Teramo. COVID 19. Come l’emergenza sta cambiando la condizione della donna, monitoraggio della questione di genere.

 Domani riunione delle Commissioni pari opportunità

 

Teramo 3 giugno 2020. Su iniziativa della consigliera provinciale delegata ai servizi sociali e alla parità di genere, Beta Costantini, domani in Provincia tornano ad incontrarsi le Commissioni pari opportunità presenti sul territorio provinciale.

CPO Teramo

“ Il rischio che siano le donne a pagare il prezzo più alto per l’emergenza COVID è molto reale – dichiara la Consigliera – la gestione dei figli e l’aumento della disoccupazione in molti settori del terziario dove le donne sono largamente impiegate sono aspetti che già si stanno evidenziando.  Il congedo parentale straordinario e il bonus baby sitter da 600 euro previsti dal Cura Italia sono misure largamente insufficienti. Vogliamo partire da una mappatura della condizione femminile nella nostra provincia per valutare insieme iniziative da assumere”.

 

L’incontro si svolgerà in via Milli, domani 4 giugno nella sala del Consiglio Provinciale, a partire dalle ore 15.




Cantieri aperti. Iniziati questa mattina i lavori del Masterplan 2.3: un milione di euro; interessati i Comuni di Torricella, Teramo e Campli.

A Piano Grande, nella zona industriale, sarà realizzata una condotta per la raccolta delle acque.

Teramo 3 giugno 2020. Affidati alla ditta COGI Costantini sono iniziati questa mattina, in località Piano Grande, i lavori di manutenzione straordinaria finanziati con il Masterplan Abruzzo 2.3 per 1 milione di euro. Il programma interesserà la rete viaria dei Comuni di Torricella Sicura, Teramo e Campli. Questa mattina, alla consegna dei lavori, era presente il consigliere delegato Lanfranco Cardinale e il sindaco di Torricella, Daniele Palumbi.

“Il lavoro a Piano Grande ha un suo valore aggiunto – commenta il consigliere Cardinale – siamo in una zona industriale, con aziende importanti, che da anni, periodicamente, subisce episodi di allagamento con danni agli opifici. Una situazione causata da un’inadeguata e insufficiente regimentazione delle acque. In questa località realizzeremo, quindi, una condotta per la raccolta delle acque bianche e poi, naturalmente, sistemeremo la strada e gli asfalti”.

Il dettaglio dei lavori (sistemazione massetti, asfalti e regimentazione acque di alcuni tratti nelle seguenti strade):

Teramo, sp 50 e 50/B (Ponte Vezzola e frazione di Magnanella)

Campli sp 61C (località Coccioli)

Torriccella 48/A e 50 (Piano Grande)




La dorsale Adriatica rilanciata dall’UPI. “Ora serve l’Alta Velocità.

la Provincia di Teramo e l’Abruzzo per anni hanno lavorato al Corridoio Adriatico” commenta il consigliere delegato all’urbanistica, Lanfranco Cardinale

Lanfranco Cardinale

Teramo 3 giugno 2020. Il Ministro dei Beni, delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, in una recentissima intervista al Corriere della Sera, ha lanciato l’idea di mettere al centro del nuovo piano strategico degli investimenti per il nostro Paese la dorsale Adriatica con un duplice progetto: ferrovia ad Alta velocità in parte su nuovo tracciato che segue le autostrade, e mobilità ciclabile nelle zone ad alto pregio ambientale e naturalisticoLa Provincia di Teramo aderisce all’appello del presidente dell’UPI, Michele de Pascale, che ha rilanciato il progetto a tutte le Province della dorsale.

 

Una nuova linea ad alta velocità che congiunga Taranto a Trieste – commenta il consigliere delegato alla viabilità e all’urbanistica, l’architetto Lanfranco Cardinale – l’Abruzzo e la Provincia di Teramo ci hanno lavorato per anni. Se questa parte dell’Italia continua ad essere tagliata fuori dai collegamenti dell’alta velocità ha ben poche speranze di rilanciare l’economia e il turismo e quindi lo sviluppo sostenibile. Che passerà attraverso reti veloci, meno trasporti su gomma e piste ciclabili. L’idea del ministro Franceschini e dell’Unione delle Province va sostenuta, sviluppata e finanziata”.

