Atri. Le ricerche confermano l’importanza dell’Oasi WWF dei Calanchi di Atri: presenti 23 specie di mammiferi, 117 di uccelli, 7 di rettili e 5 di anfibi, tra cui decine di specie protette a livello comunitario.

Le ricerche confermano l’importanza dell’Oasi WWF dei Calanchi di Atri: presenti 23 specie di mammiferi, 117 di uccelli, 7 di rettili e 5 di anfibi, tra cui decine di specie protette a livello comunitario.

Quest’anno ha nidificato anche il variopinto Martin Pescatore, immortalato nella bella immagine allegata.

Sabato 9 ottobre al via il ciclo di seminari “I sabati della Ricerca” rivolto ai cittadini interessati a scoprire questo patrimonio.

Le ricerche faunistiche in corso confermano l’importanza dell’Oasi WWF e Riserva natrurale Regionale “Calanchi di Atri”. E’ stata riscontrata la presenza di numerose specie importanti sia dal punto di vista ecologico, sia dal punto di vista conservazionistico. Ecco alcuni numeri: 5 specie di anfibi e 7 di rettili, 117 specie di uccelli, di cui ben 17 oggetto di interesse a livello comunitario, tra le quali ricordiamo il Falco Pellegrino. A questo lungo elenco quest’anno si è aggiunto il variopinto Martin Pescatore, che per la prima volta ha nidificato all’interno della riserva Anche la presenza di mammiferi si è rivelata cospicua: 23 specie di mammiferi, di cui 14 inserite nelle direttive europee di protezione delle specie rare.

Nonostante il periodo critico per la ricerca scientifica, la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF “Calanchi di Atri”, consapevole dell’importanza di verificare sistematicamente e con rigore lo stato dell’ambiente e degli ecosistemi, promuove la realizzazione di ricerche scientifiche, mirate a valutare l’efficacia delle misure di protezione attuate. Grazie all’impegno degli operatori e dei ricercatori che collaborano con la riserva, negli ultimi anni è stata riscontrata la presenza di numerose specie, importanti sia dal punto di vista ecologico, sia dal punto di vista conservazionistico. L’ultima interessante osservazione, quella del Martin Pescatore, che divulghiamo solo oggi per ragioni conservazionistiche, è stata fatta dal fotografo naturalistico Davide Ferretti. Durante uno dei suoi sopralluoghi, egli ha avvistato e fotografato un nido di Martin Pescatore, uccello presente in Europa e in Africa, che predilige habitat d’acqua dolce, come fiumi, laghi e stagni contornati di boschetti e cespugli. Dichiara Davide Ferretti, “Insieme ad un mio amico stavamo cercando tritoni crestati vicino al torrente Piomba, quando la nostra presenza ha messo in allarme una coppia martin pescatore che stava scavando il nido in una parete di terra. Dopo averlo individuato, per tre settimane abbiamo seguito le varie fasi della nidificazione, osservandoli da lontano per evitare qualsiasi disturbo, e solo alla nascita dei pulli ci siamo appostati vicino al posatoio di caccia utilizzato con maggiore frequenza. Qui, dopo una lunga attesa, la femmina si è mostrata in tutta la sua bellezza e con una preda appena catturata! La foto testimonia la bellezza di questa nuova specie nidificante nell’Oasi”.

Al fine di stimolare l’interesse nei confronti della ricerca l’Oasi WWF Calanchi di Atri, in collaborazione con il Comune di Atri, il WWF e il Corpo Forestale dello Stato, ha organizzato un ciclo di seminari dedicato alla metodologia della ricerca scientifico-naturalistica. Da sabato 9 ottobre presso il Centro di Educazione Ambientale della Riserva, in località Colle della Giustizia di Atri, partirà infatti “I sabati della ricerca”, un ciclo di cinque incontri con esperti e professionisti del settore, che illustreranno ai partecipanti i più recenti metodi e tecniche di ricerca utili a studiare ciascuno dei principali gruppi animali: pesci, uccelli, mammiferi.

Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.riservacalanchidiatri.it, oppure rivolgersi presso gli uffici amministrativi della Riserva, in piazza Duchi d’Acquaviva ad Atri o ai contatti:

tel. 0858780088, email: info@riservacalanchidiatri.it

Si allega immagine di Martin Pescatore gentilmente concessa da Davide Ferretti e la locandina del ciclo di seminari




Teramo. In occasione della Giornata dell’arte contemporanea la Provincia dona al Braga l’opera di Di Lizio

In occasione della Giornata dell’arte contemporanea la Provincia dona al Braga l’opera di Di Lizio

Sabato 9 ottobre 2010 in tutta Italia si celebra la Giornata del Contemporaneo, quest’anno alla sua Sesta edizione e per sottolineare questa occasione la Provincia donerà al Liceo Musicale Braga un opera “contemporanea” realizzata dell’artista abruzzese Fabio Di Lizio in occasione della sesta edizione di Gemine Muse.

Il giorno prima, venerdì 8 ottobre, alle ore 11.45, all’auditorium Auditorium di Santa Maria a Bitetto a Teramo, l’assessore alla Cultura, Giuseppe Antonio Di Michele consegnerà ufficialmente l’opera al presidente del Braga, Albero Melarangelo, alla presenza dell’artista, Di Lizio, e della curatrice di Gemine Muse,  Francesca Referza.

Ho intenzione di narrare un racconto pieno d’orrore” questa l’opera realizzata dall’artista ortonese di nascita ma aquilano di adozione nell’ambito della sesta edizione di Gemine Muse, manifestazione di punta del circuito Gai a cui l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Teramo aderisce dal 2006.

Per Fahrenheit 451, mostra ospitata nella Biblioteca Provinciale Melchiorre Dèlfico gli artisti, prendendo spunto dal romanzo di fantascienza di Ray Bradbury e dall’omonimo film di François Truffaut, avevano realizzato opere pensate in stretta relazione agli spazi della biblioteca. Disegni, sculture e video parlavano dunque del libro e della materia di cui sono fatti, la carta.

Ho intenzione di narrare un racconto pieno d’orrore, titolo dell’opera realizzata da Fabio Di Lizio nel 2009 per quella occasione, è una scultura in legno costituita da due elementi a forma di albero stilizzato. Strati sovrapposti di carta da incisione, costituiscono la “corteccia narrativa” della scultura, dalla connotazione ludica e infantile per via dei simboli colorati e dei timbri giocattolo impressi sulla ‘pelle’ di carta dell’albero.

Gli artisti coinvolti nelle tre passate edizioni (2007, 2009, 2010) sono: Marco Antonecchia (Campobasso, 1976), Maria Crispal (Maria Cristina Palombieri, Teramo 1980), Ercole Coruzzi (Teramo, 1977), Fabio Di Lizio (Ortona, 1976), Matteo Fato (Pescara, 1979), Sergio Flora` (Teramo, 1975), Alessandro Gabini (Pescara, 1976), Marino Melarangelo (Teramo, 1974), Giacomo Sabatini (Teramo, 1973) Alessio Rota (Giulianova, 1982) e Nordine Sajot (Francia, 1975).

L’ultima edizione di Gemine Muse, animata da una performance della giovane artista teramana Maria Crispal ospitata nella Villa Comunale di Teramo, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Teramo e della consigliera Alessia De Paulis.




Roseto degli Abruzzi (TE): approvato il piano spiaggia con il 24% di arenile libero Dieci nuove concessioni e un mercato del pescato locale

Roseto: approvato il piano spiaggia con il 24% di arenile libero

Dieci nuove concessioni e un mercato del pescato locale

ROSETO, 6 OTTOBRE 2010-  “Il piano spiaggia approvato risponde a precise esigenze del territorio, nel quadro di una politica di rilancio del turismo in termini imprenditoriali”. Così il sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura, dopo l’approvazione del Piano spiaggia, avvenuto a maggioranza nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Dopo un lungo iter, il Piano era stato adottato il 23 ottobre del 2007, il Comune ha licenziato la nuova regolamentazione delle spiagge del territorio.

