Teramo. Il  Piano provinciale della ciclabilità presentato a Roseto apre un nuovo orizzonte sulla mobilità: è in fase di progettazione la ciclabile Teramo-Mare mentre è stato candidato a progettazione il prolungamento verso Montorio.

Il sistema di illuminazione a terra del Ponte ciclopedonale sul Vomano è perfettamente funzionante e collaudato: a terra, a led e non invasivo costituisce un valore aggiunto rispetto all’architettura dell’opera. L’Ente è in attesa (qualche giorno) dell’allaccio dell’Enel

Teramo 28 novembre 2022. “L’inaugurazione del Ponte sul Vomano apre un nuovo ciclo quello della realizzazione delle ciclabili che corrono sulle vallate e collegano l’interno alla costa. Un vero e proprio sistema che anche grazie alla collaborazione con il servizio PNNR coordinato dal consigliere Giovanni Luzii è già in fase di progettazione sulla madre di tutte le ciclabili quella che dal capoluogo arriverà al mare” così il consigliere delegato Lanfranco Cardinale che al convegno che si svolto a Roseto sabato scorso ha delineato il progetto strategico dell’ente che mira a collegare con vere e proprie strade ciclabili attrezza tutta la provincia.

E’ già in progettazione per 400 mila euro (Studio di ingegneria TPS) quella che insieme alla pista della costa, rappresenta una dorsale portante: la strada ciclabile che corre parallela alla ferrovia, non si incrocia mai con le carrabili (ed è quindi molto sicura) che da Teramo arriva a Giulianova, la Provincia (ufficio del PNRR) ha avanzato inoltre la richiesta di finanziamento per progettare il prolungamento di questa pista verso Montorio (un anello che sulla pianificazione provinciale si collegherà alla pista della Val Tordino). A Teramo, grazie ai finanziamenti ottenuti dal Comune per le città sedi di Università, la pista, prosegue verso Coste Sant’Agostino con le biciclette a pedalata assistita.

Il 14 marzo del 2017, vent’anni dopo l’intuizione del Corridoio Verde da parte della Provincia di Teramo, con una delibera presidenziale viene approvato il Piano strategico per la mobilità ciclistica e la rete delle ciclabili. Il piano porta la firma degli architetti Giuliano Di Flavio (coordinatore progettuale), Raffaele Di Marcello e Alfonso Pallini, in forza nel servizio “Pianificazione territoriale, urbanistica, piste ciclabili e Sistema informativo territoriale della Provincia”.

Un salto di qualità significativo rispetto all’idea della mobilità su due ruote: vere e proprie strade ciclabili, non semplici corsie, pensando certamente alla crescente domanda di turismo slow e di lunga percorrenza, quindi per usi amatoriali e ricreativi, ma anche alla bicicletta come mezzo quotidiano alternativo all’autovettura”. Precisa Cardinale, i percorsi individuati nel Piano sono: completamento della ciclabile della Val Vibrata, ciclabile del Salinello, ciclabile della Val Tordino, ciclabile del Vomano. Il cerchio si chiude con il Ponte ciclopedonale sul fiume Tronto che collegherebbe l’Abruzzo alle Marche e la montagna con la pista verso Montorio.

Giovanni Luzii: “Va sottolineato la lungimiranza di tutti quelli che hanno disegnato questa pianificazione: oggi la ciclabilità e la mobilità sostenibile incrociano praticamente metà delle missioni del PNRR. E’ chiaro che la mia attenzione e quella del mio ufficio è molto concentrata su questo obiettivo che dalla montagna al mare ricuce il territorio sia da un punto di vista sociale che turistico”

Questa progettazione – conclude Lanfranco Cardinale –  come sottolineato dal coordinatore progettuale del Piano Nazionale della mobilità Riccardo Capecchi del Ministero delle Infrastrutture non rappresenta solo un formidabile volano rispetto alla richiesta turistica, ma crea una vera alternativa all’utilizzo delle auto anche da parte dei residenti quale mezzo per gli spostamenti di media percorrenza con numerosi vantaggi: decongestione del traffico, miglioramento della salute pubblica e dei singoli, riduzione del consumo di carburante di origine fossile e riduzione dei costi di manutenzione sulla rete stradale tradizionale,  creando nuove relazioni e nuove dinamiche sociali fra i territori.

 Infine una precisazione riguardante il Ponte ciclopedonale che in queste notti è stato al buio: le luci sono state collaudate e sono perfettamente funzionanti, l’Enel deve solo montare il contatore: hanno assicurato che è questione di pochi giorni. Il sistema luci del ponte è a terra ed è tutto a led con un una illuminazione che rispetta lo skyline della struttura in legno e acciaio e lascia libera la visuale.




