SERVIZIO CIVILE IN CROCE ROSSA, 9 POSTI DISPONIBILI NELLE SEDI DEL COMITATO DI TERAMO

Un’opportunità per i giovani tra i 18 e i 28 anni: scadenza il 10 febbraio alle ore 14 TERAMO – Sono 9 i posti disponibili per il servizio civile in Croce Rossa Italiana nelle sedi del Comitato di Teramo, nell’ambito del nuovo bando pubblicato nei giorni scorsi. Possono partecipare tutti i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che desiderano fare un’esperienza formativa e di crescita nel mondo del volontariato. C’è tempo fino alle ore 14 di venerdì 10 febbraio 2023 per presentare domanda esclusivamente online attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it accedendo con le proprie credenziali SPID. Attraverso il sistema di ricerca suddiviso con filtri, sarà possibile trovare il progetto a cui si è interessati. Sono due i progetti che coinvolgono il Comitato di Teramo: “Assistenza sanitaria per tutti nel Sud Italia” (Codice del progetto: PTCSU0022422012638NMTX) e “Protezione civile e salute nel Sud Italia” (Codice del progetto: PTCSU0022422012632NMTX). Entrambe le iniziative si realizzeranno tra il 2023 e il 2024 e avranno una durata compresa tra gli 8 e i 12 mesi. Sarà possibile svolgere il servizio civile nelle sedi di Teramo e Basciano. Dopo un periodo di formazione, i giovani selezionati, ai quali sarà riconosciuto un assegno mensile di 444,30 euro, affiancheranno i volontari del Comitato di Teramo nelle molteplici attività svolte sul territorio. Per ulteriori informazioni è possibile mandare una mail a info@criteramo.it




ROSETO DEGLI ABRUZZI. CONTRASTO ALLE ATTIVITA’ DI BRACCONAGGIO DEI CARABINIERI FORESTALI SEQUESTRATI AD UN CACCIATORE ESEMPLARI DI AVIFAUNA SELVATICA DETENUTI ILLEGALMENTE

 

Roseto degli Abruzzi (TE), 27 dicembre 2022 – Militari della Stazione Carabinieri Forestali di Alba Adriatica (TE) accertavano la detenzione in cattività di fauna selvatica appartenente a specie cacciabili, in assenza della prevista autorizzazione regionale, da parte di un cittadino di Roseto degli Abruzzi (TE).

All’esito delle attività di indagine, i militari appuravano che la persona coinvolta aveva sparato a diversi esemplari di avifauna selvatica, nel corso di diverse uscite di caccia svolte durante il periodo venatorio, ferendoli e rinchiudendoli successivamente all’interno di gabbie nella propria abitazione.

La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e come tale tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale da una legge del 1992 che ha il compito di tutelare gli animali selvatici e regolamentarne la caccia.

La norma prevede che la caccia, forma oggi più diretta e diffusa di abbattimento della fauna selvatica, si svolga senza pregiudicare la conservazione di specie e popolazioni potendosi svolgere solo se garantisce un prelievo “sostenibile” ed in disciplina esclusivamente derogatoria dal regime di tutela generale, ossia per una concessione che lo Stato rilascia ai cittadini che la richiedano e che siano in possesso dei requisiti previsti.

In definitiva la predetta legge è soprattutto una norma a carattere conservazionistico che regolamenta forme di prelievo di fauna selvatica, in deroga al regime di tutela.

Oltre alla contestazione al cacciatore della relativa violazione amministrativa, i militari hanno proceduto al sequestro degli esemplari e alla contestuale loro liberazione in ambiente naturale.

I Carabinieri Forestali svolgono da sempre un’attività, impegnativa e difficile anche dal punto di vista logistico, volta al contrasto del fenomeno del bracconaggio che si sviluppa in contesti diversi e che esprime tutto il disvalore, morale e materiale, che queste azioni illecite hanno rispetto alla conservazione della biodiversità.

 




Teramo. Vigili del Fuoco: chiuso il Ponte “San Gabriele” a seguito di una lesione che si è aperta sul manto stradale.

