Basciano (TE). Golden Lady, raggiunta l’intesa per la Cigs

Golden Lady, raggiunta l’intesa per la Cigs

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Accordo alla presenza dell’assessore regionale Paolo Gatti, cassa integrazione straordinaria applicata a rotazione per 450 dipendenti

Raggiunta l’intesa, oggi, in Provincia, alla presenza di azienda, istituzioni e sindacati, per il mantenimento del sito produttivo della Golden Lady a Basciano, un passaggio importante che ha preceduto la firma dell’accordo per la cassa integrazione straordinaria. La Cigs, che sarà applicata a rotazione per un anno, interesserà un massimo di 450 dipendenti sul totale dei 473 addetti dello stabilimento. Tale soluzione consentirà di gestire i circa 80 esuberi creatisi in azienda in seguito alla crisi del comparto.

All’incontro hanno partecipato, oltre al Presidente Valter Catarra ed agli assessori Eva Guardiani (Lavoro) ed Ezio Vannucci (Attività produttive), anche i consiglieri provinciali Emidio Di Matteo e Rita Ettorre, il sindaco di Basciano Pierluigi Di Giacinto e l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti, accompagnato dal dirigente Giuseppe Sciullo.

L’assessore regionale Gatti ha espresso “massima soddisfazione per la volontà dichiarata dall’azienda di voler rimanere nel territorio” mentre “da parte della Regione – ha aggiunto – c’è la disponibilità a sostenere un percorso di ridefinizione degli organici e, quindi, ad intervenire con tutti i mezzi possibili a supporto del piano di gestione degli esuberi”.

“La provincia di Teramo – ha detto il Presidente Catarra – non perderà questa azienda che per il territorio ha una importanza strategica. E questo è un fatto di cui possiamo essere lieti, anche considerando tutti gli sforzi che sono stati compiuti da mesi per scongiurare questo pericolo. È ovvio che le istituzioni dovranno fare fronte comune per accompagnare il piano di gestione degli esuberi”. Commenti positivi sono giunti anche dagli assessori Guardiani e Vannucci, che hanno garantito continuità all’impegno messo in campo finora.

All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti dell’azienda (erano presenti Federico Destro e Carlo Scorranese, rispettivamente direttore e responsabile delle risorse umane del gruppo, assistiti dal vice direttore di Confindustria Teramo Luciano De Remigis), i sindacati nelle persone di Giovanni Timoteo (Filtea Cgil), Serafino Masci (Femca Cisl), Emanuela Loretone (Cgil) e Luciano Melchiorre (Uilta-Uil), la Rsu ed una rappresentanza dei lavoratori della Golden Lady.

Teramo, 11 febbraio 2010




Teramo. Questa mattina a Teramo gli “stati generali” delle politiche sociali: migliorare i servizi e razionalizzare l’uso delle risorse

Questa mattina a Teramo gli “stati generali” delle politiche sociali: migliorare i servizi e razionalizzare l’uso delle risorse

 

Il vicepresidente Rasicci ha proposto due nuovi progetti da realizzare con la logica della rete: le Fattore sociali e l’amministratore di sostegno

 

Tornare a “investire” sul sociale non solo per sostenere i più deboli ma anche per qualificare e migliorare i servizi; razionalizzando l’uso delle risorse, evitando sprechi e sovrapposizioni, restituendo alla Provincia un ruolo di coordinamento ma anche di “controllo rispetto a risorse e risultati”.

Questo il messaggio del vicepresidente Renato Rasicci agli assessori alle politiche sociali dei Comuni, chiamati a raccolta sia per presentare il programma 2010 dell’Assessorato che per ascoltare le esigenze degli enti locali e creare le condizioni per “tornare a lavorare in una logica di rete”.

Grande attenzione, quindi alle imprese sociali e a tutte le organizzazioni del cosiddetto Terzo settore che “nel rispondere ai bisogni mostrano dinamicità e capacità di operare secondo logiche d’impresa e che contribuiscono a innalzare qualità e varietà dei servizi” e, a questo proposito, Renato Rasicci, ha annunciato che la Provincia vuole entrare nella rete delle “Fattorie sociali” e che su questo progetto vuole costruire un percorso insieme ai Comuni.