Carabinieri. Reati contro il patrimonio: in Provincia di Teramo tre arresti e dieci denunce a piede libero

 

I Carabinieri della Provincia di Teramo, al fine di prevenire i reati di tipo predatorio, hanno messo in atto un dispositivo di controllo del territorio a mezzo delle Stazioni Carabinieri dipendenti delle Compagnia di Teramo, Alba Adriatica e Giulianova, integrati con il servizio di pronto intervento assicurato dai Carabinieri del Radiomobile delle stesse Compagnie, che hanno presidiato la Provincia sia nella fascia montuosa, collinare e costiera. Oltre ai centri abitati sono state controllate: le zone industriali, le principali arterie viarie, i luoghi di aggregazione giovanile e gli esercizi pubblici. Tale dispositivo, che rafforza la normale rete di capillari controlli dell’Arma Teramana che viene effettuata nell’arco di tutte le 24 ore e tutti i giorni della settimana a mezzo delle pattuglie del Radiomobile e delle Stazioni Carabinieri, è stato posto al Comando di un Ufficiale dipendente che ne ha coordinato e diretto tutte le operazioni. L’attività oltre al sicuro risultato preventivo ha portato anche risultati dal punto di vista repressivo infatti si è proceduto:

  • All’arresto di un uomo per tentato furto aggravato. Lo stesso è stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Mosciano Sant’Angelo all’interno di una azienda presente nella locale Zona Industriale. L’uomo infatti dopo aver forzato una porta si era introdotto negli uffici dell’azienda e stava rovistando nei cassetti delle scrivanie.L’intervento dei Carabinieri è stato attivato da alcuni cittadini, tramite il 112,in quanto avevano notato la sospetta presenza del soggetto intorno ai locali della ditta che vista l’ora e la giornata era chiusa. L’uomo una volta bloccato e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di arnesi atti allo scasso.

In tale contesto fondamentale si è rilevata la collaborazione dei cittadini che con tempestività hanno segnalato la presenza di una persona sospetta al 112.

  • All’arresto di un uomo da parte dei Carabinieri della Stazione di Martinsicuro a seguito di ripristino dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Fermo. Il soggetto, che aveva ottenuto dei benefici penitenziari a seguito di una condanna per delle rapine perpetrate nel fermano, non si era attenuto alle prescrizioni imposte dall’A.G. e pertanto i Carabinieri di Martinsicuro chiedevano ed ottenevano dalla stessa A.G. la revoca dei benefici e il ritorno in carcere dell’uomo.
  • Al rintraccio e all’arresto di un uomo a Roseto degli Abruzzi da parte dei Carabinieri della locale stazione in seguito a una condanna definitiva del Tribunale di Varese alla pena di anni 1 e mesi 3 di reclusione per furto.
  • Alla denuncia di una donna per evasione e guida senza patente. La donna nota per numerosi precedenti penali contro il patrimonio e attualmente sottoposta agli arresti domiciliari, sempre per svariati furti, veniva bloccata dai Carabinieri della Stazione di Giulianova mentre si trovava alla guida della propria autovettura, pur avendo la patente revocata, in una zona residenziale della città. La donna veniva ricondotta presso la propria abitazione per continuare a espiare la misura restrittiva.
  • Alla denuncia di un soggetto gravato da numerosi precedenti penali, alcuni dei quali contro il patrimonio per inosservanza del foglio di via dal Comune di Giulianova. Lo stesso veniva intercettato dai Carabinieri della locale stazione, nei pressi di alcune abitazioni del lungomare non abitate in inverno.
  • A denunciare un soggetto per minacce, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo in un bar di Ancarano in stato di ubriachezza stava seminando il panico rovesciando alcuni tavoli e delle sedie. Pertanto è stato richiesto l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Sant’Egidio alla Vibrata. Alla vista dei militari l’uomo ha iniziato ad insultarli, minacciarli e cercava di aggredirli. I Carabinieri lo bloccavano e lo riportavano alla calma affidandolo successivamente ai sanitari di una ambulanza che si era recata sul posto.
  • A denunciare un soggetto per guida senza patente. L’uomo, del posto, è stato intercettato, dai Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Teramo, nella zona industriale “Sant’Atto”.Sottoposto a controllo si appurava che era privo di patente di guida in quanto mai ottenuta.
  • Alla denuncia di due soggetti da parte dell’equipaggio della Radiomobile della Compagnia di Giulianova. Uno perché trovato alla guida di un’auto senza patente, l’altro per ricettazione infatti veniva trovato in possesso di un monopattino elettrico rubato il giorno prima sempre a Giulianova.
  • A 4 denunce di altrettanti utenti della strada, in varie parti del territorio provinciale, che si erano messi alla guida dei propri mezzi pur avendo fatto uso di alcolici, infatti tutti sono risultati positivi a seguito di misurazioni eseguite con etilometro.

Nel corso del servizio sono stati controllati 87 mezzi e identificate 150 persone. Sono stati ispezionati 18 esercizi pubblici e controllati 21 soggetti posti agli arresti domiciliari o a misure restrittive della libertà personale.




