Il gruppo Alpini di Atri compie 50 anni Inaugurata la mostra sulla Prima Guerra Mondiale

commemorazione della Medaglia d’oro al Valor Militare per il Ten. Aurelio Grue

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L’inaugurazione della mostra “La Grande Guerra – La drammatica storia della Prima Guerra Mondiale” ha aperto ufficialmente, nel pomeriggio di ieri (28 dicembre 2017) nell’Auditorium Sant’Agostino di Atri, il programma degli appuntamenti previsti fino a domenica 31 dicembre per festeggiare i 50 anni dell’A.N.A. Sez. Abruzzi Gruppo Alpini di Atri. I festeggiamenti per il cinquantenario della compagnia Alpini di Atri sono proseguiti questa mattina alle 11 con l’incontro nella sala consiliare di Palazzo Duchi d’Acquaviva da titolo “Alpini in fratellanza“, una sorta di gemellaggio tra 5 diversi gruppi di Alpini; nel pomeriggio di oggi a partire dalle 17,30, nella Chiesa San Liberatore, Cappella Votiva dei Caduti di tutte le Guerre, si terrà la commemorazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il Tenente atriano Aurelio Grue, a cui, per l’occasione, sarà ufficialmente intitolato il Gruppo Alpini di Atri. Seguirà la Santa Messa.

In occasione dell’inaugurazione della mostra, al saluto introduttivo del presidente del Gruppo atriano, Alvaro Guardiani, hanno fatto seguito quelli del vice sindaco, Piergiorgio Ferretti, e di due esponenti del Gruppo Alpini di Solbiate (CO), curatori dell’esposizione. Successivamente Massimo Colleluori, protagonista di una ricerca certosina tra gli archivi comunali, ha illustrato alcune curiosità sulla “Grande Guerra”, fornendo significativi dati, tra cui quello dei 1.801 atriani che furono arruolati durante il conflitto mondiale. Domani alle 17 nell’Auditorium Sant’Agostino ci sarà un dibattito sulla Prima Guerra Mondiale alla presenza del Coro “Stella del Gran Sasso” del Gruppo Alpini di Isola del Gran Sasso. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile sino al 31 dicembre.

La mostra è davvero lodevole e ricca di spunti di riflessione – ha dichiarato il sindaco Gabriele Astolfi – mi complimento con il Gruppo Alpini di Atri e con coloro che hanno lavorato al suo allestimento. Il raggiungimento di 50 anni di attività rappresenta un traguardo importante, che lascia presagire un grande lavoro sviluppato in mezzo secolo di vita e soprattutto un notevole investimento e spiegamento di risorse umane. Gli Alpini sono sempre pronti a garantire un fondamentale apporto alla collettività nei momenti di maggior bisogno e per questo li ringrazio”. 

“Questi quattro giorni – aggiunge l’assessore alla cultura al comune di Atri, Domenico Felicione – sono utili per tenere viva la memoria su una pagina dolorosissima della nostra storia. Nel pomeriggio di oggi ci sarà la commemorazione ai Caduti di tutte le guerre e, tra questi, verrà ricordato Aurelio Grue, nostro illustre e valoroso concittadino, che morì combattendo per la Patria. Ringrazio tutti gli alpini per questi quattro giorni ricchi di cultura e di storia e per tutto il loro prezioso lavoro al servizio della comunità“.




MONTORIO AL VOMANO. ENNIO DI GIAMBERARDINO- SESSANT’ANNI FA IL SUO ESORDIO POETICO

 

 

Sessant’anni fa, nel 1957, pubblicò le sue prime poesie, Primi albori. Ennio Di Giamberardino nacque a Montorio al Vomano, in via del Forte, il 1° gennaio 1939. Il padre, Lorenzo, era un modesto negoziante e la madre, Rosina Falchini, una casalinga.