In provincia di Teramo abbiamo già un’esperienza di successo; quella realizzata dalla Ricciconti ad Atri con Rurabilandia; una fattoria sociale dove sono stati reintegrati e lavorano persone con disabilità.

 “Abbiamo il territorio giusto – ha affermato Rasicci – siamo ricchi di tipicità, abbiamo casali e fattorie da recuperare ad uso turistico facendo leva sulle eccellenze ambientali e culturali”.

A spiegare nel dettaglio gli obiettivi del progetto è stato Roberto Carnessale, professionista teramano che fa parte del direttivo dell’associazione delle Fattorie Sociali. “La Rete Fattorie Sociali  è un’associazione nazionale nata nel 2005 che raggruppa diversi soggetti a vario titolo coinvolti in esperienze di agricoltura sociale  – ha spiegato –  con l’obiettivo di realizzare nuovi modelli imprenditoriali che prevedono l’impiego di persone con disabilità”.

Attenzione e riscontri positivi da parte dei Comuni anche  per l’intenzione della Provincia di promuovere la figura dell’amministratore di sostegno;  istituita con una legge nel 2004, molto poco utilizzata nella nostra provincia e “determinante in tante tipologia di assistenza e sostegno” .

 La Provincia l’ha già prevista  all’interno del servizio di assistenza dei non udenti e non vedenti. Un tutore legale in grado di assolvere alle molte incombenze amministrative e legali di persone in difficoltà. Come ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Teramo, Giorgio D’Ignazio: “attualmente tutti i problemi ricadono sui servizi sociali dei Comuni che non possono far fronte a tutte le necessità”.

L’Assessorato alle Politiche delle sociali si farà carico di organizzare un incontro con il presidente del Tribunale di Teramo (organismo quest’ultimo che nomina su richiesta gli amministratori di sostegno) e organizzerà uno specifico Forum sull’argomento .

Nel corso della riunione, inoltre, sono state illustrate nel dettaglio le iniziative  che saranno realizzate dall’ente nel 2010: quelle per prevenire la violenza nei confronti di donne e minori; quelle rivolte ai giovani; quelle per sostenere il mondo dell’associazionismo e del volontariato; quelle volte a favorire l’integrazione.

Ad illustrare le modalità di attuazione della Rete antiviolenza è stata Roberta Pellegrino, presidente dell’associazione Ananke mentre la dirigente provinciale del settore Politiche sociali, Renata Durante, si è soffermata sulle novità che saranno introdotte per i progetti di servizio civile: per il futuro, infatti, la Provincia si farà carico di un “riequilibrio territoriale” stimolando la partecipazione diffusa degli enti e delle organizzazioni  in maniera che in tutte le aree della provincia vi siano esperienze di servizio civile.

Teramo 11 febbraio 2010




Teramo. Avviato il Tavolo Tecnico su salute e sicurezza in agricoltura

Avviato il Tavolo Tecnico su salute e sicurezza in agricoltura

 

 

Nella giornata di ieri, mercoledi 10 febbraio,  presso la sala “G. Valeri” del Municipio di Teramo, si è insediato e ha iniziato la propria attività il Tavolo Tecnico di cui fanno parte le principali istituzioni e organizzazioni attive nel campo della salute e della sicurezza in agricoltura.

Il Tavolo Tecnico è il primo frutto dell’intesa tra Comune di Teramo e Inail  Abruzzo sottoscritta mercoledì 3 febbraio scorso, che porterà i due enti a promuovere sul territorio un primo progetto denominato “In campo per coltivare in sicurezza”. Erano presenti, l’assessore Mario Cozzi del Comune di Teramo, il Direttore Provinciale  Inail Teramo dott. Nicola Negri e la Responsabile Settore Prevenzione e Sicurezza Inail Teramo d.ssa Maria Ceci, l’INPS, la Provincia, la ASL, l’ISPESL, l’Università di Teramo, Coldiretti, Confederazione Nazionale Agricoltori, il Consorzio Agrario, il BIM, l’Ordine degli Agrotecnici.

