Teramo. Mazzini, esercitazione antincendio in Medicina

Incendio simulato al Mazzini. Stamattina si è tenuta una esercitazione antincendio all’ospedale  di Teramo, nello specifico nel reparto di Medicina Interna. In mattinata è scattata la simulazione con la conseguente attivazione della catena di comando. In prima linea la direzione medico-ospedaliera con, in testa, il direttore Carlo Di Falco. La simulazione, pianificata con il supporto del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione, Paola Savini, del direttore dell’unità operativa in questione, Francesco Delle Monache e dell’ ingegner Ermanno Teseo dell’Ufficio Tecnico, è iniziata quando è scattato  l’allarme antincendio nel padiglione della Medicina Interna. Da lì la chiamata automatica alla portineria che ha messo in moto la macchina operativa predisposta a fronteggiare le emergenze. E così, ognuno nel suo ruolo e per quanto di propria competenza _ dalla direzione medico-ospedaliera alla portineria, dal personale del reparto ai referenti dell’antincendio del presidio _ ha operato per ottimizzare le forze in campo per “spegnere l’incendio” con l’obiettivo prioritario di tutelare l’incolumità dei pazienti ricoverati e di isolare le fiamme.

Concluse le operazioni simulate di spegnimento, la portineria ha provveduto a dare comunicazione dell’ultimazione delle operazioni alla direzione medico-ospedaliera e diramato il cessato allarme ad eventuali altri reparti limitrofi e a tutti coloro che avevano ricevuto la chiamata d’emergenza. La simulazione rientra nel quadro complessivo delle iniziative legate alla sicurezza globale della struttura che la direzione aziendale ha da tempo messo in campo e su cui il personale è stato formato. Al termine della simulazione si è tenuto il cosiddetto debriefing, che ha dato esito positivo, con piena soddisfazione di tutti i partecipanti e del direttore generale, Maurizio Di Giosia.




Giulianova. ASP2: a seguito dell’ennesima occupazione del campetto di Viale dello Splendore, sarà organizzata una manifestazione pacifica per il ripristino della legalità

Giulianova. A seguito dell’ennesima occupazione del campetto di Via dello Splendore a Giulianova è stata organizzata una manifestazione pacifica per il ripristino della legalità che si terrà domani 1° ottobre 2024 alle ore 15 nell’area antistante il Campetto. Interverranno gli utenti della ASP 2 di Teramo, gli amministratori e i dipendenti dell’ente, nonché il parroco di Giulianova, Don Enzo e gli Amministratori locali dei Comuni convenzionati.

ASP2




Roseto degli Abruzzi. Ordinanza Sindacale n. 56/2024 – Ordinanza precauzionale incendio nello Stabilimento della Kemipol di Scerne di Pineto – Tutela della Salute Pubblica

Aggiornamento ore 22.20
Ordinanza Sindacale n. 56/2024 – Ordinanza precauzionale incendio nello Stabilimento della Kemipol di Scerne di Pineto – Tutela della Salute Pubblica
Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes ha firmato l’ordinanza contingibile e urgente n. 56/2024, emanata a seguito della riunione con la Prefettura e i Sindaci dei comuni limitrofi, sentiti i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, e in particolare in seguito alla comunicazione ufficiale rilasciata dalla AUSL 4 di Teramo.
Sulla base di tali indicazioni e con l’obiettivo di garantire la tutela della salute pubblica, il Sindaco ha adottato le seguenti misure precauzionali, valide per le prossime 24 ore:
1. Sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi d’infanzia e i centri aggregativi.
2. Divieto di raccolta e di consumo di prodotti ortofrutticoli e foraggio per animali.
3. Divieto di pascolo e di razzolamento degli animali da cortile e d’affezione.
4. Divieto di utilizzo dei condizionatori d’aria e obbligo di sostituzione dei filtri in caso di utilizzo nella giornata odierna.
5. Divieto di soggiorno all’aria aperta se non muniti di mascherine facciali filtranti.
Inoltre, il Sindaco invita la cittadinanza a:
– Chiudere le finestre e non esporsi ai fumi;
– Evitare spostamenti e frequentazioni dell’area interessata dall’incendio, se non per ragioni strettamente necessarie ed urgenti;
– Sospendere le attività lavorative nel raggio di 2 km dal luogo dell’incendio, compatibilmente con il sistema di produzione.
La cittadinanza è invitata a consultare i canali ufficiali per ulteriori aggiornamenti.



