Nuova nomina del Consiglio di Amministrazione del Museo delle ceramiche di Castelli

 

Teramo, 14 luglio 2022. Presentato questa mattina nella Sala Consiglio di via Milli il nuovo CdA del Museo castellano (recentemente nominato con decreto del sindaco Rinaldo Seca). A fare gli onori di casa il vicepresidente della Provincia di Teramo Luca Frangioni.
A seguito della scomparsa del Presidente Giovanni Giacomini, questa importante istituzione era rimasta senza organo di rappresentanza. Con la nuova nomina si è deciso di creare un team di lavoro di altissimo profilo che raduna personalità selezionate, in grado di fornire il Museo di tante e diversificate competenze che possano contribuire ad una rinascita e ad un rilancio dell’Ente Museo e dell’intero territorio.

Il Museo delle ceramiche di Castelli è una istituzione di grandissimo rilievo perché conserva una delle più grandi collezioni di maioliche castellane, ma si propone di essere anche attore vivace della scena culturale, grazie alle mostre, alle pubblicazioni, alle attività laboratoriali, al lavoro di promozione e ricerca dei quali è capofila.

Presidente del nuovo Consiglio è il Prof. Luciano D’Amico, già rettore dell’Università degli studi di Teramo, che ha onorato l’Amministrazione comunale di Castelli della sua partecipazione, mettendo a disposizione competenze che permetteranno certamente al Museo di effettuare un netto salto di qualità.

Gli altri membri del consiglio saranno: Appicciafuoco Marco, Caccia Alessandro, Cordoni Siriano, Del Bello Domenico Maria, Di Felice Paola, Di Simone Raffaello, Di Stefano Alessia, Durigon Roberto, Fuschi Roberto, Matricardi Giuseppe, Pace Maurizio.




Interventi nelle scuole: il disallineamento delle procedure blocca i lavori. Allarme lanciato all’Assemblea Upi.“Decine e decine di milioni di euro ma i lavori non possono partire. E se non li facciamo in estate cosa accadrà a settembre?” si chiede il presidente Diego Di Bonaventura

 

Teramo 15 luglio 2022. Oltre alla crisi di Governo all’Assemblea nazionale UPI – che si è conclusa ieri a Ravenna – ha tenuto banco il problema legato al disallineamento delle procedure legate ai fondi, cospicui, che arrivano dal PNRR e dai Fondi straordinari.

 

Nella tabella allegata si evidenziano le criticità che stanno riguardando uno dei servizi più importanti gestiti dalle Province, quello relativo all’edilizia scolastica: dalle manutenzioni straordinarie all’adeguamento sismico delle strutture.

 

A gennaio avevamo già fatto gli affidamenti dei lavori poi dal Governo ci hanno fatto fermare e ci hanno imposto di riproporre i sedici progetti dentro il PNRR. Qui ricomincia la trafila di approvazione, come se non avessimo fatto nulla. A metà luglio siamo ancora in attesa del decreto della Corte dei Conti – spiega Di Bonaventura – questo comporta due enormi problemi. Se non facciamo questi lavori entro l’estate non potremo certo farli in autunno quando si riaprono le scuole. Il secondo è che avevamo già realizzato le progettazioni e annunciato i lavori alle scuole, del resto noi eravamo pronti a gennaio, e ora non possiamo pagare i progettisti e francamente diventa difficile anche spiegare a docenti, famiglie e studenti  perché non sono partiti i lavori visto che ogni giorno sentono rilanciare informazioni su una mole di stanziamenti e anche di assunzioni nella PA. Questo è un altro grande problema: il sistema individuato da Brunetta e dalla ministra Garfagna funzionerà per le Regioni e i Ministeri ma non per gli enti locali: a noi arrivano le briciole e nel 90% dei casi i professionisti rinunciano perché devono smettere l’attività professionale per uno stipendio che non compensa la perdita. Faccio mia la notazione del presidente UPA Abruzzo, Angelo Caruso: sui servizi essenziali, scuole, ponti e strade non si può andare a bando..  Si fissano i criteri a monte e si finanziano con i programmi pluriennali manutenzioni, adeguamenti e nuove opere. Non può essere un terno al lotto”.

