La ASL presenta il Dr. Ettore Colangelo, Direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Teramo

 

 

Il Dr. Ettore Colangelo è il nuovo Primario di Chirurgia Generale all’Ospedale di Teramo, dal 1° gennaio 2019.

ASL TERAMO

Colangelo,57 anni, una laurea in Medicina conseguita a 25 anni con 110/110 e lode e, poco dopo, una specializzazione con il massimo dei voti in Chirurgia d’urgenza e Pronto Soccorso, muove i suoi primi passi da Chirurgo in Trentino e in Piemonte, per poi trasferirsi all’Ospedale di Pescara, dove ha lavorato dal 1998 e fino al suo arrivo a Teramo.

Particolarmente interessato alle patologie oncologiche dell’apparato digerente, il Dr. Colangelo ha acquisito una specifica esperienza nella  chirurgia epato-bilio-pancreatica, formandosi in numerosi Centri di eccellenza, tra i quali il “Centro Trapianti di fegato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria  S.Giovanni Battista di Torino”, il “Center of hepato-biliary surgery and hepato-intestinal transplantation dell’Ospedale Ramon Y Cajal di Madrid”, “l’Unità Pancreas del Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche del Policlinico G.B. Rossi di Verona”, “l’Ospedale Paul Brousse” di Parigi e l’Unità Operativa di “Chirurgia Pancreatica ed epatica dell’Istituto Clinico Humanitas a Rozzano (Milano)”.

Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, in particolare sui tumori del pancreas, è stato anche relatore nel corso di importanti congressi e convegni, sempre incentrati sulle patologie epato-bilio-pancreatiche e su quelle, più in generale, dell’intero tratto gastro-intestinale.

Membro di importanti società scientifiche, come l’American College of Surgeons, la Società Italiana di Chirurgia e l’Associazione italiana Studio Pancreas, Ettore Colangelo è profondamente convinto dell’importanza dei numeri per la sua professione:

“Per un chirurgo, è fondamentale la casistica operatoria. Solo un volume di  interventi medio-alto può garantire l’expertise del professionista e una maggiore sicurezza per i pazienti. E’ per questo che stiamo cercando di accentrare su Teramo le patologie oncologiche dell’apparato digerente, la senologia (con una Breast Unit dedicata) e i politraumi. L’obiettivo è quello di identificare l’Ospedale “Mazzini” come centro Hub per queste patologie.”

Le teorie di Colangelo, suffragate peraltro da tutta la letteratura scientifica mondiale, all’interno del Mazzini, stanno conducendo ad una organizzazione del lavoro che passa attraverso la definizione di specifici percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) condivisi in maniera multidisciplinare, in modo che – per ogni singolo paziente – possa essere deciso l’approccio terapeutico migliore.

Allo scopo, si è formato il GICO (Gruppo Interdisciplinare Cure Oncologiche), costituito dalle figure del Chirurgo, dell’Oncologo, del Radioterapista, dell’Anatomopatologo, del Medico Nucleare, dell’Endoscopista e del Senologo che, ogni lunedì mattina, si riunisce e prende in carico i pazienti con malattie oncologiche dell’apparato gastro-intestinale e del seno che si sono rivolti al nostro Ospedale, sia per indirizzarli verso il percorso terapeutico migliore, e sia per evitargli “pellegrinaggi” da uno specialista all’altro, nel tentativo di organizzare autonomamente la propria cura. Questo nuovo modello organizzativo è particolarmente apprezzato dai pazienti che, non solo non si devono preoccupare degli adempimenti burocratici, degli appuntamenti e via dicendo, ma fin da subito vengono informati esattamente sia sulla propria diagnosi che sulle opzioni di cura possibili. Si tratta, appunto, di una “presa in carico” totale che  rassicura moltissimo e predispone il paziente al meglio per affrontare la malattia.