I poeti Ennio Di Giamberadino, Maria Luisa Spaziani e Fedele Giorgio

Dopo un periodo trascorso a Perugia, per motivi di studio, tornò a Montorio, dove, a soli 18 anni, mentre ancora frequentava l’Istituto Tecnico di Teramo, esordì con una raccolta di poesie dal titolo Primi albori. Nella prefazione del volumetto, edito dalla Casa Editrice Eco di S. Gabriele, di Isola del Gran Sasso d’Italia, Di Giamberardino affermava che la sua «essenza poetica è come vino nuovo: ha bisogno di tempo per raffinarsi ed addolcirsi»; ed aveva ragione perché quattro anni dopo, alcune sue liriche vennero incluse su Poesia 1961, volume antologico di poesia nazionale, stampato da Villar di Roma. Qualche anno dopo viene pubblicata, arricchita dai disegni del pittore Enrico Accatino la sua prima vera opera: Il segno del torrente (Quadrivio, 1963) con la prefazione del poeta e critico teramano Giammario Sgattoni suo “maestro e guida”.

Alla passione per la poesia il nostro poeta affiancava la professione di insegnante di materie scientifiche. Fu docente alle scuole medie di Montorio e Nerito di Crognaleto, dove conobbe Lola Panepucci, di Bazzano (L’Aquila), anche lei insegnante, che il 10 agosto 1968 sarebbe diventata sua moglie. A Lola dedicò, nel 1966, quando ancora erano fidanzati, Scogli di morena (Ceti), nella cui prefazione Giuseppe Porto sostenne che il poeta montoriese potesse «occupare a buon diritto un posto rilevante nella preziosa e rara schiera degli autentici creatori di poesia». Assunto, successivamente, presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale di Teramo, Ennio Di Giamberardino si stabilì definitivamente nella città aprutina.

Nel 1973, con il poemetto La pensione ottenne la medaglia d’oro del Provveditorato agli Studi di Massa Carrara. Due anni dopo fu la volta di Le ombre (Edigrafital), terza ed ultima opera, dedicata all’unica figlia Carla (attuale segretario comunale di Montorio). Illustrato dal compianto pittore Vincenzo Zanchiello, il libro, come sottolineò Giuseppe Rosato nel Giornale Radio di Pescara (l’odierno Gr di Rai 3 Abruzzo), «porta senza dubbio a maturità quelle intuizioni giovanili e alla liricità di fondo si aggiungono motivi diversi, frutto certamente di un’esperienza meno disincantata». Ennio Di Giamberardino si spense prematuramente la mattina del 28 marzo 1985 presso l’Ospedale Civile “G. Mazzini” di Teramo, aveva 46 anni non ancora compiuti, ed ora riposa nel cimitero del suo paese natale. L’anno successivo alla sua morte, l’Amministrazione comunale di Montorio al Vomano lo omaggiò con la pubblicazione de L’intruso (Deltagrafica): una raccolta di sessantotto poesie inedite, scritte fra il 1975 e 1982, la cui edizione venne curata dagli amici poeti Fedele Giorgio e Giammario Sgattoni, rispettando la stesura completa che il poeta stesso aveva già puntualmente preparato.

L’intruso è un vero e proprio testamento, dove frequentemente ritorna il tema della morte, della consapevolezza tragica della caducità estrema dell’esistenza. Ennio Di Giamberardino si sente stretto «nella brevità dei giorni», percepisce che «la tempesta è vicina» e dopo i suoi «quarant’anni di esilio quaggiù, bruciati nella coscienza di non poter resuscitare il corpo», prega il Signore: «non invecchiare, Dio!» e gli chiede di aprirgli il suo regno perché «l’intruso attende la sua ora» e, quasi in una ipotetica conclusione, rivolge a quell’unica figlia che porta la sua stessa esistenza e che gli è più cara della sua propria vita: «è tutto fanciulla che porti la mia stessa vita, ti aspetterò tra le braccia spalancate del nostro Dio».

