Teramo. Consumo di suolo: “Cominciamo dalla revisione del Piano Territoriale e dal tavolo tecnico con i Comuni” afferma l’assessore all’Urbanistica, Vincenzo Falasca. L’Ance rilancia l’idea della Provincia di creare un Distretto dell’edilizia compatibile

Consumo di suolo: “Cominciamo dalla revisione del Piano Territoriale e dal tavolo tecnico con i Comuni” afferma l’assessore all’Urbanistica, Vincenzo Falasca. L’Ance rilancia l’idea della Provincia di creare un Distretto dell’edilizia compatibile

Una tavola rotonda con amministratori, Ordini professionali e associazioni di categoria, ha concluso, ieri pomeriggio, la giornata di studio organizzata dalla Provincia in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Istituto nazionale di urbanistica sul tema del “consumo del suolo”.

Un tema complesso ma di scottante attualità come ha sottolineato nel suo intervento il professor Pierluigi Properzi dell’Università dell’Aquila –  uno dei redattori della Legge Urbanistica regionale che attende di essere approvata da “tre legislature” – soffermandosi sui molti nodi della ricostruzione post-terremoto e sulle sue implicazioni sociali. “Il progetto case ha risolto con successo l’emergenza, la necessità di garantire un alloggio agli aquilani senza un tetto – ha affermato – ma costruire sulle aree libere e per lo più vincolate attorno all’Aquila ora ci pone di fronte a nuovi problemi: abbiamo agglomerati urbani laddove non ci sono strade, servizi, trasporti. L’Aquila è destinata a diventare la città più inquinata d’Abruzzo, nel cuore dei Parchi”.

Nel 12,4% della superfice provinciale teramana è localizzato il 39% del costruito e si concentra il 41% delle future previsioni insediative individuate dai Piani Regolatori. Una situazione comune al resto d’Italia; una condizione insostenibile sia da un punto di vista della coesione territoriale e sociale sia per la tenuta idrogelogica del suolo.

Occorrono regole nuove, quindi, e la Provincia, che nelle politiche territoriali di area vasta “deve recuperare un ruolo da protagonista”  – una sollecitazione che arriva da Michele Talia dell’Università di Camerino – può svolgere un compito fondamentale a fianco dei Comuni.

“Ripartiamo dal Piano territoriale – ha dichiarato l’assessore provinciale all’Urbanistica, Vincenzo Falasca– per individuare norme anche prescrittive per limitare il consumo di suolo e il degrado del paesaggio: non si tratta di due valori astratti ma di un patrimonio che non è rinnovabile e che quindi va usato in un contesto di regole”. A breve sarà avviata la revisione del Piano ha promesso l’Assessore e: “questi tempi diventeranno linee guida. Contemporaneamente la Provincia, in questo ritrovato ruolo di coordinamento, vuole strutturare un tavolo tecnico con i Comuni sia per condividere i passaggi di una evoluzione che è al tempo stesso culturale e amministrativa sia per dare assistenza su una tematica che è innovativa quanto strategica per lo sviluppo”.

Nel suo intervento, il presidente dell’Associazione dei costruttori, Serafino Pulcini, ha ricordato che fra i programmi della Provincia vi è la costituzione di un Distretto di edilizia eco-compatibile: <Un’idea della quale siamo convinti sostenitori che se realizzata ci consentirebbe di creare un filiera di eccellenza che, partendo dai materiali da usare, per arrivare alle tecniche di costruzione, ci consentirebbe di “consumare” meno l’ambiente>.

Una sollecitazione raccolta dal presidente, Valter Catarra, che, chiudendo i lavori ha dichiarato: “Questa giornata ci ha posto di fronte a molte domande ma ci ha fornito anche alcune risposte e fra queste la necessità di arrivare molto in fretta ad una revisione del Piano territoriale: cercheremo la collaborazione di tutti e a tutti chiederemo un contributo scevro da dogmi. Solo così, in futuro, potremo evitare di chiederci perché ci sono due autoporti e nessuno funzionante; perché ci sono cinque  mattatoi a pochi chilometri l’uno dall’altro; perché lungo una stessa asse si susseguono stadi e centri commerciali”.

