Sant’Atto. I residenti stanchi di essere abbandonati dalle istituzioni

Chiediamo a nome di tutti i residenti santattesi, viste le ultimi tragiche
vicende avvenute nella serata di lunedì, un intervento immediato da parte
del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. L’incendio appena verificatosi
è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’area industriale
in questione è dimenticata sotto tutti i punti di vista con problemi
sanitari e logistici molto gravi ormai da anni;

Incendio del 26 giugno 2017 Sant’Atto

rifiuti abbandonati,
illuminazione e sicurezza stradale sono ormai problemi cronici di questa
zona, abitata da molte famiglie e frequentata da molti lavoratori.
Per quanto sopra premesso si chiede al Sindaco una visita urgente a S.Atto
Piane, un sopralluogo approfondito per rassicurare i residenti e
soprattutto notizie certe, date certe ed una presa di posizione forte,
chiara ed immediata per sollecitare in brevissimo tempo tutti gli organi
preposti al controllo sanitario per la tutela dei cittadini e alla
risoluzione dei problemi sopracitati.

Il Presidente
Valerio Pelusi




Sant’Atto – Teramo. Vasto incendio nel nucleo industriale

Sant’Atto (Teramo). Pochi minuti fa si è sviluppato un vasto incendio che interessano i capannoni dell’azienda di Sant’Atto. Sul posto i Vigili del Fuoco di Teramo con numerose autobotti. 

Stasera una squadra dei vigili del fuoco del comando di Teramo è stata impegnata per spegnere un incendio di sterpaglie in contrada Carapollo.
Durante la fase di completamento dello spegnimento, è giunta alla centrale operativa 115 una richiesta di intervento per un vasto incendio che sta interessando lo stabilimento produttivo, in località Sant’Atto di Teramo. L’incendio sta avvolgendo un capannone della superficie di circa 6.000 metri quadrati e sta impegnando diverse squadre dei vigili del fuoco che, con tutti i mezzi e attrezzature necessari, sta operando per spegnere l’incendio, che in questo momento è ancora in atto.
Seguiranno aggiornamenti. Fonte centro documentale dei Vigili del Fuoco di Teramo per www.giulianovanews.it

Alleghiamo foto giunte dalla redazione e dai vari social – Comitato di Frazione Sant’Atto – TERAMO

L'immagine può contenere: notte, cielo e spazio all'aperto
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Teramo. Incontro “DUBAI – EXPO 2020 –  Gli Emirati Arabi Uniti, quali opportunità per le Imprese locali. Aspetti positivi e criticità”.

 

                 

 

Martedi 27 giugno dalle ore 16,15 è in programma presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Teramo, un incontro di approfondimento sulle opportunità economico/commerciali offerte dagli Emirati Arabi Uniti, alla luce anche del prossimo “DUBAI – EXPO 2020”

Interverranno il Dr. Mauro Marzocchi –  Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti e l’Avv. Barbara Marchetti –  Italian Representative della stessa Camera.




Martinsicuro. VAGNONI: “UN GRAZIE DI CUORE A QUANTI CI HANNO SOSTENUTO. CI IMPEGNEREMO DA SUBITO PER IL BENE DELLA NOSTRA CITTA’”

 

 

Siamo felicissimi per questo importante risultato raggiunto e vogliamo ringraziare, di vero cuore, tutti i cittadini di Martinsicuro e Villa Rosa per il sostegno e la fiducia che ci hanno accordato. Voglio dire grazie ai candidati, alle liste e agli amici che mi hanno sostenuto, con forza e convinzione, in questi mesi: abbiamo lavorato insieme condividendo un obiettivo comune, quello di far ripartire, di far rinascere la nostra Città ed il nostro territorio, non posso quindi che dedicare a ognuno di loro questo importante successo che è di tutti, nessuno escluso, perché noi siamo una squadra” dichiara il neo eletto Sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni. “Permettetemi poi una dedica alla mia famiglia che mi è stata vicina, a mia moglie, ai miei genitori e ad una persona speciale che non c’è più, il mio amico Gianfilippo Vallese che è venuto a mancare alcune settimane fa e che avrebbe voluto essere qui, oggi, a festeggiare con noi questo successo”.