La sua Montorio, nel corso degli anni, non lo ha mai dimenticato. L’Associazione culturale “Montorio Nostra”, infatti, il 20 aprile 2001 organizzò una serata in sua memoria presso la Sala civica di piazza Ercole V. Orsini; vi partecipò anche lo stesso Sgattoni, che ne declamò alcune poesie, accompagnato da un quartetto d’archi, del quale faceva parte anche il violoncellista montoriese Graziano Nori. Nell’ambito del “Weekend’Arte” del 2016, Di Giamberardino è stato omaggiato presso il chiostro del convento degli Zoccolanti; l’evento è stato organizzato da Alfonso Di Silvestro, assessore alla Cultura, Francesco Barnabei, giovane poeta ed animatore culturale, Carla Di Giamberardino, figlia del poeta, e moderato dalla giornalista Catia Di Luigi. Inoltre l’attuale Amministrazione comunale, presieduta da Gianni Di Centa, ha intenzione di intitolargli una strada cittadina.

Pietro Serrani

Pubblicato sul quotidiano teramano “La Città” del 23.12.2017

 




Teramo. Notte di San Silvestro: botti e artifizi pirotecnici, ma sempre in sicurezza.

 

 

Il tradizionale utilizzo nella notte di San Silvestro di artifici pirotecnici, può notoriamente determinare – in assenza di accorgimenti e misure precauzionali a tutela della propria e dell’altrui sicurezza, nonché per il benessere degli animali domestici – danni a persone e principi d’incendio che potrebbero assumere carattere distruttivo.

 

Di seguito si riportano le azioni, raccomandate dai Vigili del Fuoco, da attuarsi la notte di Capodanno, laddove non si voglia rinunciare a botti e fuochi d’artificio per festeggiare il nuovo anno:

Botti 2017 FOTO ARCHIVIO 

  1. Precauzioni da adottare
  • rimuovere dai balconi tende, teli di plastica, scope, contenitori di carta o plastica, tappeti, panni stesi e qualsiasi altro materiale combustibile che potrebbero incendiarsi a causa di botti e fuochi d’artificio accesi nelle vicinanze;
  • non indirizzare mai i fuochi verso balconi, finestre, bidoni della spazzatura, auto e addobbi natalizi;
  • Non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o a ridosso di depositi di paglia, di grano, di fienili e di boschi;
  • in caso di vento evitare di sparare quelli a razzo e comunque non lanciarli mai controvento;
  • non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, sui balconi, in prossimità di altre abitazioni, automobili e siti a rischio d’incendio;
  • onde evitare possibili incidenti, i fuochi devono sempre stare a debita distanza dagli spettatori (se posizionati a terra a non meno di 15 metri, se sparati con sistema a razzo, a non meno di 30 m dalla zona di sparo).
  1. modalità di utilizzo

accendere gli artifizi uno alla volta, tenendo gli altri fuochi lontano ed al riparo da eventuali scintille;

– la miccia va accesa allungando il braccio e tenendo il fuoco a distanza dal busto e dal viso;

– non toccare mai botti inesplosi o abbandonati, potrebbero esplodere all’improvviso;

– non acquistare botti e fuochi d’artificio clandestini, malfunzionanti e pericolosi;

– per evitare che le scintille incendino gli abiti, non indossare giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, né indumenti acetati come le tute sportive;

– i fuochi, le cui micce si spengono, non devono essere toccati per almeno 30 minuti. In caso di malfunzionamento o di funzionamento parziale, non verificarne mai le cause accostando il viso  all’oggetto o afferrandolo con le mani. E’ sempre bene evitare la riaccensione dell’artifizio, provvedendo a bagnarlo con acqua prima di rimuoverlo dopo il sopra indicato periodo di tempo;

– una volta finito di sparare i fuochi, occorre vigilare per qualche decina di minuti che le scintille o le braci residue non abbiano innescato materiali combustibili;

  1. b) modalità di conservazione. I fuochi vanno tenuti:

– lontano da fonti di calore, fiamme libere, dall’umidità, da sostanze infiammabili e materiali combustibili;

