Castelnuovo Vomano. Parte il bicibus ma la ciclabile è interrotta. L’appello di FIAB.

 

il 7 novembre scorso è partito il bicibus nella scuola primaria di Castelnuovo Vomano, organizzato dall’istituto comprensivo Margherita Hack. Genitori ed alunni, entusiasti dell’iniziativa, hanno però trovato una sgradita sorpresa: la ciclabile era interrotta da lavori e i giovani ciclisti sono stati costretti a percorrere un tratto di viabilità in promiscuo con le auto, con tutti i rischi potenziali conseguenti. Il problema si è ripresentato nei giorni seguenti, senza che l’amministrazione, seppur al corrente dell’iniziativa, abbia provveduto alla messa in sicurezza dell’itinerario. A tal proposito FIAB Teramo, sollecitata da alcuni genitori, lancia un appello all’amministrazione: “L’esperienza del bicibus dell’istituto Hack di Castelnuovo Vomano – dichiara il presidente FIAB Gianni Di Francesco – è un esempio virtuoso che deve essere seguito da tutte le scuole della nostra provincia. Andare a scuola a piedi o in bici favorisce l’autonomia degli studenti e la loro salute fisica e psicologica. Occorre, però, che vengano garantiti percorsi sicuri, e questo è compito delle amministrazioni comunali”.

“L’interruzione della ciclabile – continua Di Francesco – e la mancata individuazione di un percorso alternativo, anche limitando la viabilità motorizzata, denota una scarsa attenzione verso un’iniziativa che, in altri contesti, costituirebbe una buona pratica da incentivare”.

“Ci auguriamo –  conclude il presidente FIAB – come associazione e come cittadini, che le criticità siano definitivamente superate. Invitiamo inoltre il Comune ad istituire le zone scolastiche e ad individuare, anche con apposita segnaletica, i percorsi bicibus e piedibus, restando a disposizione per qualsiasi forma di collaborazione affinché Castelnuovo diventi “sicura e ciclabile”, proseguendo un progetto iniziato diversi anni fa”.

 




Carabinieri: celebrata a Teramo la  14^ Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace

 

 

Oggi 12 novembre 2022 a Teramo è stata celebrata la 14^ Giornata del Ricordo dei Caduti militari e Civili nelle missioni internazionali di pace.

La manifestazione ha avuto inizio con una funzione religiosa officiata, alle ore 08.30 presso la Chiesa Parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria da Don Cristian Cavicchioli.

A seguire, alla presenza del Sindaco di Teramo, è stata deposta una corona al “Monumento dei Caduti di Nassiriya”, sito nell’attiguo giardino comunale e realizzato dal maestro Fausto Cheng che era presente all’evento.

Detta giornata è stata istituita nel 2009 per ricordare i Militari e i Civili che impegnati nelle missioni internazionali di pace hanno sacrificato la propria vita per servire lo Stato.

Hanno partecipato, alla sobria e sentita cerimonia oltre all’Associazione Nazionale Carabinieri di Teramo e a quelle presenti nella provincia, le associazioni Combattentistiche e d’Arma, i vertici delle Forze di Polizia di Teramo, alcuni familiari dei Caduti e dei comuni cittadini che con la loro presenza hanno voluto testimoniare il saldo legame con l’Arma dei Carabinieri, facendo memoria di chi è caduto nell’adempimento del proprio dovere.

Particolarmente gradita è stata la presenza di una scolaresca dell’Istituto Comprensivo D’Alessandro-Risorgimento di Teramo. Ed è proprio ai bambini che prima il Sindaco D’Alberto e successivamente il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo Colonnello Pasquale Saccone si sono rivolti. Il primo cittadino ha esortato i giovani studenti “a fare sempre e a fondo il proprio dovere” così come lo hanno fatto i martiri di Nassiriya, indicando gli stessi come modelli da seguire nel cammino della vita. Concetto ripreso dal Colonnello Saccone.

 

 




Teramo. Questura: emissione di due provvedimenti di divieto di accesso a specifiche aree urbane.