 

Dai prossimi giorni ci metteremo a lavoro per permettere al nostro territorio di voltare pagina e posso assicurare, sin da ora, l’impegno presente e costante di tutta la squadra per il bene di Martinsicuro, auspicando che in Consiglio Comunale si possano superare, per il bene della collettività, certi toni aspri che sono emersi in questi mesi di campagna elettorale. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di dare nuova luce alla nostra splendida Città” conclude il primo cittadino, Massimo Vagnoni.




Roseto. “PROGRAMMA DISATTESO, GIUNTA LENTA E AUMENTO DELLE TASSE”: L’AMARO BILANCIO DI CASA CIVICA ROSETO 

 

DOPO UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE DI GIROLAMO

 

CASA CIVICA

Ancora fermi il Pan per il Borsacchio e il Piano Regolatore, al palo anche i consigli di quartiere insieme a manutenzione e cura del territorio

 

Roseto degli Abruzzi, 26 giugno 2017 – “Un anno dopo l’insediamento dell’amministrazione Di Girolamo ci troviamo a tracciare un bilancio amaro per i rosetani e per Roseto: il programma elettorale è stato completamente disatteso, nessuna azione incisiva è stata messa in campo, la giunta è lenta e la città è bloccata alla stessa situazione di un anno fa, Roseto è abbandonata a sé stessa, viene trascurata anche la più semplice manutenzione del territorio. Altro che pulita, curata e sicura, come recitava lo slogan elettorale del Pd: Roseto è solo la seconda città più tassata in Abruzzo”. È questo il bilancio del primo anno dell’amministrazione di Roseto degli Abruzzi guidata da Sabatino Di Girolamo fatto oggidal gruppo Casa Civica Roseto con Mario Nugnes e Angelo Marcone, consiglieri comunali di Casa Civica Roseto, Gabriella Recchiuti e Flaviano De Vincentiis, segretario e presidente di Casa Civica Roseto e Giovanni Proti, membro della segreteria comunale di Casa Civica e segretario provinciale del Psi.

“Un anno dopo ci troviamo a fare un bilancio purtroppo amaro: i punti centrali del programma di Di Girolamo, che ci avevano anche portato ad appoggiare il sindaco al secondo turno, sono stati completamente ignorati. Di rilievo, purtroppo, c’è stato solo l’aumento delle tasse” ha spiegato Gabriella Recchiuti, segretario comunale di Casa Civica Roseto “stiamo ancora aspettando l’adozione del Piano di assetto naturalistico della riserva del Borsacchio che doveva arrivare entro i primi 100 giorni, stiamo ancora aspettando il nuovo Piano regolatore che permetta alla città di svilupparsi, stiamo ancora aspettando l’istituzione dei consigli di quartiere, stiamo ancora aspettando delle politiche che sostengano davvero il turismo. L’unico progetto degno di nota che è stato portato in città è il piano di recupero di Villa Clemente per farne un teatro e uno spazio culturale, progetto frutto dell’interessamento dell’onorevole Giulio Sottanelli. Anche in questo caso stiamo ancora aspettando che l’amministrazione dia concretezza all’idea e agli strumenti forniti”.

“La scarsa presenza del sindaco in Comune è segnale di qualcosa che non funziona, non c’è stata volontà di coinvolgere l’opposizione in maniera costruttiva e la città ne paga le conseguenze” ha aggiunto Flaviano De Vincentiis, presidente di Casa Civica Roseto “purtroppo questa amministrazione è diretta da una regia esterna che la tiene ostaggio e non lavora per il bene della città”. “Il Pd rosetano non è libero di agire ed è autoreferenziale, si avvita su se stesso ed è scollegato dalle esigenze dei cittadini” ha sottolineato Giovanni Proti “è difficile trovare qualcosa che funzioni oggi a Roseto, è stato un anno di disastri, questa amministrazione è arrogante e inesistente, non c’è una sola cosa che ha funzionato e lo dimostra il cartellone estivo dove non ci sono eventi di rilievo promossi dall’amministrazione. Il paradosso è che oggi i cittadini iniziano a rimpiangere l’amministrazione precedente e questo dice tutto dell’agire attuale”.

