Cordoglio per la scomparsa di Riccardo Mercante, le parole del presidente Diego Di Bonaventura

LUTTO

Il Presidente Diego Di Bonaventura esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Riccardo Mercante che ha iniziato la sua esperienza politica e istituzionale come Consigliere Provinciale, eletto nel 2009 nelle fila di Italia dei Valori. Nella legislatura scorsa è stato Consigliere Regionale con il Movimento Cinque Stelle.
Mercante ha perso la vita ieri pomeriggio in un tragico incidente stradale. Alla sua famiglia le condoglianze di tutta la Provincia, ente nel quale ha lasciato un vivido e affettuoso ricordo. “Abbiamo iniziato insieme, tutti e due neo eletti nel Consiglio Provinciale presieduto dal compianto Walter Catarra – dichiara Diego Di Bonaventura – un tema che ci ha sempre unito è quello dell’ambiente. Acqua e rifiuti, da sempre fonte di preoccupazioni nella nostra provincia, due argomenti che avevamo a cuore e che ci hanno visto spesso marciare insieme. Oggi importa solo l’uomo e le sue qualità personali sono unanimente riconosciute, per lui la politica poteva essere solo un mezzo per migliorare la società, per fare qualcosa di utile. Il mio pensiero affettuoso alla sua bella famiglia. Ci mancherà”.



Teramo. Uso spazi del “Comi”; Luca Frangioni risponde alla Consigliera Graziella Cordone.

In riferimento alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dalla consigliera provinciale nonché consigliera comunale di Teramo, Graziella Cordone, in merito agli spazi del “Comi 2” (Teramo) 

Luca Frangioni

“Occorre fare una premessa: Teramo è una città “terremotata” con molti spazi pubblici inagibili. Non da oggi la Provincia assicura stanze e locali ad alcune associazioni locali e fra queste la Croce Rossa. Un’anomalia, rispetto alla norma, perché normalmente sono proprio i Comuni ad ospitare le associazioni del luogo. Vorremmo avere spazi per tutti ma non li abbiamo e non credo possa sfuggire  a nessuno l’emergenza che stiamo vivendo: quella relativa alla scuola. Il primo rientro in presenza dopo un lockdown mondiale. Garantire il distanziamento non è solo il nostro primario compito, in quanto rientra nelle nostre competenze fondamentali e rappresentano quindi un obbligo di legge, ma è una priorità nazionale che serve a garantire la sicurezza sanitaria e sociale di tutti. I dati sul virus, sui contagi e le incertezze che ancora circondano lo sviluppo della malattia sono elementi che in questo momento prevalgono su ogni altra esigenza.

 

La Croce Rossa non è stata sfrattata: abbiamo chiesto una stanza di quelle concesse all’associazione all’interno del cosiddetto Comi 2, una sola stanza che ora viene usata come segreteria. Il resto degli spazi è ancora a disposizione dell’Associazione. Le ragioni contigenti non sono superabili per ragioni sanitarie e di sicurezza; per il futuro certamente andrà indivuata una soluzione definitiva anche perchè il Comi 2 è titolare di un finanziamento sisma e, una volta superara l’emergenza COVID dovrà essere totalmente ristrutturato. Per quanto riguarda il Corso per adulti è solo il caso di far presente che la sede è di competenza del Comune e non della Provincia: per anni ci siamo fatti carico di ospitarlo per spirito di collaborazione istituzionale e perché, naturalmente, abbiamo a cuore la formazione in età adulta.

 

Ma la disponibilità sin qui mostrata verso tutti non può essere scambiata per un dovere: oggi, ora, dobbiamo adempiere ai nostri obblighi verso l’istruzione secondaria e garantire condizioni di totale sicurezza a studenti, professori, operatori scolastici e famiglie.  Al resto, come ripetiamo da mesi insieme all’Ufficio Scolastico Provinciale possiamo contribuire riflettendo su soluzioni alternative potendo contare, però, sulla collaborazione di tutti.  Considerato il ruolo ricoperto della consigliera Cordone, eletta al Comune di Teramo, le saremo grati se vorrà farsi parte diligente nella ricerca di una soluzione”.