In questo primo incontro in cui è stato formalizzato il Tavolo Tecnico, sono stati presentati gli obiettivi del progetto e individuati i possibili contributi che ciascun attore può apportare al perseguimento dell’obiettivo, che è di aumentare il livello di informazione e di sensibilità degli operatori del settore agricolo in relazione ai rischi; inoltre sono state individuate le azioni di prevenzione da attuare, nell’ottica di una nuova visione complessiva della problematica.

Tutti gli intervenuti hanno apprezzato la strategia e l’approccio partecipativo scelto da Comune e Inail per incidere su una dimensione molto delicata dell’economia agricola locale.




Teramo. Il comune di Teramo ha sfornato dei dati circa il controllo incrociato

Il comune di Teramo ha sfornato dei dati circa il controllo incrociato
dei dati in suo possesso. permessi concessi, restituiti, decessi e
trasferimenti ed ha fatto bene.
Non siamo d’accordo nella criminalizzazione toucour  di chi non ha
riconsegnato il tagliando perchè non sapeva,
Il possesso del tagliando di per se non costituisce reato.
Il suo utilizzo distorto è violazione  ed arreca danno togliendo spazi
ai portatori di diversa abilità.
Al Comune e all’assessore e al consigliere nonchè al neo Capitano dei
Vigili Urbani si chiede il controllo sul campo e di sanzionare
duramente coloro che ne abusano.
Vogliamo ricordare alla Amministrazione che l’esposizione del
tagliando in assenza del beneficiario è anch’essa violazione.
Benissimo dunque percorrere questa strada ma si spera non solo per gli
aspetti burocratici amministrativi.

pasquale di ferdinando




Teramo. APPALTI PER LA MANUTENZIONE DEI MEZZI PUBBLICI:LA CNA CHIEDE DI INTERVENIRE PER LIMITARE LE OFFERTE ANOMALE

APPALTI PER LA MANUTENZIONE DEI MEZZI PUBBLICI:LA CNA CHIEDE DI INTERVENIRE PER LIMITARE LE OFFERTE ANOMALE

“E’ necessario arginare il fenomeno delle offerte anomale nel settore della riparazione e manutenzione dei mezzi pubblici nella Provincia di Teramo” – questo afferma Vincenzo Cicioni, Responsabile Regionale CNA Servizi alla Comunità –  sollecitato da  diversi autoriparatori della Provincia di Teramo.

La qualità delle riparazione deve essere un parametro fondamentale di scelta delle aziende aggiudicatrici di appalti pubblici, oltre a rappresentare una garanzia per la sicurezza pubblica.

La CNA vuole sottolineare che presso le Camere di Commercio, Industria ed Artigianato della Regione Abruzzo sono depositate le tariffe per la riparazione dei mezzi pubblici o privati, pertanto, invita le istituzioni organizzatrici di gare ad informarsi e rispettare dette tariffe.

Poiché tale situazione sta già provocando disagi e malumori nella categoria degli autoriparatori – continua Cicioni – chiediamo alla Provincia, alle ASL ed ai Comuni di farsi carico di questo problema ed essere prudenti nella valutazione delle cosiddette offerte anomale.