Il Dr. Colangelo crede molto nella condivisione e nel dialogo con i propri colleghi, con i quali ha instaurato sin da subito un ottimo rapporto. A sottolineare questa sua inclinazione, e per rimarcare come nessuno, da solo, possa conoscere tutte le risposte, ha scelto, per concludere, un brano di Carlo Rovelli, Fisico italiano, nonché scrittore e giornalista, da sempre impegnato nel campo della Filosofia della Scienza:

“Ciascuno di noi ha una responsabilità verso la comunità. Nessuno ha tutte le risposte in tasca, ciascuno di noi è un granello. La vita collettiva, come il sapere scientifico, è un vasto dialogo quotidiano non facile, attraverso il quale si costruisce il nostro futuro.”

 

 

Direzione Generale                                                                                                   Teramo, 20.03.2019                                                                    ASL Teramo




San Nicolò. Confcommercio: Premio “Tenaci” il 24 marzo al Centro congressi Eltron

Cerimonia di premiazione “TENACI” in memoria del Presidente Giandomenico Di Sante che si terrà il giorno 24 marzo  p.v.  ore 10.00 presso il Centro congressi Eltron a San Nicolò a Tordino.

In tale occasione saranno  premiate le aziende storiche del nostro territorio che hanno dimostrato di saper fondere esperienza ed innovazione in un panorama economico in continua evoluzione.




Teramo. 21 marzo “Giornata della memoria” : i principali appuntamenti prov TERAMO

 

 

Anche in Provincia di Teramo il 24° “Premio Paolo Borsellino tutto l’anno” organizza e collabora ad organizzare diversi appuntamenti nelle scuole  della Provincia: nel comprensivo vibratiano di Corropoli Colonnella CORTEO alle ore 9,30 nel piazzale del cinema “Cineplex”  e incontro con le Prof. Manuela Divisi, Alessandra Angelucci, il generale Angiolo Pellegrini e la giornalista sotto scorta Manuela Natali;  nella scuola media Giovanni XXIII incontro alle ore 9,00 nell’Auditorium di Pineto con il Prof. Gaetano Avolio e il prof. Graziano Fabrizi; nell’auditorium l’Istituto “Moretti” di Roseto alle ore 11,00 incontro con la Prof. Sabrina Del Gaone e il giornalista Luca Maggitti che presenterà il lsuo libro “Fare memoria in Provincia”; nel comprensivo di Civitella incontro nel Comune di Civitella alle ore 11 incontro con la Prof Laura D’Ambrosio e il giornalista Leo Nodari .

La memoria del passato, di quello che è significato per tutte quelle persone che da un giorno all’altro hanno perso il loro diritto alla vita e, prima ancora, a quella dignità riconosciuta per diritto naturale ad ogni essere umano, e l’unico antidoto per evitare che la strage continui. 900. Tanti. Troppi. Sono novecento le persone uccise nella guerra dello Stato italiano contro le mafie . Un elenco lunghissimo di magistrati, giornalisti, sacerdoti uomini delle forze dell’ordine, semplici cittadini che occorre ricordare per tenere viva la tensione morale di un fenomeno da combattere come quello delle mafie. Per questo sono molto importanti le iniziative della “Giornata della memoria” che si svolgeranno domani. In prima fila come sempre le scuole che hanno il dovere di contribuire a diffondere la cultura della legalità.

Dunque una giornata importante per non dimenticare una guerra altalenante, che qualcuno ha combattuto mentre i più sono rimasti a guardare. Una lotta strenua tra luci e ombre, tra uomini dello Stato che hanno sacrificato tutto e parti colluse e spesso complici. Una guerra che viene da lontano, dalle lotte contro i soprusi medioevali, per le terre e per la vita, dall’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto (1948) che ebbe il suo culmine nel 1992 con l’anno di Capaci e via D’Amelio. Per eliminare i due magistrati simbolo che meglio degli altri avevano capito che  per sconfiggere definitivamente “Cosa nostra” si deve ridurre l’area grigia, le collusioni della mafia con pezzi del potere legale di ogni tipo. Ma anche l’anno della reazione che ha consentito di arrestare tanti boss,vincere tante difficili battaglie, ma non ancora la guerra. Soprattutto perché troppo spesso nel nostro Paese soffriamo gravemente di emorragia della memoria, che si può estendere al presente e al futuro. Un pericolo per la qualità della nostra democrazia . Cosa nostra ha subito indubbiamente colpi durissimi, dall’arresto di Salvatore Riina in poi. Catture, condanne, sequestri imponenti di capitali illeciti, segnali di prime incrinature nel muro di omertà. Abbiamo vinto tante difficili battaglie ma non ancora la guerra. Chiunque voglia dimenticare e farci dimenticare ciò che hanno provato in tema di compenetrazione tra potere criminale e legale i processi Andreotti e Dell’Utri, antesignani del processo “trattativa”, di cui troppo poco si parla, vuole di fatto legittimare per il passato un certo modo di fare politica che prevede anche collusioni sistematiche con la mafia.

