Tortoreto. Carabinieri: indagini in corso per rintracciare una giovane coppia per aver danneggiato l’ingresso della discoteca “Plaza”.

Nella notte appena trascorsa a Tortoreto, nel piazzale della discoteca “Plaza”, due giovani (un uomo e una donna) hanno avuto un diverbio con il personale di sicurezza del locale che non li ha fatti entrare in quanto erano in stato di ubriachezza. I due, dopo essersi allontanati, sono ritornati a bordo di una autovettura di tipo berlina di colore chiaro tentando di investire gli addetti alla sicurezza. Successivamente, sempre con l’autovettura, hanno sfondato la vetrina del locale e sono entrati nella discoteca cercando di investire nuovamente gli addetti alla sicurezza. Al termine, sempre  in auto, si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce. A seguito dell’accaduto nessuna persona è risulta ferita e sono in corso indagini da parte dei Carabinieri di Alba Adriatica e Tortoreto per identificare la coppia.




L’Aquila. Premio Borsellino: consegnata una targa alla Signora Fausta in ricordo dell’Avv. Giandonato Morra

L’Aquila. Anche il Presidente emerito del Consiglio comunale di Giulianova, Paolo Vasanella, era presente all’evento perché amico di Giandonato ed invitato personalmente dall’amico Sindaco Biondi e dai vertici Regionali di FDI. “Trent’anni di vera Amicizia – dichiara Vasanella – fatta non di solo Politica, ma che hanno legato me e le nostre famiglie, tanto che mi considerava suo fratello maggiore, non li potrò mai dimenticare ! Ho vissuto una giornata – conclude Vasanella – intrisa di ricordi ed alla quale ho partecipato assieme alla Consigliera Regionale Marilena Rossi”




Amianto killer nelle Ferrovie: Il Tribunale di Teramo condanna l’INAIL a riconoscere rendita di 150mila euro ai familiari di Dionisio Merli L’ex macchinista FS è deceduto a 64 anni per adenocarcinoma polmonare

 

25 ottobre 2024 – Il Tribunale di Teramo ha condannato l’INAIL al pagamento di circa 150mila euro (ratei arretrati, rendita reversibilità per la vedova e maggiorazioni Fondo Vittime) in favore delle eredi dell’ex macchinista delle Ferrovie Dionisio Merli, deceduto a 64 anni per un adenocarcinoma polmonare causato dall’esposizione all’amianto. Merli, nato a Colonella (TE) nel marzo del 1947 ha lavorato alle dipendenze di RFI S.p.A. per 27 anni, in qualità di macchinista in diversi impianti, nel Deposito Locomotive di Pescara, in quello di Ancona, di Alessandria, e presso il Presidio Condotta S. Benedetto del Tronto. Durante tutto il periodo di lavoro Merli è stato esposto quotidianamente all’asbesto senza adeguati dispositivi di protezione e nel marzo 2010 ha ricevuto la diagnosi di adenocarcinoma polmonare. L’ex macchinista nel novembre dello stesso anno ha presentato domanda di riconoscimento della malattia professionale all’INAIL che l’ha respinta motivando che fosse un fumatore. Nel 2020 i familiari, assistiti dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, hanno presentato ricorso innanzi il Giudice del Lavoro del Tribunale di Teramo. Dall’istruttoria del processo è emerso che tutte le locomotive FS, nel periodo di lavoro di Merli, che si occupava anche delle attività di manutenzione e delle riparazioni dei locomotori, avevano l’involucro esterno e parte delle zone interne spruzzate con amianto che serviva a proteggere dal rischio incendio, e che tuttavia determinava il rilascio di polveri e fibre contaminando tutto l’ambiente lavorativo della sala macchine.

