Il Questore di Teramo dispone la chiusura per 20 giorni di  nota discoteca della provincia

 

Polizia di Stato – Questura di Teramo Archivio

 

 

 

Il provvedimento di sospensione dell’attività ai sensi dell’art. 100 TULPS è stato adottato a seguito del controllo interforze avvenuto nell’ultimo fine settimana eseguito da Agenti della Polizia di Stato della Questura, Carabinieri e Guardie di Finanza con il concorso di Militari del NAS di Pescara, per mancato rispetto del limite massimo di capienza autorizzato e consentito nella licenza, con grave pregiudizio per la sicurezza degli avventori.

 

Nella circostanza, il titolare dell’esercizio è stato sanzionato anche per le violazioni all’Ordinanza Regionale n. 74, relativa ai protocolli di sicurezza per il contrasto e contenimento del Covid-19, riguardanti le discoteche.




Mosciano Sant’Angelo. Comune: aggiudicato il finanziamento dell’UE per il Wi-Fi

WiFi4EU: il Comune di Mosciano Sant’Angelo si aggiudica un finanziamento diretto dell’Unione Europea per l’installazione del wifi nei luoghi pubblici.

Il Comune di Mosciano Sant’Angelo beneficerà di uno dei 947 voucher da 15.000 € assegnati direttamente dalla Commissione Europea per l’installazione di hotspot wifi in luoghi pubblici nell’ambito del progetto WiFi4Eu. “Già dal 2018 avevamo registrato l’Ente sul portale dedicato al progetto e partecipato ai precedenti click day” è quanto dichiarato dal Consigliere Mirko Rossi, delegato all’innovazione e alle tecnologie informatiche “finalmente siamo riusciti ad ottenere questo finanziamento nella call del 3 giugno scorso che ha visto la partecipazione di oltre 8600 comuni provenienti da tutti i paesi UE”.

Comune di Mosciano

Il programma WiFi4Eu, promosso dalla Commissione europea dal 2018, ha l’obiettivo di promuovere le connessioni wi-fi gratuite per i cittadini in spazi pubblici quali parchi, piazze, edifici pubblici in tutta l’Europa “Il prossimo passo sarà sottoscrivere la convenzione e affidare  l’installazione dei punti di accesso ad una delle imprese registrate sul portale del programma: prevediamo di completare l’iter entro l’anno e di integrare la rete di hotspot pubblici aderendo anche al progetto WiFi Italia promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico” ha concluso il consigliere Rossi.



Mobilità ciclistica nel comune di Teramo. FIAB incontra i Comitati di quartiere.

FIAB TERAMO

Un proficuo incontro quello di ieri, 7 luglio, tra FIAB Teramo e i rappresentanti del Comitato di Quartiere San Berardo, Gammarana e Villa Mosca, presenti anche gli ideatori del progetto “Andrà tutto in Bike”, Luca Falcone e Luca Carbonara.
Obiettivo della riunione è stato quello di coordinare una serie di idee progettuali per la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali diffusi, che permettano di rendere fruibili i diversi punti di interesse della città senza la necessità dell’utilizzo dell’automobile.
Tra le idee in campo alcuni percorsi ciclabili che possano unire i quartieri San Berardo e Gammarana al centro cittadino, la riapertura delle scalette che uniscono via San Marino all’Ospedale, un percorso che permetta di raggiungere l’università a piedi.
FIAB e Comitati hanno deciso di elaborare alcune proposte da portare al tavolo di lavoro richiesto da FIAB a Comune e Provincia di Teramo, in modo da poter arricchire le progettualità che gli Enti hanno già predisposto e poter, nell’immediato, mettere in campo azioni (come la realizzazione di corsie ciclabili che, si ricorda, non riducono l’ampiezza delle carreggiate destinate al traffico veicolare ma sono parte integrante di esse).
L’interesse per lo sviluppo della mobilità ciclistica e pedonale, quindi, si amplia e sempre più soggetti vogliono farsi parte attiva nella realizzazione della “città del pedone e della bicicletta”, sempre auspicata ma, mai, realmente realizzata.



