TORTORETO. LIBERA D’AMELIO: LE SEI DOMANDE CHE METTONO IN IMBARAZZO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TORTORETO

 

TORTORETO,  6 DICEMBRE 2022

 

All’indomani del consiglio comunale del 30 novembre una fitta nebulosa di incertezze, di   mancate risposte e di sterili tentativi di rinviare i problemi si è addensata sull’amministrazione comunale di Tortoreto”.

Libera D’Amelio dichiara “mantengo fede all’impegno e all’interesse per il territorio tortoretano e ho presentato durante l’ultima assise civica, sei domande di attualità, su fatti recenti e questioni di interesse sociale, pungolando la maggioranza che ha preferito rifugiarsi in risposte deficitarie e che, invece di dimostrarsi preparata sui diversi argomenti al momento della discussione, si è nascosta dietro la promessa di invio di risposte scritte.

 

Durante l’assise, il Consigliere D’Amelio ha rilevato come, “seppure l’amministrazione comunale stia mostrando un particolare interesse per la realizzazione di opere pubbliche (alcune delle quali figlie di nessuno, vedasi le rotatorie), ad oggi la commissione tecnico urbanistica resta ferma ai box. Miracolosamente, il giorno successivo al Consiglio, l’amministrazione ha convocato la commissione per il giorno 7 dicembre, senza però fornire alcuna documentazione a sostegno dell’ordine del giorno – aggiunge D’Amelio – non risolvendo, quindi le problematiche segnalate”.

 

Poi, il Consigliere, ha incalzato l’Amministrazione ricordando che “prima ancora di reprimere la detenzione e la cessione delle sostanze stupefacenti è doveroso contrastare il consumo di droga e, per fare ciò, è necessario non rinviare ulteriormente la realizzazione di centri di aggregazione giovanile a carattere culturale, ludico, ricreativo realizzando le condizioni affinché i giovani possano non essere attratti dalla sperimentazione pericolosa di droghe. Perché, questo tipo di sostanze, si combatte innanzitutto attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dei nostri ragazzi”.

 

Il terzo punto toccato riguarda il mancato rispetto del diritto all’informazione che, come sancito dal Regolamento, dovrebbe essere garantito ad ogni Consigliere Comunale.

Oltre alle norme c’è il garbo istituzionale – dice ancora D’Amelio – Se non fosse che purtroppo mi sono vista costretta, mio malgrado, a ricordarlo all’Amministrazione, per l’ennesima volta. Lo scorso 9 novembre, infatti, si è verificato un forte terremoto al largo della costa marchigiana intensamente anche nella cittadina di Tortoreto. In quella occasione ho prontamente inviato una richiesta al Comune per sapere se, prima dell’inizio delle attività scolastiche, e dell’ingresso nei plessi dei minori, del personale scolastico e dei docenti, fossero state effettuate le opportune e necessarie verifiche atte a garantire l’ingresso in sicurezza di tutti. Una domanda alla quale non ho avuto riposta fino allo scorso 31 novembre. Posta la questione in Consiglio, infatti, magicamente il giorno dopo è arrivata la Pec dell’Ufficio competente che riferisce di aver eseguito un sopralluogo ma senza dire quando. Ovviamente nella Pec non c’è traccia del verbale di sopralluogo del cui invio sono ancora in attesa”.

 

Due delle domande del Consigliere hanno riguardato, poi, gli eventi natalizi. “La Giunta Comunale, con deliberazione numero 272 del 10.11.2022, ha deciso di stanziare 40.000 euro per realizzare una pista di ghiaccio ed altri piccoli eventi. Somma all’apparenza spropositata, soprattutto se contestualizzata al momento di crisi che tante famiglie stanno vivendo, anche nel territorio di Tortoreto. Per questo motivo ho chiesto se il consumo energetico rientrasse o meno nella somma di 40.000 euro stanziati – incalza D’Amelio – Domanda legittima sulla quale il Sindaco è stato colto impreparato e nulla ha saputo riferire. Ora, sia chiaro tutti noi vogliamo vivere con letizia e spensieratezza il momento natalizio ma vogliamo che ci sia chiarezza sui costi e soprattutto vogliamo capire se sono state valutate delle alternative, come ad esempio il tendone sperimentato con successo anni fa ma caduto nel dimenticatoio. E’ di oggi la conferma che i costi di energia elettrica sono da pagare a parte.