Teramo. Carabinieri: continuano i controlli nei luoghi della movida teramana.

Carabinieri

Come preannunciato, i Carabinieri della Compagnia di Teramo hanno intensificato i controlli, soprattutto in orario notturno, nei luoghi frequentati dai giovani nel centro storico del capoluogo. La scorsa notte, in pieno centro a Teramo, due gazzelle della Sezione Radiomobile sono intervenute in piazza Martiri Pennesi e nelle strade immediatamente adiacenti per gli schiamazzi provenienti da un bar della zona, individuando e sanzionando un uomo per ubriachezza molesta e segnalandone un altro alla Prefettura ex art. 75 DPR 309/90 per la detenzione a fini dell’uso personale di marijuana. Entrambi gli interventi di controllo dei Carabinieri sono avvenuti su segnalazione di cittadini che abitano nel centro storico che si sono rivolti al numero di PRONTO INTERVENTO CARABINIERI 112, attivando le pattuglie presenti sul territorio. Analoghi controlli verranno effettuati nelle prossime notti.




Alla riscoperta delle tradizioni marinare. Unione Sportiva Acli e Associazione “Il Marcuzzo”: passeggiata sulla sponda abruzzese del Tronto.

La plancia dell’Ecomuseo di Martinsicuro

MARTINSICURO – Si svolgerà sabato 19 settembre, a partire dalle ore 9,00, l’iniziativa gratuita organizzata  dall’Associazione “Il Marcuzzo” e dall’Unione Sportiva Acli e in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, il Centro Commerciale “PortoGrande”, Okay Group, l’Associazione Martinpescatori e l’Associazione Martinsicuro.Zero.

È necessario prenotarsi, entro le ore 18,00 del 18 settembre, attraverso un messaggio SMS o Whatsapp al numero 393.9365509.

Il programma prevede che i partecipanti si ritrovino, muniti di mascherina, presso l’Ecomuseo del Mare e della Pesca, presso il lungomare nord di Martinsicuro, per la registrazione e le incombenze previste dalla normativa anti-Covid, e dalle linee guida U.S. Acli Nazionale di contenimento Covid-19. Proprio dal museo partirà la visita guidata.

“L’Associazione Martinpescatori – a parlare è una delle organizzatrici dell’Ecomuseo, Franca Ferreri  – cura l’Ecomuseo sin dal 2015: attualmente, il museo ha sei stanze, ognuna delle quali ha un tema. Dagli strumenti più antichi di pesca, arriviamo fino agli attrezzi utilizzati oggi. Si possono vedere reti, nasse, argani, cesti, boe, bussole, vecchi radar e carte nautiche. Abbiamo infine riprodotto nei minimi particolari anche la plancia di una nave: un artista locale ha dipinto la visuale del paese di Martinsicuro visto dal mare”.

Le normative Covid imporranno un modo molto particolare di visitare l’Ecomuseo: “poiché le dimensioni delle stanze non permetterebbero a più di tre persone di visitare contemporaneamente il museo – ricorda la signora Ferreri – i visitatori aspetteranno all’esterno mantenendo il distanziamento e noi, prendendo degli oggetti dalle bacheche, ne illustreremo le caratteristiche”.

“E’ importante – ricorda Giulio Lucidi,il Presidente Regionale ACLI – che ci si prenoti, entro le ore 18,00 del 18 settembre. Sarà una splendida mattinata, dedicata a conoscere meglio il mondo del mare e della pesca, con una suggestiva camminata lungo l’argine sud del fiume Tronto”.