Teramo. Smantellata  associazione a delinquere per spaccio di droga

Polizia Stradale Foto Archivio

 

Stamani poliziotti della Squadra Mobile di Teramo,  a seguito di indagini coordinate dalla Procura di L’Aquila – Direzione Distrettuale Antimafia,  hanno eseguito l’Ordinanza emessa dal Tribunale di L’Aquila- Sezione Tribunale con la misura cautelare del carcere per 7 cittadini di nazionalità albanese e la misura degli arresti domiciliari per un cittadino italiano per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

L’attività di indagine ha permesso di accertare che i predetti facevano parte di un’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) con  base logistica a Villa Rosa di Martinsicuro (TE), presso una  rivendita di autoveicoli che fungeva da “copertura”.

Le indagini, iniziate nel  marzo 2017 e concluse nel  gennaio 2018, hanno permesso di accertare che l’associazione era perfettamente strutturata ed organizzata,  con previsione di specifici ruoli in una vera e propria scala gerarchica, composta da un uomo al vertice ,  di nazionalità albanese  e tratto in arresto in esecuzione del predetto provvedimento giudiziale, che impartiva “ordini” ai sodali.

Accanto alla figura del “capo” vi erano due diretti collaboratori, anch’essi di nazionalità albanese e attualmente irreperibili,  veri e propri referenti del suddetto e incaricati dell’approvvigionamento e dello spaccio dello stupefacente nonché, del reimpiego, attraverso operazioni immobiliari in Albania, dei proventi derivanti dall’attività illecita.

E’ stata poi individuata la figura del “co-gestore” un uomo italiano, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari,   dell’autorivendita di macchine costituente, come indicato, la base logistica dell’associazione per dissimulare l’attività illecita.

Il predetto aveva anche  il ruolo di “custode” del denaro provento dell’attività di spaccio.

Gli altri 4 cittadini albanesi, tre  dei quali tratti in arresto, uno invece è irreperibile,  rivestivano il ruolo di “pusher” in quanto dediti allo spaccio sul territorio dello stupefacente,  con a disposizione schede telefoniche, autovetture ed alloggi.

I predetti avevano nella loro disponibilità armi, come riscontrato nel corso dell’arresto di uno di essi trovato in possesso di una pistola semi automatica clandestina e di 15 cartucce per il relativo munizionamento.

I proventi dell’attività illecita, effettuata soprattutto nelle città di Martinsicuro ed Alba Adriatica venivano reimpiegati in investimenti immobiliari effettuati in Albania e in Italia  dalla famiglia del “capo” dell’associazione.




Teramo. Carabinieri: arrestato un uomo per maltrattamenti in famiglia.

Carabinieri Foto Archivio

I Carabinieri della Compagnia di Teramo, con sempre maggiore impegno, continuano a svolgere un’incisiva azione, preventiva e repressiva, a tutela delle fasce più deboli della popolazione. In questo quadro, nelle ultime ore, i Carabinieri di Teramo hanno eseguito, nei confronti di un uomo 33enne di Teramo, una ordinanza di applicazione della misura cautelare restrittiva in carcere per i delitti di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

A seguito della denuncia ai Carabinieri dei genitori dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine e con una storia di tossicodipendenza, è stato immediatamente applicato il c.d. “Codice Rosso”, per un tipico caso di maltrattamenti in ambito domestico e atti persecutori aggravati (dall’aver commesso il fatto ai danni di persona a cui si è legati da pregressa relazione affettiva). L’uomo, un 33enne di Teramo, da circa due mesi, si era reso responsabile di violente aggressioni nei confronti degli anziani genitori e danneggiamenti della casa familiare, sino a quando gli anziani, esasperati, hanno deciso di rivolgersi ai Carabinieri per sfuggire ad una situazione familiare che si protraeva da tempo e non era più tollerabile. È così che di fronte alla devastazione della propria abitazione da parte del figlio, la coppia di anziani genitori hanno dapprima chiesto aiuto ai carabinieri tramite il numero di pronto intervento 112 e poi si sono recati in caserma per sporgere denuncia. All’uomo viene anche contestato il fatto di aver danneggiato l’autovettura e alcuni beni dello zio paterno.
Le indagini dei Carabinieri, immediatamente scattate a seguito della denuncia, generavano una circostanziata comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo che, concordando le risultanze investigative, indagava l’uomo e rimetteva al Giudice per le Indagini Preliminari la richiesta di misura cautelare detentiva che veniva prontamente accolta. L’uomo è stato associato al carcere di Vasto



