RISSA AGGRAVATA A SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA: I CARABINIERI ARRESTANO I PRESUNTI RESPONSABILI .

Sant’Egidio alla Vibrata (TE). In data 12 agosto 2022, alle ore 20:00 circa, nel centro storico di Sant’Egidio alla Vibrata (TE), piazza Duca degli Abruzzi, si verifico una violenta rissa per futili motivi, che vide coinvolti: un cittadino albanese, residente a Civitella Del Tronto (TE) e  tre cittadini macedoni, residenti rispettivamente nei comuni di Sant’Egidio Alla Vibrata (TE), Maltignano (AP) e Folignano (AP). Nel corso della colluttazione uno dei macedoni, armato con un coltello a serramanico, ferì con un fendente al volto un cittadino italiano, interpostosi tra i quattro per cercare di disperderli riportando ferite giudicate guaribili in 30 giorni. La rissa continuò per alcuni minuti, anche alla presenza di alcune persone che in quel momento si trovavano occasionalmente in Piazza. Successivamente gli autori della rissa si davano alla fuga nel tentativo di sfuggire alla giustizia avendo intuito che alcune persone presenti avevano allertato i Carabinieri. I militari della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata provvedevano ad acquisire le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza privati ​​in servizio nella zona; trovare testimonianze delle persone presenti sul luogo, tra cui alcuni ed commercianti  e l’uomo rimasto ferito . Il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, stante le risultanze investigative, ha richiesto al Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, l’emissione di misure cautelari a carico dei quattro uomini. Il GIP ha emesso sul conto cautelare dei tre macedoni la misura della custodia in carcere mentre per l’albanese è stata emessa analoga misura da scontare agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico , provvedimenti eseguiti nella giornata odierna dai Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica.




INIZIO ANNO SCOLASTICO: FIAB: ISTITUIRE SUBITO LE STRADE SCOLASTICHE

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Teramo, 7 settembre 2022

Il nuovo anno scolastico è alle porte e FIAB Teramo torna a sollecitare le amministrazioni della provincia per l’istituzione delle strade scolastiche e per liberare gli spazi esterni, di pertinenza degli edifici per l’istruzione, dalle auto.

“Approfittiamo per augurare agli studenti e studentesse delle scuole di ogni ordine e grado – scrive il presidente FIAB Teramo, Gianni Di Francesco – un sereno anno scolastico, e torniamo a chiedere ai Comuni della provincia la creazione delle “zone scolastiche”, aree in prossimità della scuola, in cui è garantita una “particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente” (art. 3 comma 58-bis del C.d.S.), con chiusura, permanente o parziale, al traffico veicolare.

Per istituire una strada scolastica è sufficiente che il Sindaco emetta un provvedimento limitativo della circolazione, sosta o fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli (art. 7 comma 11 bis del C.d.S.).

Quanto sopra – continua Di Francesco – assicurerebbe una maggiore sicurezza per gli studenti e una migliore qualità dell’aria nell’intorno della struttura scolastica ed avrebbe, specie se associata ad altre iniziative come il pedibus o il bicibus, o ancora la promozione della mobilità pedonale e ciclistica per gli studenti più grandi, un enorme valore educativo.

Nonostante siano trascorsi due anni dall’introduzione delle strade scolastiche nel Codice della Strada – prosegue il presidente FIAB Teramo – questo provvedimento è stato adottato solo da poche decine di Comuni su un totale di oltre 8000. Si tratta di un numero irrisorio a fronte del valore in termini di sicurezza e salute per i nostri bambini, soprattutto se paragonato alle centinaia di strade scolastiche già realizzate in città europee come Londra (500), Parigi (170) e Barcellona (150).

Le strade scolastiche sono strumenti facilmente attuabili, normati e riconosciuti ovunque come indispensabili. L’inerzia da parte dei Comuni nell’istituirle ha purtroppo conseguenze molto pesanti: quotidianamente leggiamo di incidenti che accadono nei pressi delle scuole.