Esaminate le prove dell’esposizione alla fibra killer in sinergia con altri cancerogeni, e le perizie del consulente tecnico d’ufficio (CTU), il Tribunale ha accolto la richiesta condannando l’ente previdenziale. Proprio tra i dipendenti delle Ferrovie si riscontrano casi maggiori di patologie asbesto correlate, come il mesotelioma, tumore al polmone, asbestosi, etc., essendo una delle attività lavorative a maggior rischio di esposizione alla fibra cancerogena. Sin dalle locomotive a vapore nel settore ferroviario l’amianto è stato presente in guarnizioni e rivestimenti, poi dalla metà degli anni ‘50 è iniziata la coibentazione con amianto sui nuovi rotabili, allargata in seguito a tutte le 8mila carrozze circolanti che fu interrotta negli anni ’90, con la messa al bando del pericoloso cancerogeno. La bonifica è stata poi completata all’inizio degli anni 2000.

Nella settima edizione del Rapporto ReNaM dell’INAILsi contano circa 696 casi di mesoteliomi nel settore rotabile, di cui 86 tra i macchinisti. Si tratta solo della punta dell’iceberg che moltiplica l’impatto epidemiologico perché, come dimostra il caso dell’ex macchinista, vanno aggiunte, oltre all’asbestosi, il cancro del polmone, della laringe e tutte le altre patologie asbesto correlate. “Questa sentenza è importante perchè riconosce il K del polmone anche in lavoratore fumatore che l’INAIL, nonostante le numerose condanne, continua a negare che sia malattia asbesto correlata costringendo i familiari dei defunti a intraprendere l’azione giudiziaria. Ora agiremo anche verso l’INPS per le maggiorazioni contributive e la riliquidazione della pensione di reversibilità” – sottolinea Bonanni.

L’ONA offre supporto e assistenza alle vittime con un servizio gratuito sul sito https://www.osservatorioamianto.it/ e/o con il numero verde 800 034 294.




Rurabilandia tra le dieci eccellenze del Terzo Settore provenienti da tutta Italia celebrate da Intesa Sanpaolo “Imprese Vincenti”

******

 

ATRI. Anche Rurabilandia, la fattoria sociale didattica della Asp 2 di Teramo, è stata protagonista della quattordicesima tappa di “Imprese Vincenti”, il programma che Intesa Sanpaolo dedica alla valorizzazione delle Pmi che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale e del Made in Italy. Questa realtà abruzzese, la sede è ad Atri in Viale Europa Unita, è stata selezionata tra le dieci eccellenze del Terzo Settore provenienti da tutta Italia. Ieri, 24 ottobre 2024, nella cornice del grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino, la Presidente della Asp 2 Giulia Palestini e altri referenti di Rurabilandia hanno preso parte all’evento realizzato in collaborazione con VISA per portare l’esempio di una cultura d’impresa sostenibile e inclusiva dedicata alle persone con disabilità. “Imprese Vincenti”, lanciato per la prima volta nel 2019, ha fino ad oggi accolto l’autocandidatura di circa 14mila imprese, di cui 4mila solo per l’attuale quinta edizione.

Le altre imprese del Terzo Settore partecipanti sono state: Arcobaleno, cooperativa sociale di Torino che ha sviluppato iniziative per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Associazione La Nostra Famiglia di Ponte Lambro (Como), che offre un ambiente di cura, riabilitazione e ricerca scientifica per bambini con disabilità o disturbi dello sviluppo; Fondazione Bologna University Business School, affonda le sue radici nei 1000 anni di storia dell’Università di Bologna, preparando professionisti capaci di guidare la crescita internazionale e la trasformazione digitale, con focus sulla sostenibilità; Fondazione Ebris di Salerno, polo internazionale per la ricerca biomedica e attività scientifiche multidisciplinari; Fondazione Opera Sacra Famiglia di Pordenone, che opera nell’ambito della formazione professionale e dei servizi socioeducativi; Insieme Cooperativa sociale di Vicenza, che ha ideato un modello innovativo per la progettazione ed erogazione di servizi sociali e ambientali volti alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione degli scarti; La Fabbrica dei Suoni, cooperativa sociale di Venasca (Cuneo), impegnata in progetti di sperimentazione di pratiche didattiche e ludiche innovative attraverso il linguaggio sonoro;  A.FO.RI.S.MA. di Pisa, cooperativa di produzione e lavoro, socio di Enaip Nazionale con il quale elabora proposte, contenuti e strumenti in risposta ai bisogni di formazione e istruzione dei lavoratori italiani e stranieri; Società Cooperativa Sociale Fratello Sole di Irsina (Matera), nella gestione e promozione dei servizi socio-sanitari, educativi ed assistenziali, accoglienza di persone fragili e supporto nei processi di recovery socio-sanitaria e reinserimento nel tessuto sociale.