<L’amministrazione ha proceduto attraverso una attenta  analisi e valutazione del territorio ed  ha posto nella giusta considerazione le zone di valenza turistica e quindi le aree da assegnare in concessione. In tal modo – sottolinea l’Assessore all’Urbanistica Enzo Frattari -nella stesura del piano abbiamo cercato di distribuire equamente le aree da dare in gestione e quelle libere, con esclusione del tratto compreso nella Riserva del Borsacchio.

L’impostazione del piano inoltre consentirà anche ai più disagiati di poter usufruire del mare, e con esso di tutti servizi collegati.

Il Piano infatti segue le normative regionali, nazionali ed europee che indicano il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche, garantendo l’accesso al mare ai soggetti portatori di handicap. Ritengo pertanto che il lavoro svolto  permetterà agli operatori locali, oltre a quelli esistenti anche quelli che arriveranno, di poter programmare e offrire i giusti servizi al turista>.

Le spiagge libere ammontano al 24% del totale, fatta esclusione per l’area del Borsacchio che non rientra nel computo ( il Piano del demanio regionale  fissa la quota al 20%).

Sarà possibile  realizzare 10 nuovi stabilimenti nel tratto compreso tra il Borsacchio e il Vomano e una di queste concessioni sarà riservata alle associazioni. Che si occupano di sociale.

Tutti i lidi inoltre potranno  svolgere attività di ristorazione.

Il nuovo Piano Demaniale prevede la realizzazione di quattro piazze a mare, ovvero spazi corrispondenti a grandi spiagge libere che rappresentano la penetrazione verso il mare del tessuto urbano, una sorta di continuità tra la collina e l’Adriatico. Queste aree sono state individuate  sul lungomare sud nella zona del Pontile, rispettivamente di fronte all’area Savini, di fronte all’area Castelli, presso le nuove lottizzazioni di Viale Makarska.

Altro punto significativo è la previsione dell’allargamento del lungomare nord da Piazza Ponno a Via Palermo per circa 7 metri e l’allargamento del lungomare sud da Piazza Filipponi al Palazzo del Mare, per circa tre metri.

Novità importanti anche per la piccola pesca locale con la creazione di una struttura, sul lato sud del pontile,  dove si potrà comprare il pescato direttamente dagli operatori della marineria di Roseto. È un progetto che prevede quindi la creazione di un vero e proprio Polo autonomo marittimo: Pontile, Palazzo del Mare, Piazza a mare e vendita del pesce dell’Adriatico.

<Nel nuovo strumento che regola lo sviluppo della spiaggia di Roseto, l’Amministrazione ha tenuto in gran conto la possibilità di rinverdire una tradizione molto importante della storia della città, ovvero la piccola pesca – spiega l’Assessore Frattari – nel nuovo Polo marittimo si potrà acquistare  direttamente il pescato delle piccole imbarcazioni locali, incontrare i marinai e ricostruire quel tessuto sociale caratteristico capace di richiamare l’attenzione di chi ama ripercorrere i luoghi attraverso le tradizione più autentiche. Un modo per valorizzare la piccola pesca e magari creare nuovi sbocchi occupazionali>.

Il nuovo Piano del demanio prevede infine l’ampliamento  fino a 40 metri per le piccole concessioni di 30 metri e la possibilità per gli alaggi di somministrare alimenti e bevande.




Pineto. “Come accedere al credito in tempo di crisi. Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto” questo il tema di una serie di seminari che CNA di Teramo ha organizzato su tutto il territorio provinciale in collaborazione con i maggiori istituti bancari e le Amministrazioni locali.