Per questo sono molto importanti le iniziative della “Giornata della memoria” che si svolgeranno domani. A Pescara con la Prof. Alessandra Di Pietro, il procuratore Andrea Di Giovanni, il prof. Graziano Fabrizi; a Pineto con il Prof. Gaetano Avolio; a Roseto con la Prof. Sabrina Del Gaone e Luca Maggitti; a Colonnella con le Prof. Manuela Divisi e Alessandra Angelucci, il generale Angiolo Pellegrini, la giornalista sotto scorta Manuela Natali; a Civitella con la Prof Laura D’Ambrosio a cui parteciperò anch’io.

Una giornata importante per chiedersi perché tante, se non tutte le persone uccise,hanno continuato a lavorare con perfetta coscienza che la forza del male, la mafia, li avrebbero un giorno uccisi. Molti di loro non potevano ignorare, e non ignoravano, l’estremo pericolo che correvano perché troppe vite di loro compagni di lavoro e di loro amici erano state stroncate sullo stesso percorso che si imponeva. Perché non sono fuggiti, perché hanno accettato questa tremenda situazione, perché quasi tutti, se non tutti, sono stati sempre pronti a rispondere a chiunque della speranza che era in loro? Per amore! La loro vita è stata un atto di amore verso questa Nazione, verso questa terra. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per loro, e per coloro che sono stati accanto a loro nella loro meravigliosa avventura, sogno, utopia di un Paese libero. Amore verso l’Italia e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa nostra terra qualcosa, tutto ciò che era ed è possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa patria.

Quello che abbiamo imparato da loro è che la lotta alla mafia, oggi più che mai, non può essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolga tutti, che tutti abitui – e soprattutto i giovani – a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità. Solo smuovendo le coscienze, rompendo i sentimenti di accettazione della convivenza con la mafia, che costituiscono la vera forza di essa si potrà battere la mafia. Solo rinunciando a tanti piccoli o grossi vantaggi, a tante piccole o grandi comode abitudini, a tante minime o consistenti situazioni fondate sull’indifferenza, sull’omertà o sulla complicità si potrà battere il mostro.

Occorre evitare che si ritorni di nuovo indietro. Occorre dare un senso alla morte di  queste persone. Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo. Facendo il nostro dovere; rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne (anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro); collaborando con la giustizia; testimoniando i valori in cui crediamo, in cui dobbiamo credere, anche dentro le aule di giustizia. Troncando immediatamente ogni legame di interesse, anche quelli che ci sembrano innocui, con qualsiasi persona portatrice di interessi mafiosi, grossi o piccoli; accettando in pieno questa gravosa eredità di spirito; dimostrando a noi stessi e al mondo che Giovanni, Paolo e tutti gli altri sono vivi.

 

 




Teramo. Il Fondo Centrale di Garanzia premia Intercredit:                                                         in arrivo più soldi per le imprese e agevolazioni per le start-up

 Il Fondo Centrale di Garanzia, strumento del Ministero dello Sviluppo Economico a favore delle piccole e medie imprese, ha riconosciuto Intercredit  come “Confidi autorizzato” al rilascio delle garanzie sul credito alle imprese.  Uno status che permetterà alla struttura abruzzese,  fra i pochi Confidi in Italia, di far erogare alle imprese del territorio maggiori volumi di credito bancario a condizioni più favorevoli.

INTERCREDIT

<La qualità di “Confidi autorizzato” dal Mediocredito Centrale – dichiara il Presidente di Intercredit Gianfranco Mancini –  produrrà non pochi benefici per le nostre imprese che potranno così ottenere un accesso veloce e gratuito alla garanzia pubblica.  Un vantaggio anche per le banche che potranno erogare più agevolmente i finanziamenti grazie alla contro-garanzia offerta dal nostro Confidi >.