Teramo. ANCI-Abruzzo: siamo pronti anche a restituire le fasce tricolori al Presidente del Consiglio

lettera in redazione

“Come sindaci abruzzesi del cratere siamo pronti anche a restituire le fasce tricolori al Presidente del Consiglio se il pacchetto di misure per le zone terremotate non verrà inserito nel DL ‘Rilancio” ovvero nel prossimo DL Semplificazioni”.

Queste le parole del Presidente ANCI della Regione Abruzzo, Gianguido D’Alberto, dopo la mancata discussione degli emendamenti dedicati al nostro cratere in Commissione bilancio della Camera.
E’ inaccettabile – prosegue il Presidente Anci della Regione Abruzzo – il fatto che non siano stati discussi gli emendamenti, la cui gran parte sono ad invarianza finanziaria, a costo zero, e non si capisce come il Governo non si sia reso conto della delicatezza della tematica legata alla ricostruzione post sisma 2016, a distanza di quattro anni dai primi eventi sismici.
Il momento per poter adottare misure tese alla sburocratizzazione delle procedure non può che essere adesso e, non essendoci motivi finanziari ostativi, gridiamo a gran voce di poter inserire il “paccheto sisma” nel prossimo decreto oggetto di conversione. In questi mesi, tutti noi Sindaci del Cratere  abbiamo lavorato al fianco del Commissario Legnini per un pacchetto di norme tese ad affiencientare il percorso della ricostruzione Sisma Centro Italia e, a distanza di anni, non tolleriamo più questa situazione di mancate risposte.
Siamo disposti a riconsegnare le nostre fasce se non otteniamo una vera risposta per la tematica sisma centro Italia. L’azione intrapresa dal Commissario, come è evidente, è tesa ad un percorso che veda la ricostruzione come elemento fondamentale per le Regioni colpite. Noi Sindaci del cratere, combattiamo quotidianamente affinchè vi possano essere delle risposte alle migliaia di sflollati che ancora non hanno minima consapevolezza del loro rientro negli alloggi, ma se il Governo pensa di ignorare i nostri territori a distanza di tutti questi anni, evidentemente dimostra di non avere consapevolezza della portata della problematica.
Con la non considerazione del pacchetto ricostruzione rischiamo di assistere ad un ulteriore schiaffo ai territori del cratere. Vedere i nostri territori costretti  ancora all’ elemosina legislativa è un insulto agli ancora 45.000 sfollati del sisma del centro Italia, oltre che a a tutti i sindaci conivolti.
Ricordo che gli emendamenti presentati sono riconducibili a temi essenziali per i nostri territori, come: stabilizzazione del personale tecnico ed amministrativo, rafforzamento degli organici e proroga dei contratti in scadenza, con allineamento alla scadenza dello stato d’emergenza al 31.12.2021, insieme ad ulteriori misure per i Comuni (Tari e mutui); l’Istituzione di un fondo stabile per lo sviluppo dell’economia del cratere mediante la destinazione di una quota delle risorse disponibili e future destinate alla ricostruzione; superincentivi sisma ed ecobonus  con un contributo per la ricostruzione delle case; semplificazione della ricostruzione pubblica e poteri straordinari per le opere più complesse, con rifinanziamento per gli anni futuri del fondo per gli interventi pubblici; revisione delle tariffe professionali dopo l’introduzione della modalità certificata dei progetti che abbiamo attuato con l’Ordinanza 100.
Si tratta di temi noti e a tempo condivisi con i  Sindaci e i Ministeri competenti e che trovano corrispondenza negli emendamenti  che sono stati depositati dai parlamentari appartenenti a diversi gruppi nel corso della conversione del decreto “Rilancio”.
Condivido la posizione che hanno espresso le altre Anci regionali . Non è importante il veicolo normativo dove  queste norme  troveranno collocazione  . È decisivo  invece che esse siano varate al più presto perché solo così sarà possibile completare il quadro delle misure indispensabili per far finalmente decollare la ricostruzione, alla vigilia del quarto anno dal sisma.
Il tempo è già scaduto, noi sindaci non staremo a guardare.
Gianguido D’Alberto. Presidente Anci Abruzzo



