Monti della Laga, il Festival Culturale dei Borghi rurali redige il Manifesto d’impegno

Ventitré punti attraverso i quali promuovere le ricchezze del territorio al confine tra Abruzzo e Marche

Il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga continua a far parlare di sé e delle magnifiche iniziative che continua a mettere in atto in questa terza edizione che si avvia alla conclusione (il 14 dicembre ad Amatrice l’ultimo appuntamento).

In realtà a parlare non sono solo i referenti del Festival ma, soprattutto, le comunità interessate e coinvolte in questo ambizioso progetto culturale, sociale, gastronomico, economico e tanto altro.

Un progetto, ricordiamo, che per quest’anno ha visto coinvolti 18 comuni e 3 regioni per un totale di 54 eventi svolti da aprile a dicembre.

I volontari del Festival ora sono già proiettati al 2025 con l’intento di allargare il numero delle comunità e piccoli centri e dare sempre più voce alle realtà dei Monti della Laga alla ricerca di una (ri)scoperta.

Una voce che inizia a farsi già sentire con la realizzazione del Manifesto d’impegno. Principi cardine del Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga.

Un documento il cui intento è “celebrare e promuovere la ricchezza culturale e naturale di questi luoghi unici, contribuendo alla loro valorizzazione e tutela. Ogni azione e iniziativa deve mirare a rafforzare il legame tra le tradizioni locali e le esigenze della comunità, favorendo un dialogo costruttivo e sostenibile”.

Manifesto composto da 23 punti che vanno dalla promozione del volontariato al rispetto dell’ambiente e della sostenibilità: “Ogni attività del Festival deve essere organizzata nel rispetto dell’ambiente. Le comunità si impegnano ad adottare pratiche sostenibili, ridurre al mimino l’impatto ambientale e promuovere iniziative di sensibilizzazione ecologica, come la gestione dei rifiuti e l’uso dei materiali riciclabili”.

Il coinvolgimento degli artisti e autori locali è un altro aspetto essenziale e in linea con la mission del Festival che da sempre ha come focus garantire loro “l’offerta di una piattaforma per esprimersi e farsi conoscere”.

Le tipicità gastronomiche, altro aspetto che da sempre guida gli eventi: “Garantire che i prodotti alimentari utilizzati nel corso degli eventi provengano dalle aziende agricole e dai produttori locali favorendo così la filiera corta e sostenendo l’economia del territorio”.Di conseguenza: “Le comunità si impegnano a creare filiere corte e occasioni particolari come fiere di qualità, mercatini ed esposizioni, dove i piccoli produttori hanno la possibilità presentare e vendere i loro prodotti, valorizzando così l’economia locale”.

“Le comunità si impegnano a sostenere attivamente la cultura e la scuola, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella formazione delle nuove generazioni e nella trasmissione dei valori tradizionali”. Un altro punto del Manifesto davvero importante, tenendo conto del grave processo di spopolamento che queste realtà vivono ormai da anni.

Il tutto senza dimenticare i più deboli, le persone in difficoltà attraverso la garanzia “che ogni iniziativa del festival sia accessibile e rispettosa delle esigenze di tutti con particolare attenzione alle persone anziane, bambini e soggetti in condizione di fragilità sociale o economica”.

Per conoscere tutti i 23 punti del Manifesto d’impegno, si può visitare la pagina del gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/634144137475841

Credit Foto Mariano Fagiani




Nuova vita ai gruppi di lettura della Scuola Macondo con la blogger Greta Consorte. Il primo appuntamento della rassegna “I Librovaghi” è per il 25 ottobre

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venerdì 25 ottobre alle ore 17.30 presso la Scuola Macondo in via Clemente De Cesaris, 36 a Pescara.

Questo romanzo evidenzia come ci sono diversi modi per raccontare una storia. Un uomo incontra una donna. Il passato incontra il futuro. L’inizio incontra la fine.

Nella Londra di un futuro prossimo, un’impiegata pubblica viene coinvolta in un misterioso progetto governativo che raccoglie “espatriati” da epoche diverse con il fine di testare i limiti del viaggio nel tempo sugli esseri umani.

Il suo compito è quello di fare da “ponte”, ovvero agevolare l’adattamento del soggetto che le viene affidato. Il suo espatriato è noto come “1847”: si tratta di Graham Gore, un ufficiale di Marina che nel 1847 partecipò alla famosa – e sfortunata – spedizione artica guidata da sir John Franklin.