Intercredit annuncia anche l’introduzione di alcune novità riguardanti operazioni finanziarie assai richieste dalle piccole e medie imprese abruzzesi. I finanziamenti fino a 120milaeuro saranno garantiti da Intercredit alle banche per il 67% e, di conseguenza, diventeranno più veloci e convenienti, mentre sono previste ulteriori agevolazioni per le start-up.

<Questo ennesimo riconoscimento – conclude il Presidente Mancini – dimostra l’adeguatezza patrimoniale, l’efficienza e l’accuratezza nella gestione del credito profusa in tutti questi anni dal nostro Confidi. Intercredit è da sempre vicino alle imprese del territorio con oltre 100 milioni di euro di finanziamenti garantiti ogni anno e circa 9 mila imprese socie>.




NOI. CONTRO LE MAFIE III EDIZIONE DELLA “GIORNATA DELLA LEGALITÀ”

 

21 marzo 2019

L’Istituto Comprensivo “Corropoli-Colonnella-Controguerra”, guidato dal Dirigente Scolastico Manuela Divisi, anche per l’a.s. 2018/2019 riunisce tutti gli studenti e le famiglie intorno al tema della Legalità. Noi. Contro le Mafie è il titolo scelto per la III Edizione della Giornata della Legalità, evento che quest’anno si realizza giovedì 21 marzo 2019, dalle 9.30, nel Cineplex “Arcobaleno” di Colonnella, grazie alla collaborazione con l’Ass.ne “Falcone e Borsellino”- presieduta da Gabriella Sperandio – e al Premio Nazionale “Paolo Borsellino” con cui l’Istituto ha l’onore di collaborare da alcuni anni. Don Aniello ManganielloGiovanni Impastato e il magistrato Luciano Costantini sono soltanto alcuni dei volti che hanno incontrato in passato gli studenti dell’Istituto vibratiano per conoscere le più profonde testimonianze di chi la Mafia l’ha combattuta davvero a livello personale e professionale.

L’iniziativa di giovedì 21 marzo chiama circa 500 alunni, insegnanti e genitori a partecipare alla Giornata contro le Mafie attraverso due momenti ben distinti: la marcia della Legalità che avrà inizio alle 9.30 nell’area del Cineplex “Arcobaleno” di Colonnella e a cui tutti potranno unirsi; l’incontro-dibattito alle ore 10.15 con due ospiti d’eccezione: Marilena Natale, giornalista PiùEnne News e Premio Borsellino 2018, e Angiolo Pellegrini, Generale dell’Arma dei Carabinieri, comandante della Sezione Antimafia di Palermo dal 1981 al 1985. Insieme ai relatori interverranno il Dirigente scolastico Manuela Divisi eAlessandra Angelucci, Vicaria D.S. e Referente “Area Legalità”, curatrice e moderatrice dell’incontro.

L’evento sarò arricchito dai canti del coro studentesco della Secondaria e dal Flash Mob “Sì alla Legalità” delle classi quinte della Scuola Primaria.

@Marilena Natale:è una giornalista campana. Per anni penna della Gazzetta di Caserta, ora è reporter per una tv regionale, la PiùNews.Più che una giornalista, Marilena è una cronista di strada. Una voce per la sua gente, la gente di Aversa. Un punto di riferimento per i “suoi casalesi”. Non quelli comunemente associati alla cosca di Casal di Principe, ma i casalesi veri, persone perbene che ogni giorno hanno il coraggio di dire di no alla criminalità organizzata. Marilena da tempo si occupa, con coraggio e passione, di traffico dei rifiuti, inquinamento e salute pubblica. Tematiche scomode che spesso l’hanno messa in pericolo e l’hanno resa bersaglio di minacce ed intimidazioni. Ultimamente si è fortemente schierata a favore dell’impianto di compostaggio che dovrebbero costruire alla periferia di Casal di Principe. Un’opera che, con una gestione responsabile, toglierebbe alla Camorra lo scettro sulla gestione dei rifiuti e creerebbe posti di lavoro onesti. Inchieste, video, post, fino a qualche giorno fa, quando la Direzione Distrettuale Antimafia, in seguito ad alcune intercettazioni, ha dichiarato che ora sulla testa di Marilena pende una taglia. La criminalità organizzata ha un piano di morte per farla tacere per sempre, quindi la sua vita è in pericolo. Marilena Natale ha ricevuto il Premio Nazionale Borsellino 2018 per il Giornalismo.

