Anche Pineto aderisce all’iniziativa dell’ANCI “Luci spente nei Comuni”

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PINETO. Anche il Comune di Pineto aderirà domani, 10 febbraio 2022, alle 20, all’iniziativa dell’ANCI “Luci spente nei Comuni”. Per mezz’ora Villa Filiani, uno degli edifici simbolo della cittadina, sarà spenta in maniera simbolica per palesare le difficoltà degli enti e dei privati legate al caro bollette.

            “Le risposte dal Governo alle nostre richieste – spiega il presidente nazionale dell’ANCI Antonio Decaronon sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, anche in Abruzzo si spegnerà simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità. Speriamo che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. I comuni non hanno la facoltà di fare scostamenti di bilancio a debito, il maggior costo produce taglio dei servizi o dissesto finanziario. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio ed erogare servizi ai cittadini”.

            “Naturalmente aderire ci sembra doveroso – commenta l’Amministrazione Comunale di Pineto – per far sentire in maniera unanime e forte la nostra voce e far conoscere le nostre difficoltà. Abbiamo deciso di spegnere Villa Filiani e ci auguriamo che questo appello venga ascoltato e ci siano risposte adeguate”.

 

 




Nella giornata di oggi i Vigili del Fuoco del Comando di Teramo hanno effettuato oltre dieci interventi per affrontare l’emergenza vento.

Forti folate di vento hanno sferzato in particolare i comuni di Roseto, Tortoreto, Alba Adriatica e Teramo, provocando la caduta di alberi e rami. I vigili del fuoco di Teramo sono intervenuti a Villa Ferretti e Villa Tofo di Teramo, per rimuovere alberi caduti su recinzioni e fabbricati. I vigili del fuoco del Distaccamento di Roseto degli Abruzzi si sono invece recati a Montepagano dove un albero è caduto sulla SP19, comportando il blocco del traffico veicolare. A poca distanza da Montepagano, in Via Padune, un altro albero è crollato sui cavi dell’ENEL tranciandoli. Il personale del Distaccamento di Nereto è intervenuto ad Alba Adriatica su Via Ascolana dove un ramo secco è caduto da un albero ed ha centrato una Fiat 500 che in quel momento stava transitando sulla strada comunale. Il conducente dell’auto, un giovane 23enne, a parte lo spavento, ha riportato solo lievi ferite ed è stato soccorso dal personale sanitario di un’ambulanza accorsa sul posto. Successivamente i vigili del fuoco di Nereto si sono recati a Tortoreto, in zona Muracche, dove alcuni alberi secchi sono caduti su un’abitazione e sulla strada e a Cavatassi dove un albero è precipitato sui cavi dell’illuminazione pubblica facendoli cadere a terra. In tutti i casi i vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere gli alberi e i rami caduti eliminando il pericolo per strade, fabbricati e linee elettriche.




Riflessioni dopo il convegno dell’Università di Teramo e del WWF sul cinghiale.  Il prof. Amorena: «Non esistono soluzioni semplici per problemi complessi» 

Affidarsi solo alla caccia, come si fa da decenni, non risolve la situazione ma la peggiora. Un confronto aperto e tecnicamente supportato può aiutare a individuare azioni davvero efficaci 

Le problematiche legate all’aumento del numero dei cinghiali, nella nostra regione come nel resto d’Italia, sono state affrontate nel corso del convegno “Il cinghiale e il territorio: dalla ricerca scientifica alla gestione” organizzato dall’Università degli Studi di Teramo e dal WWF Abruzzo venerdì 4 febbraio scorso presso il campus di Medicina Veterinaria a Teramo. Un convegno inquadrato nel Progetto “Tante specie – un solo Pianeta” a cura delle strutture territoriali del WWF nella regione Abruzzo.

La grande partecipazione testimonia l’importanza del tema: vi sono stati oltre 300 iscritti on line e diverse decine di partecipanti in presenza tra cui rappresentanti del mondo accademico, dei Carabinieri Forestali, delle ASL, delle aree naturali protette, delle associazioni ambientaliste e di categoria.