Sempre in tema natalizio si è fatta chiarezza su un equivoco creato dall’Amministrazione. I canti natalizi del 22 dicembre sono stati voluti, pensati, organizzati grazie al lavoro esemplare delle classi della Primaria dell’Istituto Comprensivo di Tortoreto e non dall’amministrazione comunale che però ha consentito ai bimbi in orario serale (le 17.00) di esibirsi all’aperto su un palco munito di microfoni ed altro, a dicembre con buona pace di vento, neve ed altre intemperie”.

 

L’ultimo argomento toccato, e sul quale l’Amministrazione “non ha saputo dare risposte”, riguarda la gestione delle politiche sociali abitative a tutela delle fasce sociali deboli.

Lo studio approfondito dei documenti mi ha fatto imbattere nella deliberazione di Giunta numero 69 del 9.04.2021 avente ad oggetto uno dei temi più sensibili del momento: l’immobile di Via Ombrone, oramai al patrimonio dell’ente Territoriale. che è stato ceduto in comodato dal Comune all’Unione dei Comuni per finalità sociali l’11 novembre dello scorso anno. Ho ritenuto opportuno ricordare al Sindaco che, come a lui noto, il “Codice delle leggi antimafia e misure di prevenzione”, se entro due anni l’ente territoriale non ha provveduto all’assegnazione o all’utilizzazione del bene, l’Agenzia dispone la revoca del trasferimento ovvero la nomina di un commissario con poteri sostitutivi. Alla scadenza di un anno il sindaco invia al Direttore dell’Agenzia una relazione sullo stato della procedura.

Anche in questo caso, purtroppo, nessuna risposta chiara ma solo il rinvio ad un futuro indefinito per eventuali delucidazioni – conclude D’Amelio – Insomma, l’Amministrazione sembra non dare la giusta importanza ad un organo fondamentale come il Consiglio Comunale, luogo deputato a dare risposte alle questioni portate dai Consiglieri e alle esigenze dei nostri concittadini. Dimostrandosi, il più delle volte, non pronta”.

Al Sindaco si è voluto per spirito di massima collaborazione fare da memorandum, visto che il biennio è alle porte, confidiamo che non passi nel dimenticatoio.




Teramo. Lutto: è morto a Catania il Luogotenente Carica Speciale Carlo Guarnaccia. Per 8 lustri ha servito l’Arma dei Carabinieri con onore.

 

Nella tarda serata di ieri 3 dicembre 2022, presso l’Ospedale “Garibaldi” di Catania, si è spento, all’età di soli 62 anni, il Luogotenente C.S. dei Carabinieri Carlo GUARNACCIA.

Carlo, in congedo da due anni, ha vissuto negli ultimi tempi a Mascalucia (CT), dopo una lunga carriera svolta tra la Sicilia, la Campania e l’Abruzzo.

Ha comandato le Stazioni di Pineto, Roseto degli Abruzzi, Montorio al Vomano e Silvi Marina, in provincia di Teramo,e Lampedusa in quella di Agrigento. I colleghi lo ricordano anche come un abile investigatore avendo svolto servizio presso il Reparto Operativo Antidroga di Palermo ed i Nuclei Investigativi di Catania, Pescara e Teramo e non per ultimo presso il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Randazzo (CT).

Lascia, tra gli altri, tre figlie (Maria, Piera e Agata).

Il rito funebre sarà celebrato domani nella cittadina siciliana di Mascalucia.

Per oltre 40 anni ha servito l’Arma con non comune impegno e passione.

 




Teramo. Oggi i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Teramo hanno celebrato la patrona Santa Barbara.

Nel corso della mattinata, alla presenza delle autorità civili e militari, il Comandante Davide Martella con il Capo di Gabinetto della Prefettura Luana Strippoli in rappresentanza del Prefetto, ha deposto una corona di alloro presso il monumento ai caduti nel piazzale del Comando. Successivamente il Vescovo di Teramo e Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi ha presieduto la Santa Messa in una sala allestita all’interno dell’autorimessa del Comando. Al termine della funzione è stata data lettura al messaggio del Capo del Corpo Guido Parisi e del Capo dello Stato Sergio Mattarella e subito dopo ha preso la parola il Comandante Provinciale Davide Martella per ringraziare sentitamente S.E. il Vescovo e le autorità civili e militare per la loro presenza e tutto il personale per l’opera svolta quotidianamente per garantire la sicurezza della comunità teramana, con oltre 4.000 interventi effettuati. Al termine della cerimonia sono state consegnate alcune onorificenze al personale in servizio e in quiescenza.