A seguire, infatti, ci sarà una passeggiata lungo l’argine abruzzese del fiume Tronto, la cui riqualificazione, dal 2017, viene realizzata dai volontari dell’Associazione Martinsicuro.Zero, gruppo nato per scopi sociali ed ambientalistici che ha creato il “Tronto River”: un sentiero che costeggia l’ultimo tratto del fiume Tronto e che l’associazione ha reso fruibile e percorribile.

“Questa passeggiata – ha dichiarato Elisa Marino, Presidente dell’Associazione “Il Marcuzzo”- molto suggestiva è un modo per ringraziare tutte le associazioni ed i volontari che, a Martinsicuro, lavorano per dare valore al territorio, dimostrando senso civico ed una grande sensibilità verso le tematiche dell’ambiente e del turismo”.

“Siamo molto soddisfatti – conclude Luciano Sgolastra, Vicepresidente del Consiglio di Zona Coop Alleanza – di sostenere iniziative che rientrano di diritto nell’obiettivo di fare attività sociale sul territorio, soprattutto in collaborazione con associazioni di volontariato”.




L’Ospedale di Teramo si illumina di arancione per la “Giornata Mondiale della sicurezza del paziente”

Ospedale Teramo “Mazzini” Archivio

Il 17 settembre di ogni anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i partner internazionali e tutti i Paesi celebrano la Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente.

La Giornata, nata per sottolineare che la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute, prevede la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione alla tematica, anche attraverso l’illuminazione di colore arancione di edifici simbolici dei singoli Paesi aderenti.

Sarà così l’Ospedale di Teramo, in rappresentanza di tutti quelli della provincia, ad essere illuminato di arancione nella serata del 17 settembre, con lo scopo di accendere, attraverso quella luce, l’attenzione sul tema fondamentale della stretta correlazione tra sicurezza degli operatori sanitari e sicurezza dei pazienti.

Proprio quest’anno il concetto assume, peraltro, un valore particolare.

La pandemia Covid-19, infatti, rappresenta una grave minaccia per la sicurezza dei pazienti, come mai registrata finora. L’emergenza coronavirus ha esercitato una pressione senza precedenti sui sistemi sanitari di tutto il mondo, che per il loro buon funzionamento, necessitano di operatori sanitari qualificati e motivati: due aspetti fondamentali per garantire cure sicure ai pazienti.

Celebrare il “World patient Safety Day” sembra così ancora più necessario in questo momento, con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo intero sull’importanza della sicurezza degli operatori sanitari e di conseguenza su quella dei pazienti, di coinvolgere tutti i cittadini allo scopo di adottare insieme a loro ogni possibile strategia per migliorare la sicurezza di tutti, e di riconoscere la dedizione e il duro lavoro degli operatori sanitari, in particolare nell’ambito dell’attuale lotta contro il Covid-19.

Oltre alle luci arancioni che illumineranno l’Ospedale, la ASL di Teramo ha messo in onda sul proprio sito web un breve spot, realizzato dalla Regione Abruzzo, per rendere ancora più evidente la necessità di mutuo sostegno tra Cittadini e Istituzioni sanitarie per raggiungere il prezioso obiettivo della maggior sicurezza possibile dei pazienti.

“L’Ospedale è sicuro. Con la tua collaborazione, lo è di più.”

 




Teramo. Inaugurazione del primo cantiere del Consorzio So.Co.Im. inerente le misure Eco Bonus e Sisma Bonus