 

Le norme sulla finanza pubblica e sui bilanci impongono un limite ben preciso alle anticipazioni di conseguenza pur con i progetti approvati e finanziati (sulla carta) molte opere rimangono ferme.

 

“Questa crisi di Governo aggrava un panorama già instabile – chiosa Di Bonaventura – le Province hanno dimostrato, dati alla mano molto netti, di aver retto una crisi istituzionale senza precedenti con enti svuotati di finanziamenti e personale. Ma senza la Riforma del testo unico messa a punto da UPI e sul tavolo del Governo da novembre dello scorso anno sarà molto difficile andare avanti in un caos che è istituzionale e politico”.

 

Cosa chiedono le Province: nuove assunzioni (personale qualificato con competenze tecniche) autonomia finanziaria (attualmente c’è uno squilibrio di oltre un miliardo di euro) la riforma del TUEL in particolare per quanto riguarda per recuperare la veste istituzionale. Quindi ripristinare la Giunta, un mandato coerente fra Consiglio e Presidente ed equiparare le funzioni fra Province e Città Metropolitane.

 




Teramo. ATER: consegnati i lavori per la ricostruzione post sisma 2016 a Colledara

AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE TERAMO

 

 

 

          

Quello di oggi resterà un giorno indimenticabile, per sette famiglie di Colledara, assegnatarie degli alloggi della palazzina Ater di via San Paolo a Colledara. Perché oggi, con la consegna ufficiale dei lavori, avvenuta alla presenza della Presidente dell’Ater Maria Ceci, che ha invitato il Sindaco Manuele Tiberii ad essere presente, apre il cantiere che consentirà a quelle famiglie di poter rientrare nelle loro abitazioni, che saranno le stesse solo nella definizione geografica, visto che l’intero edificio sarà sottoposto ad un importante lavoro di risanamento strutturale e miglioramento sismico.

Duramente colpito dal terremoto, quel palazzo riportò infatti “…danni elevati sulle tamponature e i tramezzi del piano terra e del primo piano, nonché danni medio-gravi sulle tamponature e le tramezzature del secondo piano” ricorda il Presidente Ater Maria Ceci e prosegue “In sede di perizia, venne accertato anche un                       “…danno consistente in lesioni capillari su alcuni elementi strutturali (pilastri), lesioni all’interfaccia tra le tamponature e gli elementi dei telai in cemento armato diagonali e lesioni diagonali e distacchi delle tramezzature del vano scala”.

Danni che, come si può facilmente evincere, hanno preteso un’attenta e minuziosa opera di progettazione dell’intervento, con una serie di necessarie interlocuzioni tra l’iter, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e il progettista, per definire un progetto che non solo sanasse il danno provocato dal terremoto, ma anche mettesse quel palazzo al riparo da altri, futuri eventi sismici.

«Come abbiamo più volte ripetuto, la nostra missione non è soltanto quella di restituire una casa agli inquilini sfrattati dal terremoto, ma quella di garantire la loro sicurezza – spiega la presidente dell’Ater, Maria Ceci – i nostri cantieri, come quello che abbiamo avviato oggi a Colledara, non mirano a guarire le ferite del passato, ma vogliono costruire le fondamenta del futuro, restituendo alle famiglie, come mi piace ricordare, non uno spazio nel quale abitare, ma una casa nella quale vivere».

I lavori, che prevedono una spesa di oltre 750mila euro, risaneranno completamente questo edificio, costruito 36 anni fa, restituendo alle famiglie di Colledara costrette ad allontanarsi dopo il terremoto, la possibilità di riappropriarsi degli orizzonti familiari.