Pineto. Dalle 16:20 di oggi i vigili del fuoco del Comando di Teramo sono impegnati nello spegnimento di un vasto e complesso incendio che si è verificato in un’azienda in via del Commercio a Scerne di Pineto.

Le fiamme si sono sviluppate all’interno di un capannone di circa 2400 metri quadrati di superficie, adibito al deposito di solventi infiammabili. L’incendio ha prodotto una notevole quantità di calore che ha causato il crollo di ampie porzioni della copertura e ha prodotto una colonna di denso fumo scuro, visibile a decine di chilometri di distanza. Sul luogo dell’intervento si è recato anche il funzionario di servizio per coordinare l’attività operativa che è tutt’ora in corso. Per garantire una rapida azione di spegnimento sono intervenuti sul posto quattro autopompe, quattro autobotti, un’autobotte chilolitrica, un furgone NBCR (per Rischio Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico), un’autoscala, un furgone per il trasporto di autorespiratori, un furgone con scorte di liquido schiumogeno e due fuoristrada con moduli antincendio provenienti dalle sedi di Teramo, Nereto, Roseto, L’Aquila e Pescara. L’intervento è stato reso particolarmente complesso dalla presenza nel deposito di consistenti quantitativi di liquidi infiammabili. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo riuscendo ad affrontare l’incendio con getti di acqua e schiuma fino a metterlo sotto controllo. Un’importante azione preventiva è stata effettuata con l’utilizzo di idranti per raffreddare l’area dei serbatoi interrati contenenti liquidi infiammabili e un’autocisterna ferma nel cortile dell’azienda. Sul luogo dell’intervenuto si sono recati anche il Sindaco di Pineto, i Carabinieri di Pineto e la Polizia di Stato del Commissariato di Atri per gli adempimenti di competenza. Personale dell’ARTA di Teramo e della ASL sono sul posto per la valutazione di eventuali situazioni di inquinamento ambientale. Fonte centro documentale dei Vigili del Fuoco di Teramo per giulianovanews.it




Inaugurata la nuova Tac all’ospedale di Sant’Omero. Di Giosia: “Investimenti di oltre tre milioni per le grandi attrezzature”

TAC

 

Da oggi è entrata in funzione la nuova Tac all’ospedale di Sant’Omero. Stamattina si è tenuta una informale cerimonia di inaugurazione alla presenza del direttore generale Maurizio Di Giosia, del presidente della V commissione regionale Paolo Gatti e del segretario Marilena Rossi, del vicepresidente della seconda commissione regionale Emiliano Di Matteo, del sindaco di Sant’Omero Andrea Luzii, del direttore di presidio Guido Angeli, del direttore del dipartimento dei servizi Gabriella Lucidi Pressanti e di una nutrita rappresentanza del personale. La nuova Tac fa parte di un corposo pacchetto di investimenti, per un totale che supera i tre milioni,  che porterà all’ammodernamento tecnologico  dell’ospedale di Sant’Omero.

“Il primo intervento portato a compimento è la Tac, capace di rispondere in tempi brevi d in maniera accurata alle più diverse esigenze cliniche, grazie alla velocità e semplicità di esecuzione e all’affidabilità diagnostica; in particolare, il suo utilizzo è fondamentale in ambito oncologico, pneumologico, cardiovascolare, chirurgico ed ortopedico. La nuova apparecchiatura è dotata di un tomografo con ben 128  strati che danno la possibilità, in pochi secondi, di acquisire informazioni su vaste aree anatomiche, che vengono poi trasformate in immagini estremamente dettagliate, con una definizione altissima. Tutto ciò supporta il medico radiologo e agevola una corretta diagnosi.”, ha spiegato Di Giosia.

Entro novembre, inoltre, sarà messo in funzione il nuovo telecomandato radiologico che consentirà di ottenere immagini di maggiore valore diagnostico contemplando al tempo stesso una maggiore facilità di esecuzione della prestazione con una riduzione della dose di radiazioni rispetto alla macchina precedentemente in uso.