Teramo 27 febbraio 2010




Teramo. Lettera Aperta, al Segretario e al Presidente del Partito Democratico di Teramo, e.p.c. Alla Stampa Abruzzese. Oggetto: lezione del nuovo CDA del Consorzio Agrario di Teramo

Lettera Aperta, al Segretario e al Presidente del Partito Democratico di Teramo, e.p.c.  Alla Stampa Abruzzese. Oggetto: lezione del nuovo CDA del Consorzio Agrario di Teramo

La presente per richiedere un vostro  pronunciamento sulla riprovevole vicenda dell’elezione del nuovo CDA del Consorzio Agrario di Teramo che vede coinvolta l’avv.Manola Di Pasquale presidente, purtroppo, del Partito Democratico a livello regionale. La sveltina da “furbetti del quartiere”operata dalla Coldiretti di Teramo in combutta con l’ex-commissario Manola Di Pasquale, non può assolutamente passare sotto silenzio perché significherebbe avallare comportamenti antidemocratici e irrispettosi, innanzitutto, delle regole basilari del vivere civile.  Il rifiuto a non voler concedere la possibilità ad altri agricoltori di poter diventare socio del Consorzio rivolgendosi solo ai pochissimi soci ultrasettantenni ancora iscritti sul libro soci; il rifiuto a incontrare le Organizzazioni professionali agricole prima della convocazione dell’assemblea concordata solo con Coldiretti evidenziata anche dalla presenza all’assemblea di Domenico Pasetti della Coldiretti di Chieti che già sapeva, evidentemente, di dover entrare a far parte del futuro CDA; il rifiuto a mettere a disposizione dei soci le proposte di modifiche statutarie che si intendevano adottare; il rifiuto ad accertare preventivamente se i convocati in assemblea ancora conservavano i requisiti di socio previsti dallo statuto, visto che si tratta di ultrasettantenni che non svolgono più l’attività lavorativa; l’aver svolto l’assemblea alle 7,30 del mattino come ladri che agiscono nella notte con la consapevolezza (o la vergogna) di  stare rubando; l’aver asserito nelle sue dichiarazioni rilasciate alla stampa in questi giorni che “alcuni sindacati  agricoli” (che poi significa, invece, oltre il 75% della rappresentanza agricola)si erano schierati con le forze di centrodestra e che erano solo alla ricerca di poltrone (sic!!! Ma non è lei che modificando anche lo statuto si è seduta sulla nuova poltrona del CDA, sono comportamenti indegni per qualunque soggetto o peggio organizzazione, ma lo sono ancora di più per una Manola Di Pasquale che ricopre la carica di presidente regionale del Partito Democratico. E’ cosi che il Partito Democratico intende la democrazia ed il rispetto delle regole? Con atteggiamenti da “furbetti del quartiere” si può espropriare il diritto di migliaia di agricoltori ad avere la loro rappresentanza nel Consorzio Agrario? Sono questi i metodi democratici che si vogliono esportare all’esterno e che si vuole proporre alla società andando a spaccare la rappresentanza del mondo agricolo e schierandosi con una minoranza di essa? E con questo atteggiamento di disprezzo delle regole democratiche e delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori che la presidente regionale del PD vuole proporre alla società una nuova stagione politica antitetica alla filosofia berlusconiana che delle “furbate” e del disprezzo delle regole democratiche ha fatto il proprio modello di governo? Manola Di Pasquale, con questi comportamenti, non ha la statura morale per  rappresentare i valori di questo Partito e noi chiediamo che il suo comportamento venga posto all’attenzione degli organismi del Partito, che ne censurino il comportamento ed assumino, nei confronti della suddetta Manola Di Pasquale,  le uniche correlate possibili decisioni. Altre forze politiche nella giornata di domenica hanno duramente condannato il comportamento della Di Pasquale: i sottoscritti, che si sentono offesi dal comportamento della suddetta, vogliono sapere che giudizio ne dà il Partito Democratico di Teramo. Se nei prossimi giorni non ci sarà un pronunciamento pubblico, chiaro e inequivocabile da parte del PD teramano, sul tavolo del neo segretario arriveranno, purtroppo, tante tessere perché questa è l’ora della coerenza , l’ora che alle parole seguano i correlati comportamenti e siamo stanchi di sopportare, come dice un vecchio adagio popolare, “chi predica bene e continua a razzolare male”.

