VINI&SORRISI La Confraternita del Grappolo organizza una degustazione storica di oltre duecento vini

dal 1992 a oggi per raccogliere fondi a favore della UILDM (Unione italiana lotta alla
distrofia muscolare). Costo ingresso €.10,00
Si svolgerà domenica 8 aprile dalle ore 18.00 negli spazi dell’Hotel Miramare a Marina
di Città Sant’Angelo la degustazione storica di oltre duecento vini abruzzesi provenienti
dalle cantine private dei confratelli Massimo Di Cintio e Massimiliano D’Addario ai quali si
aggiungono i vini più recenti di una ventina di aziende di piccoli o giovani produttori.
Un evento che ripercorre la crescita compiuta dai vini abruzzesi e che rende omaggio
all’anniversario 50 anni della Doc Montepulciano d’Abruzzo.
Le Aziende partecipanti
VINO
Anfra, Caprera, Centorame, Cingilia, Col del Mondo, Eutopia, Falon, Fontefico, Fuschi,
Gentile, Lepore, Maligni, Masciantonio, Massetti, Olivastri, Palusci, Pietrantonj, Podere
della Torre, Rabottini, Wilma, Zappacosta
OLIO
Garra, Masciantonio, Palusci, Rabottini
Le Aziende dei vini storici
Agriverde, Bosco, Buccicatino, Centorame, Chiarieri, Citra, Colle Moro, Dora Sarchese,
Duchi di Castelluccio, Fattoria Licia, Il Feuduccio, Filomusi Guelfi, Cantina Frentana,
Illuminati, La Quercia, Lepore, Madonna dei Miracoli, Marramiero, Cantina Miglianico,
Monti, Montori, Orlandi Contucci Ponno, Pasetti, Pietrantonj, Roxan, San Lorenzo,
Scialletti, Strappelli, Terra d’Aligi, Tiberio, Torre Raone, Torre Zambra, Valle Reale, Villa
Medoro, Vini di Ferruccio, Zaccagnini
Sarà altresì presente, all’esterno del salone, lo stand del Club Amici del TOSC




IL MIPAAF IN CAMPO PER PROMUOVERE L’OLIO EXTRA VERGINE

Due appuntamenti nei consorzi DOP per valorizzare questo prodotto di eccellenza

Un mese dedicato all’olio extra vergine e alla sua promozione. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali lancia la campagna di comunicazione “Olio Extra Vergine. La Sua Ricchezza. La Nostra Fortuna”, per incontrare i ristoratori e sensibilizzare i consumatori sulla lettura dell’etichetta, per conoscere le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto. Proprio in questi giorni la Rai sta mandando in onda gli spot che vedono protagonista lo chef Antonino Cannavacciuolo.

Il primo appuntamento è il 9 Aprile alle 10.30 a Pescara, Consorzio olio DOP Aprutino Pescarese in collaborazione coi produttori olio DOP Colline Teatine in via Trento, nel ristorante Bollicine, con ristoratori, produttori, sommelier dell’olio, giornalisti e food bloggerSeconda tappa sempre il 9 Aprile a Villa Filiani, a Pineto,  nella sala Cortino, in via Gabriele dAnnunzio, 175 dalle 15.30 col Consorzio Olio DOP Pretuziano delle Colline Teramane

Il programma prevede, dopo la presentazione del progetto, e il saluto dei padroni di casa dei due Consorzi, l’intervento dell’esperto che parlerà di abbinamenti, proprietà organolettiche, e utilizzo. Momento centrale sarà quello della presentazione di piatti e ricette con l’olio extra vergine.

Ruolo fondamentale è quello dei Consorzi DOP che illustreranno le caratteristiche dei territori e le caratteristiche della produzione locale. Saranno quindi coinvolti i ristoratori locali che riceveranno un taste Kit: un cofanetto contenente, una bottiglia di olio extravergine d’oliva personalizzata con il logo della campagna,  un bicchiere da degustazione, la cartolina di promozione del concorso e una vetrofania indicante l’adesione al “Circuito Extra vergine” da esporre nel proprio locale.

La promozione del circuito. La partecipazione al circuito permetterà a tutti i ristoratori di vedere il logo della loro attività all’interno del sito www. www.extraverginidoliva.it.

L’adesione gratuita al circuito offrirà ai ristoratori la possibilità di usufruire della visibilità del piano di comunicazione previsti durante il mese dell’olio e la possibilità di partecipare al concorso “La migliore carta degli extra vergini”.