 

Al fine di impedire e contrastare il dilagare di un fenomeno di particolare gravità, come quello dello spaccio di sostanze stupefacenti, e di educare i giovani alla legalità,  il Questore della Provincia di Teramo dr Lucio Pennella, sulla scorta dell’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura, ha emesso un provvedimento di divieto di accesso a specifiche aree urbane, per la durata di 2 anni, nei confronti di un giovane teramano, deferito in stato di libertà lo scorso 27 ottobre, in quanto trovato in possesso di gr. 0,20 di sostanza stupefacente del tipo eroina in un parco ubicato in prossimità di un istituto scolastico cittadino, ripetutamente segnalato quale “piazza di spaccio”. Nella circostanza, il predetto era stato individuato e controllato in zona Cona da operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’ausilio delle unità cinofile.

La condotta del soggetto denunciato, che annovera tra l’altro anche precedenti specifici, è apparsa particolarmente pericolosa, in quanto posta in essere al mattino presto, prima dell’inizio delle attività didattiche. Considerato che l’eventuale reiterazione di situazioni analoghe potrebbe alimentare un diffuso senso di insicurezza ed un inevitabile aumento della relativa negativa percezione, grazie alla novella legislativa del 2020 in materia di sicurezza urbana, il Questore di Teramo ha disposto a carico del soggetto in questione il divieto di stazionamento nei pressi dell’istituto scolastico ove è avvenuto il controllo e nelle immediate vicinanze dello stesso, nonché all’interno dei locali e degli esercizi pubblici ubicati nell’area prospiciente.

In materia di contrasto alla cessione di stupefacenti in prossimità di scuole, si tratta della prima misura di prevenzione interdittiva emessa dal Questore della Provincia di Teramo.

 

E’ stato, inoltre, disposto il divieto di accesso, per la durata di 18 mesi, a tutti gli esercizi e locali del Comune di Roseto a carico di uno straniero, risultato coinvolto in un violento episodio verificatosilo scorso agosto, a Roseto degli Abruzzi, in un’area centrale e densamente popolata da residenti e turisti, considerata la stagione estiva.In quell’occasione, operatori del Commissariato di P.S. di Atri erano intervenuti, previa segnalazione di una rissa fra giovani, presso un esercizio pubblico, dove si trovava un ragazzo riverso a terra con il volto completamente tumefatto, il quale veniva ricoverato con una prima prognosi di  30 gg per trauma cranio-facciale e fratture al volto. A seguito di immediata attività investigativa è emerso che, per futili motivi, un diciottenne romeno aveva colpito la vittima con pugni al volto, facendola rovinare a terra.  All’aggressione assistevano più persone, che intervenivano al fine di soccorrere il malcapitato ed evitare ulteriori e più gravi conseguenze.

Al fine di contenere e reprimere fenomeni violenti in determinati contesti situazionali, ossia quelli di aggregazione sociale, quali bar, ristoranti, discoteche ed esercizi pubblici in genere, dello scorso gennaio il Questore di Teramo ha emesso 27 divieti di accesso, in seguito ad aggressioni fisiche o alla constatazione di reati contro il patrimonio commessi all’interno o in prossimità di locali e pubblici esercizi sedenti a Teramo e in diversi Comuni della Provincia.

 




TERAMO. “Il presidente del Bim Teramo eletto nel Direttivo FEDERBIM”

Il presidente del BIM Teramo, Marco Di Nicola, entra nella Giunta esecutiva della Federazione nazionale FEDERBIM

Nel corso dell’Assemblea nazionale della Federazione nazionale dei consorzi Bim, la Federbim, in corso questa mattina a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il presidente del BIM di Teramo, Marco Di Nicola, è stato eletto componente della Giunta Esecutiva della Federazione. E’ stata approvata, infatti, all’unanimità dall’Assemblea dei Consorzi Bim italiani la proposta avanzata dal presidente del BIM Tronto, Luigi Contisciani, di sostituire il decaduto presidente del Bim Nera-Velino assicurando un’equa rappresentanza territoriale dell’Appennino Centrale con l’ingresso nel direttivo Federbim del Bim Vomano-Tordino di Teramo:

E’ un grande orgoglio entrare a far parte del direttivo Federbim – dichiara il presidente Marco Di Nicola – e ringrazio per la fiducia accordatami tutta l’Assemblea dei Consorzi BIM, i componenti del Consiglio Direttivo e, in particolare,  il Presidente Federbim, l’ingegner Gianfranco Pederzolli, con il quale abbiamo trascorso una proficua due-giorni a Saluzzo impegnati in un costruttivo confronto sulle opportunità delle Comunità energetiche e delle strategie europee in tema energetico per lo sviluppo dei territori montani. Il recupero di un ruolo centrale del Bim Teramo nella giunta esecutiva Federbim rappresenta un importante riconoscimento per tutto il comprensorio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano Vomano-Tordino, che costituisce una delle realtà più significative dell’Appennino Centrale. Sarà l’avvio di un proficuo percorso di interlocuzione istituzionale, anche con il Governo centrale, sui temi che ci stanno più a cuore: la valorizzazione delle aree interne, delle risorse idriche, l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili locali, in particolare attraverso impianti e microimpianti idroelettrici, la partecipazione a comunità energetiche con l’aggregazione di piccole e medie imprese locali ed enti territoriali e tanti altri temi, che rappresentano le sfide del prossimo futuro”.




Dimensionamento scolastico. Tutti d’accordo sulle proposte: insistere sul riconoscimento di scuola rara per il “Grue” di Castelli  e accorpamento dell’istituto “Pascal-Comi-Forti” all’Alessandrini per creare un Polo tecnico-professionale.

 

 

Teramo 9 novembre 2022. Dal Tavolo tecnico interistituzionale che si è riunito ieri mattina esce una proposta unanime sui due casi considerati “critici”: la salvaguardia del “Grue” di Castelli insistendo sulla richiesta di riconoscimento di “scuola rara” e l’accorpamento del “Pascal-Comi-Forti” di Teramo con l’Alessandrini per la costituzione di un Polo tecnico – professionale che conterebbe 1200 alunni. Proposta che parte dall’Ufficio scolastico provinciale rappresentato dalla sua nuova dirigente Clara Moschella, sulla quale sono concordi i dirigenti scolastici (rappresentati da Manuela Divisi, Daniela Magno e Loredana Di Giampaolo) dai sindacati (Rodrigo Verticelli Cisal, Giovanna Granchelli Anief; Domenico Di Donato Confsal, Pasqualino Ricci Snals, Giuseppe Villa Uil e Mirella Censasorte della Cgil) dai Comuni di Teramo (assessore Andrea Core) e Castelli (in rappresentanza di Anci) Rinaldo Seca.

 

Le due scuole, il Grue e il Pascal Comi Forti, non hanno i numeri per mantenere l’autonomia e da tempo sono dirette attraverso l’istituto della “reggenza” una condizione non ottimale comunque temporanea. Il tavolo regionale (cui spetterà comunque l’ultima parola) ha richiamato la Provincia e l’Ufficio Scolastico a non procastinare ulteriormente la scelta, congelata in questi anni anche a causa della pandemia e dei lockdown.

 

Il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, dopo aver ascoltato le posizioni dei sindacati della scuola, dei dirigenti scolastici e dell’Ufficio scolastico provinciale ha accolto la proposta di sostenere: “la richiesta di insistere sul riconoscimento del Grue come scuola rara, avendone assolutamente le caratteristiche, e della costituzione di un Polo tecnico professionale con dentro il Pascal-Comi-Forti e l’Alessandrini. Una proposta che qualificherebbe l’offerta formativa con un percorso didattico che incrocia le richieste che arrivano dal mondo produttivo”.

 

Il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca, intervenendo anche come rappresentante Anci ha sottolineato la necessità di una riforma che riveda i numeri minimi per l’autonomia scolastica di quegli Istituti che si trovano nelle aree interne, zone dove le scuole sono anche presidi istituzionali.

 

Adesso la parola passa al Consiglio Provinciale al quale saranno sottoposte le proposte vagliate nell’incontro di ieri: il parere del Consiglio e quindi della Provincia non è però un parere vincolante per il Tavolo tecnico regionale ( a sua volta composto da rappresentanti della Regione, dall’Ufficio scolastico regionale e dai sindacati) e l’ultima parola spetterà comunque alla Regione Abruzzo.