Il presente documento è stato firmato da:

–        Giorgio De Fabritiis membro dell’assemblea prov.le del PD, invitato permanente al comitato politico provinciale del PD;

–        Pasquale Cantoro, membro dell’assemblea provinciale del PD;

–        Roberto Beltramba, consigliere Comunale di Mosciano Sant’A., membro dell’assemblea prov.le del PD e del comitato politico provinciale del PD;

–        Mauro Di Bonaventura, segretario del circolo si Tortoreto;

–        Fabrizio Di Bonaventura, Assessore del Comune di Controguerra e membro dell’assemblea prov.le del PD;

–        Bruno Sfrattoni, membro delle segreteria del circolo di Isola del Gran Sasso;

–        Giuseppina Di Paolantonio, membro dell’assemblea provinciale del PD.




Teramo. Proposte di Sinistra Ecologia e Libertà per i piani urbanistici, in merito al convegno promosso dalla Provincia di Teramo, per il 26.02.10, sul tema : “Effetti del consumo di suolo sul governo del territorio”

Proposte di Sinistra Ecologia e Libertà per i piani urbanistici, in merito al convegno promosso dalla Provincia di Teramo, per il 26.02.10, sul tema : “Effetti del consumo di suolo sul governo del territorio”

STOP ALLA CEMENTIFICAZIONE SPECULATIVA!

Per Sinistra Ecologia e Libertà gli strumenti di pianificazione urbanistica, devono essere rigorosamente finalizzati a migliorare la qualità della vita.
Se questi strumenti assolvono positivamente la loro funzione, favoriscono anche la coesione sociale e l’ordine pubblico, in quanto influiscono in modo benefico sul comportamento dei cittadini, stimolando il senso di appartenenza, aiutando a definire anche l’identità di un determinato luogo.
Sinistra Ecologia e Libertà, sulle previsioni di aree da destinare alle attività produttive e all’edilizia residenziale, considera opportuno ed al tempo stesso necessario invertire questa tendenza, assumendo come punti centrali della programmazione urbanistica: il recupero e la riqualificazione. Considerando due elementi:
1. Per quanto riguarda la programmazione degli insediamenti, si deve tenere conto che per la nostra economia, c’è oggi l’esigenza di una trasformazione qualitativa che deve necessariamente prevalere su quella di un incremento quantitativo.
2. Nell’edilizia abitativa esiste una gran massa di invenduto e sfitto. A proposito del grande afflusso di capitali nel settore immobiliare, c’è da chiedersi se il fenomeno non si spieghi in parte con l’ingresso anche nel nostro territorio di denaro di oscura provenienza.
Pertanto le amministrazioni locali possono incidere in questo modo positivamente, assumendosi le proprie responsabilità e facendo la propria parte, favorendo una pianificazione rivolta ad una migliore qualità della vita dei cittadini e dicendo basta allo sviluppo urbanistico di tipo speculativo!

Sinistra Ecologia e Libertà – Federazione di Teramo
Il Coordinatore Provinciale
Tommaso DI FEBO




Teramo. Consumo di suolo: scenari europei e politiche locali. Iniziato questa mattina il seminario di studio con esperti, urbanisti e amministrazioni locali dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Emilia Romagna: nel pomeriggio tavola rotonda con gli enti locali. Il vicepresidente della Regione, Alfredo Castiglione, presente ai lavori

Consumo di suolo: scenari europei e politiche locali. Iniziato questa mattina il seminario di studio con esperti,  urbanisti e amministrazioni locali dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Emilia Romagna: nel pomeriggio tavola rotonda con gli enti locali. Il vicepresidente della Regione, Alfredo Castiglione, presente ai lavori

Nel 12,4% della superfice provinciale è localizzato il 39% del costruito e si concentra il 41% delle future previsioni insediative individuate dai Piani Regolatori. Una situazione comune al resto d’Italia; una condizione insostenibile sia da un punto di vista della coesione territoriale e sociale sia per la tenuta idrogelogica del suolo.

Sono solo alcuni dei dati che stanno emergendo dalle relazioni degli esperti intervenuti al seminario di studio sul “Consumo di suolo: scenari europei e politiche locali” organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica che da questi elementi di riflessione vuol far discendere le linee guida per la revisione del Piano territoriale provinciale. “Il mio primo obiettivo è quello di far uscire questo confronto dalle aule didattiche e dai luoghi della ricerca per calarli in maniera concreta nei programmi e nelle azioni delle amministrazioni locali – ha affermato l’assessore Vincenzo Falasca – il suolo è un bene “finito” per cui la sua trasformazione va gestita con oculatezza e rispondendo a ben specifici criteri di sostenibilità nelle nuove scelte insediative”.