Teramo. ASL: Mazzini, “stanza rosa” in Pronto soccorso per le vittime di violenza

Il Mazzini si dota di una “stanza rosa” in Pronto soccorso. E’ una stanza destinata ad accogliere tutti coloro che sono vittima di violenza. L’iniziativa, l’ultima in ordine di tempo adottata dalla Asl in tema di violenza di genere, è stata presentata oggi in una conferenza stampa all’interno del Pronto soccorso dell’ospedale di Teramo.  “La violenza di genere è una grave emergenza sociale che necessita della massima attenzione. Per prevenire e proteggere le vittime di violenza è necessario che ognuno si attivi per quanto di propria competenza. E la Asl di Teramo è storicamente sensibile a questo grave problema” ha dichiarato il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia,  “la “stanza rosa” è destinata ad accogliere le donne in primis, visto che  loro sono più frequentemente vittime di maltrattamenti, ma anche anziani, disabili, bambini. In sostanza la persona viene accolta in un ambiente protetto all’interno del Pronto soccorso. Qui ci sarà a disposizione tutto il materiale necessario non solo per le terapie, anche per le analisi. Qui la persona riceverà le cure e il sostegno di tutti i professionisti che saranno necessari, nella massima privacy ed evitando il più possibile il disagio di spostamenti fra un settore e un altro. In sostanza stiamo ottimizzando, con il contributo di tutti i settori interessati,  un percorso ben definito destinato alle vittime di violenza, che va dall’ingresso in Pronto soccorso fino alle strutture extraospedaliere”.

Anna Rita Gabriele, direttore della Uoc Pronto soccorso e Obi, ha diffuso i dati sugli accessi “Codice rosa” relativi alla Asl di Teramo nel periodo 2019-primi semestre 2022. “Sono dati che per la maggior parte riguardano le donne”, ha sottolineato Gabriele, “anche se in tutto il periodo in considerazione ci sono 21 casi che coinvolgono minori  di 16 alle e 5 17enni. Per quanto riguarda gli over 65, abbiamo registrato 10 casi, di questi sono uno è di un uomo (di 85 anni)”.

“La stanza rosa”, ha aggiunto Cinzia Angelozzi, ginecologa referente dei “Bollini rosa”, il riconoscimento che la Fondazione Onda conferisce agli ospedali vicini alle donne, “costituisce un luogo protetto per accogliere le vittime di violenza, che non dovranno più andare in giro nei vari reparti dell’ospedale: tutti i professionisti ruoteranno attorno alla persona oggetto di violenza. In questa stanza raccoglieremo anche i reperti partivcolarmente importanti per il successivo iter giudiziario”.

La dottoressa Gabriele ha anche annunciato che la Asl   ha proceduto alla revisione del protocollo del Codice rosa, che era risalente al 2014. “Ora, con il contributo di tutti i settori interessati, abbiamo adeguato il protocollo aziendale a quello che prevede la nuova normativa in materia. Il protocollo dovrà essere esteso a tutto il territorio, in un percorso per uscire fuori della violenza. In questo percorso la Asl riveste un ruolo centrale, relativo alla cura e alla prima accoglienza della vittima”, ha spiegato.

 




Apertura Ponte ciclopedonale sul Vomano, il commento del Sindaco di Pineto Robert Verrocchio

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PINETO. “Questa mattina per il nostro territorio si è realizzato un sogno l’apertura del ponte ciclopedonale sul Vomano dopo tante attese e un lungo iter, finalmente è diventato realtà. D’ora in poi gli spostamenti ciclopedonali sulla costa teramana saranno più sicuri, con positive ricadute anche per il turismo e l’economia. Questa infrastruttura offre vantaggi anche dal punto di vista sociale, perché i due territori superano finalmente la barriera che il fiume Vomano ha in passato rappresentato. Era il 1997 quando si iniziò a mettere in piedi una progettualità chiamata corridoio verde adriatico con l’idea che la nostra costa teramana potesse essere valorizzata dal punto di vista ambientale e della mobilità con la realizzazione di una infrastruttura ciclopedonale. Nel corso degli anni sono stati realizzati i primi ponticelli nei comuni interessati, poi nei primi anni del 2000, attraverso indirizzi anche nazionali a livello interministeriale, sono state avviate le prime progettualità e ci sono stati i relativi finanziamenti, arrivando alla ciclovia adriatica e al bike to coast. I comuni, come nel caso di Pineto, hanno portato avanti con impegno i vari progetti e ogni anno hanno migliorato la ciclabilità territoriale con nuovi tasselli. Siamo orgogliosi e fieri di questo risultato e ringrazio, a nome di tutta la comunità pinetese, gli amministratori regionali e provinciali e di tutti gli enti coinvolti nel tempo per aver raggiunto questo importante obiettivo, tutti gli attori che a vario titolo vi hanno lavorato negli anni e le tante associazioni delle due ruote che hanno stimolato investimenti per la mobilità, come nel caso della FIAB che il 2 giugno da 12 anni organizza  sulla costa la biciclettata adriatica, una delle più importanti manifestazioni della provincia”. Questo il commento del Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, intervenuto stamattina all’inaugurazione del ponte ciclopedonale sul Vomano.