– in luoghi sicuri e asciutti, riposti in piccole quantità in armadi metallici (e non in legno o in plastica), possibilmente con messa a terra per evitare incendi o il rischio di cariche elettrostatiche;

– evitare di riporre i fuochi in spazio ristretto. Utilizzare sempre spazi ben areati e separati dai luoghi ove sostano persone;

– evitare di trasportare materiale pirotecnico in macchina e, comunque, nell’abitacolo. Mai tenerlo nelle tasche e nelle borse. Usare invece scatole di cartone o sacchetti;

  1. distruzione dei fuochi

la distruzione di artifizi a base di polvere nera, come i fuochi d’artificio, può avvenire per annegamento in acqua, così da sciogliere i sali costituenti la miscela pirotecnica, per un tempo sufficiente e comunque almeno un’ora per i fuochi di libera vendita.

L’operazione è efficace se gli involucri sono di carta o cartone, non è garantita se sono di plastica.

 

Teramo, 29 dicembre 2017




Teramo. Cuore di Seta: La mia storia italiana made in China

 

 

La storia di un generazione di Cinesi in Italia, la storia di un immigrato Cinese, la storia di un artista, il presente che cambia.

Cuore di Seta di Shi Yang Shi

Venerdì 29 Dicembre a Teramo alle ore 18:00 presso la sede dell’”Associazione Culturale Liu Bei” sita in Viale F. Crispi 95, si terrà la presentazione del libro “Cuore di Seta. La mia storia italiana made in China” di Shi Yang Shi, edito Mondadori.

 

Alla presentazione prenderanno parte, oltre all’autore Shi Yang Shi, il presidente dell’associazione ospitante Han Bei Bei che si occuperà della mediazione. Le conversazioni saranno effettuate su tre letture (Ravioli, lavapiatti 12 anni  – studio italiano / riscatto sociale, sentirmi sbagliato lgbt), inoltre verrà fatto un intervento teatrale estratto da ArleChino. Nel corso della presentazione verrà proiettato un video di un intervista fatta da Shi Yang Shi in collaborazione con le Iene.

Cuore di Seta di Shi Yang Shi

Una realtà conosciuta da tutti ma all’ombra degli italiani, un libro che racconta in modo unico ed esemplare i retroscena di una vita da immigrato Cinese in Italia. Il 29 Dicembre a Teramo, Shi Yang Shi ci racconterà di persona della sua convivenza tra le due culture, un connubio che lo rendono davvero una persona speciale.

 

“Per tutto il viaggio me ne restai con la testa appoggiata al sedile. Era la prima volta che volavo, mi facevano male le orecchie, avevo un po’ di nausea, e mi spaventavo ogni volta che l’aereo traballava. Nei pochi momenti che ero sve- glio sbirciavo verso il finestrino alla mia sinistra e inventavo storie coi personaggi che le forme delle nuvole di volta in volta mi suggerivano. Erano nuvole di mían hūatáng, ‘cotone caramella’, lo zucchero filato che spiluccavo, in Cina, fra le bancarelle dei mercatini serali. Era il marzo del 1990 e, a soli undici anni, stavo volando verso Ouzhōu, l’Europa, insieme a Mama, mia madre…” Inizia così l’avventura di Shi Yang Shi in Italia, un mondo sul quale ha spesso fantasticato ma che scoprirà fin da subito molto diverso da come lo aveva immaginato. Dopo un viaggio interminabile, infatti, il piccolo Yang, in Cina studente brillante e figlio unico adorato di genitori benestanti, si ritrova a Milano, senza il padre, costretto a dormire insieme a Mama su giacigli improvvisati nella cucina di una famiglia di conoscenti, alle prese con una lingua di cui non sa nemmeno una parola e circondato da lǎowài, stranieri dagli occhi grandi e naso grosso che si assomigliano un po’ tutti. Tutto per lui è nuovo e difficile, e dopo solo pochi mesi che sembrano però una vita intera, i suoi sogni di bambino si sono già accartocciati l’uno dopo l’altro di fronte alla realtà. A mano a mano che questo accade, lo strappo che la partenza da Jǐnán ha prodotto nel suo giovane cuore di seta avanza, inesorabile e silenzioso. Perché la sua anima è divisa, in bilico, tra la vecchia vita in Cina e la nuova in Yìdàlì, tra vecchie e nuove abitudini, tra la voglia di rispettare la tradizione e la famiglia e il desiderio di affermare se stesso, realizzando i suoi sogni. Come se dentro di lui germogliasse invisibilmente un seme biforcuto, che non sa se svilupparsi verso l’obbedienza o la ribellione. Nel raccontarci i tentativi fatti per raggiungere un equilibrio faticoso quanto delicato, Yang ci trasporta nel suo mondo multicolore di giovane cinese cresciuto in Italia regalandoci una storia che sa essere amara, ma anche divertente e piena di speranza.

