Teramo. Sottoscrizione del “Patto per la costa sicura” per l’attuazione di politiche di sicurezza integrata e partecipata nei comuni costieri della provincia. 

 

Prefettura di Teramo

 

Giovedì 24 giugno p.v., alla presenza del Sottosegretario di Stato all’Interno On.le dott. Nicola Molteni, il Prefetto Angelo de Prisco, l’Assessore regionale Pietro Quaresimale su delega del Presidente della Giunta Marco Marsilio, il Presidente della Provincia Diego Di Bonaventura ed i Sindaci dei sette Comuni della costa teramana (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi) sottoscriveranno, alle ore 12.00 circa, il Patto per la costa sicura” per l’attuazione di politiche di sicurezza integrata e partecipata nei comuni costieri della provincia”.

 

Le firme al citato atto d’impegno, saranno apposte a conclusione di una specifica e riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che avrà inizio alle ore 11.00, cui parteciperanno, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, il Comandante provinciale del Vigili del Fuoco ed il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova.

 

Sarà presente, altresì, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto.

 




Teramo. Il Presidente Cesare Zippilli si è dimesso per il mancato adeguamento delle norme statutarie di Confindustria Teramo alle linee guida dell’Associazione nazionale.

Infatti, secondo le nuove indicazioni, il mandato da Presidente non può superare i quattro anni. Lo Statuto di Teramo, risalente al 2011, prevede un mandato di tre anni, eventualmente rinnovabile di altri tre.

Trovandosi al secondo mandato – Zippilli è stato rieletto nel 2019 – il Presidente ha ritenuto opportuno rassegnare le proprie dimissioni per  non incorrere in una decadenza di fatto. Ora Confindustria nazionale ha disposto l’adeguamento dello Statuto, che Confindustria Teramo prevede di approvare entro luglio. Dopo, si dovranno rinnovare tutte le cariche sociali.

Nel frattempo, le funzioni di Presidente pro tempore, con il compito di traghettare l’Associazione verso la transizione, sono state assunte  dall’Ing. Massimiliano Bolognesi, uno dei tre Vice Presidenti della Giunta Zippilli.

Mi occuperò di traghettare l’Associazione entro breve tempo verso il rinnovo degli Organi interni”, dichiara l’Ing. Bolognesi , “appena approvato il nuovo Statuto, che sarà prima sottoposto all’attenzione del Consiglio Direttivo di Confindustria Teramo,  per poi passare  all’approvazione di Confindustria nazionale e, ottenuto il placet, portato all’approvazione definitiva in Assemblea”.

Confindustria Teramo




Teramo. Polizia: divieto di avvicinamento per un 41enne di Silvi.

Teramo Polizia Foto Archivio

Nel fine settimana personale del Commissariato P.S. di Atri ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un 41 enne di Silvi, resosi responsabile di atti persecutori nei confronti una  donna di 37 anni. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. dott. Veneziano su richiesta del P.M. Dott.ssa  Zani è scaturito da una veloce attività di indagine condotta da personale del Commissariato P.S. di Atri a seguito della denuncia per atti persecutori depositata dalla vittima all’indomani di un episodio accaduto verso la fine di aprile  scorso nei pressi di un esercizio pubblico di Silvi, ove la donna, dopo essere stata seguita dal suo “aguzzino”, era stata dapprima  insultata e poi spintonata fino a cadere a terra. L’uomo, infatti, già destinatario di Ammonimento del Questore di Teramo proprio perché responsabile di condotte persecutorie ai danni della medesima, con inseguimenti e appostamenti  nei pressi della sua abitazione, aveva continuato a seguirla e a molestarla. Le risultanze delle attività di indagine condotta  dai poliziotti sono state condivise dall’A.G. che ha emesso nei confronti del 41 enne l’Ordinanza di applicazione del divieto di avvicinamento alla donna nei luoghi dalla medesima frequentati,  con la prescrizione di mantenere una distanza di 500 metri dalla vittima ovunque si trovi  e divieto di contattarla con qualsiasi mezzo.

 

 




Sant’Egidio alla Vibrata. NEL CORSO DI UN LITIGIO INVESTE CON L’AUTO IL RIVALE. ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TENTATO OMICIDIO.