La gestione del cinghiale è una questione complessa che investe e coinvolge molti settori della società e che proprio per la sua complessità richiede interventi basati sulle evidenze scientifiche e sull’analisi dei risultati delle pratiche messe finora in atto. Non a caso il convegno è stato aperto da una relazione del prof. Andrea Mazzatenta dell’Università di Teramo e da una review di oltre 80 pubblicazioni presentata da Filomena Ricci, delegato del WWF Abruzzo, e da Marco Galaverni, direttore scientifico del WWF Italia.

In buona sostanza la caccia, così come il cosiddetto selecontrollo, intervenendo sulle dinamiche ecologiche della specie ottiene risultati opposti rispetto alle intenzioni: più abbattimenti e pressione sulla popolazione ci sono, più i cinghiali si riproducono (i numeri quindi aumentano anziché diminuire) mentre i gruppi familiari si destabilizzano. Di conseguenza crescono sia i danni all’agricoltura sia gli incidenti stradali. Lo dimostrano ormai numerosi studi, ma lo dimostra anche l’esperienza pratica: da anni l’emergenza cinghiali si contrasta affidandosi quasi soltanto a doppiette e carabine ma la situazione è tutt’altro che migliorata. Dai dati presentati nel convegno è pure emerso come le catture con i chiusini si sono dimostrate efficaci riuscendo a essere più selettive rispetto al prelievo venatorio come dimostrano alcune esperienze pratiche condotte sul campo nella riserva regionale e Oasi WWF del Lago di Penne e dei Calanchi di Atr. Anche le misure di prevenzione con i recinti elettrificati, laddove sono state attuate, hanno avuto effetti positivi, pur necessitando di alcune accortezze nella fase di installazione e per la manutenzione, come è stato illustrato dall’esperienza della riserva regionale e Oasi WWF dei Calanchi di Atri. Così come vi sono primi esperimenti di sterilizzazione, attraverso interventi però complessi da gestire su ampi spazi.

Evidenze scientifiche che purtroppo difficilmente diventano elemento su cui basare le scelte. Si preferisce invece riproporre da anni sempre le stesse soluzioni anche se non hanno prodotto risultati. L’intero settore continua infatti a risentire dell’approccio per cui la gestione faunistica finisce per coincidere con la gestione venatoria: nulla di più errato! Il caso dei cinghiali dimostra esattamente il contrario: a causa della caccia dagli anni 60 del secolo scorso vi sono state enormi immissioni di cinghiali provenienti dall’Est Europa che hanno finito per determinare un disequilibrio che l’aumento della pressione venatoria non solo non ha risolto, ma ha addirittura fatto aumentare. Se quindi l’obiettivo dichiarato è quello di diminuire il numero dei cinghiali per far diminuire i danni alle colture (e in alcuni casi anche al patrimonio naturale) è inutile aumentare i periodi di caccia arrivando, come è oggi in Abruzzo, a consentire il prelievo venatorio – nella forma della caccia e in quella del selecontrollo – tutto l’anno.

Sul punto va registrata la differente visione della Regione Abruzzo che è intervenuta al convegno con il Vicepresidente Emanuele Imprudente il quale ha ribadito come l’Ente intenda insistere sulla strada fin qui seguita ritenendo che non occorrano ulteriori studi e che sia invece necessario agire rapidamente per risolvere il problema. Una esigenza, quella della rapidità, condivisa da tutti. Non c’è del resto alcuna necessità di ulteriori ricerche, perché gli studi già ci sono! Si tratta solo di adottare le soluzioni che questi propongono, andando poi a costante verifica della loro efficacia. Come ha evidenziato il Prof. Michele Amorena dell’Università di Teramo, che ha introdotto e moderato il dibattito, «è sbagliato pensare di fornire soluzioni semplici a problemi complessi» ed è ancora più sbagliato, ha aggiunto nelle conclusioni Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia, continuare con strategie che fino ad oggi si sono dimostrate a dir poco inefficaci.

Più volte nel corso dell’incontro sono state richiamate le difficoltà che il mondo dell’agricoltura sta incontrando a causa del proliferare dei cinghiali, ma proprio per rispetto a questo mondo è compito di tutti attuare soluzioni efficaci se l’obiettivo è davvero quello di risolvere il problema dei danni alle colture e non quello di consentire la caccia tutto l’anno, persino all’interno di aree naturali protette.