Oggi, intorno alle 14:10, una squadra di vigili del fuoco del Comando di Teramo è intervenuta sul ponte San Gabriele a Teramo a seguito di una lesione che si è aperta sul manto stradale. I vigili del fuoco hanno verificato le condizioni dell’asfalto dove si è aperta una lesione dell’ampiezza di circa uno/due centimetri e hanno ispezionato gli appoggi delle travi dell’impalcato dopo averli raggiunti con un’autoscala. Il viadotto è interessato da lavori di ripristino e miglioramento sismico eseguiti dall’ANAS. In via cautelativa il ponte è stato chiuso in attesa di ulteriori e più approfondite verifiche da parte di tecnici dell’ANAS.
Sul posto sono intervenuti anche il Sindaco, il Vice Sindaco, i tecnici dell’ANAS e la Polizia Locale del comune di Teramo che ha provveduto a bloccare l’accesso al ponte.




Teramo. 56ma Giornata Mondiale della Pace e Lettera del Vescovo ai Giovani della Diocesi

Tanti i fedeli accorsi questa mattina nel Duomo di Teramo per la Celebrazione Eucaristica che si è tenuta in occasione della 56a Giornata Mondiale della Pace, evento mondiale che, dal 1968, per volere di Paolo VI, si celebra ogni prima giornata dell’anno. Il tema scelto dal Santo Padre per il 2023 è stato: “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”. Al termine della Messa una copia del messaggio integrale del Pontefice è stata distribuita ai presenti dal nostro Vescovo Lorenzo Leuzzi che ha presieduto la funzione.

La Messa odierna è stata anche la prima occasione per la comunità diocesana per riunirsi in preghiera e in suffragio del Papa emerito Benedetto XVI.

L’iniziativa è stata particolarmente sentita e promossa dall“Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato” della Diocesi di Teramo-Atri, che con il suo direttore don Paolo Daniele Di Mattia ha commentato così la tematica scelta da Papa Francesco: «La pandemia, una crisi mondiale senza precedenti, ha rivelato più chiaramente diseguaglianze e fragilità sociali e ha minato la pace in tanti luoghi del mondo. Sono emersi il virus della disuguaglianza e il problema dell’isolamento come l’altra faccia della Pandemia con tutte le limitazioni della libertà che si sono avute. Tuttavia c’è ancora una grande opportunità di conversione e ci sono la speranza e la possibilità di costruire la Pace e la Giustizia in questo nostro mondo ed in questo Cambiamento d’Epoca, grazie alla stessa fraternità e solidarietà vissute durante la pandemia stessa, con la grande rinnovata lezione che “Nessuno può salvarsi da solo”! Non possiamo più pensare solo al nostro “io”, ma dobbiamo pensarci come un “noi” aperto alla fraternità universale. Le grandi sfide che ci interpellano e su cui dobbiamo spenderci sono: la guerra (il cui “virus” è molto peggio di quello della pandemia, perché viene “dal di dentro dell’uomo”); il cambiamento climatico; la fame; le disuguaglianze; le migrazioni forzate; l’urgenza di un lavoro dignitoso per tutti».

E proprio l’urgenza di interpretare diversamente la nostra realtà, e di agire coraggiosamente in questo difficile quadro internazionale per aprire nuove vie alla pace e alla speranza, è al centro della lettera del Vescovo Lorenzo ai giovani per il primo mese dell’Anno Berardiano 2023, il cui testo completo è qui sotto riportato integralmente

Cari giovani,

avrei preferito scrivere la mia lettera per voi dopo le feste natalizie, con la ripresa, per molti di voi, degli impegni di studio.

La situazione internazionale nella quale siamo immersi mi ha sollecitato a commentare con voi l’episodio della iscrizione del nome di GesùnelTempio, otto giorni dalla sua nascita, che per noi è l’inizio del nuovo anno.

Riflettere sul dono del nome che ci è stato consegnato nel giorno del Battesimo è una via importante per accogliere le sfide e costruire un futuro di pace.

È sorprendente che anche quel Bambino, nato nella grotta di Betlemme,abbia avuto bisogno di ricevere un nome: era il Figlio di Dio.

Iniziare un nuovo anno riscoprendo il vero significato dell’aver ricevuto un nome e di essere riconosciuto da Dio per nome è il vero augurio che desidero rivolgere a tutti voi.