 

 




Delegazione del Comune di Atri incontra i vertici Asl sul futuro del San Liberatore

 

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ATRI. Un incontro si è svolto ieri sera (11 luglio 2022) nella sede della direzione generale della Asl di Teramo tra una delegazione del Comune di Atri, (con il Sindaco Piergiorgio Ferretti, il vice sindaco Domenico Felicione e l’ex sindaco di Atri Gabriele Astolfi) e i vertici della Asl, in particolare il Direttore Generale Maurizio Di Giosia e il Direttore Sanitario, Maurizio Brucchi per affrontare il futuro dell’Ospedale San Liberatore di Atri dopo i sacrifici resisi necessari per affrontare l’emergenza pandemica. Un incontro definito “propositivo” dalla delegazione atriana che ha ottenuto rassicurazioni sul futuro del nosocomio.

In particolare i vertici Asl – spiegano FerrettiFelicione e Astolfi – si sono dimostrati, compatibilmente con le difficoltà del periodo, disponibili e sensibili per trovare le soluzioni per potenziare i reparti e i servizi dell’Ospedale di Atri, in particolare quelli di Pediatria, Cardiologia e Urologia. Inoltre, la dirigenza ha dato garanzie sul ritorno all’autonomia di reparti attualmente accorpati ovvero Ortopedia e Chirurgia generale. Garanzie anche sul fatto che a breve sarà bandito un concorso per il ruolo di primario nel reparto di Endocrinologia dopo il pensionamento del dottor Bruno Raggiunti. Entro agosto sarà bandito anche il concorso per il responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Urologia. Per Pediatria e Cardiologia, dopo un primo incontro con i capi di dipartimento, entro la prossima settimana ci sarà un confronto operativo alla presenza anche del direttore sanitario dell’Ospedale di Atri, per valutare il come migliorare i servizi di Pediatria e riaprire Cardiologia.  Ad Atri la Asl ha già dato segni di attenzione con l’apertura del reparto di Riabilitazione Respiratoria, unico della regione Abruzzo, sempre ad Atri è entrata in funzione la TAC 128 strati e c’è l’acquisto in itinere della Risonanza Magnetica. Siamo fiduciosi sul fatto che quanto detto in questo incontro si traduca in realtà”. 




La Provincia cerca un immobile jolly per le scuole di Giulianova

 Teramo 12 luglio 2022. La Provincia cerca un immobile idoneo ad ospitare aule scolastiche e laboratori a Giulianova. Dopo gli incontri e i confronti con i Dirigenti scolastici e, in particolare, con le esigenze espresse dal “Curie” (che al momento ha dieci aule collocate in una struttura di Colleranesco giudicata inidonea sia dalla scuola che dalle famiglie e dagli studenti) l’Ente ha bandito un avviso pubblico per la ricerca di un immobile possibilmente vicino al polo scolastico di Giulianova Paese.

La collocazione a Colleranesco si è rilevata piuttosto problematica – sottolinea il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Enio Pavone – ci sono criticità legate agli orari del trasporto pubblico e alla disponibilità di spazi adeguati in quanto oltre alle aule non c’è posto per i laboratori. Gli istituti sono tutti destinatari di cospicui finanziamenti per adeguamento sismico e, nel caso del Curie, anche per l’ampliamento. Ma si tratta di progetti non di immediata realizzazione. Per questo la Provincia ha deciso di trovare un’alternativa più consona a quella che, in emergenza, subito dopo il primo lockdown, e con le contingenti esigenze di distanziamento sociale fu individuata a Colleranesco”.

Qui tutte le info, caratteristiche e condizioni dell’immobile da affittare

https://www.provincia.teramo.it/avvisi-concorsi-bandi/avvisi-pubblici/avviso-pubblico-esplorativo-di-manifestazione-d2019interesse-per-la-ricerca-di-un-immobile-in-locazione-nel-comune-di-giulianova-te-da-adibire-ad-uso-scolastico




Nell’ambito dell’assegnazione dei fondi del PNRR relativi alla Transizione al digitale, il Comune di Castellalto è riuscito ad aggiudicarsi fondi per oltre Euro 300.000.