Momento finale del concorso sarà quello che si vivrà in occasione del Vinitaly di Verona che l’anno passato ha ospitato il lancio della campagna dedicata ai consumatori che sono stati coinvolti in un tour svoltosi nei centri commerciali di tutta Italia, durante il quale, oltre ai momenti di degustazione, è stato somministrato un test per valutare la conoscenza della proprietà dell’extra vergine, un comparto che vale 3 miliardi di euro e rappresenta il 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare italiana.

Dal 15 al 18 aprile 2018 si chiuderà quindi con la premiazione dei vincitori del concorso questa parte della campagna di comunicazione.




LA COMUNITA’ DEL PARCO SVOLGE APPIENO IL SUO RUOLO.

 

 

La Comunità del Parco è stata parte attiva, sin dall’inizio della vicenda che riguarda il Parco ed il Comune di Villavallelonga così come in tutte quelle circostanze che riguardano direttamente i territori. Al contrario di quanto afferma il segretario di Rifondazione Comunista, Di Pirro, che nel suo speculare attacco alla Comunità del Parco, definisce la stessa come incapace di mediare e di portare gli interessi dei territori sul tavolo della governance dell’Ente. Stranamente, però, lo stesso Di Pirro in passato reclamava il fatto che  il Parco fosse alla mercé dei Comuni e quindi incapace di dettare una linea autonoma rispetto al territorio. Pertanto, delle due, l’una, o la Comunità è incapace di proteggere e riportare le istanze dei territori, oppure agisce in maniera così efficiente da influenzare le scelte dell’Ente.

 

Il Presidente della Comunità del Parco, Antonio Di Santo ha seguito tutta la vicenda relativa al rapporto tra Parco e Comune di Villavallelonga, tanto è vero che ha partecipato a quasi tutti gli incontri e sostenuto il Comune in tutte le sue esigenze portando anche la questione in Comunità del Parco, dove nella seduta dello scorso Dicembre, è stato affrontato il tema e dove, peraltro, sono stati evidenziati anche i finanziamenti e le azioni destinate a Villavallelonga ed agli altri Comuni con le stesse “necessità”, legate principalmente alla gestione degli orsi confidenti. Nella stessa seduta il Presidente della Comunità  Di Santo ha dichiarato pieno appoggio al Comune di Villavallelonga per tutte le esigenze che lo stesso riteneva opportuno segnalare al management dell’Ente, nel rispetto, però di quel delicato equilibrio tra uomo e natura che il territorio del Parco ha saputo mantenere sin dagli albori. Dunque appare assolutamente fuori luogo l’attacco di Di Pirro che pur non essendo un amministratore locale da anni, e non partecipando mai alle sedute delle varie Comunità del Parco, che sono assolutamente aperte a tutti i cittadini, riesce a dare giudizi sull’operato della stessa.

 

Nel merito della questione l’oggetto principale del contendere tra il Parco ed il Comune di Villavallelonga è l’accesso alla strada dei Prati D’Angro, dove la Comunità del Parco si è espressa a favore di una regolamentazione dell’accesso al fine di rendere quel luogo esclusivo, senza ledere i diritti dei cittadini di Villavallelonga, ma al contrario aumentando le possibilità di sviluppo come già avvenuto nel caso della Camosciara, della Val Fondillo e di altri luoghi meravigliosi del nostro Parco. Dichiara il Presidente Di Santo: “Ecco, questo è entrare nel merito!, questo è mediare fra esigenze diverse e trovare punti di equilibrio, che mettano insieme tutela dell’ambiente e sviluppo delle comunità locali. “Cosa ne pensa Di Pirro? Perché è semplice essere generalisti e non entrare mai nel merito. È facile cavalcare l’onda populista, a volte a favore dei territori ed a volte a favore della Conservazione, ma la politica, quella vera, è fatta di dialogo e di confronto costruttivo, cosa che da tempo avviene tra il sottoscritto, le Comunità locali ed il Parco, e non di polemiche sterili, che a nulla portano. Mi auguro che la crisi tra il Comune di Villavallelonga ed il Parco possa essere risolta al più presto in maniera tale da poter permettere al territorio di Villavallelonga di cogliere quelle opportunità che la sua appartenenza ad un’Area Protetta di così alto pregio può dare e che in altri territori del Parco è già sotto gli occhi di tutti. Lo meritano i cittadini di Villavallelonga e lo merita il territorio del Parco”.