Teramo. La Robin Hood ha deciso di aprire un osservatorio che raccoglie

ROBIN HOOD TERAMO

Non passa giorno senza  la segnalazione di abusi perpetrati da addetti
delle società di recupero crediti nei confronti dei consumatori quali
:violazione della Privacy, sostituzione di persona, violenza verbale,
violenza delle norme sulla sospensione delle azioni nel corso dei
tentativi obbligatori di conciliazione, disturbo della quiete
familiare… . Azioni rivolte alle fasce più deboli e non dotate di
strumenti culturali per la propria tutela.
La Robin Hood ha deciso di aprire un osservatorio che raccoglie
testimonianze e documentazioni per predisporre azioni d’informazioni
e di tutela per i cittadini.
“Occorre urgentemente porre un argine della società civile a quelle,
per fortuna poche, società che operano illegalmente. L’azione è
molteplice va dalla richiesta dell’applicazione del Codice Etico
all’Unirec e agli Ordini degli Avvocati, dal ricorso al Garante della
Privacy a quello delle Comunicazioni, alle Questure che autorizzano
l’esercizio dell’attività alla Magistratura per le rilevanze penali.”
“ Riteniamo che la corretta informazione ai cittadini sui loro diritti
e la giusta azione giudiziale pongano un argine agli abusi siamo
convinti che l’interesse alla nostra azione sia anche di chi agisce
nella legalità.”
Riportiamo a titolo esemplificativo alcuni dei casi registrati.
1- Suona il campanello, è comunicato, sono un ufficiale giudiziale,
questa circostanza determina l’accettazione a casa dell’operatore. La
minaccia è immediata si cerca la persona “debitrice” e comunica “se
non avviene il pagamento immediato, si provvede al sequestro” poi
consiglia nel caso di mancanza di denaro “amichevolmente” di
provvedere all’indomani per bloccare le azioni che porterebbero
immediatamente al raddoppio dei costi. Ciò senza tener conto se ci
sono bambini, persone terze e soprattutto non è lasciato nulla, mentre
è rilevata l’identità della persona attraverso la registrazione di un
documento.
2- Stalking, molestie assillanti, costituiti da  intrusioni nella sua
vita privata alla ricerca di un contatto personale, telefonate a
cellulari in ufficio a casa dei genitori a casa propria negli orari
più impensabili.
3- Lettere ingannevoli con minacce di azioni giudiziali, notifiche di
provvedimenti in genere in buste verdi che richiamano quelle delle
azioni giudiziali. Spesso di studi Legali che si prestano.
4- Telefonate da parte degli operatori che si qualificano come legali
o come ufficio legale della ditta  mandante. Per poi scoprire che si
tratta di un Call Center di una società di recupero.
5- Uno degli ultimi casi una società che “opera” sulla base di una
convenzione con una struttura penitenziale.




Roseto degli Abruzzi (TE). Con la presente si informa la S.V. e la cittadinanza dello stato di completo abbandono ed insicurezza in cui versano alcune strade del nostro territorio comunale

Altre FOTO: http://archiviodeberardinis.blogspot.com/2010/02/le-strade-di-roseto-degli-abruzzi.html

Con la presente si informa la S.V. e la cittadinanza dello stato di completo abbandono ed insicurezza in cui versano alcune strade del nostro territorio comunale, in particolare quelle che, rispettivamente, dall’incrocio con la SS 150 da Via Saliceti e da Via Cascella percorrono tutta Località Spinaci e Contrada Giardino, congiungendosi con Via Colle della Corte in prossimità di Montepagano. Lo stato del manto stradale è in condizioni pessime, ciò è dovuto a due ragioni. La prima è il mancato rifacimento del manto stradale da parte dell’Amministrazione comunale, infatti queste strade vennero asfaltate nei primi anni ’80 con i soldi per la miglioria dei fondi agricoli e da allora non c’è stato più alcun intervento; la seconda è la chiusura dei canali di scolo che favorivano, in occasione delle precipitazioni atmosferiche, il defluire delle acque dalla collina fino a valle, in particolar modo dal manto stradale alle cunette ai lati della carreggiata ed infine tramite i canali nei fossi stessi. La chiusura dei canali e l’eliminazione delle cunette ai lati della carreggiata nella gran parte del tracciato delle strade ha favorito lo scorrimento delle acque solo sull’asfalto contribuendo così al suo logoramento e al deposito di detriti che in molti tratti hanno invaso larga parte della carreggiata.

“Più volte i cittadini hanno segnalato all’Amministrazione questo problema, vi è stato persino un sopralluogo da parte degli assessori De Vincentiis e Di Girolamo nella scorsa primavera, ma nulla è stato fatto” dichiara Davide Di Bonaventura di Giovane Italia (PDL). “Dopo aver ascoltato i cittadini abbiamo presentato un documento corredato di numerose fotografie (pubblicate anche sul blog http://agroseto.blogspot.com) all’Assessore ai Lavori Pubblici De Vincentiis e agli uffici competenti per chiedere non solo il rifacimento dell’asfalto ma anche di intervenire per risolvere il problema dello scolo delle acque ricavando dei canali di scolo lungo il tracciato della strada che favoriscano il defluire delle acque presso i fossi già esistenti”.