 




Castelli. Quarta edizione di “ Scarpette rosse” per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

L’opera in ceramica realizzata dal maestro ceramista Marcello Melchiorre è stata donata dal Comune a istituzioni, associazioni, personalità sensibili al tema della violenza di genere e delle pari opportunità in un momento di testimonianza e riflessione.Simbolo di questa edizione la scarpetta Arcobaleno che arriverà in Ucraina dove verrà donata a una rifugiata della guerra.

Si è rinnovato a Castelli l’appuntamento con la quarta edizione della manifestazione nazionale contro la violenza di genere e per la promozione delle pari opportunità   “Scarpette rosse”promossa dal Comune di Castelli e ideata dalla AICC ( Associazione Italiana Città della Ceramica) della quale Castelli fa parte. La scultura in ceramica realizzata dal maestro ceramista Marcello Melchiorreè stata donata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Seca e rappresentata ieri dalla consigliera alla cultura Alessia Di Stefano, a persone, istituzioni e associazioni come ringraziamento e come riconoscimento per l’opera umana e professionale messa in campo ogni giorno per il contrasto alla violenza e per  l’affermazione dei diritti di pari opportunità. L’edizione 2022 è stata dedicata alle donne iraniane, in particolare a quelle uccise e scomparse per aver manifestato i propri diritti di libertà, sulla scia dei cruenti fatti di cronaca che si stanno perpetrando nel paese Orientale, alle schiave dell’Isis e alle donne ucraine. Proprio per questo il simbolo della quarta edizione è stato la scarpetta arcobaleno in segno di pace che viaggerà grazie ai volontari dell’associazione Kerigma fino al paese in guerra e verrà donata a una donna rifugiata con i propri figli in uno dei bunker sotterranei aspettando il marito che torni dal fronte. Una mattinata di riflessione e testimonianza che ha coinvolto gli alunni delle scuole elementari, medie e del Liceo “Grue” in esibizioni artistiche sul tema e ha visto l’importante intervento del tenente colonnello Luigi Vaglio del Comando provinciale dei Carabinieri che ha esposto la situazione della nostra provincia che, con oltre 300 attivazioni di Codici rosso in un anno, segue la triste media nazionale e ha spiegato l’importante opera di prevenzione portata avanti dall’Armapartendo dagli incontri a scuola e facendo parte  di una rete inter-istituzionale.

I premiati di questa edizione:

  • Comando provinciale dei Carabinieri nella persona del tenente colonnello Luigi Vaglio;
  • la dirigente scolastica dell’I.c.“Falcone-Borsellino-Teramo5” Maria Letizia Fatigati;
  • la Fondazione Tercas nella persona della presidente Tiziana Di Sante;
  • la giornalista e scrittrice Monica Pelliccione;
  • il sindaco di Castel Castagna Rosanna De Antoniis;
  • l’associazione culturale “Il guscio” nella persona della presidente Andreina Moretti;
  • lo scrittore Fabio Carlini;
  • la Cpo Ordine Avvocati Teramo nella persona della presidente Diana Giuliani;
  • l’associazione di solidarietà “Kerigma” nella persona del presidente Sergio D’Ascenzo;
  • il Liceo artistico per il design “F.A. Grue” di Castelli nella persona della preside Eleonora Magno.

 

 

“L’arte può veicolare tanti messaggi e in questa circostanza l’artigianato di Castelli si fa strumento di contrasto alla violenza di genere e il simbolo di diffusione della cultura del rispetto e dell’amore” –ha commenta il sindaco di Castelli Rinaldo Seca( assente per motivi personali)– “ Abbiamo deciso di portare avanti  con onore la manifestazione – Premio “ Scarpette rosse” promossa dalla Aicc in ricordo di tutte le vittime della crudeltà umana e come segno di gratitudine a chi ogni giorno, con impegno costante e dedizione, aiuta le vittime,  e promuove la cultura della non  – violenza. Dobbiamo unirci tutti insieme per sconfiggere questa piaga”.

 

“È stata una giornata decisamente ricca di significato”ha aggiunto la consigliera Alessia Di Stefano “Le testimonianze anche forti e i racconti sentiti dei tanti e importanti ospiti sono stati simbolicamente affidati ai ragazzi del Liceo “Grue” e della scuola media, in un passaggio che vuol dire fiducia in un futuro migliore. I ragazzi stessi hanno regalato a tutti i presenti momenti di riflessione importanti e di grande valore”.

 




Valle Castellana (TE). Anziano smarrisce la strada di casa e cade in un dirupo, ritrovato dal Comandante della Stazione Carabinieri

 

 

Alle ore 18.30 di ieri 25 novembre all’utenza 112 della Centrale Operativa dei Carabinieri di Teramo giungeva una telefonata dove alcuni familiari di un uomo di 91 anni di Valle Castellana (TE) segnalavano che il congiunto si era allontanato da casa nel pomeriggio senza farvi più ritorno.