 

Shi Yang Shi, nato nel 1979 a Jǐnán, nel Nord della Cina, è arrivato in Italia nel 1990 e dal 2006 è cittadino italiano. Nella sua vita ha fatto mille lavori, dal lavapiatti al venditore ambulante, dal traduttore simultaneo alla Iena in tv, dal mediatore culturale all’attore per cinema e teatro. Nel 2016 si è anche laureato alla Bocconi. Vive a Milano insieme al suo compagno.

 

L’evento è organizzato in collaborazione con “l’Associazione Culturale Liu Bei”. Per informazioni:

Associazione Culturale Liu Bei: Viale Francesco Crispi, 95 64100 – Teramo (TE)

Email: a.c.liu.bei@gmail.com.

Facebook: https://www.facebook.com/associazioneculturaleliubei/




Consegna ufficiale di un defibrillatore all’Istituto Comprensivo di Via Oberdan di Tortoreto lido

L’imprenditore Gabriele Barcaroli dona l’apparecchio salvavita alla sua comunità

Scuola di Via Oberdan – Giovedì, 14 settembre 2017 – ore 11,00

Gabriele Barcaroli

 Tortoreto. Sarà il direttore della Gamma Investigazioni, Gabriele Barcaroli, noto imprenditore tortoretano a consegnare nelle mani della dirigente scolastica, dott.ssa Angela Mancini, il defibrillatore già acquistato e presentato lo scorso 17 settembre all’evento “Rosse nel Borgo – 1° raduno Ferrari città di Tortoreto Borgo Medievale”, saranno presenti anche Giorgio Ripani, Assessore alla Cultura e manifestazioni e Massimo Figliola, Consigliere comunale con delega alle politiche sociali. La consegna ufficiale si svolgerà presso l’Istituto Comprensivo di Via Oberdan, 18 a Tortoreto lido alla presenza dell’organigramma scolastico e della stampa: giovedì 14 dicembre 2017 – ore 11,00.

Gabriele Barcaroli




Discarica di Atri, eliminato il previsto ampliamento 

Mario Mazzocca

 




ROMA. TERREMOTO: ALLA CAMERA CONCERTO ALLIEVI CONSERVATORIO TERAMO PER RICOSTRUZIONE. VIA LIBERA A FINANZIAMENTI ENTRO NATALE.  

 

12 Dicembre 2017 –  Più di quaranta giovani musicisti, allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Braga “ di Teramo,  hanno suonato oggi nella sala della Regina ospiti della Camera dei Deputati per richiamare la politica alla necessità di un intervento ricostruttivo del prestigioso Conservatorio distrutto dal terremoto. Promotori dell’evento Raffaello Vignali, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati , e Paolo Tancredi, capogruppo di AP in Commissione Bilancio della Camera. Presente all’evento anche la sottosegretaria Paola de Micheli, commissaria straordinaria del Governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto, e Mons. Lorenzo Leuzzi, nuovo vescovo di Teramo.