 

“Siamo estremamente orgogliosi di essere presenti qui a Torino – dichiara la presidente della Asp 2, Giulia Palestini – per questo importante e prestigioso appuntamento di Impresa Sanpaolo dedicato al Terzo Settore. Siamo fieri di poter mostrare il nostro modello a una platea così importante e dare la giusta visibilità al lavoro silenzioso che quotidianamente il nostro staff porta avanti per il benessere di quanti frequentano il nostro centro diurno. Eventi come questo dimostrano che la rivoluzione culturale nell’ambito della disabilità è iniziata: il terzo settore non è visto più come residuale rispetto a quello primario e secondario, ma è percepito come determinante per l’economia, in grado di generare redditività in maniera sostenibile, in quanto può davvero fare la differenza poiché in grado di generare il doppio del valore in benefici sociali. La presenza dell’Abruzzo a Torino per questa iniziativa dimostra ancora una volta che come regione siamo avanti nel settore del sociale e ci auguriamo di fare sempre meglio. Ringrazio i referenti di Intesa Sanpaolo per la splendida accoglienza”.

 

Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “Le dieci protagoniste della tappa di Imprese Vincenti dedicata al Terzo Settore si sono distinte per carisma, valori, capacità manageriali e accomunate da un grande desiderio di fare rete a beneficio delle comunità. Il Terzo Settore è determinante per la società così come per l’economia reale e può davvero fare la differenza. Dal nostro report di rilevazione d’impatto emerge che un euro finanziato al Terzo Settore genera il doppio del valore in benefici sociali”. Con strumenti sempre più innovativi e un dialogo costante vogliamo ulteriormente valorizzarlo e rendere ancora più visibile l’operato delle imprese sociali dedite al bene condiviso”.




Contrasto alla povertà educativa e dispersione scolastica, ad Atri presentato progetto The Telegram Community

*******

ATRI. Si chiama “The Telegram Community” il progetto dalla grande valenza inclusiva e sociale presentato dal Comune di Atri e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento politiche per la famiglia con un importo di circa 350 mila euro. Tra le finalità il contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica di minori e adolescenti attraverso l’affermazione della centralità della famiglia come risorsa e con la valorizzazione della relazione attiva e inclusiva fra tutti i soggetti della comunità educante. Il progetto è stato spiegato nel dettaglio ieri mattina, 25 ottobre, nel Teatro Comunale di Atri. Nella graduatoria definitiva dell’avviso pubblico ‘Educare in Comune’ Atri è risultato terzo a livello nazionale (22 i finanziati su oltre 1.900 comuni italiani partecipanti). Il progetto ha totalizzato il punteggio di 90 punti a pari merito con il secondo qualificato, su un massimo attribuito di 91 punti dalla Commissione esaminatrice e in definitiva Atri è risultato il primo dei tre comuni abruzzesi ammessi a finanziamento. Merito anche della rete partenariale individuata: l’Istituto Comprensivo di Atri, l’Istituto di Istruzione Superiore “Adone Zoli” di Atri, il regista Maurizio Forcella, l’elefante società cooperativa sociale, il centro Educativo “Quelli dell’Intervallo”, l’Azienda Servizi Pubblici alla Persona 2 e Fattoria sociale Rurabilandia, la Polisportiva Hatria Team.