Una vera soluzione è possibile solo attraverso una strategia che coinvolga tutti i portatori di interesse e che si basi esclusivamente sulle evidenze scientifiche e sulle modalità più efficaci. In caso contrario, il rischio è che tra qualche anno avremo tanti cinghiali uccisi in più, ma con ancora più danni di quelli registrati ad oggi. Per questo l’intenzione dell’Università di Teramo e del WWF Abruzzo è quella di continuare a offrire occasioni di riflessione chiedendo disponibilità al settore dell’agricoltura attraverso le associazioni di categoria: solo un confronto aperto e tecnicamente supportato potrà aiutare ad adottare soluzioni davvero efficaci.




TORNA LA GIORNATA DI RACCOLTA DEL FARMACO SI SVOLGERÀ DA MARTEDÌ 8 A LUNEDÌ 14 FEBBRAIO 2022

Si va in una delle 5.000 farmacie che aderiscono in tutta Italia, e si donano uno o più medicinali da banco che saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali. La Raccolta dura una settimana per consentire di aiutare il maggior numero possibile di famiglie e persone indigenti. Nel 2021, 600.000 persone non hanno potuto acquistare medicinali per ragioni economiche. Il loro numero, rispetto al 2020, è cresciuto del 37% (+163.000 persone) a causa della crisi economica provocata dalla pandemia

 

Anche quest’anno, si svolgerà la GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco. Durerà una settimana, da martedì 8 a lunedì 14 febbraio. In 5.000 farmacie che aderiscono in tutta Italia (espongono la locandina dell’iniziativa e l’elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org), sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti (465.019 confezioni, pari a un valore di 3.640.286 €) saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo gratuitamente cure e medicine. Si invitano i cittadini ad andare apposta in farmacia per donare un farmaco.

 

A Teramo e provincia, la Raccolta si svolgerà in 24 farmacie(v. elenco) alla presenza dei volontari del Banco Farmaceutico. I farmaci raccolti sosterranno diverse realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi.

 

La GRF si volge con il patrocinio di AIFA e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili e BFResearch. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici e Teva Italia e al sostegno di EG Stada Group, DOC Generici, DHL Supply Chain, Bausch&Lomb, Unico – La Farmacia dei Farmacisti S.p.A. e Gruppo Comifar.

 

La Raccolta è supportata da Responsabilità Sociale Rai, Mediafriends, La7, Sky per il sociale, e Pubblicità Progresso.

 

L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 17.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare la GRF la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, sarà supportata da più di 14.000 volontari, nel rispetto delle norme a tutela della salute di tutti.

 

C’è un’emergenza che, con o senza Covid, si protrae da anni, ma con la pandemia si è aggravata: si tratta delle persone in condizione di povertà sanitaria. Nel 2021, erano 597.560, 163.387 in più rispetto alle 434.173 del 2020. Si è registrato, quindi, un incremento del 37,63% delle persone indigenti che hanno chiesto aiuto a 1.790 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per farsi curare. Per dar loro sostegno, tali realtà hanno chiesto al Banco 980.562 confezioni di medicinali. Attraverso la GRF, è stato possibile coprire il 47,4% del loro fabbisogno.

 

«La speranza per il nostro Paese è anche responsabilità di ognuno di noi, e si alimenta anche con piccoli gesti di gratuità. Invitiamo chiunque può permetterselo a donare uno o più medicinali per chi ha bisogno. Perché c’è l’esigenza delle persone indigenti, a cui possiamo rispondere in maniera concreta partecipando alla GRF. E perché compiere un semplice atto di altruismo come questo, andando apposta in farmacia per donare un farmaco, è un modo per farci carico ciascuno di una parte della speranza di tutti», ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.


Farmacia Candelori Roseto Degli Abruzzi
Farmacia Celli Castelli
Farmacia Chicco Roseto Degli Abruzzi
Farmacia De Martinis Teramo
Farmacia Del Leone Giulianova
Farmacia Del Principe Martinsicuro
Farmacia Del Vomano Giulianova
Farmacia Dell’aquila-Di Bonaventura Roseto Degli Abruzzi
Farmacia Di Giacomo Maria Graziana Isola Del Gran Sasso D’italia
Farmacia Di Giuseppe Mosciano Sant’angelo
Farmacia Di Mattia Sant’omero
Farmacia Di Pierro Teramo
Farmacia Dott. Savini Guerino Tossicia
Farmacia Eredi Corinti Dr. Arsilio Colledara
Farmacia Giulianova Patrimonio Giulianova
Farmacia Gran Sasso Isola Del Gran Sasso D’italia
Farmacia Guasti Egle Castel Castagna
Farmacia Ielo Giulianova
Farmacia Lucangeli Teramo
Farmacia Parere Alba Adriatica
Farmacia Parere Strobbe  Srl Giulianova
Farmacia Pomilio Arsita
Farmacia Sciarretta Teramo