Un ulteriore importante passo per la transizione tecnologica dell’ospedale di Sant’Omero sarà compiuto entro il prossimo mese di giugno con l’installazione di una risonanza magnetica a 1,5 tesla. E’ in corso una progettazione complessa: la risonanza va inserita in un edificio già esistente, che va modificato in maniera importante, abbassando ad esempio il pavimento di 15 centimetri.

Giova ribadire che tutti gli interventi previsti serviranno ad incrementare le prestazioni erogate dall’unità operativa di Radiologia, il cui responsabile è Francesco D’Alessandro, sia per i pazienti ricoverati che per quelli esterni con conseguenti benefici sia in termini di riduzione dei tempi di attesa che di innalzamento degli standard qualitativi diagnostici.

Il sindaco Luzii ha espresso soddisfazione per l’acquisto dell’apparecchiatura, sottolineando che l’ospedale di Sant’Omero raggiunge risultati importanti anche grazie all’impegno di tutti gli operatori. “L’ospedale “Val Vibrata è strategico” ha sottolineato Gatti, “Noi in Abruzzo investiamo 2,8 miliardi sulla sanità. Non è poco, eppure si deve procedere ai ripiani perché si rincorrono sempre nuovi bisogni: le prestazioni richieste sono sempre di più. Bisogna trovare dunque un punto di equilibrio, tenendo presente che il sistema sanitario lo paghiamo noi tutti”.  Un apprezzamento sul basilare ruolo del personale l’ha fatto, oltre a Gatti, anche Marilena Rossi: “Bisogna mettere il cuore sul lavoro e questo accade a Sant’Omero: l’ospedale Val Vibrata, che conosco bene perché mi sono fatta curare qui, attira parecchi pazienti anche per questo”. “Di Matteo ha sottolineato il ruolo della politica in sanità: “L’ascolto degli operatori è fondamentale per poi agire nelle sedi opportune e risolvere realmente i problemi. Le proteste clamorose sono spesso inutili, disorientano la popolazione generando anche mobilità passiva”.

Il direttore generale ha fatto anche un accenno all’apertura della Lungodegenza: l’apertura del reparto, in collegamento funzionale con l’Uoc Medicina, è prevista appena sarà disponibile nuovo personale medico, per cui è in itinere un concorso.  Sarà dotata di 10 posti letto e permetterà il ricovero di quei pazienti, che conclusa la fase acuta, necessitano di un prolungamento dell’intervento assistenziale in quanto presentano una limitazione funzionale tale da impedire il rientro al proprio domicilio.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione della nuova Tac da parte del cappellano don Mario e con il taglio del nastro.




TERAMO. PREFETTURA: DISPERSO GIORGIO LANCIOTTI – AGGIORNAMENTO SITUAZIONE

Gran Sasso d’Italia, Corno Grande CAI L’Aquila – archivio

Il Prefetto: “Le ricerche continuano”