Dopo i saluti del Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti; della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene; della giudice onoraria del Tribunale per i Minorenni de L’Aquila, Alida Alvaro; delle dirigenti Paola Angeloni e Nadia Graziani, rispettivamente dell’IIS Zoli di Atri e dell’IC di Atri; del vice presidente della Provincia di Teramo, Andrea Core; del Presidente della Fondazione Tercas Vincenzo Piero Di Felice, e il saluto in video messaggio dell’assessore regionale alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, è stato letto un messaggio di plauso da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Successivamente è intervenuta l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Atri, Alessandra Giuliani e tutti i partner hanno presentato le loro linee progettuali. A presentare l’iniziativa la giornalista Evelina Frisa.

Numerose le attività formative, ricreative, laboratoriali e sportive che verranno offerte gratuitamente grazie al coinvolgimento di istituti di istruzione, associazioni, famiglie, bambini e adolescenti. In particolare i bambini sino ai 12 anni beneficeranno in orario scolastico ed extrascolastico di laboratori di arti e tradizioni abruzzesi, giornalismo, arti performative, scrittura creativa. Per i più piccoli vi saranno laboratori extrascolastici di emozioni e alfabetizzazione digitale responsabile per bambini e genitori. Altresì laboratori teatrali, manipolazioni ceramica e argilla, laboratori di formaggio saranno le attività organizzate per i ragazzi con disabilità ai quali è dedicata una importante linea del progetto curata dall’Asp 2. Gli adolescenti invece potranno optare per corsi professionali specializzanti che rilasceranno attestato finale utile all’inserimento lavorativo: tecnico cinematografico, food styling e design, sommelier olio e vino, degustatore formaggi e salumi, pasticceria salata, potatura vaso policonico e vite e infine corsi di padel di primo livello. Non ultima la linea sulla inclusione sportiva che prevede attività per bambini e adolescenti con particolare attenzione ai soggetti più fragili i quali avranno, se necessario, un istruttore dedicato in rapporto 1 a 1. Molte saranno le linee a sostegno delle famiglie fragili e bisognose di supporto: l’azione “Smart family” si propone ad esempio di realizzare interventi a supporto di famiglie in difficoltà, al fine di coadiuvarle nella gestione educativa, attraverso un affiancamento diurno in formula smart di minori 0-12 anni, anche con disabilità e multiproblematici. I minori appartenenti a nuclei con temporanee difficoltà verranno sostenuti da famiglie, da coppie o da single disponibili ad accogliere il minore e seguirlo nelle attività quotidiane, attraverso il supporto della figura di un tutor. Altre linee consentono di conseguire l’empowerment della diade genitoriale, la mediazione culturale e altro. Gli elementi di innovazione sono due: il primo è la creazione di un canale Telegram di comunità (da cui il nome del progetto), uno spazio virtuale costantemente alimentato con inputs e utilities a valenza educativa e formativa, grazie al quale la relazione familiare e di comunità potrà essere riprogettata in chiave funzionale ai bisogni del minore e stimolante per la crescita. Sarà anche istituito un numero telefonico dedicato e ci sarà una commissione di garanzia per il tutoraggio e monitoraggio dei contenuti web; il secondo è la creazione e diffusione di cortometraggi, storie, interviste, coadiuvate da esperti allo scopo di rielaborare le esperienze vissute dalla comunità, documentare le fasi di avanzamento del progetto e mettere in rete attraverso il canale digitale le esperienze socio-educative maturate.

“Il progetto – dichiara l’assessora Giuliani – declina un nuovo modello di ‘welfare di comunità’ con l’obiettivo di conseguire il rafforzamento della rete educante per un contrasto più efficace alla povertà educativaL’avviso fu pubblicato nel 2020, quindi dopo il Covid e a gennaio 2021 il nostro Comune ha presentato il progetto, c’è stata poi una istruttoria lunga poiché sono stati tantissimi i Comuni che hanno partecipato, il nostro è stato molto apprezzato e sarà attuato. Desidero ringraziare i nostri uffici e tutti i partner di progetto, vera forza della nostra comunità, perché grazie al loro agire quotidiano hanno sempre dimostrato grandi capacità e competenze ora messe al servizio anche di questo progetto”.