Immediatamente venivano attivate le ricerche, in prima battuta operate: dal Comandante della Stazione Carabinieri di Valle Castellana, dai militari della stessa stazione e dai congiunti dell’uomo. L’anziano che vive da solo, si era allontanato dalla propria abitazione verso le ore 12.00. I parenti erano andati a trovarlo verso le 15.00 e non trovandolo a casa atteso che nell’abitazione c’era il camino acceso, si erano allarmati ed hanno iniziato a cercarlo nei luoghi prossimi all’abitazione, ricerche risultate vane e pertanto molto preoccupati si sono rivolti ai Carabinieri.

Le ricerche dei Militari dell’Arma sono partite dall’abitazione dell’anziano dividendosi e percorrendo i vari sentieri della zona. L’attività si è rilevata molto complessa in quanto era sceso il buio e vi era una temperatura di 4 gradi.

Alle ore 19.30 il Comandante della Stazione di Valle Castellana che stava percorrendo un sentiero che si inoltrava nel bosco, già peraltro ispezionato senza esito nel pomeriggio dai parenti, posto a circa 200 metri in linea d’aria, dall’abitazione dell’uomo, sentiva una flebile voce provenire dalla sottostante scarpata dove era presente una fitta vegetazione. Il Maresciallo, nonostante il buio, si è calato nella scarpata chiamando ripetutamente l’uomo per nome, lo stesso rispondeva con un filo di voce, seguendo la stessa a circa 7 metri dal sentiero ritrovava l’anziano che era scivolato rimanendo incastrato tra i rovi e a seguito di questo era difficilmente visibile dal sentiero. Il Comandante rassicurava l’anziano che apparentemente stava bene ma era impaurito ed infreddolito inoltre non poteva muoversi in quanto si era impigliato tra la vegetazione.Il militare chiamava gli altri Carabinieri e i parenti impegnati nelle ricerche. Una volta avuta la loro presenza si provvedeva a liberarlo dai rovi e a prestargli le prime cure.

Alle ore 20.15 circa giungevano sul Posto i Vigili del Fuoco di Teramo precedentemente allertati che con l’ausilio di una barella riportavano nel sentiero l’anziano, conducendolo presso la sua abitazione, che era quella più vicina al luogo del ritrovamento. Qui veniva visitato da un sanitario della guardia medica che lo trovava in buone condizioni di salute e pertanto non necessitava di ulteriori cure mediche e pertanto l’uomo è stato affidato alle cure dei familiari.




25 novembre. I CARABINIERI DI TERAMO ADERISCONO ALLA CAMPAGNA “ORANGE THE WORLD”, SOSTENUTA DA SOROPTIMIST INTERNATIONAL D’ITALIA

Oggi, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, inizia la campagna internazionale “Orange the World”, che prevede lo svolgimento, fino al prossimo 10 dicembre (“Giornata Internazionale dei Diritti Umani”), di iniziative di sensibilizzazione delle istituzioni, della società civile e dei media, colorando simbolicamente di arancione (colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere) edifici, monumenti e strade.

All’iniziativa, promossa dalle Nazioni unite e sostenuta in Italia da Soroptimist International, aderisce anche l’Arma dei Carabinieri:

  • illuminando di arancione, nella giornata del 25 novembre, la sede romana del Comando Generale;
  • promuovendo la diffusione sui propri canali social, per l’intera durata della campagna, di un video predisposto dall’Associazione, utilizzando foto delle sedi dell’Arma “colorate”.

 

Anche quest’anno ha aderito all’iniziativa con grande entusiasmoil Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo, che illuminerà di arancione anche la facciata della propria sede e quelle di altre caserme della provincia teramana tra le quali Montorio, Tossicia, Atri,Pineto, Alba Adriatica, Nereto, Civitella del Tronto e Colonnella.

 

La Presidente delSoroptimist di Teramo, Dottoressa Italia CALABRESE, ha espresso personalmente il proprio compiacimento al Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello PasqualeSACCONE, per l’adesione dell’Arma all’iniziativa, evidenziando la vocazione e l’efficacia da sempre dimostrate dai Carabinieri nella tutela delle fasce più deboli della popolazione. La stessa dottoressa CALABRESE sarà presente con alcune socie del Soroptimist presso le sedi illuminate per un momento di raccoglimento insieme ai Carabinieri in memoria delle vittime di “femminicidio” e per rinsaldare il forte legame che intercorre tra l’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist, tutto nell’ottica di creare una rete di protezione a favore delle fasce più deboli della popolazione.

 

Il 22 novembre 2019 è stato formalizzato un Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Soroptimist International d’Italia, volto a rafforzare ulteriormente l’azione istituzionale nel settore del contrasto alla violenza di genere, mediante l’allestimento, all’interno delle caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili e denominati “Una stanza tutta per se”. Uno di questi locali è stato realizzato, a cura del ClubSoroptimist di Teramo, proprio presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo, molto attivo nello specifico settore istituzionale. Infatti, dal 1° gennaio 2022 ad oggi, i militari dell’Arma teramana delle varie articolazioni provinciali hanno attivato 300 codici rossi, a seguito dei quali hanno:

  • deferito all’A.G. 298 persone (7 delle quali in stato di arresto perché colte in flagranza di reato);
  • chiesto e ottenuto l’emissione di 78 provvedimenti cautelari (20 custodie in carcere, 8 arresti domiciliari, 33 divieti di avvicinamento alle vittime, 13 allontanamenti dalla casa familiare e 4 ammonimenti).