Grazie alla delega istituita dal Sindaco Rocci e conferita al Consigliere Monticelli
Marco, dopo un laborioso lavoro svolto in sinergia con gli uffici, si è riusciti ad
ottenere questi importanti fondi che avranno lo scopo di migliorare la fruibilità dei
servizi comunali e la partecipazione attiva dei cittadini.
Di fatti, i fondi ottenuti, derivano da 5 diversi bandi che perseguono diversi obiettivi
tutti volti alla transizione al digitale. Parliamo di fondi che prevedono
l’implementazione dei servizi sul Pago Pa (45.421€), il miglioramento del Sito Web
comunale e servizi al cittadino (155.234€), migrazione in CLOUD delle basi dati e
delle applicazioni e servizi ( 83.044€), attivazione di servizi mediante l’ APP IO ed
estensione del utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale (23.261€).
Questo è un importante risultato ottenuto dall’ amministrazione comunale di
Castellalto che raccoglie una delle sfide più ambiziose del PNRR riguardanti la
digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione e che avrà l’obiettivo da
qui ai prossimi anni di migliorare l’esperienza dei cittadini nell’interazione e
fruizione dei servizi della pubblica amministrazione.




Offerte deducibili: un impegno da rinnovare, uniti nel dono per il bene di tutti. Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Abruzzo, Don Luca Torresi, parroco a Giulianova, da carabiniere dei Ris a sacerdote, sempre al servizio del bene comune.

 

 

I sacerdoti sono affidati alla generosità dei fedeli per compiere con serenità il proprio compito.

 

Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Abruzzo, Don Luca Torresi, parroco a Giulianova, da carabiniere dei Ris a sacerdote, sempre al servizio del bene comune.

 

Un grazie per il dono dei sacerdoti in mezzo a noi, questo il significato profondo delle offerte deducibili. I nostri preti infatti sono ogni giorno al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra vicinanza.

 

 “Il sacerdote per svolgere il proprio compito ha bisogno di sostegno e supporto per vivere una vita decorosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – Le offerte rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. Tanto più in questo lungo periodo segnato dal Covid in cui da più di due anni i preti diocesani continuano a tenere unite le comunità provate dalla pandemia, promuovono progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, incoraggiano i più soli e non smettono di servire il numero crescente di nuovi poveri”.

Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani e che rappresenta un segno di appartenenza e comunione.

I nostri sacerdoti hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità – aggiunge Monzio CompagnoniOggi più che mai ci spingono a vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo all’emergenza con la dedizione”.

è una vocazione che lo ha portato alla scelta del sacerdozio a 42 anni, una vocazione adulta come  spiega a Giovanni Panozzo nel filmato “ Il faro”, disponibile nel canale YouTube Uniti nel dono https://youtu.be/mOZH7uxcWiE

 

Dal Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri fino all’altare. Ma il filo rosso della vita di don Luca Torresi, parroco a Giulianova, è rimasto sempre quello del servizio nell’ottica del bene comune.

Quando ho comunicato ai miei colleghi che me ne sarei andato – spiega Don Luca Torresi a Giovanni Panozzo nel filmato” Il faro” che si può vedere al link https://www.unitineldono.it/le-storie/a-giulianova-il-faro-della-speranza/–   la spiegazione che ho dato è che mi era stata proposta una felicità più bella di quella che già stavo vivendo. Le reazioni sono state molto diverse. Alcuni non hanno capito, altri sono rimasti meravigliati e c’è chi si è commosso”.

E’ stato un radicale cambio di divisa quello di Don Luca, passato da quella molto operativa di carabiniere dei Ris, ad un’altra decisamente spirituale. A cambiare il percorso della sua vita è stato un pellegrinaggio. “Al mio rientro alcuni miei amici mi fecero notare un cambiamento – prosegue il Don – io mi sentivo sempre lo stesso e non avevo avvertito questi segnali che solo i veri amici possono percepire”. Dalle prime inquietudini ha preso il via un percorso di discernimento durato dieci anni, faticoso e travagliato, durante il quale è nata una “vocazione adulta”, che ha portato il futuro sacerdote all’ordinazione sacerdotale a 42 anni, il 30 maggio 2015, nella stessa chiesa dove serviva la messa come chierichetto.