Atri. Comune: l’opposizione s’attacca… al tram. La replica del Sindaco di Atri su spostamento terminal bus

*******

ATRI. “Con una congenita capacità di cavalcare polemiche sterili quanto inutili, l’opposizione atriana, non paga delle innumerevoli figuracce rimediate negli ultimi sedici anni, ha deciso di regalarsene una nuova, cogliendo l’occasione dell’apertura del nuovo terminal bus.

Argomento che, politicamente, i miei ‘oppositori’ dovrebbero considerare come la kryptonite per Superman, visto che se esiste un ‘problema terminal bus’ ad Atri, è solo perché quindici anni fa il sottoscritto, come assessore prima e Sindaco poi, ha avviato un ‘progetto scuola’ che ha portato la nostra città dall’ospitare poche decine di studenti, tutti locali, agli attuali 1900 odierni, 1600 dei quali pendolari. Il ‘problema terminal bus’ è la manifestazione, straordinaria, di un risultato politico che ha cambiato il volto della nostra città, anche con intuibili ricadute economiche. Un’opposizione accorta, non votata al masochismo pubblico e all’autodistruzione politica come quella nostrana, se ne guarderebbe bene dall’attaccarci su un terreno che è, e sarà per sempre, la waterloo della loro stessa – ormai remota – esperienza amministrativa. Eppure, davanti all’innegabile risultato positivo di una decisione che, finalmente, libera i cittadini di un’area della città dall’assedio degli autobus, con una soluzione che consente, anche, di mettere in sicurezza l’arrivo e la partenza dei nostri studenti, per i quali abbiamo anche già avviato la realizzazione di pensiline che, nelle attese, consentiranno un riparo dal sole e dal maltempo, la minoranza s’incarta nel tentativo – un po’ patetico – di trovare qualche elemento di critica. E lo fa, rinnovando la manifestazione della pochezza del proprio agire politico, toccando temi che si rivelano inesistenti, se non addirittura veri e propri autogol. Nell’immancabile post di ‘Prospettiva Atri’, mi si accusa di non aver informato la popolazione intera, dimenticando come questo fosse uno dei progetti del mio programma elettorale, sul quale la popolazione è stata tanto informata… da preferirlo al loro. Dagli esponenti di Azione, ricevo invece una critica per il fatto di non aver voluto convocare un tavolo politico, nel quale avrebbero voluto «…proporre la nostra soluzione relativamente allo spostamento del terminal bus – scrivono – ovviamente ad oggi ci é stato negato». No, a negarlo sono stati i cittadini, scegliendo con il loro voto la nostra proposta. Rasenta poi lo spettacolo d’arte varia, la sequela di ‘motivazioni’ dell’interrogazione del consigliere Ugo Giuliani il quale, tra le altre amenità, sostiene che per l’inquinamento provocato dal nuovo terminal, c’è chi è costretto a vivere senza aprire le finestre e che bambini e ragazzi potrebbero subire danni a livello polmonare e respiratorio. Sarebbe interessante conoscere le ragioni profonde, per le quali il consigliere Giuliani pretenda oggi una tutela della salute dei cittadini della zona di Porta Macelli, mentre nulla abbia detto in difesa di quelli a ridosso di viale Verna, nei quattordici anni vissuti, ma più ancora mi incuriosisce il percorso logico – ambientale che lo porta a considerare a rischio a porta Macelli, gli stessi ragazzi che prendevano gli stessi autobus lungo viale Verna. Ciò senza contare gli abitanti di Colle Maralto che hanno vissuto gli ultimi 10 anni sotto l’assedio costante di circa 20 pullman. Prima di presentare un’interrogazione al Sindaco, Ugo Giuliani vada a interrogare i residenti di porta Macelli, scoprirà due cose: quanto sia utile questa ‘rivoluzione’ e quanto sia inutile la sua preoccupazione per la ‘pubblica incolumità’, che proprio grazie a questo spostamento del terminal, è garantita a tutti i livelli. L’unica vera certezza politica, che trasuda da questa nuova, inutile, polemica, è che l’opposizione atriana, dopo aver perso tutti i treni passati negli ultimi sedici anni, ha deciso di attaccarsi… al tram”. Così il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, replica alle polemiche sollevate sullo spostamento del terminal bus della TUA.