I “ponti” sono istruiti a non sovraccaricare gli espatriati di troppe informazioni perché l’obiettivo principale dell’esperimento è vedere se siano in grado di adattarsi con successo a un’epoca storica diversa. Inizialmente disorientato, Graham Gore si trova a vivere con il suo “ponte” (una donna single abituata a cavarsela da sola) e a confrontarsi con oggetti e concetti misteriosi quali “lavatrice”, “Spotify” e il “crollo dell’Impero Britannico”.

Tuttavia, Gore è ricettivo e si adatta rapidamente: nel corso di una lunga e afosa estate, lui e la donna passano dall’imbarazzo all’amicizia ad un’appassionata relazione sentimentale. Ma quando emergono le vere intenzioni del progetto che li ha uniti, i due protagonisti devono fare i conti con le loro scelte e il loro futuro. Accolto all’uscita con enorme entusiasmo da critica e pubblico, Il ministero del tempo risulta essere un romanzo unico e originale, dove i generi letterari si mescolano giocosamente dando origine a un’avventura ironica, avvincente, a tratti spaventosa, e a quella che è stata definita all’unanimità “la più bella storia d’amore dell’anno”.

Per info è possibile contattare il numero 331.2620860 o mandare una mail a scuolamacondo@gmail.com. News anche al tag @scuolamacondo, inoltre è possibile seguire su instagram @lalibreriadigreta.




UN’OASI PER TUTTI La RNR Calanchi di Atri protagonista di progetti europei e di inclusione sociale

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ATRI. La Riserva Naturale Regionale dei Calanchi di Atri – Oasi WWF nei giorni scorsi è tornata a essere protagonista, in qualità di partner di progetto, di scambi europei volti alla valorizzazione del patrimonio naturalistico locale in chiave di inclusione sociale. Il progetto Erasmus+ dal titolo “Protected Areas: a playground for the inclusion of young people” ha visto come capofila l’ARCI Circolo Territoriale Chieti con il supporto dell’Istituto Abruzzese (IAAP). Dal 14 al 19 ottobre 2024, la città ducale ha così ospitato 23 tra operatori giovanili, educatori e volontari provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Bosnia Erzegovina, Albania, Serbia, Romania e Bulgaria.  In particolare, nelle due giornate organizzate in collaborazione con l’Associazione L’Istrice, nella Riserva dei Calanchi è stato predisposto un programma di attività – informative, laboratoriali ed escursionistiche – per illustrare le buone pratiche di gestione di un’area protetta. Insieme all’associazione L’Istrice, hanno animato e condotto alcune attività, gli utenti del Centro diurno di salute mentale di Atri. I partecipanti al progetto hanno gestito in qualità di tutor un laboratorio sulla conoscenza e trasformazione delle erbe spontanee, insegnando agli ospiti europei presenti come realizzare un pesto di piantaggine che poi è stato convivialmente degustato.

La nostra Oasi è una fonte inesauribile di opportunità; vederla protagonista di azioni di divulgazione non solo scientifica, ma anche sociale ci rende particolarmente felici” – dichiara il Direttore della RNR Adriano De Ascentiis.

Il centro diurno di salute mentale di Atri, gestito dalla cooperativa Solidarietà e Vita, accoglie utenti provenienti principalmente dai comuni di Atri, Silvi e Pineto. Nell’ambito delle attività riabilitative progettate per i propri ospiti, sono diverse le proposte messe in campo in collaborazione con associazioni locali al fine di favorire il reinserimento sociale delle persone che quotidianamente si battono per migliorare il proprio stato di benessere mentale. In questo contesto nasce la collaborazione con la RNR Calanchi di Atri – Oasi WWF e l’associazione L’Istrice che da diversi anni accolgono gli ospiti del centro di salute mentale con attività laboratoriali volte a promuovere al contempo i valori di sostenibilità ambientale e del benessere collettivo.

La sostenibilità è un concetto ampio – conclude De Ascentiis – mirare al benessere del nostro territorio significa aprirsi a tutte le componenti attive nei nostri luoghi per favorire contesti di piena inclusione sociale”.