Ai lavori ha partecipato  il vicepresidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, che ha sottolineato l’importanza strategica di questo tema anche in relazione alle politiche industriali e di sviluppo.

Il presidente Valter Catarra, nel dare il via al seminario, ha specificato che non si tratta semplicemente di una questione “tecnica” ma di un preciso indirizzo politico e amministrativo che attraversa l’attività di tutta la Provincia con l’obiettivo di “riequilibrare sia da un punto di vista sociale che economico il nostro territorio in maniera da preservarne le caratteristiche paesaggiste e ambientali; indirizzando  lo sviluppo – quello urbanistico come quello produttivo – in una direzione che tenga in maggior conto rispetto al passato dei valori costituiti dall’ambiente, dall’agricoltura, dalla vocazione turistica”.

Fra gli interventi di questa mattina quelli di Michele Talia e Rosalba D’Onofrio (Università di Camerino); Francesco Moccia dell’Università di Napoli; Mari Prezioso (Università di Roma);  Alessandro Del Piano ( Provincia di Bologna); Renato ferretti (Provincia di Pistoia); Claudio Ruffini (consigliere Regione Abruzzo; Antonio Sorgi (Direzione Parchi e Territorio – Regione Abruzzo).

Questo pomeriggio è in programma una tavola rotonda con la partecipazione degli urbanisti, degli Ordini Professionali; delle associazioni e degli amministratori locali.

Teramo 26 febbraio 2010




Alba Adriatica. La condotta Slow Food di Val Vibrata e Giulianova organizza per venerdi 26 febbraio 2010 alle ore 20.30 presso il ristorante Il Gambero di Alba Adriatica (lungomare Marconi) una cena dedicata al Pesce del Medio Adriatico, ampiamente riconosciuto dagli esperti come il pesce più sapido e nutrizionalmente ricco di tutta la costa italiana.

PESCI:  MANGIAMOLI GIUSTI

La condotta Slow Food di Val Vibrata e Giulianova organizza per venerdi 26 febbraio 2010 alle ore 20.30 presso il ristorante Il Gambero di Alba Adriatica (lungomare Marconi) una cena dedicata al  Pesce del Medio Adriatico, ampiamente riconosciuto dagli esperti come il pesce più sapido e nutrizionalmente ricco di tutta la costa italiana.

L’appuntamento  ha l’obiettivo di  sensibilizzare i consumatori  al consumo stagionale del prodotto ittico e alla difesa del patrimonio marino, risorsa preziosa e insostituibile quanto più limitata e soggetta ad esaurimento per effetto dello sfruttamento sconsiderato.

Il menù della serata prevede

Varietà di Alici

Alici salate al Radicchio

Panocchie al vapore

Linguine con battuto di Pesce azzurro

Seppie con Patate

Frittura di paranza

Torta casereccia

In degustazione i vini dell’azienda LIDIA & AMATO  di Controguerra Controguerra bianco 2009, Pecorino 2008, Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2009.

Il pesce sarà preparato con l’extravergine di oliva della stessa azienda LIDIA & AMATO

info ristorante Il Gambero, tel 0861 712728




Teramo. Nuovo orari di apertura al pubblico degli Uffici Anagrafe e Stato Civile. Il provvedimento in vigore dal prossimo 1° marzo

Nuovo orari di apertura al pubblico degli Uffici Anagrafe e Stato Civile. Il provvedimento in vigore dal prossimo 1° marzo

MODIFICATO L’ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI ANAGRAFE E STATO CIVILE DEL COMUNE DI TERAMO.

DA LUNEDI’ 1° MARZO 2010 I CITTADINI POTRANNO RECARSI PRESSO GLI UFFI CI NEI SEGUENTI ORARI:

dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,00

martedì e giovedi anche dalle ore 15,30 alle 16,30.

Tale modifica ,spiega l’assessore Marchese Mirella, si è resa necessaria per assicurare ai cittadini la massima accessibilità ai servizi e contestualmente  riservare alle attività di back office il tempo necessario per l’istruzione ed elaborazione delle procedure.