Teramo. Prefettura: inizio anno scolastico 2020/2021

Scuola Edmondo De Amicis Giulianova . FOTO ARCHIVIO

É stata dedicata all’inizio dell’anno scolastico, nella mattinata odierna, una seduta del
Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Presieduta dal Prefetto Angelo de Prisco,
la riunione, a cui hanno preso parte il Dirigente dell’Ufficio provinciale scolastico e i rappresentanti
della locale Azienda Sanitaria, oltre al Presidente della Provincia, al Sindaco di Teramo, ai vertici
provinciali delle Forze di Polizia, è stata l’occasione per un proficuo confronto tra tutti i Soggetti a
vario titolo chiamati a garantire il corretto e puntuale assolvimento dei propri compiti istituzionali.
Il Prefetto ha chiesto un punto di situazione sulle attività poste in essere per garantire, in
relazione all’attuale emergenza epidemiologica da Covid-19, l’inizio dell’anno scolastico in
sicurezza e il regolare espletamento delle attività didattiche in presenza. Gli Enti preposti hanno
assicurato che, nonostante le difficoltà, tutto è stato approntato nel rispetto delle regole dettate dal
Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Salute, in termini di personale in servizio, di aule, di
banchi, di distanziamento, di dotazioni di sicurezza e di altre forniture speciali già consegnate ai
vari plessi scolastici.
Il Questore ha assicurato l’adozione di specifiche ordinanze e mirati servizi volti a garantire
l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché la prevenzione di ogni atto delinquenziale.
Si è convenuto di aggiornare la riunione, al fine di monitorare l’andamento del regolare
espletamento delle attività didattiche in presenza dopo la loro ripresa.
Teramo, 16 settembre 2020
IL CAPO DI GABIN




Teramo. CPO provinciale: soddisfatti della nuova Consulta per le Pari Opportunità della città di Teramo

La Presidente della Cpo provinciale, Tania Bonnici Castelli, foto di Walter De Berardinis

La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo apprende con soddisfazione che il Comune di Teramo, dopo 33 anni dalla prima proposta in consiglio comunale, si è dotato di una Consulta per le Pari Opportunità.

La sua costituzione rappresenta sul territorio una importante crescita culturale nell’affrontare la questione della parità di genere per la quale è un obbligo, morale e sociale, impegnarsi ogni giorno.

“La presenza di uomini all’interno di questa nuova Consulta comunale è un’ ulteriore buona novità – dichiara la presidente della Cpo provinciale, Tania Bonnici Castelli -.  Il loro apporto sarà fondamentale per intraprendere azioni equilibrate e positive.  E’ mia convinzione, infatti, che soprattutto contro la violenza sulle donne si debba lavorare insieme. Uomini e donne uniti in grandi e piccole battaglie di civiltà. Un plauso all’ex vice sindaco Cristina Marroni che, all’inizio di questa consiliatura, ha proposto la nascita della Consulta per le Pari Opportunità ma in particolar modo all’attuale assessore Ilaria De Sanctis, che l’ha realizzata.  Si tratta di un primo passo prezioso per arrivare, un domani, a una vera e propria Cpo comunale”.

La Commissione provinciale augura ai componenti  della Consulta buon lavoro e, nell’ottica di creare una rete costruttiva ed efficiente, annuncia la propria disponibilità a operare in stretta sinergia con il nuovo organismo.




La Asl parla della realizzazione del Nuovo Ospedale di Teramo

 

Conferenza Stampa della ASL di Teramo

È un importante occasione di confronto, quella di stamane, per fare chiarezza sul progetto di realizzazione del nuovo Ospedale di Teramo.
Questa Azienda intende agire nella massima trasparenza delle fasi e dei passaggi necessari all’esecuzione di un’opera fondamentale per tutta la popolazione dell’intera provincia teramana, che ha assolutamente diritto ad ottenere dei servizi sanitari di eccellenza.
Io credo nel confronto e nella condivisione, ovviamente sempre nel rispetto dei limiti imposti dalle norme che tutelano il diritto alla privacy e quello relativo alla titolarità di opere dell’ingegno (come ad esempio un progetto architettonico/ingegneristico), e voglio ribadire il mio convincimento – già riferito in altre occasioni pubbliche – che la “squadra” ottenga sempre risultati migliori del singolo.
È per questo che chiedo ai Comitati Cittadini, ma anche alla politica, di avvicinarsi a noi senza preconcetti e nel convincimento che dobbiamo, tutti insieme, lavorare per il bene di questo territorio”

Così, Maurizio Di Giosia, Direttore Generale della ASL, alla conferenza stampa sulla realizzazione del nuovo Ospedale di Teramo: un progetto che parte già dal 2017 e che, fino ad oggi, ha visto una continua interlocuzione istituzionale tra Ministero della Salute, Regione e ASL, riuscendo ad ottenere un finanziamento già stanziato di circa 82 milioni di euro per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera che – dedicata completamente alle acuzie – conterrà circa 600 posti letto.