“Questo concerto, – ha affermato Raffaello Vignali, – è un appello degli allievi e dei docenti alle istituzioni, è la richiesta alla politica di una risposta concreta nei confronti del loro impegno di studenti e di musicisti. L’attuale inagibilità del Conservatorio di Teramo è una doppia ferita che non possiamo più ignorare: una ferita alla nostra identità culturale e al nostro patrimonio musicale, ma anche un vulnus alla possibilità per i territori colpiti di reagire attraverso le eccellenze che li rappresentano. Suonare insieme vuol dire saper stare insieme e lavorare a un risultato comune. La musica è un formidabile strumento di coesione sociale e sta a noi garantire le istituzioni preposte alla sua educazione”.

“Da più di cento anni il Conservatorio di Teramo – ha dichiarato Paolo Tancredi – è  una delle espressioni più nobili del patrimonio culturale abruzzese, come dimostrano i tanti talenti che oggihanno suonato per noi. Il loro è un omaggio orgoglioso alla terra a cui appartengono, ma anche un richiamo alla responsabilità per tutti noi che rappresentiamo le istituzioni e che abbiamo il dovere di prestare ascolto e soluzioni concrete ai profondi disagi di chi è stato colpito dal terremoto. Abbiamo qui con noi studenti e docenti che portano avanti il loro impegno in luoghi provvisori, con la pazienza che solo la grande passione sa garantire. Sta a noi ridare a questa passione la giusta cornice e le giuste condizioni per esprimersi e crescere”.

“Il conservatorio di Teramo – ha affermato il Sottosegretario De Micheli – rappresenta un patrimonio culturale e artistico straordinario. Si inserisce fra quei progetti di ricostruzione post sisma fondamentali per la ripartenza sociale dei territori del cratere. Fin dalla mia nomina a Commissaria Straordinaria ho creduto che queste terre potranno rimettersi in moto se a rigenerarsi sarà anzitutto il tessuto sociale di quei luoghi. E per ritrovarsi le persone hanno bisogno di luoghi di incontro, oltre che di case. Su questo – ha proseguito – l’impegno mio e del Governo è massimo. In pochissimo tempo, da quando ho assunto questo incarico così gravoso e del quale sento forte il peso della responsabilità, abbiamo chiuso un pacchetto di norme che sbloccano alcuni nodi che prima rallentavano la ricostruzione. Su questa eccellenza che è il conservatorio di Teramo, in particolare, posso dire – ha concluso – che sarà inserito nel prossimo piano delle opere pubbliche, piano che prevede 1 miliardo di euro di finanziamenti per la ricostruzione e che approveremo entro Natale”.

CAMERA DEPUTATI ROMA




Teramo. Mostra di arti visive “Ester sono io”, dal 12 al 20 dicembre presso l’Università di Teramo

Approda all’Università di Teramo la mostra itinerante di arti visive “Ester sono io”, ispirata alla dottoressa Ester Pasqualoni, uccisa da uno stalker il 21 giugno scorso nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Omero, dove la professionista lavorava.

ESTER SONO IO

15 gli artisti che, attraverso le loro opere, racconteranno la violenza sulle donne in tutte le sue sfaccettature e una serie di associazioni che intendono raccogliere la loro attività per iniziative in sinergia, costituendo una rete che possa più incisivamente contrastare il problema e affrontarlo dai diversi punti di vista.

Dal 12 al 20 dicembre prossimi, quindi, nei locali dell’Ateneo teramano, si darà voce alle donne denunciando la violenza attraverso un “veicolo di bellezza, quella bellezza che ognuno di noi dovrebbe esporre come risposta all’orrore della violenza”, afferma Anna Di Donatantonio, curatrice dell’evento e coordinatrice del gruppo di associazioni “Ester sono io” che, con l’Associazione Altan per le arti visive e in collaborazione con l’Università ha organizzato la mostra. Tra gli artisti parteciperanno anche il pittore Paolo Foglia, premio Borsellino 2017 e il video maker Ivan D’Antonio, Ambassador Europeo per Canon che, lunedì 18 dicembre, alle ore 11.00, presenterà il il video “Il vento” del Management del dolore Post Operatorio, premiato come miglior videoclip italiano del 2017.