 

 

Pescasseroli, 5 aprile 2018




Abruzzo. ODG – PROGRAMMA LISTA “ CONTROCORRENTE ABRUZZO” Per un sindacato autonomo, inclusivo e solidale

In una stagione molto difficile per il giornalismo italiano la lista di Controcorrente vuole impegnarsi anche in Abruzzo per riaffermare alcuni valori essenziali della nostra professione a cominciare dalla libertà d’informazione sancita dall’art. 21 della Costituzione. Non si tratta di un’affermazione astratta ma, al contrario, della necessità di tutelare ogni giorno i colleghi dalle diverse forme di condizionamento derivanti da interessi politici, economici e lobbistici di vario genere. Macroscopico è in questo senso il fenomeno delle querele temerarie che si è manifestato pesantemente nella nostra regione. Per contrastarlo dovremo tutelare i colleghi colpti da queste azioni legali e sostenere con forza la richiesta dell’immediata approvazione di una legge che scoraggi e punisca chi usa in maniera intimidatoria la querela.  Sempre sul piano legislativo saremo partecipi dello sforzo della FNSI per ottenere la revisione di alcune normative di sistema come la legge sull’editoria e quella sulla governance del servizio pubblico ma soprattutto per giungere alla cancellazione dei contratti Cococo che con il Job Act hanno reso il mondo dell’informazione sempre più precario.

Per arginare la crisi dell’occupazione

Nell’ultimo decennio l’uso che gli editori, sia della carta stampata che dell’emittenza, hanno fatto delle innovazioni tecnologiche ha colpito pesantemente l’occupazione e l’organizzazione del lavoro giornalistico. In Abruzzo si è pagato un prezzo altissimo con la scomparsa di una testata storica, Il Tempo, e il ridimensionamento della presenza territoriale del Messaggero mentre segnali di difficoltà si avvertono in tutto il comparto informativo. Inoltre la politica dei pre-pensionamenti e l’utilizzazione indiscriminata del web, ha ottenuto il risultato di far precipitare ai minimi storici la qualità della vita e del lavoro nelle redazioni. Controcorrente vuole invertire questa drammatica deriva e s’impegnerà in una battaglia a difesa dell’occupazione e per realizzare nuove possibilità. La nostra strategia sindacale dovrà ampliare i confini della professione conquistando ulteriori terreni, come quello della comunicazione pubblica dove, anche in Abruzzo, si deve affermare una piena dignità contrattuale sfruttando gli spazi offerti dai recenti accordi sottoscritti in sede ministeriale.

Per superare la precarietà

Anche nella nostra regione è diventata altissima la percentuale dei giornalisti che vivono una forzosa condizione di lavoro autonomo a partita Iva oppure con collaborazione coordinata e continuativa. Molto spesso si tratta di lavoro subordinato camuffato che incatena i giornalisti, specie più giovani, ad una  condizione di precarietà con retribuzioni vergognose. A questi colleghi si deve dare un giusto riconoscimento, con stabilizzazione e inclusione nel perimetro contrattuale dando loro anche una rappresentanza negli organismi sindacali aziendali. Insomma ci vuole un innovativo patto contrattuale che trasformi in una realtà credibile e dignitosa, soprattutto sul piano economico, la legge sull’equo compenso. Contemporaneamente il mondo del precariato ha bisogno di diventare protagonista del sindacato abruzzese che invece negli ultimi anni lo ha lasciato ai margini. Controcorrente s’impegnerà per coinvolgere questi colleghi nell’attività sindacale ai diversi livelli nella convinzione che il superamento del precariato è una sfida decisiva per il futuro dell’intera categoria e per la qualità del nostro lavoro.

Per il futuro dei giornalismi

Le future politiche contrattuali devono dare espressione alle trasformazioni del panorama editoriale rispondendo alle esigenze dei diversi settori. E’ compito del sindacato definire una proposta capace di includere le nuove figure professionali garantendo loro un adeguato assetto contrattuale e difendendo il reddito. Esistono già realtà contrattuali di settore come l’Aeranti Corallo, si tratta di progredire lungo questo percorso prendendo in considerazione l’ampia articolazione dei giornalismi come l’on-line o i periodici a diffusione locale.