“Il sacerdozio non è solo un dono per me ma è un dono per tutto il popolo di Dio aggiunge Don Luca Non sono io la strada, ma cerco di indicarla alla comunità nella quale il Signore mi ha mandato”.

Oggi l’ex carabiniere è una persona realizzata, un sacerdote al servizio di una comunità coesa come quella della parrocchia della Natività di Maria Vergine a Giulianova, piccola città di circa 24mila abitanti che si affaccia sul mare Adriatico nella diocesi di Teramo-Atri. Guidata per oltre 60 anni da don Ennio Lucantoni, alla sua scomparsa nel 2018, la parrocchia è stata affidata al neo sacerdote che era stato suo vice durante l’ultima parte del suo percorso di vita.

L’eredità di don Ennio non è stata semplice da raccogliere. La collettività della Natività è composta di circa 7mila fedeli ed è arricchita dai carismi di numerosi movimenti e associazioni che hanno spesso esigenze e necessità diverse tra loro. E poi in una cittadina di mare come Giulianova, con il suo fardello di problemi legati al mondo del lavoro e alla società, si sono aggiunte anche tutte le difficoltà portate dalla pandemia.

“Il Covid si è portato via mio padre – racconta Stefania a Giovanni Panozzo –  ma in tutto questo la presenza in parrocchia mi ha aiutato. La pandemia che doveva isolarci e allontanarci ha creato delle occasioni di riunione e collaborazione che, magari, in una situazione normale non si sarebbero create. “Don Luca è un padre – aggiunge Marco – è stato parroco anche in quei momenti, ha pensato al bene delle nostre famiglie. Avere la parola del proprio pastore dentro le nostre case è stato veramente importante”.

 

Don Luca è diventato ben presto nella comunità giuliese un punto di riferimento per la vita spirituale di ognuno, dai bambini del catechismo, fino alle persone anziane e ammalate, ma soprattutto per chi versa in condizioni più disagiate, e in parrocchia non trova mai la porta sbarrata.

“Mi fido di lui al 100% – dice Lorenzo– Don Luca è un faro come quello di Giulianova che per me è il posto più bello della città. Qui venivo da bambino con mio padre a vedere le stelle la notte di San Lorenzo”.

Dopo sette anni, i suoi parrocchiani continuano a vedere Don Luca come un faro, la cui luce non si lascia intrappolare dalle colonne della chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo ma si offre a tutti quelli che chiedono un po’ di aiuto per illuminare la strada.

“L’immagine del faro è bellissima perché tante volte – conclude Don Luca –  e la pandemia ce l’ha insegnato, si perde la speranza poiché, non facendo più le stesse cose, sembra quasi che il mondo finisca.”

Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti in queste opere dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento.

Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati su storie come queste che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

 

Le Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, sono espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano.  Ogni fedele è chiamato a parteciparvi. L’Offerta è nata come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose.

Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

 

 

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SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

Allegato 1

La raccolta storica delle Offerte Insieme ai sacerdoti

destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero

 

Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle Offerte Insieme ai sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 33 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2020.

 

Dati storici sulla raccolta annuale delle Offerte Insieme ai sacerdoti

(Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)

        Anni Donazioni (migliaia di €) Numerosità

delle offerte

Numerosità

degli offerenti*

Offerta media

(in €)

1989 13.193 105.704 98.367 125
1990 20.377 175.132 139.821 116
1991 21.232 185.370 143.124 115
1992 23.535 211.138 168.051 111
1993 22.492 189.213 152.362 119
1994 23.736 196.417 163.018 121
1995 22.397 190.057 156.395 118
1996 21.879 203.044 162.825 108
1997 21.773 197.588 155.712 110
1998 21.398 192.072 150.781 111
1999 20.553 189.475 148.049 108
2000 20.031 181.453 143.091 110
2001 19.293 182.634 143.476 106
2002 19.036 182.272 143.215 104
2003 18.326 176.801 140.280 104
2004 18.229 177.890 138.682 102
2005 17.470 169.764 133.411 103
2006 16.369 155.501 122.643 105
2007 16.803 171.544 128.943 98
2008   16.562 160.878 120.607 103
2009 14.908 147.065 114.481 101
2010 14.017 137.319 106.556 102
2011 12.794 126.940 99.207 101
2012 11.837 113.093 88.881 105
2013 11.251 117.272 88.309 96
2014 10.546 110.831 81.996 95
2015 9.687 97.582 71.822 99
2016 9.366 99.906 78.330 94
2017 9.609 102.820 78.176 94
2018 8.801 98.926 74.928 89
2019