 

Come sotto lineato anche dal presidente UPI, de Pascale: “Una linea che oggi rappresenta un grande limite, di portata e di velocità, ma anche una cesura violenta per molte comunità che si stanno ripensando in termini di mobilità leggera e di rigenerazione urbana. Una linea che invece potrebbe cogliere l’occasione storica del cambio di orientamento che sta vivendo l’Unione Europea in termine al sostegno agli investimenti, e rappresentare uno dei grandi progetti infrastrutturali che usufruirà dei nuovi finanziamenti europei annunciati dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen”.

 

Una progetto con questa visione consentirebbe di raggiungere tre obiettivi: investimenti infrastrutturali e quindi occupazione; deciso miglioramento degli indicatori ambientali; aumento della competitività con collegamenti veloci verso poli produttivi, culturali e turistici. “Un progetto trasversale che vede unite le Province e che unirebbe le comunità dal nord al sud  – chiosa Cardinale – come Franceschini e de Pascale pensiamo che proprio questo è il momento giusto: dall’emergenza COVID se ne esce con una visione nuova”.

 

 






Teramo. Il Prefetto de Prisco in visita alla Questura.

IL PREFETTO de PRISCO IN VISITA ALLA QUESTURA

Questore e Prefetto

Apprezzamento per l’attività di poliziotti e personale dell’Amministrazione Civile

 

 

 

Accolto dal Questore dr. De Simone, e dal Vicario, dr. de Leonardis, stamani all 9.30 è giunto in Questura il Prefetto, dr. de Prisco.

Questore e Prefetto

Nell’incontro con i Dirigenti degli uffici, anche dell’Amministrazione Civile, il dr. de Prisco ha rinnovato la stima per lo sforzo quotidiano da tutti profuso nell’attività di servizio sia per la prevenzione dei reati che per la repressione e per la sicurezza pubblica in una provincia che è stata interessata da gravi calamità, in primis i terremoti, con uno sforzo profuso quotidianamente sul territorio per il bene della collettività della provincia.

 

Il Questore, dr. De Simone, a nome di tutti i presenti ha ringraziato il Prefetto per la vicinanza da subito dimostrata e per la preziosa opera di indirizzo che saprà dare.

 




Giovedì 4 giugno, consegna dei lavori del Porto turistico di Roseto alla ditta ” Costruzioni generali XODO srl”.

Provincia di Teramo

Giovedì 4 giugno ore 12

Circolo Nautico Portorose “Vallonchini” – Roseto degli Abruzzi

Il presidente Diego di Bonaventura e il consigliere delegato alla viabilità, Lanfranco Cardinale vi invitano alla consegna dei lavori del Porto turistico di Roseto alla ditta ” Costruzioni generali XODO srl”. Alla presentazione interverranno, fra gli altri, anche il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Umberto D’Annuntiis e il vicepresidente della Provincia, Alessandro Recchiuti.

L’opera era stata assegnata in via provvisoria nell’aprile del 2018 alla ditta vincitrice della gara d’appalto, la Savigi Costruzioni di Cosenza,  rimossa dall’incarico a marzo di quest’anno per inadempienze contrattuali. Al suo posto, quindi, subentra la seconda impresa in graduatoria, la Xodo srl di Rovigo esperta di opere idrauliche e ambientali. Da capitolato, il porto turistico, dovrà essere realizzato in 180 giorni; costo dell’opera 1 milione e 700 mila euro (fondi Masterplan Abruzzo).




Il 4 giugno al via la manifestazione di protesta e proposta degli ordini professionali.

L’Ordine degli Architetti di Teramo invita tutti i professionisti alla
partecipazione.

Il prossimo 4 giugno dalle ore 10.30 alle ore 12.30 si svolgeranno gli
“STATI GENERALI DELLE PROFESSIONI ITALIANE” durante i quali i 2,3
milioni di professionisti iscritti agli Ordini e ai Collegi
rivendicheranno il loro ruolo economico, sociale e sussidiario di fronte
ad un Governo che – con i Decreti “Cura Italia” e “Rilancio” – ha
disatteso le richieste legittime di una componente essenziale del Paese,
perpetrando nei loro confronti una inaccettabile e incomprensibile
discriminazione. Incommentabili le affermazioni di Marco Leonardi –
Consigliere del Ministro Gualtieri – “ non si possono dare i soldi ai
ricchi avvocati e notai ”, che denotano una profonda inammissibile
ignoranza sullo stato di disagio di buona parte degli oltre 2 milioni di
professionisti italiani, generato dalla crisi, al pari dei lavoratori
delle altre categorie economiche. Altrettanto sconcertanti le
motivazioni del Ministro Gualtieri secondo cui i professionisti sono
persone e quindi non hanno diritto al contributo a fondo perduto
riservato alle imprese e ad altre categorie di lavoratori autonomi. È
sbalorditivo che il Ministro dell’Economia e delle Finanze ignori la
normativa comunitaria che considera Impresa “ogni entità che eserciti
una attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita”.
Non sono inoltre state considerate altre importanti proposte formulate
congiuntamente da RPT e CUP.