Bird control con i rapaci per scacciare i piccioni nel comune di Campli

Sono incominciate oggi le operazioni di bird control (controllo dei
piccioni) a cura del falconiere Abruzzese Granati Giovanni presso il
comune di Campli. Il sindaco del Comune Federico Agostinelli e il
consigliere con delega alla sanità dott.re Pietro Adriani , hanno voluto
che questa tecnica ad impatto ambientale zero, totalmente naturale, che
non prevede l’uccisione ma bensì l’allontanamento dei volatili
infestanti, entrasse a far parte dei servizi di igiene e cura ambientale
del centro storico. Grazie a questa tecnica che trova i suoi fondamenti
nell’antica arte della falconeria, si possono disabituare i piccioni
urbani alla permanenza nel luogo infestato senza l’ausilio di mezzi
che potrebbero danneggiarli o addirittura peggiorare la situazione. Il
bird control viene effettuato prevalentemente con falconi ed altri rapaci
non addestrati alla cattura e quindi solo all’inseguimento con
conseguente allontanamento dei piccioni.
Il guano dei piccioni, oltre a corrodere e sporcare monumenti, case e
strade, è un ottimo veicolo di numerose patologie alcune delle quali molto
gravi. Il motivo per cui si è voluto intervenire quindi è strettamente
collegato alla salute pubblica e al benessere dei cittadini Camplesi. Un
altro punto a favore per questa amministrazione che sta dimostrando ogni
giorno la passione e l’amore per il suo territorio.




Teramo. Carabinieri: denunciati due minorenni per possesso di un coltello e un tirapugni.

Carabinieri Foto Archivio

In occasione del fine settimana, sono stati predisposti dai Carabinieri della Compagnia di Teramo, mirati servizi di controllo del territorio nelle piazze della ‘movida’ teramana, in particolar modo nella centralissima Piazza Sant’Anna dove nelle settimane precedenti erano state segnalati assembramenti di giovani e giovanissimi. Nella notte tra sabato e domenica, in piazza Sant’Anna, i Carabinieri che presidiavano la zona, sono intervenuti a seguito di un aggressione ad opera di alcuni giovani, due dei quali rivelatisi poi minorenni, verso un gruppo di coetanei ‘rei’ di averli redarguiti perché ritenuti responsabili di alcuni atti vandalici nella piazzetta. A fronte di tali lamentele, i due minorenni, uno dei quali armato di coltello, si sono scagliati contro gli altri coetanei minacciandoli. L’immediato intervento dei Carabinieri che vigilavano nel centro storico, a cui gli aggrediti si sono rivolti con fiducia, ha permesso di individuare i due aggressori e di fermarli nella vicina piazza Martiri Pennesi, dove gli stessi sono stati sottoposti a perquisizione personale e uno di loro è stato trovato in possesso di un coltello e di un anello noccoliera per l’utilizzo come tirapugni, subito sottoposti a sequestro. Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica per i minorenni de L’Aquila. Nei prossimi weekend continueranno i controlli mirati dei Carabinieri nei luoghi della ‘movida’ del capoluogo.