2020

7.837

8.718

85.756

109.983

66.509

78.853

91

79

 

*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, invece inclusi a partire dal 2016
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DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Allegato 2

 

Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2020

 

 

Nel consuntivo relativo al 2020, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 529,9 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.

A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 16,5% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 5,4% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 70,8% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille. Nel 2020 le fonti di finanziamento sono state:

 

 

                            Totale (milioni di euro)                            529,9         100%      

 

Remunerazioni proprie dei sacerdoti           87,5         16,5%

Parrocchie ed enti ecclesiastici                    38,8           7,3%

Redditi degli Istituti diocesani                    28,4           5,4%

Offerte per il sostentamento                          8,7           1,6%

Quota dall’otto per mille                           366,5         69,2%

 

 

 

Sono stati quasi 33mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 30.648 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.724 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.

 

 

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DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Allegato 3

 

Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti

 

 

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:

 

1 – Conto corrente postale

Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

 

2 – Carta di credito

Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/

 

  1. Paypal

Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione.

 

4- Versamento in banca

Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.

L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.

 

5 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero

Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).

 

 

L’offerta è deducibile.

 

Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.

 

 

 

 




TERAMO. PREFETTURA: A.S.P. 1 TERAMO CONVOCATO TAVOLO DI CONFRONTO IN PREFETTURA

Con riferimento alla mancata corresponsione degli emolumenti ai lavoratori
impegnati nei servizi sanitari-sociali e di ristorazione per l’Azienda di Servizi alla
Persona – A.S.P. 1, il Prefetto di Teramo informa che già ieri ha convocato un tavolo
di confronto con gli Enti istituzionali per il prossimo 6 luglio 2022, al fine di
individuare possibili percorsi risolutivi.
Tale decisione costituisce la necessaria prosecuzione delle attività intraprese dal
Prefetto di Teramo con fermezza e convinzione, derivante dalla piena partecipazione
ai disagi e alle sofferenze delle famiglie coinvolte e dalla preoccupazione per le
ricadute sull’erogazione di servizi essenziali all’intera comunità teramana.
Il Prefetto confida in una possibile risoluzione della problematica, riservandosi ogni
ulteriore utile azione, in piena e serena collaborazione con tutti gli attori istituzionali
coinvolti.




Martinsicuro va in scena.

Venerdì 1 luglio e sabato 2 luglio alle 21 a  Martinsicuro sarà protagonista il teatro presso la casetta Truentina  sul lungomare.La scuola di recitazione Oggi teatro Academy di Martinsicuro in collaborazione con il Comitato Quartiere Tronto presentano il saggio di fine corso degli allievi dei  gruppi “Primi applausi ” e “intermedio/avanzato” con due performance: “lo sciopero del mare” e “il giuoco dell’epidemia “. I giovani attori diretti dalle insegnanti Sara Palladini  e Maierli Spaconi durante l’anno sono stati coinvolti in eventi organizzati dal comune di Martinsicuro sempre sensibile ai giovani e all’arte. In queste serate attraverso codici espressivi differenti quali la recitazione ,la danza e la musica porteranno in scena le loro emozioni. Un vero orgoglio per la città di Martinsicuro avere una scuola di teatro che con successo partecipa al processo formativo dei ragazzi utilizzando il fare teatro” per vincere insicurezze, acquisire modalità comunicative efficaci,imparare a mettersi nei panni dell’altro con l’interpretazione di ruoli diversi e non per ultimo,divertirsi in modo costruttivo.  Mimmo Iurlaro sarà il tecnico del suono. Vi aspettiamo.