Ma cisono anche forti preoccupazioni per i ritardi e l’incertezza circa
l’assunzione dei provvedimenti, ritenuti fondamentali dai
professionisti, per la ripresa e la crescita del Paese, indispensabili
per superare questo difficilissimo momento di crisi. Durante l’evento
sarà anche presentato il Manifesto delle Professioni per la Ripresa del
Paese, con il quale verrà rivendicato il ruolo delle Professioni
Ordinistiche per riemergere da questo declino, per ricostruire su nuove
basi, con le persone al centro del progetto e con una visione strategica
a medio e lungo termine, la relazione tra economia e società,
intervenendo con nuovi modelli di sviluppo sostenibile sulle debolezze
del Paese. La manifestazione unitaria è organizzata dal Comitato
Unitario delle Professioni (CUP) e dalla Rete delle Professioni Tecniche
(RPT) con l’obiettivo di far sentire la voce e il peso degli Ordini e
Collegi al decisore politico.

Si potrà partecipare on line alla manifestazione condividendo nelle
pagine social il link del canale YouTube professioni italiane, sul quale
sarà trasmessa la diretta giovedì 4 giugno, a partire dalle 10.30
all’indirizzo: https://www.youtube.com/channel/UCVnbCsSjYaJP9Gqh5mR_7Bg

Gli Ordini e Collegi ritengono necessario ribadire, soprattutto in
questo momento delicato per il Paese, il senso di responsabilità con cui
ogni giorno i professionisti lavorano e si impegnano al fianco delle
Istituzioni, delle imprese e degli altri lavoratori autonomi, in una
logica di sussidiarietà e collaborazione, per cui, con forza, giovedì
chiederanno al Governo e ai Segretari dei Partiti di correggere, durante
l’imminente passaggio parlamentare della conversione in legge, i gravi,
inammissibili comportamenti discriminatori e penalizzazioni nei
confronti del sistema ordinistico; per questo è indispensabile,
nell’interesse del Paese e dei 2.3 milioni di iscritti, partecipare
tutti alla grande manifestazione di giovedì 4 giugno, alle ore 10.30.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.professionitaliane.it




Il presidente FIDAS Teramo, Gabriella Di Egidio, eletta nel Consiglio direttivo nazionale FIDAS

Gabriella Di Egidio

Assume l’incarico di segretario amministrativo per il quadriennio 2020-2024

 

Il presidente della FIDAS Teramo, Gabriella Di Egidio, è stata eletta nel Consiglio direttivo nazionale della Federazione di Associazioni Donatori di Sangue per il quadriennio 2020-2024, assumendo la carica di segretario amministrativo. L’assemblea elettiva, riunitasi sabato 30 maggio in videoconferenza, ha scelto Giovanni Musso come nuovo presidente nazionale FIDAS. Subentra al compianto presidente Aldo Ozino Caligaris.

Il nuovo Consiglio direttivo è composto da Mauro Benedetto (AVAS FIDAS Monregalese), Alessandro Biadene (ADS Michelin Cuneo), Silverio Thomas (ACDS – Carnica), Jacopo Pressato (FIDAS Padova), Roberto Flora (AFDS Udine), Massimiliano Bonifacio (FIDAS Verona), Patrizia Baldessin (ADSP Torino), Ines Seletti (FIDAS Parma), Rosita Orlandi (FPDS FIDAS), Pierfrancesco Cogliandro (FIDAS Paola), Gabriella Di Egidio (FIDAS Teramo) ed Enzo Emmanuello (FIDAS Gela). Le elezioni hanno permesso di rinnovare anche il Collegio dei Probiviri, per il quale risultano eletti Paolo Ettorre (FIDAS Basilicata), Saverio Marchet (AFDVS – Feltre) e Pasquale Bova (ADVS FIDAS Termini Imerese); l’Organo di controllo costituito da Alfio Mangiagli (ADVS FIDAS Catania).