Carabinieri – foto archivio

Sant’Egidio Alla Vibrata (Te). Erano circa le 03:00 di notte dello scorso 27 Aprile quando
un  trentanovenne originario della provincia di Ascoli Piceno, è stato investito da
un’autovettura mentre percorreva a piedi una stradina periferica di Sant’Egidio alla Vibrata.
In seguito all’investimento l’uomo, in gravi condizioni a causa delle lesioni patite, fu
soccorso dal personale del “118” e condotto presso l’ospedale di Sant’Omero (Te) dove,
poco dopo, fu raggiunto dai militari della Stazione Carabinieri di Sant’Egidio, accorsi
per comprendere la dinamica del sinistro. In tale circostanza la vittima riferì di essere
stato investito in maniera accidentale da un’autovettura la quale, dopo l’evento, si era
data alla fuga. Gli ulteriori approfondimenti investigativi svolti nei giorni successivi
all’incidente (in particolare l’audizione di alcuni cittadini residenti in zona che avevano
assistito all’evento e l’acquisizione dei filmati di alcuni sistemi di videosorveglianza privati
presenti in zona) hanno tuttavia consentito di accertare che la vittima aveva mentito agli
inquirenti.
Infatti quello andato in scena quella notte del 27 aprile non era
stato un investimento accidentale, bensì si era trattato di un vero e proprio tentativo di
omicidio. In particolare l’autista dell’autovettura, identificato in un ventottenne di Sant’Omero (Te), al culmine di una lite per futili motivi
avvenuta in strada con la vittima, aveva tentato per ben sette volte di investirlo, riuscendovi
all’ultimo tentativo.
In data 18.06.2021 il G.I.P. del Tribunale di Teramo, su richiesta in tal senso della locale
Procura della Repubblica, ha emesso Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico
dell’autore del tentato omicidio. I carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica hanno
quindi proceduto alla cattura del predetto, per il quale si sono aperte le porte del Carcere.




Teramo. Martedì 22 giugno, il Tavolo Tecnico per il Sondaggio deliberativo avrà due prestigiosi ospiti: il prof. Santiago Tormo Esteve dell’Università politecnica di Valencia e l’archeologo Xavier Vidal Ferrus direttore del museo archeologico di Lliria.

Il tema della serata, che dà anche il titolo all’intervento dei due ospiti si orienterà sulla gestione di un patrimonio storico in un contesto urbano: Lliria vs Xativa.

L’importanza dell’incontro emerge già dal titolo dell’intervento.: la conservazione del patrimonio storico di una città, e la sua integrazione con un contesto urbano contemporaneo è un tema ricorrente in tutte le città con un passato importante ed è una questione che il Tavolo Tecnico si è posto come prioritaria. Ascoltare dunque le importanti esperienze di due città come Lliria e Xativa per bocca di due studiosi di grande prestigio che queste esperienze conoscono in modo diretto e che si occupano in contesti qualificati e prestigiosi di queste tematiche, è una grande opportunità per noi del Tavolo Tecnico e per tutta la città di Teramo.

Confrontarsi con situazioni diverse e altre, analizzare soluzioni e impostazioni che altrove sono state studiate ed adottate, fa parte del metodo che il Tavolo si è dato dall’inizio perché solo analizzando i temi di studio da una prospettiva ampia potrà consentire proposte e soluzioni qualificate e libere da visioni localistiche.

Un grande ringraziamento fin d’ora, dunque, ai nostri due illustri ospiti spagnoli per la loro partecipazione ai lavori del Tavolo Tecnico.

L’evento, come al solito, si svolgerà su google meet e sarà trasmesso in diretta facebook dalla pagina “Sondaggio Deliberativo area archeologica Teramo”. Da questa si può intervenire con dei commenti che possono essere letti in diretta, ma chi volesse interloquire durante il dibattito potrebbe chiedere preventivamente il link entro le ore 20,00 di martedì 25 maggio scrivendo a presidente.garanti@gmail.com.