Chiediamo, quindi, che i Sindaci colmino il ritardo accumulato in questi due anni, ed emettano divieti di transito e parcheggio ad auto e moto di fronte alle scuole: bastano un’ordinanza, un cartello e una transennaè necessario, inoltre, che i Dirigenti scolastici liberino da subito i cortili delle scuole dal parcheggio delle auto di personale e genitori, che sono un rischio quotidiano di tragedie e privano i più piccoli di spazi di gioco ed educazione all’aperto; che il Parlamento renda obbligatoria l’istituzione delle zone scolastiche davanti a ogni istituto, con chiusura al traffico e alla sosta delle macchine come minimo negli orari di entrata e uscita degli alunni mediante barriere fisicheI Presidenti e Consiglieri di Regione facciano pressione a livello nazionale perché l’obbligo sia istituito.”

Un’appello che rimanda la memoria alla tragedia di L’Aquila, dove un’auto ha travolto il recinto di una scuola dell’infanzia uccidendo un bambino, ma anche a tante analoghe tragedie (basta fare una ricerca su google per rendersi conto del numero, impressionante, degli incidenti davanti alle scuole). Tragedie che, nell’immediato, suscitano commozione e sdegno ma, passato del tempo, cadono nel dimenticatoio senza che vengano presi provvedimenti risolutivi.




Mosciano Sant’Angelo. Carabinieri: un giovane del posto salvato dal tentativo di suicidarsi.

Nel primo pomeriggio di oggi, a Mosciano Sant’Angelo, un giovane del posto, in preda ad una
crisi psichica, si è portato su un cavalcavia che sovrasta l’autostrada A 14 e dopo essersi arrampicato
nella rete di protezione, minacciava di buttarsi nel vuoto.
I passanti hanno avvertito  il 112. L’operatore di turno, intuendo la gravità della situazione inviava
immediatamente sul posto i Carabinieri di Giulianova, allertando contestualmente il 118 e il C.O.A.
I Carabinieri con calma, riuscivano a intrattenere un dialogo con il ragazzo convincendolo a
desistere dall’insano gesto. Infatti, lo stesso, dopo lunghi minuti di dialogo con i militari si
convinceva ad affidarsi alle cure dei sanitari del 118 che lo conducevano presso l’ospedale di
Giulianova in regime di TSO per le cure del caso. Un lieto epilogo della vicenda, che poteva trasformarsi in tragedia sia per il giovane che voleva
suicidarsi e per gli utenti dell’autostrada.




Teramo. Carabinieri: salvato un pensionato di 76 anni dal tentativo di suicidio.

Nella mattinata odierna, intorno alle ore 9.00, è giunta ai Carabinieri di Teramo la
telefonata disperata di un uomo 76enne, pensionato, il quale si trovava sul ponte San
Francesco di Teramo e minacciava di suicidarsi causa della precaria situazione economica
in cui versava. L’aspirante suicida veniva trattenuto al telefono dai carabinieri della Centrale Operativa
per il tempo necessario a far giungere sul posto i militari in quel momento in servizio di
pattuglia e i sanitari del 118.
Nel giro di pochi minuti i soccorritori giungevano sul ponte e convincevano l’uomo a
desistere dai propri insani propositi.
Il pensionato, incolume, veniva comunque trasportato per le cure del caso al locale Pronto
Soccorso e successivamente ricoverato presso ospedale di Giulianova.




CIVITELLA DEL TRONTO. DONNA SCOMPARSA A SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA: DOPO TRE GIORNI DI RICERCHE I CARABINIERI LA RITROVANO IN UN DIRUPO GRAZIE ALLA SEGNALAZIONE DI UNA PASSANTE.

Sant’Egidio alla Vibrata (TE). Dopo tre giorni di ricerche incessanti i Carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata hanno rintracciato T.L., la donna sessantenne che, Sabato scorso, si era volontariamente allontanata di casa facendo perdere le sue tracce.

La predetta, caduta in un dirupo in una zona di Campagna in frazione Villa Passo nel Comune di Civitella del Tronto, è stata avvistata da una donna del posto che si trovava a percorrere casualmente un sentiero di campagna in compagnia del suo cane.

La passante ha quindi dato l’allarme contattando il “112” e sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri della Stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, gli uomini dei Vigili del Fuoco di Teramo e personale sanitario del “118”.

La malcapitata è quindi stata recuperata, con non poche difficoltà, dal dirupo e, sebbene in stato confusionale e con alcune escoriazioni da caduta, è apparsa in discrete condizioni di salute. La stessa è stata comunque trasportata presso l’Ospedale di Teramo per gli accertamenti sanitari del caso.




Castelnuovo Vomano. Denunciata la donna che ha investito e ucciso una donna di 81 anni.