Il Consiglio direttivo nazionale FIDAS si è riunito per la prima volta domenica 31 maggio e ha assegnato le seguenti cariche statutarie: vicepresidente nord ovest, Alessandro Biadene; vicepresidente nord est, Roberto Flora; vicepresidente centro sud e isole, Rosita Orlandi; segretario organizzativo, Pierfrancesco Cogliandro; tesoriere, Patrizia Baldessin; segretario amministrativo, Gabriella Di Egidio.

“Sono contenta e onorata di far parte di questa squadra – dichiara il presidente FIDAS Teramo, Gabriella Di Egidio – Una squadra di volontari carichi di determinazione e voglia di lavorare in sinergia per l’obiettivo finale: la donazione del sangue”.

 

 




Pineto. Carabinieri: arresto per spaccio di stupefacenti.

Carabinieri, foto Archivio

Pineto. Oggi, i Carabinieri della Stazione di Pineto, hanno arrestato un uomo residente a Roseto degli Abruzzi, in flagranza di reato, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. L’operazione rientra nei servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti che sono stati intensificati in vista della riapertura dei locali serali e notturni frequentatissimi dai giovani della provincia. In tale contesto, i Carabinieri, sono giunti sulle tracce dell’uomo e nella mattinata odierna, lo hanno fermato mentre a bordo della sua autovettura trasportava 100 grammi di cocaina occultati nel veicolo. Nel corso della perquisizione, estesa anche alla sua abitazione, i militari hanno rinvenuto anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente, il tutto è stato sottoposto a sequestro. L’uomo, dopo le operazioni di rito, è stato tradotto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa dell’udienza di convalida prevista per domani.




Colonnella. VV.FF.: salvati due rapaci

Nel pomeriggio di oggi una squadra di vigili del fuoco del Distaccamento di Nereto ha effettuato un intervento per il salvataggio di due rapaci.
Attraverso il tubo di scarico dei fumi, i due rapaci erano terminati all’interno di una stufa a pellet collocata all’interno di un locale di un’abitazione a Vallecupa di Colonnella. La proprietaria dell’appartamento, accortasi della presenza dei due volatili all’interno della stufa, non avendo la possibilità di risolvere da sola la situazione, si è rivolta al 115 della sala operativa dei vigili del fuoco, che ha immediatamente inviato sul posto una squadra. I vigili del fuoco, indossando guanti protettivi, hanno prelevato i due rapaci dalla stufa liberandoli subito dopo nell’ambiente esterno. Fonte centro documentale dei Vigili del fuoco di Teramo per www.giulianovanews.it



Editoria. Gli storici Loris Di Giovanni ed Elso Simone Serpentini sulle tracce di un illuminato di Baviera abruzzese

Gli Illuminati un filo rosso tra la Baviera e l’Abruzzo, edito da Artemia Nova Editrice di Mosciano Sant’Angelo (TE)

Il 1° maggio 1776, in quella che viene definita la”notte delle streghe”, ad Ingolstad, fu fondato l’Ordine dei PerfettibilI, poi rinominato in Ordine degli Illuminati, da un professore della locale università, Adam Weishaupt, e un gruppo di suoi studenti. L’Ordine si diffuse ben presto in tutta la Baviera, da qui in nome di Illuminati di Baviera, grazie all’opera di alcuni agenti reclutatori, il cui compito era quello di fare proseliti nell’ambito delle logge massoniche tedesche e poi europee, infiltrandole dall’interno, scalandone i vertici e poi condizionarle e dirigerle verso i propri obiettivi, che consistevano nella negazione dei troni e degli altari. Uno dei più efficienti agenti reclutatori, che agivano nella massima segretezza, fu un abruzzese, Costanzo Di Costanzo, figlio cadetto del duca di Paganica, nell’aquilano, trasferitosi giovanissimo in Germania per non indossare una veste religiosa, come avevano dovuto fare i suoi numerosi fratelli e sorelle, meno l’unico, il primogenito, Giovanni, destinato a succedere al padre Ignazio del Ducato. Militare a Monaco, era stato avviato dal cognato, anch’egli militare, alla massoneria e poi tra gli Illuminati, assumendo il nome iniziatico di “Diomede”. Agendo nell’ombra con questo nome, ebbe il grande merito di iniziare tra gli Illuminati il barone von Knigge, colui che riuscì a dare all’Ordine una svolta che lo portò ad una straordinaria diffusione. Da Di Costanzo, alias “Diomede”, parte un filo rosso  che lega la Baviera e l’Abruzzo, e si svolge da gomitolo intricato che Elso Simone Serpentini e Loris Di Giovanni, studiosi e profondi conoscitori della massoneria abruzzese, alla quale hanno dedicato diversi lavori, tra i quali “La storia della Massoneria in Abruzzo”, hanno ricostruito in un denso e corposo volume di più di cinquecento pagine, intitolato appunto “Gli Illuminati. Un filo rosso tra la Baviera e l’Abruzzo”, pubblicato dal CeSSMA (Centro Studi per la Storia della Massoneria in Abruzzo), per i tipi di Artemia Nova Editrice, terzo volume della collana “Documenti Massonici Abruzzesi”.