 




Asilo Nido Comunale di Atri presto verrà ampliato. Il Comune ottiene 600mila euro di finanziamento nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza

*******

ATRI. L’asilo nido comunale di Atri presto sarà ampliato e reso ancora più funzionale grazie alla realizzazione di una nuova ala da destinare alla sezione Primavera. Il Comune ha ottenuto, infatti, un finanziamento di 600mila euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Missione 4 – Istruzione e Ricerca, “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Quanto prima l’ente procederà all’affidamento dei lavori, poiché l’aggiudicazione è fissata al 31 marzo 2023.

La proposta progettuale – come si legge nella relazione tecnica ed economica del progetto – riguarda l’ampliamento dell’Asilo Nido Comunale esistente mediante la realizzazione di una nuova ala da destinare a sezione Primavera, da realizzare adiacente l’edificio esistente. Gli spazi destinati alla sezione primavera saranno collocati al piano terra. Nel piano seminterrato saranno ubicati locali adibiti a magazzino e servizi igienici. Nella copertura verranno alloggiati gli impianti tecnologici utilizzanti fonti da energia rinnovabile (fotovoltaico, solare termico) a servizio sia dell’asilo esistente che la nuova sezione primavera. In tutta la struttura sarà garantita l’accessibilità da parte di persone con disabilità. L’edificio esistente utilizzato come asilo nido insiste su un’area complessiva di 2.360mq. Attualmente il nido ospita 30 bambini, il nuovo edificio potrà ospitarne altri 25.L’area oggetto di intervento è in Via Gabriele D’Annunzio, collocata in una realtà consolidata a carattere prevalentemente residenziale. In particolare l’edificio sarà realizzato in modo da ottenere un indice di rischio sismico ed una classe energetica in linea con le vigenti legislazioni in materia”. L’importo complessivo dei lavori è di 600mila euro, come da finanziamento ottenuto.

“Questo intervento – commenta l’Assessore all’edilizia Scolastica del Comune di Atri, Domenico Felicione – è molto importante per la nostra città perché andrà a far fronte alle esigenze delle famiglie. Consentirà inoltre di ampliare e di migliorare lo stabile attuale anche per quanto riguarda la sicurezza sismica e la classe energetica che si otterrà”.

 

“Come amministrazione – aggiunge l’assessora con delega agli Asili Nido del Comune di Atri Alessandra Giuliani – abbiamo lavorato alla presentazione di questo progetto nella convinzione che una sezione primavera possa accrescere l’offerta formativa, specializzandola quanto a contenuti e didattica”.

 

“Siamo molto felici di annunciare questo finanziamento – conclude il Sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti – e naturalmente ci adopereremo quanto prima per affidare i lavori e rispettare il cronoprogramma stabilito. Un ringraziamento va agli uffici dell’ente per l’ottimo lavoro svolto”. 




Torna a Pineto l’iniziativa Dona un Albero

*******

 

 

PINETO. È stata approvata ieri in giunta a Pineto la delibera relativa all’iniziativa Dona un albero promossa dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Pineto per incrementare il patrimonio verde del territorio. Dopo il successo dello scorso anno si è deciso di riproporla, ma con alcune variazioni. In particolare quanti vorranno donare potranno farlo tramite un bonifico da effettuare direttamente al Comune di Pineto dell’importo di 140 euro per ogni pianta (oltre iva, per coprire i costi di fornitura, posa in opera con pali tutori, garanzia di attecchimento e mantenimento di un anno della pianta donata). Sarà poi l’ente ad acquistarla e a incaricare la ditta per la sua piantumazione e cura. Il Comune di Pineto ha inoltre stabilito delle zone dedicate alla piantumazione per cui il donatore può scegliere dove vorrà che venga piantata, i singoli cittadini o un gruppo di persone, aziende o enti possono anche organizzarsi per una donazione collettiva. Ai donatori verrà sempre rilasciato con un attestato con dedica personale, una descrizione esplicativa della pianta donata con notizie utili e curiose, conoscerà la localizzazione dell’albero donato per riconoscerlo e vederlo crescere e riceverà un eventuale attestato per poter dedurre la donazione ai sensi di legge e c’è anche l’idea di creare una sorta di albo dei donatori.