Teramo 20 giugno 2021

Arch. Maria Antonietta Adorante

(Coordinatrice del Tavolo tecnico)

 

Prof. Carlo Di Marco

(Presidente Associazione Demos)




Mosciano Sant’Angelo. Antonio Frezza eletto Presidente Provinciale del PSI

Antonio Gabriele Frezza

Concluso a Mosciano Sant’Angelo  il congresso del PSI teramano. Giornata intensa di lavori programmatici e discussioni sulle iniziative referendarie che da sempre hanno caratterizzato i socialisti. Al termine dei lavori, gli iscritti hanno eletto presidente del partito Antonio Frezza , Segretario Alberto Pompizi  e Vice segretario Mariantonietta Cerbo.




MOSCIANO SANT’ANGELO. CONGRESSO PROVINCIALE FEDERAZIONE PSI DI TERAMO: ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO

 

congresso PSI teramo

Si è svolto stamattina a Mosciano una bella assemblea congressuale con una nutrita partecipazione.

Alla presenta del Segretario Regionale Giorgio D’Ambrosio e di Gianni Padovani.

Con “un minuto di raccoglimento” in ricordo di Adil Belakhdim- il sindacalista Cobas rimasto ucciso durante una manifestazione. Sono stati ricordati Antonio Pompizi, Giuseppe Lettieri e Giovanni Ragnoli già Sindaco di Roseto, con il ringraziamento alle autorità ed agli organi di stampa che hanno ben pubblicizzato la manifestazione.

Si è aperto un ampio dibattito sulla politica nazionale e locale del PSI, si è discusso sulle prossime elezioni comunali di ben Otto Comuni del teramano….tra cui Roseto Degli Abruzzi, Bellante, Colonnella, Bisenti, Basciano, Castellalto, Cortino e Pietracamela. Su questi comuni si concentrerà lo sforzo del partito nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. E’ emersa una forte richiesta alle altre forze politiche progressiste di una adeguata rappresentanza di dirigenti socialisti nella formazione delle liste.

Si è inoltre ribadito l’esigenza del potenziamento dei servizi e delle eccellenze nell’Ospedale Provinciale ma anche di un urgente potenziamento del personale medico ed infermieristico nei tre Ospedali di base sia in vista della stagione estiva ma anche per sopperire allo smaltimento di oltre 40mila  prestazioni sanitarie

-sospese durante la pandemia. Si è inoltre ravveduto l’esigenza di aumentare reparti ed eccellenze per migliorare l’assistenza sanitaria negli Ospedali di base. Ma anche l’aumento del servizio di assistenza sanitaria domiciliare che, molto carente di personale ha creato numerosi disagi agli utenti.

Meno inaugurazioni …per più prestazioni!!! E’ quello che chiedono i cittadini teramani.

Si sono discusse le problematiche sull’ambiente e sul Recovery Plan su cui torneremo a relazionarVi nei

prossimi giorni. Sono stati eletti:

Presidente della Federazione Provinciale: Antonio Gabriele Frezza

Segretario Provinciale Federazione PSI di Teramo: Alberto Pompizi

Vice-Segretario Fed.: Mariantonietta Cerbo

Il Direttivo Provinciale composto da oltre 40 componenti in rappresentanza degli oltre 30 Comuni;

L’Esecutivo Provinciale composto di ben 13 componenti a cui saranno assegnate deleghe nei prossimi

giorni.

Verranno anche attivati i Comitati di Zona per compenetrare meglio il territorio provinciale.

Mosciano S.A.  19 Giugno

Il Segretario Provinciale Federazione PSI di Teramo

Alberto Pompizi




Sant’Omero, inaugurazione di un’installazione artistica alla memoria di Ester Pasqualoni

Fiaccolata per Ester a Giulianova – Foto Archivio

Lunedì mattina alle 11, nell’area esterna all’ospedale di Sant’Omero, la Asl e il Lions club Val Vibrata inaugurano un’installazione artistica intitolata alla memoria di Ester Pasqualoni, l’oncologa uccisa nel 2017 proprio nel parcheggio del “Val Vibrata”. La cerimonia si tiene, non a caso,  nel quarto anniversario dell’omicidio che tanto ha sconvolto tutta la comunità abruzzese, e non solo. L’opera d’arte, del maestro Francesco Perilli, è un dono del Lions club Val Vibrata.