Mi ha molto impressionato il racconto di un docente che riferiva la crisi di un giovane perché aveva ricevuto meno like del suo amico di scuola.

Il bisogno di essere riconosciuti!

 

La società contemporaneacrea sempre nuove attese di riconoscimento,fino alla crisi della nostra esistenza, che per molti ha il nome di depressione.

Essere depressi perché non siamo riconosciuti!

Scopri invece che tu hai ricevuto un nome: sei già riconosciuto.

Pensiamo alla guerra: è una via per essere riconosciuti!

Per essere più vicini a noi stessi: quanti litigi per essere riconosciuti.

Papa Francesco ha definito questa esperienza col nome: “tutti-noi”!

Nel “tutti-noi” ognuno di noi è un oggetto anonimo che prima o poi andrà alla ricerca del riconoscimento, qualunque sia la via,purché sia riconosciuto.

Iniziando il nuovo anno torniamo alla grotta di Betlemme: quel Bambino è la certezza che tu sei qualcuno!

Lui è venuto per promuovere il “noi-tutti” e superare l’illusione del “tutti-noi”.

Si apre davanti a noi uno scenario davvero sorprendente: è la via della partecipazione e del desiderio di far crescere la comunità nella quale sono inserito.

Ciò comporterà qualche rinuncia, qualche verifica delle tue scelte: sii coraggioso!

È il coraggio di chi non vuole lasciarsi vivere, ma essere protagonista della e nella storia.

Consegnando il messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace ho desiderato condividere un passaggio che desidero affidare a tutti voi: “Dio trasformi i nostri criteri abituali di interpretazione del mondo e della realtà”.

Confido molto sul vostro entusiasmo giovanile in questo Anno berardiano per costruire insieme un futuro di gioia e di speranza.

Auguri di cuore per un anno 2023 pieno di tanta consolazione per il bene che saremo capaci di promuovere e sviluppare.

Con la mia benedizione.

Vostro,

+ Lorenzo, vescovo

 




Teramo. ATER: anche per il 2023 prosegue l’ambizioso progetto dell’ente sulle case di Via Spataro.

Prosegue l’ambizioso progetto dell’Ater su via Spataro a Teramo dove, a fronte di una prima classificazione post sismica in categoria “B”, con successive e approfondite verifiche, per alcune palazzine è emersa la necessità di dare il via ad un progetto ben più importante.

Su iniziativa della Presidente dell’Ater Maria Ceci, infatti, e col sinergico supporto della struttura commissariale per la ricostruzione, si decise di procedere alla totale demolizione delle palazzine e alla loro successiva ricostruzione.

Nel mese di febbraio venne dato il via alla demolizione dell’immobile ai civici 5 / 6, portata regolarmente a termine come da progetto. Adesso, alla luce del nulla osta della struttura commissariale, si può procedere con l’avvio della demolizione dell’edificio gemello, quello che si affaccia sui numeri civici 3 / 4.

«Questa soluzione, ovvero quella della demolizione e ricostruzione, inizialmente circoscritta a pochi edifici, è poi divenuta una scelta estesa ad una elevata percentuale di palazzine – spiega la presidente Maria Ceci – perché abbiamo maturato la certezza che questa sia la strada migliore, per garantire ai nostri inquilini il ritorno in nuove abitazioni sempre più adeguate ai criteri dell’efficienza energetica e della sicurezza abitativa»

Il fabbricato, realizzato alla fine degli anni ‘70, è costituito da due distinti corpi di fabbrica con struttura in cemento armato, separati da un giunto di dilatazione, con  4 piani fuori terra, di cui tre abitabili, per complessivi 12 appartamenti distribuiti su due scale di cui n.6 da circa 100 metri quadrati e n. 6 da circa 80 metri quadrati, con un piano terra adibito a locali fondaci e garage.