 

Si allega il comunicato stampa del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri relativo all’evento in parola. Al link https://we.tl/t-DxoRUGIyeGè possible scaricare due video e due foto istituzionali.

Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri

V Reparto – SM – Ufficio Stampa

 

Roma, 25 novembre 2022

 

L’ARMA DEI CARABINIERI

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di sensibilizzazione (in allegato) articolata su tante iniziative diverse, che hanno tutte un solo filo conduttore: dire “No!” e “Mettere un punto” a qualsiasi forma di comportamento violento – sia fisico che psicologico – contro le donne. Le tante iniziative – che hanno coinvolto i media tradizionali, il web e i social – hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a denunciare con fiducia ai Carabinieri. Non è giusto subire violenze o privazioni della propria dignità neanche all’interno delle mura domestiche, quando l’autore è una persona cara. È per questo che l’Arma punta a far diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime a muovere il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.

Anche quest’anno tante caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World” come segnale tangibile dell’assoluta attenzione e priorità dell’Arma a invogliare le donne vittime di violenze a denunciare. Nonostante la crisi energetica, l’Arma non ha voluto rinunciare a questo forte segnale simbolico e lo ha fatto – questo è bene sottolinearlo – senza aumentare i consumi energetici con nuove illuminazioni, ma semplicemente usando quelle già attive.

Le stazioni ferroviarie, luogo simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo brutte esperienze, sono state scelte quest’anno come spazi per dare visibilità a questi progetti. Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di soffermarsi qualche istante sulle tante iniziative per questo 25 novembre.

È questa l’occasione giusta anche per ricordare che questo triste fenomeno si combatte anzitutto formando uomini e donne rispettosi della legalità. Questa sfida comincia da lontano, tra i banchi di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini del futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla creatività proprio degli studenti, coinvolgendoli in un progetto a livello nazionale.

In particolare, i ragazzi di un Istituto superiore (Ist. Tecn. Sup. G. B. Vaccarini di Catania) hanno realizzato per l’Arma un breve video contro la violenza di genere, che verrà trasmesso sui social istituzionali e – gratuitamente – su 1200 schermi presenti in 125 stazioni ferroviarie, nonché sul pannello multimediale posto sull’apice della Stazione Cadorna a Milano nell’omonima piazza. Gli studenti di un’altra scuola (Ist. Tec. Sup. C. Musatti di Dolo – VE), invece, hanno realizzato una fotografia (diffusa via social) e un logo pubblicitario che è diventato parte integrante di una video motion (videografica) – che verrà diffusa sui canali social dell’Arma – nella quale un “avatar Carabiniere donna” mette in guardia sui comportamenti che costituiscono forme di violenza e che spesso si ha la tendenza a sottovalutare.

Per l’occasione un’ altra immagine evocativa è stata realizzata “in house” dall’Arma e verrà visualizzata – gratuitamente – nelle grandi Stazioni Ferroviarie e a bordo delle carrozze dei treni Freccia di Trenitalia S.p.a, sugli schermi infomoving degli autogrill e dei centri servizi della rete Autostrade per l’Italia S.p.a. e Brescia-Padova, negli aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Malpensa e Linate) nonché Venezia, Treviso, Verona e su alcuni cartelloni pubblicitari e maxischermi led ubicati nelle location più prestigiose di Roma e Milano nonché sullo spazio espositivo presente sulla facciata della caserma Acqua, sede del Cdo Legione “Lazio” in Piazza del Popolo a Roma.

Quest’anno, in collaborazione con Radio Rai, è stato realizzato un podcast che sarà messo in onda proprio il 25 novembre su Rai play sound e sul sito www.carabinieri.it, con rilanci sui social istituzionali. Il Podcast conterrà un estratto di un intervento del Comandante Generale Gen. C.A. Teo Luzi e del Presidente del “1522” Elisa Ercoli, Help line per la violenza e lo stalking.

Sul sito www.carabinieri.it, inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su: atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale ecc. Nell’area tematica è possibile trovare anche il “Violenzametro” un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata. Ecco il link dell’area tematica “codice rosso” :

http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso

 

Per far fronte a questa dolorosa piaga sociale, queste iniziative sono preziose ma da sole non bastano. Per questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Questa Sezione svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale. Tra i progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un documento riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi. Fondamentali sono i corsi basici e specialistici sul tema dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi, nonché di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.

A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria – Marescialli e Brigadieri – inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti complessivamente 27, che hanno consentito di formare oltre 550 unità, operanti sul territorio nazionale.