Si è tenuto in Prefettura questa mattina un punto di situazione sulle ricerche di Giorgio Lanciotti,
escursionista disperso in montagna dal pomeriggio dello scorso 21 settembre, a cui hanno partecipato l’Arma
dei Carabinieri, il Comando dei Vigili del Fuoco e il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
Il Comando dei Vigili del Fuoco e il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico,
competenti nella ricerca e soccorso di dispersi in zone impervie per le specifiche professionalità, hanno
confermato che le ricerche proseguono incessantemente sin dalla prima segnalazione, così come già noto.
Alla luce delle disposizioni vigenti, infatti, la ricerca di persone disperse si concentra in aree
determinate e, in tal senso, va a distinguersi dalla casistica della ricerca delle “persone scomparse” per la
quale si rende necessario il coordinamento della Prefettura. A tal proposito non sono emersi, durante la
riunione, ulteriori elementi dai quali poter desumere che la persona possa trovarsi in luogo diverso dalla zona
nella quale sin da subito si sono concentrate le ricerche.
Le operazioni di ricerca non sono mai state interrotte, ma solo temporaneamente sospese a causa del
prolungarsi delle condizioni metereologiche avverse che non hanno consentito in modo continuativo il
sorvolo dei mezzi aerei e l’impiego di personale da terra. Oggi il tempo clemente ha consentito un miglior
impiego delle risorse in campo.
Il posto di comando avanzato dei Vigili del Fuoco è stato collocato nel piazzale di Prati di Tivo ed è
attivo 24 ore su 24. Notevole il dispiegamento delle forze in campo composte da 13 unità dei Vigili del
Fuoco, di cui 1 unità DTS, 2 unità di personale specializzato in topografia applicata al soccorso, 2 unità
S.A.P.R. per il sistema aeromobile a pilotaggio remoto, 4 unità di S.A.F. (Squadra Speleo Alpino Fluviale) e
4 unità ordinarie che hanno coordinato l’attività di ricerca a cui hanno preso parte 2 carabinieri della Stazione
di Pietracamela e 8 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Gli intervenuti, su richiesta della Prefettura, hanno evidenziato che le forze a disposizione sono
numerose e complete sia da un punto di vista numerico che qualitativo; pertanto non è necessario l’impiego
di ulteriori corpi e unità. La zona identificata, ad ogni modo, è stata ampiamente battuta, ma seguiranno
nuovi approfondimenti e attività di perlustrazione.
Tutti i presenti hanno assicurato che le attività di ricerca proseguiranno sfruttando appieno tutte le
giornate di bel tempo in modo tale da garantire la sicurezza degli uomini impiegati. L’impegno è massimo,
come la vicinanza a tutta la famiglia.




Patologia aortica, trattati più di 250 pazienti in Cardiochirurgia. Convegno nazionale a Giulianova il 4 e 5 ottobre “AAA, all around aorta”

 

La Cardiochirurgia di Teramo è un punto di riferimento nel Centro-Sud nel trattamento della patologia aortica, e in particolare nella patologia dell’arco aortico.

Sulla scia della tradizione _ il reparto si occupa da più di 40 anni di questo particolare ambito con successo _ negli ultimi 4 anni l’Uoc di Cardiochirurgia di Teramo ha trattato più di 250 pazienti con malattia aortica, dei quali il 37% in emergenza.

La patologia aortica può essere definita  “il killer silenzioso”. Questa definizione nasce dal subdolo decorso che la patologia può assumere: evolvendo in modo silente nel corso degli anni, può improvvisamente manifestarsi con le “sindromi aortiche acute”, spettro di malattie accomunate dall’elevatissima mortalità e che necessitano di trattamento cardiochirurgico in emergenza.

Fortunatamente anche questo settore è stato investito positivamente dagli innumerevoli avanzamenti tecnologici: sempre più di frequente la classica chirurgia con incisione toracica è stata sostituita da procedure “ibride” o “totalmente endovascolari” che, nella maggior parte dei casi, permettono di evitare ferite chirurgiche.

La Cardiochirurgia di Teramo, nell’ultimo quadriennio, ha eseguito 69 procedure di chirurgia dell’arco aortico, la quasi totalità delle quali  in emergenza, con ottimi risultati (e quindi una mortalità ben al di sotto delle casistiche internazionali). “Siamo convinti”, dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia, “ per eseguire procedure complesse con poca invasività e minori rischi per il paziente c’è bisogno di un aggiornamento tecnologico costante. Il prossimo passo, che compiremo a brevissimo è allestire una sala operatoria all’avanguardia dotata di angiografo di ultima generazione, destinata alle procedure ibride. L’ospedale di Teramo è un centro di riferimento per l’aorta e trae la sua forza nella stretta collaborazione  fra Cardiochirurgia, Radiologia e Anestesia e rianimazione cardiochirurgica . Questo ci consente di offrire il miglior trattamento, commisurato a ogni paziente, per tutti i segmenti dell’aorta”.

Non è un caso se un’eccellenza è costituita dal trattamento dei pazienti con malattie dell’aorta toracica discendente o con complesse patologie che coinvolgono contemporaneamente l’aorta toracica e addominale, con più di 70 procedure totalmente endovascolari senza incisioni chirurgiche

“Oggi ci troviamo a fronteggiare situazioni sempre più complesse come reinterventi e pazienti particolarmente fragili. Il trattamento attuale delle malattie dell’aorta non può limitarsi all’utilizzo di tecniche chirurgiche “tradizionali” ma deve potersi avvalere di alternative come la chirurgia ibrida e le procedure endovascolari che abbattono drasticamente l’invasività e spesso il rischio chirurgico per il paziente”, spiega il direttore della Cardiochirurga e capo del Dipartimento cardio-toraco-vascolare, Filippo Santarelli.