Per il rilancio del sindacato in Abruzzo

Il gruppo dirigente che assumerà la guida del sindacato dei giornalisti abruzzesi dovrà affrontare una situazione complessa e non senza pericoli. Da una parte c’è un quadro economico difficile, dall’altra si registra un calo degli iscritti che non ha precedenti. Gli eletti di Controcorrente saranno perciò rigorosi nella gestione del bilancio tagliando ogni eventuale spreco e ottimizzando le spese. Ma l’opera di risanamento si gioca principalmente allargando l’adesione al sindacato, ricostruendo un rapporto positivo con la nostra base e facendo sentire ogni giornalista abruzzese partecipe di un’azione di rilancio. Insomma una rinnovata credibilità che si conquista con scelte molto precise che vanno dalla concreta tutela delle condizioni di lavoro ad un diverso modo di operare del sindacato. Una “casa di vetro” per tutti i colleghi dove si può trovare ascolto, dove si può collaborare nelle diverse strutture sindacali, dove si affrontano i tanti problemi quotidiani ma si partecipa anche al dibattito sul futuro del giornalismo.

Per l’unità degli enti di categoria

Nella nostra visione il sindacato è la ”mente” politica e progettuale della categoria ma per garantirne la forza e la stabilità  è necessaria una stretta collaborazione con gli altri Enti: Inpgi, Casagit, Fondo di previdenza complementare. Una sinergia che, pur nel rispetto dell’autonomia di ognuno, garantisce una rete di protezione intorno al lavoro giornalistico dando risposte ad esigenze fondamentali come la previdenza e la sanità. La medesima sintonia deve caratterizzare anche il rapporto, sia a livello nazionale che regionale, fra il  sindacato e l’Ordine dei giornalisti. Quest’ultimo deve completare il suo percorso di riforma, soprattutto deve ridefinire l’accesso alla professione per renderlo più rispondente all’attuale realtà del mondo dell’informazione.

I candidati di #ControCorrente, in difesa della professione

Lista Direttivo ( 4 preferenze )

Ezio Cerasi,Rocco Coletti, Paolo Mastri, Pina Manente, Alfredo Primante, Roberto Raschiatore.

Per i Revisori dei conti ( non c’è lista, una preferenza )

Gianni Quagliarella, Luca Pompei

Per i Probiviri ( non c’è lista, una preferenza)

Sandro  Marinacci, Giustino Parisse




LA MADONNA D’APPARI E…DINTORNI TRA STORIA E POESIA di Giuseppe Lalli

 

PAGANICA (L’Aquila) – La piccola chiesa della Madonna d’Appari, a Paganica, abbarbicata com’è sulla roccia, e l’arco che la sovrasta, me li sono sempre raffigurati, con gli occhi della mente, come la porta d’ingresso di un piccolo mondo, un angolo di paradiso terrestre nel quale volentieri indugiava la mia fantasia di ragazzo. Sarà per questo che quando l’autobus che ci riportava al nostro villaggio, Assergi, attraversava il breve tunnel scavato nella roccia adiacente al santuario, ci facevamo il segno della croce…

Paganica, poi, l’ho sempre pensata per quello che è: una piccola capitale. Ha sempre assolto, nell’immaginario degli abitanti di Assergi e di Camarda, villaggi situati più a nord, al ruolo di capoluogo della ridente valle del Raiale, contrada ai piedi del massiccio del Gran Sasso tra le più suggestive d’Abruzzo, luogo pieno di magia, come ebbe a definirlo il poeta assergese Silvio Lalli, che della sua valle era letteralmente innamorato.

A lungo sede di “mandamento” (vecchia divisione amministrativa tra il Comune e il Circondario), Paganica ha conosciuto in epoca moderna momenti di vera passione civile. Accadde nel 1799, al tempo della rivolta antinapoleonica, e negli anni ’40 dell’Ottocento, quando una parte della popolazione fu coinvolta nei moti risorgimentali. Episodi, questi, che interrompevano nelle nostre contrade un isolamento ancestrale, e sembravano ricollegare, per un momento, le piccole patrie ai destini di una patria più grande. A Paganicasono nati, in uno stesso palazzo del quartiere di Pietralata, a poche centinaia di metri dalla piccola chiesetta di cui parliamo, due protagonisti di primo piano della cultura del Novecento: lo storico Gioacchino Volpe e il giornalista, scrittore e critico teatrale Edoardo Scarfoglio.