Covid-19. Controlli anti assembramento: il Questore di Teramo dispone la chiusura per cinque giorni di una nota discoteca di Alba Adriatica

 

Polizia Stradale Foto Archivio

 

 

Nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati disposti dal Questore di Teramo, particolare attenzione è riservata alla movida lungo la costa teramana. I servizi della stagione estiva 2020 prevedono un obiettivo ulteriore:  la verifica del rispetto dei protocolli di sicurezza volti al contrasto del COVID-19.

Nella serata tra sabato e domenica è stato effettuato un servizio interforze in località Alba Adriatica. All’operazione coordinata  da un Funzionario di Pubblica Sicurezza hanno preso parte: un contingente della Questura e la Squadra di Polizia Amministrativa della Divisione P.A.S., la Polizia Scientifica,  la Polizia Stradale, equipaggi territoriali dell’Arma dei Carabinieri ed un’aliquota dei N.A.S., pattuglie della Guardia di Finanza , unità cinofile antidroga della G.d.F. e dei C.C..

Ciascuna Forza di Polizia ha provveduto ad eseguire specifici controlli secondo le rispettive competenze: la Squadra di Polizia Amministrativa della Questura per la regolarità dei titoli autorizzatori, i N.A.S. per il rispetto delle norme igienico sanitarie, la G.d.F. per la regolarità fiscale, la Polizia Stradale per il contrasto alla guida in stato di ebbrezza, la Polizia Scientifica per la documentazione della situazione.

Le unità cinofile  della G.d.F. e dei Carabinieri hanno individuato al di fuori del locale due persone in possesso di modica quantità di stupefacenti; i soggetti sono stati segnalati alla locale Prefettura U.T.G.

Al momento del controllo erano presenti numerosi avventori nel locale, oltre 2.000; palese è risultata la violazione dell’Ordinanza Regionale nr. 74 che prevede protocolli anti Covid-19 in particolare il divieto di assembramento.

E’ stata pertanto disposta, nell’immediato,  la chiusura del locale per giorni cinque.

I controlli proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la provincia teramana.




Teramo. Riapertura anno scolastico. Con le attuali disposizioni servono centinaia di nuove aule da trovare in due mesi

: le preoccupazioni di Sindaci e Dirigenti scolastici. “Siamo già al lavoro con grande senso di responsabilità ma il compito è enorme” dichiara il presidente Diego Di Bonaventura

 

Teramo 3 luglio 2020. Tanti dubbi poche certezze. Fra queste ultime, quella che il 14 settembre si riaprono le scuole in presenza e che in due mesi e mezzo bisogna trovare altri spazi, altre aule in un territorio che continua ad avere numerose scuole chiuse a causa del terremoto.

 

Sindaci e Dirigenti scolastici hanno snocciolato esigenze e preoccupazioni negli incontri che si sono svolti ieri pomeriggio (in Provincia con i dirigenti degli Istituti Superiori) e questa mattina alla Sala Polifunzionale di via Comi a Teramo insieme agli amministratori locali. Iniziative assunte congiuntamente dall’Ufficio Scolastico e dalla Provincia con l’obiettivo di muoversi con un’unica regia.

 

La Provincia di Teramo ha già risposto al bando Pon del Ministero dell’Istruzione e dispone di 750 mila euro per gli interventi sui propri istituti. Ieri pomeriggio l’ente ha riunito tutti i dirigenti scolastici e ha chiesto una scheda progetto – da far pervenire entro cinque giorni – per i lavori da effettuare di ogni singola struttura. “E’ la strada più veloce, i responsabili della sicurezza delle scuole conoscono meglio di chiunque altro gli spazi, le criticità e le necessità. Noi ci faremo carico sia dei costi di progettazione che dei lavori” ha annunciato ieri pomeriggio il presidente Diego Di Bonaventura aggiungendo: “Abbiamo un compito enorme e l’aspetto più importante è quello di limitare ansie e preoccupazioni agli studenti, alle famiglie e al mondo della scuola. Non si possono non rilevare le incongruenze dei provvedimenti assunti dal Ministero e i tempi strettissimi per la realizzazione degli interventi ma intanto iniziamo a lavorare”.