@Angiolo Pellegrini: generale dell’Arma dei Carabinieri, è stato comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985. Come uomo di fiducia del pool, ha portato a compimento le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra. Angiolo Pellegrini è autore del libro “Noi. Gli Uomini di Falcone” (Sperling e Kupfer Editore): Quando il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell’Arma dei Carabinieri, la Mafia tiene la Sicilia sotto scacco. Unica speranza, un giudice che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini. E Pellegrini non si tira indietro: mette insieme una squadra di fedelissimi e va a infilare il naso dove nessuno ha mai osato, guadagnandosi l’amicizia e la stima del magistrato. Questo libro ricostruisce dall’interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra. Una guerra che, in fondo, erano davvero in pochi a voler vincere.




Teramo. SONDAGGIO DELIBERATIVO SUL TEATRO ROMANO COMUNICATO – DEMOS

  In coerenza con le proprie finalità associative e con le attività sin qui svolte al fine di promuovere la partecipazione popolare dei cittadini sui destini progettuali del Teatro romano; con la raccolta di firme per promuovere il referendum consultivo, nonostante oggi il procedimento referendario sia irrimediabilmente bloccato, l’Associazione culturale Demos ha promosso una Conferenza cittadina per il giorno venerdì 22 marzo 2019, dalle ore 17,30 alle ore 20,00 presso l’Hotel Abruzzi in Teramo con lo scopo di proporre alla Città, ai cittadini e ai giovani, alle realtà associative di base (comitati di quartiere, associazioni culturali e di volontariato) nonché all’Amministrazione comunale, alle associazioni e agli ordini professionali, una consultazione popolare nelle forme del Sondaggio deliberativo (deliberative polling), sul seguente doppio quesito:

  1. i cittadini scelgono la continuità funzionale tra le parti di città attorno al Teatro romano, o l’isolamento del monumento dal contesto urbano?
  2. quale delle due soluzioni (Bellomo, Carbonara) garantisce e realizza quanto deciso rispetto al precedente primo quesito?

Il Sondaggio deliberativo che si propone, è uno strumento di democrazia partecipativa che si articola e si sviluppa per fasi successive coinvolgendo un campione casuale e rappresentativo di cittadini della Città di Teramo dai 16 anni in su. I cittadini coinvolti, dopo aver esaminato attentamente lo Studio Carbonara e il Progetto Bellomo con l’aiuto e il contributo degli esperti, esprimeranno un parere sul doppio quesito posto. Dette fasi saranno dettagliatamente esposte nella Conferenza cittadina del 22 marzo.

L’Associazione Demos, nel dare atto all’Amministrazione comunale della sua disponibilità ad affiancare l’esperienza, più volte manifestata e ultimamente confermata in un incontro con i nostri organi teramani, lancia un appello a tutte le forze sociali, le associazioni di volontariato, i comitati di quartiere e il loro coordinamento comunale; agli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri e a tutti colori che intendono dare un contributo di impegno effettivo per la realizzazione di questo importante esperimento partecipativo che, unico in tutto il centro meridione dell’Italia, collocherebbe la nostra fra le Città pilota della democrazia e della partecipazione.

Teramo 18 marzo 2019

Il Presidente DEMOS

Prof. Carlo Di Marco




Teramo. “GIORNATA MONDIALE DEL RENE   2019”

 

 