Tornando a parlare della Madonna d’Appari, piccolo restaurato gioiello incastonato in un angolo naturale di rara bellezza, c’è da dire che in essa il martedì successivo alla Pasqua si celebra la messa e la successiva processione, nell’ambito della festa della Madonna, che la voce popolare vuole essere apparsa in età medievale in quel luogo ad una pastorella, Maddalena Chiaravalle (da qui l’espressione “Madonna d’Appari“) I nostri genitori e nonni di Assergi e di Camarda usavano andare a piedi in pellegrinaggio alla chiesetta per assistere alla messa e partecipare alla processione. Partivano al mattino, di buonora, portando, avvolti in una “sparra”, un pezzo di pizza pasquale avanzata dai giorni precedenti e del salame fatto in casa.

Ad Assergi c’era poi, fino al primo decennio del secolo scorso, un’originale e toccante tradizione, detta delle “verginelle”. Un’anziana signora, detta la “crollara” (cioè la fabbricante di corolle di paglia, oggetti utilizzati dalle donne di casa per poggiare sulla testa la conca piena dell’acqua attinta alla fontana pubblica) radunava un gruppo di bambine – le “verginelle” – e le incaricava di andare a pregare alla chiesa della Madonna d’Appari per una persona malata, nella convinzione, radicata nella fede cristiana, che le richieste dei piccoli trovassero più facile udienza presso il trono di Dio. Al ritorno dalla pia ambasciata, la persona che aveva commissionato il piccolo pellegrinaggio invitava a casa sua le adolescenti, e offriva loro una sostanziosa merenda.

Echi lontani di un mondo che la mia generazione ha appena sfiorato, voci di un secolo che ci appare innocente, dove le feste liturgiche scandivano la vita delle persone e le devozioni sacralizzavano la dura fatica dei campi. Ho spesso pensato che da queste e simili tradizioni le generazioni che ci hanno preceduto traevano i tesori del passato e i presentimenti dell’avvenire. Nato e crescuito all’ombra del ruscello che lambisce e quasi accarezza la suggestiva chiesetta, ogni volta che mi si offre l’occasione di passeggiare nei suoi pressi, ho la sensazione di accompagnarmi ad una voce amica, quella allegra e rassicurante dell’acqua del Raiale. L’ultima volta ho creduto di afferrare, per poterle fissare nella carta, parole e suoni che scorrevano tra le pietre, insieme all’acqua, per andare… chissà dove.

Cara chiesetta
un tempo solitaria,
luogo di bellezza rara,
gemma opalescente
di luce tenue,
incastonata tra
la bianca roccia
e l’acqua chiara
e fresca del Raiale,
piccolo angolo
d’incanto,
verde come
il manto
che scorre
insieme al fiume,
dove le acque
mormorano e
natura e poesia
si rincorrono ;
amica da sempre
dei miei pensieri,
a te sempre corre
il mio cuore di
ragazzo coi
suoi desideri,
a te ricorre
la mia mente
di adulto coi
suoi sospiri,
alla tua vista
riposa la mia
anima di uomo,
che aspira
alla speranza,
e all’eterna gioia
mira…

 




“POTENZIALITA’ DELLA PATATA DEL FUCINO IGP” STAMPA E OPERATORI DI SETTORE PER L’EVENTO DEL 5 APRILE 2018 A CELANO (L’AQUILA) PROMOSSO DALL’AMPP

 

Associazione Marsicana Produttori Patate

 

 

La campagna di promozione della Patata del Fucino IGP, promossa l’Associazione Marsicana Produttori Patate – AMPP, prosegue con azioni mirate indirizzate, questa volta, alla stampa e agli operatori di settore.  Rappresentanti di importanti testate giornalistiche e televisive e della Grande Distribuzione hanno aderito all’evento del 5 aprile a Celano (L’Aquila) che prevede un press tour nella prima parte della giornata tra le bellezze e le tipicità del luogo, oltre a visite nelle strutture aziendali.  A seguire un worshop per la presentazione della ricerca appena conclusa sulle potenzialità di inserimento della Patata del Fucino IGP nella GDO, nel e-commerce e nella trasformazione industriale.