In questo delicato ambito, è importante ricordare anche l’Accordo tra i Ministri della Difesa e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma, tutt’ora vigente. Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti Persecutori di occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché della formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, Help line per la violenza e lo stalking. Non meno importante è l’impegno che è scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle quali è stato dedicato un ciclo di formazione di 40 giornate. Su richiesta del D.P.O., inoltre, è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime.

L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:

  • al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla P.C.M.;
  • all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”, approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio – sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre 2017.

Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.

Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Un progetto che ha consentito di allestire ad oggi 155 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono ogni giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi. Inoltre, Soroptimist ha fornito  37 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi dell’Arma, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.

Nell’ambito delle iniziative di questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede – a Torino, Milano e Napoli – la consegna di un device a 45 donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con un sistema di allarme permetterà di attivare le Centrali Operative dell’Arma, permettendo così di intervenire tempestivamente.

Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.

L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è innanzitutto finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne. Un esempio è il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna.

 

L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2021 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini.

Nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 16.549 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2022, i Reparti Carabinieri hanno perseguito 13.744 atti persecutori.

Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti sono 20.637. Con riferimento al periodo gennaio – ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno perseguito 18.833 maltrattamenti in famiglia.

Infatti, lo scorso anno, da gennaio a ottobre, sono state tratte in arresto 1.393 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1452.

Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, sono stati arrestati 2662 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2022 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2852.

Nel 2021, da gennaio a ottobre, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 876 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2022, gli arresti sono stati 909.




“Solidali con le donne iraniane, ma dovunque è la cultura che deve cambiare”. L’appello della presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Diana Giuliani, promotrice dell’iniziativa del taglio di capelli svoltasi questa mattina in tribunale

 

 

“Abbiamo voluto esprimere ancora una volta la nostra solidarietà alle donne iraniane, che stanno lottando da più di settanta giorni contro il regime che limita le loro libertà, ma la nostra solidarietà va a tutte coloro che combattono quotidianamente una battaglia in difesa dei lori diritti. Dobbiamo convincerci che è la cultura, innanzitutto, che va cambiata”. È l’appello lanciato da Diana Giuliani, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, durante l’iniziativa del taglio di capelli promossa oggi, 25 novembre, in tribunale, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

 

In molti – tra avvocate, avvocati, giudici e personale degli uffici giudiziari -erano presenti questa mattina, all’ultimo piano del palazzo di giustizia, per rispondere all’invito di tagliarsi in pubblico di una ciocca di capelli, un gesto divenuto simbolo di lutto, condivisione del dolore e dissenso contro il regime iraniano e in memoria di Mahasa Amini, la ragazza arrestata e picchiata a morte per non aver indossato correttamente il velo islamico in pubblico.

 

“Ringrazio il Comitato Pari Opportunità per il lavoro proficuo e costante che sta portando avanti – ha detto Antonio Lessiani, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Teramo –, che si aggiunge a tutti gli sforzi prodotti a livello locale in difesa delle pari opportunità e per la prevenzione della violenza sulle donne. È necessario insistere e non abbassare la guardia”.

 

“Ci sono dei piccoli Iran anche nel nostro Paese – ha dichiarato nel suo intervento il presidente del tribunale, Carlo Calvaresi – e spesso si annidano nelle famiglie dove le leggi vengono fatte da mariti o familiari violenti. Va ripristinato un ordine all’interno e noi, come istituzione, possiamo fare la nostra parte garantendo innanzitutto una sempre maggiore efficienza della risposta penale”.

 

“Bisogna passare dalla logica emergenziale del codice rosso – ha sottolineato il sostituto procuratore Davide Rosati, intervenuto in rappresentanza del procuratore Ettore Picardi – a un vero cambio di mentalità che coinvolga tutti. Non dimentichiamoci che, in passato, da noi vigeva il delitto d’onore”.

 

Tra gli interventi, si è registrato anche quello di Farzaneh Alizadeh, dipendente del tribunale di Teramo di origini iraniane, la quale ha letto un breve discorso su quanto sta avvenendo in Iran intitolato “Donna, Vita, Libertà”. “La soppressione delle proteste pacifiche – ha detto tra le altre cose – è stata una routine quotidiana nel corso degli ultimi quarantatré anni; ma quello che sta succedendo ora ai bambini, ai prigionieri e ai curdi dall’inizio delle proteste e soprattutto in questa ultima settimana è una delle pagine più nere della storia della repubblica islamica. L’assalto delle forze repressive nelle scuole femminili, nelle carceri e i pestaggi, le uccisioni e i rapimenti di studentesse minorenni sono una tragedia che va oltre l’eccidio di manifestanti nella strada”.

 

Hanno partecipato alla manifestazione svoltasi in tribunale, tra le altre, anche la giudice Angela Di Girolamo, presidente della sezione civile, e le avvocate Gabriella Zuccarini, direttrice della Scuola Forense, e Maria Magda Di Taranto, presidente dell’ADU Teramo (Associazione Difensori d’Ufficio).