           

L’Amministrazione comunale, sentita la società affidataria dello Sportello Verde ha individuato le zone da adibire per tale scopo. Oltre alla Pineta Catucci e all’area demaniale davanti alla ciclabile, anche la pineta litoranea Foggetta, zona a sud di via Cellini, via XXV aprile, pista ciclabile SS 16, altezza quartiere dei Poeti, Parco Arundo, via Della Stazione di Scerne, Scuola dell’Infanzia di Torre San Rocco e Piazza di via Boccaccio nel Quartiere dei Poeti.

 

“Siamo orgogliosi di riproporre il progetto ‘Dona un albero’ – commenta l’Assessora all’Ambiente del Comune di Pineto, Marta Illuminatilo scorso anno sono state tante le persone che hanno aderito. La nostra cittadina sin dal nome deve tanto agli alberi, abbiamo un patrimonio straordinario che custodiamo e incrementiamo con numerose azioni, questa è una delle tante che ci permette anche di coinvolgere attivamente i nostri concittadini. Il prezzo è un po’ più altro rispetto alla precedente edizione poiché si garantisce l’attecchimento a un anno della pianta stessa. I cambiamenti climatici hanno infatti reso necessario il seguire di più la pianta e innaffiarla soprattutto d’estate, vista la forte siccità, ma è possibile anche donare insieme ad altre persone, dividendo l’importo. Un ringraziamento va agli uffici per il prezioso lavoro svolto e un grazie in anticipo a quanti vorranno donare un albero alla comunità. L‘incremento di alberature servirà anche a combattere i cambiamenti climatici e a rendere più fresca e salubre la nostra città”.

 

Per informazioni è possibile contattare i numeri: 085. 9497224 o 085. 9497220. L’IBAN per la donazione è: IT69E 05424 04297 000050009005 Banca Popolare di Bari.




POSTE ITALIANE: ACCORDO CON CONFINDUSTRIA TERAMO A SOSTEGNO DEL TERRITORIO

Ampia offerta di servizi e prodotti innovativi di Poste Italiane per le Aziende associate

 

 

“Grazie a questa iniziativa – dichiara il presidente Confindustria Teramo Dattoli– le Aziende associate potranno usufruire di strumenti moderni, innovativi ed efficaci per la gestione aziendale con un’agevolazione per servizi necessari e di qualità”

 

 

 

Teramo, 9 novembre 2022Poste Italiane e Confindustria Teramo hanno firmato un accordo per l’offerta di servizi e prodotti innovativi a supporto delle Aziende associate ribadendo il ruolo centrale di Poste Italiane a sostegno delle Imprese del territorio.

Grazie alla capillarità della rete di Poste Italiane, presente con 93uffici postali nella provincia e al ruolo di Confindustria Teramo, le Aziende potranno beneficiare dei molteplici servizi e prodotti disponibili in modo conveniente e funzionale alle loro esigenze.

“Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta di Poste Italiane– dichiara il Presidente di Confindustria Teramo, Lorenzo Dattoliconvinti che la digitalizzazione rappresenti un volano per lo sviluppo, soprattutto per le piccole e medie imprese che devono muoversi in un mercato sempre più competitivo e in continua evoluzione.Grazie all’Accordo, le Aziende associate potranno usufruire di strumenti moderni, innovativi ed efficaci per la gestione aziendale con un’agevolazione per servizi necessari e di qualità”.

In particolare, le Aziende associate possono contare su Poste Delivery Business Prepagata, costituita da servizi di corriere espresso nazionali e internazionali e Pick Up Light per il ritiro di corrispondenza destinata in Italia e all’estero fino a un massimo di due kilogrammi.

Inoltre, con PosPostepay è possibile accettare presso il proprio punto vendita fisico o in mobilità le transazioni tramite Mobile POS con carte di pagamento aderenti ai circuiti di cui l’impresa stessa ha richiesto l’abilitazione e con ilConto Bancoposta Business Linksi possono gestire incassi e pagamenti operando su web e app.

In ambito Postel, disponibile Microsoft 365 Business e Data Certa Digitale mentre Codice Postepay consente all’associato di accettare, presso il proprio punto vendita, le transazioni CardNotPresent effettuate con carte di pagamento Postepay.

Infine, Posta Elettronica Certificata che permette di inviare tramite posta elettronica comunicazioni e documenti con elevato livello di sicurezza oltre aServizi di Conservazione e Gestione Documentale per conservare i documenti in modalità informatica a norma.