L’epidemia di insufficienza renale è un problema di salute pubblica di prima grandezza, ancora oggi purtroppo poco conosciuto dalla popolazione e largamente sottovalutato dagli organi istituzionali. In Italia, l’insufficienza renale, viene ancora considerata come una malattia rara, il cui unico rischio è la possibilità di evoluzione verso la fase terminale di malattia, quella che richiede il trattamento dialitico o il trapianto di rene; passano in gran parte misconosciute le gravi conseguenze dell’insufficienza renale sul sistema cardiovascolare ed  il rischio di compromissione renale nei pazienti con malattie coronariche ed insufficienza cardiaca. Non tutti sanno che negli U.S.A., se confrontata con una patologia di ampia diffusione e di largo impatto mediatico, la mortalità per Insufficienza Renale Cronica viene dopo quella per tumore del polmone ma precede quella per tumore del colon, della mammella e della prostata. Nel nostro paese la prevalenza di Insufficienza Renale Cronica è stimabile intorno a 2.200.000 individui, mentre l’incidenza di Insufficienza Renale Cronica Terminale è di circa 170 pazienti per milione di abitanti per anno, con oltre 60.000 pazienti in terapia sostitutiva. Le implicazioni del problema in termini epidemiologici, di disabilità e costo sociale e finanziario sono importanti ed è per questo che due grandi organizzazioni internazionali come l’International Society of Nephrology e l’International Federation of Kidney Foundations hanno promosso un’iniziativa congiunta per attirare l’attenzione sulle malattie renali: il World Kidney Day. Rinnovando l’evento celebrato per la prima volta nel 2006, la Giornata Mondiale del rene è stata quest’anno indetta per  il 14 marzo 2019, con l’ambizioso slogan “ Salute dei Reni per tutti ed ovunque”, intendendo con questo slogan promuovere un’azione preventiva per tutti, ma in particolar modo per i giovani e possibilmente estendere tale azione al maggior numero di Paesi possibile. Pertanto in occasione della “ Giornata Mondiale del Rene 2019“ nella ASL di Teramo, i Nefrologi dell’Azienda ASL di Teramo hanno aderito al “Progetto Scuole” a Teramo  ed  incontreranno gli alunni del Liceo Scientifico “A.Einstein”  in data 14.03.2019,  e nella circostanza verrà proiettato un breve audiovisivo che illustra la funzione dei reni, le più frequenti malattie renali e come prevenire tali malattie;  seguirà, in circa 100 studenti degli ultimi anni, uno screening di 1° livello delle malattie renali mediante il controllo della pressione arteriosa e l’esame delle urine. Negli Ospedali di Atri e Giulianova I Nefrologi hanno aderito al “Progetto Porte Aperte in Nefrologia”  ed apriranno gli ambulatori ai  cittadini rispondendo a a dubbi e quesiti sulle patologie renali ed  effettuando visite gratuite martedì 12, giovedì 14 e venerdì 15 marzo.

 

 




Campli. Carabinieri: il Mar. Ca. Marco Di Paolo è il nuovo Comandante di Stazione

Il Mar. Ca. Marco Di Paolo, ha recentemente assunto il Comando della Stazione di Campli dopo la partenza del S. Ten. Marino Capponi trasferito alla Compagnia di Teramo.

Originario di Teramo, 38 enne, coniugato, precedentemente vice Comandante della Stazione CC di Civitella del Tronto ha svolto in passato servizio nei Reparti Speciali dell’Arma nel nord Italia.

Mar. Ca. cc. Marco Di Paolo




6^ Edizione di “Una vita da social” la Campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo.

 

 

Un Tour itinerante di 47 tappe anche a Roseto degli Abruzzi

 

 

 

“…..2 studenti su 3 sono vittima di bullismo

1 teenager su 4 posta sui social almeno un selfie al giorno…..”

Foto Archivio Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, ha effettuato un a visita alla Questura di Teramo.
e il Dr. Enrico De Simone

 

Roseto degli Abruzzi 18 marzo 2019: è ripartita da Matera, capitale europea della cultura, la 6^ edizione di “Una Vita da Social”, la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori.

Ancora una volta al fianco della Polizia Postale Aziende come Baci Perugina, Facebook, Euronics, FireEye, Google, Instagram, Nexi, Kapersky lab, Skuola.net, Vodafone, WindTre, Youtube, per rendere la rete sempre più sicura.

 

Anche quest’anno l’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione di Co.re.Com. Abruzzo. Il Piazzale antistante l’impianto sportivo “Palamaggetti” di Roseto ospiterà la manifestazione dalle 8.30 alle 13.30 del 18 marzo accogliendo gli studenti della provincia all’interno del truck brandizzato dove personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni illustrerà le insidie del web.