“Come accedere al credito in tempo di crisi. Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto” questo  il tema di una serie di seminari che CNA di Teramo ha organizzato su tutto il territorio provinciale in collaborazione con i maggiori istituti bancari e le Amministrazioni locali.

In un momento in cui c’è grande attenzione verso quanto sta accadendo nel sistema bancario, in cui l’accesso al credito è oramai un elemento fondamentale per accelerare i processi di crescita e ristrutturazione delle imprese, per agevolare la nascita di nuove imprese e favorire un ricambio generazionale, C.N.A. Associazione prov.le di Teramo ha programmato una serie di seminari informativi sul territorio provinciale con lo scopo di offrire e mettere a disposizione delle imprese locali  informazioni e strumenti per resistere e provare a ripartire in tempo di crisi.

Per tutto ciò, la CNA ha indetto la conferenza stampa di presentazione dei Seminari in oggetto, mercoledì 6 ottobre ore 12.00 presso la sede di Teramo in via Franchi 9/23.

Certi della Vs. presenza vista l’importanza dell’iniziativa, porgiamo Cordiali Saluti.




Roseto degli Abruzzi. La Perla, l’azienda accoglie l’invito a riesaminare la situazione

La Perla, l’azienda accoglie l’invito a riesaminare la situazione

Le istituzioni incassano il “sì”ad una nuova interlocuzione per esaminare in particolare le proposte che metterà in campo la Regione

La disponibilità a valutare le azioni che le istituzioni, in primis la Regione Abruzzo, sono pronte ad attivare per scongiurare l’annunciata riduzione del personale da 81 a 6 unità e, dunque, la sostanziale chiusura dello stabilimento di Roseto.

È la promessa che, dopo il lungo incontro tenutosi nel pomeriggio nella sede dell’ente, mentre i lavoratori manifestavano in strada, il tavolo convocato in Provincia ha incassato da parte dei rappresentanti de La Perla, l’azienda con sede a Bologna specializzata nella produzione di abbigliamento intimo.

In gioco ci sono gli 81 posti di lavoro che l’azienda ha finora garantito nello stabilimento rosetano, dove è ancora in corso la cassa integrazione straordinaria concessa per motivi di “riorganizzazione”, ma gli ammortizzatori sociali scadranno il prossimo 14 gennaio.

L’organico risulta sovradimensionato rispetto ai piani aziendali che prevedevano, già nel 2009, per Roseto, la trasformazione a polo tecnico destinato alla gestione dei laboratori dell’indotto situati nel sud Italia. La delocalizzazione, secondo l’attuale piano industriale, dovrebbe avvenire in Puglia.

Su proposta dell’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti, che ha chiesto all’azienda di aprire “un ulteriore spazio di confronto esaminando le misure che siamo in grado di mettere in campo per rendere la permanenza nel sito ancora competitiva”, e degli assessori provinciali alle Attività produttive (Ezio Vannucci) e al Lavoro (Eva Guardiani), i quali hanno posto l’accento sulla “grave perdita che il territorio potrebbe subire se il piano venisse attuato, circostanza questa che deve essere scongiurata ricorrendo a tutti gli strumenti possibili”, i rappresentanti dell’azienda hanno accettato di dare spazio ad un ulteriore esame della situazione. Proposta condivisa anche dal sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura, che, accompagnato dall’assessore Enzo Frattari, ha ribadito la propria preoccupazione per le intenzioni annunciate dall’azienda e per i riflessi che il piano potrebbe avere sui lavoratori.

All’incontro erano presenti per la Regione anche il dirigente del servizio Politiche del lavoro, Giuseppe Sciullo, mentre l’azienda era rappresentata da Emilio Manzotti, direttore operativo del gruppo, e Giuseppe Toninelli, responsabile per l’Italia dell’azienda. Era invece assente per altri impegni l’amministratore delegato, Alain Prost, al quale Manzotti e Toninelli riferiranno l’esito dell’incontro. Si attende per domani, in ogni caso, la conferma della presenza dello stesso Prost all’incontro promosso dall’assessore Gatti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e programmato per venerdì 8 ottobre.  