Di questo si parlerà  il 4 e 5 ottobre al “Kursaal” di Giulianova Lido,  “AAA – ALL AROUND AORTA: Management delle patologie dell’aorta toracica”, il congresso abruzzese dedicato alla diagnostica e trattamento delle patologie dell’aorta e organizzato dalla Cardiochirurgia di Teramo. Il convegno, di respiro nazionale, vedrà coinvolti cardiochirurghi, chirurghi vascolari, radiologi interventisti, anestesisti provenienti dai centri italiani con maggior esperienza nel trattamento delle malattie dell’aorta che discuteranno di genetica, diagnostica, indicazioni chirurgiche, gestione terapeutica. Verranno approfonditi argomenti specifici come tecniche chirurgiche, materiali protesici, situazioni complesse e decisioni difficili nel trattamento dei pazienti. Queste due giornate saranno soprattutto veicolo di aggiornamento e guida per tutti i medici che quotidianamente vengono a contatto con pazienti affetti da malattie dell’aorta.

“Le linee guida internazionali consigliano un approccio multidisciplinare alla patologia aortica. Per questo  motivo un “Aortic Center” come l’ospedale Mazzini trae la sua forza in quella che ci piace definire “Cardiochirurgia Interventistica”: una cardiochirurgia che, con la collaborazione della Radiologia (diretta da Pietro Filauri) e dell’Anestesia e rianimazione cardiochirurgica (diretta da Marco Cargoni), può offrire il miglior trattamento per ogni segmento dell’aorta, estendendosi dalla valvola aortica fino alle complesse procedure sull’aorta toracoaddominale con interventi sempre meno invasivi”, puntualizza il responsabile scientifico del congresso,  Francesco Massi.




Teramo/Giulianova. “La sicurezza a partire dai banchi di scuola”. Si è concluso il progetto di sensibilizzazione dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo. Coinvolti 200 studenti teramani

 

Si è concluso con due eventi finali il progetto di sensibilizzazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Teramo dal titolo: “La sicurezza a partire dai banchi di scuola”.  L’iniziativa ha coinvolto circa 200 studenti teramani della Scuola secondaria di primo grado “V. Bindi” di Giulianova e dell’Istituto Comprensivo di Teramo 5 “Falcone e Borsellino”.

Nel corso degli incontri conclusivi, svoltisi ieri mattina alla sala congressi del Kursaal di Giulianova e nel pomeriggio all’Auditorium di Villa Vomano, i ragazzi hanno presentato i loro elaborati sulla sicurezza, realizzati principalmente sotto forma di podcast, video e realizzazioni grafiche.

Il progetto è partito nel 2020 da un’idea del Consiglio Nazionale degli Ingegneri per  promuovere la sicurezza come fattore culturale, introducendo la materia sin dai banchi di scuola e per trasmettere così i valori agli studenti, cittadini del domani. L’obiettivo, allo stesso momento, è anche quello di creare un ambiente scolastico sicuro.

L’Ordine degli Ingegneri di Teramo ha sposato il progetto sul territorio teramano per l’anno scolastico 2023/2024 articolandolo in tre fasi:

la formazione dei docenti da parte degli ingegneri, le lezioni in classe dei docenti agli studenti con l’utilizzo di pillole di sicurezza applicate ad ogni singola materia, gli eventi conclusivi con gli elaborati degli alunni (Safety project).

Una giuria di esperti ha poi selezionato i due elaborati maggiormente significativi, uno per ogni Istituto. L’Ordine degli Ingegneri di Teramo presenterà questi lavori durante la fase finale del progetto che si terrà a Torino entro la fine dell’anno.