         Il libro presenta le biografie di tre personaggi in diverso modo collegati al mondo enigmatico e intricato dell’Ordine degli Illuminati, ancora oggi avvolto nel mistero e accusato di satanica pervasività delle coscienze e delle istituzioni, di essere portatore di sconvolgimenti sociali, religiosi e politici. I tre personaggi, ciascuno a suo modo eccezionale, incrociarono le loro esistenze nella seconda metà del Settecento e nei primi dell’Ottocento, in una fase cruciale della storia delle evoluzioni e delle rivoluzioni dell’assetto politico europeo e nel processo di elaborazione di una nuova concezione dello Stato e del suo rapporto con  sudditi diventati cittadini. Erano due abruzzesi e un danese, di differente età e di diverse generazioni, accomunati dall’ansia e dall’idea ferma della necessità del miglioramento degli uomini quali animali sociali, membri di una comunità vivente universale, e delle città, concepite come aggregazioni di anime e di intelletti pensanti. Tutti e tre erano schierati contro la persistenza di arcaiche strutture feudali che intendevano contribuire ad abbattere.

Prof. Elso Simone Serpentini. Abile ricercatore d’archivio

I due abruzzesi sono il citato Costanzo Di Costanzo (1755-1810), aquilano e Melchiorre Delfico (1743-1835), teramano, il danese era Friederich Münter (1761-1830), nativo di Gotha. Quest’ultimo era dei tre il più giovane e costituì il terzo vertice di un triangolo assolutamente particolare, essendo senza ipotenusa, di fatto un triangolo a tre vertici e due lati, mancando un collegamento diretto tra due dei vertici, Delfico e Di Costanzo. Tutti e tre frequentarono logge massoniche e cenacoli latomici. Di Costanzo fu degli Illuminati il più efficiente “agente reclutatore” nell’area tedesca. Münter effettuò un viaggio in Italia come agente segreto dello stesso Ordine, con il compito di diffondere l’Illuminatismo  nella penisola italiana, a Roma, nel cuore stesso della Cristianità, e nel Regno di Napoli, infiltrando la libera muratoria partenopea come Di Costanzo e altri “reclutatori” avevano fatto in Germania. I due si incontrarono a Roma, segretamente, e poi continuarono a scambiarsi informazioni sugli sviluppi dell’Illuminatismo italiano. Delfico incontrò Münter e tenne poi una lunga corrispondenza epistolare con lui, anche quando il danese diventò vescovo di Copenaghen.

Avv. Loris Di Giovanni, già coautore Storia della Massoneria in Abruzzo

Somiglianze e dissomiglianze, coincidenze reali o mancate, riguardarono anche la fine della loro vita. Melchiorre Delfico morì a 91 anni di età, nel suo letto, circondato dall’affetto della sua famiglia. Münter morì da vescovo, riverito dai suoi fedeli a 69 anni di età. Di Costanzo fu quello dei tre che morì in età più giovane, ad appena 55 anni, “di consunzione”, a Vienna, dove pure fu sepolto.

Serpentini e Di Giovanni in quest’ultimo loro lavoro regalano al lettore cinquecento e più pagine di storie segrete che vengono disvelate sulla base di una ricca documentazione tratta da pubblicazioni settecentesce ed ottocentesche, ma anche da documenti conservati in diversi archivi di tutta Europa, Amburgo, Copenaghen, Berlino, Vienna oltre che in quelli abruzzesi, l’Archivio di Stato di Teramo e la Biblioteca “M. Delfico” di Teramo dove sono conservati gli originali di alcune lettere scambiate da Delfico e Münter.

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