Per queste ragioni,continua l’assessore, di concerto con il Dirigente e con il Funzionario, al fine di superare le difficoltà attualmente rilevate nell’espletamento ed erogazione dei servizi da parte degli uffici, è stata individuata la nuova articolazione dell’orario di apertura al pubblico per continuare a fornire un livello dei servizi rispondete alle richieste e  per assicurare una ottimale organizzazione del lavoro.

Quindi, sulle conseguenti indicazioni fornite dallo stesso Assessore Marchese, il Sindaco ha provveduto ad emanare una ordinanza con la quale viene stabilito il nuovo orario di apertura al pubblico.




Teramo. Cassa integrazione “anticipata”, percorso condiviso con i sindacati

Cassa integrazione “anticipata”, percorso condiviso con i sindacati

Riunione questa mattina in Provincia con il Presidente Catarra e l’assessore Guardiani. Se ne tornerà a parlare l’11 marzo, dopo un ulteriore passaggio con l’Abi regionale

Il Presidente, Valter Catarra, e l’assessore al Lavoro e alla Formazione, Eva Guardiani, hanno incontrato questa mattina i sindacati per approfondire la questione dell’anticipazione delle indennità di cassa integrazione, operazione che la Provincia, d’intesa con l’Abi regionale e facendo riferimento ad una convenzione nazionale già esistente, si è impegnata a portare avanti tramite la costituzione di un fondo ad hoc.

I sindacati – erano presenti Emanuela Loretone per la Cgil, Gianluca Di Girolamo per la Uil e Alessandro Collevecchio per la Cisl – hanno condiviso il progetto, che punta a risolvere il problema relativo ai tempi ordinari di erogazione delle indennità (da tre a sette mesi nel caso della cassa integrazione straordinaria, ma può essere necessario attendere anche di più in altri casi) tramite un accordo con gli istituti di credito locali, ai quali spetterebbe poi il compito di anticipare il pagamento degli stipendi.

Una nuova riunione per definire con precisione gli aspetti tecnici ed il contenuto del protocollo d’intesa che dovrà essere stipulato con le banche, si terrà giovedì 11 marzo, nella sede della Provincia, dopo che l’ente avrà svolto un ulteriore passaggio con l’Abi regionale.

“La riunione con i sindacati era necessaria – dichiarano il Presidente Catarra e l’assessore Guardiani – per condividere il percorso da seguire insieme. La volontà di portare a termine l’operazione nel più breve tempo possibile, data la gravità della situazione in cui versano numerosi lavoratori, c’è tutta. Ora si tratta di definire i dettagli tecnici e di dar corso ai necessari passaggi istituzionali”.

Teramo, 26 febbraio 2010




Teramo. COME LA CONFARTIGIANATO IMPRESE TERAMO AVEVA PREANNUNCIATO, E COME DA COPIONE, E’ AVVENUTA L’ELEZIONE DELLA NUOVA GIUNTA CAMERALE. SONO STATI RIELETTI GLI STESSI AD ECCEZIONE DI BARBA DELLA CONFAGRICOLTURA. TUTTI ALLINEATI E COPERTI, ANCHE I NUOVI CONSIGLIERI, “NEL SEGNO DELLA CONTINUITA’”- HA DICHIARATO GIUSTINO DI CARLANTONIO – E LA CONFARTIGIANATO AGGIUNGE: “NEL PENALIZZARE LE IMPRESE E NEL RIDURRE LE INIZIATIVE, QUINDI IL NIENTE PER ALTRI CINQUE ANNI, A MENO CHE”???

COME LA CONFARTIGIANATO IMPRESE TERAMO AVEVA PREANNUNCIATO, E COME DA COPIONE, E’ AVVENUTA L’ELEZIONE DELLA NUOVA GIUNTA CAMERALE.  SONO STATI RIELETTI GLI STESSI AD ECCEZIONE DI BARBA DELLA CONFAGRICOLTURA. TUTTI ALLINEATI E COPERTI, ANCHE I NUOVI CONSIGLIERI, “NEL SEGNO DELLA CONTINUITA’”- HA DICHIARATO GIUSTINO DI CARLANTONIO – E LA CONFARTIGIANATO AGGIUNGE: “NEL PENALIZZARE LE IMPRESE E NEL RIDURRE LE INIZIATIVE,  QUINDI IL NIENTE PER ALTRI CINQUE ANNI, A MENO CHE”???