 

 




UFFICIO LOCALE MARITTIMO DI TORTORETO: RICONSEGNATA ALLA GUARDIA COSTIERA I LOCALI RISTRUTTURATI DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

 

 

 

E’ avvenuta questa mattina, 7 febbraio 2022, alla presenza del Capitano di Vascello (CP) Salvatore MINERVINO, Direttore Marittimo dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti, la simbolica riconsegna dei locali dell’Ufficio Locale marittimo di Tortoreto, che sono stati oggetto di lavori di manutenzione straordinariada parte della locale Amministrazione civica.

Accolti dal Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova T.V. (CP) Daniela SUTERA e dal Titolare dell’Ufficio Primo Luogotenente NP Pasquale SANTORIELLO e dal personale militare destinato presso l’Ufficio in parola, sono intervenuti il Sindaco del Comune di Tortoreto Domenico PICCIONI, insieme al Vice Sindaco Francesco Marconi ed all’Assessore Arianna Del Sordo.

L’incontro è stato testimonianza dell’ottimo e proficuo rapporto di collaborazione che da sempre lega le due Amministrazioni, alla luce del quale il Direttore Marittimo ha espresso il suo vivo apprezzamento per i lavori svolti ringraziando l’Amministrazione Comunale che ha permesso lo svolgimento del servizio in modo ancora più efficiente data la funzionalità dei locali rinnovati; a sua volta il Sindaco ha ribadito l’importanza del prezioso servizio svolto quotidianamente dagli uomini e donne della Guardia costiera in un Comune, quale quello di Tortoreto, a forte vocazione turistico-balneare, dove si ritiene fondamentale la presenza di un presidio della Guardia Costiera.

Dall’incontro sono scaturite ulteriori opportunità di collaborazione al fine del controllo e della sicurezza delle aree demaniali che saranno oggetto di approfondimento per implementare il servizio, già svolto in mare e lungo le spiagge da parte del personale militare, a tutela della sicurezza della vita umana in mare e delcorretto uso del mare.




PREFETTURA DI TERAMO: CONTROLLI COVID DAL 31 GENNAIO AL 6 FEBBRAIO 2022

Si rende noto che nella settimana dal 31 gennaio 2022 al 6 febbraio 2022 le Forze di
Polizia (Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e le Polizie Locali dei Comuni
di Teramo, Alba Adriatica, Ancarano, Campli, Crognaleto, Giulianova, Montorio al Vomano,
Nereto, Pineto, Silvi e Tortoreto hanno effettuato sull’intero territorio provinciale, in base
alle disposizioni impartite dal Comitato provinciale per l’ordine e la Sicurezza pubblica, i
controlli relativi al rispetto delle prescrizioni imposte dal d.l. 172/2021 di cui si riportano a
seguire gli esiti in dettaglio. In particolare risultano:
 3181 Persone controllate (green pass ex art. 9bis – 9 septies D.L. 52/2021)
 3 Persone sanzionate (green pass ex art. 9bis – 9 septies D.L. 52/2021)
 3 Persone sanzionate per dispositivi di prevenzione ex 1rt. 4 D.L. 19/2020
 3 Persone Denunciate ex 260 R.D. 1265/1934 (art. 2, c. 3, D.L. 33/2020)
 466 Attività o Esercizi (controllati ex art. 9bis D.L. 52/2021)
 2 Titolare di Attività o Esercizi sanzionati (ex art. 9bis D.L. 52/2021)




BERARDO D’EMILIO NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO DI GESTIONE DEL “CENTRO ANZIANI”. DAVIDE SOTTANELLI NOMINATO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONTRIBUTI

 

 

Roseto degli Abruzzi, 05 febbraio 2022 – Lo scorso fine settimana si sono riunite, presso la Sala Consiliare del Comune di Roseto degli Abruzzi, due importanti Commissioni che hanno eletto i propri vertici. Berardo D’Emilio è stato nominato Presidente del Comitato di Gestione del “Centro Anziani” di Roseto degli Abruzzi con votazione unanime da parte dei componenti presenti (Vice-Presidente Marco Bisignani). Davide Sottanelli è stato invece eletto Presidente della Commissione Contributi (Vice-Presidente Gianni Rosini).