Saranno presenti nella piazza gli stand della Polizia di Stato per l’esposizione di apparecchiature ed illustrazione dei servizi della Polizia Scientifica, Polizia Stradale, nonché presenzieranno unità Cinofile antidroga.

 

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I social network sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager e in virtù del numero sempre maggiore degli adolescenti presenti sul web hanno determinato una crescita esponenziale dei minori vittime di reati contro la persona che negli anni è raddoppiatodai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e 208 casi trattati nel 2018, le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

 

Ancora oggi i ragazzi si esprimono e sembrano pensare che il web sia un po’ “una terra di nessuno”, dove si scambiano messaggi e post senza pensarci troppo e le azioni online vengono valutate spesso come un gioco privo di conseguenze.

Tra i giovani è ormai acclarata la selfie-mania.  È questa una delle evidenze di una ricerca condotta da Skuola.net, Università di Roma ‘Sapienza’ e Università Cattolica di Milano per conto della Polizia di Stato – intervistando 6.671 giovani tra gli 11 e i 25 anni. Il selfie è sempre più caposaldo della propria identità per le nuove generazioni. La metà del campione ne scatta almeno 4 prima di pubblicarlo sui social, cosa che avviene con frequenza almeno settimanale in 9 casi su 10.

Il web è letteralmente inondato di immagini che li ritraggono, raccontando molto di sé, della propria identità e magari dei luoghi frequentati, con tutti i rischi del caso.

 

L’attrazione per il selfie alle volte è tale da spingere i giovani a mettersi deliberatamente in una situazione di pericolo. Il 35% dichiara di aver provato a farsi un autoscatto in condizioni potenzialmente pericolose, prevalentemente alla guida del motorino o della macchina. Come anche testimoniano i casi di cronaca con esiti letali, a cimentarsi con queste pratiche sono prevalentemente i maschi, verso i vent’anni, con un rendimento culturale o accademico o molto basso o molto elevato.

Un selfie viene pubblicato su un qualunque social network prevalentemente una volta a settimana (63%), mentre ciò accade una volta al giorno nel 14% dei casi e più volte al giorno nel 13% dei casi. A conti fatti 1 su 4 ne posta almeno una volta al giorno, mentre  9 su 10 almeno una volta a settimana.

Ovviamente il risultato deve essere il migliore possibile. Quindi la metà dei soggetti intervistati ne scatta almeno 4 prima di procedere alla pubblicazione di uno di essi. Anche perché se si posta un’immagine che non riceve abbastanza “mi piace”, il 31% si dichiara abbastanza/molto propenso a cancellarlo, contro il 38% che non è per nulla propenso. Sono abbastanza/molto propensi a cancellarlo i più giovani e quelli con un basso rendimento scolastico.

 

Non è un gioco da ragazzi, ma quasi un lavoro da agenzia pubblicitaria. Il 52% in media passa 10 minuti a modificare e a descrivere (con commenti o didascalie) un selfie prima di pubblicarlo. Sono prevalentemente le femmine e i più giovani (meno di 17 anni). Il 36% usa spesso i filtri per i propri autoritratti. Che soddisfano globalmente il 53% del campione.

 

Ci sono delle correlazioni anche con il contesto familiare. A conferma del fatto che le famiglie rivestono un ruolo chiave nell’educazione dei figli, sia negli ambiti tradizionali che nei nuovi ambiti digitali.  Ad esempio c’è una certa prevalenza di soggetti provenienti da famiglie con titolo di studio più modesto tra quelli più propensi al selfie pericoloso (il cosiddetto “Daredevil selfie”). Al contrario i ragazzi che si “limitano” a postare non più di un selfie a settimana sui social devono fare i conti con genitori con elevato titolo di studio.