 

 




UNITEDOC: IL RETTORE ISTITUISCE LA SCUOLA DI DOTTORATO DELL’UNIVERSITÀ DI TERAMO E CHIEDE DI INTITOLARLA A GIULIO REGENI 

 

Teramo, 25 novembre 2022 – Ai genitori, che oggi pomeriggio hanno seguito in collegamento la prima edizione di UniteDoc, il rettore Dino Mastrocola ha chiesto di intitolare la Scuola di Dottorato dell’Università di Teramo, di cui è stata appena annunciata l’istituzione, a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano dell’Università di Cambridge torturato e ucciso al Cairo il 25 gennaio 2016.

Il Rettore, nel ringraziare la famiglia Regeni, che si è resa disponibile, ha sottolineato che «l’intitolazione della Scuola di Dottorato dell’Università di Teramo, con i suoi sette percorsi nei diversi campi del sapere, vuole far sì che il nome di Giulio Regeni sia impresso in tutte le pergamene dottorali dell’Ateneo, pergamena che Giulio, per un vile e ancora impunito delitto, non è riuscito ad avere».

UniteDoc è la prima cerimonia pubblica di conferimento dei diplomi di Ph.D e di benvenuto ai 35 dottorandi iscritti al nuovo ciclo all’Università di Teramo.

Dopo la consegna dei 52 diplomi da parte del Rettore e della delegata di Ateneo all’Alta formazione in ricerca Barbara Barboni, è stato conferito il Premio alla memoria di Giulio Regeni (III edizione). (SEGUE)

 

I VINCITORI DEL PREMIO GIULIO REGENI (2)

Teramo, 25 novembre 2022 – Sono sette, uno per ogni corso di dottorato, i dottori di ricerca ai quali è stato conferito il Premio Giulio Regeni dell’Università di Teramo, nel corso di UniteDoc, la cerimonia di consegna dei diplomi di Ph.D.

Sara Ponziani«…per l’approccio multidisciplinare in ambito biologico, chimico e medico che hanno arricchito la sua formazione di ricerca su sviluppo e produzione di molecole ad attività antitumorale» (Dottorato di Biotecnologie cellulari e molecolari, coordinatore prof.ssa Barbara Barboni).

Davide Trentacoste«…per il percorso di formazione svolto nelle attività del Dottorato e nel quadro della co-tutela internazionale con l’UniversitéSorbonne Nouvelle – Paris 3» (Dottorato in Studi storici dal Medioevo all’Età Contemporanea, coordinatore prof. Paolo Coen).

Annalisa Scroccarello «…per la sua attività di ricerca che ha contribuito all’avanzamento delle conoscenze nel campo dei nanomateriali» (Dottorato in Scienze degli Alimenti, coordinatore prof. Mauro Serafini).

Andrea D’Alessio «…per la capacità di stabilire rapporti di ricerca con importanti centri di studio esteri» (Dottorato in Processi di armonizzazione del diritto tra storia e sistema, coordinatore prof.ssa Paola Bellocchi).

Simone Morelli«…per l’elevata produttività scientifica in termini di numero di pubblicazioni e di qualità̀ delle riviste scientifiche internazionali indicizzate» (Dottorato in Scienze mediche veterinarie, Sanità pubblica e Benessere animale, coordinatore prof.ssa Cristina Di Francesco).

Sara Santella«…per l’ampia e appassionata ricerca sul grande tema dell’autorità e del potere» (Dottorato in Governo dell’impresa, dell’amministrazione e della società nella dimensione interazionale, coordinatore prof. Romano Orrù).

Giovanni Provvisiero«…per l’apporto alla letteratura nell’analisi della disciplina dellagovernance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza» (Dottorato in Economic and Social Sciences, coordinatore prof. Christian Corsi)

 




GIULIANOVA. POLIZIA: L’ULTIMO SALUTO DELLA QUESTURA ALL’ASSISTENTE C. C.  – DE GENNARO LORENZO

 

 

 

A soli 56 anni si è spente l’Assistente Capo Coordinatore Lorenzo De Gennaro.

Colpito da tempo da una grave malattia, funeralisi svolgeranno domani, Sabato 26 Novembre,alle ore 10,30, nella Chiesa di San Flaviano a Giulianova, con la presenza di personale della Questura, rappresentanze dei colleghi della Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Polizia Ferroviaria.

Entrato nella Polizia di Stato nel 1993, dopo aver frequentato la scuola A. A. di Bolzano, è stato assegnato al Reparto Mobile di Milano. Nel 1995 è stato trasferito al Reparto Mobile di Napoli e l’anno successivo alla Questura del capoluogo campano. Nel 2005 è stato trasferito alla Questura di Teramo ed assegnato all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dapprima come operatore della Squadra Volante e di seguito come operatore tutor del 113.

Appresa la notizia del decesso del collega De Gennaro, forte è statal’emozione del Questore e tutti i poliziotti che si uniscono al dolore dei familiari e parenti tutti.

Un picchetto accoglierà e congederà  la bara, unitamente alla corona di fiori del Capo della Polizia e ai segni distintivi del lavoro a cui, con impegno e professionalità, si era dedicato.