 

“Le Commissioni Consiliari svolgono un ruolo fondamentale a supporto dell’Amministrazione rosetana, per questo ci teniamo a fare un grosso in bocca al lupo ai neo-eletti Presidenti ed ai loro Vice, convinti che sapranno fare un eccellente lavoro per il bene della collettività” dichiarano il Sindaco Mario Nugnes ed il Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti. “Il “Centro Anziani” rappresenta un fiore all’occhiello della nostra comunità e non vediamo l’ora che, superata questa fase pandemica, possa tornare alle sue attività quotidiane senza problemi e restrizioni. La Commissione Contributi è uno strumento di vitale importanza per la vita democratica della nostra Roseto, per questo il primo intento dell’Amministrazione sarà quello di rivedere il regolamento comunale per la concessione di sovvenzioni e contributi a enti e associazioni in Consiglio Comunale, avvalendosi dei suggerimenti pratici che arriveranno dalla Commissione. Il regolamento in essere risale infatti al 2009 e presenta oggi diverse criticità relativamente al controllo effettivo delle spese sostenute per le quali si chiede sovvenzione che vanno superate per avere una maggiore trasparenza”.




L’annuncio, da parte del sindaco di Silvi, dell’imminente apertura del ponte che collegherà la cittadina adriatica con l’adiacente comune di Città Sant’Angelo

L’annuncio, da parte del sindaco di Silvi, dell’imminente apertura del ponte che collegherà la cittadina adriatica con l’adiacente comune di Città Sant’Angelo, pone diversi dubbi sulla natura del collegamento stradale e sulla sua funzione principale.
Lo evidenzia il coordinamento FIAB Abruzzo che sottolinea come il ponte, progettato e realizzato dalla Provincia di Teramo, sia stato finanziato come collegamento ciclopedonale, per dare continuità alla Ciclovia Adriatica, nell’ambito del progetto Bike to Coast.
“Apprendere che, al contrario, il ponte sarà prevalentemente carrabile, con un residuo spazio, neanche con le dimensioni minime di legge, riservato a pedoni e ciclisti, desta preoccupazione, anche perché l’apertura senza limiti ai veicoli a motore rischia di far diventare il lungomare di Silvi una variante alla SS16” dichiara il coordinatore FIAB Giancarlo Odoardi.
“Già con il ponte sul Saline abbiamo assistito ad una mortificazione della percorribilità ciclabile e pedonale – continua Odoardi – con spazi per pedoni e ciclisti promiscui e risicati, ricavati, probabilmente come ripiego, tra i piloni di sostegno del ponte; ora si rischia un analogo trattamento per il ponte sul torrente Piomba, limitando, di fatto, l’accessibilità di quella che, tra qualche anno, sarà una delle Ciclovie più importanti d’Italia, che unirà Venezia al Gargano”.
“Ci auguriamo – conclude il Coordinatore FIAB – che la Regione intervenga e che i Comuni di Silvi e Città Sant’Angelo tornino sulle proprie posizioni, limitando il traffico veicolare sul ponte e ampliando le corsie ciclabili e pedonali, distinguendole tra loro, in modo da assicurare sicurezza e continuità alla Ciclovia Adriatica, conformemente ai finanziamenti ricevuti e alle strategie nazionali di sviluppo del cicloturismo e della mobilità ciclistica”.



I CARABINIERI EFFETTUANO CONTROLLO STRAORDINARIO DEL TERRITORIO NELLA VAL VIBRATA. DUE PERSONE DENUNCIATE PER VIOLAZIONE DELLA QUARANTENA ANTICOVID. UN UOMO DEFERITO PER PORTO ILLEGALE DI UN’ARMA DA TAGLIO.