La necessità di dotarsi di un nuovo Ospedale deriva dalle evidenti criticità dell’attuale edificio ospedaliero che, vecchio di 50 anni, soffre di vulnerabilità sismica, non risponde più alle caratteristiche di accreditamento previste per le strutture sanitarie, non è perfettamente adeguabile alle attuali normative antincendio e presenta delle difficoltà logistiche tali da non riuscire neppure a contenere le nuove tecnologie di cui la ASL pur si sta dotando. Ad esempio, per ospitare la nuova Risonanza Magnetica a 3 tesla, si sono dovute abbattere e poi ricostruire le porte della Radiologia, con gravi disagi per i pazienti che, nel frattempo, si sottoponevano alle indagini diagnostiche.

A partire da questo presupposto, dunque, bisogna domandarsi come si possa costruire un Ospedale nuovo, che dovrà contenere poco meno di 600 posti letto, il cui costo si aggirerà tra i 250 e i 300 milioni di euro. Le possibilità sono due: l’attivazione di un appalto completamente pubblico o quella dell’istituto del Partenariato Pubblico/Privato (PPP).

Entrambe le opportunità hanno pregi e difetti: la costruzione di un ospedale con fondi totalmente pubblici (scarsi già per principio), ha il vantaggio di non comportare obblighi contrattuali pluridecennali con il privato ma, tra i tanti, ha per esempio il difetto che i tempi di costruzione non sono mai inferiori a 10 anni e la gestione dei servizi “no core” (cioè quelli non sanitari, come le pulizie, i pasti, i servizi di manutenzione ecc.) viene comunque affidata a titolo oneroso a più soggetti, con le conseguenti necessità di coordinamento dei vari contratti.

“Il PPP non è una privatizzazione della Sanità pubblica, ma solo una tecnica di realizzazione della struttura e di gestione di alcuni servizi (che non impattano su quelli sanitari) con ricorso a partner privati che assumono, peraltro, un grande rischio, poiché il loro guadagno non è certo. E non è certo perché, nel momento in cui si contrattualizza l’accordo sui livelli di qualità che devono avere i vari servizi dati in concessione (peraltro ad un unico soggetto, evitando così l’onere in capo alla Asl del coordinamento di cui sopra), se il privato gestore non raggiunge il livello richiesto, non viene remunerato. In questo modo si può essere sicuri che il livello di qualità dei servizi no-core sia sempre elevato.
Con il PPP, inoltre, i tempi di realizzazione della struttura ospedaliera si riducono a 3/5 anni al massimo e tutti i rischi connessi all’operazione si ripartiscono tra pubblico e privato che, secondo quanto previsto dalle norme, deve intervenire con una cifra pari almeno al 50% dell’intero costo di realizzazione.”

Si è espresso così, in conferenza stampa, il Prof. Ivo Allegro, consulente della ASL per gli aspetti economico-finanziari del progetto di realizzazione del nuovo Ospedale, docente all’Università Federico 2° di Napoli e advisor di numerosi progetti dello stesso genere in tutta Italia, grande conoscitore della materia che ha continuato dicendo:
“Non è vero che la Corte dei Conti ha bocciato la formula del PPP per la costruzione di strutture sanitarie, ma è intervenuta sanzionando esclusivamente progetti vecchi almeno di quindici anni e che facevano riferimento alle norme precedenti sul Project Financing. Ora la normativa si è evoluta, anche prevedendo maggiori garanzie per i soggetti pubblici che vi ricorrono.”