“Aver accolto nella nostra RNR Oasi WWF dei Calanchi di Atri così tanto operatori provenienti da vari Paesi – dichiara l’assessore alle Riserve Naturali del Comune di Atri, il vicesindaco Domenico Felicione – è motivo di grande orgoglio e dimostra ancora una volta l’eccellente lavoro svolto dal direttore di questa realtà, Adriano De Ascentiis che ringrazio e di tutti coloro che vi operano come l’associazione L’Istrice. L’aver unito la divulgazione scientifica con aspetti sociali è ancor più lodevole, l’auspicio è che questi progetti possano ripetersi e durare nel tempo”.

Al termine del progetto verrà realizzato un dossier sulle buone pratiche visitate in modo da rendere fruibili e replicabili anche da terzi le metodologie attuate. La Visita di Studio è stata finanziata dal programma Erasmus+ Youth con il supporto dell’Agenzia Italiana per la Gioventù.




Alunna disabile di Martinsicuro, la Asl ha fornito l’infermiere a scuola. Di Giosia: “Fatto subito tutto il possibile, ricostruzione errata dell’accaduto” 

 

 

Non corrisponde assolutamente al vero che la Asl non ha fornito un infermiere in grado di assistere l’alunna affetta da una malattia rara all’interno della scuola primaria di Martinsicuro.

La normativa in materia di integrazione scolastica degli alunni disabili definisce puntualmente i soggetti deputati a intervenire in determinati ambiti e la figura dell’infermiere scolastico non è prevista, attualmente, nell’organico delle Asl.

La Regione Abruzzo sta predisponendo una riforma dell’assistenza socio sanitaria e in questa sede andrà a disciplinare situazioni particolari come quella dell’alunna di Martinsicuro.

Nelle more, durante una riunione in cui in questa azienda la madre della bimba e presidente dell’associazione ”Insieme per Silvia SCN2A Aps” insieme al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Pertini” di Martinsicuro hanno sollevato questa necessità, la Asl si è subito fatta carico del problema.

“Abbiamo capito subito il disagio e il dolore della madre e le necessità della bimba”, dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia, “e non potendo disporre di una figura ad hoc in quanto ancora non prevista, abbiamo comunque fornito un infermiere a scuola utilizzando l’Adi (Assistenza domiciliare integrata). Nei fatti dunque l’alunna ha l’assistenza infermieristica. Abbiamo voluto mettere a disposizione un infermiere, a prescindere dalla normativa, per dare un sostegno alla famiglia e in particolare alla bambina”.

La madre peraltro è a conoscenza di questa  decisione, in quanto ha firmato il Pai (Piano assistenza individuale) “al fine di garantire il diritto all’istruzione e il diritto alla salute di mia figlia, nonché l’assistenza sanitaria infermieristica a scuola in forma extramurale, con l’ingresso di infermieri professionali per l’intero orario scolastico e per tutto l’anno scolastico, prevista da questo piano assistenziale integrato”, così si legge nel documento. La madre ha dichiarato poi, sempre nel documento, “consapevoli e in ottemperanza del fatto che tale servizio non è previsto dalla normativa regionale Adi e non è attualmente legittimato da nessun atto deliberativo o protocollo” e “mi sollevo da ogni responsabilità civile e penale conseguente”.

“Spiace veramente essere accusati di non aver fornito un infermiere, pur avendo fatto tutto il possibile e aver assicurato in tempi brevissimi l’assistenza infermieristica” conclude Di Giosia, “proprio perché comprendiamo le necessità di coloro che sono affetti da disabilità grave e delle loro famiglie, che hanno tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà. Condividiamo l’impegno della madre a far valere i propri diritti e quelli della bambina, ma troviamo quantomeno inappropriata la ricostruzione errata di quanto accaduto letta su alcuni giornali”.




I concerti di Abbazie Jazz Festival 2024 fruibili anche per i detenuti del carcere di Castrogno. Con visori VR di ultima generazione i partecipanti si sono potuti immergere nei suggestivi concerti proposti nelle abbazie del territorio

