il Calzaturificio Parrozzani e ci si recava in bicicletta; mia madre, invece, aprì una modesta lavanderia sotto casa. Montorio, all’epoca, era un centro produttivo fiorente che dava lavoro a tutto il circondario e non solo ai suoi residenti. Per citare alcune aziende, ricordiamo la Società Terni (per la costruzione della centrale idroelettrica), la Miro Mobili (mobilificio), il Palazzo di Vetro (mobilificio), la Fornace dei F.lli Di Carlantonio (laterizi), la Saimer dei F.lli Di Donatantonio (scaffalature metalliche ed altro), il Mattatoio comunale, le macellerie locali che esportavano la carne persino in Vaticano e i tanti artigiani che popolavano l’intero centro storico».

Invece il tuo percorso lavorativo come è stato?

«Quando sono cresciuto io le cose erano cambiate, e di molto. Con l’apertura al traffico del Traforo del Gran Sasso d’Italia, nel 1984, Montorio aveva perso la sua centralità viaria, da e per Roma e la costa Adriatica. Prima per recarsi a L’Aquila, e quindi a Roma, bisognava transitare per la Strada Statale 80, l’odierna Strada Maestra del Distretto del Parco Gran Sasso-Laga, ora non più. Inoltre, molti non sanno che il tratto ferroviario Giulianova-Teramo, inaugurato nel 1884 (cent’anni prima), doveva collegare i due mari: l’Adriatico col Tirreno, passando per Montorio, Capitignano, L’Aquila e Roma e ciò avrebbe potuto creare le condizioni per una maggiore crescita ed un maggior sviluppo del nostro territorio. Comunque, anch’io, come i miei genitori, dovetti emigrare per cercare lavoro. Dopo il servizio militare, infatti, andai a lavorare ad Imola, in Emilia Romagna, in un’azienda metalmeccanica (anche questa era ed è emigrazione, quella interna allo Stivale, da sud a nord)».

Marco Boccanera

Allora pure tu, all’inizio, hai fatto come i tuoi genitori. E il tuo incontro con il sindacato?

«Il mio primo incontro con il sindacato fu proprio in Romagna, ero stato assunto da un’impresa che produceva carrelli per la spesa ai supermarket, e incappai – proprio il primo giorno di lavoro – in uno sciopero a livello nazionale, per gli aumenti salariali. Anzi, un sindacalista, di cui non riferisco la sigla di appartenenza, si scagliò contro di me come un energumeno, dicendo che era anche un po’ colpa mia, immigrato dal sud, che lavoravo a basso costo. Dopo, per fortuna, mi si avvicinò un membro di un altro sindacato – della Fim-Cisl – e mi rincuorò, rassicurandomi che non avevo nulla a che fare con quello sciopero, inoltre mi aiutò a cercare un modesto alloggio con annesso ristorante economico, lasciandomi, in caso ne avessi avuto bisogno, anche un suo recapito telefonico. Fece tutto questo senza chiedermi nulla in cambio. Fu lì che, per la prima volta, mi iscrissi ad un sindacato».

E poi?

«Dopo questa prima esperienza lavorativa tornai a casa e, passato un po’ di tempo, dopo vari lavoretti saltuari, entrai nelle Trafilerie Emiliane Sud di Basciano. Durante il primo colloquio di lavoro, l’addetto al personale mi confidò che questa azienda doveva essere impianta sul territorio di Montorio, ma, come abbiamo visto poi, non fu così. Nel frattempo, memore dell’esperienza imolese ed essendo figlio di operai e contadini, mi appassionai al sindacato e, in seno alle Trafilerie, mi candidai come rsu (rappresentante sindacale unitario) e venni eletto col massimo dei voti, anche se c’era chi mi remava contro. Da rsu, quindi, entrai nel direttivo della Fim-Cisl di Teramo e seguivo, con passione e trasporto, le direttive imposte dalla mia organizzazione sindacale, rivendicando diritti negati e soprusi all’interno della mia stessa impresa metalmeccanica, facendomi portavoce delle istanze e delle proteste dei miei colleghi lavoratori e cercando sempre una quadra, una soluzione pacifica col direttivo aziendale. Sì, perché un vero rappresentante sindacale fa contrattazione e riesce sempre a risolvere i problemi, come detto poc’anzi, in maniera pacifica e civile. Quindi, dopo vari anni, mi fu proposto di uscire in distacco sindacale e fui eletto segretario del Fim-Cisl di Teramo, per entrare poi, nel 2017, nella Segreteria Interregionale Abruzzo e Molise. E oggi sono un sindacalista a tempo pieno, lavoro per la mia sigla e seguo molte vertenze con impegno e dedizione».