Sondaggio Deliberativo e Parco fluviale. Percorso eminente che l’Amministrazione comunale non può continuare ad ignorare.

DEMOS

 

Arch. Maria Antonietta Adorante – Coordinatrice del Tavolo tecnico del SD

Prof. Carlo Di Marco – Presidente Associazione Demos

 

L’amministrazione comunale di Teramo ha presentato nei giorni scorsi il progetto di risistemazione del Parco fluviale e di riconnessione alla città. Il tema è importante, soprattutto nel suo aspetto di “riconnessione” alla città: infatti i lungo fiume teramani, benché bellissimi, sembrano non appartenere alla città stessa, ovviamente per il fatto che sono a quota assai inferiore, il che rende difficile e spesso impossibile la loro percezione dal centro storico con la conseguente negazione della qualità di “luogo urbano”.

Questo tema, di cui nessuno sembra essersi mai occupato finora, è invece divento fin da subito elemento di studio del tavolo Tecnico per il Sondaggio Deliberativo sulla riqualificazione dell’area archeologica. Infatti, fin dalla prima riunione del Tavolo stesso, il 15 gennaio 2021, tra gli elementi da analizzare ai fini di una riqualificazione complessiva dell’area suddetta ma anche di tutto il centro storico, era stato individuato il rapporto tra costruito e verde e la conseguente necessità di una diversa percezione dei lungofiume, la cui connessione con la città doveva diventare elemento di progetto come in effetti è diventata nelle proposte di riqualificazione che il Tavolo sta elaborando e che saranno presentate ai tavoli di lavoro per il giudizio dei cittadini.

La necessità di collegare il parco fluviale al centro storico è stata sempre presente nelle sessioni di studio del Tavolo ed anche nei suoi incontri con gli ospiti. Se ne è parlato, per esempio, con Nicola Di Battista, con Bruno Corà, con i registi Araclio e Conforti, con Enrico Melozzi e con Maria Piera Sette, in un discorso generale di riqualificazione del centro storico: ma il Tavolo Tecnico ha sempre interpretato l’esigenza di collegare e riconnettere i lungofiume col centro storico in un senso ben preciso e assai stringente, declinando tale esigenza non soltanto attraverso una maggiore evidenziazione e segnalazione degli accessi al parco o con un aumento degli stessi, come sembra aver scelto di fare lo studio di fattibilità presentato ieri dall’Amministrazione comunale, ma reinterpretando radicalmente i collegamenti tra città e lungofiumi, connotandoli come vie urbane che iniziano il loro percorso dal centro stesso e non dai suoi margini. Vi è, insomma, alla base della scelta del Tavolo, una filosofia progettuale diversa che rimanda ad una idea complessiva di città e non soltanto alla sistemazione di qualche sua parte.

Purtroppo, di tutto questo non è stato possibile discutere con l’Amministrazione comunale che ha scelto di non partecipare agli incontri del Tavolo ed anche di non dare notizia dei progetti in corso, lasciando che il Tavolo stesso li apprendesse dai media. Ovviamente questo ha impedito quella sinergia auspicabile, soprattutto in considerazione del fatto che il Tavolo ha operato ed opera col Patrocinio del Comune e dunque potrebbe e dovrebbe essere visto dallo stesso come un archivio di idee e proposte cui attingere per gli interventi sulla città o con cui, almeno, confrontarsi. Se si fossero percepiti nel modo corretto il ruolo e le potenzialità del Tavolo Tecnico molti degli spunti che in questi giorni leggiamo sulla stampa (la ristrutturazione del Mercato coperto, la riconnessione del parco Fluviale, la riqualificazione di piazza Verdi ecc…) sarebbero già stati nella disponibilità di conoscenza e valutazione dell’Amministrazione comunale, e tra l’altro, ovviamente, a costo zero. Un importante archivio di idee, proposte, metodi e soluzioni, costruito in questi mesi dal tavolo Tecnico, formato da architetti, urbanisti, archeologi, storici dell’arte che operano in ambiti e in luoghi diversi, da Teramo a Roma a Perugia a Pescara a Valencia alle Marche, nelle università, nelle scuole di specializzazione, nella libera professione ecc., Archivio consolidato ed arricchito dal confronto costante con personaggi di alto livello e di profilo internazionale, quali Nicola Di Battista, Bruno Corà, Maria Piera Sette, Enrico Melozzi, Silvio Araclio e Michele Conforti, Girolamo Bellomo, Santiago Tormo Esteve e Xavier Vidal Ferrus, che qui vogliamo ancora ringraziare per la loro partecipazione e vicinanza. Archivio che ha accolto anche, come è giusto, le istanze ed i suggerimenti dei rappresentanti dei Quattro Quartieri storici. Tale importante e ricco archivio è stato e resta purtroppo inutilizzato dall’Amministrazione comunale.