A Montefino grande partecipazione alla presentazione della CER

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MONTEFINO. Comunità energetica Rinnovabile Montefino-Valfino. È questo il nome
della CER che è stata costituita a Montefino e che è stata presentata ieri sera davanti a un
numeroso pubblico nella sala polifunzionale del paese, alla presenza di esperti e politici
intervenuti per illustrarne i benefici e spiegarne le caratteristiche. Dopo i saluti e l’intervento
introduttivo del Sindaco di Montefino Ernesto Piccari e i saluti degli amministratori dei
comuni limitrofi (Vincenzo D’Ercole sindaco di Castiglione Messer Raimondo, Catiuscia
Cacciatore, Sindaca di Arsita e Filippo Antonelli vicesindaco del comune di Castilenti) sono
intervenuti: Alberto Barbero Amministratore Delegato dell'Anpci, l'associazione nazionale
dei piccoli comuni d'Italia, il quale ha parlato del modello di CER di cui l’Anpci è stato
promotore; Roberto Gregori consulente dell'Anpci, ha chiarito meglio le caratteristiche del
modello individuato e degli incentivi esistenti. C’è stato poi l’intervento di Alfredo Bonetti,
sindaco di Rudiano, comune di circa 6mila abitanti in provincia di Brescia dove da un anno è
stata creata con successo la CER. Francesco Marconi Amministratore Delegato di Agena
Teramo, Agenzia per l’Energia e l’Ambiente, ha parlato dell’importanza delle comunità
energetiche in termini economici per le famiglie e le imprese, ma anche dei tanti benefici per il
pianeta. Marconi ha informato, inoltre, i cittadini sul servizio informativo che l’Agena offre,
con esperti consultabili su questo argomento. Le conclusioni sono state affidate all’Onorevole
Giulio Cesare Sottanelli, Deputato alla Camera, il quale ha salutato con favore l’iniziativa
avviata a Montefino e parlato, tra le altre cose, delle azioni che il Parlamento sta portando
avanti per contrastare il caro bollette. Il Comune di Montefino, ha spiegato Piccari in
conclusione, da gennaio aprirà uno sportello al servizio dei cittadini per informare sulla Cer e
raccogliere adesioni.
In un periodo così complesso dal punto di vista energetico – si è detto a più riprese
durante la serata moderata dalla giornalista Evelina Frisa – la Cer diventa ancora più
importante dato che gli obiettivi principali con cui nasce sono aumentare la produzione di
energia da fonti rinnovabili, riducendo l'inquinamento e la dipendenza dall'estero, e
contrastare la povertà energetica per consentire a tutte le famiglie l'accesso all'energia.
Possono far parte della Cer le famiglie, le aziende, gli enti pubblici, gli enti territoriali e le
associazioni, purché gli impianti siano serviti della stessa cabina primaria di distribuzione e
ogni impianto non superi la potenza di un megawatt di produzione teorica di picco. Ci sono,
con la Cer, vantaggi sia per le famiglie sia per le aziende. Nel primo caso si contemplano la
riduzione dei costi dell'energia consumata e un ristoro per l'energia prodotta non consumata,
ma consumata istantaneamente dagli altri soci, e tra le famiglie possono essere inserite come
consumatori quelle in povertà economica segnalate dai servizi sociali del Comune. Le aziende
invece possono beneficiare della riduzione dei costi dell'energia prodotta dalla Cer e
contribuire all'autoconsumo dal momento che in genere usano l'energia nel momento in cui
viene prodotta, in particolare se gli impianti Cer sono fotovoltaici. Se realizzano impianti
beneficiano degli incentivi che riducono i tempi di ammortamento degli investimenti, e se si
avvalgono di investitori esterni, mettendo a disposizione della Cer i propri spazi,
contribuiscono alla produzione di energia a vantaggio di tutta la Comunità senza consumo di