Qualche nome?

«Beh, ho seguito la vertenza della Betafance di Tortoreto; questa azienda – sanissima – rischiava la delocalizzazione, invece grazie al nostro lavoro, sindacati e lavoratori uniti, siamo riusciti a salvare 150 posti di lavoro. Dopo, non so, mi viene in mente l’Atr di Colonnella, un’eccellenza, il polo del carbonio, dove la crisi era già iniziata col segretario che mi aveva preceduto e noi stiamo ancora lottando, con le unghie e con i denti, per cercare di salvare il salvabile, di risollevarla. La Selta di Tortoreto, che è andata in amministrazione straordinaria per una scelta scellerata della vecchia proprietà, indebitandosi notevolmente e mettendo sul lastrico più di 280 dipendenti che, comunque  avevano un know-how di tutto rispetto e un’esperienza consistente sulla cybersecuruty ed altro».

Insomma, non ti fermi mai!

È l’attività sindacale che, purtroppo, non si ferma mai, non ha stagioni e non ha ferie; mi ricordo che nella scorsa estate non sono andato in vacanza, ho trascorso quel periodo insieme agli operai della Betafance, dove, peraltro, ho imparato tante cose stando con loro. Questo tipo di esperienza ti arricchisce la vita e ti dà la forza per andare avanti e per affrontare le avversità in modo diverso. In un’altra occasione, sotto il periodo natalizio, sono stato con i lavoratori dell’Atr e ho pianto e gioito con loro, sì perché in questo lavoro ci sono anche tante amare sconfitte e non sono tutte battaglie vinte in cui si gioisce. Siamo tornati a fare anche volantinaggio come si faceva negli anni Settanta. La mia vita è stata sempre così, sin da piccolo ho lottato sempre contro le ingiustizie, i soprusi; e nel sindacato, che mi appassiona sempre di più, mi è stata data questa opportunità e l’ho messa in atto. Ho perseguito un obiettivo: da semplice iscritto, all’inizio, sono arrivato a ricoprire la carica più alta sul territorio provinciale. Questo è quello che volevo fare e che sono riuscito a fare, nell’arco della mia vita. Il sindacato mi ha dato tutto, mi ha fatto capire la fratellanza, la solidarietà e, appunto, essere vicino agli altri e aiutarci l’un l’altro. Mi auguro che la gente si riavvicini di più al sindacato, perché il sindacato è nato per gli ultimi, per i diseredati, per la povera gente e per coloro i quali non si occupa mai nessuno».

 

Pubblicato già su La Città, settimanale di Teramo, del 18 luglio 2021

 

pietro.serrani@tin.it

 

 

 




Tortoreto. Arrivano i monopattini in città, venerdì la presentazione alla stampa.

conferenza stampa di presentazione di LINK, il monopattino elettrico più avanzato della categoria, venerdì 23 luglio alle ore 10:30 a Tortoreto (Teramo). LINK è progettato da Superpedestrian, spin-off del MIT di Boston e società leader di ingegneria e micromobilità.




Atri. Polizia: visita del Questore al Commissariato ed al Sindaco

 

Ieri mattina  il Questore, Dott. Lucio Pennella, si è recato ad Atri per una visita al personale in servizio al Commissariato di P.S..

Accolto dal Dirigente, Dr.ssa Fratello, il Questore ha avuto modo di conoscere poliziotti e dipendenti dell’Amministrazione Civile, intrattenendosi sulle esigenze e sull’attività di quel territorio e sulle problematiche anche logistiche, in attesa della nuova sede del Commissariato.

Accompagnato dalla Dr.ssa Fratello, si è poi portato in Piazza Duchi di Acquaviva dove l’attendeva il Sindaco Ferretti per poi salire all’interno dello storico palazzo che ospita gli uffici dell’Amministrazione Comunale.

Cordiale il colloquio, nella visione comune di assicurare il maggior livello di controllo della criminalità in quel territorio al fine di assicurare  la maggiore tranquillità agli abitanti ed ai turisti che visitano Atri.

 

Sono seguite poi le visite alle scuderie di Palazzo Acquaviva, alla Concattedrale e al teatro ottocentesco,  bellezze artistiche particolarmente apprezzate dal Dott. Pennella.