Alba Adriatica. Prosegue senza soluzione di continuità l’impegno dei Carabinieri della
Compagnia di Alba Adriatica volto a garantire sicurezza e legalità per i cittadini della Val
Vibrata. Nella notte compresa tra sabato 5 e domenica 6 Febbraio tutte le Stazioni
dipendenti dalla Compagnia hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del
territorio con l’impiego di numerose pattuglie. Durante le attività di presidio del territorio
sono stati controllati più di cento avventori di esercizi pubblici e commerciali (nel
complesso sono stati 8 i locali controllati) per la verifica del possesso del c.d. “super green
pass”. Sono stati inoltre effettuati numerosi posti di controllo per la sicurezza della
circolazione stradale.
Nel corso di un posto di controllo effettuato in Piazza Cavour a Martinsicuro, una pattuglia
della locale Stazione ha controllato un’auto con a bordo una giovane donna. Attraverso un
controllo incrociato effettuato tramite la Banca Darti delle Forze di Polizia e la banca dati
sanitaria dell’ASL, è stato quindi accertato che la stessa, tre giorni prima, era risultata
positiva al “Covid 19” ed era quindi stata posta in isolamento dall’ASL presso la sua
abitazione.
Analogo controllo è stato effettuato da personale dell’Aliquota Radiomobile che, ad Alba
Adriatica, ha fermato un’autovettura con a bordo un uomo. Quest’ultimo, al momento del
controllo, ha evidenziato particolare nervosismo. I successivi controlli (effettuati anche
stavolta attraverso la banca dati forze di polizia e la banca dati dell’A.S.L.) hanno quindi
consentito di accertare che anche il predetto, due giorni prima, erano risultato positivo al
“Covid 19” ed era stato posto in isolamento presso la sua abitazione dall’A.S.L. di Teramo.
Per i due, ai quali è stato intimato l’immediato rientro a casa, è quindi scattata la denuncia
penale all’A.G. di Teramo per la violazione della quarantena.
Durante la stessa serata i militari della Stazione di Civitella del Tronto sono intervenuti
presso un locale della zona dove, in seguito ad un litigio scaturito da futili motivi, un uomo
stava minacciando un altro avventore con un coltello a serramanico. Il tempestivo intervento
dei militari ha scongiurato più gravi conseguenze. L’uomo con il coltello è stato infatti
bloccato ed identificato e l’arma è stata sottoposta a sequestro. Anche per lui è
scattata la denuncia in stato di Libertà alla Procura di Teramo.
In fine ad Alba Adriatica, quattro giovani avventori di un locale sono stati trovati in
possesso di alcune dosi di Cocaina e Hashish per uso personale e sono stati quindi segnalati
alla Prefettura di Teramo quali assuntori.




Terminati a Casoli di Atri i lavori di adeguamento delle aule nella Scuola dell’Infanzia realizzati con i fondi ministeriali ottenuti per l’edilizia scolastica in linea con le indicazioni anti-contagio da Covid-19

 

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ATRI. Sono terminati i lavori di adeguamento delle aule e della zona refezione nella Scuola dell’Infanzia di Casoli di Atri realizzati con i fondi ministeriali ottenuti per l’edilizia scolastica per adattare gli spazi alle indicazioni anti-contagio da Covid-19. Lunedì prossimo, 7 febbraio 2022, riprenderanno quindi le lezioni nel Plesso di Casoli che momentaneamente, dalla riapertura delle feste di Natale, erano state spostate nei locali di proprietà del Comune in Contrada Stracca. Continuano i lavori in programma nelle altre scuole interessate, in particolare nella Palestra della Scuola Secondaria di Primo Grado di Atri capoluogo, nella Palestra della Scuola Primaria di Fontanelle e nella Palestra della Scuola Primaria di Casoli. La somma complessiva ammonta a circa 150mila euro e i lavori dovranno terminare in tutte le strutture entro il 15 febbraio 2022.

Siamo felici di poter annunciare la fine di uno degli interventi secondo il cronoprogramma stabilito dal Ministero  – dichiarano il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Atri, Piergiorgio Ferretti e Domenico Felicione – al momento ci sono ordinanze che vieteranno l’utilizzo delle Palestre della Scuola Secondaria di Primo Grado di Atri e della Scuola Primaria di Fontanelle e di Casoli al fine di terminare i lavori garantendo ambienti idonei come previsto dai protocolli legati al contrasto della diffusione del virus”.