 

“Il recente riconoscimento del marchio IGP – sottolinea il direttore Sante Del Corvo –  rappresenta un traguardo importante sia a garanzia del consumatore sia per lo sviluppo del Fucino, uno degli orti più importanti d’Italia tra monti e parchi naturali d’Abruzzo”. Al worshop, che ha inizio alle ore 15,30 presso l’Auditorium E. Fermi di Celano, intervengono i Sindaci di Celano e Aielli, Settimio Santilli ed Enzo Di Natale, il presidente dell’AMPP Rodolfo di Pasquale ed il presidente del COVALPA ABRUZZO Angeloni Vittoriano.

 

Ad illustrare “Wine e Food” Mario Nucci, referente del progetto, mentre Alberto Clementelli della Netword presenta i risultati della ricerca. A portare il loro contributo anche rappresentanti di importanti realtà commerciali, industriali e associative, come Carlo Palmieri presidente COAL, Gloria Lombardi direzione Marketing e R&D Vegetables Findus e Alessandro Notaro,  presidente  Associazione  Ancel Keys (Dieta Mediterranea).

 

A trarre le conclusioni dell’incontro, moderato dal direttore dell’AMPP Sante Del Corvo, il responsabile della Misura 3 della Regione Abruzzo, Giuseppe Cavaliere. Partecipano inoltre Giovanni Lolli, Vice Presidente Giunta Regione Abruzzo, Dino Pepe, Assessore Agricoltura Regione Abruzzo e le organizzazioni professionali CIA, CCDD e Confagricoltura.

 




Abruzzo. Pnalm: RILEVAZIONE SUL GRADO DI SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI/VISITATORI DEL PARCO.

 

Quelli che presentiamo sono i dati raccolti attraverso una rilevazione rivolta ai visitatori del Parco nel corso dell’anno 2017. Si tratta di un primo tentativo di rilevare la soddisfazione dei cittadini che frequentano il Parco e che usufruiscono essenzialmente di alcuni servizi: Centri visita, rete escursionistica e in generale della possibilità di visitare l’area protetta e di goderne le bellezze. La rilevazione della soddisfazione degli utenti rientra tra i compiti di un Ente pubblico come il Parco e con questo primo tentativo avviamo un percorso con l’obiettivo di migliorare il lavoro che facciamo, cercando di rispondere al meglio alle aspettative dei cittadini.

Foto ARCHIVIO Foto Archivio parco-nazionale-abruzzo-cerbiatti

Il questionario.

Per la rilevazione è stato utilizzato un  questionario reso semplice ed immediato, con la maggior parte delle risposte chiuse per facilitarne la compilazione e l’analisi. Nel questionario sono state inserite 16 domande con le quali, oltre a una essenziale identificazione dell’intervistato (sesso, età e provenienza), sono state richieste informazioni sulla motivazione alla visita, modalità di conoscenza del Parco, valutazione di alcuni servizi e consigli e suggerimenti.

 

La raccolta dei dati.

Il questionario è stato  inserito sul  sito istituzionale del Parco www.parcoabruzzo.it  all’interno della sezione URP ed è stato somministrato presso i centri visita di Pescasseroli e Civitella Alfedena e direttamente dallo sportello dell’ufficio relazioni con il pubblico.

I dati sono stati raccolti nel periodo giugno-ottobre 2017.

Hanno risposto al questionario 453 persone in maniera del tutto casuale, pertanto l’indagine non ha alcuna pretesa di essere rappresentativa dell’universo dei visitatori del Parco. Tuttavia, riteniamo che il numero sia significativo per trarne alcune indicazioni che non derivano semplicemente da una valutazione personale.

 

L’ANALISI DEI DATI.

Chi sono i visitatori intervistati?

I visitatori intervistati sono prevalentemente donne (57%), di età compresa tra 25 e 50 anni (47%), ma ci sono anche molti giovanissimi con meno di 18 anni (26%). La metà (50%) viene dal Centro Italia, l’altra metà dal Sud e Nord Italia con una prevalenza dal Sud (26%). Gli stranieri sono pochissimi (2,6%). Hanno conosciuto il Parco soprattutto attraverso il passa parola (54%) e la rete internet (35%). Più della metà (55%) visitava per la prima volta il Parco, il 10% ci tornava per la seconda volta mentre il 35% era stato al Parco più volte.

 

Per quali ragioni scelgono il Parco?