La CONFARTIGIANATO, ancora una volta, deve prendere atto che anche questo Consiglio Camerale ha eletto A RAPPRESENTARE IN GIUNTA per il settore ARTIGIANATO DUE NON ARTIGIANI, LANCIOTTI E MANCINI RISPETTIVAMENTE direttore CNA e presidente Consorform per la CASARTIGIANI. La Confartigianato chiede al Presidente Giustino Di Carlantonio e ai 7 componenti di Giunta riconfermati di elencare, come ha dichiarato lui stesso e riportato dalla stampa, quali lusinghieri risultati hanno ottenuto nel passato quinquennio. Forse la riduzione di quasi 500mila euro di risorse per le imprese? O la riduzione dal 40% al 20% dei contributi alle associazioni? O forse l’eliminazione dai contributi per i corsi di alfabetizzazione informatica e di inglese? Oppure esigere gli interessi anche da quelle imprese che  hanno in parte pagato la tassa camerale? Oppure ci vuol parlare del grande affare della società Gran Sasso spa? O dell’altro grande affare del Centro Fieristico del Mobile di Mosciano.  O ci vuol parlare della tardiva azione di recupero dei crediti in sofferenza per svariati miliardi di vecchie lire, da sempre evidenziato e sollecitato in giunta e in consiglio dal presidente della Confartigianato Luciano Di Marzio, dicendoci quale importo è stato recuperato e quanti milioni sono stati eliminati dal bilancio come crediti inesigibili e per ultimo,  quanti  crediti in prescrizione. Questo significa amministrare in modo lusinghiero?

La Camera di commercio di Teramo ancora una volta sarà a guida Confindustria, ancora Di Carlantonio al comando, purtroppo ancora cinque anni di mancata programmazione per le imprese. La Confartigianato scrive così in quanto negli anni passati ha assistito ad operazioni che non hanno creato utili iniziative, a differenza di quanto accade in tutte le altre Camere di commercio della regione Abruzzo anzi, quella di Teramo ha principalmente pensato a versare risorse per risanare i bilanci delle società partecipate dalla stessa. Partecipazioni e operazioni che sembra siano andate solo a favore delle imprese partecipate. Se ne citano alcune: Operazione Gran Sasso s.p.a., quota 49% CCIAA, spesa mutuo per 4 miliardi: sembrerebbe che tra i risultati ci sia solo un nuovo impianto di risalita, tra l’altro a detta di qualcuno già usato. Le altre somme invece di essere destinate, come deliberato, per lo sviluppo e il potenziamento della località sciistica, sono state spese per acquistare attrezzature ( battipiste, motoslitte ed altro) che successivamente, sono state messe a disposizione della società privata SIGET che ha vinto con una dubitabile gara la gestione degli impianti. Si ricorda che tale società è la stessa che per trenta anni ha gestito gli impianti di risalita senza mai attuare investimenti seri per il potenziamento e per  l’adeguamento degli impianti dati in gestione. Inoltre, che socio della stessa SIGET è il senatore Doriano di Benedetto, attuale presidente della Gran Sasso spa. Alla gara d’appalto vinta dalla società SIGET sembrerebbe che la stessa sia stata l’unica partecipante in quanto pare che alla gara non siano state invitate le società che gestivano gli impianti di Campo Felice e Roccaraso; sembra che condizione necessaria per partecipare alla gara sia stata quella di avere i locali per il rimessaggio delle attrezzature a Prati di Tivo (battipiste e motoslitte) che pare avesse solo la SIGET.

Centro Fieristico del Mobile a Mosciano, nato per le imprese della provincia e da sempre concesso in comodato gratuito all’Università di Teramo. Alla Confartigianato non risulta che dopo sette anni sia stata inaugurata  la sala espositiva che in contropartita doveva attrezzare l’Università. La CONFARTIGIANATO non ha mai condiviso l’operazione di comodato gratuito all’Università anche in considerazione  del fatto che l’immobile sarebbe dovuto ritornare nella disponibilità della Camera di Commercio di Teramo e di conseguenza delle imprese della nostra provincia.