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Castelnuovo Vomano , unitamente ai colleghi del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Giulianova , in seguito ad accurati rilievi tecnici e fotografici sul luogo dell’evento , hanno denunciato in stato di libertà per omicidio stradale una donna di 28 anni . La stessa, aveva investito e ucciso sulle strisce pedonali , in via Nazionale a Castelnuovo Vomano , un’anziana di 81 anni , la quale , a causa delle gravi ferite riportate , è deceduta sul colpo . Il magistrato titolare delle indagini ha già disposto la restituzione della salma alla famiglia , mentre proseguono le indagini per ascoltare gli eventuali testimoni che erano presenti al momento dell’incidente . Gli accertamenti condotti dai militari dell’Arma , al fine di verificare se la conducente del veicolo fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche , hanno dato esito negativo .




Pineto. Vigili del Fuoco: incendio di un autoarticolato sull’autostrada A14, salvi 8 cavalli di un circo

Nel corso della mattinata una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Roseto degli Abruzzi è intervenuta al Km 349+300 dell’Autostrada A14, sulla carreggiata in direzione Nord, a seguito dell’incendio di un autoarticolato adibito al trasporto di cavalli di un circo. Le fiamme si sono sviluppate nel vano motore della motrice ed hanno avvolto il mezzo pesante. L’autista, accortosi della presenza dell’incendio a bordo, ha abbandonato velocemente il mezzo e ha messo in salvo gli otto cavalli trasportati facendoli scendere dal semirimorchio e portandoli in una posizione di sicurezza. Il primo intervento di spegnimento è stato effettuato dalla squadra antincendio dell’azienda GSA, che gestisce il servizio per conto di Autostrade per l’Italia, contenendo le fiamme che sono state poi spente dai vigili del fuoco intervenuti sul posto. Il tempestivo intervento di spegnimento ha impedito che l’incendio potesse propagarsi al semirimorchio cassonato. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza il mezzo e bonificato la zona dell’incidente. Sull’autostrada, che è stata chiusa al traffico in direzione Nord, si sono formate lunghe file di auto. Sul posto sono intervenuti anche la Polizia autostradale del VII tronco di Città Sant’Angelo e personale di Autostrade per l’italia per gli adempimenti di propria competenza. Il luogo dell’intervento è collocato nel comune di Pineto, tra i caselli di Roseto degli Abruzzi e Atri-Pineto, in prossimità dell’uscita di Atri-Pineto.




Civitella del Tronto. Ritrovata oggi la 62enne scomparsa da Sant’Egidio alla Vibrata il 3 settembre.

Stamattina, poco prima delle 7:00, è stata ritrovata la donna 62enne di origini polacche che era scomparsa nella giornata di sabato da Sant’Egidio alla Vibrata. Il corpo della donna riverso a terra è stato avvistato nella zona sottostante il ponte di Villa Passo nel comune di Civitella del Tronto da una squadra dell’associazione di volontariato Gran Sasso d’Italia di Civitella del Tronto, a cui era giunta una segnalazione di un avvistamento risalente a sabato sera. I vigili del fuoco del distaccamento di Nereto insieme ai colleghi dell’UCL (Unità di Comando Locale) e i cinofili hanno raggiunto il greto del torrente, dove, insieme al personale del 118, hanno portato soccorso alla donna che è apparsa cosciente anche se dolorante. A seguito del recupero la donna è stata trasportata in ospedale per le cure del caso. Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Civitella del Tronto e Sant’Egidio alla Vibrata per gli adempimenti di competenza. Nel corso delle ricerche effettuate nella giornata di ieri era stata battuta la zona nelle vicinanze dell’abitazione della donna. Alle ricerche sul campo aveva preso parte anche un elicottero dei vigili del fuoco del Reparto Volo di Pescara. L’attività di ricerca è stata condotta nell’ambito del Piano provinciale per la ricerca di persone scomparse, sotto il coordinamento della Prefettura di Teramo.




Teramo. Carabinieri: il Colonnello Emanuele Pipola lascia il Comando Provinciale. Il suo saluto.

Teramo. alle ore 10, presso la caserma del Comando Provinciale di Teramo, il Colonnello dei Carabinieri, Emanuele Pipola, ha salutato la città e la provincia di Teramo. Nel corso della conferenza ha tracciato un bilancio delle attività eseguite dal Comando Provinciale di Teramo nei tre anni di guida. Di seguito pubblichiamo il suo saluto.