Il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli, Generale di Corpo D’Armata Marco MINICUCCI, nel pomeriggio di ieri, ha visitato il Comando Provinciale Carabinieri di Teramo presso la Caserma “Car. M.O.V.M. alla memoria Raffaele Porrani”.

L’alto Ufficiale, alle cui dipendenze vi sono le Legioni Carabinieri “Abruzzo e Molise”, “Basilicata”, “Campania” e “Puglia”, è stato ricevuto dal Colonnello Pasquale Saccone ed ha incontrato una rappresentanza di tutti i reparti dell’Arma che operano nella provincia, inclusi i reparti speciali, il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali. Il Comandante Interregionale ha espresso il suo compiacimento per l’attività svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo e per i consolidati rapporti intercorrenti tra l’Arma e le altre Istituzioni e i cittadini, soffermandosi sull’importante funzione espletata nella costante opera di prevenzione e di presidio del territorio, posta in essere secondo la tradizione. Dopo la riunione con gli Ufficiali (durante la quale sono state esaminate e discusse le caratteristiche del territorio teramano e le sue peculiarità, con particolare riferimento allo strumento operativo messo in campo dall’Arma), l’Alto Ufficiale ha avuto un incontro con il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri Mons. Lorenzo LEUZZI, il Prefetto, Dott. Fabrizio STELO, il Procuratore della Repubblica, Dott. Ettore PICARDI, e i vertici delle altre Forze di Polizia, che gli hanno dato atto dell’impegno costante e prezioso dei Carabinieri sul territorio.




Intitolazione della Caserma della Guardia di Finanza di Giulianova al Maggiore Giuseppe Meloni, Medaglia di Bronzo al Valor militare. Partecipa alla cerimonia il sindaco Jwan Costantini.

Si è tenuta questa mattina, alla presenza del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo e delle massime autorità militari, la cerimonia di intitolazione della Caserma della Guardia di Finanza di Giulianova al Maggiore Giuseppe Meloni, decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor militare per la condotta eroica tenuta nel luglio 1915, durante il Primo Conflitto Mondiale.
Ha impartito la benedizione della lapide il parroco di San Flaviano don Enzo Manes.




Cardiologia, valvola aortica sostituita a due pazienti trapiantati di rene. Tecniche innovative illustrate al convegno “Ecocardio strutturale 2024”

 

La Cardiologia di Teramo  ha messo a punto una tecnica che ha permesso procedure di sostituzione della valvola aortica per via trans-catetere (Tavi) su due pazienti che  hanno subito un trapianto di rene. Si tratta di pazienti con controindicazione alla terapia alternativa chirurgica nonchè controindicazione all’impiego di mezzo di contrasto necessario per la Tavi.  L’intervento di impianto di protesi trans-catetere è stato eseguito ricorrendo ad una originale  tecnica che con cateteri e fili  guida particolari posizionati in punti specifici permettono di guidare l’impianto senza ricorso al mezzo di contrasto, estremamente pericoloso per la sua tossicità sui reni trapiantati.

Tale tecnica ha permesso non solo di garantire la giusta cura a  due pazienti complessi perchè trapiantati renali ma, soprattutto, di evitare loro il rischio di perdere la funzionalità dei reni  e tornare al calvario della dialisi. I trattamenti sui due pazienti trapiantati, uno proveniente dall’Aquila e un altro della provincia di Teramo, entrambi fra i 50 e i 60 anni, sono perfettamente riusciti. Ad oggi nel Laboratorio di Emodinamica di Teramo sono già stati eseguiti efficacemente 12 interventi senza impiego di mezzo di contrasto su pazienti con grave patologia renale.

Più in generale la Uoc è all’avanguardia nella diagnosi e nel trattamento della patologia valvolare aortica avendo instituito già da anni, ad esempio,  un programma ottimizzato per il percorso Tavi che permette al paziente un ricovero pre/post procedurale in alcuni casi anche di due giorni, così da consentire un reinserimento quasi immediato alla quotidianità, di fondamentale importanza per pazienti generalmente molto fragili.