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TERAMO. Immergersi in concerti jazz e nell’arte medievale, anche se reclusi. È questa la magia avvenuta nel carcere di Castrogno, a Teramo, dove i detenuti hanno vissuto un’esperienza unica e straordinaria grazie alla realtà virtuale. Il progetto, frutto dell’innovativo Abbazie Jazz Digital Festival 2024, ha portato questa mattina (22 ottobre 2024) gli spettacoli registrati durante il festival all’interno delle mura dell’istituto penitenziario, offrendo ai detenuti la possibilità di godere di un viaggio sonoro e visivo che li ha trasportati fuori dal loro ambiente quotidiano. L’esperienza, resa possibile attraverso visori VR di ultima generazione, ha permesso ai partecipanti di sentirsi presenti fisicamente nei suggestivi concerti che si sono tenuti nelle abbazie storiche del territorio. I video a 360 gradi, registrati con tecnologie avanzate durante Abbazie Jazz Festival, sono ora un mezzo per offrire emozioni intense ed esperienze dall’alto valore trattamentale, in quanto capaci di trasformare la percezione dei detenuti e ampliando i loro orizzonti, in vista di un futuro reinserimento sociale da persone libere. Guidato dal maestro Carlo Michini, direttore artistico dell’Abbazie Jazz, e dal digital manager Graziano Di Crescenzo, l’esperimento è stato accolto con grande entusiasmo da chi ha avuto l’opportunità di viverlo. L’iniziativa, parte di un progetto più ampio denominato Abbazie Digitali, in collaborazione con ITACA Agenzia per lo sviluppo locale, finanziato dal PNRR NextGenerationEU, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, punta a promuovere la transizione digitale e verde della Valle delle Abbazie anche nei contesti più complessi, come quello delle carceri. L’esperienza sarà ripetuta anche per i detenuti di altri istituti penitenziari della regione Abruzzo.

Il Festival, organizzato da Luzmek ETS con la direzione artistica del M° Michini, è stato caratterizzato da 13 concerti, dall’11 luglio al 5 agosto 2024, nei luoghi più suggestivi della Valle delle Abbazie, in provincia di Teramo. A inaugurare Abbazie Jazz Festival 2024 è stato il Kenny Barron Trio a Cellino Attanasio dove si è esibita anche Serena BrancaleA Montone c’è stato il concerto di Richard Bona Alfredo Rodriguez Trio. L’Abbazia di Ronzano a Castel Castagna è stato lo scenario del concerto di A Kind of BillTony Pancella e Bepi D’Amato con Duke Monk & Viceversa si sono esibiti nel chiostro del convento Santi Sette Fratelli a Mosciano Sant’Angelo. L’Emmet Cohen Trio è stato protagonista nel Chiostro dell’Abbazia di Propezzano a Morro d’Oro per Abbazie Jazz Club. Nell’Abbazia di San Salvatore a Canzano ci sono stati Mike Stern & Randy Brecker Band e Rachel ZOmar Hakim Trio con Jonathan ToscanoFrancesca Tandoi si è esibita a Castelbasso come anche Frank Gambale All Star. L’Abbazia di San Giovanni ad Insulam ha ospitato l’esibizione di Duke’s Dreams.

 

“La cultura – dichiara Michini  è sicuramente uno strumento di educazione e rieducazione; voler offrire immersive e potenti esperienze culturali proprio a persone detenute, ovvero a chi vive la privazione della libertà personale, è l’intento di questa parte del progetto che dimostra come la tecnologia possa abbattere determinate barriere, rendendo la cultura accessibile e inclusiva anche per chi vive in condizioni di restrizione. È un’opportunità per restituire dignità e speranza a queste persone, offrendo loro un contatto diretto con il patrimonio culturale del territorio e con la grande musica. La realtà virtuale in questo contesto, l’ultima delle istituzioni totali rimasta nella società moderna, diventa non solo uno strumento per veicolare conoscenza e bellezza, ma appare altresì capace di agire una valenza terapeutica: per alcuni, è stata l’occasione di provare emozioni positive e vivere un momento di connessione con il mondo esterno, favorendo un processo di rielaborazione emotiva e personale del proprio vissuto. Ringrazio la direttrice della Casa Circondariale di Teramo, Maria Lucia Avantaggiato per l’accoglienza e per aver creduto nel nostro progetto da subito unitamente alla sua equipe trattamentale e al precedente dirigente Stefano Liberatore”.