 

Domani lascerò il Comando Provinciale di Teramo per assumere,
l’indomani, l’incarico di Capo Ufficio Personale del Comando
Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise” di Chieti.
Contestualmente il Colonnello Pasquale SACCONE, Capo
Sezione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comando
Generale dell’Arma mi succederà nell’attuale incarico.
La bellezza e l’accoglienza di questa provincia, entrambe
straordinarie, mi hanno reso orgoglioso di essere parte delle sue
Istituzioni e di dedicare ogni mia risorsa alla tutela della sua
popolazione.
Ho trovato e lascio un territorio sostanzialmente sano dal punto di
vista della sicurezza, ma che è necessario continuare a tutelare non
abbassando la guardia nei campi della prevenzione e del contrasto
dei fenomeni criminali comuni e proseguendo le attività tese a
scongiurare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.
Lascio un Comando che nell’ultimo triennio si è confermato
straordinariamente efficace nel fornire capillarmente e
continuamente quel servizio di prossimità ai cittadini, che
rappresenta tradizionalmente la principale vocazione dell’Arma.
Nell’intera provincia i Carabinieri procedono per oltre il 90% dei
reati commessi, riuscendo comunque ad essere impiegati, per la
stragrande maggioranza del tempo, in servizi esterni di
vigilanza su strada. Di giorno, di notte e in ogni condizione
meteorologica, le pattuglie dell’Arma territoriale e forestale
coprono l’intera provincia raggiungendone anche gli angoli più
impervi e isolati, mostrando ai cittadini che ci siamo e che
possiamo aiutarli. Ciò grazie al senso del dovere, alla disciplina e
alla generosità con cui i militari teramani operano costantemente
a favore della popolazione.
Nelle Stazioni Carabinieri, le persone si recano non soltanto per
denunciare reati o lo smarrimento di documenti. Spesso chiedono
di essere ricevuti donne e uomini, che hanno bisogno di chiedere
consigli anche di carattere personale e familiare e che un buon
carabiniere è in grado di ascoltare e rassicurare. Perché l’Arma
mantiene sempre altissimi i livelli di attenzione necessari per
soddisfare le esigenze che i cittadini manifestano non solo nel
campo della sicurezza, ma in tutti gli ambiti sociali.
Ne è stato chiaro esempio l’impegno dell’Istituzione durante la
pandemia. Il contributo dei Carabinieri della provincia di Teramo
per il contenimento della diffusione del virus, è stato
rilevantissimo e incessante sin dall’inizio dell’emergenza
sanitaria. Durante la pandemia moltissimi cittadini si sono rivolti
quotidianamente all’Arma anche solo per avere indicazioni sugli
obblighi imposti da norme che si sono susseguite a ritmi talvolta
vertiginosi. E hanno sempre trovato risposta da parte non solo del
112, ma anche dalle Stazioni, dai loro Comandanti e dagli addetti,
in un periodo così difficile per tutti. Ha così trovato una nuova
forma di piena ed estesa realizzazione la funzione di
rassicurazione sociale, caposaldo della missione dei Carabinieri,
che si è aggiunta all’obiettivo primario della tutela delle fasce
deboli della popolazione, ancor più provate durante l’emergenza
sanitaria. Solo per fare un esempio, sono stati numerosissimi i
“codici rossi” attivati sin dalla loro istituzione dall’Arma
teramana. Sotto l’attenta direzione dell’Autorità Giudiziaria, ciò ha
consentito di evitare ad altrettante vittime di reati odiosi come i
maltrattamenti in famiglia, la violenza sessuale e lo stalking, il
protrarsi di sofferenze che soprattutto tra le mura domestiche, si
sono intensificate anche a causa di convivenze forzatamente
prolungate senza soluzione di continuità, senza altra possibilità di
scampo se non quella di denunciare.
Tornando alla pandemia, ritengo doveroso citare alcune
iniziative sostenute dall’Arma in provincia di Teramo.
Durante la prima ondata, verificata in provincia di Bergamo la
difficoltà di approvvigionamento dell’ossigeno per i pazienti
domiciliari per carenza di recipienti, anche le Stazioni del
teramano, su disposizione del Comando Generale e in
collaborazione con i farmacisti del territorio, hanno localizzato le
bombole vuote o inutilizzate da pazienti ormai deceduti o
ricoverati in luoghi di lunga degenza. Le hanno quindi recuperate
per poi affidarle alle aziende specializzate per la loro
ridistribuzione secondo necessità.
Gli uomini e le donne dell’Arma hanno agevolato gli
ultrasessantenni residenti in località rurali o comunque isolate, con
minore dimestichezza nell’utilizzo del web o senza accesso alla
rete, offrendo loro la possibilità di compilare presso le caserme – o
a domicilio per le persone impossibilitate a spostarsi – i moduli per
aderire alla campagna vaccinale.
In collaborazione con la Società Poste Italiane i Carabinieri hanno
offerto la possibilità di riscuotere e consegnare a domicilio le
pensioni, su delega, ai cittadini ultrasettantacinquenni non titolari
di conto corrente, che non avessero familiari conviventi o vicini,
oppure impossibilitati a raggiungere gli uffici postali.
Il 10 maggio 2020 l’Arma ha trasportato in tempi ristrettissimi,
con propri automezzi e velivoli, del plasma iperimmune dal
Policlinico San Matteo di Pavia all’ospedale di Atri (TE), a
beneficio di una paziente 70enne della provincia di Teramo,
ricoverata da settimane perché contagiata e in gravi condizioni. La
cura ha avuto effetto e la paziente è poi guarita.
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Oltre all’Arma Territoriale – con il suo Reparto Operativo, le sue 3
Compagnie e 31 Stazioni – hanno sede e operano nel territorio il
Gruppo Forestale (con 7 Stazioni dipendenti), 7 Stazioni
Carabinieri Parco e il Nucleo Ispettorato del Lavoro.
La continua collaborazione con questi reparti speciali ha
consentito di conseguire brillanti risultati in settori nei quali
l’Arma opera a livelli di eccellenza unanimemente riconosciuti.
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La mia gratitudine più profonda va ai Carabinieri di ogni ordine e
grado che operano generosamente nella provincia, per il loro
prezioso, quotidiano e determinante contributo alla sicurezza del
territorio. In particolare, ringrazio il Comandante del Reparto
Operativo, Tenente Colonnello Carmelo GRASSO, il Capo
Ufficio Comando, Tenente Colonnello Roberto RAGUCCI e i
Comandanti delle Compagnie di Giulianova (Tenente Colonnello
Vincenzo MARZO), Teramo (Tenente Colonnello Luigi
VAGLIO) e Alba Adriatica (Maggiore Gianluca CECCAGNOLI),
per la determinazione, la competenza e la professionalità con le
quali hanno condotto in ogni circostanza le attività di rispettiva
competenza, consentendo all’Arma di Teramo di conseguire con
pienezza tutti gli obbiettivi istituzionali.