Teramo, 26-02-2010                                          Il Presidente

Prof. Luciano Di Marzio




Teramo. Pesca, domani presentazione del piano di immissione della trota. Convegno con i pescatori nella sala polifunzionale della Provincia

Pesca, domani presentazione del piano di immissione della trota. Convegno con i pescatori nella sala polifunzionale della Provincia

In occasione dell’imminente avvio della stagione di pesca alla trota, in programma domenica, il Servizio Caccia Pesca e Micologia della Provincia di Teramo ha organizzato un convegno sul tema della trota di torrente, in programma domani, venerdì 26 febbraio, nella sala polifunzionale di via Comi, dalle ore 20,30 in poi.

L’iniziativa ha il duplice scopo di fare il punto della situazione sulle specie che vivono nel nostro territorio e, inoltre, di proporre e raccogliere idee e progetti per una sua più corretta gestione, soprattutto per le finalità collegate alla pesca.

Nell’occasione, sarà illustrato il Piano provinciale di immissione della trota (il ripopolamento sta avvenendo anche quest’anno a partire dall’immissione, svoltasi sabato scorso, di circa 400 chilogrammi di trote adulte nei fiumi e nei torrenti teramani) ed un progetto di ricerca sulla “trota macrostigma” coordinato dal Consorzio Mario Negri Sud, per il quale verrà chiesta la collaborazione diretta delle associazioni di pesca sportiva e dei pescasportivi abruzzesi.

Ai pescatori che interverranno al convegno verrà donata una copia del volume “La Carta Ittica della Provincia di Teramo” e si chiederà una collaborazione per il monitoraggio per le popolazioni di trota nei fiumi provinciali.

Il programma prevede gli interventi dell’assessore alla Caccia e alla Pesca, Giuseppe Di Michele, del responsabile del servizio Caccia, Pesca e Micologia Giovanni Castiglione, del funzionario Lucio Di Quinzio che illustrerà il piano di lancio della trota per il 2010, del biologo Lino Ruggeri, di Federica Piccoli del Consorzio Mario Negri Sud che parlerà del progetto di recupero della trota torrente.

Teramo, 25 febbraio 2010




Teramo. PRESENTAZIONE DELL’OSSERVATORIO PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO DELLE AREE COLPITE DAL TERREMOTO

PRESENTAZIONE DELL’OSSERVATORIO PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO DELLE AREE COLPITE DAL TERREMOTO

Teramo, 25 febbraio 2010 – Sarà presentato domani, venerdì 26 febbraio, a L’Aquila, presso l’Aula A della Facoltà di Lettere e Filosofia (nucleo industriale di Bazzano) il progetto Oreste, l’Osservatorio per la ricostruzione e lo sviluppo delle aree colpite dal terremoto.

Alla conferenza stampa, fissata per le 11.30, seguirà nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.00 la presentazione di Oreste da parte di Everardo Minardi, direttore del Dipartimento di Teorie e politiche dello sviluppo sociale dell’Università di Teramo, di Bruno Tellia, del Dipartimento di Economia, società e territorio dell’Università di Udine, di un rappresentante dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG) e di Adriano Amarosi, dell’Anapia Abruzzo.

I lavori proseguiranno con una tavola rotonda, dal titolo “Oltre la ricostruzione: dalla ricomposizione sociale alla partecipazione civica” con esponenti del mondo accademico nazionale e regionale e dei comitati civici collettivo 99, 3e32, cittadini per cittadini.

«Il progetto – ha spiegato Everardo Minardi – è il risultato di un accordo quadro tra l’Università di Teramo, l’Università di Udine e l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG), per contribuire, attraverso un costante impegno scientifico, ad una puntuale analisi dell’impatto che il terremoto di L’Aquila ha avuto sul sistema sociale e personale».

«Oltre alle attività di monitoraggio e analisi delle iniziative adottate dalle autorità regionali, nazionali e comunitarie – ha aggiunto – l’Osservatorio si pone l’obiettivo di avviare i processi di relazione d’aiuto tra le popolazioni colpite, il supporto ad attività di ricostruzione delle relazioni di comunità, nonché lo studio della comunicazione del rischio e delle azioni sociali finalizzate alla ripresa delle attività produttive industriali, agricole e dei servizi».

«Le attività dell’Osservatorio – ha concluso Minardi – saranno dedicate alla definizione e alla realizzazione di progetti di ricerca e di intervento nel campo delle politiche sociali, del lavoro, della formazione, della valorizzazione del patrimonio, in un rapporto di continuo scambio e collaborazione con gli attori sociali del territorio e con le autorità preposte ai programmi di riattivazione dei sistemi locali».