«Mi piace sottolineare come la scelta di percorrere la strada della demolizione e ricostruzione, che è sì figlia anche di una attenta valutazione sulla diseconomicità dell’intervento pianificato di “Riparazione con miglioramento sismico” rispetto alla demolizione e ricostruzione dell’intero fabbricato, è anche la manifestazione tangibile di quella che è la nostra idea gestionale – sottolinea la presidente Maria Ceci – ovvero quella di riconsegnare alle famiglie che sono state costrette a lasciare le loro case e che, poi, hanno visto quelle case demolite, un nuovo spazio del vivere, una casa sicura ed energeticamente efficiente alla quale affidare il loro progetto di vita»

 

 

 

          

 

 

 

 

 

 

 




Fano Adriano. Il Sindaco Luigi Servi: la Comunità Energetica come motore per la rinascita.

Grande partecipazione all’incontro pubblico sulla costituenda Comunità Energetica di Fano Adriano

Sala gremita e attiva partecipazione per l’incontro pubblico che si è svolto questa sera a Fano Adriano sulla Comunità Energetica Rinnovabile che il Comune progetta di costituire per affrontare concretamente il tema del caro energia cercando insieme soluzioni per la comunità fanese nella direzione della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica.

Il Sindaco Luigi Servi ha introdotto l’argomento sollecitando i partecipanti ad aderire in massa al progetto di costituzione della Comunità Energetica, presupposto fondamentale per conseguire importanti benefici per tutta la comunità “La Comunità energetica è fondamentale per la riapertura delle seconde case, per permettere ai proprietari di riaprirle abbattendo il costo dell’energia. E’ un’occasione da non perdere che, in combinazione con gli aiuti per la ricostruzione post sisma, sarà volano di una reale rinascita”.

Mauro Vanni, presidente di Itaca, agenzia di sviluppo locale, consulente per il progetto di Comunità Energetica Rinnovabile, ha presentato lo scenario all’interno del quale nasce la Comunità Energetica Rinnovabile, chi la costituisce e come, i benefici che la comunità fanese potrebbe ottenere, ha risposto alle numerose domande pervenute dai partecipanti “I benefici sono intanto di sostenibilità ambientale e di progressiva autonomia energetica, sono benefici sociali perché la CER presuppone comunione di intenti e condivisione dei benefici, e poi importanti benefici economici. È uno strumento che permette ad ognuno di consumare di meno e spendere meglio”.

A breve il Comune di Fano pubblicherà un avviso esplorativo per verificare l’interesse dei cittadini all’adesione, avviso che non costituisce impegno.




Teramo. ASL: donazione di organi al Mazzini, è la settima del 2022

Terminato nelle prime ore del mattino il prelievo multiorgano su una paziente  61enne di Teramo  che era giunta in ospedale per una emorragia cerebrale massiva il 27 dicembre.

In seguito alla comunicazione della morte la famiglia ha manifestato la volontà di donazione.  Una volontà, appunto, “di famiglia”: sia la paziente deceduta quando era in vita che suo marito e i due figli hanno mostrato una particolare attenzione e sensibilità al tema dei trapianti.

Il periodo di osservazione è terminato alle ore 17 di ieri e subito dopo si è attivata la rete nazionale dei trapianti, con il coordinamento locale del Mazzini e quello regionale dell’Aquila.  In breve tempo si è svolto il processo di idoneità e “allocazione” degli organi e in nottata sono arrivate al Mazzini equipe da Roma, Modena e L’Aquila. Sei sono gli organi donati dalla 61enne teramana: cuore, reni, fegato e cornee. Il primo è stato prelevato dall’equipe romana, il fegato da quella di Modena e il resto da quella dell’Aquila.

Questo è il settimo donatore multiorgano dell’anno alla Asl di Teramo. “Un ringraziamento alla famiglia”, commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “ che ha avuto un meraviglioso atto di generosità verso coloro che vivono in una speranza di vita che solo il trapianto può offrire. Ad oggi, infatti, più di ottomila  persone nel nostro Paese sono in attesa di una telefonata che cambierà radicalmente le proprie prospettive di vita. Tutto il processo che dà la possibilità ai pazienti deceduti di donare e a chi è in attesa di cambiare la propria esistenza è un fiore all’occhiello della sanità italiana e rappresenta un lavoro costante e impegnativo per tutti gli operatori coinvolti nel percorso donativo.  E’ un indicatore di buona qualità dell’organizzazione ospedaliera”.