suolo. La Cer è una configurazione di persone, aziende, enti che si uniscono tramite
un’adesione libera e volontaria in un soggetto giuridico con l’obiettivo di produrre, consumare
e gestire l’energia elettrica attraverso uno o più impianti energetici locali per fornire benefici
ambientali, economici e sociali a livello di comunità ai suoi soci. Tra gli altri obiettivi c’è il
contrasto alla povertà energetica per garantire un tenore di vita dignitoso alle famiglie a basso
reddito. Il comune garantisce la gestione corretta e trasparente della Cer, il risparmio sulla
spesa pubblica destinata all’energia, consentendo inoltre un risparmio fiscale ai cittadini e alle
aziende. L’ente individua le superfici e le aree disponibili, ricerca le adesioni e costituisce la
Cer. Quest’ultima organizza la gestione per tutte le sue attività e rappresenta tutti i soci nei
rapporti con il Gestore Servizi Energetici (GSE).
“Ringrazio di cuore tutti i relatori intervenuti per i loro preziosi e interessanti contributi –
commenta il sindaco Piccari – e ringrazio anche i tanti cittadini presenti tra il pubblico, sia di
Montefino che dei comuni limitrofi, perché con la costituzione della Cer i benefici saranno di
tutto il nostro territorio e ci daranno la possibilità di abbattere i costi dell'energia, soprattutto in
questo momento di forte crisi. Da gennaio attiveremo in Comune uno sportello per dare tutte le
informazioni ai cittadini e ascoltare le singole esigenze. Questo percorso è lungimirante e i
benefici non saranno solo economici, ma avranno ripercussioni positive per l’ambiente dato che
si usano fonti rinnovabili, contribuendo così all’abbandono delle fonti fossili”.




Il consiglio comunale di Atri vota delibera di FdI a sostegno della petizione di Coldiretti su cibo sintetico

 

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ATRI. È stata votata e approvata all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Atri la delibera presentata dal Gruppo Consigliare di Fratelli d’Italia relativa al cibo sintetico aderendo pienamente alla petizione promossa da Coldiretti sostenendo tutte le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico e avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico. Il Presidente del Consiglio Comunale e la Giunta  si è impegnata ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti fornendo direttive ai competenti uffici e servizi della Regione anche per la trasmissione della deliberazione al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste, e a adottare tutti i provvedimenti utili a fornire i necessari seguiti di competenza al Governo italiano nel contrasto alla diffusione del sistema di etichettatura Nutriscore.

“Il cibo sintetico – si legge nella delibera discussa in consiglio comunale dal Capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Filiani – è prodotto in bioreattori, non salvaguarda l’ambiente in quanto comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più̀ performanti; limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo e favorisce gli interessi di pochi operatori; la diffusione di cibi sintetizzati in laboratorio non garantisce la tutela della salute, non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali. Il Nutriscore è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato e promosso dalle autorità francesi per un’adozione a livello europeo nell’ambito del programma di sviluppo comunitario “Farm to Fork”, ma rappresenta uno strumento fuorviante rispetto agli obiettivi che si pone, in quanto va a sanzionare immeritatamente prodotti ad alto livello qualitativo e di genuinità quali quelli tipici della dieta mediterranea e della tradizione agroalimentare italiana. Questo sistema di etichettatura non fornisce al consumatore le informazioni necessarie per comprendere la salubrità e la bontà di un prodotto alimentare, andando a equiparare prodotti quale l’olio extravergine di oliva a prodotti alimentari di infima qualità. Considerato che il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità̀, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo e che in attuazione del principio di sussidiarietà̀ di cui all’articolo 116 della Costituzione il Comune è l’Ente che, in virtù del rapporto di prossimità con i cittadini, può efficacemente garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali alla salute e alla corretta alimentazione anche attuando misure di tutela predisposte a livello statale. Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico e sono nate diverse iniziative di sensibilizzazione finalizzate a evidenziare i rischi della diffusione del cibo artificiale e i contenuti della petizione promossa sono pienamente condivisibili quanto a contenuti e modalità di attuazione delle finalità nella stessa esplicitate. Gli impatti omologanti di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali possono cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale; le competenti Autorità italiane di cui al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste hanno affermato in modo inequivocabile la contrarietà nazionale italiana alla diffusione del sistema di etichettatura Nutriscore”.