A tracciare un bilancio di quanto fatto in consiglio comunale dal gruppo Casa Civica Roseto è stato il consigliere Angelo Marcone: “Abbiamo portato all’attenzione del consiglio tante proposte ma abbiamo riscontrato quasi sempre un atteggiamento di chiusura, come per la mozione sulla riduzione del 10% delle indennità di giunta e per intercettare i 10 milioni del Masterplan rifiutati dal Comune di Teramo. La cosa più grave è stato l’aumento indiscriminato della tassazione, con l’aumento della Tari fino al 40%, l’aumento dei buoni pasto per le mense scolastiche, fino al 56% in più, l’aumento del costo delle colonie per anziani fino al 40%, misura che ha quasi azzerato le richieste dei cittadini”.

Secondo il consigliere di Casa Civica Mario Nugnes ciò che ha caratterizzato questo ultimo anno è la lentezza dell’azione amministrativa. “Oggi la buona politica deve essere rapida, i fondi sono pochi e vanno intercettati con velocità e competenza, niente di tutto ciò sta succedendo a Roseto” ha spiegato Nugnes “voglio parlare in particolare del sociale che è un tema che non viene neanche inserito nell’agenda del Comune, se ne parla solo per pochi giorni e in modo opportunistica e strumentale quando, ad esempio, i giovani rischiano la vita per un abuso di alcool. Che cosa intendono fare Di Girolamo e l’assessore al Sociale Di Bartolomeo dopo il fallimento dell’Unione dei Comuni per l’attuazione delle politiche sociali? Cosa si intende fare per gli adolescenti di questa città che sono la fascia più a rischio? Io credo che si debba aprire un tavolo di confronto serio sui servizi sociali anche perché c’è grande preoccupazione da parte degli operatori che gestiscono i servizi, alcuni di questi sono in scadenza e c’è il rischio che siano costretti a riconsegnarli perché non riescono più a sostenerne i costi. Le spese, purtroppo, le pagheranno le famiglie, i disabili e i più deb




Teramo- Il Nuovo Presidente Prov.le CNA Teramo è Bernardo Sofia

CONNESSI AL CAMBIAMENTO

 ASSEMBLEA ELETTIVA 2017 DEGLI ORGANI PROVINCIALI DELLA CNA DI TERAMO:

 

 

Nel pomeriggio di Sabato 24 giugno si è svolta a Teramo l’Assemblea Territoriale CNA Prov.le per il rinnovo delle cariche che ha visto l’elezione del Nuovo Presidente Bernardo Sofia. L’Assemblea ha salutato il Presidente uscente Gianfredo De Santis con riconoscenza per la dedizione, la determinazione e la saggezza con cui ha affrontato questi ultimi otto anni di mandato sul territorio teramano.

Presidente Provinciale CNA è stato eletto all’unanimità  Bernardo Sofia.