Teramo. ASL: tradizionale Santa Messa con il Vescovo di Teramo nell’atrio dell’ospedale civile.

Questa mattina nell’atrio dell’ospedale di Teramo è stata celebrata la messa della Vigilia di Natale. Ad officiarla il Vescovo Lorenzo Leuzzi, don Sergio e don Pietro. Hanno partecipato al rito il personale, il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, quello amministrativo Franco Santarelli e quello sanitario Maurizio Brucchi.




Villa Rosa di Martinsicuro. Lutto Scuderia Ferrari Club “Villa Rosa”: muore la signora Antonina Cistola Natali, mamma del Presidente Dino Natali

Villa Rosa di Martinsicuro. E’ scomparsa, all’età di 97 anni, la Signora Antonina Cistola Natali. madre adorata del Presidente della Scuderia Ferrari Club “Villa Rosa” Dino Natali. I funerali si svolgeranno oggi, 24 dicembre, alle ore 10, nella Chiesa di San Gabriele dell’Addolorata di Villa Rosa. La redazione si stringe con affetto al lutto che ha colpito le famiglie Cistola – Natali, in particolar modo ai figli Maria Teresa e Dino, al genero Antonio, la nuora Lida e i nipoti: Vanessa, Giorgio e Annalia.

la redazione de giulianovanews.it




ATSC, RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO: DAMIANI CONFERMATO PRESIDENTE TRIENNIO 2022 – 2025

Teramo – Venerdì 23 dicembre, nella sala riunioni dell’Hotel Europa a Giulianova, si è svolta l’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva dell’ATSC – Agenti Teramo Senza Confini.

Durante l’incontro si è votato per il rinnovo delle cariche dei componenti del Consiglio Direttivo per il triennio 2022-2025 ed è stato presentato e approvato il Rendiconto Economico 2021 ATSC. Il Dottor Franco Damiani è stato confermato alla guida dell’associazione anche per il triennio 2022 – 2025.

La condotta del Consiglio Direttivo ATSC e la sua attività interna ed esterna sono sempre state orientate all’impegno verso la categoria degli agenti di commercio, che ha portato rilevanti risultati in termini di servizi e di iscritti, oltre a creare valore per la categoria. L’idea sottostante l’associazione, perseguita tanto dai componenti del Consiglio Direttivo quanto dai collaboratori e dal Presidente, infatti, è quella di proteggere gli associati, accompagnandoli nelle transizioni e dotandoli degli appositi strumenti, nell’ottica della tutela e della qualificazione continue. Infatti, l’associazione oltre ad occuparsi di tutela fiscale e legale si impegna con la ricerca e lo sviluppo nel contribuire a fronteggiare le problematiche sociali e ambientali anche al fine di sensibilizzare l’intera categoria su questi temi. L’impegno di ATSC, in particolare, è orientato su 7 dei 17 obiettivi contenuti nell’Agenda ONU 2030 per: l’istruzione di qualità, l’uguaglianza di genere, il lavoro dignitoso e la crescita economica, la riduzione delle disuguaglianze, il consumo e la produzione responsabili, la vita sulla terra, le partnership per gli obiettivi.

«Di solito, in queste occasioni si parla esclusivamente del passato e del futuro – ha detto, in conclusione il Presidente Damiani -; ATSC crede, invece, che occorra vivere anche e soprattutto il presente, cercando di anticipare le priorità della categoria e del pianeta. Oggi è stato approvato il bilancio di ATSC ma, essendo un’associazione no profit, il vero valore patrimoniale dell’associazione sono i nostri collaboratori, i nostri consulenti e tutti i soci. In un momento in cui a tutti manca il tempo e soprattutto il tempo da dedicare al volontariato, mi complimento e do il benvenuto ai nuovi eletti del Consiglio Direttivo: una squadra di agenti di commercio e agenti di commercio laureati che in questi tre anni di consigliatura contribuiranno certamente a creare una piattaforma piena di progetti».

Nomi dei membri del direttivo: Franco Damiani (Presidente), Luciano Albanese, Marco Petrucci, Giulia Pallitti, Vincenzo Di Stefano, Sandra Capozucco, Maurizio D’Angelantonio, Cinzia Gullo, Lucio Torzolini.