 

Il progetto di inclusione e innovazione è stato finanziato dal PNRR, l’iniziativa rientra infatti nel quadro del programma di finanziamento europeo PNRR, specificamente all’interno della Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3). Questo programma prevede misure a sostegno dell’industria culturale e creativa per l’innovazione e la transizione digitale, tramite la Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. In particolare, l’investimento si focalizza sulla “Capacity building per gli operatori della cultura”, per supportare progetti come quello realizzato nelle carceri, capaci di coniugare inclusione sociale e tecnologie avanzate. Questa esperienza non è un unicum. Gli stessi concerti in VR sono stati trasmessi anche ad altre associazioni che tutelano i diritti delle persone più fragili, come la Lega Italiana Fibrosi Cistica Abruzzo e la Fondazione Diocesana di Religione “Istituto Maria Regina” – Casa Madre Ester di Pineto. Dopo un periodo di preparazione e di organizzazione, finalmente anche i detenuti di Castrogno hanno potuto vivere questa esperienza immersiva, dimostrando che la tecnologia può arrivare ovunque, abbattendo barriere e portando la bellezza e la cultura anche nei luoghi più insospettabili.

 

Il progetto, che ha ricevuto consensi unanimi, è un chiaro segno di come la cultura e la tecnologia possano unirsi per creare percorsi di crescita personale e rieducazione anche in contesti difficili come quello carcerario. “Abbiamo portato la magia del jazz e della bellezza architettonica delle abbazie dentro le mura del carcere, rendendo l’esperienza disponibile a chi ne ha più bisogno, – commenta Di Crescenzo, sottolineando l’importanza di tali iniziative per costruire una società più giusta e inclusiva – “è solo l’inizio di un percorso che promette di cambiare il modo in cui la cultura viene percepita e vissuta anche nei contesti più complessi. L’augurio è che queste esperienze possano contribuire a costruire un futuro di opportunità e riscatto, dove la tecnologia e il patrimonio culturale diventino strumenti per un cambiamento autentico e profondo”.




Ex Ravasco, cerimonia per l’inizio dei lavori di realizzazione dell’hospice

Cerimomia per l’inizio dei lavori di restauro, riuso adattativo, adeguamento sismico e
ricostruzione dell’ex collegio Ravasco, fortemente danneggiato dai terremoti 2016-17, che
diventerà hospice. A tenere a battesimo i lavori, accanto al direttore generale della Asl, Maurizio
Di Giosia (affiancato dal direttore amministrativo Franco Santarelli e da quello sanitario Maurizio
Brucchi) , il presidente della Regione Marco Marsilio e il commissario straordinario per la
Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, il sindaco Gianguido D’Alberto e altre autorità.
L’Usr ha stanziato in totale 3,7 milioni di euro per la struttura (con un contributo anche del Gse per
efficientamento energentico), i cui lavori ammontano a 2 milioni 675mila euro. E’ stata un’Ati
composta dall’impresa Fracassa e da Clima Impianti ad aggiundicarsi la gara d’appalto. Il termine
dei lavori _ il cui Rup è l’ingegner Roberto Di Ascenzo _ è previsto fra due anni.
“Questo è un edificio storico per tutta la città di Teramo. Dal terremoto, evento negativo per tutta
la comunità, possono nascere esperienze positive come in questo caso. In questo edificio ci si
prenderà cura dei nostri malati” ha sottolineato il commissario Guido Castelli, “il direttore Di
Giosia sta svolgendo un grande lavoro di rigenerazione e rifunzionalizzazione di numerosi plessi
sanitari. Questo è un caso virtuoso di rigenerazione urbana: una palazzina liberty rifunzionalizzata
che diventerà un hospice, un luogo importante, da dove ci si congeda dalla vita. Tutti abbiamo il
dovere di dare risposte di qualità a quello che accadrà, in futuro, in questo hospice.  Qui, la
ricostruzione post sisma, sempre più orientata verso una nuova funzione degli immobili già prima
del loro recupero, è supportata da una perfetta sinergia con il presidente Marsilio, con il quale si
sta portando avanti un percorso condiviso e sostenibile”.
“Il recupero di questa struttura, che si colloca nel continuo ampliamento e rinnovamento
dell'offerta sanitaria della nostra regione, è molto significativo perché oltre a ridare vita a un
edificio di pregio, offre un servizio particolarmente importante a pazienti fragili, e alle loro
famiglie, fornendo assistenza in una fase molto difficile della loro vita”, ha aggiungo il presidente
Marsilio. “Si tratta di uno dei pochi casi di restauro scientifico di uno stabile a uso sanitario con i
finanziamenti per il terremoto del 2016-2017. E, in quest’ambito, è uno dei primi interventi di
ricostruzione di edifici pubblici strategici avviati a Teramo. La Asl, con il prezioso supporto della
Regione e dell’Usr _ che ha finanziato il recupero anche di altre strutture sanitarie come l’ex
ospedaletto di Porta Romana, la casa di riposo Campanini a Sant’Omero, l’ex dispensario e anche
lo stabile di Fonte della Noce _ restaura e rifunzionalizza dunque un edificio storico e restituisce
alla cittadinanza un nuovo Centro residenziale di cure palliative per l’assistenza ai malati terminali,
che si basa sul principio secondo cui è prioritaria la “qualità di vita” residua del paziente”, ha
specificato Di Giosia.
L’edificio, risalente ai primi anni del Novecento, racchiude all’interno bei pavimenti in seminato
“alla veneziana” ed eleganti ringhiere in ferro. Alejandro Bozzi, coordinatore del gruppo di
progettazione e direttore dei lavori per la parte architettonica ha illustrato alcuni punti salienti del
progetto. “La superficie sarà suddivisa in 4 macro aree: una residenziale con 8 camere di degenza,
di cui 6 singole e 2 doppie, per un totale di 10 posti letto, un’area living con ristoro e tisaneria,
sale “arte e musicoterapia” e altri servizi; un’area operativa con spazi per riunioni e