 

I finanziamenti a disposizione possono essere utilizzati solo per interventi di “edilizia leggera” non si possono usare, ad esempio per acquistare i Musp  (i moduli abitativi provvisori che si sono visti per il sisma) o altre strutture rimovibili né per affittare locali e nemmeno per ampliare volumi esistenti. Si possono solo progettare interventi di adeguamento funzionale negli spazi esistenti e comprare nuovi arredi.

Stando ad una prima mappatura dei Dirigenti Scolastici e dei Sindaci, per rispettare le misure di distanziamento in tutte le scuole della provincia (dalle elementari alle superiori) servirebbero circa 200 nuove aule. Ai problemi degli spazi si aggiungono quelli, ancora più difficili da superare, del trasporto pubblico. Con le attuali disposizioni gli autobus possono trasportare il 50% dei posti disponibili: con le entrate e le uscite da scuola scaglionate, i rientri pomeridiani (già esistenti in molti Comuni soprattutto per le elementari) il numero di autobus necessari a coprire l’utenza dovrebbe essere quadruplicato e così anche i costi da sostenere. “Se poi, come si ventila da più parti, venissero meno le attuali limitazioni del numero di passeggeri sugli autobus saremmo di fronte ad una doppia incongruenza perché i ragazzi si possono assembrare dappertutto, dalle discoteche ai bus, mentre a scuola dobbiamo garantire il distanziamento” ha chiosato ieri il Presidente.

 

“Una missione impossibile, viene da dire – ha detto questa mattina il vicepresidente della Provincia, Alessandro Recchiuti – anche se va registrata molto positivamente l’assoluta sinergia fra Provincia, Ufficio Scolastico Provinciale, Dirigenti e Comuni. Ma qui siamo in un territorio terremotato, molte scuole in tanti Comuni del cratere sono ancora chiuse perché la ricostruzione come sappiamo non è ancora davvero iniziata o perché ci sono in corso lavori di adeguamento sismico. La peculiarità delle nostre esigenze è un fatto oggettivo. Noi ci siamo messi subito al lavoro ma i problemi da affrontare sono veramente grandi”.

 

Un concetto più volte sottolineato dal sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, anche in qualità di presidente Anci: “Va detto con grande franchezza che i tempi sono strettissimi, il nodo del trasporto è enorme e per questo dobbiamo dialogare con la Regione, fare un Piano dei tempi.  Rimane il fatto che se è vero che non è un problema solo dell’Abruzzo è altrettanto evidente che noi abbiamo numerosi Comuni nel cratere sismico e che molti di noi hanno le scuole ancora chiuse, inagibili o con i lavori in corso. Non si possono lasciare gli enti locali e i dirigenti scolastici con il cerino in mano”. D’Alberto ha auspicato che il tavolo territoriale voluto dall’Ufficio Scolastico provinciale coinvolga anche l’Università di Teramo: “che in una simile situazione può rappresentare una risorsa”.

 

E questa mattina erano presenti tutte le amministrazioni locali con Sindaci o Assessori; ogni Comune è stato chiamato dalla responsabile dell’Ufficio Scolastico provincia, Cristina De Natale, a rappresentare le proprie necessità, necessità che si sono rivelate anche molto diverse a seconda delle aree territoriali.  “E’ l’avvio di una interlocuzione, abbiamo un tavolo regionale e uno territoriale – ha spiegato la De Natale – Bisogna capire cosa si può fare, facciamo una ricognizione sugli edifici disponibili poi valutiamo come muoversi.  La mancanza di aule è una criticità vera perché non è un problema contingente: abbiamo tanti bambini e studenti già allocati in altre strutture a causa del sisma. Vogliamo essere fiduciosi perché tutti hanno la volontà di far tornare gli alunni a scuola: il lockdow è stata una ferita rispetto all’offerta formativa e dobbiamo superare questa fase”.