Il nuovo Presidente è nato a Teramo 44 anni fa, insieme al padre ad altre 3 persone, ha costituito nel 1992 la società S.M.A. (Società Modellisti Abruzzesi), poi trasformata nel 94 in Nuova S.M.A. s.r.l., importante realtà imprenditoriale teramana che, dopo quasi 25 anni di attività nel settore della modelleria ceramica sanitaria, vanta nel suo “cachet” i più grandi produttori al mondo della ceramica sanitaria. Queste a caldo le parole da Presidente: “Tantissimi pensieri, parole, espressioni, ma la principale è GRAZIE! Grazie a tutta la CNA di Teramo, e dico tutta dal primo all’ultimo nome che mi ha dato questa fantastica opportunità, ARDUA in questo momento delicato e prezioso per tutto il nostro territorio. Grazie agli Amici, Parenti, Istituzioni e Colleghi che hanno  trovato  parole piene di soddisfazione e di felicità per voi e per me. Alla mia famiglia e la mia seconda famiglia la Nuova S.M.A., che insieme mi hanno guidato ad avere questa opportunità. Ora inizia il momento più interessante e come dico sempre “dobbiamo essere pragmatici e operativi”!

Accanto a lui sono stati eletti quali componenti della Presidenza: LABRECCIOSA FRANCA, MARTINELLI ALFREDO, RUBINI TITO, TIMOTEO ALESSIO, NORI AMALIA, GIUSEPPE CARGINI. INVITATI permanenti: Gabriele MARRANGONI, Andrea CICIONI, Alessandro GIORGINI.

 

Rinnovata anche la squadra della Direzione e questi sono i membri designati:

BATTESTINI MARCO, BOSICA TINA, CALABRESE VALERIA, CARGINI GIUSEPPE, CELLINI GIANFRANCO, CIANETTI CARLO, CICIONI ANDREA, COPELLI MAURO, DE SANTIS GIANFREDO, DI GIUSEPPE ELVIRA, DI GREGORIO ILEANA, DI MICHELE GIOVANNI, DI PANCRAZIO VITTORIO, DI PAOLO COSTANTINO, DI VENTURA RENATO, FALONE EMIDIO, FLOCCO FILIPPO, FLORA’ ARMANDO, GATTI MAURO, GENTILE AURELIO, GIORGINI ALESSANDRO, GIOSIA MARCO, LABBRECCIOSA FRANCA, LAMBERTI IVANO, LAUDADIO ALESSIO, LUCA MASSETTI, LUCCI ANGELO, MALVONE AURELIO, MAROZZI MAURIZIO, MARRANGONI GABRIELE, MARTINELLI ALFREDO, MUZII VALENTINA, NORI AMALIA, PACI SILVANO, PACINELLI FABRIZIO, PALANDRANI FRANCESCO, PAPPAGALLO CLAUDIO, PEDICONE GAETANO, PEDICONE VINCENZO, PETRINI ATTILIO, POMPONI GERARDO, PULIMANTI ROBERTO, RANALLI DANIELE, RIPANI CARLA, RUBINI TITO, RUGGIERI GABRIELE, RUPILLI SUSANNA, SIENA MASSIMO, SIMONETTI ANTONIO, SIMONETTI GIOVANNI, SOFIA BERNARDO, SORDINI MASSIMO, SPINELLO GIANNICOLA, TASSONI PIERLUIGI, TIMOTEO ALESSIO, VALENTINI DOMENICO.

La Direzione appena eletta ha confermato all’unanimità come Direttore Generale Gloriano Lanciotti.

Il Presidente uscente Gianfredo De Santis è stato eletto per acclamazione come Presidente Onorario.

 

La CNA di Teramo ha accompagnato l’Assemblea con un tavolo di riflessione sulla “Rinascita del territorio dopo il terremoto” a cui hanno dato il proprio contributo l’Assessore Reg.le Dino Pepe, il Presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino, Il Rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Giustino Vallese, il Direttore dell’Ufficio Ricostruzione di Teramo Marcello D’Alberto ed il Direttore Reg.le CNA Graziano Di Costanzo; ha moderato per noi il dibattito la Giornalista Antonella Formisani.