“Prendiamo atto del fatto che si è aperta una fase di interlocuzione fra azienda e istituzioni locali – dichiarano congiuntamente i sindacati, rappresentati da Giovanni Timoteo ed Emanuela Loretone (Cgil), Gianluca Di Girolamo ed Emidio Angelini (Uil) e Giampiero Daniele (Cisl)  – . In ogni caso eventuali soluzioni condivise devono ancora maturare. Infatti, ad oggi, resta sul tavolo solo un Piano di rioganizzazione dall’azienda che cancella il polo produttivo di Roseto. Le organizzazioni sindacali e i lavoratori in riferimento all’attuale contesto valuteranno in assemblea ogni iniziativa utile alla vertenza”.

Teramo, 5 ottobre 2010




Silvi. Rifiuti: CHIUSURA DISCARICA DI NOTARESCO: Marini “I comuni subiscono le inefficienze”

CHIUSURA DISCARICA DI NOTARESCO:
Marini “I comuni subiscono le inefficienze”

una strada di giulianova

SILVI – La chiusura degli impianti Cirsu e Sogesa crea problemi anche a Silvi. Da ieri, lunedì 4 ottobre, infatti, la ditta appaltatrice del servizio raccolta rifiuti non può più conferire nella discarica di Grasciano di Notaresco le frazioni di rifiuto umido, ingombrante e la differenziata della carta proprio a causa della chiusura di questi giorni.. Proprio per questo il vice sindaco Enrico Marini ha firmato oggi (martedì 5 ottobre) un’ordinanza per permettere l’uso temporaneo del centro di raccolta rifiuti in via Da Vinci al fine di parcheggiare gli scarrabili e i compattatori. Un provvedimento temporaneo, in attesa della riapertura degli impianti Cirsu e Sogesa. “La situazione della discarica di Notaresco – ha affermato il vice sindaco Enrico Marini – sta mettendo in difficoltà anche la nostra città. Bisogna alzare il livello di attenzione e prendere decisioni concrete basate su una seria programmazione e gestione dell’impianto. Si rischia il collasso e come ho già affermato diverso tempo fa i comuni, ancora una volta, sono costretti a subire delle inefficienze che non riguardano le loro competenze e che vengono da molto lontano”.




Teramo. CGIL: ASL, Entro il 31 dicembre di quest’anno, la ASL di Teramo assumerà 271 unità di personale:

Teramo, 5 ottobre 2010

Entro il 31 dicembre di quest’anno, la ASL di Teramo assumerà 271 unità di personale: 86 medici, 150 infermieri, 15 tecnici di laboratorio, 14 tecnici di radiologia medica, 4 ostetriche, 1 dietista e 1 amministrativo professionale.

Potrebbe riguardare il personale già attualmente in forza presso la ASL di Teramo con un contratto di lavoro a tempo determinato e che in base al Programma Operativo 2010 potrà essere convertito a tempo indeterminato a costo zero per il Servizio Sanitario Regionale. Il condizionale è d’obbligo in quanto hanno la precedenza le assunzioni di personale reclutato attraverso la mobilità interregionale (procedura già attivata).

È quanto stabilito dalla Regione Abruzzo nel Programma Operativo 2010 del 3 agosto u.s. a seguito dell’incremento della spesa per il personale a tempo determinato del 30% rispetto al 2009. Le ASL, infatti, non potendo assumere nuovo personale a tempo indeterminato e dovendo comunque garantire i livelli essenziali assistenziali hanno fatto ricorso all’utilizzo di rapporto di lavoro flessibile tale da produrne però un incremento rilevante.

L’unica condizione posta dal Programma Operativo è quella di non superare l’attuale spesa di personale.