Presentazione ANFE Val Vibrata-Pescara

 

E’ stata una conferenza stampa partecipata e ricca di interventi quella che ha visto oggi la presentazione della sede territoriale ANFE sede territoriale Pescara-Val Vibrata presieduta da Leonardo D’Ippolito e ne ha illustrato a grandi linee i progetti futuri. A presenziare alla conferenza il Presidente nazionale ANFE Paolo Genco, che ha ricordato ai presenti la lunga storia dell’associazione “L’ANFE ha 75 anni di operato alle spalle ed oggi sostiene e supporta circa 80 milioni di connazionali all’estero, comprese le seconde e terze generazioni. Ci sono progetti importanti come quello per l’Africa, che meritano attenzione da parte di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali, o quello dell’Ecoparco che porta avanti Leonardo (ndr D’Ippolito) così come è importante sostenere i progetti mantengono salde le radici italiane nelle nuove generazioni nate in terra straniera. L’Anfe è davvero simbolo di impegno e sostegno in Italia e nel mondo al di là degli schieramenti politici, per il futuro del popolo italiano, ovunque esso si trovi.”

Il prof. Ezio Sciarra, già preside della facoltà di Scienze Sociali dell’Università d’Annunzio ha con brevi cenni storici, sottolineato l’appartenenza degli abruzzesi ai popoli italici e l’importanza di rivendicare queste nobili origini, Franco Esposito presidente Tetraktis e Giovanna Massacci, consulente in Geopetrografia per l’ambiente e la conservazione dei Beni Culturali, hanno esposto il progetto Cippi e Antichi Confini, per una rinascita economica e sociale delle aree interne dell’Italia centrale attraverso un turismo lento, sostenibile e di qualità, che i Grandi Cammini portano con sé.

Leonardo D’Ippolito, Presidente ANFE Pescara ValVibrata ha chiuso la lunga conferenza ricca di spunti di riflessione e di argomenti da dover approfondire “Questo è un giorno importante per la nostra associazione, sia perché a sostegno dell’Anfe vedo tanti personaggi illustri dei settori culturali e scientifici, sia perché la politica in questo caso si è spogliata dell’appartenenza e qui abbiamo esponenti di tutte le forze politiche, e infine perché ieri sera mi è giunta la notizia dell’approvazione dei finanziamenti che permetteranno la realizzazione dell’Ecoparco dedicato a pet therapy, hippotherapy e servizi dedicati ai bambini e ragazzi autistici. E’ un progetto in cui credo moltissimo e che è un classico “win to win” dove tutti vincono, gli animali recuperati e accuditi, i ragazzi autistici, i lavoratori, il territorio, la società tutta.”

La presentazione dell’ANFE Pescara-Val Vibrata ha visto la partecipazione di molti esponenti del mondo culturale e scientifico, che hanno voluto testimoniare il loro sostegno alle iniziative e ai progetti promossi dall’associazione. Si sono succeduti nei saluti il prof. Franco Eugeni presidente dell’Accademia di Filosofia delle Scienze Umane (AFSU) e componente Consiglio nazionale ANFE, lo storico Tito Rubini, il prof. Aladino De Paulis filosofo, responsabile nazionale cultura ANFE, Giuseppe Rapone AIL Associazione Italiana contro le Leucemie e l’Architetto Franco Esposito, presidente di Tetraktis

I saluti istituzionali sono stati fatti dal Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, dal vice presidente Luca Francioni e dai consiglieri regionali Simona Cardinali e Dino Pepe.

 

Associati ANFE Pescara-Val Vibrata: Leonardo D’Ippolito (presidente), Loreta Chiappini, Jwan Costantini, Lanfranco Curzi, Filomena Antonietta Di Bartolomeo, Diego Di Bonaventura, Gabriele Di Leonardo, Cristina Di Pietro, Dario Di Pietropaolo, Tito Rubini, Pierluigi Latini, Pietro Costantini.