 

All’incontro di ieri con gli studenti, oltre alle autorità e ai rappresentanti degli enti locali, sono intervenuti Micaela Forcella, vice presidente dell’Ordine di Teramo; Mario Malatesta consigliere dell’Ordine e referente del progetto sul territorio provinciale; i dirigenti scolastici Angela Pallini dell’Istituto Comprensivo Giulianova 2 e Candeloro Di Biagio dell’Istituto Comprensivo di Teramo 5 “Falcone e Borsellino.

Soddisfazione dell’intero Consiglio dell’Ordine teramano degli Ingegneri per la partecipazione attiva e proficua degli studenti. “In parole semplici – spiega la vice presidente Micaela Forcella – i ragazzi hanno imparato che la sicurezza non è più un concetto astratto, legato solo alla didattica delle materie tecnico-scientifiche ma è un concetto universale che può essere applicato ad ogni singola materia e ad ogni singolo momento della propria giornata”.




Dopo i solleciti delle associazioni la Regione torna discutere della Riserva regionale del Borsacchio. Giovedì 3 ottobre Commissione consiliare sulle proposte di legge della Giunta e dell’opposizione. Persi nove mesi durante il quale il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva è rimasto fermo

Sono passati nove mesi dalla notte del 29 dicembre 2023, quando il Consiglio regionale, approvando un emendamento alla legge di bilancio regionale 2024, tagliò il 98% della Riserva, portandola dagli originari 1.148 a 24 ettari. Una scelta compiuta al di fuori di ogni procedura che provocò la sollevazione popolare di oltre 250 realtà tra forze ambientaliste, comitati locali, sindacati, associazioni di categoria e movimenti politici che giunse all’attenzione anche della stampa nazionale. Una petizione sottoscritta da oltre 32.000 cittadini, diverse manifestazioni e gli atti ufficiali del Comune di Roseto degli Abruzzi, nel cui territorio ricade la Riserva: tutto con l’unico obiettivo di ripristinare i confini originari della riserva.
Della questione fu investito anche il Governo nazionale con la richiesta di impugnare la legge regionale davanti alla Corte costituzionale per l’evidente contrasto con la normativa nazionale sulle aree naturali protette. Il Presidente Marsilio evitò l’impugnativa davanti alla Corte impegnandosi, con una nota del 20 marzo 2024 nella quale definiva il perimetro ridotto come “provvisorio”,a riportare la definizione dei confini in Consiglio regionale.
Da allora sono trascorsi mesi e, come previsto dalle Guide del Borsacchio e dal WWF, si è solo ritardato l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva atteso da circa 20 anni.
A inizio settembre il ritardo accumulato aveva spinto il Presidente nazionale del WWF Italia, Luciano Di Tizio a informare la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero dell’Ambiente del fatto che non si era ancora dato seguito a quanto promesso dal Presidente Marsilio.
Giovedì 3 ottobre sembra che qualcosa finalmente si muova: la Commissione del Consiglio Regionale “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” è stata convocata per avviare l’esame delle due proposte di legge presentate: quella della Giunta che non ripristina i confini originari della Riserva, ma si limita a prevedere un confuso sistema di tutela urbanistica, puntando alla nomina di una ennesima Commissione che dovrebbe dichiarare l’area della Riserva di notevole interesse pubblico; quella delle opposizioni che chiede invece il ripristino dei confini originari della Riserva.
Le associazioni si aspettano di essere convocate nelle audizioni al fine di poter esporre le loro ragioni, contrariamente a quanto fu fatto a dicembre con il blitz notturno degli allora consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Mauro Febbo di Forza Italia, Simona Cardinali e Federica Rompicapo della Lega e Umberto De Annuntiis di Fratelli d’Italia (oggi solo due di questi sono stati rieletti consiglieri).
“Le nostre associazioni hanno sempre chiesto e continuano a chiedere una sola cosa: tornare agli originari 1148 ettari della Riserva”, dichiarano Filomena Ricci, Delegata regionale del WWF Abruzzo, e Marco Borgatti, Presidente delle Guide del Borsacchio. “Il taglio della riserva è avvenuto senza alcuna motivazione scientifica, né valutazione dei competenti uffici regionali. Ma non solo! Così facendo la Regione ha ulteriormente ritardato l’approvazione del PAN della Riserva, costato centinaia di migliaia di euro di fondi regionali e fermo da due decenni per responsabilità in primis della Regione stessa. Solo tornando ai confini originari si potrà finalmente approvare questo strumento di gestione che ha concluso il suo iter tecnico-amministrativo condotto di concerto dal Comune di Roseto degli Abruzzi e dalla Regione Abruzzo. Qualsiasi altra soluzione pasticciata non farà che aumentare la confusione e ritardare l’avvio concreto della Riserva che ancora oggi non ha alcuna programmazione di valorizzazione del territorio da parte delle istituzioni ed è conosciuta e apprezzata solo per il lavoro svolto dai volontari”.
Queta richiesta di tornare al perimetro originario della Riserva e approvare subito il PAN è del resto la stessa richiesta portata avanti dalla Città di Roseto degli Abruzzi, ribadita all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 13 settembre scorso.