Certamente non si risolve la ormai strutturale carenza di personale, ma la FP CGIL di Teramo ritiene che l’operazione sia molto positiva perché quando si “stabilizza” il rapporto di lavoro e con esso la relative funzione, si determina l’aumento della qualità dell’offerta sanitaria e si permette un minimo di programmazione degli obiettivi aziendali collegati alle risorse.

Altro elemento positivo: a seguito dell’attivazione delle procedure di mobilità infraregionale, la ASL di Teramo potrebbe arricchirsi – sempre a costo zero per il Servizio Sanitario Regionale – di ulteriore personale.

Le notizie, invece, non sono buone per i 45 precari inseriti nel percorso della stabilizzazione in quanto le varie norme “Brunetta” e le manovre finanziarie degli ultimi due anni ne impediscono la positiva conclusione.

La FP CGIL esprime grande soddisfazione e chiede al Commissario ad Acta di intervenire per i precari da stabilizzare e di velocizzare l’approvazione del piano occupazionale della ASL di Teramo per impedire che gli effetti negativi dell’ultima manovra finanziaria –  dal 2011 si prevede una sola assunzione ogni 5 pensionamenti – possano ostacolare questo processo.

FP CGIL TERAMO




Montefino. Coram Sud, a Montefino subentra un nuovo imprenditore. Sindacati preoccupati per i posti di lavoro: “Crisi più grave del previsto”

Coram Sud, a Montefino subentra un nuovo imprenditore. Sindacati preoccupati per i posti di lavoro: “Crisi più grave del previsto”

Crisi più grave del previsto per l’azienda metalmeccanica Coram Sud di Montefino, i cui titolari – nell’incontro svoltosi questa mattina nella sede dell’Assessorato al Lavoro alla presenza di istituzioni e sindacati – hanno annunciato che lasceranno lo stabilimento teramano e cederanno il ramo d’azienda ad altro imprenditore che ha già manifestato loro la disponibilità a proseguire l’attività.

Nel corso dell’incontro i sindacati hanno ribadito “la preoccupazione connessa alla palesata flessione dell’attività produttiva, i cui riflessi si sono chiaramente manifestati su gran parte delle maestranze ben oltre le previsioni” ed hanno chiesto garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. L’acuirsi della crisi, infatti, ha indotto l’azienda a decidere di lasciare il sito nonostante possa contare sulla cassa integrazione straordinaria, che interessa dal mese di gennaio i circa 50 dipendenti di Coram Sud.

“Di fronte alla prospettiva di chiudere l’azienda – dichiara l’assessore alle Attività produttive, Ezio Vannucci – la speranza legata al subentro di un nuovo imprenditore non può che essere coltivata e favorita quanto più possibile. Il nostro impegno è quello di cercare di creare le condizioni per la prosecuzione dell’attività”. “Prendiamo atto della preoccupazione dei sindacati – afferma l’assessore al Lavoro, Eva Guardiani – che è poi la nostra stessa preoccupazione. L’auspicio è che la situazione possa evolvere in senso positivo e al riparo da imprevisti per i lavoratori ai quali, in ogni caso, vanno fornite adeguate tutele ”.

Ha partecipato all’incontro anche il sindaco di Montefino, Ernesto Piccari, il quale ha espresso le preoccupazioni connesse al rischio della perdita di posti di lavoro e ribadito l’avvio delle verifiche per la rinuncia, da parte del Comune e con atto consiliare, all’opzione di acquisto sui terreni in cui insiste l’opificio.

La Coram Sud era assistita dall’avvocato Paola Sorlini e dal direttore dell’Api Maurizio Tini, presente con il consulente Francesco Colaci. La Rsu era invece assistita da Giampiero Dozzi (Fiom-Cgil) e Antonio Liberatori (Fim-Cisl).

Un nuovo incontro si terrà entro la fine del mese.