Questo però nulla toglie alla importanza del progetto del Sondaggio deliberativo che attraverso le proposte elaborate dal tavolo Tecnico, consentirà ai cittadini, che in definitiva sono gli unici titolati a scegliere e decidere per la loro città, di conoscere e valutare le possibili soluzioni per la riqualificazione urbana di una parte di città ma soprattutto porrà all’attenzione di tutti un metodo utilizzabile per ogni intervento urbano.

 

Teramo 18 giugno 2021




UNICO Gran Sasso: 22 comuni per trasformare una visione in realtà

 

 

Unico Gran Sasso nasce con numeri importanti: 22 Comuni del cratere sismico abruzzese 2016/2017, 3 Province, quasi 1.500 km² e una popolazione di oltre 90.000 abitanti, ma ancor di più nasce con una visione progettuale condivisa e di lungo periodo sinora mai adottata.

Il modello organizzativo

La rete UNICO Gran Sasso risponde alle esigenze delle aree interne attraverso l’Associazione Temporanea di Scopo come nuovo modello organizzativo a scala intercomunale. Uno spazio di confronto, conoscenza e valorizzazione che, attraverso l’assemblea dei sindaci, la cabina di regia, e il coordinamento di area vasta, migliora la governance del territorio e la sua visibilità.

I Comuni che costituiscono la Rete sono: Teramo, Barete, Crognaleto, Cagnano Amiterno, Campli, Campotosto, Capitignano, Castel Castagna, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Cortino, Fano Adriano, Farindola, Isola del Gran Sasso, Montereale, Pietracamela, Pizzoli, Tossicia, Torricella Sicura, Rocca Santa Maria, e Valle Castellana. Il Comune di Crognaleto ha il ruolo di capofila. Il Comune di Teramo è il coordinatore di area vasta.

Organo decisionale di Unico è la cabina di regia presieduta dal Sindaco del Comune Capofila e costituita da cinque Sindaci in rappresentanza delle cinque Aree territoriali dell’ATS: l’Area Alto Vomano, l’Area Alto Aterno, l’Area Valle Siciliana, l’Area Monti Gemelli e l’Area Città Capoluogo.

Perché una rete

I territori di UNICO Gran Sasso sono per lo più terre montane, ricche di fascino e autenticità, ma anche quelle che più di altre subiscono spopolamento e rarefazione dei servizi, localismi e frammentazione degli interventi, bassa capacità di progettazione, risorse locali sottoutilizzate, scarsa accessibilità fisica e digitale del territorio, scarsa partecipazione da parte di cittadini e imprese. Il territorio del Gran Sasso d’Italia, infatti, pur se con elevate potenzialità di sviluppo, fa segnalare un’aridità di interventi, frammentati e scarsamente efficaci soprattutto in un’ottica di lungo periodo, anche a causa di una bassa capacità di progettazione e di coesione territoriale.

 

 

Un modello “Unico”: progettazione partecipata e visioni condivise

L’approccio dal basso, con il coinvolgimento delle comunità locali, degli attori istituzionali e degli operatori del settore sin dalle primissime azioni di animazione territoriale, stabilisce un patto sociale che rafforza identità, consapevolezza e coesione sociale.

La progettazione partecipata è un’assicurazione sull’effettiva rispondenza degli interventi ai bisogni reali dei territori perché riflette sulle esperienze (realizzate o in corso) per poi costruire visioni condivise e progettualità coerenti con le esigenze e le aspirazioni del territorio, e con il quadro di programmazione europeo/nazionale/regionale.