Giulianova. Fiaccolata per ricordare la dott.ssa Ester Pasqualoni

Ester . Roseto




MONTORIO AL VOMANO. Editoria: “LI PENDÈCHE” di DILVA PANZONE

 

 

La sera di giovedì scorso, nel chiostro del convento degli Zoccolanti di Montorio al Vomano, è stato presentato l’interessante volumetto Li Pendèche (Le Botteghe). Storia delle attività commerciali ed artigianali di Montorio al Vomano (Sigmastudio Comunicazioni). All’appuntamento oltre all’autrice Dilva Panzone, docente di Lettere (in pensione) erano presenti Gianni Di Centa, sindaco di Montorio, Rita Pigliacelli, insegnante anche lei di materie letterarie e la giornalista Catia Di Luigi, in veste di moderatrice.

Dopo le Lotte sindacali a Montorio e nella Valle del Vomano – anni 1945-1951 (Comune di Montorio al Vomano, 2012) e La cucina tipica di Montorio al Vomano – Tra usanze e tradizioni (stampato più volte in diverse edizioni), questo è il terzo lavoro curato dalla Dilva Panzone.

La nascita di questa pubblicazione ha preso le mosse quasi per caso nell’aprile del 2000 con un interessante articolo pubblicato su La Piazza (periodico edito da Radio Centrale di Montorio), nel quale Dilva Panzone, con l’aiuto dei suoi alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale “Pascal” (Sezione distaccata di Montorio al Vomano), proponeva un’interessante analisi sugli esercizi commerciali locali degli anni 50 a confronto con quelli rimasti all’inizio del terzo millennio. Successivamente ha condotto ulteriori ricerche che l’hanno portata ad integrare e approfondire sempre di più l’argomento inizialmente analizzato nell’articolo. Nel frattempo, sui social era nato l’Archivio

Fotografico Montoriese (8 dicembre 2012), curato da un altro verace montoriese, Sandro Di Donatantonio, grafico per lavoro e fotografo per passione, il quale ha costituito un vero e proprio «cassetto virtuale dove custodire – come ha avuto modo di spiegare – cartoline e foto rare ed inedite della bella cittadina della Val Vomano». Quindi il gioco era fatto, alla Panzone non rimaneva altro che “attingere” a piene mani da questo ricchissimo bacino fotografico e scegliere cartoline e foto che facessero da corredo alle proprie ricerche.

Li Pendèche può avere anche un’altra chiave di lettura. Da anni il nostro territorio, non solo quello di Montorio, soffre di una profonda crisi economica, già prima che il terremoto aggravasse ulteriormente la situazione. L’ex insegnante di Lettere, ha voluto perciò offrire alla sua comunità un pezzo di storia di un paese, dove fervevano tante attività artigianali e commerciali. Icona di questa epoca era appunto la pendèche, ossia la bottega, che era sia luogo di vendita che quello in cui si fabbricavano manufatti di ogni genere. La sua funzione però andava oltre: era il punto di sosta o di aggregazione, dove si “accoglievano” varie categorie di persone. Qui s’imbastivano discorsi e conversazioni di vario tipo, politici e culturali; si preparavano burle a spese dei più ingenui, si commentavano fatti e misfatti non solo del paese; non mancavano i pettegolezzi. Era anche il posto dove – dopo una faticosa giornata di lavoro – si consumava “il tappo” serale con un bicchiere di vino e un pezzo di pane e “sardella” per scaricare le tensioni. Infine nelle pendèche forse è nato e si è alimentato lo Stù, il tipico gioco di carte motoriese e (con diverse regole) camplese, molto praticato da bottegai ed artigiani.

Il libro non vuole essere un laudator temporis acti (lodatore del tempo passato), né ha un intento polemico, perché l’autrice pensa che le analisi competano ad altri. Per parte sua, vuole tramandare la memoria di un mondo, «non sappiamo se migliore o peggiore – ha affermato – ma era quello in cui tante generazioni sono vissute e che forse rimpiangono”. La perdita della memoria è anche quella dell’identità, per cui questo libro vuole fortemente contribuire a tenere viva quella di Montorio al Vomano.