Ma la Uoc Cardiologia-Utic-Emodinamica di Teramo, diretta da Franco De Remigis,  è in linea con i maggiori centri italiani anche per la riparazione transcatetere valvolare mitralica e tricuspidale   sia in termini di procedure effettuate che di risultati ottenuti. E’ uno dei pochissimi centri nel Centro-Sud Italia ad aver implementato recentemente un solido programma trans-catetere per il trattamento sia della valvola mitrale che della valvola tricuspide grazie all’utilizzo delle più recenti tecnologie che sono oggi disponibili al livello internazionale (Mitraclip, Triclip, Pascal su valvola mitrale e tricuspide), e grazie alle quali è stato possibile eseguire  interventi-tailor  su anatomie particolarmente complesse altrimenti non trattabili e con tempi di degenza e recupero rapidissimi. In quest’ultimo anno. L’Emodinamica di Teramo ha eseguito con successo  13 interventi su valvola tricuspide insufficiente, patologia fin ora relegata al solo trattamento palliativo farmacologico, con impiego di protesi adattabili al singolo paziente e di recentissima tecnologia, annoverandosi tra i centri italiani di maggior esperienza in cui vengono eseguiti per prima interventi innovativi.

“L’unità complessa di Cardiologia Utic Emodinamica di Teramo è stato tra i primi centri nazionali a iniziare nel 2010 il programma di cardiologia interventistica strutturale per il trattamento delle patologie valvolari, in particolare   quella della valvola aortica (Tavi), e a seguire quello delle valvole mitrale e tricuspide, accumulando una eccezionale esperienza che ne fa uno dei centri nazionali ad alto volume di cura interventistica per le patologie valvolari cardiache”, commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia.

Anche di questo si parlerà nel congresso “Ecocardio strutturale 2024” che si svolgerà  domani a Teramo nell’aula convegni dell’ospedale di Teramo dalle 8,30 e che vedrà la partecipazione dei più importati cardiologi  nazionali e internazionali che si confronteranno proprio sulle tecniche  di cura interventistica delle patologie valvolari cardiache e in particolare sulle nuove tecnologiche che nel breve futuro verranno  introdotte  per il miglioramento diagnostico e terapeutico delle patologie valvolari.  Fra i tanti esperti di fama che parteciperanno ai lavori,  il professor Francesco Faletra, massimo esperto mondiale di ecocardiografia tridimensionale e Senior Imaging Consultant all’Ismett di Palermo. Il convegno Ecocardio strutturale 2024, giunto alla terza edizione, si prefigge di coniugare gli aspetti  della pratica interventistica in cardiologia con gli aspetti più propriamente di avanguardia tecnologica applicativa nelle principali patologie cardiache valvolari, grazie al confronto delle esperienze dei principali investigatori di tali tecnologie, con la mano nel presente e lo sguardo nel futuro.




GDF TERAMO: CERIMONIA DI INTITOLAZIONE DELLA CASERMA “MAGGIORE M.B.V.M. GIUSEPPE MELONI”, SEDE DELLA COMPAGNIA GUARDIA DI FINANZA GIULIANOVA.

La Caserma sede della Compagnia della Guardia di Finanza di Giulianova è stata intitolata oggi alla memoria del Maggiore Giuseppe MELONI, fregiato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare per le sue eroiche gesta durante la Prima Guerra Mondiale.

La cerimonia, tenutasi alla presenza del Comandante Regionale Abruzzo, Generale di Brigata Germano CARAMIGNOLI, e del Comandante Provinciale di Teramo, Colonnello Fabrizio CHIRICO, ha visto la partecipazione di numerose Autorità civili, religiose e militari, nonché di alcuni familiari del decorato.