 

Attraverso il progetto “Una vita da social”, gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 700 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 180.000 genitori, 100.000 insegnanti per un totale di 15.000 Istituti scolastici, 250 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 126.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

 

Il truck allestito con un’aula didattica multimediale è ripartita da Matera e concluderà il suo tour a Roma, toccando le principali città italiane, dove gli operatori della Polizia Postale incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma chiaro adatto a tutte le fasce di età. Inoltre, quest’anno gli studenti attraverso il diario di bordo “https://www.facebook.com /unavitadasocial” potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

 

Capire i ragazzi oggi non è sempre per gli adulti compito agevole, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni, i modelli di riferimento, gli schemi cognitivi inerenti i diversi gruppi di riferimento che compongono il variegato universo giovanile – afferma il Dirigente del Compartimento Elisabetta Narciso “Il fascino della rete – continua il Dirigente – l’idea di sentirsi anonimi e il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, stanno dilagando così da determinare serie preoccupazioni. Per questo occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza in rete e in questo contesto si inserisce l’iniziativa di “Una vita da social” per un uso corretto e consapevole del web”.

 

Stalking  

Diffamazione

on-line

Ingiurie

Minacce

Molestie

Furto di

Identitàdigitale

sui social network

 

Detenzione e

Diffusione di materiale pedopornografico

sextortion  

Totale

Casi trattati

2017

12 78 97 76 59 33 355
Casi trattati

2018

14 109 123 60 40 43 389*

*240 casi con vittime con età compresa tra 14 e 17 anni; 88 con vittime con età compresa tra 10 e 13 anni; 18 con vittime con età inferiore

A 9 anni; 43 sono i casi sextortion

 

Teramo, 7 marzo 2019




Tortoreto. Prefettura: i problemi di sicurezza dei sette Comuni costieri teramani nella prossima stagione estiva.

A Tortoreto, questa mattina, già delineati dal CPOSP i dispositivi di sicurezza per la prossima stagione estiva lungo il litorale teramano. In particolare evidenza i progetti “Spiagge sicure” in cinque Comuni, per prevenire l’abusivismo commerciale e la contraffazione di merci.

 

Questa mattina, presso il Comune di Tortoreto, si è svolta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dal Prefetto Graziella Patrizi per esaminare i problemi di sicurezza dei sette Comuni costieri teramani nella prossima stagione estiva.

Il Prefetto, Foto Archivio

 

Oltre al Sindaco del citato Comune, al Prefetto ed ai Responsabili delle FF.OO. e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, erano presenti gli Amministratori ed i rappresentanti delle Polizie Municipali dei Comuni costieri.

 

Nell’occasione, sulla scorta dei favorevoli risultati della scorsa stagione estiva, gli intervenuti hanno rinnovato il comune impegno per realizzare una sempre maggiore sicurezza nelle aree costiere in detto periodo, incrementando la collaborazione tra le Forze di Polizia statali e municipali ed implementando le iniziative locali concernenti il monitoraggio dei territori ed il miglioramento delle condizioni di vivibilità degli stessi: incrementi stagionali degli organici delle polizie locali e dei servizi notturni,  monitoraggio delle residenze, contrasto all’abusivismo commerciale, ecc..

 

Particolare soddisfazione è stata espressa per l’estensione, in ulteriori cinque Comuni della provincia (Martinsicuro, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi) del Progetto ministeriale “Spiagge Sicure”, che prevede l’erogazione di contributi finalizzati all’attuazione di iniziative di contenimento, in tali territori, dei fenomeni di abusivismo commerciale e della contraffazione di merci. L’iniziativa lo scorso anno, realizzata nei Comuni di Tortoreto e Giulianova, ha avuto ottimo riscontro.

 

Il Prefetto Patrizi ed i componenti del Comitato hanno fornito rassicurazioni circa la richiesta – da formalizzarsi nei prossimi giorni al Ministero dell’Interno – di potenziamento degli organici dei Comandi Stazione dei Carabinieri ubicati lungo la costa e di invio di unità di rinforzo della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, ai fini di un maggior controllo preventivo del territorio e per il contenimento delle principali problematiche correlate ai flussi turistici.

 

I dispositivi coordinati di vigilanza estiva, formeranno oggetto di ulteriori riunioni del C.P.O.S.P. e dei tavoli tecnici delle Forze di Polizie, per le quali i Sindaci hanno espresso parole di gratitudine e di ringraziamento per l’impegno quotidianamente profuso.

 

Teramo 8 marzo 2018