 

L’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie degli Emigrati) è un’associazione senza fini di lucro fondata l’8 marzo 1947 dall’on. Maria Federici, madre Costituente e riconosciuta Ente Morale nel 1968 con decreto del Presidente della Repubblica. L’Associazione è nata per rispondere alla necessità di assistenza degli emigranti e delle loro famiglie nella tutela dei loro diritti e a sostegno delle comunità italiane nel mondo. L’Ente, che conta. 48 rappresentanze estere in 16 Paesi, in Italia è strutturato in 44 Strutture provinciali e 16 regionali.

 

I PROGETTI

Cippi Antichi Confini

Prevede una pista ciclo pedonale dal Tirreno all’Adriatico che ripercorra l’antico confine tra il Regno delle Due Sicilie dallo Stato Pontificio, e che riporti alla luce e restauri i cippi originari di confine avviando il percorso di riconoscimento di bene tutelato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.

Il progetto coinvolge quattro regioni: Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio, 9 province (Teramo, Ascoli Piceno, L’Aquila, Latina, Frosinone, Roma, Rieti, Terni Perugia) 90 comuni e 41 siti protetti. Il ripristino di quella linea di separazione/unione tra i due antichi territori, interessando aree interne e montane del centro Italia, progetta un rinnovato e originale sviluppo di una nuova economia della montagna fatta di turismo lento ed economia sostenibile. Grazie ad una serie di iniziative sinergiche, l’obiettivo è quello di convogliare l’interessamento di partner istituzionali, pubblici e privati, dando vita ad un circuito virtuoso di offerta turistica rurale e di prodotti autoctoni di eccellenza.

 

Ecoparco

Progetto per lo sviluppo di una rete organizzata di strutture, servizi e attività volti al miglioramento nelle terapie per cani e cavalli attività che innescano nuove forme di turismo bio ed eco sostenibile e pet friendly, con interventi di edilizia rurale tra sviluppo tecnologico e produzione di energia rinnovabile per un’offerta turistica qualificata.

Il progetto prevede la realizzazione di un Eco ostello per giovani e scolaresche con annesso Orto botanico, di un Asilo nel bosco, di un Agriturismo olistico benessere e ayurveda con il recupero e rifunzionalizzazione di un vecchio casale secondo la metodologia Life Cicle Assessment, di un Hotel pet friendly, di un Canile & Ricovero per cavalli a fine carriera, dotato di servizi veterinari e servizio di cremazione, abilitato a erogare servizi di pet therapy e hippotherapy. Tutti gli interventi verranno realizzati attraverso il recupero di strutture preesistenti e comunque nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente, in quell’ottica di rifunzionalizzazione delle strutture in linea con le più recenti indicazioni europee. L’area interessata, con i suoi elementi di carattere storico-archeologico, architettonico, geologico, paesaggistico e ambientale, è quella di San Severino Marche (MC) duramente colpita dal terremoto del Centro Italia del 2016-17.

 

ANFE Campus

A.N.F.E. Campus nazionale nasce dalla sinergia di realtà molto dinamiche e attente all’evoluzione delle nuove tendenze in fatto di formazione, inserimento lavorativo, servizi per le aziende. In questo ambito si inserisce l’azione di ANFE Pescara-Val Vibrata, contraria alla mancata riapertura a settembre 2021 del Liceo Scientifico Aeronautico Gabriele D’Annunzio di Corropoli, una realtà formativa unica in Abruzzo e dalle grandi potenzialità la cui chiusura ha creato un danno sociale ed educativo all’intero territorio che si spera venga presto risanato.

 

L’ANFE per l’Africa

E’ in corso la progettazione di un Complesso agro industriale in autosufficienza energetica per produzioni biologiche e “free carbon” in territorio africano, nello Stato di eSwatini, in un’ottica di miglioramento delle condizioni socio economiche nei territori del continente africano. Grazie a studi e competenze avanzate si avvieranno coltivazioni biologiche, la produzione di bio carburante e di syngas da utilizzare per la produzione di energia elettrica, e verrà stimolata la progettazione e la costruzione di motori magnetici, che generano moto per il principio di instabilità magnetica. Il progetto promette assunzioni, abbattimento di emissioni di CO2 fossile nei processi produttivi, autosufficienza energetica.