coordinamento equipe, depositi e postazioni per il personale infermieristico, un’area destinata alla
valutazione e alla terapia con spazi per terapie antalgiche e prestazioni ambulatori e studi per
medici, caposala e per le attività di consulenza specialistica e, infine, un’area generale di supporto
dedicata al desk-accoglienza per il pubblico e agli spogliatoi”.
La struttura è stata benedetta dal vescovo Lorenzo Leuzzi e poi è stata scoperta una targa che
sugella l’inizio dei lavori di restauro.




PSI Val Vibrata: proposta costruzione terminal bus uscita autostrada Val Vibrata.

I socialisti vibratiani, vista la proliferazione delle autolinee che transitano dal casello autostradale Val Vibrata, propongono per mezzo del loro responsabile Guido Paci, la costruzione di un terminal bus in un area da individuare all’uscita del casello autostradale. Si potrebbe ad esempio, aggiunge Paci, utilizzare un area al momento abbandonata, un parcheggio situato di fronte il complesso commerciale Arcobaleno, costruito sopra l’area dove era stato realizzato un piccolo depuratore delle acque poi smantellato. Il terminal secondo Paci ( che si fa istanza di molte richieste a riguardo di cittadini vibratiani ) potrebbe diventare uno snodo del trasporto pubblico e privato per tutti i comuni della vallata e, collegato regolarmente con la stazione ferroviaria di Alba Adriatica e Giulianova nonché all’aeroporto di Pescara, contribuirebbe notevolmente all’incremento della fruibilità’ dei servizi di mobilità ad aumentare il turismo nella nostra vallata. Paci chiederà inoltre il coinvolgimento dell’Unione dei Comuni cercando di ottenere dall’ente un interessamento a riguardo con la promessa di una ricerca di fattibilità del progetto.




Carabinieri di Teramo controlli su strada nel fine settimana – tre persone in carcere  

 

I Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo nel fine settimana appena trascorso ha intensificato i servizi di controllo del territorio mediante posti di blocco, ispezione di esercizi pubblici, vigilanza di zone periferiche e residenziali, controllo persone sottoposte a misure restrittive diverse dalla carcerazione. Sono stati impiegati diversi carabinieri sia in uniforme che in abiti civili. Sono stati identificati un centinaio di persone e controllare 37 mezzi. Particolare attenzione nella notte appena trascorsa è stata posta alle zone centrali di Teramo ove sono stati identificati una ventina di giovani, due dei quali trovati in possesso di piccole dosi di droga (Cocaina-Marijuana) che pertanto saranno segnalati alla Prefettura di Teramo quali assuntori di stupefacenti.