FIAB Teramo chiede al Comune di Martinsicuro parcheggi attrezzati per biciclette

FIAB FOTO ARCHIVIO

Facendo seguito all’Ordinanza sindacale n. n. 81 Reg. Generale del 15/07/2021, avente ad oggetto ““Divieto di sosta per velocipedi su corsia pedonale del Lungomare Europa, tratto compreso tra via dei Pioppi e Rotonda Las Palmas con contestuale divieto di ancoraggio-appoggio sulla relativa ringhiera di protezione””, FIAB Teramo, associazione aderente alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e alla European Cyclists’ Federation, pur concordando sulla necessità di regolamentare la sosta delle biciclette e dato atto dell’installazione di numerose rastrelliere e dell’intenzione, da parte del Comune, di installarne di ulteriori, chiede all’Amministrazione Comunale di Martinsicuro, che fa parte della rete ComuniCiclabili di FIAB, di fare un ulteriore sforzo e prevedere una idonea pianificazione per la realizzazione di cicloparcheggi attrezzati con rastrelliere che permettano di legare il telaio dei mezzi, onde favorire l’utilizzo della bicicletta sia per turismo che per gli spostamenti quotidiani.

In particolare FIAB chiede, oltre ad un piano per i cicloparcheggi pubblici, da realizzare in prossimità di luoghi strategici (edifici pubblici, scuole, uffici, esercizi commerciali, ecc.), anche l’emanazione di un bando per l’installazione di rastrelliere, su suolo pubblico, da parte di privati, sulla falsariga di quello redatto dal Comune di Milano

(si veda https://www.comune.milano.it/servizi/portabiciclette-ad-uso-pubblico)

bando che permetterebbe ai privati interessati di realizzare un cicloposteggio in prossimità della propria attività, senza pagare l’occupazione del suolo pubblico, rispettando specifici parametri tecnici e mettendo il manufatto a disposizione di tutti.

“Il sempre maggior numero di residenti e turisti che usano la bicicletta per gli spostamenti urbani – dichiara il presidente FIAB Teramo, Gianni Di Francesco – impone alle Amministrazioni scelte coraggiose ed immediate. Pianificare la sosta dei “velocipedi”, con la stessa attenzione con cui si prevedono e pianificano parcheggi per le automobili, magari tenendo conto della LR 8/2013, che all’art. 3, comma 5, prevede che “una quota non inferiore al dieci per cento dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, sia riservata al parcheggio di biciclette”, migliorerebbe le condizioni di sicurezza di chi già utilizza la bicicletta ed invoglierebbe molti ad usare tale mezzo, con benefici per tutti”.

FIAB, oltre a mettersi a disposizione dell’Amministrazione per eventuali consigli, ha inviato al Sindaco anche un vademecum per la realizzazione dei parcheggi, che possa essere da guida per la loro realizzazione.




Teramo ASL: donazione al reparto di Radioterapia

Stamattina durante una semplice e sentita cerimonia l’associazione “Morena, una farfalla per sempre” ha donato alla Radioterapia del Mazzini 22 fra sedie e sgabelli, utili per i pazienti e il  personale  del reparto.  A ricevere la donazione il direttore del dipartimento oncologico e della Uoc di Radioterapia Carlo d’Ugo, con tutto il personale del reparto. A “Morena, una farfalla per sempre” va la gratitudine del direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, secondo cui “la vicinanza di associazioni che rappresentano i cittadini per noi è importante, anche perché con loro condividiamo l’obiettivo di continuare a migliorare costantemente  la qualità dei nostri servizi sanitari”.

“E’ un’associazione che ci è stata vicina anche durante il lockdown, quando è riuscita ad assicurarci una fornitura di 900 mascherine Ffp2, in un periodo in cui non si trovavano”, commenta D’Ugo, “e più recentemente ha donato computer all’Oncologia. L’impegno di questa associazione ci è di stimolo a lavorare sempre di più e al meglio. E soprattutto a essere vicini ai nostri pazienti anche dal punto di vista umano: la qualità del nostro servizio è percepibile anche con il nostro comportamento”.

Il presidente dell’associazione, Giovanni Signorile, annuncia che continuerà ad essere vicino ai reparti di Oncologia e Radioterapia della Asl di Teramo. “Abbiamo già fatto donazioni per circa 100mila euro ai reparti aquilani e ora vogliamo cercare di sostenere, per quanto ci è possibile, anche quelli teramani. Presto la nostra associazione riprenderà le iniziative di raccolta fondi, in modo da finanziare le diverse iniziative, di cui diamo conto sulla nostra pagina Facebook”, dichiara il presidente. L’associazione fornisce anche un servizio di assistenza psicologica e nutrizionale per malati oncologici all’interno del Centro servizi del volontariato di Piano d’Accio.