“Chiediamo attraverso proposte concrete all’amministrazione di intervenire per garantire decoro e sicurezza ai cittadini della zona e non solo” aggiunge Fabrizio Fornaciari, dirigente provinciale di Giovane Italia (PDL). “ Nell’elenco annuale del Programma triennale delle opere pubbliche è previsto un intervento di sistemazione di Via Saliceti e Via Colle della Corte per 200.000 Euro anche se lo stato di progettazione è fermo da tempo allo studio di fattibilità, lontano quindi dall’approvazione definitiva,e l’inizio dei lavori è previsto per il primo trimestre del 2011 e la conclusione nel quarto trimestre del 2011: quindi questa Amministrazione non è in grado di garantire l’intervento entro fine mandato”. “Inoltre” sottolinea Fornaciari “si persevera nell’inserire all’interno della lista dei lavori da realizzare interventi che vengono rimandati di anno in anno: nel bilancio 2009 l’inizio dei lavori per la sistemazione di Via Saliceti e Via Colle della Corte era previsto per il secondo trimestre dell’anno, in questo modo la programmazione è un libro dei sogni e delle bugie”.

“Ci aspettiamo un interessamento immediato da parte dell’Amministrazione comunale per accelerare l’iter per la realizzazione di questo intervento.

Il centrosinistra al governo della città da troppo tempo ha dimenticato questa zona” conclude Paolo Antonelli, Associazione Nuova Roseto “continueremo perciò a vigilare ed incalzare questa maggioranza abituata ed occupata a lanciare gli annunci tralasciando i veri problemi e le esigenze della cittadinanza e del nostro territorio”.

Con la presente si porgono distinti saluti.

                                                                           Davide Di Bonaventura

                                                                           Fabrizio Fornaciari

Paolo Antonelli

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Teramo. Personale ausiliario scuole, il Presidente Catarra scrive al Ministro Gelmini

Il Sindaco di Teramo e Valter Catarra

Personale ausiliario scuole, il Presidente Catarra scrive al Ministro Gelmini

 
Il Presidente, Valter Catarra, ha scritto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, in merito al problema dei dipendenti della società Eporlux, impegnata nelle scuole della provincia di Teramo e dell’Abruzzo nella gestione delle attività di pulizia e vigilanza (cosiddetti “appalti storici”).
 
Una direttiva del Miur, infatti, ha stabilito una riduzione del 25% delle spese per i servizi ausiliari a livello nazionale. Da ciò deriva che tutti i lavoratori degli appalti storici rischiano di vedere ridotto il loro orario di lavoro, che ora oscilla fra le 13 e le 23 ore settimanali, anche fino a 8-9 ore nell’arco dei sette giorni, con una forte riduzione anche dello stipendio.
 
Un problema di livello nazionale che è stato posto da sindacati e associazioni datoriali all’attenzione delle singole Regioni e che è destinato ad essere affrontato anche dalla Conferenza Stato-Regioni.
 
In Abruzzo i lavoratori impegnati in queste attività sono 320, di cui 120 in provincia di Teramo dove a gestire questi servizi, in passato, era la Teramo Ambiente. Una delegazione teramana composta da lavoratori e sindacati è stata ricevuta due giorni fa in Provincia dal Presidente Catarra che oggi, di concerto con l’assessore regionale al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione, Paolo Gatti, ha deciso di scrivere al Ministro Gelmini rappresentando i problemi posti durante l’incontro e sollecitando soluzioni. La lettera fa seguito ad una analoga comunicazione inviata dall’assessore regionale Gatti al Ministro il 18 gennaio.
 
“Abbiamo chiesto al Ministro – spiega il Presidente Catarra – di interessarsi dei problemi vissuti dai lavoratori e sollecitato una soluzione che riesca a contemperare le esigenze della spesa pubblica con quelle del sistema scolastico, dell’occupazione e, per altro verso, anche sociali. Non possiamo che auspicare una soluzione positiva a questo problema, che coinvolge purtroppo un numero elevato di lavoratori”.
 