Atri. MUSIC FOR LIFE – LA MANIFESTAZIONE FINALE DEL PROGETTO MUSICALE INTERNAZIONALE DEL POLO LICEALE “L. ILLUMINATI”

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ATRI. Nel Polo Liceale “L. Illuminati”, diretto dal professor Adriano Forcella, venerdì 27 settembre 2024 si è svolta la manifestazione finale del Progetto “Music for Life”, coordinato dalla docente Rita Guardiani. La scuola, costantemente impegnata nella promozione dell’internazionalizzazione del curricolo, nell’ambito della rete European School Network (ESN), ha accolto dal 23 al 27 settembre 2024, 17 studenti e 1 insegnante di cinque delegazioni, provenienti da Ungheria, Romania, Turchia, Portogallo e Finlandia. Gli allievi, ospitati dai discenti dell’istituto scolastico atriano, hanno partecipato ai laboratori musicali e di sviluppo delle competenze trasversali previsti dal progetto. Nel corso dei laboratori di musica d’insieme, condotti dal docente Benedetto Libbi e dall’ex-alunno Riccardo Liberatore, studente al Conservatorio, gli allievi hanno preparato brani per coro ed ensemble strumentali, affrontando le tematiche della cittadinanza attiva e dell’educazione emotiva. L’activity manager statunitense Dorian Persaud ha inoltre promosso giochi rompighiaccio, esperienze di team building e analisi di testi musicali per favorire l’interazione di squadra e la produzione di podcast in lingua inglese. In orario extracurricolare sono state realizzate visite sul territorio e un viaggio d’istruzione a Roma, con l’importante finalità di promozione del patrimonio storico e culturale locale.

In apertura della manifestazione finale il Dirigente Scolastico Adriano Forcella e il Sindaco della Città Ducale Piergiorgio Ferretti hanno salutato i presentiIl Dirigente Scolastico ha sottolineato l’importanza della dimensione interculturale nel percorso di studio personale e nella formazione di futuro cittadino in uno scenario sempre più internazionale; tali esperienze aiutano i giovani studenti ad acquisire competenze importanti per affrontare positivamente la complessità della vita. Il Sindaco Piergiorgio Ferretti si è complimentato con gli istituti scolastici partecipanti per l’alta valenza formativa dell’iniziativa, in quanto la musica rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo integrale degli allievi, che supera barriere culturali e linguistiche, consentendo l’espressione e la comprensione di emozioni complesse. Successivamente alunni stranieri e italiani si sono esibiti in performance strumentali e canore, con il vivace coinvolgimento del pubblico, rappresentato dagli allievi delle classi quarte e quinte dell’istituto, e l’utilizzo del linguaggio universale della musica. Al termine dello spettacolo, le attività sono proseguite nella struttura GAL Terre d’Abruzzo, con un laboratorio di presentazione dei cibi locali, atto a favorire la creazione di uno spazio comune e la valorizzazione degli usi e costumi dei singoli paesi europei aderenti alla rete European School Network. Al successo dell’iniziativa hanno contribuito il coordinamento esperto della docente referente Rita Guardiani e la collaborazione dei docenti Antonella Marchiselli, Annalisa Libbi e Gaetanina Da Fermo. Con un’offerta formativa ricca di iniziative internazionali, il “Polo Liceale L. Illuminati” si conferma scuola per una didattica innovativa, orientata all’interculturalismo.