Teramo, 5 ottobre 2010




Teramo. Quattro milioni di euro per gli interventi anti-crisi: “Vanno usati per sostenere la ripresa con iniziative rispondenti alle reali esigenze di imprese e lavoratori” dichiara Catarra e convoca le parti sociali per concordare le azioni sulle quali investire

Quattro milioni di euro per gli interventi anti-crisi: “Vanno usati per sostenere la ripresa con iniziative rispondenti alle reali esigenze di imprese e lavoratori” dichiara Catarra e convoca le parti sociali per concordare le azioni sulle quali investire

La Provincia di Teramo, fra le prime in Italia, si appresta a dare seguito al Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso luglio dall’Unione delle Province Italiane e dal Ministero del Lavoro: un pacchetto di interventi che ha l’obiettivo di contrastare gli effetti della crisi economica favorendo lo sviluppo territoriale sostenibile e stimolando l’occupazione attraverso azioni specifiche rivolte alle imprese, ai disoccupati e ai lavoratori.

Sono già disponibili circa 4 milioni di euro e la Provincia ha convocato associazioni di categoria e sindacati per programmare la spesa sulla base, si legge nella nota inviata dal Presidente: “delle esigenze, delle criticità e delle problematiche del tessuto produttivo teramano in maniera che le risorse europee rappresentino un concreto strumento a sostegno del mondo produttivo e delle politiche attive del lavoro”.

L’intenzione annunciata dal Presidente è quella di “superare una gestione troppo spesso standardizzata dei finanziamenti del Fondo sociale europeo per intervenire, invece, con progetti che possano essere spesi al tavolo delle relazioni industriali, nei casi di crisi aziendali, a sostegno dei lavoratori che rischiano di uscire dal ciclo produttivo o che ne sono già usciti”.

Le parti sociali sono state convocate per lunedì 11 ottobre (alle 9.30 le associazioni datoriale e alle 11.30 quelle sindacali) con l’intenzione “di concordare linee d’azione e prevedere un cronoprogramma ben definito sulle azioni da intraprendere nei prossimi mesi”.

Un ruolo importante, nella programmazione e nella gestione delle azioni, sarà svolto dagli assessori Eva Guardiani e Ezio Vannucci, rispettivamente alle Attività produttive e al Lavoro.

Teramo 5 ottobre 2010




Teramo. STUDENTI BRASILIANI A TERAMO PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ

STUDENTI BRASILIANI A TERAMO PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ

Teramo, 5 ottobre 2010 – Quaranta studenti brasiliani saranno impegnati da domani in uno stage di un mese presso le migliori aziende agroalimentari della provincia di Teramo e della regione e in seminari presso la Facoltà di Agraria a Mosciano Sant’Angelo. Partner per l’organizzazione degli stage è il Consorzio Abruzzo Qualità Food, creato per la valorizzazione all’estero dei prodotti agroalimentari abruzzesi di qualità.

Gli studenti, che hanno anche cittadinanza italiana, visiteranno, inoltre, dal 21 al 25 ottobre, il Salone internazionale del gusto-Terra Madre di Torino.

L’iniziativa rientra nel Progetto di Valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità (Vapraq) – che la Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo sta sviluppando in Brasile in collaborazione con l’Università brasiliana Federale di Santa Catarina e lo Slow Food Italia – finalizzato alla formazione dei lavoratori italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea.

Sarà il rettore dell’Università di Teramo, Rita Tranquilli Leali, a dare il benvenuto, alle 18.30 di domani nella sede di Viale Crucioli, alla giovane delegazione brasiliana che sarà ricevuta nel pomeriggio anche dall’assessore provinciale al Turismo e alle attività produttive Ezio Vannucci e, in serata, dal sindaco di Mosciano Sant’Angelo Orazio di Marcello.

Dal 7 ottobre prenderanno il via le visite tecniche presso il Molino Alimonti e il Pastificio Cocco, mentre venerdì 8 ottobre, presso la Facoltà di Agraria, gli stagisti incontreranno le aziende agroalimentari teramane che ospiteranno gli stage.