La visione condivisa di uno sviluppo con caratteristiche omogenee e si basa su dei paradigmi che guidano le attività della Rete e che costituiscono la base fertile su cui crescono le azioni:

  • Abbandonare la logica dell’aggregazione finalizzata solo all’intercettazione di risorse e finanziamenti senza aver maturato progetti consapevoli e credibili;
  • Comprendere le diverse componenti della competitività territoriale (economica, ambientale e sociale) e concentrarsi su due variabili: i servizi, determinanti per la qualità della vita e per l’attrattività, e il mercato, in funzione del quale vanno effettuate le scelte strategiche e l’organizzazione dell’offerta;
  • Ottenere e meritare il sostegno delle istituzioni chiave, con alleanze a geometria variabile a seconda delle tematiche e delle azioni;
  • Evitare duplicazioni e sovrapposizioni derivanti dai diversi percorsi in atto, agendo invece per sfruttare la complementarità e generare sinergie;
  • Sviluppare una dimensione internazionale riuscendo a passare dal locale al globale e viceversa, in un continuo processo di confronto e arricchimento.

Le risorse, gli ostacoli, le soluzioni

Per quanto riguarda il tema delle risorse economiche legate allo sviluppo dei territori, l’Europa offre ingenti finanziamenti (Quadro Finanziario Pluriennale 2021/2027 – fondi SIE + fondi diretti, Next Generation EU – PNRR e altri), che hanno però necessità di essere utilizzati da chi li conosce e li comprende per poter aspirare ad un riconoscimento. L’assistenza tecnica ai piccoli comuni diventa fondamentale per poter aspirare al successo attraverso progetti rilevanti, fattibili e sostenibili. Di fatto però proprio la progettazione diventa un ostacolo per i piccoli comuni che non possono assumersi impegni di spesa per comprare servizi di ingegneria, architettura e di europrogettazione. La soluzione rispetto a questa impasse è la costituzione di fondi rotativi pubblici per supportare la progettazione.

Altro nodo da sciogliere è quello legato alla necessità di cofinanziamento per i programmi a gestione diretta come LIFE, Europa Creativa, Horizon Europe che di fatto impedisce la partecipazione dei piccoli comuni privi di risorse. La soluzione potrebbe essere quella di un coordinamento regionale che possa incoraggiare la partecipazione dei piccoli comuni premiando i progetti vincenti attraverso la copertura delle quote di cofinanziamento richieste.

Le reti come UNICO possono e devono diventare un interlocultore importante nella gestione e implementazione dei progetti cofinanziati dai fondi europei, in particolare il PNRR. Per fare questo sarà utile anche prevedere tra i criteri dei bandi l’eleggibilità di soggetti come le ATS, non limitandosi a quelli previsti dal testo unico sugli enti locali.

Questi alcuni punti cardine, e altrettante soluzioni possibili, per fare di UNICO un interlocutore riconosciuto dalle istituzioni che occupi un posto nei tavoli di programmazione, segnando così il passo verso la trasformazione in realtà di quella visione di lungo periodo condivisa da territori e da generazioni.

 

UNICO Gran Sasso

Presidente –  Sindaco del Comune capofila Crognaleto Giuseppe D’Alonzo

Area Alto Vomano (Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Pietracamela)

Area Alto Aterno (Barete, Pizzoli, Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno e Campotosto)

Area Valle Siciliana (Colledara, Castel Castagna, Isola del Gran Sasso, Castelli, Tossicia e Farindola)

Area Monti Gemelli (Torricella Sicura, Rocca Santa Maria, Campli, Civitella del Tronto, Valle Castellana)

Area Città Capoluogo – Città di Teramo  – Coordinamento di Area Vasta  Gianguido D’Alberto

 

 

 

Giuseppe D’Alonzo Presidente Unico: “Per noi piccoli Comuni la strada della rinascita è difficile e tortuosa ma abbiamo capito che vinciamo la partita se uniamo le forze. La ricostruzione sta andando avanti sempre più veloce, ma è ora di attivare tutte le parti sociali perché questa ricostruzione fisica non avvenga in un territorio morto. Noi perdiamo tessuto sociale tutti i giorni, e quindi diviene prioritario attivare servizi, attenuare o azzerare il digital divide, ricostruire il tessuto sociale che è sempre più depauperato dallo spopolamento. Unico sarà pungolo per ogni istituzione per avere risposte, dovrà avere un suo ruolo nei tavoli di programmazione per dare risposte caleate realmente nei territori. Unico c’è, ed ha una condivisione di massa, è un pezzo D’Abruzzo che si unisce e che diventa modello da seguire anche da parte dei territori delle regioni confinanti.”