Oltre alla topografia delle attività commerciali ed artigianali e delle imprese varie del paese, nel testo si trova il racconto delle “eccellenze”: la centralina elettrica, inaugurata nel 1899, che diede a Montorio l’illuminazione pubblica, quasi un primato per l’epoca; il mattatoio e la tradizione dell’ottima carne esportata  oltre regione, tanto che un montoriese – l’indimenticato Ercole Valle –  per più di dieci anni fu presidente nazionale dei commercianti di carne e di bestiame, con un proprio ufficio a Roma; nel 1948 un altro compaesano, Rodolfo Patriarca, meccanico,  costruì una vettura da corsa – la Patriarca 750 –  che nel 1949 gli fruttò il titolo italiano della classe “750 sport”; la Processione del Carnevale Morto celebrato la sera del Mercoledì delle Ceneri (probabilmente cosa unica nel resto dell’Italia); l’ultracentenaria Banda “Città di Montorio” e via di seguito.

Un capitolo è dedicato al dialetto, elemento importantissimo nel tessuto paesano da cui non si può prescindere per comprendere la storia di Montorio. C’è anche una poesia in vernacolo di Manlio Patriarca, autore di diversi studi sul dialetto montoriese, tra i quali un vocabolario composto da 20.280 lemmi, 314 voci tecniche e 1.671 idiomatismi.

L’opera si chiude con un’appendice che presenta elenchi delle attività del 1923-1935-1956-1957, che costituiscono un argomento di comparazione, con quelli forniti successivamente dalla Panzone.

Il racconto è condito con innumerevoli foto d’epoca, forniti dal citato archivio di Sandro Di Donatantonio, che testimoniano ritmi di vita, rapporti e valori completamente diversi da oggi, ma che creano emozioni, tenerezza e qualche rimpianto per il tempo che fu. Il libro vuol essere, come ha detto Dilva Panzone, un atto d’amore verso il proprio paese in cui è nata e vissuta.

La pubblicazione non è in vendita e la raccolta fondi è destinata all’acquisto di strutture di emergenza, da donare all’Amministrazione Comunale di Montorio al Vomano.

Pietro Serrani

Pubblicato sul quotidiano teramano “La Città” del 25.06.2017

 

 

 

Allegati:

Corso. G. Valentini (foto d’epoca)

Copertina del libro

Da sx a dx: Rita Pigliacelli, Dilva Panzone, Catia Di Luigi e Gianni Di Centa

 




Sant’Omero. Désirée Del Giovine sul femminicidio: un silenzio assordante da parte delle nostre istituzioni.

Alla luce del recente drammatico Femminicidio che ha colpito la nostra provincia di Teramo, con la barbara uccisione della Dott. ssa Ester Pasqualoni, Oncologa dell’ospedale di S.Omero, il mio cordoglio da collega, alla famiglia , in particolare ai figli , orfani per femminicidio.

foto Congresso Del Giovine 2

Come ex presidente della Cpo provinciale e come esponente delle donne:  Le Leonesse in Direzione Italia,il partito di Raffaele Fitto, mi faccio e vi faccio due domande.
Primo : riscontro un silenzio mediatico da parte delle colleghe con incarichi istituzionali, che dovrebbero occuparsi in primis di questi  tristi eventi.