“Abbiamo deciso di sostenere la petizione di Coldiretti – commenta Filiani – perché non possiamo stare a guardare di fronte a queste azioni che non rispettano la salute dei cittadini. Nelle nostre mense scolastiche non vorremmo mai cibi di questo tipo. Per millenni l’uomo ha coltivato i campi e i contadini mettevano da parte un po’ del raccolto per seminare, alla base dell’economia c’era questo. Con il cibo sintetico sono solo le multinazionali a trarne vantaggio. Ringrazio tutti i componenti del consiglio comunale per aver votato la delibera. Un segno importante per la tutela della natura, dell’ambiente e della salute dei cittadini”.




Guardia Costiera Giulianova: sorpreso pescatore abusivo che posizionava reti da posta

 

 

Utilizzava una piccola barca come vera e propria unità da pesca con tanto di reti a bordo, il pescatore abusivo sorpreso nei giorni scorsi dai militari dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova, appostati sul litorale di Cologna Spiaggia nel comune di Roseto, dove era intento a trasbordare il frutto dell’attività di pesca illecita praticata.

Credendo di non essere osservato aveva posizionato nei giorni precedenti 3 reti da posta, utilizzate solitamente da pescatori professionali muniti di apposita licenza ed era in procinto di sbarcare il prodotto ittico irregolarmente pescato, ma sul posto era già presente la Guardia Costiera di Giulianova pronta a contestargli la condotta illecita.

Effettuati i controlli di rito, i militari appuravano anche l’assenza della polizza assicurativa del motore utilizzato a bordo dell’unità e pertanto, oltre a procedere al sequestro di circa 400 metri di reti da posta, del motore fuoribordo e di 65 chilogrammi di prodotto ittico di varie specie, sanzionavano il pescatore abusivo per aver effettuato attività di pesca sportiva con attrezzi non consentiti e per aver navigato in assenza di copertura assicurativa, per un importo complessivo pari a 2165 Euro.

Il pescato, frutto dell’attività illecita, dopo esser stato dichiarato idoneo al consumo umano dall’Autorità sanitaria, veniva donato in beneficienza all’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona n° 2 di Teramo.

Le attività di verifica condotte dall’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova, al fine di garantire il rispetto delle pertinenti normative in materia di pesca, proseguiranno anche nei prossimi giorni al fine di tutelare i consumatori, la risorsa ittica e gli operatori che svolgono, nel rispetto delle leggi, le attività di pesca professionale.




Atri. Replica al partito democratico sulla mancata assegnazione dei fondi PNRR riservati ai borghi, parchi e giardini storici, teatri e cinema, luoghi di culto

 

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ATRI. In merito al comunicato stampa del Partito Democratico di Atri, costellato da inesattezze e da argomentazioni fuorvianti circa la mancata assegnazione al Comune di Atri dei fondi del PNRR riservati all’attrattività dei borghi e a interventi relativi a parchi e giardini storici, cinema e teatri e luoghi di culto, l’amministrazione comunale di Atri ritiene doveroso precisare che il Pd anche in questa occasione ha dimostrato superficialità nell’affrontare questioni di pubblico interesse, facendo emergere la propria incapacità ad approfondire le varie tematiche e dando prova di non conoscere i contenuti dei bandi, ma di limitarsi solo alla lettura del titolo degli stessi. Al confuso e distratto Partito Democratico è necessario ricordare, innanzitutto, che la misura rivolta ai Borghi riguardava i Comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti e quindi Atri non poteva rientrare tra gli Enti beneficiari.

 

Per quanto riguarda la misura relativa agli interventi per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini è, invece, sfuggito al Pd che l’avviso riguardava la riqualificazione di luoghi di interesse storico e culturale tutelati ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e, purtroppo, pur avendo presentato un progetto per la nostra Villa Comunale l’istanza è stata respinta per mancanza dei requisiti oggettivi richiesti che erano molto selettivi, come confermato dal fatto che solo un progetto in Abruzzo è stato finanziato, Villa Obletter di Torrevecchia Teatina. Stupisce, infine, che il Partito Democratico non conosca nemmeno gli interventi che si realizzano nel nostro Comune visto che denuncia, inoltre, la mancata assegnazione dei fondi per i teatri e i cinema omettendo di precisare che i fondi erano finalizzati a interventi di efficientamento energetico e che il Comune di Atri aveva già provveduto a effettuarli negli scorsi anni nel nostro Teatro Comunale e quindi non aveva i requisiti per partecipare.