Agli intervistati è stato chiesto il motivo principale della visita, in altre parole perché hanno scelto di visitare o trascorrere le vacanza al Parco. Era possibile indicare più motivazioni e in molti ne hanno indicate almeno tre. Le prime 3 scelte più indicate sono state nell’ordine: escursionismo (302), avvistamento fauna(195), visita ai borghi (161). Come dire le ragioni più squisitamente tipiche di una visita al Parco. A seguire gli intervistati hanno indicato: Fotografia naturalistica ( 116), Pic-nic (114), Centri visita (83), andare in bici (48), sport (47), andare a cavallo (44).

 

Centri visita e escursioni.

Agli intervistati è stato chiesto di valutare i Centri visita e la sentieristica del Parco. Per i Centri visita i visitatori potevano esprimere un voto da 1 a 10 rispetto ad alcune dimensione proposte: orari, igiene e ordine, attrattiva, cortesia e competenze del personale. Il voto medio espresso è stato 8 per tutte le dimensioni, tranne l’attrattiva che ha avuto il voto medio più basso pari a 7.

Il 76% degli intervistati ha percorso i sentieri del Parco. A loro è stato chiesto di dare un voto alla segnaletica.  Come per i centri visita, il voto medio tra tutti coloro che si sono espressi (334) è pari a 8. Tra essi circa l’8% degli intervistati ha espresso un voto di insufficienza.

 

Gli animali del Parco.

Il 36% degli intervistati ha incontrato o osservato animali selvatici in natura nelle proprie escursioni. In effetti molti di loro avrebbero voluto incontrare e/o avvistare i più rappresentativi animali del Parco. Più di tutti l’orso (35%), appena dopo il lupo (31%), il camoscio (18%),ma anche la volpe (15%).

 

Iniziative che ci sono e servizi che mancano.

Il 20% degli intervistati ha usufruito delle iniziative (escursioni, laboratori etc.) pubblicizzate sul sito del Parco che sono offerte da operatori locali.

Accanto ai servizi offerti abbiamo chiesto anche di indicare servizi che avrebbero voluto trovare e che non hanno trovato. Solo il 20% ha risposto, indicando un servizio o una richiesta di miglioramento di quello che c’è. E’ emersa una richiesta, ampiamente prevedibile, di poter fruire di più del territorio attraverso sentieri per mountain bike, punti di avvistamento fauna, attività di arrampicata, sentieri per cani e servizi di dog-sitter. Molte indicazioni sui servizi mancanti si sovrappongono a quelle manifestate alla richiesta di esprimere suggerimenti e consigli. Molti di questi si riferiscono al Centro visita di Pescasseroli che tutti vorrebbero più attraente, magari con più animali, ma anche no.

 

Tornerà?

Nel complesso la visita è stata soddisfacente? A giudicare dalla risposta alla domanda: “tornerà in visita al Parco”, sembrerebbe proprio  sì.  L’82,3% degli intervistati dichiara che tornerà in visita al Parco.

 

RINGRAZIAMENTI

Esprimiamo un particolare  ringraziamento a tutti  coloro che a diverso titolo hanno collaborato alla rilevazione e in particolare a tutti i visitatori del Parco che hanno dedicato un po’ del loro tempo per compilare il questionario.

 

 

Pescasseroli,  4 aprile 2018




SISMA L’AQUILA: QUAGLIARIELLO (IDEA), PRESSING SU UE E SU GOVERNO ITALIANO – L’EUROPA RIVEDA DECISIONE, E GOVERNO APPLICHI ‘TEMPORARY FRAMEWORK’

“La scabrosa vicenda della restituzione delle tasse all’Aquila richiede un intervento su almeno due fronti”. Lo ha detto il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’, a margine della riunione convocata all’Aquila presso la Regione Abruzzo con tutti gli attori istituzionali del territorio. “Da un lato – ha affermato Quagliariello – bisogna fermare le azioni di recupero guadagnando il maggior tempo possibile affinché l’Unione europea, sulla quale il pressing deve essere fortissimo, possa riconsiderare una decisione a dir poco surreale, che in nome del mercato e della concorrenza rischia di buttare fuori dal mercato gli operatori economici di un territorio in difficoltà. Dall’altro lato non va arrestata l’interlocuzione col governo affinché per la soglia di irrilevanza dell’aiuto, il cosiddetto ‘de minimis’, venga applicato il parametro del ‘temporary framework’, e dunque 500mila euro. L’interpretazione restrittiva della UE è infatti circoscritta a una nota a margine, e dunque ben può essere superata da una diversa interpretazione che per applicare il ‘temporary framework’ tenga conto della serie storica dei provvedimenti e della datazione degli stessi. Ne va del futuro dell’Aquila – ha concluso il senatore di ‘Idea’ – e della dignità del nostro Paese”.