Teramo, 10 febbraio 2010



Teramo. Consegnati i lavori del “Laboratorio”, sarà pronto in tre mesi. Il vicepresidente Rasicci: “Una risorsa vera per i disabili e le loro famiglie”

Consegnati i lavori del “Laboratorio”,  sarà pronto in tre mesi. Il vicepresidente Rasicci: “Una risorsa vera per i disabili e le loro famiglie” 

Consegnati ufficialmente alla ditta aggiudicataria, i lavori per la realizzazione del “Laboratorio”,  il centro diurno per disabili che nascerà a Villa Brozzi di Montorio, il cui progetto si è classificato al 13° posto della graduatoria del Fondo UNNRA  (un fondo delle Nazioni Unite, gestito dal Ministero dell’Interno, destinato a finanziare interventi in favore del sociale).

Il centro, un ex edificio scolastico, ospiterà oltre 20 utenti su un territorio molto ampio: la struttura è situata a metà strada tra il capoluogo di provincia e il comune di Montorio al Vomano ed è destinata a servire gli utenti della vallata del Gran Sasso; un’area fino ad oggi sprovvista di un simile supporto sociale. Sono previsti laboratori per le attività manuali, spazi per la socializzazione  ed attività  ricreative e motorie e una piccola sala da  destinare a lavori individual,  colloqui e attività di relazione.

La struttura, che si sviluppa su una superficie di 220 metri quadrati,  si avvarrà anche di attrezzature di laboratorio messe a disposizione dall’I.Ri.Fo.R., l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’Unione Italiana Ciechi, e di due pulmini attrezzati per il trasporto dei disabili.

“Il laboratorio” è un progetto dell’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia ed è stato finanziato, su proposta della Prefettura, dal Ministero dell’Interno, dalla Fondazione Tercas, dalla Comunità Montana del Gran Sasso, dallo stesso Comune di Montorio per un totale di 244 mila euro. La Provincia si è fatta carico dell’intervento di ristrutturazione edilizia; i lavori, da capitolato, dovranno essere terminati fra poco più di tre mesi.

Una bella sinergia fra le istituzioni che, insieme, intervengono colmando un vuoto nella rete dei servizi socio – assistenziali – ha dichiarato il vicepresidente Renato Rasicci –  una volta ristrutturato, l’edificio, immerso nel verde, diventerà una vera e propria seconda casa per quelle persone che, oltre alla disabilità, subiscono una situazione di isolamento sociale. Sarà un sollievo anche per le famiglie, sulle quali oggi ricade tutto il carico dell’assistenza

I servizi del Centro saranno gestiti dal Comune e dalla Comunità Montana.

Parole di soddisfazione sono state espresse anche anche dal viceprefetto, Salvatore Marino e dagli assessori comunali Marco Citerei e Flavio Paolini. Alla consegna dei lavori, oltre agli amministratori e ai tecnici, era presente anche Italo Di Giovine; il presidente provinciale dell’Unione Italiana ciechi

Teramo 10 febbraio 2010




ABRUZZO: UNA DONNA GUADAGNA, MEDIAMENTE, IL 70 % DEL SALARIO DI UN UOMO

Lega Nord Abruzzo

Franco De Angelis

ABRUZZO: UNA DONNA GUADAGNA, MEDIAMENTE, IL 70 % DEL SALARIO DI UN UOMO

 

 

In Abruzzo nel 1970 il venti per cento delle donne aveva un’istruzione superiore al proprio marito ma solo il quattro/cinque per cento guadagnava di più, nel 2007 la percentuale di donne con un maggior grado d’istruzione è arrivato al ventotto per cento e quello delle mogli maggiormente retribuite rispetto ai mariti ha raggiunto il ventidue per cento. Negli ultimi quarant’anni i salari femminili sono saliti, mediamente, nella nostra regione del quarantaquattro per cento, quelli maschili del nove %. Il divario tra i sessi, comunque, soprattutto nel settore bancario e del terziario resta: in Abruzzo una donna guadagna in media il settanta per cento del salario annuo di un uomo (era circa il 50 negli anni settanta). Uno studio dell’Università Bocconi di Milano calcola in più di trecentomila euro in meno il guadagno per ogni donna nell’arco di trentacinque anni di vita lavorativa.

Franco De Angelis

Responsabile provinciale Lega nord Teramo