Ester sono io non è più solo una mostra – dice Anna Di Donatantonio – ma è diventato un gruppo, una community di persone, idee, intelligenze, aperto a chiunque voglia impegnarsi nel contrasto a questo fenomeno che sta raggiungendo dati allarmanti. L’incontro con l’Ateneo di Teramo, che ospiterà la quarta tappa della mostra, rappresenta per noi un momento di fondamentale importanza, nel dare spessore culturale alla nostra iniziativa e al fine di una futura collaborazione che possa incontrare nei giovani gli interlocutori principali”.

 

La mostra sarà inaugurata, presso l’Aula Tesi dell’Università di Teramo, martedì 12 dicembre alle ore 16 e rimarrà esposta fino a mercoledì 20 dicembre, negli orari di apertura dell’Ateneo.

 

In esposizione le opere di: Alessandra Gargano, Antonio Pigliacelli, Anamaria Draghici, Chiara Pesci, Erika Scorrano, Fabio Martinelli, Gaia Di Loreto, Leonardo Marini, Mario Quartapelle, Matteo La Penna, Sara Savini, Valentina Firmani, Walter Massimi, Yuri Tomassini e i già citati Paolo Foglia e Ivan D’Antonio.

 

La “rete” di associazioni comprende: Amnesty International Teramo, Cittadinanza attiva, Ass. Francesco De Finis onlus, Ass. Thana, Ass. Zerorifiuti Abruzzo, AssoRose, le Commissioni Pari Opportunità di Giulianova, Roseto e Pineto, il gruppo facebook “Il Tinello Letterario”.

 




Giulianova. I Calcio camp dei galattici arriva a Giulianova. Lunedì 11 dicembre la presentazione

Doppia presentazione pubblica l’11 e 12 dicembre 2017

a Giulianova e Castelnuovo al Vomano

Il camp si svolgerà a Giulianova dal 25 al 29 Giugno 2018

REAL MADRID

Giulianova. La Goalden FC, in collaborazione con Calcio Giulianova, Piccoli Giallorossi, Cologna Calcio, ASD Valle del Vomano e con il Patrocinio del Comune di Giulianova, organizza il Clinic della più famosa Scuola di Calcio al mondo, allenamenti secondo le linee guida dell’Accademia giovanile del Real Madrid, dove verranno utilizzate moderne metodologie di formazione con materiali di ultima generazione e con tecnici altamente qualificati. La presentazione dell’evento, con la partecipazione del Responsabile del Real Madrid Italia, Mr. Marco Montressor, si terrà in due date: lunedì, 11 Dicembre 2017, presso la “Sala Buozzi” di Giulianova dalle 20:30 e martedì, 12 Dicembre 2017, presso il “Polifunzionale” di Castelnuovo al Vomano dalle 20:30. Il camp si svolgerà a Giulianova dal 25 al 29 Giugno 2018 ed è rivolto a tutti gli atleti dai 7 ai 15 anni, i migliori partecipanti avranno la possibilità di qualificarsi per lo stage di Milano che darà l’opportunità di giocarsi il “Tryouts” per il provino finale che si terrà direttamente nel tempio del calcio mondiale, il Santiago Bernabèu. Sul sito web www.goalden.it sarà possibile scaricare la scheda di adesione per il Clinic, le iscrizioni si riterranno chiuse al raggiungimento massimo di 96 atleti.

Per info: Pagina Facebook https://www.facebook.com/GoaldenEmozioniInCampo e

Sito Web www.goalden.it

Logo Clinic Real Madrid




Teramo. Alfredo Celli espone dal 15 dicembre al 15 gennaio 2018, Sala Ipogeo