 




Crognaleto: installazione nuovo ATM di Poste Italiane

Crognaleto: installazione nuovo ATM di Poste Italiane
Poste Italiane risponde alle necessità dei Piccoli
Comuni partecipando al Piano Complementare PNRR
con il Progetto Polis – Casa dei Servizi di Cittadinanza
digitale che ha l’obiettivo di favorire la coesione
economica, sociale e territoriale del Paese e il
superamento del Digital divide nei piccoli centri e
nelle aree interne con popolazione al di sotto dei
15.000 abitanti.
Presto, quindi, gli Uffici Postali dei comuni coinvolti
saranno dotati di nuovi spazi e strumenti tecnologici che facilitano
l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione ed implementano i
servizi postali nel rispetto dei principi di sussidiarietà e sostenibilità
ambientale.
Il Comune di Crognaleto rientra nel progetto Polis e tra le linee dei diversi
interventi pianificati è prevista l’istallazione di un ATM.
Commenta il Sindaco Orlando Persia “Sono soddisfatto e felice per
l’obiettivo raggiunto in quanto questa infrastruttura è molto importante
per il mio territorio, martoriato dagli eventi calamitosi e dallo
spopolamento, poiché mitiga i disagi della mia gente che vede attraverso
l’istallazione di un Postamat una speranza di rinascita delle aree interne.
Rivolgo un profondo e sincero ringraziamento all’Onorevole Luciano
D’Alfonso per l’impegno profuso nel raggiungimento dell’obiettivo e per la
vicinanza sempre dimostrata alle esigenze del territorio di Crognaleto.




Gruppo Consiliare Tortoretopiù: il mistero delle rotatorie figlie di nessuno

Libera D’Amelio, Consigliera Comune di Tortoreto

Tortoreto lì 08.11.2022
Il capogruppo d’opposizione Libera D’Amelio resta in attesa di delucidazioni in merito alla
realizzazione delle due nuove rotatorie Carducci e Da Vinci, delucidazioni che tardano ad arrivare.
Considerando che l’apertura di questi cantieri è avvenuta con una certa solerzia prima della tornata
elettorale dello scorso giugno, non si comprende come ad oggi non vi siano notizie documentali
certe riguardo la loro esistenza.
In breve il Consigliere D’Amelio in data 26 luglio, chiedeva conto di un serie di questioni, quali
l’esistenza della convenzione tra l’ANAS e il Comune di Tortoreto, il progetto di realizzazione
dell’opera, il parere della Sovraintendenza al taglio degli arbusti, qualunque tipo di carteggio
intercorso fra i due enti e qualsiasi documento attestasse la progettualità esistente dietro la
realizzazione delle rotatorie. Richiesta ribadita con un’interpellanza Consiglio Comunale del 22
settembre ma l’assessore delegato e vicesindaco si è rifugiato in un lapidario non c’è nulla, ossia
agli atti del Comune non esiste alcun tipo di carteggio che documenti quanto richiesto.
Pari sorte è toccato all’interrogativo sulla ditta che ha eseguito i lavori .
Questo fatto ha dell’incredibile quanto dell’inammissibile infatti, qualora fosse vero tutto ciò
significherebbe che si stanno realizzando delle opere pubbliche sul territorio di Tortoreto
“all’insaputa” dell’Amministrazione comunale stessa, sulla Strada Statale 16, la più importante
arteria che attraversa il nostro Comune.
Dunque, queste nuove rotatorie sono figlie di nessuno e soprattutto formalmente non parrebbe
esistere negli archivi del Comune di Tortoreto nulla di quanto richiesto dal capogruppo D’Amelio.
Medesima richiesta è stata protocollata all’ANAS in data 1 ottobre e da oltre un mese il silenzio
regna sovrano anche su questo fronte .
Il capogruppo D’Amelio sottolinea: “Noi vogliamo che siano realizzate opere pubbliche sul nostro
territorio che corrispondano alle esigenze dei tortoretani, e però tali opere devono essere realizzate
in ossequio alle norme, alle procedure e al buonsenso. Appare quanto meno singolare che per
realizzare la rotatoria via Vascello l’amministrazione comunale abbia in modo solerte inteso
confrontarsi con l’ANAS e invece queste due restino figlie di nessuno”.