La lotta contro la violenza di genere é l’impegno più importante da portare avanti dalle Cpo regionali, provinciali e comunali. Così come da tutte le Istituzioni e le forze dell’ordine preposte a tutela delle donne che subiscono ogni giorno soprusi psicologici e fisici.
Il reato di stalking è stato introdotto nel 2009 e oltre 51.079 furono le denunce effettuate lo stesso anno.
Il testo dell’articolo 612 bis del codice penale recita così: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque reiteratamente, con qualunque mezzo, minaccia o molesta taluno in modo tale da infliggergli un grave disagio psichico ovvero da determinare un giustificato timore per la sicurezza personale propria o di una persona vicina o comunque da pregiudicare in maniera rilevante il suo modo di vivere, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da sei mesi a quattro anni”.
In seguito ai molteplici fatti di cronaca, 33 donne uccise dall’ inizio dell’anno, non è il caso che questo strumento legislativo venga modificato e reso più efficace, messo in pratica ?
Secondo :mi rivolgo alla Presidenza della mia Regione Abruzzo, alla giunta e a tutto il consiglio regionale.
Perché ad oltre sei mesi dalla pubblicazione dell’elenco delle  ammesse a partecipare al rinnovo della Cpo regionale Abruzzo, (determinazione dirigenziale n. 3/AL/AIE del 2.2.2017), dopo che varie volte é stato portata all ‘odg,la nomina, ancora non abbiamo la nuova Cpo regionale Abruzzo?
Cosa si nasconde dietro questo grave e direi insensibile ritardo?
Non dico che la Commissione pari opportunità in Regione possa risolvere il problema della violenza di genere, ma sicuramente potrebbe dare un impulso più forte nel sensibilizzare le coscienze, le Istituzioni e le forze dell’ordine, i cittadini, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari. Ovvero piu’ risorse ai centri antiviolenza , l’istituzione di un pool di specialisti , dei percorsi sistematici informativi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Nulla deve essere lasciato di intentato.
Bisogna pensare che siamo sempre la Regione che non “ama le donne”, del resto nella giunta regionale , abbiamo una sola donna. Oppure la politica deve fare bene i suoi conti.. Pure per assegnare queste cariche?! Senza considerare le reali competenze e capacita’ delle donne da nominare ?
Il silenzio generale  è pesante anche in questo caso.

Insieme con piu’ forza e determinazione diciamo : Stop al Femminicidio.

Dott.ssa Désirée Del Giovine




Pietrastretta di Torricella. I Vigili del Fuoco e un gruppo di ciclisti salvano un puledro.

Intensa mattinata di lavoro per una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Teramo. Tutto è iniziato quando un gruppo di ciclisti in mountain bike, percorrendo la strada sterrata in località Pietrastretta nel comune di Torricella, notava una cavalla lasciata libera, che con il movimento della testa indicava un tombino. Appena i ciclisti si affacciavano sul bordo del profondo tombino, notavano al suo interno un puledro di pochi giorni di vita che vi era caduto dentro e avvertivano immediatamente la centrale operativa 115. Appena la squadra giungeva sul posto, un vigile del fuoco si calava all’interno del tombino con l’ausilio di una scala e una volta raggiunto il puledro, con l’aiuto dei colleghi, riusciva a portarlo all’esterno in buone condizioni fisiche.
Appena liberato il puledro si ricongiungeva con la madre e insieme si allontanavano raggiungendo il bosco circostante.
Appena concluso l’intervento, alla centrale operativa dei vigili del fuoco, giungeva un’altra richiesta di soccorso per dei motociclisti in difficoltà, sempre in località Pietrastretta. La squadra, già presente sul posto, raggiungeva con un fuoristrada il luogo dove i motociclisti, con le moto in panne, si erano fermati lungo uno stretto tracciato all’interno del bosco, andando in difficoltà a causa dell’alta temperatura e della mancanza di acqua da bere.
Uno dei due motociclisti era riuscito a raggiungere la strada sterrata, mentre l’altro aveva accusato un malore, a causa di un colpo di calore e veniva recuperato con il fuoristrada dei vigili del fuoco.
Sul posto giungeva anche un’autoambulanza con personale della CRI che prestava le prime cure al motociclista e lo trasportava, in via precauzionale, al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Teramo, dove veniva sottoposto ad alcuni accertamenti, al termine dei quali veniva subito dimesso. Fonte centro documentale dei Vigili del Fuoco di Teramo per www.giulianovanews.it

Si precisa che i motociclisti stavano effettuando un’escursione fuori strada con moto da cross,
su uno stretto percorso sterrato che ha inizio dalla Valle degli Scoiattoli, sopra Roiano di Campli e termina in prossimità di Pietrastretta, nel comune di Torricella Sicura

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