La Asl, inoltre, già dal 2017 ha investito sulla formazione specifica del personale individuato nel gruppo di lavoro che deve valutare la fattibilità dei progetti che provengono dai privati. Un gruppo che conta molte competenze, da quelle ingegneristiche a quelle economico-finanziarie, da quelle mediche a quelle giuridiche ecc., coadiuvato anche da consulenti esterni di comprovata esperienza.

Alle domande dei giornalisti che chiedevano a Maurizio Di Giosia se fosse possibile realizzare la nuova struttura ospedaliera nella stessa area di Villa Mosca, dove attualmente già insiste l’Ospedale, il Direttore ha risposto così:
“Si tratta di un’area già satura di edifici e infrastrutture e che ha anche una viabilità difficoltosa e certamente non adatta ad un edificio che dovrà ospitare 600 posti letto. Inoltre, abbiamo già un progetto di riqualificazione per il vecchio Ospedale che non rimarrà abbandonato, ma diventerà un grande Presidio territoriale, con servizi di Riabilitazione, RSA e tutto quanto, così come ci ha insegnato l’esperienza del Covid, non deve far riferimento all’Ospedale ma, anzi, ne deve essere ben distinto. Il miscuglio tra servizi ospedalieri e territoriali ci ha costretti, in tempo di pandemia, a inventarci soluzioni estemporanee per gestire percorsi separati, accessi contingentati e problemi delle più svariate specie. Questo non deve più succedere, ora abbiamo imparato e dobbiamo agire di conseguenza.”

 

 

 

Ufficio Comunicazione

ASL Teramo

Teramo 11.09.2020




Ieri riunioni tecniche in Prefettura. Il Prefetto de Prisco interviene in merito al Palazzo del Governo e le condizioni delle Chiese teramane.

Ieri riunioni tecniche in Prefettura. Il Prefetto de Prisco, in due “tavoli” diversi, fa il punto delle situazioni riguardanti l’intervento di miglioramento sismico del Palazzo del Governo e le condizioni delle Chiese teramane appartenenti al patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC), amministrato dal Ministero dell’Interno. Ospite d’eccezione: il dott. Vittorio  Rapisarda Federico, Provveditore interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna.  

Prefettura di Teramo

Nella mattinata di ieri, 10 settembre, il Prefetto Angelo de Prisco ha ricevuto in visita il dott. Vittorio Rapisarda Federico, Provveditore interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, con il quale ha presieduto due diversi tavoli tecnici, composti da tutti gli attori istituzionali interessati (Provincia, Comune di Teramo, Curia Vescovile, Uff. Commissario Straordinario per la Ricostruzione, U.S.R,, MIBACT/Segretariato regionale/Soprintendenza Speciale aree colpite dal sisma, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, Ufficio di Teramo Provveditorato OO.PP., ecc.) tesi alla disamina delle problematiche riguardanti:

– il risanamento delle Chiese della provincia di Teramo appartenenti al patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) amministrato dalla Prefettura, in particolare del Santuario della Madonna delle Grazie, risalente al 1153, e della Chiesa delle Benedettine di San Giovanni, dell’XI sec., in P.zza Verdi presso l’Istituto Braga;

  • gli interventi di miglioramento sismico dell’edificio che ospita la Prefettura – tuttora parzialmente inagibile a seguito degli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017 – già oggetto di finanziamento da parte della protezione Civile nell’ambito della ricostruzione e di progettazione preliminare a cura della Provincia, Ente proprietario dell’immobile.

In entrambe le circostanze, anche attesa la valenza storico-culturale ed artistica degli immobili, vanto del Comune Capoluogo, il dott. Rapisarda ha offerto la massima disponibilità del proprio ufficio – peraltro già assicurata dalle sedi locali dipendenti – a coadiuvare tecnicamente ed amministrativamente i soggetti competenti negli interventi, nell’intento di comprimere i tempi di realizzazione ed i relativi costi.

Teramo, 11 settembre 2020