Inoltre:

  • A Roseto degli Abruzzi i Carabinieri della locale stazione, unitamente ai colleghi del NOR di Giulianova su disposizione dell’A.G. dell’Aquila, hanno tratto in arresto un uomo perché deve scontare la pena di mesi 11e giorni 26 di reclusione per i reati di resistenza a P.U. commesso a Roseto nel 2023 e percosse e disturbo alle persone commesso sempre a Roseto dal 2020 al 2023. L’uomo espletate le formalità di rito è stato associato al carcere di Teramo;
  • A Martinsicuro i carabinieri della locale stazione su ordine dell’AG di Ravenna hanno tratto in arresto un uomo perché condannato alla pena di anni due di reclusione per maltrattamenti in famiglia commessi tra il 2014 e il 2019, tra Ravenna e Martinsicuro, quando l’uomo si è reso protagonista di innumerevoli episodi di violenza contro la propria convivente. Lo stesso espletate le formalità di rito è stato accompagnato in carcere.
  • Le porte del carcere si sono aperte per un uomo che A Martinsicuro i carabinieri della locale stazione su ordine dell’A.G. di Pescara hanno tratto in arresto poiché deve scontare mesi quattro di reclusione per il reato di porto abusivo di armi.
  • Nel corso dei posti di controllo 2 conducenti di autovetture sono risultati positivi all’assunzione di alcool, infatti a seguito delle misurazioni con etilometro ambedue hanno sforato i limiti previsti per Legge. Un altro soggetto che a bordo della propria autovettura viaggiava ad elevata velocità, è stato trovato positivo all’assunzione di stupefacenti.

 




Teramo. Il saluto del Sindaco D’Alberto e dell’Assessore Ciammariconi alla centenaria Marina Netto

 

Questa mattina il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’Assessore all’Anagrafe  Pina Ciammariconi, hanno portato i saluti e gli auguri della città alla centenaria Marina Netto.

Per l’occasione, il primo cittadino le ha consegnato una targa a nome dell’amministrazione comunale.
Nata a Pordenone, dodici giorni dopo la prima trasmissione radio in Italia, la signora Marina si è trasferita in Abruzzo nel 1960, a L’Aquila e nel 1972 a Teramo, insieme al marito Giuseppe, ex direttore della Ragioneria provinciale dello Stato, naturalmente con l’intera famiglia.

Donna dal carattere molto forte, come sottolineano i familiari, e di grande fede, è rimasta vedova del marito Giuseppe dal quale ha avuto due figli: Mariano ed Ester Pasqualoni, l’oncologa  scomparsa nel 2017 e la cui memoria è sempre viva nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta.

Circondata dall’affetto di familiari ed amici, oggi ha  festeggiato l’importante traguardo anche  ricevendo il saluto dell’intera città di Teramo.

 

 




Legge abruzzese governo del territorio: a Controguerra un convegno per illustrarne i contenuti.

Entro il 2025 i Comuni dovranno perimetrare il territorio urbanizzato; entro il 2028 andranno approvati i nuovi Piani Urbanistici Comunali. Nel frattempo stop a varianti urbanistiche e limitazioni a permessi di costruire.

Si è tenuto venerdi 18 ottobre, a Controguerra, il primo di una serie di incontri promossi dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo per illustrare, ad amministratori, tecnici e cittadini, i contenuti della legge regionale sul governo del territorio, approvata il dicembre scorso.
Alla presenza del sindaco Franco Carletta e della presidente dell’Unione dei Comuni Val Vibrata, Cristina Di Pietro, si sono alternati i relatori arch. Giustino Vallese – vicepresidente dell’Ordine; prof. ing. Donato Di Ludovico, presidente dell’INU Abruzzo; prof. arch. Fabio Andreassi, ANCE Abruzzo e arch. Raffaele Di Marcello, presidente UNITEL.
Davanti ad una numerosa platea sono stati illustrati i contenuti della legge, evidenziandone opportunità e criticità, e sono state evidenziate le procedure applicabili nel cosiddetto “periodo transitorio” che prevede, fino all’approvazione dei nuovi Piani Urbanistici Comunali (entro il 21 dicembre 2028) il blocco delle varianti urbanistiche e, dopo la perimetrazione del centro urbanizzato (a partire dal 22 dicembre 2025) la limitazione del rilascio dei permessi di costruire.
Una norma necessaria, è stato affermato, che necessita ancora di qualche correttivo per risolvere criticità e problematiche applicative che sono già emerse e che emergeranno nelle successive fasi di applicazione.
Manca però ancora – è stato sottolineato dal presidente regionale UNITEL, arch. Di Marcello – la piena consapevolezza di sindaci ed amministratori comunali anche in vista delle scadenze previste dalla normativa (2025 e 2028) che, data la complessità delle procedure previste, appaiono imminenti e necessitano di mettere in atto, da subito, tutte le azioni propedeutiche e indispensabili per giungere alla definizione e approvazione dei nuovi strumenti di governo del territorio.