 

A conclusione del proprio comunicato, il PD addirittura si spinge ad addebitare responsabilità all’amministrazione anche per i fondi relativi ai luoghi di culto non sapendo forse che gli stessi non sono di proprietà dell’Ente e che gli interventi di restauro sono stati selezionati dal Ministero della Cultura per le Chiese appartenenti al Fondo Edificio di Culto (FEC). Se questo è il livello dell’opposizione allora forse sarebbe meglio evitare, per i protagonisti di queste avventate uscite pubbliche, di esporsi a queste brutte figure soprattutto se chi le fa avrebbe anche l’obiettivo e l’aspirazione di amministrare la nostra città. Dispiace, infine, constatare che il Partito Democratico che rivendica a livello nazionale sempre l’importanza della scuola come mezzo di emancipazione, riscatto, crescita e sviluppo della società, a livello locale al contrario sminuisce abitualmente e pubblicamente in maniera contraddittoria l’importanza e le opportunità di poter ospitare uno dei poli scolastici più importanti della Regione Abruzzo. Forse è meglio che il Partito Democratico si fermi e rimetta in ordine quelle poche idee, ma confuse che stanno contraddistinguendo la propria attività politica.




Truffe agli anziani: continua la campagna informativa dei Carabinieri in tutta la provincia di Teramo, coinvolgendo i direttori degli Uffici di Poste Italiane.

 

 

La campagna informativa avviata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo per prevenire la truffa ai danni di persone anziane o sole che è stata avviata lo scorso ottobre, ha toccato vari centri della provincia Teramana.

Sono stati effettuati molti incontri, che hanno visto la folta partecipazione di persone anziane ma anche di familiari, svolte principalmente dai Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni Carabinieri, si sono tenute nelle chiese, nei Comuni e nei centri di aggregazione ed hanno suscitato nei presenti un vivo interesse.  I carabinieri oltre ad analizzare le metodologie usate da vili criminali che mirano a depredare gli appartenenti alle fasce più deboli della cittadinanza, elaborando stratagemmi sempre più credibili per carpire la buona fede delle vittime ed aggredendole in casa, all’aperto o anche in internet, hanno dato consigli su come fronteggiare tali soggetti.

Tale attività, parallela a quella investigativa seguente alle truffe consumate ovvero tentate, mira a raggiungere quante più persone possibili al fine di metterli in guardia su tale odioso reato che oltre a depredare persone anziane mina in modo dirompente la loro serenità. Gli incontri tendono a coinvolgere oltre agli anziani anche i familiari e i vicini di casa al fine di creare una rete di protezione. E in quest’ottica che il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo Colonnello Pasquale Saccone ha incontrato i direttori degli Uffici Postali della Provincia di Teramo. L’incontro si è svolto presso la filiale di Teramo dove alla presenza del Direttore Dott. Massimiliano Perazzetti , il Colonnello Saccone si è relazionato con  direttori degli uffici postali della Provincia. L’incontro ha avuto un duplice obiettivo: in primo luogo quello di veicolare ai direttori le modalità truffaldine messe in atto dai malviventi nei confronti degli anziani in modo tale di consentire a chi dirige un ufficio postale di non perdere occasione per mettere in guardia gli anziani circa tali pratiche, ciò in virtùdella considerazione che gli anziani hanno nei confronti dei direttori e degli impiegati delle Poste ; in secondo luogo per rilevare eventuali anomalie o sospetti circa anziani che si recano agli uffici postali per  ritirare grosse somme di denaro magari accompagnati da persone sconosciute.

I Carabinieri continueranno a tessere questa rete solidale in favore delle persone anziane, al fine di metterli in guardia delle truffe ai loro danni.

 

È infine fondamentale ricordare:

  • che per nessun motivo deve essere consentito l’accesso agli sconosciuti che dovessero presentarsi al portone o sull’uscio di casa;
  • che è del tutto inusuale che Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza si presentino in abiti civili. Infatti le Forze dell’Ordineoperano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio;
  • che nessun impiegato di Poste Italiane, assicurazioni etc. chiede del denaro contante per ritiro pacchi, liberare un parente, pagare assicurazioni etc.
  • che bisogna diffidare di persone che si presentano in casa e vi fanno parlare al telefono con un vostro parente che chiede di versare soldi per ritiro di pacchi, assicurazioni, pagamenti di multe etc;
  • Che bisogna prestare particolare attenzione a telefonate di sedicenti figli, nipoti o congiunti in genere che chiedono soldi per pagamenti di pacchi, liberazioni da fermi di polizia, pagamenti di assicurazioni etc. e di li a poco si presenta a casa uno sconosciuto per ritirare quanto richiesto.
  • in ogni caso di dubbio sull’identità degli interlocutori, telefonare immediatamente al “112” per consentire alla più vicina pattuglia dell’Arma di intervenire per evitare spiacevoli conseguenze. 