#cantieriaperti Iniziati i lavori sulla provinciale davanti all’ospedale di Sant’Omero

Sant’Omero

 
Teramo 19 luglio 2021. Aperto il cantiere sulla provinciale 12, davanti all’ospedale di Sant’Omero. “Saniamo una criticità più volte sottolineata dai cittadini e dagli operatori sanitari – commenta il consigliere Lanfranco Cardinale – sono in anni che non si interviene in questo tratto. Il nostro impegno, ora, è quello di trovare risorse anche per l’altro accesso a Sant’Omero, la provinciale che attraversa il centro storico per arrivare fino al nosocomio. Metteremo in programma anche questi lavori che certamente ritieniamo necessari”.



Teramo. La Asl presenta i tre nuovi primari

ASL Teramo, nuovi primari

Stamattina la direzione strategica ha presentato tre nuovi direttori di unità operative complesse. Si tratta di Stefano Marinari (Malattie dell’apparato respiratorio), Antonio Sisto (Pediatria) e Gabriele Pagliariccio (Chirurgia Vascolare). “Si tratta di tre specialisti che rappresentano dei tasselli basilari di un percorso di crescita della nostra Asl, che continuerà anche in futuro ad arricchirsi di competenze e professionalità. Il nostro obiettivo è innalzare sempre più il livello di preparazione del nostro personale, in primis delle figure apicali, alzando di conseguenza il livello delle prestazioni offerte ai nostri pazienti. E questa fase di crescita presto farà registrare ulteriori, importanti sviluppi”, ha dichiarato il direttore generale Maurizio Di Giosia.

I primari hanno illustrato brevemente i progetti futuri. “Abbiamo dei limiti, non possiamo offrire tutto a tutti al top: è quindi necessario, per ovviare, creare una rete. Metteremo in campo tutte le strategie perché questo si verifichi, in modo da fornire risposte concrete alle necessità dell’utenza”, ha annunciato il dottor Sisto, riferendosi sia alla Uoc di Pediatria del Mazzini che alle Uosd di Atri e Sant’Omero.

“Stiamo vivendo un momento critico per la pandemia, e la Pneumologia ha contribuito in maniera importante alla sua gestione. Siamo ancora in guardia. Per il resto dell’attività, stiamo organizzando un’assistenza a tutto tondo, anche per ridurre la mobilità passiva, importante in tutta la regione. Punteremo molto sull’interventistica, aumenteremo tutte le prestazioni di endoscopia”, ha affermato il dottor Marinari che sta predisponendo anche un percorso per le apnee del sonno, uno per il nodulo polmonare con l’istituzione di una postazione fissa e anche un percorso per la bronchite cronica.

“Ho trovato qui in ospedale a Teramo tanta attenzione per il malato da parte di un’ottima equipe. Il chirurgo vascolare deve fare rete con gli altri specialisti ospedalieri e sul territorio: ricucire un’arteria non guarisce una persona, lo si fa insieme agli altri specialisti”, ha detto il dottor Pagliariccio che punterà molto, fra l’altro, sui trattamenti dell’aneurisma dell’aorta addominale e toracica con tecniche mini invasive.

A margine della conferenza stampa sono stati diffusi alcuni dati sulle vaccinazioni. Attualmente in provincia sono state somministrate 200.276 prime dosi, raggiungendo il 73% della popolazione target (cittadini fra i 12 e i 100 anni, pari a 273.453 unità) e 135.797 seconde, raggiungendo il 50% della popolazione target. Relativamente all’immunità di gregge, calcolata sulla popolazione residente e non su quella target, quindi su 301.814 unità, “la Asl di Teramo conta a fine agosto di raggiungere il 74% di cittadini con la prima dose di vaccino e il 67% con la seconda. Questo ci permetterà di avvicinarci in maniera significativa all’immunità di gregge”, osserva Maurizio Brucchi, direttore sanitario della Asl. Per quanto riguarda le scuole, i ragazzi fra i 12 e i 19 anni raggiunti con la prima dose sono il 42% mentre l’86% del personale scolastico è stato vaccinato con entrambe le dosi. “Il 3,5% del personale scolastico non ha ricevuto nessuna dose e il 10% solo la prima. Ci stiamo, dunque, concentrando per raggiungere i più giovani e il personale scolastico con iniziative che metteremo in campo nelle prossime settimane”, conclude Brucchi.