Gianguido D’Alberto coordinatore Area Vasta: “Unico nasce in un momento ottimale perché oggi abbiamo gli strumenti legislativi e possiamo finalmente affiancare alla ricostruzione fisica e materiale un progetto di valorizzazione e rilancio dei territori che, se dovesse mancare, rischieremmo di ricostruire territori che non esistono più. Oggi noi diveniamo un insieme di soggetti istituzionali che ci permette di dialogare in modo orizzontale con tutti i livelli Istituzionali. Teramo ha senso in questa rete proprio nasce anche e soprattutto per dare un supporto ai comuni di minori dimensioni e per dare aiuto ai territori di minori dimensioni, in un ruolo di equilibrio e traino.”

Paolo Esposito Direttore Generale dell’Agenzia di Coesione: “L’Abruzzo è nel mio cuore e questa iniziativa credo che vada nella giusta direzione per riuscire nella sfida di essere competitivi: è strategico individuare gli aspetti più attrattivi e performanti che fanno parte dei nostri territori e delle nostre tradizioni culturali, e focalizzarsi su quelli perché risultano vincenti.”

Giovanni Legnini Commissario straordinario alla ricostruzione 2016/2017: “Quella presentata oggi è una iniziativa unica nel panorama del cratere, che si colloca in un momento storico anch’esso unico che è quello del tentativo di reazione dei territori. Questa reazione sarà possibile se i 4 pilastri su cui si fonda sono adeguati: la legislazione, le risorse economiche, la filiera istituzionale concorde e la capacità attuativa. Se le prime tre ritengo siano tutte adeguate per affrontare la sfida, la mia preoccupazione è per la capacità attuativa dei territori, sprovvisti di competenze settoriali e risorse necessarie per ideare, progettare e rendere fruibili investimenti privati e pubblici. Per rafforzare la capacità attuativa è necessario un supporto tecnico valido, perché il rischio altrimenti è quello di non riuscire a cogliere una opportunità che questi territori hanno adesso, e non so se potrà esserci una prova d’appello.”

Umberto D’Annuntiis, Vicepresidente Regione Abruzzo: “Come ex sindaco per 10 anni mi sento molto vicino a questa rete di Comuni e credo che possa rappresentare una importante strumento per aiutare i territori a realizzare una progettazione finanziabile, attraverso progetti competitivi e cantierabili.”

On.le Luisa regimenti Europarlamentare: “La cooperazione tra territori e tra questi e le istituzioni è importante e vantaggiosa nell’ottica di una crescita di turismo e investimenti, per combattere lo spopolamento e creare percorsi di sviluppo locale che valorizzino il patrimonio culturale. Unico viaggia in questa direzione cercando il rilancio territoriale, contro spopolamento e depauperamento dei servizi.”

Tiziana Di Sante Presidente Fondazione Tercas: “Creare un ecosistema dei territori è possibile solo se alla base vi è una comunità viva e partecipante. Nulla si può di veramente grande e duraturo nel lungo periodo senza coinvolgere le radici di un luogo, e a queste radici si possono dare grandi ali. La programmazione dello sviluppo di un territorio e la sua economia non possono esimersi dal considerare l’economia relazionale delle comunità e in questo senso Fondazione Tercas che ha avviato una serie di progetti in tal senso, può aiutare Unico a far leva sulla cultura, facendola crescere e costruendo così il futuro.”

Antonella Ballone Presidente Cam Comm. L’Aquila – Teramo: “La Camera di Commercio, che mette in rete 155 aziende delle due province sa bene quanto sia fondamentale questo approccio sinegico, ed è per questo che tende la mano a Unico per mettere in evidenza le iniziative meritevoli e sostenere le imprese”.