Colonnello dei Carabinieri, Emanuele Pipola




Rocca Santa Maria. Vigili del Fuoco: soccorso un cercatore di funghi in difficoltà.

Intorno alle 16:20 di oggi una squadra dei Vigili del Fuoco di Teramo è intervenuta per la ricerca di una persona dispersa nella zona della Cavata, in località Ceppo di Rocca Santa Maria. L’uomo, un 70enne residente a Castelli, era alla ricerca di funghi insieme a tre amici, ma avendo perso l’orientamento e camminato a lungo senza riuscire a riunirsi a loro, li ha contattati telefonicamente fornendo indicazioni utili per individuare la sua posizione. Gli amici hanno lanciato l’allarme al 112 dei Carabinieri che hanno girato la richiesta di intervento alla centrale operativa 115. I vigili del fuoco, oltre alla squadra operativa, hanno inviato sul posto anche l’autofurgone UCL (Unità di Comando Locale) e un l’elicottero del Reparto volo di Pescara. L’elicottero ha raggiunto il luogo delle ricerche ed ha effettuato una perlustrazione della zona senza riuscire ad individuare il disperso che nel frattempo si era allontanato dalla zona delle ricerche. Poco dopo il fungaiolo, stanco e provato, ha raggiunto in buone condizioni di salute il paese di Macchiatornella di Cortino dove gli abitanti del posto lo hanno rifocillato. Subito dopo i vigili del fuoco lo hanno recuperato con un mezzo fuoristrada e riaccompagnato alla sua autovettura parcheggiata nella zona della Cavata. Sono stati allertati anche i tecnici del Soccorso Alpino per partecipare alle ricerche.