 

 




TERAMO. POLIZIA DI STATO:  un arresto della Squadra Mobile e sei misure di prevenzione

 

Nell’ambito del rafforzamento dei servizi di controllo del territorio in questa provincia disposti dal Questore di Teramo e finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, nella decorsa mattinata personale della Squadra Mobile di Teramo, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emanato dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, ha tratto in arresto un cittadino trentenne di nazionalità marocchina residente in questa provincia, già gravato da specifici precedenti penali per reati contro il patrimonio e reati contro la persona, dovendo scontare la pena definitiva di oltre anni 6 di reclusione.Il predetto è stato rintracciato nella sua abitazione di Civitella del Tronto e, ultimate le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Lanciano.

Sempre nell’ambito di detti servizi, il Questore di Teramo ha emanato 4 provvedimenti di avviso orale nei confronti di un ragazzo di etnìa rom di anni 20, già gravato da precedenti specifici in materia di stupefacenti; di un uomo di 67 anni, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, stupefacenti e associazione per delinquere; di una donna di 40 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, peraltro già destinataria del divieto di ritorno nel Comune di Castel di lama (AP) e l’ultimo nei confronti di un uomo di 47 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. I provvedimenti in questione sono stati adottati in quanto i destinatari, abitanti tutti lungo la costa teramana, sono stati ritenuti socialmente pericolosi sulla base dei numerosi precedenti.

Inoltre, il Questore di Teramo ha emesso 2 provvedimenti di foglio di via obbligatorio nei confronti di un giovane di 26 anni, gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di stupefacenti, già destinatario del provvedimento dell’Avviso Orale. Il predetto, peraltro, era stato arrestato, in flagranza di reato, agli inizi di questo mese a Giulianova per tentata rapina ai danni di una donna. Nei suoi confronti è stato disposto il divieto di ritorno, per anni 3, nel citato Comune. Il secondo provvedimento è stato adottato nei riguardi di un giovane di 29 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche. Il predetto, nel mese di luglio scorso è stato deferito alla locale A.G. per reati di furto, danneggiamento e invasione di terreni/edifici. Nei suoi confronti è stato disposto il divieto di ritorno, per 3 anni, nel Comune di Notaresco.




SEMINARIO SUL FUTURO DELLE COMUNITÀ ENERGETICHE. PROBLEMI GIURIDICI E SOLUZIONI

 

Teramo, 28 novembre 2022 – Mercoledì30 novembre, alle ore 9.00, nella Sala delle lauree del Polo didattico S. Spaventadell’Università di Teramo, si terrà un seminario sulle comunità energetiche promosso dal Centro di ricerca “Transizione ecologica, sostenibilità e sfide globali”, diretto dal costituzionalista Enzo Di Salvatore.

Il tema innovativo e attuale sarà affrontato in due sessioni connesse.

Nella prima, di carattere prettamente giuridico, alcuni giovani ricercatori del Centro esamineranno i punti essenziali e le criticità della nuova disciplina normativa sulle comunità energetiche.

Nella seconda sessione, a partire dalle ore 11.20, interverranno Massimiliano Lo Faro, del CNR-ITAE, che illustrerà un primo quadro sullo sviluppo sperimentale di nuove tecnologie per l’applicazione dell’energia rinnovabile, e Claudia Magri, dell’AgenaSrl, che spiegherà le opportunità per il territorio teramano conseguenti all’applicazione pratica delle comunità energetiche. La moderazione dell’incontro è affidata a Simona D’Antonio, docente di Diritto amministrativo all’Università di Teramo.

Le attività del Centro di ricerca sono sostenute dai Comuni di Teramo, Pineto e Tollo, dalla Fondazione Appennino, da ECO.LAN S.p.A., Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A. e Rotary Club Roma Sud.

REDAZIONE UFFICIO STAMPA