No Snam, conclusa la prima riunione istruttoria. Report dal Sottosegretario Mazzocca

 

Si è conclusa, nel pomeriggio di oggi, la prima conferenza istruttoria indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sul progetto Snam. Il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca ha ribadito la ferma intenzione di tutelare il territorio per difendere gli interessi della comunità e l’intenzione di formalizzare la diffida al Governo dimissionario.

Inoltre, dichiara il Sottosegretario Mazzocca: “In rappresentanza della Regione Abruzzo, unico ente titolato a dare il diniego all’intesa, ho dovuto fin dall’inizio sollevare un’eccezione relativa al verbale della conclusione della Conferenza dei Servizi del lontano 6 agosto 2015 allorquando la Regione Abruzzo fece richiesta formale di accludere a verbale tutta la documentazione che evidenziava due criticità ad oggi, per quanto ci riguarda, non ancora risolte. Criticità che non sono solo formali ma che riguardano due aspetti di estrema sostanza. In primo luogo, il tema degli usi civici: ad oggi notiamo come non sia stato ancora risolto. Pur se nell’ambito del decreto di compatibilità ambientale del marzo 2011 questo aspetto venne esaminato, le relative procedure consequenziali non sono state ancora effettuate. In secondo luogo, il tema della Vas (Valutazione Ambientale Strategica): fin da allora evidenziammo questa che per noi rappresenta una grave manchevolezza. Ad oggi si continua a sostenere l’insussistenza di quest’obbligo. Noi queste ragioni le evidenzieremo fin dal ricorso in fase di preparazione e presentazione al decreto autorizzativo della centrale Snam ma evidentemente, prefigura una strada simile anche per quanto riguarda il tratto di metanodotto Sulmona-Foligno”.

Al momento non è stato riconvocato un successivo incontro. “Questo perchè – spiega Mazzocca – la Snam continuava ad affermare come lo studio di risposta al rischio sismico elaborato nell’originario progetto risalente al 2010 sia stato continuamente aggiornato. Quello studio, che è parte del originario progetto poi assentito con il decreto di compatibilità ambientale del marzo 2011, è stato redatto sulla scorta della normativa antisismica allora vigente, ovvero quelle norme che erano vigenti prima del sisma aquilano del 2009. Da allora di acquisizioni legislative ce ne sono state diverse. La Snam, ripeto, afferma di aver effettuato spontaneamente questi aggiornamenti. Noi abbiamo richiesto e ottenuto dalla presenza dell’assemblea della Conferenza dei Servizi di visionare questi studi e di esaminarli e quindi poter in qualche modo decidere con maggiore e dovuta cognizione di causa. Per cui, quando la Snam procederà ad inviare a Regione, Provincia e Comuni questi studi di approfondimento, la Presidenza il Consiglio dei Ministri convocherà la seconda riunione delle tre che, credo, ci saranno”.




Il cantante abruzzese Francis Salina sulla cresta dell’onda radiofonica

 

Dal 2 aprile al 6 maggio in onda sulle radio nazionali e internazionali

Francis Salina a Montecatini

Francis Salina, nome d’arte di Francesco Fratini, d’origine teatino ma da molti anni vive e lavora a Giulianova, dal prossimo 2 aprile al 6 maggio, la sua voce baritonale andrà in onda sulle radio nazionali e internazionali con il brano THAT’S AMORE del famoso cantante italo americano Dean Martin. Grazie alla collaborazione e promozione artistica con l’etichetta discografica Lotus Music di Fiorentino (San Marino), il cantante abruzzese, farà sentire la sua splendida voce anche ai connazionali all’estero: Usa, Canada, Australia, Belgio e Svizzera. Artista di musica leggera stile anni ’60, ricorda spesso e volentieri la madre cantante: “lei mi ha trasmesso la passione per la musica e la provvidenza mi ha dotato in tal senso, ed io canto, o per meglio dire, interpreto brani noti con un’enfasi particolare in stile “only you”, che spesso mi scambiano per uno straniero”. Francis Salina, nel 2016, fu ospite di Sanremo doc al Palafiori di Sanremo e nel 2017, al Festival Voci d’Oro di Montecatini Terme. Recentemente sta accarezzando l’idea di presentarsi alle selezioni dei talent show italiani.

Francis Salina