L’importante evento è stato caratterizzato dall’intervento tenuto dal Comandante Regionale, alla presenza delle signore Franca e Cristiana MELONI, nipoti del decorato nonché madrine della cerimonia. L’alto Ufficiale ha rievocato le gesta del Maggiore Giuseppe MELONI, insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:

“““Seguito da tre guardie riusciva a catturare otto avversari. Subentrato all’Ufficiale ferito nel comando di una sezione mitragliatrici, la dirigeva con perizia ed efficacia traendone il massimo rendimento e concorrendo in tal modo a mantenere la posizione riconquistata.

Monte Sei Busi, Alture di Vermegliano (Carso), 22-24 luglio 1915.”””

Dopo il suggestivo rituale dell’Alzabandiera sulle note dell’Inno Nazionale, la cerimonia è culminata con il solenne momento della scopertura di una targa commemorativa da parte delle madrine, accompagnate dal Comandante Regionale Abruzzo, dal Prefetto della Provincia di Teramo, Dottor Fabrizio STELO, dal Comandante Provinciale di Teramo, dal Sindaco della Città di Giulianova, Jwan COSTANTINI, e dal Comandante della Compagnia di Giulianova, Capitano Domenico Massimiliano CERRA.

Successivamente, il Vicario Foraneo di Giulianova – Diocesi di Teramo-Atri, Don Enzo MANES, ha proceduto alla benedizione del manufatto marmoreo, riportante la motivazione della citata decorazione al valor militare.

In ragione dell’eroica partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, al Maggiore M.B.V.M. Giuseppe Meloni, su proposta del Colonnello Fabrizio CHIRICO, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Teramo, in concomitanza con l’odierna cerimonia è stata conferita la Cittadinanza Onoraria della Città di Vittorio Veneto (TV), per la quale le nipoti dell’Ufficiale decorato hanno ricevuto il relativo atto di concessione, unitamente alla determina di intitolazione della Caserma di Giulianova all’illustre nonno.

Nato il 19 marzo 1881 a Mosciano Sant’Angelo (TE), Giuseppe MELONI si è arruolato nel Corpo all’età di 19 anni quale «Allievo Guardia di Finanza di terra».

In servizio a Salò (BS), a Sondrio e poi a Milano, dopo soli 7 anni dall’ingresso nel Corpo frequenta il «Corso Allievi Brigadieri» a Caserta, all’esito del quale presterà servizio a Venezia e a Bari.

Il 24 maggio 1915 viene assegnato al 10° Battaglione Mobilitato in territorio di guerra e, dopo le eroiche imprese che gli sono valse la decorazione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare, è stato promosso al ruolo Ufficiali col grado di Sottotenente all’età di 35 anni.

Al termine del conflitto bellico, comanderà le Tenenze di Lecce e di Macerata.

Da Capitano presterà servizio a Venezia, ancora a Sondrio e infine ad Ancona, dove sarà collocato in congedo col grado di Maggiore il 12 giugno 1940.

Nella sua lunga e luminosa carriera militare ha meritato di ricoprire tutti i ruoli – Finanziere, Sottufficiale e Ufficiale – ottenendo lusinghieri riconoscimenti: la menzionata Medaglia di Bronzo al Valor Militare, la Croce al Merito di Guerra, la Medaglia Commemorativa della Guerra 1915-1918, la Medaglia Commemorativa dell’Unità d’Italia e la Medaglia Interalleata della Vittoria.

Nella vita privata, Giuseppe MELONI contrae matrimonio nel 1916 con Edvige MARTIMUCCI, con la quale avrà due figli, Alessandrino, padre delle madrine della cerimonia di intitolazione a Giulianova, e Francesco.

Dal canto suo, Alessandrino MELONI prende parte alla Seconda Guerra Mondiale quale Ufficiale dell’Esercito. Catturato dalle Forze Armate tedesche nel 1943, è stato rimpatriato dopo 8 mesi di prigionia.

Solenni momenti come la cerimonia di intitolazione della Caserma della Compagnia di Giulianova ricordano a tutti, ancora una volta, il sacrificio di tanti Finanzieri che, nel corso dei 250 anni di storia del Corpo, hanno servito fedelmente la Patria, finanche a costo della propria vita per un ideale più grande di libertà, di giustizia e di legalità, nel quale hanno sempre intimamente e fermamente creduto.